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WEC – Estre e la Porsche ancora al top nelle ultime libere di Spa

Kevin Estre ha ribadito il bel risultato di ieri pomeriggio terminando davanti a tutti anche nelle ultime libere della 6 Ore di Spa-Francorchamps. La Porsche #6 infatti è ancora in cima alla lista dei tempi con un tempo sostanzialmente identico a quello ottenuto nel secondo turno, di 2.04.125.

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Alle spalle della capolista ancora una Ferrari, la #51 di James Calado, poi spunta la Peugeot di Mikkel Jensen. La top five si completa con l’altra 499P ufficiale e la BMW, condotta dall’enfant du pays Dries Vanthoor.

Le altre hypercar italiane chiudono più indietro, con la Ferrari #83 iscritta da AF Corse, apparsa per soli 10 giri, appena davanti l’Isotta Fraschini, tornata fanalino di coda. Meglio la Lamborghini SC63, P14 con Daniil Kvyat.

Da segnalare uno spettacolare fuoripista da parte della Porsche Jota #38 di Oliver Rasmussen a Blanchimont, mentre le due neutralizzazioni sono state dovute a detriti alla Bus-Stop e alla Corvette di Hiroshi Koizumi, nella ghiaia di Les Combes.

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Ancora Porsche al comando anche tra le GT3, con la 911 GT3 R capolista del Manthey Pure Rxcing e Aliaksandr Malykhin. Il polesitter di Imola col tempo di 2.20.947 ha preceduto Rahel Frey con la Lamborghini delle Iron Dames e Dani Juncadella con la Corvette #82 di TF Sport.

Ottima P4 per Thomas Flohr con la Ferrari VISTA AF Corse #54 in vista delle qualifiche, che si dipaneranno a partire dalle 14.45 per chiudersi con la Hyperpole delle LMH. Diretta streaming a pagamento su WEC TV e su Eurosport tramite la piattaforma Discovery+.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – Parlano i protagonisti di Spa: Ferrari, Porsche, Toyota

Abbiamo approfittato dell’intervallo fra le due sessioni di libere per raccogliere le impressioni  dei protagonisti della 6 Ore di Spa-Francorchamps con tre dei costruttori in lotta per la vittoria.

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Per primi, anche per onor patrio, Ferrari, dove Batti Pregliasco, Team Manager, ci ha parlato sia di Imola che del round in corso. “A Imola abbiamo sbagliato, punto. Onestamente non c’è molto altro da dire. Le informazioni che avevamo dicevano che la pioggia non sarebbe durata e con le slick andavamo benissimo, e l’umido è stato più lungo del previsto. Il secondo errore è stato non dividere le strategie fra le due macchine, abbiamo provato a massimizzare il punteggio delle due macchine e cosí abbiamo perso l’occasione per avere almeno una macchina più avanti. Abbiamo rischiato troppo.” Riguardo la terza vettura? “Le strategie della #83 sono assolutamente originali. Sono autonomi e oltretutto dovevano recuperare un giro, quindi l’azzardo nel loro caso era ancora più giustificato.”

Qui a Spa, quali sono le aspettative? “La macchina va forte, lo avevamo già fatto vedere lo scorso anno, i piloti amano la pista, e se le condizioni della pista rimarranno stabili, cosí da preparare al meglio le strategie, combatteremo per il podio e magari il gradino più alto. Tra l’altro qui le gomme portate dal fornitore sono solo medie e soft, e c’è il sole. Ogni macchina comunque ha un modo differente di portare in temperatura le gomme e ogni costruttore ha i propri dati, dai test, dagli eventi passati, del simulatore, da verificare, anche se la pista non è mai del tutto identica di anno in anno.”

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Poi siamo andati in Porsche, dove ci ha intrattenuto Kevin Estre, leader del mondiale con una vittoria ed un secondo posto. “Le gomme giocheranno un ruolo importantissimo, anche perchè col sole il degrado è maggiore. Noi ci sentiamo comunque forti sulla distanza ma meno sul giro secco.” Credete che il vantaggio delle Ferrari ad Imola si riproporrà anche qui? “A Imola le Ferrari erano sicuramente velocissime e Fuoco nelle libere 1 ha fatto un gran giro, anche se non si possono conoscere da fuori i parametri esatti col quale è stato compiuto (molta o poco carburante ad esempio) e sembrano ancora le macchine da battere. Ma attenzione a Toyota, qui sono sempre stati fortissimi.”

Riguardo le ben cinque 963 presenti? “Confermo che ognuno farà la propria gara anche se si tratta di tre team differenti. Noi nel pomeriggio ci concentreremo sul long run ma anche sul giro secco.” Alla fine la Porsche #6 segnerà la migliore prestazione nel secondo turno.

Infine Sebastien Buemi, campione WEC in carica con Toyota. Qual è la sensazione nel team dopo la vittoria di Imola? “Non ce l’aspettavamo, anche perchè il Qatar non è andato bene per noi, dove abbiamo terminato 2 giri dietro Porsche dopo 10 ore e rimetti tutto in discussione. E’ stato un successo di squadra, che sarà importante a Le Mans, anche se lí serve sempre comunque un po’ di fortuna. Lo scorso anno ad esempio eravamo più lenti, anche se sia noi che Ferrari abbiamo avuto qualche problema a loro è andata meglio.”

Le gomme qui a Spa saranno determinanti ? “Con le temperature come queste, le gomme giuste sarebbero le hard, che peró non sono disponibili. Bisogna assolutamente fare doppi stint per rimanere nel numero di gomme previste e quindi le medium saranno una scelta obbligata. Un triplo stint è fuori discussione. Un set di gomme nuove dovrà essere comunque essere disponibile per il finale, anche perchè per scaldare le gomme qui occorrono due giri e non bisogna spingere troppo da subito per evitare il graining.”

Guardando Le Mans avete qualche altro test in programma? “Abbiamo uno shakedown qui per provare pezzi nuovi poi subito il test day. Il problema è che devi provare tantissime cose ed hai pochissimo tempo dopo Spa. Abbiamo individuato alcune aree su cui intervenire ma niente di eclatante.

Le terze libere della 6 Ore di Spa-Francorchamps inizieranno alle 11.00

Interviste raccolte da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Alberto Manganaro

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WEC – A Spa, Estre riporta in alto la Porsche nelle libere-2

Non c’è più una Ferrari in cima alla lista dei tempi della seconda sessione di libere della 6 Ore di Spa. Kevin Estre con la Porsche #6 ha infatti fissato i cronometri sull’2.04.162, precedendo Antonio Fuoco con la migliore delle Ferrari, a 121 millesimi.

La Cadillac, che a Imola non aveva brillato, si riporta tra i primi tre grazie ad Alex Lynn. Più lontano, a 7 decimi, Kamui Kobayashi con la Toyota trionfatrice sul Santerno tre settimane or sono.

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Restando sui nostri colori, la Lamborghini ripetendo sostanzialmente la prestazione del mattino chiude in P11, dietro le altre due Ferrari, mentre l’Isotta Fraschini conclude col 18mo tempo davanti all’Alpine #36.

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Tra le GT3, classifica rivoluzionata rispetto al primo turno, con la Lexus e Clemens Schmid al top con 2.21.257 davanti agli idoli locali Sarah Bovy e Valentino Rossi. Il sostituto di lusso sulla RC F GT3 #78 comunque non scalfisce la migliore prestazione ottenuta al mattino da Dani Juncadella, di quasi 4 decimi meglio.

La sessione è stata interrotta brevemente per recuperare la BMW di Darren Leung, ferma alla Source.

Domani si prosegue con il terzo ed ultimo turno di libere e le qualifiche, con la terza Hyperpole stagionale. Collegamenti dalle 11.00 e dalle 14.45 rispettivamente; diretta streaming sulla WEC TV e sulla piattaforma Discovery+.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Italia al top nelle libere 1 di Spa con Ferrari e Lamborghini

Si riprende dai tempi di Imola per quanto riguarda il giro secco, almeno è questo il responso delle prime libere della 6 Ore di Spa-Francorchamps, terzo appuntamento del FIA WEC.

Le due Ferrari ufficiali siglano una doppietta con Antonio Fuoco ed Antonio Giovinazzi, col calabrese, autore di 2.05.690, avanti di 1”1 all’ex-F1. Il successo parziale del tricolore si completa col terzo tempo della Lamborghini, a cura di Daniil Kvyat.

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Buona prestazione da parte dell’Alpine, momentaneamente al comando nelle primissime fasi della sessione, con Nicolas Lapierre, a seguire l’altra 499P di AF Corse con Yifei Ye.

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A seguire tre Porsche, capeggiate dall’esemplare di Proton, mentre le Toyota si accontentano di terminare in P11 e P16.

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Tra le GT3, migliore prestazione per Dani Juncadella con la Corvette #82 di TF Sport ed il tempo di 2.20.885, a precedere di oltre 3 decimi un altro pezzo di Italia con Davide Rigon e la Ferrari VISTA AF Corse #54 e Daniel Mancinelli con l’Aston Martin dello Heart of Racing nonostante i 15 kg extra di Success Ballast.

Nonostante qualche penalità da scontare nel prossimo turno, l’unica breve neutralizzazione ha riguardato la rimozione di alcuni detriti a Les Combes.

Il programma odierno proseguirà con le libere-2, a partire dalle 17.30.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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WEC – Le prime news da Spa da Peugeot e Lexus

Come sempre sul pezzo, eccoci qui a Spa-Francorchamps per il terzo round del FIA WEC. I primi ad intrattenere i media sono stati gli esponenti di Peugeot.

Per primo Olivier Jansonnie, direttore tecnico del team: “A Spa il degrado delle gomme sarà un fattore determinante; sicuramente avremo una condizione differente rispetto a Imola. La nostra auto appare in generale più competitiva con la mescola media, ma le cose possono cambiare nei vari round.”

Si è poi soffermato brevemente sul tema delle qualifiche : “La qualifica nelle gare di durata solitamente non è importante, ma con il format attuale e con le tante hypercar presenti diventa tutto diverso.”

La parola va in seguito a Nico Müller “La vettura non è cambiata rispetto a Imola, ma le condizioni a Spa sono completamente differenti. Avremo la chance di capire meglio il comportamento dell’auto, uno step significativo verso Le Mans. In Italia ci siamo trovati in una condizione inedita tutta da valutare, mentre a Spa abbiamo corso anche l’anno scorso con la versione base della 9X8. Abbiamo dei dati da confrontare, sarà un week-end differente da approcciare.”

Sempre rispetto alle qualifiche, il pilota della #93 è dello stesso parere del boss: “Le qualifiche sono importanti nel FIA WEC 2024, perchè  partire davanti ti permette di evitare l’eventuale caos della prima curva. Qui con gomme fredde è complicato affrontare curva 1, anche se siamo tutti professionisti in azione nella classe top. La gestione delle gomme quindi sarà sicuramente un fattore in questo weekend, soprattutto se non arriverà la pioggia. Purtroppo la mescola media soffriva già nel 2023, non credo che ci saranno differenze quest’anno.

Rispetto infine all’assenza di Vergne, impegnato in Formula E a Berlino:  “JEV è importantissimo per il team, una 24 ore non è possibile prepararla in due. Sicuramente invece aiuta essere in meno ad organizzarsi per una gara di questo tipo; in quanto è più semplice decidere il lavoro da svolgere.”

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Lexus dal canto suo ha colto l’occasione per la primo foto iconica all’Eau Rouge. Per AKKODIS ASP un cambio dell’ultimo momento, con Clemens Schmid a prendere il posto di  Timur Bogulavskiy, indisposto, sulla  RC F GT3 #78

Interviste raccolte da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro

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WEC – Non siate maliziosi per il BoP di Spa!

Ancora una volta anticipato, mediante un contenuto a pagamento, da un noto media francese, ecco finalmente pubblicato sul sito FIA anche per noi comuni mortali il BoP della 6 Ore di Spa. Curiosamente, assomiglia sempre un po’ al nostro pesce d’aprile (se non l’avete letto, andate QUI).

Seriamente, diamo atto che il mestiere del legislatore nel definire le equivalenze non è affatto facile. Detto ciò però, la mega cura dimagrante di Imola viene sostituita da un livellamento più contenuto, Considerato che Spa per certi versi è considerato un circuito molto simile a quello del Santerno, ci sta. Fa eccezione, toh, la Ferrari, che vede assegnarsi 12 kg in più e 4 kW in meno sotto i 210 kmh, insieme ad 1 MJ extra per stint.

Peugeot e Toyota rimangono le hypercar più pesanti con 1.065 e 1.064 kg a vuoto contro i 1.030 della Cadillac, che pare presa ad esempio per questa gara. Concessi 4 MJ in più per stint ad Alpine e Peugeot, anche se la vettura con la maggiore quantità di energia per stint rimane l’Isotta Fraschini con 923 MJ, seguita dalla Toyota con 917.

Modificate le equivalenze anche tra le GT3. Se a livello di potenza le variazioni sono contenute, fanno specie i ben 21 kg assegnati alle Aston Martin (a Imola erano state fatte “dimagrire” di 12 kg), che riprendono però contestualmente 10 MJ per stint contro i 9 MJ diminuiti in vista dell’ultimo round. Al contrario, le Ford Mustang perdono ben 11 kg, diventando la GT più leggera a vuoto con 1.318 kg, ma anche 7 MJ per stint.

La palma per la vettura più pesante rimane alle Lexus con 1.345 kg, seguita da vicino dalle Ferrari con 1.343 kg; la GT nipponica mantiene anche il primato dei MJ per stint con 701, mentre al contrario la 296 GT3 chiude la lista con 673 MJ.

Ricordiamo che a Spa il Success Ballast penalizzerà i capolista di Manthey Pure Rxcing con ben 35 kg extra (il massimo previsto è di 45 kg), mentre la BMW #31 ne porterà 25, l’Aston Martin dello Heart of Racing 15, l’altra BMW 10 e la seconda Aston del D’Station 5.

Le ostilità sulla pista delle Ardenne si apriranno ufficialmente giovedí 9 maggio alle 11.30 con le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Ecco i 186 di Le Mans con la novità Drugovich, ma niente Vettel

Diffusa poco fa la prima versione dell’entry list completa della prossima 24 Ore di Le Mans. Tante le novità, alcune già annunciate dalle squadre nelle ultime ore; la più importante, a livello mediatico, riguarda gli equipaggi di Porsche Penske, con Felipe Nasr e Nick Tandy ad affiancare sulla 963 #4 il già noto Mathieu Jaminet. Niente debutto per Sebastian Vettel sulla Sarthe quindi, almeno per quest’anno.

Sempre con riferimento alle Hypercar, un’altra novità di rilievo riguarda Felipe Drugovich, chiamato a rinforzare la line-up della Cadillac dell’Action Express/Whelen Racing insieme ai titolari IMSA Pipo Derani e Jack Aitken.

In casa Alpine, speriamo che Ferdinand Habsburg sarà finalmente in grado di ritornare sulla A424; a Spa il prossimo weekend sarà ancora come ad Imola Jules Gounon a prendere il suo posto.

Tra le GT3, da segnalare il debutto di Jordan Taylor, reserve driver GM, sulla Ferrari di Spirit of Race, entry rilevata di fatto dai danesi di Formula Racing, al fianco di Johnny e Conrad Laursen. Christian Ried nonostante il ritiro è atteso al volante della Ford Mustang #44 per la sua 15ma Le Mans.

Sull’altra 296 del JMW Motorsport invece oltre a Salih Yoluc saliranno l’asso della Porsche Carrera Cup Larry Ten Voorde e Giacomo Petrobelli. Daniel Serra è atteso al fianco di Riccardo Pera e Michael Wainwright sull’esemplare di GR Racing.

Ma il “terreno di caccia” di questa Le Mans erano ovviamente le LM P2. La categoria cadetta, assente dalla serie mondiale, sarà presente con ben 16 esemplari, equamente divisi fra Pro e Pro/Am. Le addizioni di maggior spessore riguardano Patrick Pilet, alla 16ma partecipazione, con l’Oreca di Vector Sport al fianco di Ryan Cullen e Stéphane Richelmi. AO by TF dovrà rinunciare ai titolari Jonny Edgar e Robert Kubica, che verranno sostituiti da PJ Hyett ed Alex Quinn.

United Autosports sull’Oreca #22 proporrà la stellina USA Nolan Siegel insieme ad Oliver Jarvis e Bijoy Garg; l’altro emergente del motorsport a stelle e strisce, Kyffin Simpson, sarà invece al volante dell’entry di Nielsen Racing con Davide Heinemeier Hansson e Fabio Scherer.

Debutto sulla Sarthe per Roman de Angelis sulla vettura di Algarve Pro Racing con Olli Calidwell e Mathias Kaiser, mentre Inter-Europol propone Kuba Smiechowski, Clement Novalak ed il vincitore del Castellet ELMS, Vlad Lomko.

Sarà invece Nicky Catsburg a coadiuvare l’effort Pro/Am di Crowdstrike by APR di George Kurtz e Colin Braun, vincitori lo scorso anno. Frederik Vesti ha trovato casa in Cool Racing insieme a Naveen Rao e Ritomo Miyata; quest’ultimo ricordiamo è il pilota di riserva Toyota. Infine, Nico Varrone, ultimo vincitore GTE-Am, va a completare l’equipaggio di AF Corse con Francois Perrodo e Mathieu Vaxivière.

In attesa di Le Mans, a partire da giovedí il WEC tornerà in azione a Spa.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list aggiornata della 24 Ore di Le Mans

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ELMS – Ad Inter-Europol il round di Le Castellet dopo un finale al cardiopalma. Successi di classe per Richard Mille by TDS, RLR e Spirit of Race.

Prima vittoria nell’European Le Mans Series 2024 a Le Castellet per Inter-Europol davanti a Cool Racing e AO by TF al termine di una gara decisa nelle fasi finali.

Sembrava infatti una gara lineare quella del Paul Ricard, almeno fino a 100’ dalla bandiera a scacchi, invece da quel momento in poi tutto è cambiato, più o meno in tutte le classi.

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Alla partenza la leadership di Paul Lafargue, in pole per IDEC Sport, durava appena 4 giri, con Jonny Edgar a prendere il comando della gara per AO by TF e su Jonas Ried, al via per Iron Lynx-Proton. Alex Garcia perdeva terreno, incalzato da Lorenzo Fluxa con l’altra entry di Cool Racing e da Filip Ugran per United Autosports.

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Un testacoda di Tony Wells nelle retrovie coinvolgeva anche Francois Perrodo, lasciando campo libero a Cem Bolukbasi del DKR fra i Pro/Am. Torsten Kratz dal canto suo approfittava della situazione per balzare al comando delle LM P3 dalla quarta piazzola e Sarah Bovy si involava con la Porsche delle Iron Dames mentre Duncan Cameron si fermata all’uscita di curva 10 per poi fortunatamente ripartire poco dopo. In queste situazioni non veniva chiamata in causa nessuna Full Course Yellow nè Safety Car.

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Dopo il primo giro di pit è Luca Ghiotto a mettersi in evidenza, attaccando e superando Edgar per la leadership. Tra le GT3, si faceva largo Hiroshi Hamaguichi con la Lamborghini di Iron Lynx, innescando un duello tutto giapponese con Takeshi Kimura sulla Ferrari Kessel. Purtroppo la gialla 296 sarà la prima vettura a ritirarsi per un problema alla scatola guida dopo aver conquistato la seconda piazza.

Purtroppo per il nostro alfiere, la direzione gara chiamava un drive-through per sorpasso oltre i limiti di pista, una penalità disposta con molta leggerezza oggi anche ad altre vetture, compresa le Oreca Proton #9 e #77 e la #14 di AO by TF. Era quindi la volta di Vlad Lomko a prendere la testa della gara su Ritomo Miyata di Cool Racing.

Tutto cambia dopo 2h20, a causa dello stop della Ligier LM P3 di Inter-Europol di Kay Askey a fianco dell’entrata box. La direzione gara, fin qui parca almeno nelle neutralizzazioni, decide per una Virtual Safety Car, seguita come da regolamento dalla Safety Car e dal Pass around. Il processo durerà quasi mezz’ora, ricompattando le vetture in pista. Nel mentre Leo Weiss di fermava in T12 chiudendo cosí la bella gara del WTM.

Al restart, con poco più di un’ora residua sui cronometri, Louis Deletraz si imponeva in quarta piazza su Clement Novalak; davanti a tutti Malthe Jakobsen, il quale aveva rilevato Miyata sull’Oreca #37, Job Van Uitert, rientrato in lizza per IDEC Sport, e Tom Dillmann sulla seconda vettura di Inter-Europol.

Mathias Beche del TDS prendeva la testa fra i Pro/Am, Adam Ali di Eurointernational fra le LM P3, mentre Rahel Frey, ora alla guida della Porsche #85, doveva guardarsi dal ritorno della Lamborghini, dall’Aston Martin del Racing Spirit of Leman e dalle Ferrari di GR Racing e Spirit of Race. Ma non era finita, anzi..

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Dopo una breve FCY per il solito birillo in curva 1, un must per il circuito provenzale, Dillmann attaccava Van Uitert per la seconda piazza, ma poco dopo il leader Jakobsen, ufficialmente senza carburante, si fermava in curva 11.

Dillmann disponeva dell’olandese già al restart riportando al comando una vettura di Inter-Europol, ma dietro si consumava il dramma delle Iron Dames, mentre al contrario andava a segno il lungo inseguimento da parte dei pro del Cavallino e di Lamborghini, David Perel, Davide Rigon, e Andrea Caldarelli.

All’ultimo pit era addirittura uno-due per il team polacco, con Novalak a prendere la testa su Dillmann, ma l’exploit della #34 durava pochi giri, in quanto si fermava pur’egli nell’ultima parte del circuito.

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Un altro inseguimento che sembrava andare a segno era quello di AF Corse in Pro/Am con Vaxivière ad avere la meglio su Beche, ma nei minuti finali l’Oreca #83 subirà un rallentamento per una foratura lenta della posteriore destra, lasciando strada di nuovo al Richard Mille by TDS, chiudendo appena fuori dal podio.

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Anche il podio delle GT3 cambiava radicalmente: alle spalle di Perel, che riporta Spirit of Race sul gradino più alto dopo ben 4 anni, si installavano Caldarelli e Valentin Hasse Clot a causa dell’ennesima penalità assassina nei confronti di GR Racing, colpevole di aver anticipato la fine di una delle ultime Full Course Yellow.

Davanti, la penalità di 10” anche per IDEC Sport per “zigzaging” promuoveva a podio dietro a Tom Dillmann, Sebastian Alvarez e Vlad Lomko, alla prima vittoria assoluta per il team polacco, Cool Racing con la vettura residua e AO by TF. Infine tra le LM P3, successo per RLR MSport al termine di una lunga rimonta sul DKR e su Ultimate. Il team britannico torna al successo nella serie addirittura dopo sei stagioni, sempre al Paul Ricard.

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In classifica generale, l’equipaggio della #43 di Inter-Europol conduce con 33 punti contro i 26 della #22 di United Autosports, che oggi ha chiuso in P5, ed i 25 dei vincitori di Barcelona del Cool Racing e di IDEC. Tra i Pro/AM, il Richard Mille by TDS scavalca i campioni in carica di AF Corse con 43 punti contro 37.

I trionfatori odierni di Spirit of Race vanno anche al comando della classifica delle GT3 con 35 punti contro i 33 di Iron Lynx ed i 28 di GR Racing; infine tra le LM P3, RLR MSport si porta al comando con 38 lunghezze contro le 31 del Team Virage, dominatore in casa propria che oggi ha chiuso in P7.

La massima serie endurance continentale tornerà il 7 luglio a Imola. Nel frattempo, diverse LM P2 torneranno in azione a Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Le Castellet

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LMC – Cool Racing torna al successo. Balzan/Kurzejewski bissano in GT3

Adrien Chila e David Droux riportano al successo Cool Racing nel secondo round della Michelin Le Mans Cup a Le Castellet. Alessandro Balzan e Matthew Kurzejewski si ripetono tra le GT3 con la Ferrari #51 di AF Corse.

Alla partenza Fabien Michal, forte della pole position guadagnata in mattinata per R-ace GP, manteneva la leadership su Jamie Falvey che lo affiancava sull’entry #44 del Team Virage. In GT3, Celia Martin si involava con la Porsche delle Iron Dames sulla Ferrari di Kurzejewski che la affiancava in griglia e sull’Audi dello Steller Motorsports.

Le due leadership però erano destinate a durare poco, perchè Falvey aveva la meglio su Michal dopo 17’. Il pilota francese poco dopo cedeva anche a Chila e a Shahan Sarkissian sulla entry di CD Sport, e poi si girava all’ultima curva, fortunatamente senza subire troppi danni. Le Iron Dames invece venivano penalizzate di 10” per partenza irregolare.

Nel frattempo le uniche due Full Course Yellow della giornata per recuperare la Ferrari del Biogas Motorsport e per togliere un pannello pubblicitario scivolato dalle gomme.

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Stefan Mihnea, subentrato a Falvey, manteneva la testa della gara dopo la sosta obbligatoria, ma Droux non faticava più di tanto per prendere la leadership dal campione in carica della Ligier Euro Series. Alle spalle dei due Hadrien David, ora al posto del polesitter, iniziava una furiosa rimonta dall’ottava piazza e presto si ritrovava in quarta posizione alle spalle di Alexandre Cougnaud di M Racing.

Il duello, grazie anche all’esteso regime di corsa libera – insolito per la serie – si protraeva sino alle fasi finali, allorchè il pilota della Duqueine #85 si sbarazzava con le cattive del primo vincitore della Road To Le Mans, raggiungendo l’ultimo gradino del podio nonostante una penalità di 5” per il contatto precedente.

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Alessandro Balzan dal canto suo, imponeva un ritmo insostenibile che lasciava la Porsche in rosa a oltre 19”, giustificando, ce ne fosse stato bisogno, il dominio della Rossa #51, già dominatrice a Barcelona. Decisamente spettacolare la lotta per il terzo posto tra Scott Malvern di High Class Racing e l’altra Ferrari di Riccardo Agostini. Le due vetture si ripassavano diverse volte ma alla fine era la 296 #88 a chiudere a podio, mentre la Porsche scivolava in P6 dietro anche alle due Ferrari di Kessel Racing.

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In classifica generale, ora Chila – ricordiamo campione LM P3 ELMS in carica – e Droux conducono con 35 punti, appaiati all’equipaggio di R-ace GP, e a -2 insegue l’equipaggio di High Class Racing, vincitori a Barcelona, composto da Tommy Foster e Jens Reno Moller, oggi sesti.

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La graduatoria delle GT3 vede Balzan e Kurzejewski involarsi a quota 51 contro i 30 degli equipaggi delle altre due 296 composti da Andrew Gilbert / Fran Rueda Matos e Custodio Toledo / Riccardo Agostini.

L’appuntamento con la feeder series ELMS è per la doppia manche di Le Mans, il 14 e 15 giugno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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ELMS – Van Uitert beffa Deletraz per la pole a Le Castellet. A Proton, RLR ed Iron Dames il punto extra nella altre categorie

Le qualifiche incerte fino all’ultimo minuto al Circuit Paul Ricard che alla fine premiano Job Van Uitert e l’Oreca di IDEC Sport. Il pilota olandese col tempo di 1.40.104 ha beffato all’ultimo istante Louis Deletraz, fino a quel momento sicuro detentore della partenza al palo per domani, per 2 decimi. Il team francese torna in pole dopo gara 2 in Algarve dello scorso ottobre.

Dietro il portacolori di AO Racing by TF, ad appena 5 millesimi, segue Matteo Cairoli, mattatore delle ultime libere per Iron Lynx-Proton. Completano la top five Frederik Vesti e Ben Hanley per Cool Racing ed United Autosports.

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Il team tedesco si è rifatto fra i Pro/AM grazie a Giorgio Roda, ancora una volta imprendibile col suo 1.43.067, quasi 4 decimi meglio di Francois Perrodo e 6 rispetto a Rodrigo Sales con le entry di AF Corse e Richard Mille by TDS.

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Bella lotta anche fra le LM P3, dove alla fine ha prevalso Julien Gael con la Ligier #15 di RLR MSport ed il tempo di 1.48.867. Niente da fare per Manuel Espirito Santo e Cool Racing, che segue in graduatoria a 124 millesimi, e Gillian Henrion del Team Virage, a 3 decimi, che nel finale hanno comunque tentato il tutto per tutto.

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Nuova pole per le Iron Dames, con Sarah Bovy che lascia a a quasi 3 decimi Duncan Cameron con la migliore delle Ferrari. Seconda fila per Hiroshi Hamaguchi e la Lamborghini di Iron Lynx e l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman.

Appuntamento a domani alle ore 11.30 per lo start della 4 Ore di Le Castellet, visibile come sempre gratuitamente sul sito ELMS e sui canali social, YouTube compreso, della serie.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche