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WEC – Da Costa buon padrone di casa nelle prime libere di Portimao

Antonio Felix da Costa ha primeggiato nella prima sessione di prove libere della 8 Ore di Portimao. L’unico pilota “di casa” a seguito del forfait causa concomitanza dell’unico altro protagonista lusitano, Filipe Albuquerque, ha portato al top l’Oreca Jota LM P2 #38 col tempo di 1.33.752.

I riferimenti, in una giornata calda ma assai ventilata, possono essere fatti, stante l’assenza sul circuito della serie mondiale dal lontano 2010, con i tempi del season ending ELMS dello scorso anno, allorquando Job Van Uitert segnò in qualifica 1.28.627, con una vettura però non depotenziata dagli attuali regolamenti.

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Tornando ai tempi odierni, Da Costa nel finale ha scalzato di 29 millesimi Nicolas Lapierre, che conduce la graduatoria delle Hypercar con l’Alpine. A seguire le due Toyota con Sebastien Buemi e Kamui Kobayashi, anch’essi con distacchi inferiori al centesimo.

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Ovviamente occhi puntati sulla Glickenhaus, che nelle 29 tornate compiute ha ottenuto il dodicesimo tempo con Richard Westbrook.

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In GTE-Pro, i tempi sembrano già indicare un nuovo dominio Porsche, con Kevin Estre, al top con 1.40.227 e Gianmaria Bruni davanti alle due Ferrari di Daniel Serra e James Calado. Da notare che quattro dei sei piloti della casa di Stoccarda (le due 911 RSR-19 corrono con gli equipaggi a tre previsti a Le Mans) sono terminati davanti alle GT del Cavallino.

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Porsche dominante anche in GTE-Am, dove Matt Campbell ha preceduto di 2 decimi, col tempo di 1.41.202, Andrea Piccini con la Ferrari Iron Lynx, e Matteo Cairoli con l’altra Porsche del Project 1.

Non ha preso parte alla sessione, interrotta da due Full Course Yellow, Wayne Boyd, sostituto dell’ultimo momento in United Autosports per Fabio Scherer, risultato positivo al COVID, in attesa dei risultati del PCR per unirsi a Paul di Resta e Phil Hanson sull’Oreca LM P2 #22.

Domani si riprende alle 9.35 locali (-1 ora ricordiamo rispetto al fuso orario di Roma) con le libere 2. A seguire, alle 14.00, l’ultima ora di libere prima delle qualifiche previste alle 18.00.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto: Piero Lonardo

BMW

USCC – Anche BMW in LMDh dal 2023!

L’altra  grande conferma del giorno dopo l’apertura al pubblico di Le Mans riguarda l’ufficializzazione del programma ufficiale LMDh di BMW a partire dal 2023.

L’obiettivo primario è ancora una volta l’IMSA, anche se il programma di dettaglio, incluso il nome del costruttore che svilupperà il telaio anche se pare essere Dallara il candidato più probabile (ricordiamo che le componenti ibride saranno invece parti comuni per tutti), ed i nomi dei piloti delle due vetture verranno resi noti in seguito.

L’ultima grande vittoria nei prototipi del marchio tedesco ricordiamo, risale al 1999, anno in cui la V12 LMR si aggiudicó sia la 24 Ore di Le Mans che la 12 Ore di Sebring.

Piero Lonardo

Foto: BMW

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WEC – Le Mans sarà aperta al pubblico!

La notizia era nell’aria ma ha avuto finalmente la sua ufficialità nella giornata di ieri: la prossima 24 Ore di Le Mans sarà aperta al pubblico.

Ovviamente si tratterà di una capienza parziale, limitata al 20% della capienza, pari a circa 50.000 persone, ma per l’endurance ed il motorsport europeo in generale si tratta di una grande conquista, dopo le limitazioni  causa COVID dello scorso anno.

I biglietti per Le Mans saranno disponibili dal 21 giugno (i membri ACO invece potranno prenotarli dal 17), e sarà possibile processare con prelazione per coloro che hanno dovuto rinunciare forzatamente all’edizione 2020, e permetteranno l’ingresso a partire dalle prime libere di mercoledí 18 agosto.

Le verifiche tecniche ed il test day del 14 e 15 agosto non saranno invece aperti al pubblico e non vi saranno comunque concerti e mercatini.

Piero Lonardo

Foto: ACO

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WEC – ESCLUSIVO: Come Cetilar Racing si è preparata per Portimao

La comunicazione è un aspetto importantissimo nel motorsport e le gare di durata non fanno eccezione. In occasione della trasferta di Portimao per il secondo appuntamento stagionale del World Endurance Championship abbiamo voluto approfondire con il Cetilar Racing, uno dei team più attenti alla comunicazione di tutto il panorama endurance (nonché orgogliosamente italiano), alcuni aspetti, magari meno noti ai più, legati alla preparazione fisica delle gare.

In primis parliamo con l’owner/driver del team, Roberto Lacorte. Sin dai tempi dell’ELMS Cetilar Racing ha prestato grande attenzione alla forma fisica, a livelli degni di un top team di F1….  “Nel motorsport ad alti livelli non è più il momento dei piloti improvvisati. Oltre al talento serve infatti anche una preparazione fisico-mentale appropriata. Perché si guida vetture sofisticate nelle prestazioni cui nell’endurance si aggiunge una durata di guida piú ampia rispetto, per esempio alla F1. Una buona preparazione fisica permette di mantenere un ritmo costante senza essere assaliti dalla fatica.

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Qualche dettaglio sul tipo di allenamenti. “Per me – continua Lacorte – è un appuntamento giornaliero ed indispensabile: bicicletta, running, piscina, palestra. Cerco di variare le attività proprio per evitare di farle diventare ripetitive e quindi più faticose mentalmente.”

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Ad integrazione Alessio Erra, preparatore atletico del team, nonchè socio fondatore di Athletica, Sports Conditioning & Rehab, ci spiega che “la parte piú importante dell’allenamento fisico e quella cardiovascolare, volto alla soprattutto a migliorare la resistenza. Le parti fisiche più sollecitate invece sono sicuramente il collo, le spalle e la schiena, ma anche le ginocchia a causa della posizione di guida. Anche l’aspetto mentale è fondamentale, perché occorre mantenere per tante ore la concentrazione di guida in una situazione di stress, ed in definitiva i piloti devono essere seguiti in ogni dettaglio, dai sali minerali da assumere in gara, al tipo di alimentazione ed agli orari in cui devono mangiare in funzione dei turni di gara: è’ un lavoro a 360 gradi intorno al pilota.”

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Tornando a Roberto Lacorte, quanto influisce la durata di una gara, per esempio 24 ore sono più demanding di 8 ? “A volte 8 ore possono essere più stressanti fisicamente di 24 ore e anche l’atteggiamento è sicuramente diverso. Se prendiamo ad esempio il Circuit de la Sarthe, hai lunghi rettilinei che ti permettono di allentare leggermente la tensione, che a Portimao non hai. Sono 8 ore di sprint race in un circuito dove non hai un attimo di respiro ed in condizioni ambientali impegnative.”

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Qualche analogia col programma velico? Ricordiamo che Cetilar partecipa attivamente alle massime competizioni internazionali con i 69F e quindi FlyingNikka. “Ci sono due analogie importanti, sia di carattere tecnologico, perché FlyingNikka è paragonabile nel suo campo alle nostre macchine del WEC, sia in termini di materiali che di elettronica, e questo comporta una preparazione fisico-mentale identica a quella del motorsport. Le accelerazioni delle manovre di una barca full foil, la rapidità dei movimenti, la reattività di un corpo ed il tipo di interfaccia tra l’uomo ed il mezzo sono rapidissime e violente. In più mentalmente 40 nodi in barca sono paragonabili a 300 kmh in macchina.”

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Per concludere, se e quanto dell’esperienza sportiva di Cetilar Racing può essere trasmesso all’azienda Pharmanutra ? “C’è una applicazione immediata dei nostri prodotti nelle varie situazioni estreme che noi incontriamo, e quindi è un vero e proprio valido banco di prova, credibile e molto efficace per testarli limite. C’è poi anche una componente sentimentale-umana, di passione e di concetto di vita che è simile: l’organizzazione di una missione sportiva importante quale FlyingNikka o il WEC presenta delle logiche organizzative e di metodo simili a quello che viene applicato in azienda, ma è valido anche il contrario, cioè che l’azienda prenda spunti molto interessanti nell’ambito della gestione e della fissazione di obiettivi che sono poi l’animo dello sport, dove l’obiettivo è vincere. E’ un’esperienza a doppia via quindi – conclude Lacorte – un incrocio di sentimenti e di esperienze poi utilizzate”

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Con queste premesse, il Cetilar Racing, Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco,  sotto gli occhi attenti di Andrea Belicchi, sono pronti ad entrare in pista oggi pomeriggio a Portimao a partire dalle 15.15 per le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Fabio Taccola

Un ringraziamento particolare ad Emanuel Richelmy

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WEC – ESCLUSIVO: Parla James Glickenhaus

La novità più attesa di Portimao è sicuramente la SCG 007 LMH, la nuova Hypercar di Scuderia Cameron Glickenhaus, che da questa gara contesterà potenzialmente il successo assoluto a Toyota ed Alpine.

Abbiamo avuto la fortuna di incontrare James Glickenhaus, deus ex machina del progetto, per un primo scambio di impressioni:

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Mister Glickenhaus, prima di tutto, come avete gestito la pressione, se c’è stata, intorno a questo programma ? “E’ un grande risultato correre nella 24 ore del Nürburgring, alla Baja 1000, e sviluppare vetture da strada derivate ed è un grande onore essere ora qui nel WEC con una Hypercar. E’ stato un viaggio straordinario per avere questa macchina e sono anche veramente contento del suo aspetto, perché ricorda le più belle macchine mai costruite negli anni ‘60, tra cui le P3 e le P4.”

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Lei è qui in forma di costruttore a tutti gli effetti: quali sono i suoi piani per vendere anche queste macchine a potenziali clienti ? “Siamo assolutamente disponibili a vendere queste macchine e ad esempio al Nürburgring abbiamo avuto tre clienti che si sono proposti di acquistare la nostra GT3. Noi venderemo sia la versione da corsa che la versione stradale di questa vettura. Siamo una piccola compagnia ma amiamo correre ed amiamo produrre versioni stradali delle nostre vetture. Al riguardo una reale partnership tra noi e Podium penso infatti sia l’unione del meglio dei due mondi e siamo orgogliosi di poter esporre le due bandiere americana ed italiana (che sventolano sul motorhome – ndr)”

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Per chiudere infine una domanda magari un po’ scomoda: cosa vorrebbe dire a tutti coloro che erano scettici, ora che siete qui ? “Tanta gente ha pensato che fosse tutto uno scherzo, tanta gente ha detto che non ci saremmo mai presentati e ancora altra gente ha affermato che era stupido ed impossibile. Questa macchina non è uno scherzo e sarà qui per cinque anni: abbiamo sponsor, abbiamo ulteriori potenziali sponsor continueremo a correre e penso che un giorno potremo ambire alla vittoria a Le Mans. Inoltre nel 2023, nell’occasione del 100mo anniversario della 24 Ore ci sarà anche Ferrari e magari verrà tratto un nuovo film da questa battaglia.”

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Speriamo veramente vada cosí: nel frattempo, la vettura ha superato le consuete verifiche tecniche e si appresta a debuttare ufficialmente domani a partire dalle 15.15 nelle prime libere della 8 Ore di Portimao nelle mani di Romain Dumas, Ryan Briscoe e Richard Westbrook.

Intervista raccolta da Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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USCC – In 20 sulle strade di Detroit. Marco Andretti debutta al Glen

A distanza di quasi un mese ritorna il WeatherTech SportsCar Championship con la tradizionale gara sprint in coabitazione con l’IndyCar a Detroit-Belle Isle. Sul cittadino della Motor City saranno 20 le vetture a sfidarsi, appartenenti alle classi DPi, GTLM e GTD.

A dare la caccia al WTR, al momento dominatore con due successi su tre gare nelle mani di Filipe Albuquerque e Ricky Taylor, ovviamente la Mazda di Harry Tincknell ed Oliver Jarvis, ancora alla ricerca della prima vittoria, e che insegue in classifica distanziata di 55 punti.

WTR

A seguire i trionfatori di Sebring del JDC-Miller/Mustang Sampling e l’Action Express/Whelen Racing, entrambe portacolori del marchio di casa Cadillac, anche se nemmeno le altre due protagoniste della DPi, l’Acura del Meyer Shank Racing e l’altra  Cadillac del Team Ganassi sono ancora assolutamente in tempo, anche grazie al nuovo sistema di punteggio, a dire la loro per la vittoria finale.

In GTLM purtroppo saranno presenti solo le due Corvette, che aldilà della splendida prestazione di Sebring del WeatherTech Racing e della sua Porsche, sono avviate ad un semplice duello in famiglia per il titolo di classe.

Parco partenti leggermente ridotto anche tra le GTD, che in questa occasione segneranno punti per la sola Sprint Cup. Assenti quindi alcune delle migliori protagoniste del lotto, quali le Porsche di Wright Motorsports e Pfaff Motorports, lo spettacolo sarà sicuramente assicurato dai capoclassifica del Turner Motorsport Bill Auberlen e Robby Foley, reduci dal successo di Mid-Ohio, dalle due Lexus del Vasser Sullivan, con la novità dell’ultimo momento Townsend Bell al posto del positivo Zach Veach, e dalla Aston Martin dello Heart of Racing.

Da segnalare la presenza di Marco Mapelli, di ritorno nelle fila del GRT Grasser dopo la sfortunata prova nel season opener di Daytona, al fianco di Misha Goikhberg sulla Lamborghini Huracan GT3.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

Sempre relativamente alla categoria, l’IMSA ha reso noto il regolamento sportivo che dal prossimo anno animerà la GTD Pro, vale a dire la classe, sempre su base GT3, che sostituirà la GTLM. Le vetture continueranno a montare gli stessi pneumatici Michelin adottati per la GTD e, come per la GTD, dovranno montare alla partenza le stesse gomme utilizzate in qualifica, salvo incorrere in una retrocessione dello schieramento, differentemente da quanto avveniva in GTLM.

Nessuna variazione rispetto alla GTLM invece nella composizione degli equipaggi né nelle giornate di test (massimo otto come ora contro le quattro della GTD, esclusi i piloti bronze), mentre il BoP sarà unico per entrambe le categorie.

Andrettis

Dalla gara di Detroit mancano le LM P3, che torneranno invece in pista a Watkins Glen per la 6 Ore a fine mese. In quella sede farà il tanto auspicato ritorno sulle sportscar Marco Andretti, appena reduce dalla sua 16ma Indy 500, con la Ligier del team di famiglia guidata dal cugino Jarett Andretti e dall’ex-campione Indy Lights Oliver Askew.

Cauhaupe

Sempre al Glen infine e sempre tra le LM P3, debutto USA anche per Edouard Cauhaupe, attuale protagonista dell’ELMS, sulla Ligier dello United Autosports insieme a Niklas Knuetten e ad un altro pilota ancora da designare.

L’azione in pista a Detroit inizierà venerdí 11 giugno alle 8.00 AM ET con le prime libere. Qualifiche alle 3.30 PM ET dello stesso pomeriggio e gara, della durata di 100’, sabato 12 alle 5.00 PM ET, corrispondenti alle 23 italiane. Diretta streaming gratuita di qualifiche e gara su IMSA.com

Piero Lonardo

L’entry list di Detroit

Foto: Detroit GP,  WTR, IMSA, United Autosports, IndyCar

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WEC – Le nuove equivalenze di Hypercar e GTE per Portimao

Il nuovo bollettino del Balance of Performance emesso per la 8 Ore di Portimao, che si svolgerà nel weekend, vede modificate le equivalenze per tutte le Hypercar che hanno partecipato al season opener di Spa-Francorchamps.

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Le due Toyota GR010-Hybrid correranno entrambe con 26 kg extra rispetto alla gara d’esordio, raggiungendo un peso minimo di 1.066 kg, zavorra ridotta a 22 kg per l’Alpine-Gibson LM P1, che raggiungerà quindi il peso di 952 kg. La nuova Glickenhaus invece partirà col peso minimo da regolamento di 1.030 kg.

Differenze anche in tema di potenza, con la SCG 007 LMH accreditata di 520 kW di potenza massima contro i 515 kW (5 in meno di Spa) delle Toyota ed i 450 (-4 kW) dell’Alpine.

Confermata invece nessuna variazione alla potenza espressa dal motore Gibson delle LM P2.

Nessuna modifica nemmeno alle equivalenze delle GTE, salvo il Success Ballast riferito ai migliori della GTE-Am. Ai vincitori di AF Corse Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo toccheranno 30 kg extra (15 per la vittoria + 15 per la prima posizione in classifica), che si riducono a 20 per l’Aston Martin del TF Sport e a 10 per la Ferrari del Cetilar Racing di Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco.

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L’azione in pista a Portimao inizierà venerdí 11 alle ore 15.15 locali (-1 ora ricordiamo rispetto all’Italia) con le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Ferrari ed AF Corse ancora insieme con l’Hypercar

Annunciata poco fa con un comunicato ufficiale la collaborazione tra Ferrari ed AF Corse per la gestione a partire dal 2023 della nuova Hypercar del Cavallino nel World Endurance Championship.

Il team – cita il comunicato – sarà iscritto al campionato con la denominazione “Ferrari – AF Corse”, proseguendo un percorso vincente iniziato nel FIA GT 2006 con la F430 GT2 che portò il titolo team, piloti e Costruttori già nella stagione di esordio.

Dal sodalizio tra Ferrari e AF Corse sono nati gran parte dei successi GT degli anni recenti e tutti quelli ottenuti nel World Endurance Championship (WEC) a partire dalla sua fondazione, il 2012. Sei titoli team e piloti per AF Corse nelle classi LMGTE Pro e LMGTE Am, cinque Costruttori per Ferrari, impreziositi dai tre trionfi alla 24 Ore di Le Mans (2012, 2014 e 2019 – ndr).

Di seguito le dichiarazioni delle due parti:

ANTONELLO COLETTA, HEAD OF FERRARI ATTIVITÀ SPORTIVE GT

“L’annuncio odierno pone un tassello importante nel cammino di avvicinamento al debutto della nostra LMH nel Campionato Mondiale Endurance. Siamo contenti di poter avere al nostro fianco un partner affidabile come AF Corse anche per questo progetto. La relazione che lega Ferrari ad AF Corse è molto forte da tempo come è possibile vedere nel FIA WEC, in cui le nostre 488 GTE ufficiali sono gestite assieme al team piacentino. Ci auguriamo di continuare un percorso assieme ricco di soddisfazioni, come lo sono stati gli anni di collaborazione sportiva fin qui vissuti.”

AMATO FERRARI, AF CORSE TEAM OWNER

“Siamo orgogliosi di questo annuncio, è il coronamento di un sogno e il riconoscimento per il grande impegno profuso in questi anni. Quella con Ferrari è una collaborazione vincente iniziata nel 2006 e sono molto contento di poterla proseguire nel progetto LMH. Siamo partiti immediatamente con grande entusiasmo per organizzarci e potenziare ulteriormente il nostro livello per farci trovare pronti per questa nuova sfida”

La Ferrari dal 2023 allo stato attuale si confronterà nella top class endurance con Toyota, Glickenhaus, Peugeot, Porsche e Audi. A questi costruttori dovrebbero aggiungersi Acura, il cui programma pare già in fase avanzata di definizione (nuova LMDh in collaborazione ancora una volta con Oreca), e Bentley.

Il marchio inglese potrebbe infatti proporsi parallelamente ad Audi come nel glorioso periodo 2001-2003, coronato dalla vittoria assoluta alla 24 Ore del 2003. Sempre con riferimento al gruppo VW, paiono invece sfumate le speranze di vedere una LMDh, sempre su telaio Multimatic, col marchio Lamborghini.

Nel frattempo Ferrari ed AF Corse si ritroveranno insieme nel WEC già nel weekend per la seconda tappa del 2021, la 8 Ore di Portimao, in attesa del ritorno della serie mondiale in Italia a metà luglio dopo il prologo del 2017.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – G-Drive torna alla vittoria a Le Castellet. Successi di DKR ed Iron Lynx in LM P3 e GTE

Il G-Drive Racing non era mai stato particolarmente fortunato al Circuit Paul Ricard, dove negli anni scorsi, nonostante le ottime prestazioni a livello di campionato, aveva mietuto meno del previsto; Nick de Vries, Franco Colapinto e Roman Rusinov oggi hanno invece invertito la tendenza, conquistando di forza la 4 Ore ELMS.

La gara non era iniziata tanto bene per il team russo, con Rusinov che perdeva immediatamente la prima posizione conquistata ieri nelle qualifiche dal giovane olandese già al via sull’Oreca del WRT di Yifei Ye.

_PL57466 (1)A peggiorare la situazione, un disastroso secondo pitstop dopo il quale Franco Colapinto si è ritrovato addirittura ottavo. Nel frattempo la vettura del WRT si alternava al comando con l’Oreca #22 di United Autosports, che aveva modificato la propria strategia.

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Tra le LM P3, dopo il dominio iniziale della Ligier del team angloamericano con Rob Wheldon, si faceva presto strada lo specialista Laurents Hörr, che dopo aver preso il volante dal compagno di squadra Jean-Philippe Dayraut macinava posizioni sino ad issarsi in testa alla categoria, complice anche una sfortunata prima sosta per il box di United Autosports in regime di safety car. Purtroppo per i nostri colori Alessandro Bressan è stato il primo ritiro della gara con la vettura dell’1AIM Villorba.

Ollie Hancock dal canto suo nelle fasi iniziali manteneva facilmente la leadership delle GTE con l’Aston Martin del TF Sport, salvo poi cedere, all’entrata di John Hartshorne, a David Perel e alla Ferrari di Spirit of Race. Dopo circa 87’ di gara la categoria vedeva uno spettacolare contatto fra la Porsche di Michael Fassbender e la Ferrari di Manuela Gostner. L’errore dell’attore pilota, non sanzionato della direzione gara, faceva terminare la gara delle Iron Dames; al contrario Francois Perrodo, con l’altra 488 GTE Evo di AF Corse, incappava come in Austria nei vincoli imposti dai limiti della pista e veniva penalizzato da un drive-through.

La gara cambiava padrone nel corso della terza ora, con Nicky de Vries che alla terza sosta riusciva ad uscire davanti a Louis Deletraz. Davanti erano le due Oreca di United Autosports a condurre nominalmente, ma alla quarta sosta di Tom Gamble de Vries può riscattare ufficialmente il comando dall’altra UA di Job van Uitert. Deletraz dal canto suo viene penalizzato di 5” e colmo della sfortuna nel corso della sosta rimane coinvolto nella seconda Full Course Yellow causata dal fuoco sulla Ligier LM P3 del Team Virage.

Via libera quindi per De Vries, che alla fine terminerà con 6” di vantaggio su Gamble e 24” su Van Uitert. Per il WRT, dominatore delle prime due gare, solo il quinto posto dietro anche la vettura del Duqueine. In classifica, il G-Drive si avvicina con 57 punti ai leader del WRT che continua a condurre con 60.

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Nella sottocategoria Pro/Am, successo per il Racing Team Turkey sulla seconda vettura del G-Drive, partita dal fondo per non aver ottenuto nemmeno un giro valido in qualifica, e sul Cool Racing. Al traguardo anche la vettura innovativa dell’Association SRT41 destinata ai piloti portatori di handicap, a 9 giri.

Hörr, risalito al volante della Duqueine LM P3 del DKR, non ha avuto problemi ad incrementare il vantaggio, che alla fine assommerà a 23” sulla Ligier del Cool Racing, sempre più sola al comando della categoria dopo le due vittorie iniziali, e sulla JS P320 #2 di Wayne Boyd, Rob Wheldon e Edouard Cauhaupe.

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In GTE, il forcing finale dei piloti pro va a premiare Miguel Molina sulla Ferrari Iron Lynx nei confronti di Matt Griffin e di Alessio Rovera per un podio tutto Ferrari. L’equipaggio della 488 GTE Evo #80 ora conduce con 65 punti contro i 51 di Spirit of Race ed i 41 di AF Corse.

E’ tutto per oggi dall’assolata Provenza. L’European Le Mans Series tornerà l’11 luglio prossimo con la tappa italiana di Monza, antipasto del ritorno del WEC sull’autodromo brianzolo.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Le Castellet

Foto: Piero Lonardo

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LMC – Nielsen Racing torna alla vittoria. Herberth-Porsche, debutto e doppietta in GT3

Il Nielsen Racing torna alla vittoria nella seconda tappa della Le Mans Cup dopo il season finale 2020 di Portimao.

Anthony Wells ha cominciato dalla decima posizione conquistata nelle qualifiche del mattino, dominate dalla Ligier #37 del Cool Racing di Antoine Doquin, che curiosamente dopo aver ottenuto il giro piú veloce si è bloccato a 4’ dal termine lungo il circuito. Il limite del pilota francese non è stato poi più stato superato alla ripresa delle ostilità e pertanto la Ligier ha potuto accomodarsi nella migliore piazzola della griglia per la seconda volta in altrettante gare.

Allo start un po’ di caos nelle posizioni di rincalzo con Michael Benham, vincitore fuori campionato del season opener, a colpire Pietro Peccenini con la Duqueine del TS Corse. Davanti ne approfittava Alexander Mattschull del Rinaldi Racing che rubava la seconda posizione al connazionale del Phoenix Racing Hamza Owega, mentre Jonathan Brossard col debuttante ANS Team JSE Management e le due vetture del Team Virage davano spettacolo fiuori pista.

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Tra le GT3, un po’ di melèe tra le Porsche di Herbert Motorsport e PZOberer Zürichsee by TFT permetteva al polesitter di Iron Lynx, Rino Mastronardi, di mantenere il comando della categoria.

A seguire qualche altra schermaglia protagonista la vettura di punta di United Autosports di John Schauerman, il quale colpiva duro l’incolpevole Thèo Chalal del Racing Spirit of Leman (niente a che vedere coi nostri portacolori del Cetilar Racing), poi costretto ad una lunga sosta ai box, mentre alla Ligier #23 toccava un sacrosanto drive through, fino a che Patrice Lafargue chiamava in causa la vettura di servizio.

Il pilota di IDEC Sport si girava all’ultima curva esattamente come lo scorso anno, allorquando rovinò la gara ed il campionato di Nicolas Maulini e del Cool Racing, colpendo il muretto esterno dei box. La safety car però doveva rimanere in pista per consentire ai marshal di riprendere la vettura di Brossard, terminata definitivamente a muro.

Dopo le prime soste erano le due vetture del Phoenix di Owega e di Thorsten Kratz a condurre la gara, con le due Ferrari Iron Lynx di Mastronardi e di Sara Bovy al top delle GT3, ma la classifica era destinata a mutare ancora e le leadership passavano temporaneamente al Mühlner Motorsport con Mathieu de Barbuat e alla Porsche di Daniel Alleman.

La situazione di stabilizzava solamente dopo 80’ minuti di gara, a seguito della seconda sosta del Rinaldi Racing, che lasciava le due Ligier del Cool Racing, ora nelle mani di Josh Skelton e di Matt Bell, al comando su Colin Noble e sulla Ligier UA dell’inossidabile Andy Meyrick.

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Purtroppo per il team svizzero, la vettura di testa era costretta ad un paio di soste ai box, l’ultima con il motore in fiamme, che ne decretavano la fine della gara, mentre Noble aveva la meglio su Matt Bell, che alla fine riuscirà a rimontare fino ad 1” di svantaggio, ma comunque dietro la vettura del Nielsen Racing.

Completa il podio Wayne Boyd, che a sua volta aveva liquidato in malo modo il compagno di squadra Meyrick, mentre la terza vettura del team era già ferma ai box da tempo. In classifica generale, proprio Boyd e Schauerman conducono ora a pari merito su Matt Bell e Maurice Smith.

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Tra le GT3, alla fine erano le due Porsche dell’Herbert Motorsport di Robert ed Adrian Renauer a trionfare davanti alla Ferrari Iron Lynx del polesitter del Red Bull Ring ELMS, Logan Sargeant, subentrato da questa gara sulla 488 GT3 #8.

Iron Lynx conquista la testa della categoria anche grazie al quarto posto conquistato in pista (secondo in termini di punti in quanto le due Porsche di testa non raccolgono punti per il campionato) delle Iron Dames davanti all’altra 911 GT3 R del PZOberer Zürichsee by TFT.

UPDATE: La direzione gara tra le varie penalità del post gara ha assegnato 1’32″ alla vincitrice delle GT3, che quindi viene classificata in P6. La vittoria passa quindi alla vettura gemella, e vanno a podio entrambe le Ferrari di Iron Lynx,

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In giornata si sono disputate anche le due gare della Ligier European Series. In entrambe le manches è stato l’HP Racing Team by Monza Garage a dominare in lungo e in largo, permettendo ad Alessandro Cicognani e a Jacopo Faccioni di irrobustire la leadership tra le JS P4 dopo il giro di boa del campionato.

Domani sarà la volta del piatto forte del weekend, la 4 Ore di Le Castellet ELMS. Prossimo appuntamento con la Michelin Le Mans Cup e con la Ligier European Series invece a Monza il 10 luglio.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della Le Mans Cup

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro