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WEC/USCC – Le novità Porsche: Yifei Ye, Proton, Tandy e Makowiecki

Alla vigilia dell’ultimo impegno GTE-Pro in Bahrain, Porsche ha ufficializzato l’impegno 2023 di uno dei suoi development driver, il cinese Yifei Ye.

Il 22enne ex-campione ELMS 2021 con WRT sarà infatti il primo punto fermo dell’equipaggio schierato da Jota sulla sua 963 nella season 11 del WEC; ad affiancarlo sicuramente Antonio Felix da Costa, appena laureatosi campione LM P2 con la squadra britannica, mentre per il terzo pilota sono in ballo diversi nomi, tra cui i più gettonati sono proprio due driver già in organico: Will Stevens e Ed Jones.

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Jota peraltro continuerà nella prossima stagione anche nella categoria cadetta, proseguendo l’impegno con l’altro neocampione, Roberto Gonzalez.

Resi noti a ridosso della 8 Ore del Bahrain anche gli ultimi due nomi del team “casa” gestito da Penske in Fred Makowiecki e Nick Tandy. I due si uniscono alla line-up che già prevede Dane Cameron, Felipe Nasr, Kevin Estre, Michael Christensen, Laurens Vanthoor, Mathieu Jaminet, Matt Campbell ed Andre Lotterer.

Le combinazioni dei piloti per i due programmi WEC ed IMSA saranno annunciate nel corso della tradizionale “Night of Champions” Porsche in dicembre.

Rivelato ufficialmente poco fa infine, mediante un comunicato social, anche l’ultimo fortunato acquirente del primo batch di 963 LMDh: senza particolari sorprese si tratta di Proton Competition, che schiererà una vettura nella serie mondiale e un’altra nel WeatherTech SportsCar Championship.

La line-up dovrebbe sicuramente fare riferimento – come già accennato su queste pagine – sul nostro Gianmaria Bruni, che dopo i tanti successi tra le GT, fra cui si contano ben quattro vittorie a Le Mans, coronerà finalmente il sogno di potersi battere per la classifica assoluta, probabilmente anche nella serie IMSA, cosí come su Harry Tincknell, già vincitore a Le Mans sia fra le LM P2 che in GTE-Pro.

La 963 di Proton però difficilmente sarà disponibile per il debutto a Daytona in gennaio, come peraltro anche l’altra vettura ordinata del JDC-Miller; entrambe le squadre potrebbero impegnarsi nel season opener della Florida in un’altra categoria (GTD ed LM P2 rispettivamente).

Piero Lonardo

Foto: Porsche

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WEC – I giovani Peugeot in evidenza nel Rookie Test

Sono stati i giovani Leoni portati da Peugeot i protagonisti del Rookie Test che qui in Bahrain ha chiuso le attività del World Endurance Championship.

Aldilà del best lap ottenuto da Josè Maria Lopez di 1.48.812, i driver impegnati sulle due 9X8 hanno impressionato soprattutto al mattino, dove, dopo qualche giro di shakedown a cura di Nico Müller e Mikkel Jensen hanno segnato le migliori prestazioni delle 9X8, a 8 decimi ed 1” dal vincitore di ieri.

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Nelle successive tre ore pomeridiane anche Malthe Jakobsen, Maxi Günther e Yann Erlacher (dell’atteso Stoffel Vandoorne non si è vista ombra) hanno ottenuto tempi di rilievo, cosí come anche Lilou Wadoux, invitata ufficiale WEC, che ha monopolizzato l’attenzione dei media al volante della Toyota campione, terminando a 2” da Lopez, una prestazione ben accettabile considerato che si trattava della prima esperienza su di una Hypercar.

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La pilotessa francese nel pomeriggio ha saggiato anche la Ferrari #21 (il cambio della #51 campione ha definitivamente reso l’anima, fortunatamente qualche ora dopo l’arrivo..), forse in vista di un impegno concreto in GTE-Am col Cavallino.

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Sorpresa invece per Nelsinho Piquet al top delle LM P2 per United Autosports ed il tempo di 1.51.922 davanti a Bent Viscaal con l’entry di Prema. Poche tornate al mattino per la scelta WEC Doriane Pin sulla vettura di Jota, che alla fine ha concluso col tempo di 1.53.213.

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Lorenzo Colombo dal canto suo non ha demeritato al volante della Ferrari campione GTE-Pro, segnando il miglior tempo della categoria con 1.58.621, appena un millesimo meglio di Axcil Jefferies con la Corvette che la prossima stagione potrebbe dividere con Ben Keating, Nico Varrone e Nick Tandy.

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Ha seguito infine le orme del vincitore di ieri Mikkel Pedersen l’olandese Maxime Oosten sulla Porsche GTE-Am del Project 1. Terza prestazione per Francois Heriau, mentre Finn Gehsritz è stato dirottato sulla Aston #777 al posto della vincente #33, che abbiamo visto trasportata sul flatbed ad inizio sessione, ed ha terminato con la quinta prestazione della categoria.

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Tra gli altri assenti, oltre al già citato Vandoorne, l’Oreca LM P2 di ARC Bratislava e la Porsche #92; questi ultimi, non dovendo sottostare all’obbligo di ospitare la nominèe WEC, hanno optato per smobilitare in anticipo.

La giornata odierna chiude le attività ufficiali del World Endurance Championship, che si ritroverà stasera per la celebrazione dei vincitori.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati del Rookie Test – Morning Session

I risultati del Rookie Test – Afternoon Session

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WEC – Toyota e Ferrari: missione compiuta. AF Corse bissa anche tra le LM P2 Pro/Am

Poteva sembrare a prima vista un weekend favorevole alle avversarie, nella fattispecie Alpine e Porsche, invece la 8 Ore del Bahrain si è trasformata in un trionfo per Toyota, che porta al titolo la GR010-Hybrid di Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa al titolo Hypercar, e per Ferrari, che fa il bis del 2021 con Alessandro Pier Guidi e James Calado in GTE-Pro.

I due titoli sono inoltre impreziositi dai due successi di tappa per le vetture gemelle di Josè Maria Lopez, Kamui Kobayashi e Mike Conway e di Miguel Molina ed Antonio Fuoco, che regalano anche il titolo costruttori al Cavallino.

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Qualche problema di troppo, soprattutto per la Ferrari #51, che ha perso la quarta marcia a 90’ dal termine, hanno fatto sussultare i rispettivi box, ma il quinto posto finale basta e avanza a fronte di una giornata no per le due 911 ufficiali.

_PL54708Al via Kevin Estre ha preso il comando dalla terza piazza, ma, anche grazie ad un paio di pitstop effettuati al meglio in regime di Full Course Yellow, era James Calado a prendere le redini della gara, imitato da un Antonio Fuoco super, in questa forma assolutamente meritevole di un posto sulla nuova Hypercar.

Anche la Corvette – fanalino di coda durante le libere e le qualifiche – si accodava alle due 488 e, dopo che la #52 assumeva il comando, riusciva a terminare davanti alle due Porsche.

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Tornando alle LMH, l’Alpine, nonostante il BoP, non è mai stata un fattore soprattutto, come visto anche lo scorso anno, a causa dei consumi. Le Peugeot, che si erano inserite, anche grazie ad un BoP favorevole, nella lotta per il podio, hanno sofferto, similmente a quanto visto nei due appuntamenti precedenti, di noie all’elettronica, terminali per la #93, mentre l’altra 9X8 ha concluso a 6 giri dai vincitori.

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Nelle LM P2 è vittoria per il WRT, la terza in sei gare, che non basta però a togliere la corona a Jota, cui basta la terza piazza dietro anche a United Autosports. Dopo una sfuriata iniziale delle due Oreca angloamericane, sono state il team belga e Prema a menare le danze, con la major contender a cercare di riprendere il contatto con il leader, ma alla fine gli termineranno alle spalle di 49”.

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Tra le LM P2 Pro/Am, il quarto successo stagionale di Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo giustifica il titolo di categoria. Algarve Pro Racing, l’unica squadra in grado di impensierire potenzialmente l’Oreca argentata, è stata vittima incolpevole al termine della sesta ora di un contatto – nono sanzionato dalla direzione gara – fra Renè Rast ed Alex Brundle ed è riuscita a giungere a podio dietro all’equipaggio di Ultimate.

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Infine la GTE-Am, dove Porsche ha trionfato con una doppietta da parte di Project 1. E’ ancora tricolore sul podio grazie a Matteo Cairoli il quale ha trascinato Nicolas Leutweiler e Mikkel Pedersen al primo successo davanti all’altra 911 del team. Alla fine, nonostante aver condotto gran parte della gara, è solo P3 per le Iron Dames, mentre il titolo va a TF Sport, che chiude fuori dal podio davanti all’altra Vantage dei contender del Northwest AMR.

E’ tutto per il decennale del World Endurance Championship. Ci si ritroverà a metà marzo a Sebring per una stagione sicuramente memorabile per la qualità delle partecipazioni; domani però qui a Sakhir ci sarà la consueta appendice del Rookie Test.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 8 Ore del Bahrain

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WEC – Hartley regala l’ultima pole stagionale a Toyota. Bruni accorcia con Porsche in GTE-Pro

E’ ancora pole Toyota dopo le qualifiche della 8 Ore del Bahrain, ultimo atto stagionale del World Endurance Championship 2022. Brendon Hartley con la GR010-Hybrid #8 ha approfittato per sua stessa ammissione dei set-up dell’altra hypercar del Sol Levante andando a segnare il miglior tempo con 1.46.800.

Niente da fare per Peugeot, che con Paul di Resta non sono riuscite ad avvicinarsi a meno di 8 decimi dal kiwi, il quale consolida cosí anche il primato in classifica. Seconda fila per i teammates Mike Conway e Gustavo Menezes, mentre Mathieu Vaxivière, qui il più veloce sull’Alpine, è rimasto a 1”5 dal leader nonostante gli aiuti ricevuti dal BoP. “La gara sarà sicuramente un’altra cosa, soprattutto per i cambi di temperatura dallo start alla sera” ha comunque commentato Hartley in conferenza stampa.

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Tra i tanti litiganti delle LM P2 è spuntato Norman Nato, che con la vettura del Realteam by WRT ha distanziato di 137 millesimi, col tempo di 1.50.350, i quasi campioni di Jota Sport. Bene Alessio Rovera con l’Oreca AF Corse, P4 e migliore dei Pro/Am dietro a Filipe Albuquerque.

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Gianmaria Bruni dal canto suo si avvicina alla vetta delle GTE-Pro contenendo Antonio Fuoco e le Ferrari AF Corse col tempo di 1.56.143. La pole del romano, in odore di LMDh con Proton Competition (forse anche aldilà dell’oceano), pareggia i conti fra i due costruttori nella speciale classifica.

A seguire Michael Christensen ed il leader in classifica Alessandro Pier Guidi, tutti racchiusi in pochi millesimi, mentre la Corvette sconta oltre 1”4 dalla pole.

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Infine Sarah Bovy regala la seconda pole annuale dopo Monza alle Iron Dames in GTE-Am col tempo di 1.59.186, davanti a Ben Keating con l’Aston Martin penalizzata di 30 kg dal Success Ballast contro i 20 della pilotessa belga. La Ferrari al femminile, all’ultima di sempre dopo l’annunciato passaggio a Lamborghini, è incredibilmente anche l’unica 488 a svettare nella classifica di categoria, che prosegue infatti con le Porsche del Dempsey Proton e del Project 1.

Domani il via della 8 Ore del Bahrain alle ore 14 locali, pari alle 12 italiane. Telecronaca sul canale a pagamento del FIA WEC https://live.fiawec.com/en/live e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Le Toyota si rivelano nelle ultime libere

Toyota all’attacco nelle libere-3 della 8 Ore del Bahrain: in un clime tropicale le due GR010-Hybrid si impossessano della prima fila virtuale grazie alle prestazioni di Mike Conway e Brendon Hartley, con il britannico al top col tempo di 1.48.384.

A seguire le due Peugeot, distanziate di 1”1 ed 1”8, con Gustavo Menezes, il migliore tra i piloti del Leone, a ritoccare leggermente la migliore prestazione di ieri. Chiude la classifica delle Hypercar l’Alpine con Mathieu Vaxivière.

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Tra le LM P2 è il WRT a svettare con Robin Frjins ed il tempo di 1.51.792, vicinissimo quindi alle prestazioni delle LMH, ancorchè non migliorando il best ottenuto ieri da parte di Alessio Rovera, che chiude la top three odierna dietro Filipe Albuquerque.

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La lotta tra le GTE-Pro vede ancora una volta protagoniste Porsche e Ferrari, in contention anche per i titoli piloti e squadre. Questa volta al comando c’è un tris di piloti italiani, con Gianmaria Bruni che lima con 1.59.636 il tempo ottenuto ieri dalla 911 RSR-19 #92, davanti ad Alessandro Pier Guidi e ad Antonio Fuoco con le due Ferrari.

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E’ sempre Project 1 invece al top tra le GTE-Am con Nicolas Leutwiler, autore di 2.00.079, davanti alla Ferrari di Francesco Castellacci. In sordina invece le due Aston contender per il titolo di categoria, ancorchè penalizzate dal Success Ballast, rispettivamente P5 e fanalino di coda della sessione, che non è stata oggetto di interruzioni e a cui non hanno partecipato diversi piloti in virtù dei soli 60’ a disposizione.

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Una densa colonna di fumo si è invece levata dalla vicina base aerea, sede del concomitante Air Show, non lontano dalla pista. Al momento non si conoscono maggiori dettagli sull’accaduto.

Tutto pronto per le qualifiche a partire dalle 16.50 locali, vale a dire le 14.50 nostrane, fruibili come al solito sul canale a pagamento del FIA WEC https://live.fiawec.com/en/live.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – Di Resta e Christensen fanno il bis per Peugeot e Porsche nelle libere-2 del Bahrain

Peugeot dimostra di non essere una meteora delle libere e bissa con Paul di Resta nelle libere-2 della 8 Ore del Bahrain, segnando la migliore prestazione con 1.49.613, precedendo, seppur di soli 45 e 77 millesimi, la Toyota di Brendon Hartley e l’Alpine con Mathieu Vaxivière. Si preannuncia pertanto una lotta serrata tra i tre marchi in qualifica ed in gara.

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L’unica hypercar fuori dalla top five è la seconda Peugeot, che chiude in P8 a 2”5 dall’altra 9X8. Nel mezzo le Oreca LM P2 di Alessio Rovera, Filipe Albuquerque e Robin Frijns. Pochi giri comunque, 9 in totale, per l’alfiere di AF Corse, che ha sofferto di una perdita al radiatore dell’olio che ha consigliato il team di procedere con cautela per non rischiare il propulsore.

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Ancora la Porsche #92 e Michael Christensen al top in GTE-Pro con 1.59.717 davanti alle due Ferrari di James Calado e Miguel Molina, rispettivamente a 8 decimi e a 1”2 dal danese.

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Matteo Cairoli, assente nella prima sessione a causa di un ritardo nella coincidenza aerea per il regno arabo, dal canto suo ha riportato in testa della GTE-Am la Porsche del Project 1 col tempo di 1.59.717, comunque superiore al crono ottenuto al mattino da Ben Barnicoat e la vettura del Project 1/inception Racing, davanti alla Ferrari di Toni Vilander di 2 decimi col tempo di 1.59.636. Pochi giri anche per la Ferrari #71 di Spirit of Race.

Domani si disputeranno le ultime libere e le qualifiche, rispettivamente alle 11.00 ed alle 16.50 locali, pari alle 9.00 e alle 14.50 nostrane. Le qualifiche saranno godibili come sempre sul canale a pagamento del FIA WEC https://live.fiawec.com/en/live.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Peugeot 1-2 nelle prime libere in Bahrain

Sorpresa sorpresa, al termine delle prime libere della 8 Ore del Bahrain, atto conclusivo del World Endurance Championship 2022, davanti a tutti ci sono le due Peugeot 9X8.

Le due Hypercar senza ala posteriore, sotto un sole cocente ed anche grazie ai favori del BoP, hanno segnato il miglior tempo con Jeav-Eric Vergne, autore di 1.50.536 davanti al neoacquisto della squadra del Leone, Nico Müller, distanziato di quasi 9 decimi.

Più lontane le altre protagoniste della categoria top, con l’Alpine a sandwich fra le due Toyota. Sappiamo peró che spesso entrambe le contender al titolo assoluto usano nascondersi nella prima sessione.

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Fra le LM P2 è Nicklas Nielsen a svettare con l’Oreca Pro/Am di AF Corse ed il tempo di 1.52.144 davanti alla vettura del Richard Mille Racing di Charles Milesi ed ai leader di Jota con Will Stevens.

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Michael Christensen, al volante della Porsche #92, è stato invece in grado di contenere le due Ferrari di Antonio Fuoco ed Alessandro Pier Guidi nell’ultima apparizione delle GTE-Pro. Il francese ha siglato il tempo di 1.58.025, due decimi meglio della migliore delle 488 GTE Evo, ricordiamo penalizzate dall’ultimo BoP.

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Sempre Porsche in vetta anche in GTE-Am con Ben Barnicoat e la vettura del Project 1/inception Racing, davanti alla Ferrari di Toni Vilander di 2 decimi col tempo di 1.59.636.

Il programma odierno proseguirà con la seconda sessione di prove libere, che si svolgeranno sotto una temperatura più mite, a partire dalle 17.30 locali (-2 ore rispetto all’Italia). Ad allietare i presenti, oltre al season finale del WTCR, anche l’Air Show, presenti anche le nostre Frecce Tricolori. 

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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WEC – Toyota e Ferrari, BoP al ribasso in Bahrain

Il season finale del World Endurance Championship si annuncia ancora più combattuto grazie all’ultimo Balance of Performance emesso dall’Endurance Committee della FIA.

Per il Bahrain, Peugeot e soprattutto Alpine potranno godere di un piccolo vantaggio nei confronti delle Toyota. L’ex Rebellion, qui all’ultima apparizione di sempre in gara, infatti potrà godere di un aumento di potenza ai regimi medio-alti di 4 kW e soprattutto di 11 MJ di energia massima per stint (763 MJ per stint totali), mentre le due 9X8 si avvantaggeranno di una riduzione del peso di ben 12 kg che le porta a 1.049 kg contro i 1.053 delle Toyota e i 952 dell’Alpine, anche se sconteranno 1 MJ in meno di potenza massima per stint (908 MJ totali).

Per contro, le Toyota, che ricordiamo conducono la classifica generale piloti con l’equipaggio della GR010-Hybrid #8 grazie ai migliori piazzamenti sull’Alpine, nonostante la parità di punti, sconteranno una riduzione di potenza a tutti regimi di 4 kW ed una riduzione di 4 MJ sulla potenza massima per stint che le porta a 901 MJ totali. Immutata la soglia di intervento dell’ibrido a 190 kmh per le Toyota e a 150 kmh per le Peugeot.

Anche per il gran finale delle GTE-Pro, che nel 2023 lasceranno il proscenio alle sole Am in attesa delle nuove GT3, l’Endurance Committee ha deciso di rimescolare le carte.

In una sorta di déjà vu del 2021, Le due Ferrari subiranno una riduzione della pressione del turbo di 0,04 bar e correranno con un litro in meno di carburante. Riduzione degli estrattori anche per l’unica Corvette in gara (0,4 mm X2) ma 98 litri nel serbatoio (+1 l.) contro i 91 delle più parche 488 GTE Evo. Inalterate invece le equivalenze delle Porsche , che qui si presentano con una livrea speciale per l’addio alla categoria.

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Ricordiamo che in classifica generale Alessandro Pier Guidi e James Calado conducono, dopo la vittoria al Fuji, con 11 punti di vantaggio su Kevin Estre e Michael Christensen, mentre Gianmaria Bruni insegue ad una lunghezza oltre. Il titolo costruttori invece vede in vantaggio il Cavallino di un solo punto sulle 911 RSR-19 con, ricordiamo, un punteggio massimo ottenibile di 39 punti tra vittoria e pole.

Le medesime riduzioni sono state applicate anche alle Ferrari iscritte in GTE-Am, che era vantano una capienza massima del serbatoio di 88 litri contro i 101 delle Porsche e gli 86 delle Aston Martin, pure colpite dal BoP con una riduzione del boost di 0,03 ma che potranno godere di una riduzione del peso minimo di 8 kg ciascuna.

Il titolo di categoria è una lotta a due fra le Vantage del TF Sport e del Northwest AMR, separate da ben 20 lunghezze. A svantaggio della capolista il Success Ballast di 30 kg contro i soli 10 di Dalla Lana e c.

L’inizio delle ostilità in pista giovedí 10 novembre alle 12.15 locali con le prime libere. Qualifiche a partire dalle 16.50 di venerdí 11 e start della 8 Ore del Bahrain alle 14.00 di sabato 13 novembre. Diretta come sempre a pagamento sul sito WEC www.fiawec.com e sulle reti Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: WEC, Porsche

Lamborghini Iron Lynx LMDh logo copia

WEC/USCC – Iron Lynx partner Lamborghini LMDh dal 2024

Ufficializzato poco fa un altro dei segreti di pulcinella dei paddock endurance: Iron Lynx lascia Ferrari e diventa partner ufficiale Lamborghini.

L’accordo fa seguito all’apparizione delle Iron Dames alle Grand Finals in corso a Portimao, e vede il costruttore di Sant’Agata collaborare con l’organizzazione diretta da Deborah Mayer su più fronti a partire dalla prossima stagione.

Si partirà con la Michelin Endurance Cup dove a gennaio verranno schierate tre Huracàn GT3 Evo2, due come Iron Lynx ed una come Iron Dames, alla prossima Rolex 24 at Daytona, contraddistinte dai numeri #19, #63 e #83; queste ultime due parteciperanno anche alle tappe della GT World Challenge Endurance Cup, dove le Iron Dames hanno riportato il trionfo nella categoria Gold Cup all’ultima 24 Ore di Spa.

Ma l’impegno più importante riguarda la nuova Lamborghini LMDh, che a partire dal 2024 verrà schierata da Iron lynx nel World Endurance Championship e nel WeatherTech SportsCar Championship. Il supporto tecnico alle nuove V8 biturbo ibride in fase di realizzazione verrà fornito da Prema Engineering.

Andrea Piccini, Deborah Mayer, Stephan Winkelmann, Giorgio Sanna

L’accordo, che è stato siglato alla presenza di Stephan Winkelmann, CEO Lamborghini, e di Giorgio Sanna, capo della divisione sportiva del marchio, pone fine alla collaborazione tra Iron Lynx e Ferrari, che ha visto fruttare i titoli ELMS tra le GTE nel 2021 e nella Michelin Le Mans Cup tra le GT3 nel biennio 2020-2021. Va inoltre ricordato il terzo posto tra le GTE-Am alla 24 Ore di Le Mans del 2021 e soprattutto la vittoria assoluta alla 24 Ore di Spa nella stessa stagione, dove Alessandro Pier Guidi, Côme Ledogar e Nicklas Nielsen si sono aggiudicati anche il titolo piloti nella Endurance Cup.

Sempre con riferimento alla prossima stagione infine, già dal round ELMS di Portimao si vocifera di un impegno a termine con Proton Competition su Porsche; ancora non è dato sapere però se limitato alla serie europea o se sconfinerà invece anche nel WEC.

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini Squadra Corse

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WEC – Peugeot lancia Vandoorne e i giovani Leoni nel rookie test

L’indiscrezione era nota da giorni ma poco fa è stata data l’ufficialità da parte del FIA WEC e da Peugeot Sport: il consueto Rookie Test del Bahrain ospiterà, tra gli altri, Stoffel Vandoorne e altri tre giovani Leoni (dato il marchio, il paragone è assolutamente calzante) sulla 9X8 che di appresta a chiudere la stagione.

Vandoorne non ha bisogno di presentazioni, ex pilota per due stagioni McLaren F1 dopo la conquista del titolo GP2 ed attuale campione in carica della Formula E, il 30enne belga ha già calcato anche il palcoscenico dell’endurance mondiale grazie ad SMP Racing, conquistando il podio assoluto alla 24 Ore di Le Mans del 2019, e Jota Sport con un’Oreca LM P2 nella stagione 2021, sfiorando il successo di categoria. Vandoorne è stato infine protagonista anche dell’ultima 12 Ore di Sebring al volante dell’Acura dell’MSR, quinta al traguardo.

A fare compagnia a Vandoorne sul tracciato di Sakhir, oltre ai titolari Mikkel Jensen e Nico Müller, Yann Erlacher, Maximilian Günther e Malthe Jakobsen. L’alsaziano, figlio e nipte d’arte, dopo un primo approccio in ELMS con la Ligier LM P3, è reduce da sei stagioni consecutive nel WTCC/WTCR, dove si è laureato campione nel biennio 2020-2021.

Günther, 25 anni tedesco, è invece da anni un protagonista della Formula E, dove si è affermato in tre circostanze al volante delle BMW gestite dal team Andretti e per la prossima stagione dividerà l’abitacolo della Maserati insieme ad Edo Mortara.

Infine Jakobsen, il più giovane con i suoi 19 anni, l’assopigliatutto delle LM P3, categoria in cui nella stagione appena conclusa ha monopolizzato le qualifiche ELMS con sei pole in sei gare, conquistando anche il titolo con Cool Racing nel drammatico finale di Portimao.

E’ evidente che, nonostante una line-up già ben definita da tempo, Peugeot guarda avanti e forse sta già pensando di portare una terza vettura a Le Mans per dare filo da torcere a Toyota e Ferrari.

Oltre ai già annunciati Lilou Wadoux, Lorenzo Colombo, Doriane Pin e Finn Gehrsitz, il Rookie Test domenicale sarà anche l’occasione per provare nuovi piloti in vista della stagione successiva. In casa Prema ad esempio sarà della partita l’olandese Tijmen van der Helm, quest’anno al volante con profitto dell’Oreca del TDS X Vaillante in ELMS, mentre in casa United Autosports ci sarà spazio per i protagonisti della Le Mans Cup Daniel Schneider ed Andy Meyrick, come per l’accoppiata australiana formata da Yasser Shahin e Garnet Patterson, ma soprattutto Nelsinho Piquet.

Il 37enne figlio d’arte, dopo gli ormai lontani trionfi in F3 nel campionato britannico e sudamericano ed il biennio in F1 con Renault, ha calcato i palconscenici più vari, tra cui la NASCAR, il RallyCross, la Formula E, dove si è laureato campione nella stagione inaugurale 2014-15, e anche l’endurance, prima con una fugace apparizione con l’Aston Martin GT1 del Team Modena nel 2006 ma soprattutto con Rebellion nel biennio 2016-2017, raggiungendo il podio assoluto in pista con Vaillante LM P2 salvo poi essere squalificati per un’irregolarità tecnica.

Pioggia di inviti invece in Algarve Pro Racing, che alternerà ben quattro piloti: il romeno Filip Ugran, già visto negli ultimi due round ELMS proprio col team portoghese, l’indiano ex-F2 Mahaver Raghunathan, la giovane promessa del motorsport USA Kyffin Simpson e Fred Poordad, già visto quest’anno al volante della Porsche GTE-Am del Dempsey-Proton.

Presente anche AF Corse con la sua Oreca con il factory driver Antonio Fuoco, alla prima esperienza sulla LM P2 transalpina, e Timur Boguslavskiy. Il 22enne russo, Silver Ranked, protagonista delle ultime tre stagioni del Fanatec GTWC con le Mercedes dell’AKKodis ASP Team, potrebbe facilmente essere la chiave di volta per la prosecuzione dell’impegno 2023 del team di Piacenza con Francois Perrodo, ricordiamo in lotta per il titolo Pro/Am, presumibilmente solo in ELMS.

Debutto in Corvette infine per Ben Keating in vista del commitment 2023 in GTE-Am. Ad affiancare il texano, ad un passo dal titolo di categoria con l’Aston Martin del TF Sport, una sicura promessa quale il 21enne argentino Nicolas Varrone, vincitore dal debutto sulla Ferrari del Rinaldi Racing a Le Castellet nel season opener ELMS 2022, il 28enne nativo dello Zimbabwe Axcil Jefferies e nientemeno che Nick Tandy. Il 37enne vincitore di Le Mans 2015, recentemente scaricato dall’effort ufficiale Corvette, potrebbe quindi rientrare su una C8.R GTE per l’ultimo ballo della categoria.

TF Sport dal canto suo lascerà provare la sua Aston Martin oltre che al “nominato” Gehrsitz, anche allo statunitense Ryan Hardwick, vincitore del Bob Akin Award nell’ultima stagione del WeatherTech USCC, in vista del prossimo impegno a Le Mans, mentre sull’altra Vantage del Northwest AMR si alterneranno ben quattro piloti tutti silver ranked ma dalle carriere (ed età) sostanzialmente diverse: Jonathan Hoggard, Patrick Gallagher, Indy Dontje e Lorcan Hanafin.

Da segnalare infine la presenza del giovanissimo protagonista dell’Euroformula Open, il britannico Frederick Lubin, al volante dell’Oreca LM P2 di Vector Sport, e dell’altrettanto giovane olandese Maxime Oosten sulla Porsche del Project 1.

Ancora nessuna conferma invece da parte di JOTA, WRT e Richard Mille Racing, che mantengono le caselline dei piloti TBA. Si attendono novità di rilievo soprattutto da parte delle prime due equipe.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport

L’entry list aggiornata del Rookie Test