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WEC – G-Drive esce dal WEC. Toyota a Sebring con le nuove gomme

Il G-Drive Racing esce con effetto immediato dal World Endurance Championship. Con un comunicato sui social network la squadra ha motivato la sua dipartita dalla serie mondiale alla luce delle condizioni imposte dalla FIA, ritenute inaccettabili.

Negli scorsi giorni infatti la Federazione ha infatti imposto alle squadre di non esporre simboli nazionali a fronte dei noti eventi, mentre i piloti avrebbero dovuto correre con licenza di altro Paese.

Nel ricordare i titoli ottenuti tra le LM P2 nel WEC (2015) ELMS (dal 2016 al 2018, più il titolo Pro/Am 2021) ed in Asian le Mans Series (2020 e 2021), G-Drive Racing – cita testualmente il comunicato – si stava preparando attivamente per la stagione dell’anniversario, che prometteva di essere la più impegnativa nella storia della squadra. La line-up dei piloti era stata rinforzata da Daniil Kvyat, il pilota russo di maggior successo in F1.

In questa stagione – prosegue sempre il comunicato – G-Drive Racing si concentrerà maggiormente sugli eventi motoristici in Russia. Gli ulteriori piani della squadra saranno comunicati più avanti.

Probabilmente sono state le decisioni FIA a fare slittare la comunicazione delle 62 macchine iscritte alla prossima 24 ore di Le Mans, prevista per lunedì scorso ed invece ancora pending nel momento in cui scriviamo.

Ricordiamo che nel WEC il G-Drive aveva iscritto un’Oreca LM P2 ribattezzata Aurus per Renè Binder, James Allen e appunto Kvyat, mentre in ELMS era previsto un doppio programma LM P2, gestito insieme ad Algarve Pro Racing, per John Falb, James Allen ed Alex Peroni in Pro/Am e per Roman Rusinov, Sophia Flörsch e per un terzo pilota ancora da definire (probabilmente il nostro Luca Ghiotto), oltre ad un nuovo programma LM P3 in partnership con Eurointernational per Glenn Van Berlo ed il pilota russo Evgeny Kireev.

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Chi invece ci sarà di sicuro a Sebring è Toyota, che presenterà una GR010-Hybrid leggermente modificata. Ciò a causa dei nuovi pneumatici Michelin ed ai relativi cerchi, che comporteranno piccole modifiche anche alla carrozzeria per mantenere le prestazioni aerodinamiche richieste dal regolamento, particolarmente all’ala posteriore e alla pinna sul cofano. Queste soluzioni sono state testate con successo al Castellet nelle scorse settimane.

Sebring vedrà anche li debutto dei nuovi equipaggi, con Ryo Hirakawa a raccogliere l’eredità di Kazuki Nakajima, mentre Kamui Kobayashi si alternerà nel doppio ruolo di pilota e team principal nel Gazoo Racing ed in pista insieme ai teammate Josè Maria Lopez in Action Express/Ally a colmare l’assenza di Jimmie Johnson, impegnato in Texas con l’IndyCar, mentre Mike Conway è invece atteso ancora una volta al volante della Cadillac dell’Action Express/Whelen Racing.

Restando in tema IMSA, debutto a Sebring di Stoffel Vandoorne nel Meyer Shank Racing trionfatore a Daytona al posto di Helio Castroneves, pure della partita in Texas, al fianco di Oliver Jarvis e Tom Blomqvist. Vandoorne e Blomqvist hanno peraltro gareggiato assieme lo scorso anno nel WEC in Jota SPort, giungendo secondi tra le LM P2.

Piero Lonardo

Foto: G-Drive, Toyota

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ELMS – Salta l’Hungaroring, al suo posto Monza

Di poco fa la notizia che la 4 Ore dell’Hungaroring, in programma quale terzo appuntamento stagionale dell’European Le Mans Series, non si terrà, almeno nel 2022.

Frederic Lequien, CEO della Le Mans Endurance Management, riguardo alla cancellazione ha riportato genericamente che “il management del circuito, a causa leggi e restrizioni locali. non è stato in grado di adempiere alle condizioni del contratto”.

Al suo posto, nella medesima data del 3 luglio, la serie europea tornerà a fare visita a Monza che, come lo scorso anno, ospiterà a distanza di una settimana due gare di durata con la 6 Ore WEC nel weekend successivo.

Per gli appassionati italiani inoltre un’occasione unica per ammirare per ben due volte i protagonisti della serie europea, che il 15 maggio saranno di scena ad Imola.

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Frattanto diverse LM P2 si sono date appuntamento al Circuit of Catalunya per una serie di test indetti dalla Goodyear, tra cui il BHK Motorsport ed il Panis Racing, quest’ultimo con una nuova livrea ispirata al tricoleur.

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Resa nota negli ultimi giorni anche la line-up del Team Virage, gestito in pista da Jota Sport, che sulla nuova Oreca LM P2 conterà su Rob Hodes, Jazeman Jaafar e Gabriel Aubry. Sulla Ligier LM P3 saliranno invece Alexander Mattschull, Sacha Lehmann ed un terzo pilota ancora TBA.

Ricordiamo che l’European Le Mans Series prenderà il via l’11/12 aprile prossimi col consueto Prologo a Le Castellet.

Piero Lonardo

Foto: BHK Motorsport, Panis Racing, Team Virage

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WEC – Bortolotti, debutto a Le Mans con WRT. Tincknell e Priaulx con Dempsey-Proton

Mirko Bortolotti debutterà alla prossima 24 Ore di Le Mans con una delle tre Oreca LM P2 del WRT. L’annuncio odierno da parte del team belga, che schiererà insieme al pilota trentino, altri due protagonisti delle GT3, Rolf Ineichen, e Dries Vanthoor.

Di questi, solo Vanthoor ha già vissuto una prima esperienza coi prototipi alla 4 Ore di Spa ELMS del 2016 con la Ligier schierata per l’occasione insieme al fratello Laurens ed a Will Stevens, chiudendo alle spalle dei vincitori del DragonSpeed.

In precedenza, Dries Vanthoor ha già disputato per due volte la 24 Ore, una volta nelle fila del JMW e lo scorso anno, conquistando a sorpresa la pole position in GTE-Pro per HubAuto.

Ricordiamo che le altre due vetture del WRT, iscritte al WEC e quindi automaticamente invitate a Le Mans, saranno condotte da René Rast, Sean Gelael e Robin Frijns e da Rui Andrade, Norman Nato e Ferdinand Habsburg in partnership col Realteam.

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A Le Mans e per tutto il WEC saranno della partita anche Harry Tincknell e Seb Priaulx, che sempre oggi hanno confermato l’ingaggio col Dempsey Proton in GTE-Am al fianco del patron Christian Ried sulla Porsche #77.

Per Priaulx, campione della prima edizione della Carrera Cup North America, si tratta del debutto assoluto nella categoria, mentre Tincknell ha già saggiato la 911 RSR-19 all’ultima Le Mans insieme a Florian Latorre e a Vutthikorn Inthraphuvasak, chiudendo la gara dopo appena 66 giri.

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Infine, Corvette Racing ha reso noto che disputerà la Season 10 del World Endurance Championship indossando la classica livrea gialla. Ricordiamo che il costruttore statunitense sarà impegnato per tutta la stagione con una C8.R con specifiche GTE caratterizzata dal numero 64 per Nick Tandy e Tommy Milner.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Corvette Racing

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WEC – Hypercar: Peugeot, niente Le Mans. Porsche testa a Barcelona. Ligier: costruttore in vista

Peugeot Sport oggi ha diffuso un comunicato nel quale afferma che la njuova 9X8 Hypercar entrerà in gara nel corso dell’estate.

Ciò significa niente Le Mans per la casa del Leone, che sarà invece presumibilmente ai nastri di partenza in occasione della 6 Ore di Monza di luglio. Il circuito brianzolo diventerà quindi ancora una volta, dopo la presentazione statica dello scorso anno, la vetrina prediletta del marchio francese.

La fine dell’inverno e questa primavera – riporta il comunicato – sono stati dedicati allo sviluppo della vettura con il team ed i piloti, conducendo simulazioni e test in funzione dell’omologazione finale da parte della FIA della 9X8 che congelerà le caratteristiche tecniche della vettura sino al 2025. La più recente fase di test sè svolta a porte chiuse a Le Castellet la scorsa settimana.

Olivier Jansonnie, direttore tecnico del programma WEC, ha ricordato tra le altre cose che le specifiche di omologazione delle Hypercar non potranno essere modificate *eccetto particolari circostanze governate da condizioni ristrette”, e che queste modifiche verranno conteggiate come “EVO jokers”, limitati nel numero di cinque sino al 2025.

“La Peugeot verrà omologata – ha continuato Jansonnie – quando crederemo di aver raggiunto il livello di performance ed affidabilità richiesti per essere eleggibili alle valutazioni del BoP, vale a dire quando avremo chances teoriche di vittoria nel WEC e alla 24 Ore di Le Mans come qualsiasi altro competitor.”

“Dal punto di vista dell’affidabilità – ha terminato il DT del Leone – Le Mans è la gara più difficile del calendario. Inizieremo con gare più corte, che ci permetteranno di metterci al passo progressivamente nel campionato. Come nelle nostre macchine da strada, quando dobbiamo scegliere tra rispettare una deadline e concentrarsi sulla qualità, noi diamo sempre priorità a quest’ultima”.

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Nel frattempo anche Porsche ha continuato i test in pista della sua nuova LMDh fuori dalle mura amiche di Weissach. La nuova vettura ha coperto oltre 2.000 km la scorsa settimana nel circuit de Catalunya, con i piloti Felipe Nasr e Dane Cameron al volante.

I test, focalizzati sul setup dei sistemi, lo sviluppo dei pneumatici e l’ottimizzazione tra il motore V8 e gli elementi ibridi, vale a dire l’interazione tra i vari partner tecnologici di questa nuova avventura: Penske, Michelin e Multimatic fra gli altri, sono stati svolti con successo per la gioia di Thomas Laudenbach, Vice Presidente di Porsche Motorsport, con feedback positivi da parte dei piloti, come confermato da Jonathan Diuguid, Managing Director di Porsche Penske Motorsport.

La macchina verrà come noto omologata in autunno per essere schierata nel gennaio 2023 alla Rolex 24 at Daytona.

L’ultima novità sul tema Hypercar/LMDh riguarda Ligier. Il costruttore transalpino, l’unico omologato a produrre LM P2 non ancora committato sul tema, sarebbe anch’esso coinvolto in un progetto insieme ad un altro costruttore non ancora specificato.

Alcune fonti ipotizzano possa trattarsi addirittura di Lamborghini, che perseguirebbe quindi un percorso diverso rispetto a Porsche ed Audi, appartenenti allo stesso gruppo.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot, Porsche

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WEC – Le date di Le Mans: torna il Pesage!

Diffuse oggi le date ufficiali della 90ma edizione della 24 Ore di Le Mans. Dopo due anni resi difficoltosi dai noti accadimenti extracorse, la gara tornerà come noto nella sua collocazione originaria di metà giugno.

Oltre a ciò, a riprova del graduale ritorno alla normalità, torneranno anche le verifiche tecniche pubbliche in Place de la Republique, il cosiddetto Pesage, che avrà luogo venerdí 3 e sabato 4 giugno, aperitivo della Journèe Test, che verrà mantenuta alla domenica precedente la gara, domenica 5.

Martedí 7 giugno tornerà anche un altro evento l’abituale pitwalk, anche se al momento non è prevista la tradizionale sessione autografi del venerdí, che lascerà invece spazio ad ulteriori attività in pista – nelle giornate di giovedì 9 e venerdī 10 – protagoniste le Porsche del Challenge Francese, le vetture della Road to Le Mans e per la prima volta le Ligier dell’European Series.

Tornando al programma di gara della 24 Ore invece, le attività in pista inizieranno mercoledì 8 giugno alle 14 con le prime libere, mentre la Hyperpole, varata nel 2020 e che vedrà in azione le migliori sei classificate delle libere di ogni categoria alla ricerca del miglior posto in griglia, si svolgerà giovedí 9 dalle 20 alle 20.30.

Tutto in attesa dello start, previsto alle ore 16 di sabato 11 giugno. Maggiori dettagli sulle attività di contorno verranno resi noti in seguito.

Nel frattempo con il completamento dell’Asian Le Mans Series si è chiusa la lista degli inviti automatici, riservati ai vincitori delle serie continentali e del WEC.

Sicuri di un posto a Le Mans sono al momento, oltre alle 39 vetture iscritte alla serie mondiale (sempre tenuto conto che le Peugeot dovranno mostrarsi a Spa per poterne usufruire), altre undici vetture:

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Dall’ELMS, il WRT, United Autosports e DKR (in LMP2), Iron Lynx e Spirit of Race (in GTE-Am). Iron Lynx aggiunge inoltre un secondo invito in GTE-Am grazie alla vittoria fra le GT3 nella Michelin Le Mans Cup.

Dall’Asian Le Mans Series invece guadagnano un posto in griglia il Nielsen Racing, CD Sport (in LM P2) e Inception Racing (che avrà l’opzione di scegliere fra LM P2 o, più probabilmente, in GTE-Am).

 

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Dalla scorsa edizione della 24 Ore inoltre guadagnano un ulteriore invito quali vincitori di classe il WRT in LM P2 e AF Corse per il trionfo in GTE-Am

Infine dagli States è giunta conferma che almeno due degli inviti assegnati tramite il Bob Akin Award, assegnato a Rob Ferriol del Team Hardpoint, e al vincitore delle LM P3, il Riley Motorsports, verranno utilizzati, mentre Ben Keating, vincitore del Jim Trueman Award, essendo già iscritto al WEC probabilmente passerà la mano.

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Situazione simile anche per il WRT, che con le due entry nel WEC (di cui una per il RealTeam) difficilmente schiererà tutte e quattro le vetture aventi diritto. Anche United Autosports peraltro si trova con ben tre vetture iscritte.

Inevitabilmente il lavoro di selezione che attende gli organizzatori della prossima 24 Ore si prospetta alquanto complicato, con 52 potenziali entry già assegnate sui 62 posti disponibili.

Nel frattempo, è conto alla rovescia per lo start della Season 10 del World Endurance Championship, che partirà a Sebring fra poco piú di due settimane.

Piero Lonardo

Foto: LeMans.org, Piero Lonardo

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Asian LMS – United Autosports si ripete ad Abu Dhabi. Vittorie di G-Drive in LM P3 ed Herberth in GT, ma titoli a CD Sport ed Inception Racing

Josh Pierson e Paul di Resta si ripetono nella gara finale dell’Asian Le Mans Series ad Abu Dhabi riportando la seconda vittoria del weekend ad United Autosports. Il copione non è stato molto diverso rispetto a ieri, con Pierson autore di una partenza perfetta nei confronti della concorrenza e di Rodrigo Sales in particolare, già nominato campione ieri per il Nielsen Racing.

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L’unica differenza sostanziale risiede nel fatto che il team ha permesso al giovanissimo statunitense di prendere la bandiera a scacchi, lasciando a di Resta lo stint centrale. Il distacco nei confronti di Ben Hanley e C. è stato ancora una volta di un giro, mentre il Graff Racing col terzo posto assoluto odierno ha agguantato il titolo Pro/Am. Che però quest’anno non da diritto all’invito automatico a Le Mans, con tre vittorie in quattro gare.

GDrive

Risorge invece letteralmente dalle ceneri (del rogo di ieri) il G-Drive conquistando la prima vittoria in LM P3 con Xavier Lloveras, Fabrice Rossello e Viacheslav Gutak. Le fasi iniziali erano appannaggio del DKR, che dopo il successo di sabato vantava ancora chances di successo, ma allo scadere della prima ora Mathieu de Barbuat era costretto a fermarsi una prima volta ai box per un problema al posteriore, poi la gara del team lussemburghese veniva rovinata del tutto da un testacoda da parte di Sebastian Alvarez, che poneva definitivamente fine ai sogni di titolo della Duqueine #2.

La leadership passava quindi al Rinaldi Racing e poi al Nielsen Racing. Il team britannico optava per una tattica suicida evitando di rifornire nell’esteso periodo di safety car chiamato dalla direzione gara durante la terza ora di gara. La strategia però non pagava e a mezz’ora dal termine Lloveras passava la Duqueine del team tedesco, che nel frattempo aveva ripreso la testa della corsa, senza più voltarsi indietro.

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Il Rinaldi Racing cedeva anche ad entrambe le vetture del CD Sport, che andavano cosí ad occupare il resto del podio e, grazie ai risultati delle gare precedenti, ad aggiudicarsi un posto alla prossima Le Mans. Piccolo trhiller finale, la Ligier del G-Drive terminava il carburante nel giro di rientro.

Seconda vittoria di fila anche nelle due classi GT, dove Herberth Motorsport e Kessel Racing hanno ripetuto il risultato di gara 1. Dopo l’ennesimo start al fulmicotone dell’Aston Martin del TF Sport, era proprio la Porsche #91 a prendere la testa della gara, abbandonata solamente per il periodo di tempo nel quale sembrava pagare la scommessa adottata anche in questa categoria da diverse vetture fra cui l’Aston dell’Oman Racing, la Porsche del Dinamic Motorsport e la Ferrari di AF Corse.

Inception

Tutte queste macchine sono state poi costrette all’inevitabile splash, riportando al comando la Porsche di Robert Renauer, seguita da presso dalla vettura gemella partita dalla pole con Klaus Bachler. Sul gradino basso del podio termina la Vantage del Garage 59, ma è l’altra McLaren di Inception Racing a conquistare il titolo di categoria e l’invito a Le Mans col sesto posto finale.

Anche tra le GT-Am, la seconda vittoria consecutiva di Francesco Zollo, Roman Ziemian e Acxil Jefferies non basta per assicurarsi il titolo, che va all’SPS Automotive Performance, anche oggi secondi.

E’ tutto per questa edizione ancora una volta condensata della serie continentale asiatica. L’attenzione del mondo dell’endurance si sposta ora sul doppio appuntamento (IMSA e WEC) di Sebring, in programma tra un mese.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

L’ordine di arrivo di gara 2

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Asian LMS – United Autosports, debutto dominante ad Abu Dhabi. Nielsen campione

Peccato che le regole ACO abbiano impedito a Josh Pierson di gareggiare lo scorso weekend a Dubai, perchè ci hanno privato di un duello almeno a due per la leadership dell’Asian Le Mans Series 2022.

Pierson, 16 anni compiuti lunedí, e Paul di Resta, hanno infatti dominato il terzo round della serie a Yas Marina sull’Oreca LM P2 di United Autosports. Pierson ha guidato per oltre tre ore in una gara spezzata a metä dall’incendio della Ligier LM P3 del G-Drive, mantenendo il comando per tutta la durata della gara.

L’ex-F1 infine ha preso il volante per l’ultima ora, portando al traguardo la vettura con 1 giro di vantaggio sulla vettura del Nielsen Racing, vincitrice delle due gare dello scorso weekend.

Contrariamente al primo doubleheader, Rorigo Sales, starter sull’Oreca #4, ha ceduto al via ad Eric Trouillet sulla vettura Pro/Am del Graff, ed è stato compito di Ben Hanley, subentrato al volante per il secondo turno di guida, riconquistare quella seconda piazza mantenuta poi facilmente da Matthew Bell su David Droux, che con un sorpasso nelle ultima fasi su Anders Fjordbach, riporta la vittoria nella sottocategoria per il team transalpino sull’High Class Racing.

NIELSEN Ad ogni modo, all’equipaggio del Nielsen Racing basterà classificarsi domani nella quarta ed ultima gara della serie per classificarsi campione e guadagnare l’invito automatico alla prossima 24 Ore di Le Mans.

UPDATE: L’Oreca vincitrice di United Autosports  è stata dichiarata ineleggibile per la classifica finale  (decisione alquanto curiosa in quanto l’iscrizione era stata comunque depositata) in quanto assente nel primo doubleheader di Dubai,  per cui il Nielsen Racing si aggiudica punteggio pieno e l’invito a Le Mans con una gara di anticipo.

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Questa volta nessun problema invece per il DKR, che riporta la prima vittoria della stagione tra le LM P3 dopo i primi due sfortunati outing. Mathieu de Barbuat, Sebastian Alvarez e Laurents Hörr non hanno sostanzialmente avuto nemici da contrastare e possono mantenere viva la speranza di titolo sul CD Sport, che ha classificato in terza e quinta piazza le sue due Ligier.

Piazza d’onore per la vettura del Rinaldi Racing, mentre i vincitori di gara-2 del Nielsen Racing possono consolarsi col quarto posto che mantiene anch’essi in lizza per il successo finale.

Porsche91

Primo successo tra le GT per i campioni in carica dell’Herberth Motorsport con Alfred e Robert Renauer ed Ralf Bohm. La Porsche #91 ha risalito le posizioni grazie al periodo di neutralizzazione dopo che la fasi iniziali erano state dominio dell’Aston Martin del TF Sport partita dalla pole.

L’ultimo pit a meno di 25’ dalla bandiera a scacchi li lasciava per un paio di minuti dietro la Ferrari di AF Corse fino allo splash finale della 488 #17, che nelle fasi iniziali aveva subito una penalità per un contatto al via- Vincent Abril si ritrovava in terza posizione dietro la McLaren di Inception Racing, che con Ben Barnicoat andava addirittura ad insidiare la leadership, portandosi fino a 13” dal leader.

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Gara sfortunata invece per i vincitori di gara-2 del Rinaldi Racing, solo P7 al traguardo con la Ferrari #51. Il Cavallino si rifà infine nella sottoclasse GT Am grazie ai portacolori del Kessel Racing, Axcil Jefferies, Francesco Zollo e Roman  Ziemian, cha si avvicinano alla testa della classifica, ancora mantenuta dall’SPS Automotive Performance, P2 quest’oggi, grazie ai due secondi posti di Dubai.

Domani il quarto ed ultimo round della serie, con start alle 16.30 locali (le 13.30 in Italia) ancora una volta con United Autosports e DKR in pole fra i prototipi ed Herberth Motorsports fra le GT grazie alla prestazione di stamane da parte di Klaus Bachler con la Porsche #33.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

I risultati delle Qualifiche 1

L’ordine di arrivo di gara 1

I risultati delle Qualifiche 2

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WEC/ELMS – Fisichella e Rigon con Iron Lynx. Alpine conferma la line-up

Un altro paio di tasselli si va a completare nello schieramento della prossima stagione del World Endurance Championship.

Iron Lynx ha scelto nientemeno che Giancarlo Fisichella per affiancare Matteo Cressoni e Claudio Schiavoni sulla Ferrari 488 GTE #60 iscritta in GTE-Am. Un equipaggio tutto italiano quindi, senza bisogno di ulteriori presentazioni, per la scalata al titolo della categoria.

In ELMS invece, sarà Davide Rigon il driver di punta dell’effort che punta a ripetersi in GTE con Cressoni e Schiavoni.

Contestualmente confermata anche la line-up delle Iron Dames, che presenterà Sarah Bovy, Michelle Gatting e Rahel Frey, protagoniste di gran parte delle gare della scorsa stagione del team tutto al femminile, sia nel WEC che nella serie europea.

AUTO - 2022 PRIVATE TESTS IN LE CASTELLET

Anche Alpine conferma il proprio equipaggio formato da Nicolas Lapierre, André Negrao e Mathieu Vaxivière nella rincorsa al titolo Hypercar WEC, sempre con l’ex-Rebellion ribattezzata Alpine A480, in attesa della nuova vettura, in programma per il 2024.

Ultima novità di giornata in casa Vector Sport, dove Mike Rockenfeller sostituirà per la 1.000 miglia di Sebring il titolare Sebastien Bourdais, impegnato nella 12 Ore IMSA col Team Ganassi.

Piero Lonardo

Foto: Iron Lynx, Alpine

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ELMS – 42 le vetture iscritte alla serie europea

Diffusa quest’oggi l’entry list dell’European Le Mans Series 2022. L’ottimo stato di salute della massima serie endurance europea viene avvalorato dalle ben 42 vetture iscritte alle tre categorie.

A fare la parte del leone le LM P2 con la bellezza di 17 entry di cui 7 iscritte quali Pro/Am. In assenza dei campioni in carica del WRT, le ultime novità più succose sono date dai neoacquisti della Prema, con l’ingaggio di Juan Manuel Correa, e da Muehlner Motorsports, che per il salto di categoria hanno ingaggiato Thomas Laurent insieme a Mathias Kaiser.

Il 22enne statunitense di origine ecuadoregna è al debutto tra i prototipi ed alternerà questo programma con il FIA F3, dove lo scorso anno ha ripreso a gareggiare dopo lo spaventoso crash del 2019 di Spa in F2. Laurent, ex campione Asian LMS nel 2018 e secondo classificato assoluto alla 24 ore di Le Mans l’anno precedente, è invece reduce dalla mancata partecipazione all’ultima 24 Ore di Le Mans nelle fila di IDEC Sport al posto dell’infortunato Kyle Tilley

Acquisizione non da sottovalutare nemmeno quella di Sophia Floersch, che si unisce al G-Drive insieme al patron Roman Rusinov sulla Aurus di punta, la #26, cosí come quella del Cool Racing, che a Nicolas Lapierre e Nico Knuetten affianca il campione in carica Yifei Ye.

Non nasconde invece le proprie ambizioni il Panis Racing, che si affida a due transfuga United Autosports, Nico Jamin e Job van Uitert, che affiancheranno il rientrante Julien Canal.

Vaillante

Da segnalare inoltre il ritorno del TDS Racing in associazione questa volta con l’iconico marchio Vaillante, in preparazione del centenario della nascita del creatore di Michel Vaillant, Jean Graton, nel 2023, in Pro/Am per Mathias Beche (già sulle Vaillante-Rebellion nel 2017), Philippe Cimadomo ed il giovanissimo Tijmen Van der Helm, quest’ultimo già visto in azione a Daytona in G-Drive.

Sempre fra le Pro/Am infine, già noto l’effort di AF Corse alternato al WEC per Francois Perrodo, Nicklas Nielsen ed Alessio Rovera, il Team Virage propone al momento il solo Rob Hodes.

Leggera flessione fra le LM P3, con ben 11 Ligier a contrastare la Duqueine campione in carica del DKR iscritta per il belga Tom Van Rompuy. Il team lussemburghese se la dovrà vedere con i consueti pezzi da 90 quali United Autosports, con la giovane promessa olandese Kay van Berlo, e Cool Racing coi nuovi acquisti Mike Benham e Malthe Jakobsen in aggiunta al vicecampione Nicolas Maulini, che verrà affiancato dai francesi Antoine Doquin e Jean-Ludovic Foubert.

Saranno infine ben 13 le GTE, con le 8 Ferrari a fare la parte del leone contro le 2 Aston Martin e le 3 Porsche tutte gestite da Proton. La novità assoluta a livello di denominazione si chiama Absolute Racing, che ritorna dopo l’ultima 24 Ore di Le Mans con una 911 RSR-19 per Andrew Haryanto, mentre ritorna l’attore pilota Michael Fassbender in vista del debutto a Le Mans, insieme a Richard Lietz. Delle due Vantage iscritte da TD Sport per Oman Racing col debutto nella serie europea dell’ex-campione GTE-Pro Marco Sorensen abbiamo invece già parlato nei giorni scorsi.

Le otto 488 GTE Evo saranno infine affidate, oltre che ad AF Corse sotto l’egida Spirit of Race per i vicecampioni Duncan Cameron, Matt Griffin e David Perel, a Kessel Racing, Rinaldi Racing, ed iron Lynx, che riduce da tre a due l’effort 2021. JMW Motorsport dal canto suo propone al momento il solo Giacomo Pietrobelli, al debutto nella serie europea.

L’European Le Mans Series partirà l’11/12 aprile prossimi da Le Castellet col tradizionale prologo, antipasto della 4 Ore del 17 aprile.

Piero Lonardo

L’entry list dell’ELMS 2022

Foto: ELMS, TDS

WEC – Kvyat dalla F1 a G-Drive. Pera cambia in GR Racing

Un altro ex-F1 è destinato ad arricchire il parco piloti della Season 10 del World Endurance Championship. Si tratta di Daniil Kvyat, che si aggiunge a Renè Binder e James Allen sull’Oreca LM P2 del G-Drive

Kvyat, 27 anni, ha disputato 110 partenze nella massima formula tra Toro Rosso/Alpha Tauri e Red Bull tra il 2014 ed il 2020, conquistando 3 podi ed è alla prima esperienza nelle gare di durata e nei prototipi.

Sempre in questi giorni la notizia che Riccardo Pera cambierà team per la sua terza stagione in GTE-Am. Dopo Dempsey-Proton e Project 1, il pilota lucchese, reduce dal successo nell’italiano GT nella classe GT4 ProAm, per questa stagione di accaserà con il GR Racing insieme a Ben Barker e Michael Wainwright.

Pera sin qui ha conquistato sette podi totali tra cui spicca la vittoria nel 2019 alla 6 Ore di Spa.

Sempre tra le GTE-Am, ufficializzato anche il terzetto del D’Station Racing, che sulla Aston Martin #777 proporrà, insieme a Tomonobu Fuji e Satoshi Hoshino, la novità Charlie Fagg, giovane promessa britannica vincitore della GT4 European Series – Silver Cup con la McLaren di United Autosports.

Piero Lonardo

Foto: G-Drive