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WEC – Lilou Wadoux, rookie test sulla Hypercar campione

Resi noti con largo anticipo i nominativi dei piloti che parteciperanno al Rookie Test in Bahrain domenica 13 novembre, in appendice alla 8 Ore.

Sarà Lilou Wadoux a rappresentare le giovani promesse dell’endurance sulla vettura vincitrice del titolo nella classe regina Hypercar. La 21enne di Amiens, protagonista della serie sull’Oreca LM P2 del Richard Mille Racing, sarà peraltro la prima esponente del gentil sesso a provare una Hypercar – Toyota o Alpine che sia, secondo il risultato della pista.

Le altre “nominations” sono state assegnate a Lorenzo Colombo, driver Prema in LM P2, cui saranno garantiti 30 giri sulla vettura vincitrice in GTE-Pro (Ferrari o Porsche quindi), Doriane Pin, rappresentante delle Iron Dames, in LM P2, e a Finn Gehrsitz, protagonista della European Le Mans Series con la Ligier LM P3 di United Autosports, su una delle due Aston Martin capolista in GTE-Am.

Come di consueto, oltre ai quattro driver scelti dal WEC, la giornata di test sarà l’occasione per le squadre di testare anche altri piloti, eventualmente in funzione di programmi futuri, come fu per esempio nel 2021 per Sébastien Ogier e Sebastiàn Montoya e anni prima per Fernando Alonso. Anche quest’anno attendiamo almeno un altro protagonista di alto profilo.

Piero Lonardo

Foto: Richard Mille Racing

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WEC – Nico Müller nuovo acquisto Peugeot

Peugeot Sport ha reso noto poco fa l’ingaggio di Nico Müller. Non più tardi di ieri Audi Sport aveva annunciato la separazione dopo ben otto anni di collaborazione dal pilota svizzero, chiudendo anticipatamente il contratto.

Müller attualmente é impegnato nel DTM col Team Rosberg, dove nel biennio 2019-2020 si è classificato secondo dietro Renè Rast, oltre che nel GT World Challenge con WRT al fianco di Valentino Rossi e nel WEC con l’Oreca LM P2 di Vector Sport. Gli stessi vertici di Audi Sport hanno confermato che il 30enne di Thun avrebbe dovuto essere impegnato nel programma Hypercar della casa dei quattro cerchi, poi abortito.

Per Müller ora si apre il ruolo di test driver fino a prendere parte nel 2023 all’organico che porterà in pista la Peugeot 9X8 nell’undicesima stagione del World Endurance Championship, rispristinando così il “settebello” a suo tempo ridottosi dopo la partenza di Kevin Magnussen per la Haas F1.

A fargli posto quale titolare sulle Hypercar james Rossiter, che rimarrà nel team come test and rserve driver.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport

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WEC – Glickenhaus salta anche il Bahrain

Diffusa oggi l’entry list provvisoria per la 8 Ore del Bahrain, tradizionale season finale del World Endurance Championship. Tra le 37 entry spicca l’assenza, purtroppo abbastanza scontata, della Glickenhaus, che quindi ha chiuso con la bella prestazione di Monza la sua esperienza nella Season 10.

Per contro, regolarmente presente Peugeot, che potrebbe fare da terzo incomodo nella lotta per il titolo tra Alpine e Toyota, ora a pari punti dopo la vittoria della GR010-Hybrid #8 di domenica scorsa al Fuji. Probabilità matematica, dato il punteggio esteso (38 punti+1 per la pole) anche per l’altra Hypercar del Sol Levante, che insegue a -26.

Negli scorsi mesi si era paventata anche la presenza della nuova Porsche 963 LMDh, che però è stata smentita ufficialmente qualche giorno fa.

Tra le line-up, in assenza di concomitanze ritornano Renè Rast al volante dell’Oreca LM P2 del WRT e Nick Cassidy sulla Ferrari #54 di AF Corse, cosí come ARC Bratislava, che però non ha ancora dichiarato l’equipaggio intorno a Miro Konopka.

Nella categoria Antonio Felix da Costa, Will Stevens e Roberto Gonzalez sono vicinissimi al titolo per Jota  con ben 28 punti di vantaggio sulla #23 di United Autosports, mentre tra le Pro/Am, il passo falso di Algarve Pro Racing ha rimesso al comando AF Corse in vantaggio di 8 lunghezze.

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I titoli GTE sono invece ancora in bilico, specie il titolo costruttori, che vede Ferrari precedere Porsche di appena 1 punto, mentre James Calado ed Alessandro Pier Guidi sperano di ripetersi nella GTE-Pro dopo il successo 2021 e vedono ancora una volta la Porsche #92 (questa volta con Michael Christensen al posto di Neel Jani) negli specchietti con 11 lunghezze di ritardo. Per questa 8 Ore tutti e tre i costruttori hanno optato per confermare gli equipaggi composti da due soli piloti.

In GTE-Am infine, dove saranno due Aston Martin a giocarsi il titolo, il Success Ballast potrebbe determinarsi un fattore, con Ben Keating, Marco Sorensen ed Henrique Chaves sconteranno 30 kg di zavorra extra contro i soli 10 dell’equipaggio del Northwest AMR. Lo scorso anno la Vantage #33 guadagnò nella 6 Ore diurna l’unica vittoria stagionale. Tra le line-up, Brendan Iribe dovrebbe tornare al proprio posto sulla Porsche Project 1 /Inception Racing dopo il forfait del Fuji.

Le prime libere della 8 Ore del Bahrain sono in programma giovedí 10 novembre alle 12.15 locali. Qualifiche venerdí 11 alle 16.50 e lo start alle 14.00 di sabato 12 novembre.

A seguire domenica si terrà il consueto Rookie Test che vedrà al volante delle vetture vincitrici di categoria i migliori giovani talenti dell’endurance e nomi di rilievo che si affacciano al mondo delle gare di durata. Quest’anno potrebbe verosimilmente esserci una gradita sorpresa per i colori italiani…

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo,

L’entry list provvisoria della 8 Ore del Bahrain

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WEC – Toyota torna al successo al Fuji. Uno-due Ferrari in GTE-Pro

Toyota ritorna a vincere nel World Endurance Championship e lo fa alla grande sul circuito di casa e con una doppietta. Il successo delle GR010-Hybrid non è mai stato in discussione, e l’unico brivido per il Gazoo Racing è stato il cambio della guardia al comando, ordinato dai box dopo 100’, tra Kamui Kobayashi e Sebastien Buemi.

La gara, che si è svolta in un inaspettato (per il Giappone) clima estivo, non ha visto nemmeno una Full Course Yellow a movimentare le carte in tavola, anche se sono state diverse, specie in GT, le penalità per track limits.

Con questi presupposti, l’Alpine, penalizzata dai consumi ma anche anche dal BoP, ha giocato in difesa, mantenendosi fuori dai guai ed agguantando il terzo posto che significa comunque mantenere la leadership in classifica, seppur a pari punti con i vincitori odierni, Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa, in vista dell’atto finale in Bahrain.

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Entrambe le Peugeot sono arrivate al traguardo, ma hanno dovuto scontare il medesimo problema di perdita di fluidi che è costato mezz’ora al box per la #94 e quattro tornate per la #93, che chiude al quarto posto assoluto. Ad ogni modo, sia il passo gara che la velocità di punta al momento, considerando il BoP attuale ovviamente, si sono dimostrate a livello della ex-Rebellion, ma assolutamente lontane dalle Toyota, con cui condividono invece i livelli di consumo.

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Anche il WRT torna al successo dopo Spa in LM P2, al termine di una lunga battaglia con le due Oreca Jota. Nel team britannico, che completa il resto del podio, si è sperato a lungo in una neutralizzazione per effettuare almeno una sosta parzialmente gratis, ma a 5’ dal termine anche Will Stevens si è dovuto arrendere e cedere la leadership a Robin Frjins, che con Sean Gelael ed il sub di lusso Dries Vanthoor componeva oggi la line-up della squadra belga. Oliver Rasmussen dal canto suo è invece riuscito a tenere a bada il ritorno di Norman Nato del Realteam by WRT per la terza piazza.

In classifica generale Antonio Felix da Costa, Will Stevens e Roberto Gonzalez conducono con ben 28 punti di vantaggio sull’equipaggio della #23 di United Autosports, oggi quinti. Considerando che in Bahrain sarà attribuito un punteggio maggiorato in funzione della durata di 8 ore, i giochi comunque non sono ancora chiusi, a livello matematico nemmeno per Realteam by WRT e WRT, che inseguono a -34 e -36.

AFCorseAnche tra le Pro/AM, AF Corse torna al successo con Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo dopo il brillante inizio di stagione, anche grazie all’entrata a cannone al primo giro dei precedenti capoclassifica di Algarve Pro Racing, che oggi chiudono la classifica della sottocategoria ed seguono in graduatoria a 8 lunghezze.

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Le analogie con la graduatoria della 6 Ore di Spa proseguono anche con le GTE-Pro, dove Alessandro Pier Guidi e James Calado regalano in secondo successo stagionale alla Ferrari e ad AF Corse. A differenza del circuito delle Ardenne le Rosse si portano a casa una doppietta con Antonio Fuoco e Miguel Molina, i quali rubano punti pesanti ai rivali di Porsche, dopo essere stati anche al comando durante la quarta ora di gara.

Le due 911 RSR-19, in gara, a parte la fase iniziale, allorquando Kevin Estre ha recuperato per meno di mezzo stint la prima piazza persa al via su James Calado, non sono mai sembrate in grado di impensierire le 488, lamentando, proprio come a Spa, problemi di pneumatici. La penalità assegnata nel corso del primo stint a Gianmaria Bruni ha fatto il resto. La Corvette dal canto suo, è tornata quella di prima di Le Mans, poco consistente e dai consumi eccessivi, tanto da far pervenire Nick Tandy al rallentatore, senza carburante, alla sua seconda sosta.

Grazie al risultato odierno, Pier Guidi e Calado, che erano stati appaiati in classifica da Estre e Christensen al termine delle qualifiche, riprendono il comando con 11 punti di vantaggio, che aumentano a 14 nei confronti del solo Gianmaria Bruni, stante l’assenza di Richard Lietz a Monza.

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Secondo successo stagionale dopo Le Mans infine in GTE-Am per l’Aston Martin del TF Sport di Ben Keating, Henrique Chaves e Marco Sorensen. I capolista, reduci dal big crash del portoghese a Monza, nonostante i 30 kg extra di Success Ballast, hanno tratto vantaggio dalla maggiore velocità di punta delle Vantage (circa 3 kmh rispetto a Ferrari e Porsche), che piazzano a podio anche la vettura del D’Station.

Nel mezzo, ancora una volta la Ferrari delle Iron Dames, che nelle fasi iniziali avevano anche preso la testa della categoria. In classifica, Keating e Sorensen vantano 20 punti sull’equipaggio della terza Vantage del Northwest AMR, oggi quinta alle spalle della 488 #54 di AF Corse, sospinta qui da un sempre positivo Davide Rigon, penalizzata da una sosta extra per un drive-through causato da Paul Dalla Lana. Unico ritiro odierno per la Porsche #77 del Demspey-Proton trionfatrice a Monza, per problemi di idroguida. La vettura era rimasta peraltro vittima di problemi anche nella giornata di ieri, durante il “Circuit Safari”.

E’ tutto per oggi. Il WEC ritornerà il 12 novembre per la 8 Ore del Bahrain.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Peugeot Sport, Ferrari Races, FIA WEC, TF Sport

L’ordine di arrivo della 6 Ore del Fuji

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WEC – Toyota torna in pole al Fuji

Kamui Kobayashi riporta la Toyota in pole position alla 6 Ore del Fuji. Il campione in carica ha siglato la migliore prestazione fra le Hypercar col tempo di 1.29.234, precedendo di appena 20 millesimi il compagno di squadra Brendon Hartley per una prima fila tutta Toyota che quest’anno si è concretizzata solamente a Le Mans.

L’Alpine è ancora una volta uscita dall’anonimato al momento giusto e, nonostante le limitazioni in termini di potenza del nuovo BoP, si è piazzata in P3 a 2 decimi con Mathieu Vaxivière. Le due Peugeot, che nelle ultime libere del mattino si erano classificate dietro il leader Hartley, chiudono la lista delle LMH con Jean Eric Vergne e Loic Duval.

Prima delle FP3 è tornato anche il tradizionale appuntamento con i fans negli autobus, il Circuit Safari, per 12’ insieme ad alcune vetture a velocità ridotta.

#38 JOTA / Oreca 07 - Gibson - 6 hours Fuji - Fuji Speedway - Gotemba - Japan -

In LM P2, sweep sul tracciato nipponico per Antonio Felix da Costa con l’Oreca Jota #38. Il leader della classifica di categoria, dopo aver condotto tutte e tre le libere, ha ottenuto la prima pole dell’anno con 1.31.649. Niente da fare per Nicklas Nielsen e la vettura di AF Corse, leader delle Pro/Am, che si piazza a 3 decimi, davanti alle due entry del WRT con Robin Frijns e Ferdinand Habsurg e a Vector Sport con Sebastien Bourdais.

Porsche92

Michael Christensen dal canto suo ha riportato la Porsche in pole in GTE-Pro dopo i primi due round col tempo di 1.36.371, precedendo di 2 decimi James Calado con la migliore delle Ferrari. A seguire l’altra Porsche di Gianmaria Bruni, leader delle libere-3, la seconda 488 di Miguel Molina e la Corvette di Nick Tandy a chiudere il lotto.

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Aston Martin sempre al top infine in GTE-Am, con Ben Keating che segna la terza pole del 2022 per TF Sport con 1.39.309. La Vantage presente qui è la medesima impegnata in ELMS dopo il pesante incidente subito a Monza da Henrique Chaves. Solo prima fila per Sarah Bovy dopo la prima partenza al palo di Monza, ad appena 62 millesimi dal leader del campionato.

Lo start della 6 Ore del Fuji alle 11.00 locali, vale a dire le 4 del mattino italiane di domani. Diretta come sempre a pagamento sull’app e sul sito WEC https://live.fiawec.com/en/live e sui canali Eurosport a partire dalle 6.45.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Porsche Motorsport, FIA WEC, TF Sport

I risultati delle Qualifiche

I risultati delle Libere 3

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WEC – Toyota in controllo nella prima giornata al Fuji

E’ appena terminata la seconda sessione di prove libere della 6 Ore del Fuji, quinto appuntamento del World Endurance Championship 2022. Le due Toyota hanno dominato entrambe le sessioni sul circuito di casa, dove l’endurance mondiale ritorna dal 2019.

Nella nottata italiana Sebastien Buemi ha condotto col tempo di 1.31.171 davanti a Mike Conway, mentre nei secondi 90’ si sono invertite le posizioni fra le due GR010-Hybrid, con Kamui Kobayashi che ha alzato notevolmente l’asticella col suo 1.29.948, lasciando Brendon Hartley a 2 decimi.

Le Peugeot, che tornano in Giappone dopo 30 anni, se nella prima sessione hanno limitato i danni, non hanno fatto infine meglio di 1”2 dal leader, con Loic Duval, mentre Nicolas Lapierre, con l’Alpine pesantemente penalizzata dall’ultimo BoP, si è riuscita ad inframezzare fra le due connazionali.

Tra le LM P2, è uno-due Jota con Antonio Felix da Costa e Ed Jones. Il vincitore di Le Mans conduce il gruppo delle Oreca con 1.32.351, 3 decimi meglio di Nicklas Nielsen, il migliore delle libere-1 con l’entry Pro/Am di AF Corse, il quale si è ripetuto nella categoria anche nel secondo turno.

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In GTE-Pro, nonostante gli aggiustamenti del BoP, si lotta apparentemente ad armi pari tra Ferrari e Porsche; similmente al primo turno, dove è stato James Calado a primeggiare, Gianmaria Bruni e Kevin Estre sono a distanza di 2 decimi da Alessandro Pier Guidi, che ha limato il crono del teammate con 1.37.682.

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Tra le GTE-Am infine, miglior tempo per Matteo Cairoli con la Porsche del Project 1 al mattino con 1.39.064. Nella seconda sessione invece è stata Michelle Gatting a primeggiare per le Iron Dames con 1.39.170 davanti di appena 15 millesimi allo specialista Giancarlo Fisichella. Non lontano anche il sub di lusso Davide Rigon sulla 488 #54 di AF Corse.

Altra sostituzione all’ultimo minuto per motivazioni mediche precauzionali per Brendan Iribe sulla Porsche #56 gestita dal Project 1/Inception Racing con Takeshi Kimura, già protagonista con la Ferrari Kessel/Car Guy. Ricordiamo che i maggiori protagonisti della categoria debbono sottostare al Success Ballast: +30 kg per la capolista TF Sport, 20 kg per e Dempsey-Proton #77.

Da segnalare infine che le nelle due sessioni sono state esposte solamente due Full Course Yellow, entrambe per detriti, una per sessione.

Il programma della 6 Ore del Fuji prosegue nella nottata nostrana con le Libere-3 e le Qualifiche, rispettivamente alle 10.20 e alle 14.40 locali. Le qualifiche per l’Italia potranno essere seguite a pagamento sul sito WEC ovvero sui canali Eurosport a partire dalle 7.30 del mattino.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Ferrari Races, FIA WEC

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

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WEC – Alpine e Corvette rallentate al Fuji

Diffuse le nuove tabelle del Balance of Performance per la 6 Ore del Fuji, in programma nel weekend. Per il round di casa Toyota, l’Alpine vincitrice a Monza è stata notevolmente penalizzata nella potenza massima per stint, nella misura di ben 43 MJ in meno sui 795 originari.

Il più leggero prototipo made in Oreca si dovrà confrontare con le potenze massime di 905 e 909 MJ rispettivamente di Toyota e Peugeot. Ricordiamo che la Glickenhaus non sarà presente.

Modifiche anche al peso minimo delle due Hypercar rivali, che passeranno a 1053 e e 1061 kg rispettivamente per le GR010 Hybrid e la 9X8 contro i 1071 e 1079 kg di Monza.

Diversi i cambiamenti anche nelle equivalenze delle GT. Tra le GTE-Pro, la Corvette dopo il successo all’Autodromo Nazionale cederà ben 10 kg, diventando la vettura più pesante con 1265 kg, contro i 1259 delle Porsche, cui sono stati al contrario abbuonati 5 kg, ed i 1255 delle Ferrari.

Alle 919 RSR-19 sono stati concessi anche 2 litri extra ed un allargamento dei restrittori d’aria di +0,4 mm ciascuno, mentre alla 488 GTE Evo per contro sono stati tolti 3 litri dalla capacità del serbatoio.

Simili le equivalenze in GTE-Am, dove però per le Ferrari si parte da un peso minimo di 1265 kg e di 1269 per le Porsche. Identiche anche le diminuzioni alla quantità di carburante, salvo che i serbatoi potranno imbarcare solo 89 e 101 litri rispettivamente; un litro in meno anche per le Aston Martin, che vanno a 88 litri. Anche qui le RSR-19 godranno di un allargamento dei restrittori (+0,3mm X2), mentre è prevista una leggera riduzione della pressione del turbo per le Vantage.

Ricordiamo che il Success Ballast vedrà pesantemente inficiate le prime tre vetture in classifica, con la capolista TF Sport gravata di 30kg extra, contro i 20 di AMR e Dempsey-Proton #77. Zavorre minori per Iron Dames (+10 kg) e le Porsche di GR Racing e Project 1 #46 (+ 5kg).

Ricordiamo che l’azione nella terra del Sol Levante inizierà venerdì 9 settembre alle ore 11.00 locali con le prime libere. Qualifiche sabato alle 14.40 e start della gara domenica 11 settembre alle 11.00 sempre locali, pari alle 4.00 del mattino italiane.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Renger Van der Zande, Dries Vanthoor e Davide Rigon sub di lusso al Fuji

L’ultima delle concomitanze che non si è riusciti ad appianare prima di inizio stagione riguarda la collisione di date fra la 6 Ore del Fuji, quinto appuntamento stagionale del World Endurance Championship, e l’appuntamento di Spa del DTM.

Sono tre i piloti coinvolti da questa situazione: René Rast, Nico Mueller e Nick Cassidy, per tutti si conosce già la sostituzione, ed in tutti i casi si tratta di sub di lusso.

Sull’Oreca LM P2 del Vector Sport, fresca reduce dal podio di Monza, Renger van der Zande riformerà il connubio vincente con Sebastien Bourdais, insieme al quale quest’anno ha già trionfato in tre occasioni nel WeatherTech SportsCar Championship, nell’equipaggio completato da Ryan Cullen.

Sulla vettura #31 del WRT invece, sarà Dries Vanthoor ad unirsi una tantum a Robin Frijns e Sean Gelael. Il più giovane fratello del prossimo protagonista con le Hypercar di casa Porsche è alla sua terza apparizione sull’Oreca LM P2 dopo l’ultima 24 Ore di Le Mans e la 4 Ore di Spa ELMS del 2016, dove concluse in seconda posizione. Da ricordare, sempre nell’ambito della serie mondiale, il successo in GTE-Am con la Ferrari del JMW del 2017.

Rast peraltro chiuderà il proprio rapporto con Audi al termine della stagione dopo ben 12 anni di collaborazione che hanno fruttato, tra l’altro, ben tre titoli DTM. Probabile destinazione BMW insieme a WRT sulla nuova Hypercar.

Infine, la notizia che riguarda più da vicino i nostri colori, con Davide Rigon a sostituire David Cassidy sulla Ferrari #54 AF Corse. Il pilota veneto, impegnato con Iron Lynx nell’European Le Mans Series, ritorna nelle serie mondiale per la prima volta in GTE-Am al fianco di Thomas Flohr e Francesco Castellacci.

Le ostilità al Fuji, che ricordiamo non vedranno la partecipazione della Glickenhaus e dell’Oreca LM P2 dell’ARC Bratislava, inizieranno ufficialmente venerdì 9 settembre alle ore 11.00 locali con le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing

L’entry list provvisoria della 6 Ore del Fuji

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WEC – BMW si allea con WRT per il 2024

Ormai nel motorsport siamo abituati al ripetersi di annunci e controannunci; cosí oggi, dopo la notizia della separazione di WRT da Audi, ecco la formalizzazione dell’accordo fra la squadra belga e BMW per il WEC.

Per portare in pista nel mondiale la nuova BMW M Hybrid V8 a partire dal 2024 è stato infatti scelto il team diretto da Vincent Vosse, il quale ha firmato l’accordo, che prevede lo sviluppo durante la prossima stagione in previsione della partecipazione anche alla 24 Ore di Le Mans, insieme a Franciscus van Meel, CEO BMW M GmbH, Andreas Roos, Capo di BMW M Motorsport, e al CEO di Weerts Group, Pascal Weerts.

L’accordo col Team WRT, ricordiamo fondato nel 2009 e detentore del titolo WEC LM P2 ed ELMS, dovrebbe estendersi anche alle GT, come fatto intendere dal boss BMW.

“I successi e l’estesa esperienza fanno di WRT il partner ideale per il nostro ritorno a Le Mans. Dal go, le discussioni con Vincent Vosse ed i suoi partners sono state molto positive ed è stato immediatamente chiaro che condividevamo una passione per il progetto WEC e la BMW M Hybrid V8, e cosí non c’è voluto molto per giungere ad un accordo” ha affermato Andreas Roos “Ora seguirà un periodo di intensa preparazione il prossimo anno prima delle partecipazioni competitive nel 2024. Non abbiamo ancora considerato potenziali apparizioni per il Team WRT in GT racing. Nei prossimi mesi valuteremo il nostro programma per le BMW M4 GT3 per la stagione 2023 in stretta collaborazione con tutti i nostri team.”

Vincent Vosse ha poi aggiunto: “Tutti noi al Team WRT siamo estremamente felici di questa nuova partnership con BMW M Motorsport e ci sentiamo onorati di essere associati con un marchio di tale pedigree nel motorsport. Il Team WRT è stato lanciato tredici anni or sono ed ha ottenuto continui successi nelle diverse categorie, perlopiù GT3 e gare di durata. Sin dall’inizio la 24 Ore di Le Mans è stata nei nostri piani e nei nostri sogni, ed essere parte della nuova era delle Hypercar del WEC era il nostro desiderio più forte. Per prepararci, due anni fa abbiamo lanciato un programma LM P2, in cui abbiamo dimostrato di essere competitivi e di successo, conquistando i titoli ELMS e WEC nonchè una vittoria di classe a Le Mans alla nostra prima partecipazione. Entrare nell’arena delle LMDh con un partner forte quale BMW era il passo logico successivo e non siamo solo eccitati dalla sfida ma anche grati a BMW per aver creduto in noi. Posso ricordare la vittoria di BMW a Le Mans nel 1999 perchè ero uno dei piloti nel box a fianco – con la Porsche LMGTS del Roock Racing International Motorsport, ndr - e lavoreremo duro per ripetere questi momenti e per viverli assieme.”

Ricordiamo che WRT era stata in precedenza associata al programma LMDh Audi prima che questo venisse posto in stand-by dai vertici della casa tedesca.

Piero Lonardo

Foto: BMW

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WEC/USCC – BMW, primo collaudo ok, poi anche a Le Mans nel 2024

BMW ha reso noto poco fa di aver terminato con successo il primo collaudo in pista della M Hybrid V8, la nuova LMDh/GTP destinata a debuttare nel WeatherTech SportsCar Championship a partire dalla prossima Rolex 24 at Daytona di gennaio 2023.

Con Connor de Philippi e Sheldon van der Linde al volante, la BMW M Hybrid V8 ieri ha assaggiato la pista di casa di Dallara, Varano de’ Melegari, offrendo risultanze positive, anche ad alte potenze.

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Ulteriori test sono previsti su piste europee nel mese di agosto, allorchè i tecnici ed i meccanici del BMW M Team RLL ed una crew di esperti di BMW M Motorsport andranno negli States per continuare i test il mese successivo.

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Ma la notizia si completa con l’ingaggio di BMW anche nel World Endurance Championship e a Le Mans a partire dal 2024. Ricordiamo che fra due anni ricorrerà il 25ennale della vittoria assoluta da parte di Joachim Winkelhock, Pierluigi Martini e Yannick Dalmas sulla BMW V12 LMR, vettura che nel 1999 trionfò anche alla 12 Ore di Sebring con JJ Lehto, Jörg Muller ed un giovanissimo Tom Kristensen.

I relativi equipaggi per i due campionati verranno annunciati a tempo debito.

Piero Lonardo

Foto: BMW