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WEC – Le Mans, Start: Toyota in controllo. Jota, DKR, Corvette e Project 1 leader nelle altre classi

La 90ma edizione della 24 Ore di Le Mans inizia col botto nel senso proprio della parola, a causa del contatto fra due delle protagoniste in LM P2, l’Oreca #22 di United Autosports e la #31 del WRT. E’ la prima ad avere la peggio, arenandosi nella sabbia a lato di curva 1.

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Davanti Sebastien Buemi e Mike Conway dalla prima fila si involano senza problemi sulle due Glickenhaus che hanno la meglio sull’Alpine, superata anche dall’Oreca LM P2 di Prema di Robert Kubica. Occorreranno un paio di giri a Nicolas Lapierre per riprendere il proprio posto in coda alle alter Hypercar.

Nessun problema invece per le Corvette in GTE-Pro, che mantengono la posizione di partenza mentre le due Porsche e le due Ferrari AF Corse presto le invertono, con Kevin Estre davanti a Fred Makowiecki e James Calado più avanti a prendere la P5 su Miguel Molina.

In GTE-Am invece la leadership Ferrari dura un amen e Harry Tincknell, il migliore tra le Porsche in qualifica, si appropria della prima posizione seguito da Ben Barker sull’esemplare del GR Racing.

Allo scadere della Slow Zone invocata dalla Direzione gara anche per la defaillance dell’Oreca LM P2 dell’Algarve Pro Racing di Sophia Florsch, lenta lungo il circuito per aver “cotto” l’attuatore del cambio nel giro di ricognizione, si fanno avanti le altre Porsche GTE-Am, particolarmente quella di Matteo Cairoli, che scala tutta la graduatoria per innalzarsi al comando della categoria. Dopo poco più di 20’ ci sono ben 6 Porsche davanti.

Le LM P2 inaugurano il primo giro di pit, e Rast si ritrova al comando fino all’inevitabile penalità di 1’ di Stop&Go per l’incidente in partenza. La leadership di classe passa quindi ad Antonio Felix da Costa, grazie all’efficienza del box Jota. Tra le Pro/Am, è Laurents Hörr, protagonista come diversi altri di un fuoripista nel warm-up della primissima mattinata, a condurre per il DKR sulla vettura di AF Corse.

Poco dopo è la volta delle Hypercar, e le Toyota approfittano per scambiare le posizioni, con Conway a prendere la testa della gara su Buemi, che lamenta sovrasterzo per radio. La nota positiva, aldilà dei distacchi, che si attestano già sui 22″ da parte del leader nei confronti delle Glickenhaus, e di 30″ sull’Alpine, consiste nel fatto che tutte e cinque le vetture hanno effettuato la prima sosta nel lasso di due giri.

Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans, WEC

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WEC – Le Mans: parziale dietrofront sul BoP per Alpine e Ferrari alla vigilia dello start

Ennesimo colpo di scena sul tema Balance of Performance alla 24 Ore di Le Mans. Le prestazioni nella Hyperpole da parte dell’Alpine che sono valse il terzo tempo in griglia a 4 decimi appena dalla migliore delle Toyota, hanno convinto l’ACO a modificare nuovamente le equivalenze delle Hypercar.

Per la gara l’ex-Rebellion R13 potrà disporre di 10 kW in meno rispetto a ieri, essendo stato portato il limite massimo a 417 kW, sempre a parità di peso.

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Ma non si tratta dell’unica modifica apportata alle equivalenze, perchè le Ferrari, che al contrario dopo il livellamento al basso di ieri si sono a fatica portate a 1”8 dalla Corvette in pole di Nick Tandy, sono state graziate di “ben” 0,02 bar di pressione al turbo in GTE-Pro e di 0,01 bar in GTE-Am.

Ricordiamo che dopo la Journèe Test, le 488 erano state castrate con -0,07 e -0,06 bar, oltre che da una riduzione della capacità del serbatoio di 3 litri in entrambe le categorie; quest’ultimo aspetto non è stato toccato dall’Endurance Committee, che in GTE-Pro correranno con 87 litri contro i 98 delle Corvette ed i 102 delle Porsche.

Atteso che non è la prima volta che il BoP viene modificato a ridosso della gara, speriamo che queste modifiche possano portare ad una gara realmente equa tra gli equipaggi, e di non dover assistere – anche se 24 ore son lunghe e può accadere di tutto – ad un monologo di Toyota nella classe regina e di Corvette, Porsche in GTE-Pro, classe che ricordiamo è all’ultima apparizione dopo quanto diffuso stamane nella consueta conferenza dell’ACO.

Piero Lonardo

Foto: 24HLeMans, Ferrari Races

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WEC – La prima immagine della Ferrari LMH

Ferrari ha inoltrato poco fa un comunicato che cita testualmente:

“10 giugno 1973, ore 16:00. Sventola la bandiera a scacchi dell’ultima 24 Ore di Le Mans in cui Ferrari è iscritta nella classe regina. A 49 anni da quella data, Ferrari svela i primi dettagli della sua Le Mans Hypercar con cui disputerà il FIA World Endurance Championship dal 2023.

La vettura, che inizierà nelle prossime settimane i primi test di sviluppo, evidenzia dal punto di vista del design forti richiami agli stilemi che contraddistinguono i modelli della gamma del Cavallino Rampante.

A poco più di un anno dall’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans del 2023, il conto alla rovescia per l’appuntamento con la storia, cinquant’anni dopo quell’ultima partecipazione, è ufficialmente partito.”

A corredo un’immagine dell’anteriore della Hypercar.

Nei giorni scorsi Ferrari ha inoltre ribadito ufficialmente la partnership con AF Corse anche per la gestione in pista della nuova arma di Maranello. Il team si schiererà come “Ferrari – AF Corse”, con l’obiettivo di continuare quella striscia vincente iniziata nel FIA GT 2006 con la F430 GT2 che già in quella stagione di esordio produsse i titoli piloti e team, poi proseguita nel WEC generando sei titoli tra piloti e squadre in GTE-Pro e GTE-Am, cinque titoli costruttori e ben tre trionfi alla 24 Ore di Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari

WEC – Il futuro delle LM P2 e delle GT3. Fuji confermato. De Vries per Cimadomo in TDS

La tradizionale conferenza dell’ACO del venerdí di Le Mans, condotta da Pierre Fillon, è ancora una volta stata destinata a chiarire il futuro dell’endurance.

Alla presenza dei massimi vertici non solo dell’ACO e del WEC ma anche dell’IMSA, sono stati affrontati diversi temi di ordine pratico, prima fra tutti la transizione delle GTE in GT3.

A partire dalla prossima stagione nel WEC e a Le Mans non vi sarà più la classe GTE-Pro, ma solo la GTE-Am, cosí da “liberare”, consentitemi il termine, posti in griglia alle nuove Hypercar dei costruttori.

Le GT3, che come previsto verranno introdotte a partire dal 2024, correranno, a differenza degli States, in un’unica categoria Pro/Am e verranno dotate di un kit denominato “GT3 Premium”, probabilmente destinato alla sola Le Mans. Saranno inoltre adottati pneumatici di serie, secondo la medesima filosofia delle Hypercar.

Forniti maggiori chiarimenti anche sulla transizione alle nuove LM P2, che avverrà invece nel 2025. La base tecnica, che come noto sarà comune alle LMDh e che resterà in vigore almeno sino al 2030, potrà godere di una sorta di BoP chiamato “Adjustment of Performance (AoP), che sarà revisionato due volte l’anno (non per singola gara). Ciò per permettere ai vari telaisti: Oreca, Ligier, Multimatic, Dallara, una competizione maggiormente equilibrata.

Viene spontaneamente da domandarsi perchè questo meccanismo non è stato introdotto anche in precedenza sulle attuali LM P2, al posto del cosiddetto “Joker” una tantum (che infatti non è mai stato invocato da alcun costruttore) così da lasciare Oreca in regime di monopolio, ma meglio tardi che mai.

Non è stata infine esclusa la possibilità di dotare anche le LM P2 di un sistema ibrido, similmente – speriamo non troppo, anche perchè sennò si tratterebbe di un doppione – alle LMDh.

Novità anche riguardo al calendario: confermata la data del Fuji in settembre, è stato reso noto che il Bahrain continuerà ad ospitare il WEC sino al 2027. Confermata anche – per quanto non fosse in discussione – la data dell’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans il 10-11 giugno 2023. Al riguardo verrà realizzato un trofeo speciale, che verrà esibito in maniera itinerante a partire dal prossimo agosto a Pebble Beach.

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Tornando ai fatti della corsa invece, una decisione senza precedenti, almeno nei tempi recenti, è stata presa dalla direzione gara della 24 Ore, e riguarda l’esclusione di Philippe Cimadomo dalla lista dei partenti.

Il gentleman del TDS X Vaillante si è reso autore di uno spettacolare crash nelle libere 3, generato per aver tentato un sorpasso su una GT senza sostanzialmente accorgersi di un altra LM P2 al suo fianco, nientemeno che quella che ha poi conquistato la pole del WRT.

In precedenza, il 62enne transalpino, regular ELMS quest’anno tra le Pro/Am con la medesima formazione, era stato protagonista di un’altra uscita di strada nelle libere 1.

Il team ha deciso di proseguire, utilizzando il telaio di scorta ed ingaggiando Nicky de Vries, reserve driver Toyota e quindi in possesso dei pre-requisiti per partecipare alla gara, salvo dover effettuare un minimo di tre giri nel warm-up di sabato mattina. Trattandosi di un pilota ranked platinum la vettura non verrà più schierata tra le LM P2 Pro/Am e potrà quindi ambire, con un equipaggio di prim’ordine, completato da Mathias Beche e Tijmen Van der Helm, al successo di categoria.

Ieri sera infine si sono svolte le ultime libere, che hanno visto primeggiare le due Toyota grazie ai giri veloci di Josè Maria Lopez e Sebastien Buemi. Migliori prestazioni nelle altre classi per Alex Lynn (LM P2), Jack Aitken (LM P2 Pro/Am), Nick Catsburg (GTE-Pro) e Harry Tincknell (GTE-Am)

Piero Lonardo

Foto: WEC, TDS

I risultati delle Libere 4

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WEC – Hartley-Kobayashi, Toyota prima fila a Le Mans. Uno-due Corvette, WRT e Ferrari nelle altre classi

Questa terza Hyperpole della storia della 24 Ore di Le Mans sembra un po’ il gioco delle coppie: due Toyota, due Corvette, due WRT e due Ferrari occuperanno le prime file di ciascuna categoria nella griglia di partenza.

Brendon Hartley nel finale dei 30’ a disposizione ha superato di ben 4 decimi col tempo monstre di 3.24.408 il teammate Kamui Kobayashi, che aveva a sua volta sopravanzato l’Alpine di Nicolas Lapierre: a sorpresa l’A480-Gibson ha ritrovato il passo perduto nelle lamentele per la carenza di velocità di punta che hanno portato ad un riallineamento in fretta e furia in mattinata del Balance of Performance.

Il miglior tempo del recordman della pista, comunque di un decimo più lento della GR010-Hybrid #8, era stato cancellato per track limits, cosí come altre prestazioni delle Hypercar. A chiudere le due Glickenhaus, a 1”4 e quasi 2” dal polesitter.

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La lotta intestina tra le vetture gestite dal WRT fra Norman Nato e Robin Frjins in LM P2 alla fine ha premiato quest’ultimo, autore di 3.28.972, lontanissimo, a seguito dalle limitazioni imposte alla categoria, dal record segnato da Paul di Resta nel 2020. Seconda fila per i due portoghesi, Filipe Albuquerque ed Antonio Felix da Costa.

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In GTE-Pro, le Porsche hanno tentato la tattica dell’attendismo, riservandosi il rischio di uscire solo nella seconda fase della sessione. La tattica però non ha portato al risultato sperato, perchè le due Corvette di Nick Tandy – uno che qui ci ha vinto l’assoluta – ed Antonio Garcia hanno fatto il vuoto. Le due 911, curiosamente affidate ai “rinforzi” Fred Makowiecki e Laurens Vanthoor, occuperanno la seconda fila, mentre le Ferrari, a riprova che non tutte le rimostranze sul BoP sono frutto di pretattica, chiudono a 1”8 con Antonio Fuoco e James Calado.

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Le 488 si rifanno peró in GTE-Am, dove Vincent Abril ha subito segnato il limite con 3.52.594 con la vettura iscritta da AF Corse/APM. Non sono valsi a niente i tentativi di Mikkel Jensen con l’altra 488 del Kessel Racing/Car Guy, che termina a 157 millesimi.

A seguire Harry Tincknell con l’unica Porsche presente nella Hyperpole del Dempsey-Proton e David Pittard con l’Aston Martin dell’AMR, rispettivamente a 4 decimi e 1”. Chiudono le prime tre file dello schieramento Nick Cassidy per AF Corse e Rahel Frey delle Iron Dames.

Alle 22.00 partirà una quarta sessione di libere, l’ultima prima del warm-up. Domani giornata dedicata al riposo in pista per i bolidi di Le Mans con il ritorno della tradizionale parata per le strade cittadine, in attesa dello start delle 16.00 di sabato. In programma sabato anche il secondo round della Road to Le Mans, mentre domani sarà di scena la Ligier European Series, oltre alla tradizionale conferenza dell’ACO.

Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans, Corvette

I risultati delle qualifiche dopo la Hyperpole

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WEC – Toyota uno-due e si prepara all’Hyperpole

Le due Toyota chiudono al comando la terza sessione di libere della 24 Ore di Le Mans. Kamui Kobayashi ha concluso al top la sessione col tempo di 3.26.796, 4 decimi meglio delle qualifiche di ieri, e 3 rispetto a Brendon Hartley con la seconda GR010-Hybrid.

La Toyota #8 peraltro ha mostrato segni di cedimento, arrestandosi dopo circa metà sessione ad Indianapolis con Ryo Hirakawa alla guida. Macchina ripartita e poi ferma lungamente ai box per riparare il sistema ibrido, ancora una volta come a Spa imputato della defaillance tecnica.

A seguire le due Glickenhaus, la migliore a 6 decimi con Olivier Pla, mentre l’Alpine, nonostante il leggero boost acquisito da un nuovo BoP emesso in fretta e furia in mattinata e che garantisce, a parità di peso minimo, 785 MJ di potenza massima contro i 774 originari, non è andata oltre i 2”4 dal leader.

Tra le LM P2, United Autoports sugli scudi con Filipe Albuquerque ed Alex Lynn: “Albuquick” è infatti accreditato di 3.30.964, con l’alfiere del Team Ganassi negli States a 61 millesimi, il team angloamericano si aggiudica questo round nei confronti dei grandi rivali del WRT, che piazzano Robin Frijns in P3. A Nicklas Nielsen il miglior tempo della sessione fra le Pro/Am.

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Lotta a due anche in GTE-Pro, ancora con una Corvette davanti grazie a Nick Tandy, autore di 3.52.307 davanti a Richard Lietz con la migliore delle Porsche. Le Ferrari chiudono ancora la graduatoria di classe.

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Una Porsche al comando infine in GTE-Am, grazie a Mikkel Pedersen del Project 1 ed il tempo di 3.54.386 davanti all’Aston Martin di Henrique Chaves ed all’altra 911 di Hardpoint/Absolute con Alessio Picariello. La prima delle vetture che però potrà disputare la Hyperpole alle 20.00 è l’altra Vantage dell’AMR grazie a David Pittard, che chiude in P4; Matteo Cressoni è infine il migliore su Ferrari sulla 488 Iron Lynx #80.

Alla sessione, che è stata sospesa per circa 20’ a causa dello spettacolare contatto dell’Oreca LM P2 del TDS di Philippe Cimadomo, hanno preso parte anche le due vetture che hanno saltato le qualifiche causa incidente, vale a dire l’Oreca #45 di Algarve Pro Racing e la Porsche GTE-Am #93 di Proton Competition. Un altro paio di incidenti hanno invece coinvolto l’Oreca del Graff e la Ferrari di Inception Racing.

Appuntamento fra poco, dopo il primo round della Road to Le Mans, per la terza Hyperpole della storia. Diretta streaming a pagamento sul sito WEC o sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Corvette, Porsche Motorsport

I risultati delle Libere 3

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WEC/USCC – Le prime immagini (ancora virtuali) della Cadillac Project GTP Hypercar

Come preannunciato nei giorni scorsi, Cadillac ha rivelato le immagini virtuali complete della nuova LMDh del costruttore, denominata Project GTP Hypercar, realizzata in collaborazione con Dallara Automobili.

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Nel comunicato si conferma che questa vetture gareggerà nel 2023 sia nel WeatherTech SportsCar Championship che nel World Endurance Championship, compresa la 24 Ore di Le Mans, 22 anni dopo l’ultima apparizione con le Northstar LMP.

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A muovere la Project GTP Hypercar ci sarà un nuovo motore V8 DOHC di 5,5 litri cui verrà associato il sistema ibrido LMDh comune a tutta la categoria. Inoltre, contrariamente a quanto lasciato trapelare in precedenza, è presente una comune ala posteriore.

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I collaudi della vettura (onestamente a questo punto ci saremmo aspettati qualcosa di più dei render) inizieranno nel corso dell’estate, cosí da essere in pista in gennaio per la Rolex 24 at Daytona.

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Nessuna indicazione sulla composizione degli equipaggi, ma è facile intuire che al volante del prototipo della terza generazione, la cui gestione in pista sarà affidata al Team Ganassi, ci saranno gran parte dei piloti impegnati oggi nella serie IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Cadillac

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WEC – Dumas porta in alto la Glickenhaus nelle libere 2 di Le Mans

Sembra certo che le Glickenhaus venderanno cara la pelle in questa loro seconda apparizione a Le Mans. Galvanizzate da un BoP apparentemente non penalizzante, le due SCG 007 hanno rischiato di terminare al top le precedenti sessioni, senza riuscirci fino alla sessione serale di libere appena conclusa.

Davanti a tutti sul Circuit de la Sarthe c’è infatti Romain Dumas col tempo di 3.28.900, ed il tentativo di Kamui Kobayashi di rubare al francese la testa della graduatoria è rimasto circa 2 decimi indietro. Brendon Hartley, nonostante due uscite di strada, è stato il migliore dell’equipaggio della GR010-Hybrid #8, mentre le altre due Hypercar iscritte, la Glickenhaus #709 e l’Alpine, chiudono con distacchi abissali.

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Tra le LM P2 sembra delinearsi invece una lotta a due tra WRT e United Autosports, con Renè Rast al top col tempo di 3.33.119, due decimi meglio di Filipe Albuquerque e dell’altra Oreca del team belga con Dries Vanthoor. Jack Aitken invece guida gli equipaggi Pro/Am con l’unica vettura dell’Algarve Pro Racing in pista.

L’Oreca #45 infatti è ancora oggetto di riparazioni dopo il crash del pomeriggio, cosí come la Porsche Proton #93 stampatasi nelle qualifiche con Michael Fassbender alla guida.

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Anche in GTE-Pro si prefigura una lotta a due fra Corvette e Porsche: questo round è andato sul filo di lana alla C8.R #63 con Nicky Catsburg ed il tempo di 3.53.492 davanti a Fred Makowiecki e la Porsche #91 condivisa con Richard Lietz e Gianmaria Bruni. Ferrari ancora in apparente difficoltà, anche se Felipe Fraga si è insinuato tra i primi quattro con la 488 del Riley Motorsports.

Le Porsche ritornano al top in GTE-Am con Project 1 e Dempsey-Proton, grazie alle prestazioni di due debuttanti: Mikkel Pedersen, autore di 3.55.629, e Jan Heylen. Migliore tra le Ferrari, quella delle Iron Dames, P4.

Domani il programma di Le Mans prevede altre due sessioni di libere, alle 15.00 e alle 22.00, inframezzate dalla terza edizione della Hyperpole alle ore 20.00. Diretta streaming a pagamento sul sito WEC o sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans

I risultati delle Libere 2

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WEC – La pioggia frena gli animi ma c’è ancora una Toyota davanti

Kamui Kobayashi si presenta al meglio nelle qualifiche in sessione unica per la 90ma 24 Ore di Le Mans. Il recordman della pista ha piazzato subito il best lap di 3.27.247, lasciando le due Glickenhaus ad inseguire: Olivier Pla si è avvicinato sino ad un decimo, mentre Ryan Briscoe è rimasto a 0”7 dal leader.

La sessione è stata interrotta dopo circa mezz’ora di gara per il crash di Michael Fassbender alla prima chicane: il celebre attore-pilota è rimasto illeso ma la vettura dovrà subire robuste riparazioni all’anteriore.

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Sfortuna ha voluto che dopo i circa 15’ necessari a riportare in condizione la pista sia apparsa la pioggia – forse addirittura l’unica precipitazione del weekend, stando alle previsioni meteo – ad impedire ulteriori miglioramenti da parte del parco partenti.

Cosí la Toyota #8, pur qualificandosi per la Hyperpole, considerato che ci sono solo cinque Hypercar, rimane ad oltre 13” dalla gemella, dietro l’Alpine, che comunque non è riuscita ad andare oltre i 2”4 di distacco dal Koba.

Tra le LM P2, è l’Oreca #31 del WRT a primeggiare, grazie al campione WEC in carica Robin Frijns, autore di 3.29.898, due decimi meglio dall’asso di Jota Sport, Antonio Felix da Costa; a seguire si qualificano per la Hyperpole la vettura del Realteam, le due entry di United Autosports ed i leader WEC di Prema Racing. Nella sottoclasse Pro/Am, ancora una volta miglior tempo per Mathias Beche del TDS X Vaillant.

Non hanno partecipato alla sessione le vetture di Vector Sport, a causa di un problema al motore, e l’Oreca #45 incidentata nelle libere dell’Algarve Pro Racing.

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Lotta serrata in GTE-Pro fra Porsche e Corvette. Alla fin ha avuto la meglio la 911 RSR-19 #92 di Laurens Vanthoor, autore di 3.50.999, 2 decimi meglio della Corvette di Antonio Garcia. A seguire le altre due vetture dei costruttori in questione e fanalini di coda ancora una volta le tre Ferrari. Sarà la 488 GTE del Riley Motorsport l’unica esclusa dalla Hyperpole.

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Al Cavallino è andata nettamente meglio in GTE-Am dove ha piazzato quattro vetture fra le prime sei. Il migliore tempo è stato comunque appannaggio dell’ex-campione GTE-Pro Nicki Thiim con 3.52.559, ma dietro, seppure piuttosto distaccate, si piazzano le Ferrari di Kessel Racing/Car Guy, Spirit of Race, Iron Dames e AF Corse/APM. Harry Tincknell salva la giornata per Proton Competition con la quinta prestazione.

Il programma odierno prosegue con le libere 2 dalle 22.00 alle 24.00. Domani la mezz’ora dedicata alla Hyperpole partirà alle 20.00. Prima le libere 3 dalle 15.00 alle 18.00 e a seguire le ultime due ore di libere prima del sabato di gara, dalle 22.00 alle 24.00. Alle ore 18.00 inoltre partirà gara 1 della Road to Le Mans con i protagonisti della Michelin Le Mans Cup. Ricordiamo infine che domani dovrebbe essere presentato il programma Cadillac LMDh.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Porsche Motorsports, FIA WEC

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Hartley eclissa le Glickenhaus nelle libere di Le Mans. Corvette padrona in GTE-Pro

Sembrava che le due Glickenhaus potessero fare doppietta, per la gioia di patron Jim, nelle prime libere della 24 Ore di Le Mans, invece Brendon Hartley ha rovinato la festa del team statunitense, postando negli ultimi 20’ il best lap della giornata con 3.29.441, lasciando a 5 e 6 decimi rispettivamente le due SCG 007 di Franck Mailleux e Pipo Derani.

Solo quinto tempo per l’altra GR010-Hybrid grazie al recordman del Circuit de la Sarthe, Kamui Kobayashi, preceduto, ancorchè di poco, dalla migliore delle LM P2, come nei test United Autosports questa volta grazie ad Alex Lynn, autore di 3.30.338.

#23 UNITED AUTOSPORTS USA / Oreca 07 - Gibson - 24 hours of Le Mans - Circuit de la Sarthe - Le Mans - France -

Ancora più indietro – e di molto – l’Alpine capolista WEC, a 2”6 con Andrè Negrao. L’ex-Rebellion R13 lamenta una difficoltà nella velocità di punta, e va detto subito che le equivalenze tra le Hypercar non sono state oggetto di modifiche dopo la Journèe Test, a differenza di quelle delle GT.

Ridotta infatti la pressione del boost per le Ferrari, sia in GTE-Pro che in GTE-Am, oltre che la capacità del serbatoio, portata a 87 ed 84 litri rispettivamente. Modificata infine anche l’incidenza minima dell’ala posteriore, unica modifica questa applicata anche a tutte le Porsche.

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Fatto sta che si è assistito ad un netto dominio delle due Corvette, che piazzano davanti a tutti Antonio Garcia, autore di 3.53.250, e Tommy Milner poco dietro. A seguire le due Porsche di Gianmaria Bruni, a 8 decimi, e Laurens Vanthoor, addirittura a 1”3.

Fanalini di coda le tre Ferrari, con la #51 trionfatrice lo scorso anno ferma ai box per gran parte della sessione a seguito del cambio del motore, che chiude la graduatoria generale con 4 soli giri compiuti.

Nelle categorie Pro/Am, migliore tempo fra le LM P2 per Mathias Beche con l’Oreca del TDS X Vaillante davanti a James Allen con la vettura dell’Algarve Pro Racing. Questa macchina è stata protagonista dell’unica neutralizzazione, a seguito dell’incidente occorso a Steven Thomas, fuori al raccordo box ribattezzato per l’occasione Motul.

In GTE-Am infine, sugli scudi la Porsche del WeatherTech Racing grazie a Julien Andlauer, autore di 3.55.082, oltre 1” meglio di Ben Barker con l’altra 911 RSR-19 del GR Racing. Migliore delle Ferrari, quelle delle Iron Dames, P6 dietro le tre Aston Martin.

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In una realtà parallela rispetto all’azione in pista, resa nota la composizione dei due equipaggi Peugeot per Monza. Differentemente a quanto appariva sulle portiere delle due 9X8 durante la recente presentazione di Portimao, Paul di Resta si unirà all’equipaggio della 9X8 #93 insieme a Mikkel Jensen e Jean-Eric Vergne, mentre la #94 sarà condotta da James Rossiter, Gustavo Menezes e Loïc Duval.

Appuntamento quindi per le qualifiche, in sessione unica della durata di un’ora, a partire dalle 19.00. I migliori 6 di ogni categoria si giocheranno domani sera la Hyperpole.

Piero Lonardo

Foto: Toyota, WEC, Corvette, Peugeot Sport

I risultati delle Libere 1