Tante le polemiche verso gli organizzatori della 6 Ore di Spa-Francorchamps, rei di averne esteso la durata dopo la necessaria riparazione delle protezioni a seguito dell’incidente che ha visto protagonista Earl Bamber e la Cadillac.
Se non sapete di cosa stiamo parlando, la cronaca della gara la trovate QUI, QUI e QUI.
Una volta tanto però, vogliamo lasciare ad altri i consueti peana per elencare cosa ci portiamo a casa da questo controverso weekend.
Per la prima volta ha vinto una LMH privata, e curiosamente con un equipaggio di due soli piloti, in quanto Norman Nato era impegnato nell’E-Prix di Berlino. L’ultima volta che è accaduto risale a Shanghai 2014, vittoria di Anthony Davidson e Sebastien Buemi, assente Nicolas Lapierre, ufficialmente per motivi personali. Will Stevens dal canto suo aggiunge una vittoria tra le LMH dopo i successi con le LM P2 (5) e con le GTE-Am (1).
Per la prima volta una penalità in griglia viene estesa alla gara successiva. La vettura che schiererà Earl Bamber, che è atteso a Le Mans nuovamente alla guida della Cadillac #2. dovrà infatti scontare cinque posizioni.
Ovviamente per la prima volta la direzione gara del WEC ha ritenuto di estendere la durata della gara invocandone, come da regolamento, la possibilità a discrezione, creando un precedente. Al contrario, ricordiamo che la 6 Ore del Fuji del 2013 fu conclusa anticipatamente per maltempo dopo 4h36 dopo essere stata interrotta già altre due volte con bandiera rossa.
Questa gara si ricorda anche per l’ultimo podio assoluto di un pilota italiano, Andrea Belicchi su Rebellion, prima dell’introduzione lo scorso anno della Ferrari 499P e dei risultati dei suoi piloti Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi ed Antonio Fuoco.
Non è invece la prima volta in assoluto che a Spa viene ripresa una gara dopo la sospensione; il precedente nella LMES 2010, quando per una carenza di elettricità andò il tilt il cronometraggio.
Per la prima volta comunque ci si è infischiati di satelliti e dirette televisive per privilegiare il pubblico presente, forse quale parziale compensazione del catastrofico GP del Belgio di F1 del 2021.
Non è invece la prima volta che una pole position assoluta nel WEC viene sanzionata con squalifica a seguito di una verifica tecnica. Curiosamente, l’unico altro precedente è proprio di Spa nel 2018, dove la Toyota #7 perse la pole position a favore dell’altra TS050-Hybrid a causa di un problema al misuratore di flusso del carburante.
Seconda doppietta in tre gare invece per un costruttore tra le GT3. A Imola è stata BMW a piazzare entrambe le vetture sui primi due gradini del podio, mentre a Spa è stata la volta delle due Porsche.
L’appuntamento per tutti col WEC è per la 92ma 24 ore di Le Mans, a partire dal Pesage di venerdí 7 e sabato 8 giugno.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo, FIA WEC