La tarda serata della Florida porta presto un paio di colpi di scena, ed entrambi vedono protagonista uno dei top contender, la Cadillac del JDC/Mustang Sampling. Al termine della sesta ora di gara, Loic Duval viene “pescato” in fase di sorpasso prima dello start, susseguente una Full Course Yellow chiamata dalla direzione gara per la Lamborghini #19 del GRT Grasser ferma lungo il circuito.
Non fosse bastato, Tristan Vautier, subentrato al vincitore di Le Mans 2013, all’inizio della decima ora di gara veniva a trovarsi in contatto con la Porsche del Wright Motorsports, a sua volta coinvolta in un altro contatto. Ne seguiva una sosta pressochè eterna che pone la Cadillac #5 fuori dalla lotta per la vittoria, mentre la Porsche azzurra se la cava con un giro di ritardo. Ulteriore ritardo anche per la Mazda, costretta al cambio della parte posteriore che costa tre giri dai primi.
Davanti la lotta è fra la Cadillac #48 dell’Action Express, risalita grazie ad un Kamui Kobayashi alla ricerca di un clamoroso “threepeat”, e quella del Team Ganassi, sospinta da un apporto corale dell’equipaggio composto da Scott Dixon, Renger van der Zande e Kevin Magnussen. A sconvolgere i piani delle DPi V.R ci pensa però Frankie Montecalvo, che all’inizio dell’undicesima ora si ferma con la sua Lexus, già attardata in quanto gravata da problemi tecnici nelle prime fasi di gara, al Bus Stop.
Al termine dell’inevitabile Full Course Yellow, la sesta finora, è Filipe Albuquerque a transitare davanti a tutti con l’Acura del WTR. Il portoghese alla metà gara mantiene un cuscino di sicurezza su Mike Rockenfeller e Magnussen. Non lontane anche la Cadillac #31, ora con Chase Elliott al volante e l’altra ARX-05 dell’MSR.
Tra le LM P2, dopo una serie di duelli tra le Oreca di WIN Autosport e Tower Motosport, è la Dallara Cetilar ad emergere. La crew tutta italiana composta da Giorgio Sernagiotto, Roberto Lacorte, Andrea Belicchi ed Antonio Fuoco è stata capace di rimontare la penalità inflitta dopo tre ore di gara per una infrazione al pit e ora conduce con quasi mezzo secondo di vantaggio su Mathieu Vaxivière, ora al volante dell’Oreca #8.
Da segnalare l’ennesimo lungo stop per l’Oreca favoritissima del PR1 Mathiasen, che prosegue staccatissima a 24 giri.
In GTLM continua il dominio delle due Corvette, con la #4 sempre davanti alla #3 e la Ferrari Risi a sandwich tra le due BMW. Tutte e cinque le vetture sono ancora nello stesso giro, mentre la Porsche vittima del clamoroso crash al via segue a 12 giri di ritardo.
Cambio della guardia invece in LM P3, con la Ligier del Riley Motorsports a riprendersi la leadership sulla Duqueine del Muehlner Motorsports, ora totalmente in contention dopo il contatto fratricida al via, ancorchè distanziata di tre tornate. Terza forza la Ligier del Sean Creech Motorsports a quattro giri, ritardata anche da una penalità per lavori non autorizzati in pitlane.
In GTD infine, un nuovo effort da parte di Matteo Cressoni e Daniel Serra ha rimesso al comando per lungo tempo la Ferrari AF Corse. Alla metà gara però è la Mercedes del SunEnergy1 a precedere la Rossa #21 con circa 25” di vantaggio. A seguire l’altra AMG GT3 del Winward Racing.
Piero Lonardo
La classifica alla dodicesima ora di gara
Foto: IMSA, Cetilar Racing, Ferrari Races