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WTR_2022

USCC – Il WTR sceglie Stevens, Westbrook al JDC. Due Corvette a Daytona e Montoya father-and-son a Sebring

Mancava ancora un tassello importante ai vicecampioni del Wayne Taylor Racing, che qualche ora fa ha annunciato Will Stevens per le gare lunghe della Michelin Endurance Cup, trofeo del quale il team è campione in carica.

Stevens, ormai un veterano della gare di durata, si unirà ai vicecampioni assoluti Filipe Albuquerque e Ricky Taylor, e ritroverà Alexander Rossi, già teammate ai tempi della Marussia F1, che ha svolto questo ruolo nella scorsa stagione, alla prossima Rolex 24 at Daytona.

JDC_2022

Richard Westbrook ritorna dal canto suo nella classe regina sul sedile della Cadillac del JDC-Miller assieme al confermato Tristan Vautier. Loic Duval, che lo scorso anno ha affiancato il connazionale per tutta la stagione, rimarrà nelle gare lunghe del MEC. A rinforzare l’equipaggio della DPi V.R #5 Ben Keating, neocampione LM P2, al suo debutto nella categoria top.

L’ultima apparizione del 46enne Westbrook – atteso anche nel WEC e a Le Mans con Glickenhaus – nella massima serie endurance americana all’ultima Rolex 24, dove ha condiviso l’abitacolo dell’Aston Martin Vantage GT3 del TF Sport.

L’hype per le LM P2 prosegue invece con DragonSpeed, che ha iscritto per tutta la stagione una Oreca LM P2 Pro/Am per Henrik Hedman che, dopo la separazione consensuale dal tradizionale coequipier Ben Hanley, farà coppia fissa con Juan Pablo Montoya, già nell’equipaggio WEC del team statunitense.

_PL59999DragonSpeed, che salterà Daytona in quanto non valida per la classifica di categoria, ancorchè presente con una differente denominazione, proporrà a Sebring un nuovo father-and-son, come i Magnussen a Le Mans, con Sebastian Montoya al via della 12 ore di Sebring. Il 16enne figlio d’arte ricordiamo ha già testato la vettura nel corso del Rookie Test WEC in Bahrain.

Tra le GTD-Pro, Corvette ha deciso di sfidare a Daytona le due nuove BMW del Rahal Letterman Lanigan ad armi pari e schiererà un secondo equipaggio per i due prossimi protagonisti del WEC, Tommy Milner e Nick Tandy e la new entry Marco Sorensen. Alla 24 Ore di Le Mans ricordiamo sarà Alexander Sims ad accompagnare i due secondi classificati dell’ultima stagione delle GTLM.

Oltre alle summenzionate, iscritta finora alla nuova massima categoria GT della serie IMSA solo la Lexus del Vasser Sullivan, mentre si attendono news da KCMG, che in estate aveva annunciato il proprio outing con una Porsche almeno per la Rolex 24.

Jan Heylen affiancherà per tutta la stagione Ryan Hardwick nelle fila del Wright Motorsports, riformando l’equipaggio campione tra le GS nella Michelin Pilot Challenge. Nelle gare lunghe nientemeno che il co-campione in carica delle GTD, Zach Robichon.

Nuovi effort invece per Crucial Motorsports, che ha iscritto una McLaren 720S GT3 per il team manager Paul Holton per le quattro gare della MEC, mentre CarBahn passa a Lamborghini e annuncia l’ex-Indy Lights Robert Megennis per l’intera stagione.

Sempre full-season il committment del Gilbert Korthoff Motorsports con una Mercedes AMG GT3 a partire dal season opener per Guy Cosmo, Mike Skeen, Stevan McAleer e Scott Andrews. I primi due full-season, McAleer guiderà nelle gare lunghe del MEC e Andrews, già visto in Europa con United Autosports sarà il rinforzo per Daytona.

AWA_Una nuova compagine infine si affaccia fra i prototipi entry level. Si tratta di AWA, che schiererà per tutta la stagione una Duqueine LM P3 per l’ex campione GTLM Kuno Wittmer e Orey Fidani. Ad assistere la combo canadese il tedesco Lars Kern nelle gare del MEC, più lo specialista Matt Bell a Daytona.

Ricordiamo che la Roar Before the 24, vale a dire i test collettivi obbligatori alla Rolex 24 at Daytona, che si chiuderanno ancora una volta con la Motul 100, gara di 100’ che assegnerà la griglia di partenza, si terrà dal 21 al 23 gennaio prossimi.

Piero Lonardo

Foto: WTR, JDC, Piero Lonardo, AWA

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WEC – Mi è semblato di vedele un’ala… e una ByKolles

No, non siamo impazziti, semplicemente poco fa Peugeot Sport ha reso nota una foto sui social con la didascalia “Somewhere on planet Earth..” che ritrae da dietro la nuova Peugeot 9X8 Hypercar.

Come noto, Peugeot sin dalla presentazione della sua nuova arma per il WEC aveva fatto sfoggio del fatto che era stata disegnata per non avere bisogno dell’ala posteriore, e fior di ingegneri – veri ed improvvisati – si sono prodigati nel fornire illuminanti spiegazioni tecniche sul tema.

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Bene, la foto diffusa oggi mostrerebbe invece un’ala posteriore, seppur coperta – opportunamente – da un  watermark. L’ennesima trovata pubblicitaria o un effettivo ripensamento dell’ufficio tecnico della casa del Leone? Staremo a vedere, fatto sta che la tabella di marcia, che prevedeva un primo shakedown entro l’anno sembra sia stata rispettata.

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Ricordiamo che anche Cadillac ha proposto un render senz’ala posteriore per la sua LMDh.

Nel frattempo anche ByKolles si sta muovendo per la prossima stagione. Una foto postata sui social da parte di uno dei due piloti incaricati dello sviluppo della nuova Hypercar, Tom Dillmann, ritrae infatti lo stesso nell’abitacolo della nuova vettura del team, che pare intenzionato a schierare almeno una entry full-time – come richiesto dal regolamento – per tutta la season 10 del WEC.

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La nuova LMH, che dovrebbe essere omologata con il nome di un altro costruttore ancora ignoto, e monterà un motore Gibson, difficilmente comunque potrà essere omologata per il season opener di Sebring.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport, Cadillac, Tom Dillmann

 

VasserSulli

USCC – Cresce la voglia di States

Nei giorni scorsi abbiamo analizzato la crescente domanda di correre, soprattutto nelle LM P2 da parte di team europei nel WeatherTech SportsCar Championship, ma questa voglia di States non è solo prerogativa della classe cadetta prototipi (e non solo delle squadre del vecchio continente).

Peraltro Acura ha confermato ufficialmente l’impegno con l’europeissima Oreca per la realizzazione della nuova ARX06 LMDh. L’usine transalpina ha fornito il telaio della ARX05 DPi vincitrice dei titoli 2019 e 2020 con Penske, ora utilizzata da WTR e MSR.

RTN

Nel frattempo il Racing Team Nederland ha annunciato una line-up stellare per il proprio impegno in Pro/Am nella Michelin Endurance Cup che prevede, oltre al patron Frits van Eerd e al fido Giedo van der Garde, la giovane promessa Dylan Murry e la stella orange dell’IndyCar Rinus Veekay per la Rolex 24 at Daytona.

Sarà invece Will Owen a coadiuvare l’effort nel season opener per United Autosports insieme a Jim McGuire, Guy Smith e Phil Hanson, mentre Fabio Scherer completerà l’equipaggio di High Class Racing formato da Anders Fjordbach e Dennis Andersen.

Della mission di Cetilar Racing in GTD abbiamo già ampiamente parlato, col neoacquisto Alessio Rovera a prendere confidenza con gli altri “azzurri” sul Circuit de Catalunya, ma altre compagini autoctone della categoria stanno finalizzando le proprie line-up.

E’ il caso di Vasser Sullivan, che proprio ieri ha ufficializzato l’arrivo dell’ex factory driver McLaren Ben Barnicoat al fianco di Jack Hawksworth per tutta la stagione in GTD-Pro sulla Lexus RC F GT3, con Kyle Kirkwood a completare l’equipaggio nelle gare lunghe della MEC.

Nuovo effort invece per li TR3 Racing, che schiererà una Lamborghini Huracàn GT3 Evo a Daytona per Jeff Segal, Bill Sweedler, già trionfatori assieme in GTD nel 2014, insieme a John Megrue ad al factory driver della casa del toro, Giacomo Altoe. Il programma potrebbe proseguire anche nelle ulteriori gare della Endurance Cup.

Attesi infine Paul dalla Lana e l’ex-campione GTE-Pro WEC Nicki Thiim alla guida dell’Aston Martin Vantage GT3, anche se non si conoscono ancora i rispettivi “compagni di viaggio”.

Super squadrone invece per l’Andretti Autosport, che dovrebbe cedere la stella IndyCar Romain Grosjean al WTR per la prima uscita stagionale. Sulla Ligier LM P3 si siederanno per tutta la stagione Jeff Andretti e Josh Burdon. Quest’ultimo, 29 anni australiano, ha già debuttato nella serie nel season finale di Road Atlanta lo scorso novembre e rimpiazzerà Oliver Askew, approdato in Formula E. A completare la line-up, l’ex campione Indy Lights Gabby Chaves ed il protagonista delle serie propedeutiche a stelle e strisce Rasmus Lindh, quest’anno con Performance Tech. Il team di Michael Andretti sarebbe peraltro in trattativa per poter gestire negli States una delle nuove Audi LMDh nel 2023.

Tornando alla categoria regina, cambio della guardia in Action Express, dove Josè Maria Lopez dovrebbe fare il suo debutto nella serie. Il neocampione WEC dividerà la sua Cadillac con Jimmie Johnson e Mike Rockenfeller nei prossimi test che si svolgeranno martedì e mercoledì prossimo al Daytona International Speedway. Ancora incerta invece la presenza di Kamui Kobayashi, che lo scorso anno completava la line-up della DPi V.R. #48 insieme a Simon Pagenaud; quest’ultimo quasi certamente farà parte dell’equipaggio del Meyer Shank Racing con Tom Blomqvist, Oliver Jarvis e Helio Castroneves.

Presente infine in loco anche il campione IndyCar in carica Alex Palou, che dovrebbe debuttare in gara su una delle due Cadillac del Team Ganassi, che ricordiamo schiererà per tutta la stagione Alex Lynn, Earl Bamber, Sebastien Bourdais e Renger van der Zande.

Piero Lonardo

Foto: Vasser Sullivan, RTN

Toy_2022

WEC – Toyota, nuovi ruoli e nuovo pilota per il 2022

Annunciato stamane il nuovo assetto del Toyota Gazoo Racing. Kazuki Nakajima, che in Bahrain ha dato l’addio alle gare in pista viste dall’abitacolo, ricoprirà il ruolo di Vice Presidente della Toyota Gazoo Racing Europe e si stabilirà nel quartier generale di Colonia.

Il suo compito sarà di migliorare l’organizzazione ed ottimizzare l’approccio al WEC incentrato sul pilota, insieme alle responsabilità di gestione del team e dei piloti stessi.

L’altro driver giapponese già attivo nel team, Kamui Kobayashi, si dividerà invece tra il ruolo in pista sulla GR010-Hybrid #7 insieme a Mike Conway e Josè Maria Lopez e quello di Team Principal nel WEC.

Kobayashi, campione del mondo in carica, dovrebbe coadiuvare il management, fornendo il  punto di vista del pilota, e sostituirà Hisatake Murata. Ancora incerto invece il ruolo futuro di Rob Leupen, Vice Presidente e Team Manager.

Inoltre, Yuichiro Haruna prende le responsabilità di direttore del progetto WEC, che si aggiunge al ruolo similare del programma WRC.

In pista infine, come anticipato su queste pagine, promosso Ryo Hirakawa, che farà squadra con Brendon Hartley e Sebastien Buemi sulla GR010-Hybrid #8. Hirakawa, 27 anni, stella del SuperGT, ha già saggiato l’European Le Mans Series nel 2016 e nel 2017 con TDS e G-Drive, vincendo tre gare delle nove cui ha preso parte. Sempre negli stessi anni, due apparizioni alla 24 Ore di Le Mans.

Ancora scoperto il ruolo di pilota di riserva alla classica della Sarthe, che potrebbe essere assegnato all’altra giovane promessa delle sportscar giapponesi, Kenta Yamashita, campione SuperGT 2019, già protagonista nella stagione 2019-2020 del WEC con High Class Racing.

Piero Lonardo

Foto: Toyota

AFCorse_P2

WEC/USCC – Le LM P2 alla riscossa

La classe LM P2 pare godere di un momento particolarmente fortunato. Sia nel World Endurance Championship che nelle serie continentali infatti, cresce l’interesse nei prototipi della classe cadetta.

Oltre ad AF Corse, che ha da tempo annunciato di voler schierare nella Season 10 del WEC un’Oreca Pro/Am per i neovincitori della GTE-Am, Francois Perrodo, Nicklas Nielsen ed Alessio Rovera (quest’ultimo promosso, dopo la splendida stagione appena conclusa, a factory driver Ferrari GT), anche altre compagini hanno espresso l’intenzione di entrare nella serie mondiale.

Prima fra tutti Penske, che preparerebbe cosí l’entrata in campo con la Porsche LMDh per se’ e per i suoi piloti, in particolare Dane Cameron, scevero di esperienza nei circuiti al di fuori del continente americano.

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Un altro team che invece dovrebbe fare il “salto” dall’ELMS al WEC, è Ultimate, pronta a schierare una vettura Pro/Am per Francois Heriau, Jean-Baptiste e Mathieu Lahaye.

Nella serie europea invece certa la novità Nielsen Racing, che darà quindi seguito alla partecipazione alla 24 Ore di Le Mans del 2020 dopo il titolo acquisito nella stessa stagione nell’Asian Le Mans Series, dove peraltro si ripresenteranno con l’ennesima Oreca 07.

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Novità dell’ultima ora invece Vector Racing: il team inglese ha depositato l’iscrizione al WEC per un’Oreca per il driver Audi Nico Mueller. Non sappiamo ancora se la livrea diffusa ai media sarà o meno quella definitiva, nè tantomeno se il programma fungerà da “ponte” per l’ingresso di una nuova Audi LMDh nel 2023, ma pare certo che la squadra opterà per la categoria Pro.

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Una squadra che invece farà ritorno nel WEC dopo aver conquistato il titolo 2015 è invece G-Drive, che si avvarrà ancora una volta del supporto di Algarve Pro Racing. La squadra russa farà inoltre il suo debutto alla Rolex 24 at Daytona, con una line-up che dovrebbe vedere anche il nostro Luca Ghiotto, al ritorno in gara coi prototipi dopo il debutto con la Ginetta LM P1 del 2019.

Non è dato ancora conoscere invece se G-Drive proseguirà il proprio impegno anche in ELMS e nell’Asian Le Mans Series, foriere nella scorsa stagione di due titoli, rispettivamente quello LM P2 Pro/Am e l’assoluto. Recentemente comunque la squadra ha provato sulla pista di casa dell’Estoril una Aurus con la giovane promessa Malthe Jakobsen.

AL Paul Ricard invece presente Prema PowerTeam/Iron Lynx, con i due neotitolati (col WRT) Louis Deletraz e Robert Kubica, oltre a Sophia Floersch e Juan Manuel Correa.

La serie IMSA conterà nei propri ranghi ancora una volta United Autosports, ancora una volta con Phil Hanson, che alternerà alle gare della Michelin Endurance Cup insieme a Guy Smith e Jim McGuire, la serie mondiale già conquistata nel 2020 insieme a Filipe Albuquerque.

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Ai nastri di partenza della Rolex 24 infine anche altre due compagini europee, High Class Racing e Racing Team Nederland, di ritorno nella classica della Florida dopo il debutto del 2021.

Piero Lonardo

Foto: AF Corse, Vector Racing, Piero Lonardo

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WEC – Ferrari si affida ad Oreca anche per la nuova GT3

La Ferrari ha annunciato poco fa l’accordo che la legherà a livello di partnership tecnica ad ORECA per l’assemblaggio e i servizi post-vendita della nuova GT3 che inizierà i collaudi in pista nei primi mesi del 2022. L’accordo – cita il comunicato .- conferma l’impegno a lungo termine del Cavallino Rampante nei principali campionati per vetture Gran Turismo.

La nuova GT3, progettata interamente a Maranello dal team diretto da Ferdinando Cannizzo, Head of GT Race Car Design and Development, verrà assemblata presso gli stabilimenti ORECA di Signes dal 2022, prima di iniziare il lavoro di sviluppo che si concluderà con il debutto agonistico della vettura, previsto per il 2023.

Antonello Coletta, responsabile di Ferrari competizioni GT:

“L’accordo con ORECA rappresenta un importante punto di partenza per il nuovo progetto GT3. Abbiamo obiettivi molto ambiziosi dal momento che la vettura raccoglierà l’eredità della 488 che rappresenta il modello più vincente della storia del Cavallino Rampante. Possiamo contare sulla competenza e preparazione dei nostri ingegneri e su un partner di eccellenza che ha ottenuto prestigiosi successi nel mondo endurance come ORECA, pertanto guardiamo con fiducia al futuro.”

Hugues de Chaunac, presidente di Oreca:

“ORECA è entusiasta ed onorata di entrare in partnership con una leggenda del motorsport come Ferrari. Sono enormemente grato al responsabile delle Competizioni GT Ferrari, Antonello Coletta, e al suo team, per la fiducia che ci stanno dando. Per la prima volta nella sua storia, Oreca collaborerà con Ferrari per un simile programma, ed è un’immensa fonte di orgoglio.

E’ nel contempo anche una enorme responsabilità nei confronti di Ferrari e dei suoi clienti perchè il costruttore ha sempre fornito eccellenza nelle sue macchine da corsa e dobbiamo continuare impeccabilmente su questa linea. E’ una sfida eccitante che motiverà e dare energia a tutti i reparti tecnici di Oreca coinvolti in questo programma. Intendiamo offrire la vastità della nostra esperienza, expertise e ‘racing spirit’ al servizio din questa nuova generazione di vetture.

Collaborare cosí da vicino con Ferrari è, dal punto di vista personale, il compimento di un sogno e la realizzaione di un obiettivo a lungo termine per ORECA per divenire un punto di riferimento nella costruzione di macchine da corsa e del relativo supporto ai clienti.

Sono convinto che Oreca e Ferrari sono ad un punto di svolta di una eccezionale partnership e che produrrà progetti eccezionali insieme.”

Daytona

Ferrari lascia quindi ufficialmente lo storico partner Michelotto, affidandosi all’equipe transalpina anche per lo sviluppo della nuova arma GT, che sta già lavorando insieme al Cavallino sulla nuova Hypercar, che pure debutterà nel 2023. Chissà se assomiglieranno, una o entrambe, alla nuova splendida Ferrari Daytona SP3 presentata al Mugello nel corso delle recenti Finali Mondiali….

Piero Lonardo

Foto: Ferrari

MSR

USCC – MSR completa con Blomqvist e Castroneves

Il Meyer Shank Racing completa la propria line-up per il WeatherTech SportsCar Championship 2022 con Tom Blomqvist ed Helio Castroneves.

Il 27enne pilota anglo-svedese, figlio della leggenda dei rally Stig Blomqvist, dopo le esperienze in monoposto e nel DTM, ha partecipato alle maggiori competizioni di durata, inizialmente tra le GT, soprattutto con le BMW M8 sia nella SuperSeason WEC che nella serie IMSA.

Nella passata stagione invece è passato stabilmente ai prototipi col team Jota, conquistando il secondo posto tra le LM P2 sia nella serie mondiale che alla 24 Ore di Le Mans, sempre dietro i vincitori del WRT.

Per il popolare “Spider-man” invece si tratta di un ritorno dopo il sesto posto alla recente Petit Le Mans, anche se il maggiore successo dell’anno passato è sicuramente la quarta vittoria alla Indy 500 per il team dell’Ohio, per il quale correrà tutta l’IndyCar Series 2022.

Blomqvist disputerà l’intera prossima stagione sull’Acura DPi #60 al fianco del già annunciato Oliver Jarvis, mentre Castroneves fungerà da terza guide nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup. Il quarto pilota per la Rolex 24 at Daytona verrà annunciato in futuro.

Piero Lonardo

Foto: MSR

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USCC – Cetilar conferma sbarco negli USA. Jarvis con MSR

Cetilar Racing il prossimo anno disputerà le quattro gare della Michelin Endurance Cup nell’ambito del WeatherTech SportsCar Championship. L’annuncio ufficiale – ma se avete fatto attenzione vi avevamo già sdoganato la notizia nel corso degli aggiornamenti dal Bahrain – poco fa con un comunicato ufficiale.

Si partirà da Daytona a fine gennaio per poi proseguire con la 12 Ore di Sebring il 19 marzo, poi a seguire la 6 Ore del Glen il 26 giugno ed il gran finale con la 25ma Petit Le Mans il 1° ottobre 2022. Il tutto sempre con una Ferrari 488, questa volta in versione GT3.

“La partecipazione, lo scorso gennaio, alla 24 Ore di Daytona con il prototipo LMP2, è stata un’esperienza molto bella che si è conclusa con un po’ di amaro in bocca. – ha affermato Roberto Lacorte – Ci eravamo quindi ripromessi di tornare e nel farlo abbiamo deciso di estendere la nostra presenza anche alle altre grandi classiche del calendario a stelle e strisce, che non vediamo l’ora di potere affrontare in una categoria molto competitiva come quella GT. Ci tengo a sottolineare che il nostro non è un addio al Campionato Mondiale Endurance FIA WEC, ma solamente un arrivederci. Non per ultimo do il più caloroso benvenuto ad Alessio Rovera, pilota giovane e di indubbio talento, che si unirà a noi per disputare proprio la gara di Daytona”.

Il 26enne varesino, che quest’anno ha praticamente vinto tutto a livello internazionale, andrà infatti a rinforzare per Daytona l’equipaggio che sarà composto ancora una volta da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco per le altre gare “lunghe” della massima serie endurance americana.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

Sempre nella giornata odierna, l’annuncio di Oliver Jarvis quale nuovo pilota del Meyer Shank Racing. Il 37enne pilota britannico, negli ultimi tre anni portacolori Mazda, con la quale ha riportato la vittoria sabato scorso alla Petit Le Mans (nella foto), è il primo dei nuovi acquisti di una line-up che si vuole completamente rinnovata, stante la certa dipartita di Dane Cameron verso il Team Penske – con la nuova Porsche LMDh – e l’appiedamento di Olivier Pla.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, IMSA

Mazdab

USCC – Mazda, last dance alla Petit Le Mans. Ad Action Express il titolo. Doppietta Porsche nell’ultimo atto delle GTLM

Mazda si accomiata dal WeatherTech SportsCar Championship con una vittoria alla 24ma Petit Le Mans. Harry Tincknell, Oliver Jarvis e Jonathan Bomarito hanno condotto dopo la prima sosta per poi attardarsi ai box per un problema di misfire che li ha lasciati con 4 giri di ritardo.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

Una serie interminabile di Full Course Yellow nelle fasi centrali di gara (ben 10 per un totale di oltre 3 ore) ha permesso all’equipaggio della RT24-P di rimontare fino ad assumere la leadership della gara a 23’ falla fine sulla Cadillac dell’Action Express, che terminerà alle spalle dopo un duello finale con l’Acura del Wayne Taylor Racing. Ricky Taylor, campione uscente, tenterà il tutto per tutto nell’ultimo giro, riuscendo a passare la DPi V.R biancorossa con una manovra rallistica, ma sarà costretto a cedere la seconda posizione.

La piazza d’onore permette a Felipe Nasr e Pipo Derani di aggiudicarsi il titolo, rimontando i 19 punti di distacco dal WTR. Degna di menzione la gara dell’altra Acura del Meyer Shank Racing, a lungo in testa nelle fasi centrali di gara, poi azzoppata da un problema tecnico nell’ultima ora. Poco prima dei 60’ finali, ko definitivo invece per la Cadillac del Mustang Sampling.

Tower

Tra le LM P2, la lotta è stata serrata per tutta la gara tra le vetture del WIN Autosport ed i neocampioni del PR1 Mathiasen. La strategia di gara ha premiato però alla fine la vettura del Tower Motorsport di Gabriel Aubry, John Farano e James French, grazie ad una penalità comminata nell’immediato post gara.

Peccato per la vettura dell’ERA Motorsport, fuori già dopo mezz’ora forse per il contatto con una DPi, mentre la vettura di United Autosports si è dimostrata competitiva perlopiù nelle mani di Niklas Kruetten, che ha condotto nelle fasi iniziali, poi, complici anche un paio di penalizzazioni, non è arrivata oltre la quarta piazza.

Riley74

Vittoria e titolo nelle LM P3 per Gar Robison e la Ligier #74 del Riley Motorsports insieme a Felipe Fraga e Scott Andrews. Nella gara ad eliminazione che è stata quella della categoria, solo la vettura del JR III Racing ha saputo resistere fino nelle fasi finali, mentre il resto dello schieramento è stato decimato da contatti e problemi tecnici, come per il CORE Autosport, a lungo contender, ritiratosi per un problema al serbatoio del carburante.

Porsches

L’altra impresa del giorno è targata Porsche, che ha fatto doppietta in GTLM con le vetture iscritte dal WeatherTech Racing. La gara delle sei macchine iscritte all’ultima di sempre della categoria, che il prossimo anno sarà sostituita della GTD-Pro, è stata equilibratissima (segno di un BoP corretto) con Corvette e BMW che si sono alternate al comando nella prima parte di gara.

Nel finale peró, dopo il ritiro della BMW di testa, sono uscite le Porsche e la Corvette residua di Nick Tandy, dopo aver disposto con le cattive di Mathieu Jaminet, non è riuscita ad arginare Kevin Estre, che alla fine cederà la vittoria al patron Cooper MacNeil. La Corvette #4 perderà anche la terza piazza a favore della BMW rimasta per un contatto con la Mazda vincitrice.

Fuori invece allo scadere della quarta ora la Corvette già campione di Jordan Taylor ed Antonio Garcia per un incidente che ha dimezzato il parco delle GTD, compresa una protagonista come la Lexus #14, al top nelle prime fasi di gara.

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La gara della categoria è stata condizionata anche dalle strategie, che hanno portato al comando via via diverse vetture, ma alla fine il duello si è ristretto alla Porsche dello Pfaff Motorsports di Zach Robichon, Laurens Vanthoor e Lars Kern e alla Aston Martin dello Heart of Racing di Ross Gunn, Roman de Angelis e Ian James.

Alla fine hanno trionfati questi ultimi, ma alla Porsche in tartan il secondo posto basta e avanza per portarsi a casa il titolo di categoria. Peccato per la Lamborghini del Paul Miller Racing, costretta presto ai box per una foratura susseguente al contato con una LM P3 in testacoda ed una sosta eterna per sostituire la posteriore destra bloccata.

Out a metà gara anche la BMW del Turner Motorsports per problemi tecnici, la terza piazza è andata alla Lexus superstite di Zach Veach, Frankie Montecalvo e Robert Megennis. Chiude la carriera con una quinta piazza Pat Long con la Porsche del Wright Motorsports, attardata da un contatto già al primo giro.

E’ tutto per il WeatherTech SportsCar Championship e per l’endurance 2021. La stagione 2022 inizierà il 23 gennaio con la Roar Before the 24 a Daytona.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA, Porsche, Mazda

BMW

USCC – BMW continua con RLL in GTD-Pro (e dal 2023 in LMDh)

BMW ha scelto ancora una volta il team RLL per proseguire la sua avventura nel WeatherTech SportsCar Championship. L’annuncio nella mattinata della Petit Le Mans, dove la squadra diretta in pista da Bobby Rahal schiera per l’ultima volta le M8 GTE.

BMW M4 GT3, BMW Driving Academy, Maisach. 23.04.2021 ©Martin Hangen/hangenfoto

Il prossimo anno saranno presenti per tutta la stagione due nuove M4 GT3 nella nuova classe GTD-pro, ma il rapporto continuerà anche con la nuova LMDh in corso di sviluppo presso Dallara, di cui è stato diffuso un nuovo rendering.

Anche del nuovo prototipo, che sarà denominato BMW M LMDh, verranno schierati due esemplari a partire dal 2023.

Piero Lonardo

Foto: BMW