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WEC/USCC – Lamborghini conferma LMDh dal 2024: sarà con WRT?

Lamborghini si è oggi unita ufficialmente ai ranghi delle Hypercar annunciando l’ingresso nel FIA World Endurance Championship e nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship a partire dal 2024.

Il costruttore ha affermato di aver scelto la soluzione LMDh, quindi con sistema ibrido comune, per partecipare al mondiale 2024 e alle gare americane.

L’annuncio avviene dopo la messa in pausa del programma Audi e si unisce nell’ambito del gruppo VW, alle “cugine” Porsche, in fase di avanzato sviluppo.

La gestione in pista, dopo un intenso periodo di collaudi nella prossima stagione, verrà affidata inizialmente ad un solo team, che schiererà una o due vetture in entrambi i campionati, e che verrà annunciato in seguito. Facile ipotizzare che WRT, in parola con Audi sin dalle prime indiscrezioni sul programma della casa dei quattro cerchi, sia in pole position per questo effort, ma anche Prema/Iron Lynx potrebbe essere della partita, eventualmente a partire dalla stagione successiva.

Da segnalare che il programma LMDh andrà ad integrare e non sostituire quelli già in corso gestiti da Lamborghini Squadra Corse, per i quali è stata appena presentata la Evo2 della Huracàn GT3, pronta a competere dalla prossima stagione.

“Questo passo nell’olimpo delle competizioni sportive segna una milestone importante per il nostro marchio – ha affermato Stephan Winkelmann, CEO di Lamborghini – e ci misureremo con i migliori sui tracciati più impegnativi”.

“D’altra parte, questo impegno darà al nostro programma sportivo ancora più visibilità, ma ci permetterà anche di testare tecnologie all’avanguardia: le nostre LMDh diventeranno i nostri più sofisticati laboratori su ruote.” Ha concluso Winkelmann.

Lamborghini si unisce quindi a Toyota, Glickenhaus, Ferrari, Peugeot, Porsche, BMW ed Alpine nella top class dell’endurance.

Messaggi di approvazione sono giunti dal presidente dell’ACO, Pierre Fillon, dal CEO WEC, Frédéric Lequien e dal boss IMSA, John Doohan.

Lamborghini - Aco - Imsa - Wec - Group Picture

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini. ACO

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WEC – Toyota si impone in una Spa ancora più pazza del solito. Trionfo Ferrari in GTE-Pro

Se si pensa ad un circuito che ospita gare pazze è umano pensare a Spa, ma in questa occasione la 6 Ore, secondo appuntamento del World Endurance Championship, si è superata.

Si poteva perdere il conto di quante safety car, red flag e Full Course Yellow sono state chiamate, in totale tre, sei e cinque rispettivamente, complice ovviamente il meteo delle Ardenne, con una gara iniziata sotto il sole, proseguita sotto una pioggia torrenziale che, pur diminuendo di intensità, non accennava a fermarsi, e l’ultima ora e mezza su pista ormai asciutta e la corsa alle slick.

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La leadership della Glickenhaus sulle Toyota è durata poco, fondamentalmente fino al primo pitstop, quindi le GR010-Hybrid hanno preso il comando della situazione. Anche stavolta però una sola Toyota è arrivata al traguardo, ancorchè il prima posizione, la #7 di Mike Conway, Kamui Kobayashi e Mike Conway, dopo che Sebastien Buemi ha dovuto abbandonare la sua vettura lungo la pista, a seguito di insormontabili problemi elettrici (non certo un buon segno in vista di Le Mans).

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L’Alpine quatta quatta mantiene la leadership in campionato con un secondo posto di sostanza, mentre il pubblico belga si è potuto emozionare per il terzo posto assoluto dei campioni in carica del WRT, primi anche ovviamente tra le LM P2. Ad un certo punto si è pensato che la categoria cadetta potesse ambire al tanto agognato colpo grosso, ma l’asciugarsi della pista e le continue interruzioni hanno continuamente livellato i distacchi, favorendo il ricongiungimento con le hypercar.

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Completano il podio di categoria l’altra vettura del team in partnership con Realteam e l’unica macchina arrivata al traguardo di Jota di Will Stevens, Roberto Gonzalez e soprattutto Antonio Felix da Costa, strepitoso allo start e poi procacciatore della rimonta fino al podio.

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Tra le LM P2 Pro/Am, primo successo dopo le due pole position consecutive per Alessio Rovera Nicklas Nielsen e Francois Perrodo. I campioni in carica GTE-Am sono riusciti a non subire una dubbia penalità di ben 3’ per infrazioni in periodo di safety car.

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Questo il degno completamento di un weekend in cui per i colori italiani a brillare è stata la Ferrari, tornata vincente in GTE-Pro con i “soliti” Alessandro Pier Guidi e James Calado. L’harakiri Porsche nel primo giro era stato ampiamente rimontato e a pochi minuti dal termine la 911 RSR-19 #92 di Michael Christensen incalzava la 488 #52 di Antonio Fuoco, ma un ultimo necessario splash per le due vetture di testa lasciava davanti i due campioni in carica della categoria, i quali portavano a casa una vittoria insperata, e proprio per questo ancora più gustosa.

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Porsche si rifà in GTE-Am col Dempsey-Proton, capaci di battere le Aston Martin di TF Sport e Northwest AMR. La migliore delle Ferrari riesce a piazzarsi in quarta posizione con Francesco Castellacci, Thomas Flohr e Nick Cassidy, che nelle fasi centrali di gara ha anche condotto la categoria.

Menzione per le Iron Dames in formazione di emergenza causa COVID e la Ferrari #21 AF Corse, che chiudono la classifica di categoria; le migliori in qualifica per il Cavallino sono state penalizzate già al via dalla Porsche del Project 1/Inception mentre Toni Vilander, partito dal fondo dello schieramento, ha rimontato sino alla leadership prima di cedere il volante ai compagni di squadra, che sotto il diluvio hanno fatto il possibile. Menzione anche per il pubblico belga, che ha partecipato in massa, riempiendo le tribune come da tempo non si vedeva in una gara del WEC, Le Mans a parte.

E proprio la 90ma edizione della 24 Ore di Le Mans, in programma fra poco più di un mese, sarà il prossimo appuntamento con la serie mondiale; nel frattempo godiamoci la 4 Ore di Imola ELMS il prossimo weekend.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 Ore di Spa-Francorchamps

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WEC – Qualche news sulle Hypercars

Alla vigilia della 6 ore di Spa-Francorchamps, ma fondamentalmente ad un passo dalla 90ma 24 Ore di Le Mans, proviamo a fare il punto sulla situazione delle nuove Hypercars.

E’ noto che la sicura assenza delle Peugeot alla classica della Sarthe non ha fatto piacere ai vertici dell’ACO, che ricordiamo hanno fatto loro posto alle due 9X8 tra le iscrizioni full-season, declinando altrettante iscrizioni. Anche il debutto in gara a Monza sembra sempre meno probabile a dire il vero, ma staremo a vedere cosa ci diranno a Le Mans, dove ovviamente è prevista una presentazione in pompa magna.

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Alcuni media hanno riportato invece la volontà di Porsche di partecipare con la sua LMDh con 4 esemplari a le Mans nel 2023. Considerata la volontà di schierarsi al via anche aldilà dell’oceano in IMSA, peraltro in pista fuori concorso già a Road Atlanta nel finale di stagione 2022 del WeatherTech SportsCar Championship, la news è da considerarsi poco attendibile, anche se ricordiamo la quadrupla partecipazione in GTE-Pro negli anni 2018-2019.

La conduzione in pista dovrebbe essere affidata tutta al Team Penske, che qui a Spa ha praticamente monopolizzato le hospitality, invitando la bellezza di 1.000 persone, accolte da Roger Penske in persona.

Difficile invece ipotizzare, sempre come hanno fatto questi media, una commercializzazione immediata del prototipo, similmente a quanto effettuato negli anni ’80 con le 956 e le 962, data la ben differente tecnologia da gestire.

Lato Audi invece, il programma più che congelato sembra essere stato definitivamente abbandonato in favore della F1, e gli stessi factory driver ingaggiati pare non abbiano indicazioni sul futuro prossimo che li attende; meno ancora traspare sul terzo progetto del gruppo, marchiato Lamborghini, che per tradizione dovrebbe essere affidato alla clientela, con le medesime implicazioni quindi riportate poco sopra per Porsche.

Alla prossima Le Mans è attesa anche la Cadillac, in fase di avanzato sviluppo nella factory Dallara, che sicuramente sarà sottoposta all’iscrizione di almeno una vettura full-WEC 2023. In casa Ganassi si potrebbe facilmente ripetere l’operazione condotta con le Ford GT.

Già noto invece che il prossimo anno Alpine regredirà tra le LM P2, in attesa della nuova hypercar interamente affidata ad Oreca, cosí come che BMW, almeno inizialmente, rivolgerà i propri interessi alla serie americana.

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Ma ovviamente la vettura che tutti stanno aspettando è la Ferrari. Il Cavallino farà le cose in grande e Le Mans dovrebbe essere l’occasione in cui fare l’annuncio con le prime immagini, reali o renderizzate, della vettura finita.

A luglio sono infatti previsti dei test in terra spagnola della vettura completamente disegnata in casa, ancorchè realizzata fisicamente avvalendosi di altri noti fornitori. Inutile dire che il disegno apparso nelle scorse settimane su un noto quotidiano sportivo italiano si è rivelato un fake, come pensiamo e speriamo sia stato compreso anche solo vedendone le forme.

Relativamente alla line-up, si dovrebbe proseguire all’insegna della stabilità; non paiono attesi grandi sconvolgimenti rispetto agli equipaggi GTE-Pro, senza dimenticare i giovani leoni che stanno crescendo sulla LM P2, capaci di due pole in due gare.

Ah ci sarebbe anche la Vanwall-ByKolles, ma seriamente non crediamo ci potrà essere un cliente tanto facoltoso, o senza altre e migliori possibilità di correre, che vorrà rischiare un robusto impegno su questa incognita; volendo, c’è sempre la terza Glickenhaus in affitto per la modica cifra di 3,5 milioni di dollari.

Nel frattempo, godiamoci questa 6 Ore di Spa, proprio con la Glickenhaus in pole.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport, Porsche, dal web,

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WEC – Glickenhaus, prima storica pole a Spa

Nessuno ci avrebbe scommesso un euro lo scorso anno, ma a Spa la Glickenhaus ha conquistato la sua prima pole position nelle qualifiche della 6 Ore WEC.

Il compito è stato affidato ad Olivier Pla, che col tempo monstre di 2.02.771 ha preceduto l’Alpine di Mathieu Vaxivière di 2 decimi. Non lontane le due Toyota con Kamui Kobayashi e Brendon Hartley, a 3 decimi, ma è comunque impressionante quanto la SCG 007 LMH si sia potuta nascondere nelle 3 sessioni di libere svolte tra ieri e oggi, ma anche l’Alpine nonostante la penalizzazione inflitta dal BoP. Unico rammarico, l’assenza di mr.Jim, impegnato al Nürburgring.

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Tra le LM P2 è nuova pole dopo Sebring per AF Corse con l’Oreca iscritta tra le Pro/Am, quest’oggi affidata ad Alessio Rovera. Il pilota varesino si è portato a 1”4 dal leader. A seguire Robin Frijns con la vettura del WRT ed il campione 2020, Filipe Albuquerque, con la migliore delle due United Autosports.

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Non è sfuggita invece la pole a Porsche in GTE-Pro, nel finale di sessione, Gianmaria Bruni (notare, due piloti italiani ed un costruttore statunitense ma con il polo tecnologico sul nostro Paese in pole su cinque categorie) ha scalzato il compagno di squadra Michael Christensen, a sua volta preceduto nel finale anche dalla Corvette di Nick Tandy.

Lontane dal best lap di 2.14.301, ben più lento di 1”2 dalla migliore prestazione del pilota danese nelle libere 3, le due Ferrari, con Alessandro Pier Guidi e Miguel Molina.

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Nuova pole in GTE-Am infine per l’Aston Martin, ma questa volta con Ben Keating, autore di 2.17.408 davanti all’altra Vantage ufficiale di Paul dalla Lana e alla Porsche del Project 1 di Brendan iribe.

Domani il via della gara alle ore 13 con possibilità di leggere precipitazioni nella prima ora, ma conosciamo bene la volubilità del meteo delle Ardenne.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Toh, riecco le Toyota davanti!

Sono le due Toyota a tirare il gruppo nell’ultima ora di libere della 6 Ore di Spa-Francorchamps. Le GR010-Hybrid hanno magicamente ritrovato la prestazione sul giro singolo e conducono la lista dei tempi con Kamui Kobayashi autore di 2.03.225 (per la cronaca, 1”2 meglio del best lap di Felipe Nasr al mattino) e Brendon Hartley 2 decimi dietro.

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E’ Louis Deletraz a completare il podio con l’Oreca LM P2 del Prema, a oltre 1” dal leader, mentre l’Alpine segue a 1”5. Qualche problema per la Glickenhaus, con Pipo Derani protagonista dell’unica Full Course Yellow della sessione, piantato nella sabbia a Stavelot. Tra le Pro/Am, Alessio Rovera ha ritoccato la sua migliore prestazione con 2.05.173.

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Tempone da qualifica per Michael Christensen, autore di 2.13.102 davanti all’altra Porsche di Gianmaria Bruni. Alessandro Pier Guidi con la migliore delle Ferrari non è riuscito invece a scendere sotto i 2’14”, cosí come la Corvette che chiude anche stavolta la classifica delle GTE-Pro.

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Sempre Project 1 infine davanti a tutti nelle GTE-Am; stavolta però la migliore prestazione non è stata di Matteo Cairoli, bensí del compagno di squadra Mikkel Perdesen con 2.15.351. A seguire Harry Tincknell per il Dempsey-Proton e Marco Sorensen con l’Aston Martin del TF Sport. Migliore tra le Ferrari l’eterno Toni Vilander, in P6.

Tutto pronto per le qualifiche, come sempre divise tra GT e prototipi, a partire dalle 18.20

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – USA al top con Penske e Glickenhaus nelle libere 2

Spa batte bandiera americana nelle seconde libere della 6 Ore WEC. Al top infatti due vetture a stelle e strisce, l’Oreca LM P2 del Team Penske e la Glickenhaus, grazie al campione IMSA in carica, Felipe Nasr, autore di   2.04.443, ed Olivier Pla sulla SCH 007 LMH, ad appena 21 millesimi.

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Le Toyota come da copione hanno aumentato il passo e con Brendon Hartley si piazzano in P3 a 2 decimi. L’ex-campione WEC precede a sua volta Oliver Jarvis con l’Oreca #23 di United Autosports. Primo fra i Pro/Am Alessio Rovera sulla vettura di AF Corse, P11 assoluta appena dietro all’Alpine, che stenta a tenere il passo delle altre Hypercar a causa delle penalizzazioni del BoP.

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Michael Christensen ha ritoccato il limite delle GTE-Pro stabilito ieri dal teammate Porsche Kevin Estre con 2.14.366, ma oggi le due Ferrari occupano il resto del podio virtuale, con James Calado ed Antonio Fuoco  a 6 decimi.

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Tra le GTE-Am infine, ancora Matteo Cairoli con la Porsche del Project 1 ed il tempo di 2.15.604 davanti all’altra 911 RSR-19 di Seb Priaulx ed alla Ferrari Iron Lynx del sempreverde Giancarlo Fisichella. La sessione è stata interrotta con qualche minuto di anticipo per l’uscita di Paul dalla Lana alla double gauche con l’Aston Martin #98.

Si prosegue fra poco con l’ultima ora di libere alle 14.00, poi la giornata si concluderà con le qualifiche alle 18.20.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Le fantastiche 4 (LM P2) delle prime libere di Spa

Ancora una volta incredibilmente a Spa (e non è la prima volta nella nuova epoca Hypercar) ci sono le LM P2 al comando della prime libere. Sono addirittura quattro stavolta, complice forse la penalizzazione via BoP dell’Alpine trionfatrice a Sebring, capitanate da Robin Frijns con l’Oreca del WRT.

Il campione in carica della categoria ha preceduto il lotto dei 37 partenti col tempo di 2.05.475; a seguire le due vetture di United Autosports di Filipe Albuquerque ed Oliver Jarvis e Will Stevens per Jota.

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Solo P5 per Romain Dumas con l’unica Glickenhaus iscritta al mondiale, a oltre 7 decimi dal leader, mentre trovare una Toyota bisogna andare in P8 grazie a Mike Conway, a 1”4 da Frijns. L’altra GR010-Hybrid si piazza 12ma davanti all’Alpine.

Tra le Pro/Am, miglior tempo per Renè Binder sulla macchina di Algarve Pro Racing davanti all’esemplare di AF Corse.

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Le previsioni fatte stamane da Alessandro Pier Guidi si sono dimostrate vere, e le due Porsche ufficiali di Kevin Estre e Gianmaria Bruni conducono la graduatoria delle GTE-Pro, col francese autore di 2.14.583. Il driver di Tortona arpiona comunque il terzo tempo, seppure a 1”3 da Estre.

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Porsche dominatrice anche tra le Am con Matteo Cairoli ed il tempo di 2.15.982 davanti all’Aston Martin dell’ex-campione tra i Pro Marco Sorensen, che divide con Henrique Chaves e Ben Keating. Il pilota texano è stato la causa della Full Course Yellow deployata dalla direzione gara – condotta qui da Eduardo Freitas nonostante concomitanza con Miami F1 -  nei 10 minuti finali della sessione, che peraltro è iniziata con 15’ di ritardo per un problema al live timing.

Domani il fitto programma prevede due sessioni di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 9.05, alle 14.00 e alle 18.20. Prevista domani anche, dopo due anni, una pit walk (per una sessione autografi bisognerà attendere Imola e l’ELMS), che verrà ripetuta

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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WEC – Esclusivo: Alessandro Pier Guidi ci anticipa la sua Spa

A Spa abbiamo avuto il piacere di fare quattro chiacchiere con Alessandro Pier Guidi, campione in carica GTE-Pro.

Ale, ti presenti qui a Spa pieno di “medaglie” dopo l’incredibile stagione 2021 (ricordiamo anche il successo nel GTWC-Endurance). A Sebring sappiamo non è stato il massimo, avete spinto fino all’impossibile ma non c’è stato niente da fare. Qui? “Beh, rispetto a Sebring non è cambiato praticamente niente: il gap che c’era lí ce lo portiamo dietro anche a Spa. E’ vero che con le temperature più basse generalmente tutte le macchine guadagnano performance e noi in relativo di più, ma salvo condizioni particolari, e qui a Spa il meteo cambia spesso, non vedo grandi possibilità sulla prestazione pura.”

L’anno scorso a Le Mans però… “A Le Mans abbiamo fatto un ottimo lavoro certo, ma partivamo più vicini alla concorrenza in termini di prestazioni. Qui, per fare un paragone con Le Mans, dovremo superarci. Invece a Le Mans con un aerokit nuovo ed un BoP diverso le cose potrebbero cambiare.”

Quanto hai goduto in Bahrain? Noi tanto.. “Guarda, in totale onestà la vittoria non è venuta come avrei voluto, ce l’avremmo potuta fare anche senza tante polemiche e, anche se qualcuno ancora non ci crede, non era stata assolutamente mia intenzione farlo (parliamo del contatto nel finale della 8 Ore con la Porssche – ndr), anche perchè le cose avrebbero potuto andare facilmente in un’altra direzione. Va detto che le ultime due gare in Bahrain sono state molto impegnative anche a livello di pressione psicologica; prima di partire per la 8 ore non pensavamo di poter competere, poi ci siamo resi conto di avere una chance e siamo andati a giocarcela.”

Un’ultima domanda, il futuro: hai già girato con la nuova 296 GT3, e (anche) di GT3 te ne intendi, come ti sei trovato? “Innanzi tutto partiamo da basi molto buone come tutte le nostre macchine di serie e la 296 promette bene. Questa nuova macchina non sarà da meno della 488 che ha vinto tanto.”

L’appuntamento con Alessandro Pier Guidi (e con tutti gli altri piloti del WEC) è fra poco, alle 15.30 per le prime libere della 6 ore di Spa-Francorchamps.

Intervista raccolta da Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Ecco i 186 di Le Mans! Alpine penalizzata a Spa

Diffusa a sorpresa l’entry list provvisoria della prossima 24 Ore di Le Mans, completata con i nomi dei 186 piloti che prenderanno parte alla 90ma edizione della classica della Sarthe.

Va detto, nessuna grande novità rispetto a quanto già si conosceva in precedenza, ma ancora qualche nome di spicco nel panorama dell’endurance che si aggiunge a quelli già noti.

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Tra le Hypercar, confermati i due equipaggi in casa Glickenhaus, che saranno composti dagli stessi sei piloti che hanno portato al debutto sulla Sarthe la SCG 007 LMH nel 2021, ma che verranno rimescolati rispetto allo scorso anno, con Olivier Pla e Pipo Derani, quest’ultimo al rientro sulla #708 dopo la concomitanza di Sebring, affiancati da Romain Dumas, e Ryan Briscoe, Richard Westbrook e Franck Mailleux sulla #709.

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Tra le LM P2, sarà Tristan Vautier a completare l’equipaggio di ARC Bratislava insieme a Miro Konopka ed il neoacquisto – già presente a Spa – Bent Viscaal, mentre il connazionale Tijmen van der Helm come previsto manterrà il sedile in seno al TDS Racing x Vaillante come in ELMS. Per Vautier, dopo le esperienze nelle monoposto USA e nell’IMSA, si tratta del debutto a Le Mans e fra le LM P2.

Definite anche le terze guide in casa AF Corse per le due 488 iscritte in GTE-Pro. Al fianco dei campioni in carica nonchè vincitori 2021 Alessandro Pier Guidi e James Calado ci sarà Daniel Serra, mentre Davide Rigon ritorna per la sua ottava Le Mans dopo la pausa forzata dello scorso anno insieme ad Antonio Fuoco e Miguel Molina. Il terzo vincitore del 2021, Côme Ledogar, completerà l’equipaggio iscritto da Inception Racing in GTE-Am in partnership col Garage 59 composto da Alexander West e Marvin Klein.

La terza Ferrari iscritta dal Riley Motorsports vedrà anch’essa un ritorno sulla Rossa da parte di Sam Bird, che si unirà a Felipe Fraga e a Shane Van Gijsbergen.

Un altro grande ritorno per i colori italiani sulle vetture del Cavallino è quello di Alessandro Balzan, che si appresta a correre la sua seconda Le Mans con Iron Lynx al fianco di Claudio Schiavoni e Raffaele Gianmaria in una delle 4 vetture schierate dal team, comprendendo anche le Iron Dames.

In assenza di ulteriori forfait, dopo che tra le riserve avevano ritirato l’iscrizione sia il Racing Team Nederland che una delle due vetture di High Class Racing, l’effort previsto da Pierre Ehret con Rinaldi Racing è stato “travasato” anch’esso in Iron Lynx, dove Ehret correrà con Nico Varrone, pure trionfatore nel primo round ELMS a Le Castellet, ed al belga Christian Hook, mentre Matteo Cressoni e Giancarlo Fisichella correranno insieme allo statunitense Richard Heistand.

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Nel frattempo diversi team stanno provando in vista di Le Mans, fra questi anche Nielsen Racing, Vector Sport ed il DKR Engineering, visti tutti a Monza nei giorni scorsi, ma proseguono anche i collaudi della Peugeot 9X8, questi ultimi sul circuito di Magny-Cours.

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Ma prima di andare a Le Mans incombe già il prossimo weekend la 6 Ore di Spa-Francorchamps. Per la trasferta nelle Ardenne l’Endurance Committee ha deciso di penalizzare l’Alpine trionfatrice a Sebring di 20 kW. Questa l’unica modifica al BoP delle Hypercar, dove le due Toyota dovranno ancora una volta gestire il punto di attivazione del sistema ibrido a 190 kmh.

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L’unica altra variazione alle equivalenze riguarda le Porsche, che sconteranno una riduzione della capacità del serbatoio di 2 litri, sia tra le GTE-Pro che tra le Am. In questa categoria vi sarà la prima applicazione stagionale del cosiddetto Balance of Success, che vedrà i primi tre classificati di Sebring, vale a dire le Aston Martin dell’AMR e del TF Sport e la Porsche #56 del Project 1 appesantite rispettivamente di 30, 20 e 10 kg (+15, 10 e 5 kg per il risultato del season opener ed altrettanta zavorra per la posizione in campionato).

Ricordiamo che le ostilità sul rinnovato circuito di Spa-Francorchamps inizieranno giovedí 5 maggio alle 15.30 con le prime libere. Qualifiche venerdí 6 alle 18.20 e start della 6 Ore alle 13.00 di sabato 7 maggio.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Roberto Beretta, Peugeot Sport

L’entry list della 24 Ore di Le Mans

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WEC – A Spa debuttano Viscaal e Chaves. CD Sport prepara Le Mans

Resa nota l’entry list definitiva della 6 ore di Spa-Francorchamps, secondo appuntamento del World Endurance Championship. Confermate tutte e 37 le vetture, con due sole novità tra gli equipaggi.

In ARC Bratislava Mathias Beche lascia spazio a Bent Viscaal, reduce dal bel secondo posto a Le Castellet con Algarve Pro Racing insieme a Sophia Floersch, sull’Oreca LM P2 condivisa con Miro Konopka ed il connazionale Tijmen van der Helm.

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Sull’Aston Martin del TF Sport invece, Florian Latorre cederà il posto ad Henrique Chaves. Il 25enne portoghese, già vincitore nel 2020 del GT Open tra le GT3 Pro e campione lo scorso anno tra i Pro Am nel GTWC Europe col Barwell Motorsport, ha disputato col TF Sport l’ultima Asian Le Mans Series ed è reduce dal debutto stagionale in ELMS a Le Castellet. Chaves completerà l’equipaggio della Vantage #33 insieme a Ben Keating e a Marco Sorensen.

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Nel frattempo diverse squadre hanno approfittato per svolgere dei test privati a Monza; fra questi, di ritorno dal Paul Ricard, dove riposava in attesa del cambio di livrea (si tratta della vettura ex-Eurointernational) anche la Ligier LM P2 di CD Sport.

Il team francese, che debutterà a Le Mans grazie al successo tra le LM P3 nell’ultima Asian Le Mans Series, e che sarà l’unica non-Oreca iscritta nella categoria, ha approfittato per ufficializzare la propria line-up per la classica della Sarthe, che sarà composta da Michael Jensen, Steven Palette e Christophe Cresp.

Le ostilità sul rinnovato circuito di Spa-Francorchamps inizieranno giovedí 5 maggio alle 15.30 con le prime libere. Qualifiche venerdí 6 alle 18.20 e start della 6 Ore alle 13.00 di sabato 7 maggio.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list definitiva della 6 Ore di Spa-Francorchamps