Archivi tag: Hypercar

LM_EntryList_Hor

WEC – 16 Hypercar per la Le Mans del centenario

L’attesa per l’entry list dell’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans è terminata. La gara che da più parti è stata definita la corsa del secolo presenterà per la prima volta da anni una partecipazione nutrita anche nella classe regina, la LMH, con ben 16 vetture.

Alle due Toyota vincitrici delle ultime cinque edizioni faranno infatti compagnia altri sei costruttori, tra cui ovviamente spicca il ritorno della Ferrari con le due 499P full-season WEC. Dopo l’esordio di Monza 2022, “prima” anche per le due Peugeot 9X8, mentre Glickenhaus conferma due vetture come lo scorso anno, ancorchè con gli equipaggi ancora TBA a parte le due colonne Romain Dumas, polesitter a Monza, e Franck Mailleux.

_PL57112

La parte del leone la fanno Cadillac e Porsche; quest’ultima si presenta con quattro 963, tre “ufficiali” più l’esemplare di Jota. Sulla terza vettura iscritta da Penske figura al momento il solo Felipe Nasr. Tre invece le  GTP ribattezzate V-Series.R , con l’esemplare full-season WEC (di colore blu) gestita dal team Ganassi che verrà affiancata dalla “gold” di Sebastien Bourdais e Renger van der Zande e dalla terza (la rossa) di Action Express Racing per Pipo Derani, Alexander Sims e Jack Aitken.

Infine Vanwall, con Colin Kolles che torna a Le Mans dopo un’assenza di due anni col la stella Jacques Villeneuve. Niente Isotta Fraschini, che domani presenterà al mondo la sua Tipo 6 Competizione.

Nutrita anche la pattuglia delle LM P2, 24 contro le 27 della scorsa edizione. Prema sapevamo già avrebbe rinunciato al terzo invito derivante dalla vittoria in ELMS e si presenta con i suoi equipaggi WEC, cosí come WRT ed United Autosports.

_PL55838

Doppia entry garantita ad Inter-Europol cosí come per Cool Racing, e tra gli altri protagonisti dell’ELMS abbiamo tanti nomi francesi quali Duqueine, i vicecampioni ELMS del Panis Racing ed IDEC Sport, che si aggiungono al Graff, vincitrice nell’Asian Le Mans Series appena conclusa tra le LM P3.

_PL53242

Chiudono i ranghi gli equipaggi Pro/Am di Tower Motorsport (vincitore del trofeo IMSA dedicato a Jim Trueman), AF Corse, Racing Team Turkey, Algarve Pro Racing, Nielsen Racing e DKR Engineering, questi ultimi recenti trionfatori dell’Asian Le Mans Series.

21 infine le vetture invitate nell’ultimo outing sulla Sarthe per le GTE, ricordiamo limitata alle sole GTE-Am. Oltre alle Ferrari, Aston Martin, Porsche e all’unica Corvette full-WEC, si aggregano i vincitori dell’Asian Le Mans Series del Walkenhorst Motorsport su BMW, questa volta in in sella ad una Ferrari, i vincitori della Le Mans Cup del GMB Motorsport su Aston Martin e una delle quattro Porsche complessivamente iscritte da Proton Competition per Ryan Hardwick, vincitore del Bob Akin Award IMSA. Gianmaria Bruni, indicato per guidare la 963 LMDh acquisita dal team di Christian Ried, risulta listato sulla 911 #88.

TF Sport presenta una seconda Aston Martin per la line-up del Bullit Racing formata dai fratelli Robin e da Valentin Hasse-Clot, mentre altre due Ferrari extra sono garantite per Kessel Racing e JMW. Chiude la lista dei 62 la Chevrolet Camaro NASCAR dell’equipaggio stellare formato da Jenson Button, Jimmie Johnson e Mike Rockenfeller quale vettura innovativa.

_PL52366

Ben 10 le riserve: la prima posizione è riservata alla Ferrari Spirit of Race dei veterani Matt Griffin, Dane Cameron e David Perel, e si prosegue con la prima delle tre sole LM P2, la vettura del DragonSpeed dei due Montoya ed Henrik Hedman, e con la Ferrari di Risi Competizione, che rischia di saltare la sua seconda Le Mans consecutiva. La lista delle LM P2 comprende con Nielsen Racing ed ARC Bratislava, mentre va segnalato un altro nome celebre, quello dell’ex-F1 Timo Glock nella lista dei ripescabili per Project 1.

L’appuntamento per l’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans è per domenica 4 giugno per la Journèe Test, invece la carovana del WEC si ritroverà già a Sebring fra meno di due settimane per il tradizionale Prologo.

Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans, Piero Lonardo

L’entry list della 24 Ore di Le Mans 2023

TOYwec001

WEC – Il punto sulle Hypercar: Toyota si mostra. Ferrari si prepara a Monza. Kolles presente. Peugeot, ipotesi Pescarolo

La season 11 del World Endurance Championship è alle porte e l’attenzione è sicuramente focalizzata sulle Hypercar. Stamane Toyota ha presentato ufficialmente la nuova versione della GR010 Hybrid.

Il costruttore nipponico, vincitore delle ultime cinque 24 Ore di Le Mans e degli ultimi quattro titoli WEC, si troverà ad affrontare una concorrenza agguerrita, formata da Ferrari, Porsche, Peugeot, Cadillac, Vanwall e Glickenhaus.

TOYwec002

La GR010 Hybrid del 2023 godrà di un propulsore migliorato nelle prestazioni del 3,5 litri da 520 kW e dell’elettrico da 200 kW, ma anche di un’aerodinamica rinnovata con nuovi profili anteriori ed un’ala posteriore di dimensioni minori, allo scopo di incrementare la guidabilità e l’efficienza in pista.

Inoltre, sono state introdotte migliorie alla carrozzeria, con nuove prese d’aria per migliorare il raffreddamento dei freni e permettere interventi più veloci ai box su queste componenti, oltre ad un nuovo sistema di luci per migliorare la visione notturna. Tutto ciò ha comportato anche un risparmio di peso che ha portato la GR010 Hybrid sotto i 1040 kg del peso minimo regolamentare.

Ferrari_Monza

Nel frattempo Ferrari ha proseguito il proprio programma di test, che dopo una seconda puntata a Sebring dopo quella effettuata tra la Roar e la Rolex 24, è terminata a Monza con una due giorni svoltasi in settimana, presenti tutti e sei i piloti incaricati di portare in pista a partire dal Prologo dell’11-12 marzo e poi alla 1000 Miglia di Sebring la 499P, ricordiamo Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen sulla #50 e Alessandro Pier Guidi, James Calado ed Antonio Giovinazzi sulla #51.

Pescarolo-Sport-Peugeot-9X8-

Una delle notizie che hanno animato la settimana dei media è stato l’annuncio da parte di Pescarolo Sport di aver avviato i contatti con Peugeot per schierare una 9X8 Hypercar a partire dalla prossima stagione. Jocelyn Pedrono, attuale detentore dello storico marchio, ha annunciato anche di avere già rinforzato l’organico, con l’assunzione di Joel Rivière e Bruce Jouanny, incaricati di sviluppare il programma sportivo.

JV_VANWALL

A Sebring infine, nonostante i rumors delle scorse settimane, sarà regolarmente presente la Vanwall, che presenterà nell’abitacolo, insieme a Tom Dillmann ed Esteban Guerrieri, Jacques Villeneuve. L’ex-campione del mondo di F1 si è dichiarato entusiasta ai microfoni del WEC di questa nuova avventura col team gestito da Colin Kolles.

L’appuntamento per tutti è per sabato 11 marzo a Sebring per la prima giornata del Prologo.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Ferrari Races, Pescarolo Sport, Vanwall Racing Team

_PL56946

WEC – WRT, United Autosports e Vector Sport completano gli equipaggi

L’inizio della nuova stagione del World Endurance Championship si avvicina e si vanno via via a completare diversi equipaggi in vista del season opener di Sebring.

Per primi il WRT che, in attesa di prendere possesso nel 2024 della BMW Hypercar, si presenteranno ai nastri di partenza della season undici con un trio di comprovata esperienza, formato da Sean Gelael, Robin Frijns e Ferdinand Habsburg per l’Oreca LM P2 #31

Gli ultimi due sono stati gli artefici della trionfale stagione 2021 del team belga, coronata dal titolo LM P2 e dalla vittoria alla 24 Ore di Le Mans, mentre Gelael e Frijns hanno terminato in seconda posizione la scorsa stagione alle spalle di Jota Sport. Ricordiamo che l’altra entry del team, contraddistinta dal numero 41, sarà condotta da Robert Kubica, Rui Andrade e Louis Deletraz.

Lubin_UA

United Autosports dal canto suo ha rotto gli indugi anche sull’ultimo nome da affiancare a Filipe Albuquerque e Phil Hanson sull’Oreca LM P2 #22, nella persona di Frederick Lubin. Per il giovanissimo pilota britannico si tratta del debutto fra le ruote coperte dopo aver militato nelle monoposto nel triennio precedente (F4 British, GB3, Formula Regional Asia ed Euroformula Open).

_PL53179

Infine Vector Sport, che ha presentato Gabriel Aubry e Matthias Kaiser. Il pilota francese vanta già notevole esperienza tra le LM P2 nonostante la giovane età (24 anni), avendo già disputato due stagioni complete col Jackie Chan DC Racing, conquistando il secondo posto di categoria nella Super-Season 2018-19, oltre a cinque partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans.

Kaiser invece proviene dall’ELMS, dove ha disputato l’ultima stagione nelle fila del Muehlner Motorsport, conquistando un podio a Monza. I due dovrebbero fare compagnia a Ryan Cullen, anche se non è chiaro quale sarà il coinvolgimento del pilota irlandese – unico superstite della compagine 2022 – in funzione del programma Isotta Fraschini LMH, del quale Vector Sport sarà incaricato dello sviluppo in pista della vettura che verrà svelata martedì 28 febbraio a Milano.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, United Autosports

_PL57446

USCC – Risi a Sebring con la novità Gabriel Casagrande

In attesa dell’entry list ufficiale della 12 ore di Sebring, Risi Competizione ha svelato il proprio equipaggio per il secondo atto del WeatherTech SportsCar Championship.

Ad affiancare i titolari Davide Rigon e Daniel Serra sulla Ferrari 296 GT3 questa volta ci sarà Gabriel Casagrande, 28enne brasiliano al debutto nella serie statunitense, con l’obiettivo di riscattare la prova di Daytona per i campioni in carica della Endurance Cup.

Casagrande, dopo alcune esperienze in monoposto anche in Europa, vanta una lunga esperienza nella Stock Car Brasil, dove si è laureato campione nel 2021 al volante di una Chevrolet Cruze, oltre ad alcuni outing nella Porsche Cup Brasil ed una stagione nella GT Sprint Race, una propaggine della NASCAR Brasil.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

SC_LMGD

WEC – Rivisto il processo delle Safety Car per Le Mans

Ancora novità per Le Mans del centenario: riviste infatti tutte le procedure riguardanti l’utilizzo delle Safety Car, che sappiamo avere un ruolo determinante sul Circuit de la Sarthe.

Le tre vetture di servizio fin qui hanno raggruppato i concorrenti in modo spesso arbitrario, generando, specie dall’introduzione della divisione del tracciato in tre zone, profonde distinzioni in termini di classifica, ed andando spesso a decidere il risultato finale, specie nelle categorie LM P2 e GTE.

L’azione delle Safety Car verrà ora distinta in tre fasi differenti: ricongiungimento (merging), pass-around (lasciar passare) e drop back (lasciarsi superare).

Il significato concreto di queste tre azioni, che verranno gestite mediante comunicazioni specifiche e l’uso delle luci della vettura di servizio, consiste, in breve:

1) Nel permettere il ricongiungimento delle vetture poste dietro la safety car principale (A) da parte di quelle dietro le altre due. Le macchine costrette ad entrare in pitlane (chiusa) potranno uscire solo dopo che è transitata l’ultima delle vetture dietro la Safety Car A.

2) Alle macchine che hanno dietro di sé il leader di categoria sarà consentito di sorpassare la vettura di servizio A; gli altri concorrenti rimarranno allineati alla parte sinistra della pista. L’eleggibilità al Pass-Around sarà responsabilità del team, con conseguenti penalizzazioni in caso di mancato rispetto del concetto;

3) Si cercherà di ricreare una griglia di ripartenza, mediante il ricongiungimento delle varie classi, a partire prima dalle LM P2, che si porranno sulla parte destra della pista e si lasceranno sorpassare dalle Hypercar, e poi, una volta completata questo processo, delle GTE, che ripeteranno la medesima operazione, ponendosi dietro le LM P2.

In pratica l’intenzione è di creare un serpentone unico di vetture ordinate per piazzamento e categoria. Questa procedura, senza dubbio molto dispendiosa in termini di tempo, non verrà applicata negli ultimi 60’ di gara. Infine, non viene citato il criterio applicato alle cosiddette vetture innovative.

NASCAR56

Al riguardo, nell’ambito della Daytona 500 è stata presentata la livrea ufficiale della Chevrolet Camaro NASCAR modificata iscritta come Garage 56 e che verrà portata in gara da Jimmie Johnson, Mike Rockenfeller e Jenson Button. Qui di seguito l’infografica riportante le differenze tra la vettura NASCAR NextGen ed il Garage 56.

NASCAR-vs-Garage-56-NASCAR-comparison-2023

Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans, NASCAR

_PL50277

USCC – Albuqerque svetta nei test di Sebring. Porsche e Ferrari ancora indietro col BoP

Il WTR with Andretti prepara già la rivincita dopo il secondo posto di Daytona e svetta con Filipe Albuqerque nei test IMSA tenutasi mercoledì e giovedì in preparazione alle 12 Ore di metà marzo.

Il pilota portoghese ha segnato il miglior tempo di 1.46.450 nel corso della sessione finale, precedendo di mezzo secondo Mathieu Jaminet sulla migliore delle Porsche Penske e di 6 decimi Renger van der Zande sulla migliore delle Cadillac.

Alla due giorni hanno partecipato 26 vetture, tra cui tutte le GTP esclusa la BMW #24, con i quattro driver full-season ad alternarsi sull’unica M Hybrid V8 presente, che è risultata la piú lenta del lotto, pagando 1”7 dal best lap.

Va detto che le nuove macchine hanno corso con una nuova versione di Balance of Performance, che va a sostituire quello specifico per la Rolex 24, che vede comunque ancora tutte e quattro le marche allineate in parametri di energia per stint e potenza massima in funzione della velocità.

Modificato leggermente anche il BoP delle GT rispetto a Daytona, che ora vede la Ferrari con un incremento della potenza del boost e Lamborghini e le Porsche con restrittori piú ampi. Davanti alle 13 GTD che hanno partecipato ai test ci sono però sempre le Mercedes, con gli esemplari di Korthoff Motorsports e Winward Racing.

_PL50350

La lista dei tempi mostra miglioramenti per le Huracàn GT3 Evo2, che occupano la seconda fila virtuale con Loris Spinelli en Rahel Frey, mentre le Porsche e Ferrari – qui presente con l’esemplare di Triarsi Competizione – sembrano ancora non al passo dei primi, con distacchi nell’ordine del 1” dal leader Mikael Grenier.

Presenti anche due vetture GTD Pro, la Lexus #14, che presenterà come terza guida Kyle Kirkwood, a Daytona sulla gemella iscritta in GTD, e la Lamborghini di Iron Lynx che con Romain Grosjean ha viaggiato a 3 decimi dal leader Ben Barnicoat, autore di 2.01.743.

_PL58986

Due LM P2 ed una sola LM P3 hanno calcato infine i bump dell’ex-aeroporto, con Scott Huffaker il più veloce tra le Oreca 07 con l’esemplare del TDS Racing, mentre Tony Ave, Seth Lucas e Tonis Kasemets si sono alternati sulla Ligier JS P320 dell’Ave Riley.

L’appuntamento ora è per la SuperSebring 2023, che prenderà il via sabato e domenica 11-12 marzo con il Prologue WEC in vista della 1000 km del venerdì successivo. Le vetture del WeatherTech SportsCar Championship torneranno invece in pista giovedì 16 marzo, alle 10.10 AM locali, con le prime libere in funzione della 12 Ore del 18 dello stesso mese.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati dei test di Sebring

WRT_lineup

WEC – Kubica e Deletraz tornano in WRT. Prema risponde con Kvyat e Bortolotti. Vanwall salta?

Tempo di grandi manovre anche in chiave futura nel World Endurance Championship. Due ex-F1, Robert Kubica e Daniil Kvyat sono attesi ai nastri di partenza della Season 11 della serie mondiale con due squadre di primo piano tra le LM P2, WRT e Prema.

In attesa di poter schierare nel 2024 le nuove Hypercar di BMW e Lamborghini, le due compagini si sono assicurate delle line-up di spicco, con Louis Deletraz, già con Kubica lo scorso anno in Prema e campione col pilota polacco e la squadra belga in ELMS nel 2021, e Rui Andrade sull’Oreca #41. L’equipaggio completo della seconda entry, la #31, che sappiamo già fare capo a Sean Gelael, verrà reso noto in seguito.

Prema_lineup

Prema dal canto suo oltre a Kvyat propone lo specialista delle GT3 Mirko Bortolotti e la giovanissima Doriane Pin, già annunciata sull’Oreca #63. L’altro factory driver Lamborghini, Andrea Caldarelli, si alternerà a Juan Manuel Correa, assente a Sebring, Spa e Monza per i concomitanti impegni con la F2, insieme ai talentini Ben Viscaal e Filip Ugran sulla #9.

Vanwall_rib

Ma la notizia odierna più di spicco riguarda la Vanwall, in quanto ByKolles avrebbe perso la causa intentata per la proprietà intellettuale dello storico marchio britannico nei confronti della società britannica Sanderson International Marketing.

Tutti da verificare quindi, in attesa comunque dell’inevitabile appello, i programmi legati non solo alla partecipazione della nuova Hypercar, che ricordiamo dovrebbe schierare nientemeno che l’ex-campione del mondo di F1 e vincitore delle Indy 500 Jacques Villeneuve, al WEC, ma anche alla realizzazione delle vetture stradali (la versione stradale dell’hypercar ed un’estesa elaborazione di un SUV Hyundai) che sarebbero dovute entrare in produzione presto col marchio Vanwall.

Piero Lonardo

Foto: WRT, Prema, Vanwall

_PL52003

USCC – MSR, back to back a Daytona. Per l’Italia, onori in LM P2 con Bruni primo e AF Corse a podio

A Daytona si è appena conclusa la prima mondiale della nuova classe prototipi, ed il debutto delle nuove LMDh/GTP è stato a dir poco spettacolare, con nove vetture di quattro diversi costruttori a darsi battaglia fino alla bandiera a scacchi.

Alla fine è stato, come da pronostico, uno-due Acura, con il Meyer Shank Racing a ripetere il successo del 2022 con Tom Blomqvist, Simon Pagenaud, Helio Castroneves ed il neoacquisto Colin Braun, ancora una volta davanti al WTR. La gara ha visto una lotta in gran parte equilibrata, con tanti cambiamenti al vertice che hanno coinvolto anche le Cadillac e la Porsche, mentre le BMW sono sembrate le uniche GTP a non potere competere sulla prestazione velocistica.

Importante soprattutto in una gara di 24 ore l’affidabilità, che ha tolto di mezzo le Porsche ed ha rischiato di tenere fuori anche le ARX-06 che dopo la Roar sembravano le vetture da battere. Galeotti i continui rabbocchi di olio motore e la quantità di soste della macchina vincitrice, ben 36 contro le 27, 29 e 31 delle V-LMDh, che completano la top five.

Protagonisti assoluti dei duelli in pista i “soliti” Sebastien Bourdais per il costruttore statunitense e Filipe Albuquerque per l’Acura nerazzurra. Il portoghese, coadiuvato ancora una volta dal team, è riuscito nell’impresa di recuperare due giri nell’ultimo terzo di gara e di combattere per il successo finale, che ancora una volta è sfuggito per un nonnulla, 4”.

_PL51946

Vittoria realmente al fotofinish invece in LM P2, dove il Proton Competition al debutto nella categoria trionfa sulla linea del traguardo con Gianmaria Bruni, James Allen, Francesco Pizzi e Fred Poordad sulla vettura del Crowdstrike per appena 16 millesimi. L’Oreca gestita da Algarve Pro Racing aveva preso a propria volta il comando nel corso dell’ultima mezz’ora sull’entry residua del TDS, vittima di un testacoda nel duello al vertice.

Niente da fare invece per il PR1 Mathiasen campione in carica della serie, che dopo aver recuperato il giro di svantaggio derivante da una penalità comminata a due terzi di gara. Purtroppo per il team di Bobby Oergel, un testacoda da parte di Nicolas Lapierre nel corso della 23ma ora ha vanificato la rimonta che li vedeva nuovamente in lizza per il successo di categoria Completa il podio l’equipaggio di AF Corse composto da Francois Perrodo, Mathieu Vaxivière, Julien Canal e Nicklas Nielsen.

_PL58349Gara ad eliminazione anche e soprattutto tra le LM P3, con il solo equipaggio dell’AWA, sospinto dal promettente Nicolas Varrone, a terminare a pieni giri. Peccato per il Sean Creech Motorsport, dominatore di gran parte della gara e tradito dal cambio a tre ore dal termine, ma capace comunque di portare a casa la piazza d’onore, seppure staccatissimo, a 12 giri. Chiude il podio il Performance Tech, a 16 tornate.

_PL51238

Passando alle GT, ancora una volta un equipaggio Pro/Am ha preceduto uno Pro sul traguardo. L’impresa è riuscita allo Heart of Racing, che ha piazzato l’Aston Martin #27 davanti alla Mercedes del WeatherTech Racing, che si è aggiudicata il successo , appunto, tra le Pro.

_PL57166

Il podio delle Pro si completa con due degli equipaggi che hanno animato la competizione, la Corvette, irriconoscibile, in positivo, rispetto allo scorso anno, e la Lexus del Vasser Sullivan. In GTD, i costruttori britannici monopolizzano il podio con l’altra Vantage del Magnus Racing e la McLaren di Inception Racing. Grande delusione per la Mercedes del Winward Racing, ricostruita dopo il crash di giovedi, che ha dovuto cedere le armi a mezz’ora dal termine, vittima del cedimento della sospensione posteriore sinistra dopo il contatto con la Corvette all’ultimo restart. Nello stesso avvenimento, una carambola innescata dalla Ferrari di AF Corse, lasciando il solo esemplare di Triarsi Competizione a completare la gara.

Si trattava di una prima uscita è vero per la 296 GT3, e forse il BoP specifico di Daytona non ha aiutato sulla prestazione velocistica, ma crediamo che a Maranello e nella sede di Oreca, il partner tecnico che ha sostituto Michelotto ci sarà bisogno di fare il punto prima di affrontare Sebring, circuito come noto ben più impegnativo tecnicamente. Incommentabile, sempre causa BoP, la gara delle tante nuove Porsche 992, che però, al netto di incidenti causati da situazioni di gara, non hanno avuto problemi di affidabilità

E’ tutto da Daytona. L’appuntamento con la massima serie endurance USA è per la 12 ore di Sebring, il 18 marzo.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 61ma Rolex24 at Daytona

_PL51064

USCC – Il WTR si ricongiunge a due ore dal termine: se la giocano in 4

La rimonta del WTR with Andretti è andata a compimento a tre ore dalla bandiera a scacchi della 61ma Rolex 24 at Daytona. Guidati dal solito Albuquerque super, ma aiutati anche da un paio di Full Course Yellow, l’Acura #10 non solo ha ripreso il giro dei tre battistrada, ma si è portata a contatto delle due Cadillac del Team Ganassi e dell’altra ARX-06 dell’MSR, i quali fin qui si sono ripetutamente scambiati le posizioni a causa delle diverse strategie.

_PL51137

Le due Porsche invece non sono più un fattore, e non solo la #6 si è fermata in pista dopo aver provato il tutto per tutto per ricongiungersi con i battistrada, ma anche l’altra 963 ha dovuto sottostare ad una nuova sosta ai box per cambiare ancora la batteria. Le due GTP di Stoccarda inseguono da lontano, dietro anche alla V-LMDh dell’Action Express e alla BMW #24, che completano l’attuale top five.

Protagonista della neutralizzazione #9 l’Oreca LM P2 dell’High Class Racing, che picchiava duro in curva 7 con Anders Fjordbach. Nella classe cadetta il PR1 Mathiasen, penalizzato ore prima dopo aver dominato le prime fasi di gara, ha frattanto ripreso il gruppetto dei primi, anche grazie al drive-through comminato al TDS per pit entry violation, generando anche qui un poker di potenziali vincitori che comprende anche il Crowdsrtike by APR e

Dramma invece per il Sean Creech Motorsport, che vede buttare via un successo ormai acquisito nelle LM P3 per colpa dell’attuatore del cambio. Wayne Boyd ora procede in solitario con oltre 20 giri di vantaggio con la Duqueine dell’AWA #17.

Infine in GTD è ancora incertezza, con l’Aston Martin dello Heart Of Racing al comando della categoria, mentre la Corvette, la Lexus del Vasser Sullivan e la Mercedes del WeatherTech Racing sono a contendersi l’alloro tra i Pro.

_PL51696

Tornando alle GTD, sempre nel giro dei primi anche l’altra Aston del Magnus Racing sospinta dall’ex-campione WEC Nicki Thiim e la Mercedes del Winward Racing, mentre anche la Ferrari #21 è ora attardata ai box, lasciando l’onore del Cavallino alla sola 296 GT3 del Triarsi Competizione, che prosegue in P12 di categoria.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo 22 ore di gara

_PL58716

USCC – A 6 ore dal termine è lotta a tre per il successo finale a Daytona

La battaglia per la vittoria finale a Daytona si è ristretta verosimilmente a tre soli contender. La Porsche #6 che aveva illuso nel corso delle prime ore della domenica è stata costretta a perdere 4 giri ai box per una sosta non prevista seguente ad un testacoda. Paradossalmente l’altra 963 penalizzata nelle primissime fasi di gara procede ora con un ottimo passo ed ha raggiunto la top ten.

_PL59895

Peggio ancora però è andata alla Cadillac di Action Express, che scivola definitivamente out of contention a causa di un danno alla sospensione che costa 17 giri al team di Denver, NC.

Davanti la lotta per il primato rimane quindi appannaggio solo dell’Acura dell’MSR e delle due Cadillac gestite dal Team Ganassi, con la dorata #01 e l’ARX-06 a scambiarsi ripetutamente la testa della gara a causa delle strategie leggermente sfasate. Quarta piazza per l’Acura del WTR with Andretti, che è riuscita a recuperare non solo la posizione sulla BMW meglio piazzata ma anche uno dei due giri persi durante la notte sui primi.

_PL57490

Anche la lotta tra le LM P2 a tre quarti di gara è limitata a tre sole vetture, con TDS e Crowdstrike by APR a contatto diretto ed AF Corse a seguire a breve distanza, mentre il trio delle LM P3 continua invece a sgranarsi a favore nuovamente del Sean Creech Motorsport, che ora vanta 2 giri di vantaggio sulla Duqueine AWA #17.

Situazione infine ancora fluida tra le GT. La palma dei migliori a sei ore dalla bandiera a scacchi va all’Aston Martin #27 dello Heart of Racing fra le GTD e alla Mercedes del WeatherTech Racing tra le GTD Pro. Sono comunque ancora sei le vetture ancora nello stesso giro, con la Corvette a contatto della AMG GT3 #79, ora con Jules Gounon al volante.

Tra queste non vi è più la Mercedes del Korthoff Motorsports, costretta ad una lunga sosta per un problema ad un cuscinetto. Peccato anche per la penalità comminata all’Acura NSX GT3 del Racers Edge, che peraltro ha corso diverse ore senza cofano, che costa una tornata a Ryan Briscoe e compagnia.

Da segnalare infine il calvario della Lamborghini delle Iron Dames, costretta nuovamente ai box e ora a 23 giri dal leader. Ultimo ritiro della lista ufficiale che fin qui ammonta a 9 unità su 61 partenti per l’Oreca dell’ERA Motorsport, vincitrice qui tra le LM P2 nel 2021.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo diciotto ore di gara