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WEC – Dalla Lana si ritira: entra Heart of Racing. Aitken rinforzo Cadillac

Abbastanza inaspettata, stamane è giunta la notizia del ritiro immediato dalle competizioni di Paul Dalla Lana. Il gentleman più vincente della storia del WEC, con un titolo GTE-Am all’attivo e ben 17 vittorie a partire dal 2013, ha deciso di appendere il fatidico casco al chiodo all’età di 57 anni.

Le ultime due gare di Sebring e Portimao lo hanno visto in azione con Axcil Jefferies e Nicki Thiim sempre con la sua fida Aston Martin, marchio che non ha mai abbandonato in questi 10 anni, mancando solamente il successo a Le Mans, col secondo posto di categoria quale miglior piazzamento lo scorso anno ma soprattutto la vittoria sfiorata nel 2015 col crash negli ultimi minuti di gara.

Il posto del NorthWest AMR viene preso dallo Heart of Racing, realtà emergente del motorsport USA, che già a partire dalla 6 Ore di Spa-Francorchamps si presenterà con Ian James, Alex Riberas ed il nostro Daniel Mancinelli, recente protagonista nel GT italiano dopo aver riscosso risultati di alto livello nelle prime fasi di carriera nei campionati monoposto Renault. La vettura manterrà il numero 98.

Novità anche in casa Cadillac con Jack Aitken chiamato a rinforzare l’equipaggio della seconda V-Series.R iscritta alla kermesse belga. L’ex-tester Williams F1 affiancherà Sebastien Bourdais e Renger van der Zande sulla vettura #3, stante l’impossibilità da parte del terzo pilota designato per le gare di durata negli States, Scott Dixon, impegnato nel weekend con IndyCar.

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Aitken, reduce dal successo alla 12 Ore di Sebring IMSA, farà parte della line-up della terza Cadillac iscritta alla 24 Ore di Le Mans da Action Express insieme a Pipo Derani e ad Alexander Sims. Personale del team di Denver, NC sarà presente già a Spa per prendere confidenza con la serie mondiale insieme agli uomini del Team Ganassi.

L’appuntamento con la 6 Ore di Spa-Francorchamps è per giovedì 27 aprile con le prime libere alle ore 11.30. Qualifiche venerdì 28 alle 17.00 e start della gara 12.45 di sabato 29 aprile. A precedere le vetture nel giro di ricognizione, la MissionH24 a idrogeno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

Terruzzi

WEC – Caro GiorgioTerruzzi, anacronistico e noioso sarai tu….

Sull’organo di stampa web della Red Bull, un GiorgioTerruzzi forse infastidito dall’insonnia (l’articolo è stato postato alle 0.49) ha espresso il proprio giudizio – negativo – sulla gara di Portimao.

L’articolo si intitola “L’alternativa assente”,  lo potete trovare QUI  e consiste sostanzialmente un peana circostanziato per l’aver dovuto “dedicare una mezza domenica” (cit.) alla seconda prova del World Endurance Championship.

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Terruzzi ha definito la gara una corsa “senza storia ma lunga il triplo” (di un GP-ndr). Si perchè il metro di paragone è sempre il solito, la F1. Poco importa che la gara abbia visto una top five composta da cinque marchi diversi, con una Ferrari ancora una volta a podio assoluto, e solo alla seconda gara, dopo i tanti trionfi in GT.

Lunga vita forse alle gare sprint (sempre secondo GiorgioTerruzzi), largo a “qualche hypercar in più, a qualche campione piú amato e noto”, a “tempi e regole fasate su una modernità indispensabile”.

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Da addetti ai lavori, ma anche da appassionati di motorsport vero, non artificiale, siamo sempre pronti ad accogliere i suggerimenti, tutto è migliorabile e anche noi auspichiamo l’ingresso di nuove Hypercar oltre Toyota, Ferrari, Cadillac, Porsche, Peugeot (mica pizza e fichi..), Glickenhaus, Vanwall, più BMW, Alpine, e Lamborghini dal 2024, Isotta Fraschini speriamo prima e magari anche l’Acura che fa sfracelli negli States sotto l’egida Honda.

Di campioni amati poi ne abbiamo tantissimi, e tanti di questi sventolano il tricolore, a differenza della F1. I consigli dettati forse da ordini di scuderia, che nell’ambito lavorativo di GiorgioTerruzzi conoscono benissimo, però, non ci interessano.

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“La passione non passa dalla confusione e, soprattutto, dalla noia.” Conclude GiorgioTerruzzi, dimenticando d’un botto i fattacci di Melbourne, Spa, Abu Dhabi ed i domini incontrastati di Mercedes e Red Bull..

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I veri appassionati dell’endurance in fondo ti ringraziano, GiorgioTerruzzi, perchè non ti sei accodato a tutti coloro, fans e testate, Autosprint in testa, che stanno idolatrando anche troppo il mondiale endurance delle hypercar in cerca di chissà quale favore da parte di un qualche costruttore ed andarsi a vedere da VIP la Le Mans del centenario, che coronerà verosimilmente questa prima nuova stagione d’oro dell’endurance.

Peró, seriamente, GiorgioTerruzzi, potevi anche postare una foto non tratta da un contest Red Bull….. e dire che di piloti sponsorizzati dalla bibita ce ne sono tanti nel paddock, anche campioni del mondo!

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P.S.: Grazie anche da parte di Italian-Endurance.com, visto che ci hai dato lo spunto per acchiappare qualche vero appassionato di motorsport in più

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, RedBull.com (in trasparenza)

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WEC – A Portimao, finalmente tre costruttori diversi sul podio, ma davanti c’è sempre Toyota

In realtà addirittura tutta la top five della 6 Ore di Portimao è composta da altrettanti costruttori diversi di LMH, ma ancora una volta è la Toyota ad aggiudicarsi il successo finale.

Su questo impegnativo tracciato, reso ancora più insidioso da temperature africane, i costruttori hanno potuto mettere a frutto solo in parte le lunghe sessioni di test (parentesi, Ferrari rimarrà qui anche domani) svolte in inverno, ed il risultato è stato che ogni casa ha lasciato per strada qualcosa.

Ha iniziato Toyota già dopo meno di 90’ con un problema al trasponder dei dati, poi è stata la volta di Ferrari, con il sistema brake-by-wire della 499P #51 a cedere dopo la metà gara, poi la Porsche #7 ha pagato un problema al servosterzo. La Peugeot #93 infine si era già autoeliminata nella lotta per il primato prima ancora del via.

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Cadillac ha tratto il meglio dalla sua unica LMDh chiudendo appena fuori dal podio, che dietro la GR010-Hybrid dei campioni del mondo in carica Brendon Hartley, Ryo Hirakawa e Sebastien Buemi, quest’ultimo recordman assoluto WEC con 20 successi, vede la Ferrari di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen e la Porsche di Andrè Lotterer, Kevin Estre e Laurens Vanthoor.

Alessandro Pier Guidi riuscirà comunque a classificare, non senza problemi, la seconda 499P in P6, cosí come Glickenhaus che conquista l’ottava piazza.

In tutta questa diversità manca solo la Vanwall, protagonista dell’unica neutralizzazione dopo essere terminata senza freni in curva 10 con Jacques Villeneuve alla guida, dopo la bella prestazione all’esordio di Sebring.

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La lotta al coltello nelle altre due categorie ha premiato United Autosports in LM P2 e Corvette in GTE-Am.

L’altalena di posizioni fra le tante Oreca della categoria cadetta ha visto sempre almeno un esemplare del team angloamericano lottare per la testa della gara, e alla fine è stata doppietta per Giedo van der Garde, Oliver Jarvis e Joshua Pierson sui compagni di squadra Ben Hanley, sostituto di Filipe Albuquerque impegnato a Long Beach, Phil Hanson e Frederick Lubin. Completa il podio il WRT con Rui Andrade, Robert Kubica e Louis Deletraz.

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Infine in GTE-Am, le varie Ferrari 488 non sono riuscite a trarre vantaggio dal Success Ballast assegnato alla Corvette di +30 kg e alla fine è secondo successo consecutivo per Ben Keating, Nico Varrone e Nicky Catsburg.

Alessio Rovera ha dato spettacolo nelle fasi finali fino ad arrivare alle terga della C8.R, senza riuscire peró a completare il sorpasso decisivo. Primo podio stagionale anche per le Iron Dames, che nelle fasi iniziali sono state una vera spina nel fianco per il gentleman texano, il quale è riuscito ad evitare al pelo una pericolosissima penalità per track limits.

Per il WEC è tutto da Portimao; ci si vede a Spa-Francorchamps fra appena due settimane. Nel frattempo spazio all’ELMS col season opener di Barcelona.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 ore di Portimao

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WEC – Portimao, a metà gara, podio Toyota-Ferrari-Porsche

E’ una giornata torrida quella che ospita il secondo round del World Endurance Championship all’Autodromo do Algarve, che peró presenta una buona cornice di pubblico, che ha dimostrato di apprezzare lo sforzo degli organizzatori portoghesi, i quali hanno riportato la massima serie endurance dopo due anni dall’one shot generato dalla pandemia.

Al pronti via, con l’Oreca LM P22 di United Autosports retrocessa di tre posizioni post qualifica e soprattutto la Peugeot #93 che non accenna a partire e deve accodarsi dalla pitlane, è attento Mike Conway ad approfittare della lotta fra il teammate in pole, Sebastien Buemi, e le due Ferrari dalla seconda fila, con James Calado pronto ad infilarsi tra le due GR010-Hybrid, mentre Nicklas Nielsen si ritrova in P5 dietro anche alla Porsche di Laurens Vanthoor.

La gioia del Cavallino dura però poche tornate, perchè Buemi dopo tre tornate torna alle spalle del compagno, mentre Nielsen si accoda all’altra 499P. Tra le LM P2, la vettura del Vector Sport subisce un contatto al via e lascia spazio a Sean Gelael di Jota Sport, mentre Diego Alessi è abile ad infilarsi nella lotta fra la Corvette di Ben Keating e la Porsche di Sarah Bovy in GTE-Am.

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La lotta si infiamma anche fuori dalle Hypercar, con le due vetture di United Autosports a prendere temporaneamente il comando mentre Keating e la Bovy si scambiano un pai di volte le posizioni dietro la Ferrari 488 #21.

Mentre le due Toyota si scambiano nuovamente le posizioni, pare il momento della Cadillac, che nell’ambito del primo giro di pitstop si ritrova addirittura davanti alle Ferrari, ma la V-Series.R è costretta anch’essa ad una sosta extra per cambiare le gomme spiattellate nell’effort di portarsi a podio. Dietro le due 499P emerge la Peugeot #94.

Il primo vero colpo di scena al termine alla metà della seconda ora, allorquando la Toyota #7 è costretta dalla direzione gara ad una lunga sosta per riparare il trasponder dei dati di sinistra. Lo stop inaspettato costa agli uomini del Gazoo Racing 8 tornate.

Iniziano i primi cambi in GT ed è ora il turno di Lilou Wadoux di prendere il testimone dall’altra Ferrari, mentre una delle due Oreca di United Autosports è costretta ad una furiosa rimonta dopo aver perso contatto con la vettura gemella, che ora conduce le LM P2 con Josh Pierson davanti a Daniil Kvyat, il quale ha ereditato il volante da Doriane Pin.

Il secondo colpo di scena riguarda invece la Ferrari #51, condotta ora da Antonio Giovinazzi, che accusa di aver perso il recupero in frenata. Purtroppo per il Cavallino l’ex-Alfa Romeo F1 non può più rispondere agli attacchi della concorrenza, e cede presto alla Porsche #6 di Kevin Estre.

I distacchi dalla Toyota leader sono ancora nell’ambito del giro per i primi cinque, che si completano con la Peugeot #94, ora con Gustavo Menezes al volante.

Nelle LM P2, la carica di Phil Hanson ha riportato l’Oreca #22 alle spalle di Mirko Bortolotti, polesitter ieri con Prema, ma a parte le vettura del Vector Sport, costretta lungamente ai box per riparare i danni del contatto sostenuto in partenza, tutte e undici vetture sono ancora nello stesso giro.

In GTE-Am, la Porsche delle Iron Dames, ora con Rahel Frey, ha per il momento la meglio sulla Corvette, che precede di circa 8”, mentre le due Ferrari di testa ora sono la #54 di Davide Rigon e la #21 di Simon Mann. Gara completamente no invece, almeno per ora, per le Aston Martin, con il solo esemplare dell’ORT by TF ancora in contention, P5: l’esemplare di D’Station costituisce il primo ritiro tra le Vantage, mentre la #98 dell’AMR ha dovuto scontare una lunga penalità.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la terza ora di gara

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USCC – Primo successo per la Porsche 963 a Long Beach

Una strategia vincente del Team Penske ed un problema all’unico pit da parte dell’Acura del WTR with Andretti sono state le chiavi del primo storico successo della Porsche 963 nella showcase di Long Beach, terzo atto del WeatherTech SportsCar Championship, con Nick Tandy e Mathieu Jaminet.

Le due LMDh di Stoccarda hanno optato per mantenere le medesime gomme per tutti e 100 i minuti di gara, e dopo 49’ si sono trovate al comando, mentre Ricky Taylor, il quale aveva ereditato la vettura dal polesitter, Filipe Albuquerque, era costretto ad inseguire.

L’Acura #10 riusciva a portarsi alle spalle delle due Porsche, ma una volta avuto la meglio sull’altra 963 di Matt Campbell, nel tentare il tutto per tutto sulla capolista andava a terminare la gara nelle barriere di curva 1 a due giri dalla bandiera a scacchi.

Tra le due Porsche si piazzava la BMW Di Connor de Philippi e Nick Yelloly, che aveva seguito a ruota Taylor; completano la top five, uniche a pieni giri, la seconda BMW M Hybrid V8 e la Cadillac dei vincitori di Sebring dell’Action Express.

Un incidente al via ha invece tolto subito di mezzo l’altra V-Series.R di Sebastien Bourdais e Renger van der Zande, penalizzando anche l’altra Acura del MSR, che con un giro di svantaggio.

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In GTD Pro, nessun rivale per la Lexus del Vasser Sullivan di Jack Hawksworth e Ben Barnicoat, che ha condotto sin dalla pole conquistata ieri. La lotta al coltello per la seconda piazza fra la Porsche dello Pfaff Motorsport e la Corvette ha visto trionfare quest’ultima per la piazza d’onore.

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Strategia vincente infine anche in GTD, dove il Paul Miller Racing ascrive la terza vittoria di fila sulle strade californiane. Una sosta ritardata nei confronti della capolista dello Heart of Racing, vincitori qui lo scorso anno tra i Pro, ha permesso a Bryan Sellers di ritrovarsi davanti all’Aston Martin di Roman de Angelis. Chiude il podio la Lexus #12 di Aaron Telitz e Frankie Montecalvo.

Alla gara non hanno partecipato la Porsche dell’AO Racing e l’Acura del Racers Edge w/WTR, incidentate in qualifica.

In classifica generale, col risultato odierno l’equipaggio della Porsche #6 passa al comando di misura sull’Action Express e sul WTR with Andretti. Barnicoat ed Hawksworth dal canto loro scalzano i leader della GTD Pro, Jules Gounon e Dani Juncadella, oggi solamente quinti in categoria, cosí come il Paul Miller Racing nei confronti della McLaren di Inception Racing in GTD.

Il prossimo appuntamento con la massima serie endurance americana è fra un mese a Laguna Seca, presenti tutte le classi salvo le LM P3, gara in cui dovrebbe debuttare la terza Porsche del JDC-Miller.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Vasser Sullivan, BMW M Motorsport

L’ordine di arrivo

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WEC – Toyota monstre: uno-due e record nelle qualifiche. Bortolotti stellare in LM P2, Keating pole-bis in GTE-Am

Come avevamo ipotizzato non ci eravamo nemmeno avvicinati ai tempi reali di qualifica, e le due Toyota poco fa a Portimao hanno scherzato con la concorrenza, piazzando una doppietta con Brendon Hartley al top con 1.30.171 davanti a Kamui Kobayashi, poco meno di 3 decimi dietro.

Il portacolori della GR010-Hybrid #8 ha migliorato di ben 3 decimi anche il record, appartenente all’Alpine LM P1 che conquistò qui la pole nella 8 Ore del 2021.

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Le Ferrari hanno fatto il loro, migliorandosi notevolmente, ma non quanto le due hypercar del Sol Levante, e si appropriano della seconda fila con Nicklas Nielsen e James Calado, a 1”4 e 1”7 rispettivamente. Il resto del lotto giace ancor più indietro, capitanato dalla Porsche #6 di Kevin Estre, a 2”2, e si chiude come da copione con le uniche LMH non ibride, Glickenhaus e Vanwall,  oltre 3” dal leader.

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Avvincentissime invece le altre due sessioni con duelli al limite dei millesimi. Tra le LM P2, Mirko Bortolotti ha chiuso il duello a distanza delle libere contro l’Oreca di Vector Sport superando Gabriel Aubry di un solo millesimo col tempo di 1.34.303.

E dire che la qualifica di categoria era iniziata con i meccanici Prema a correre dietro la vettura #63 per riportarla in piazzola allo scopo di risolvere un problema al retrotreno. Non ci risultano comunque al momento controindicazioni al risultato della pista, che vede la top seven, che prosegue con la #22 di United Autosports, racchiusa in appena 3 decimi.

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Spettacolare anche la lotta in pista nelle GTE-Am, che ha visto primeggiare per la seconda volta di fila Ben Keating con la Corvette. I 30 kg extra di Success Ballast sono stati poco efficaci nel rallentare la C8.R, che ha disposto della Porsche Iron Dames di Sarah Bovy di oltre 2 decimi.

Solo seconda fila per le Ferrari, che invece avevano brillato nelle libere con i factory drivers al volante, con Ulysse de Pauw e Thomas Flohr. In ombra invece le Aston Martin, che chiudono la top five di categoria con Ahmad Al Harty e la Vantage dell’Oman Racing Team by TF Sport.

Lo start della 6 Ore di Portimao domani alle 12.00 locali, vale a dire le 13.00 nostrane. Ricordiamo che l’evento sarà visibile solo a pagamento su WEC TV e sui canali Eurosport e SkySport.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Prove di qualifica nelle Libere 3: Calado si infila tra le Toyota

Si inizia a fare sul serio a Portimao in vista delle qualifiche della 6 Ore, secondo atto del World Endurance Championship.

Brendon Hartley ha presto fissato i cronometri sull’1.31.795, abbassando di un ulteriore mezzo secondo la migliore prestazione del weekend del compagno di squadra Sebastien Buemi, ma la notizia importante è che la Ferrari si è portata a ridosso delle Toyota sul giro secco.

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James Calado e la 499P #51 ha staccato infatti il secondo tempo a meno di 2 decimi dal campione del mondo in carica, davanti alla seconda GR010-Hybrid.

Le altre LMH, compresa la seconda Ferrari, seguono con distacchi tra gli 1” e i 2”; anche la Vanwall fa parte di questo pacchetto, dopo aver girato finalmente con continuità.

Come ieri pomeriggio, ancora Vector Sport e Gabriel Aubry al top delle LM P2, col tempo di 1.34.265, precedendo di appena 2 millesimi Louis Deletraz con l’Oreca #31 del WRT, che a sua volta si piazza davanti la vettura gemella, grazie all’effort di Robin Frijns.

Scendono i tempi anche in GTE-Am, e davanti a tutti ci sono ancora due Ferrari, grazie ai nostri portacolori Davide Rigon ed Alessio Rovera. Il vicentino, non gravato da zavorre aggiuntive, ha fissato i cronometri sull’1.40.426, togliendo 8 decimi alla prestazione di ieri da parte dell’altro factory driver GT Daniel Serra.

A seguire in classifica generale le due Porsche di Iron Lynx, con Michelle Gatting ed Alessio Picariello. Da capire se come a Sebring, le Aston Martin si “risveglieranno” o meno in qualifica, vale a dire fra due ore, alle 15.30 locali (le 16.30 italiane), visibili sull’app a pagamento WEC TV e su Eurosport.

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La sessione è stata brevemente interrotta per le conseguenze del contatto fra la Peugeot #94, guidata da Gustavo Menezes, e l’Alpine #35 di Memo Rojas, che ha avuto la peggio e, con la gomma posteriore destra esplosa, è stata portata a spinta ai box.

Infine, la direzione gara dopo l’incidente di ieri nella gara di contorno, la Porsche Cup Iberica, ha chiuso l’accesso al pubblico e ai fotografi in curva 1. Sicuramente vi è stata una dinamica a dir poco particolare, ma ci sentiamo di condividere la scelta della direzione gara, a titolo cautelativo.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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USCC – Albuquerque torna in pole a Long Beach

Sarà Filipe Albuquerque a partire dalla pole position nella showcase di Long Beach del WeatherTech SportsCar Championship.

Il pilota del WTR with Andretti, che ha dato priorità al commitment IMSA rispetto alla concomitante 6 Ore di Portimao, ha ribadito la superiorità stagionale delle Acura GTP, precedendo nelle qualifiche svoltesi nella tarda serata italiana, col tempo di 1.09.909, Tom Blomqvist con l’altra ARX-06 del Meyer Shank Racing, dopo che entrambe le vetture hanno dominato anche le due sessioni di libere svoltesi pure in giornata.

Solo terzo tempo, a ben 1” dal leader, per la Cadillac del Team Ganassi di Sebastien Bourdais, vincitori qui lo scorso anno, a precedere di un nulla la migliore delle BMW con Nick Yelloly, mentre i vincitori di Sebring dell’Action Express dovranno accontentarsi della settima piazzola davanti alla Porsche di Felipe Nasr, che chiude il lotto delle GTP.

Tra le GT, miglior tempo per Marco Sorensen, al debutto sulle strade della città californiana, con l’Aston Martin dello Heart of Racing iscritta fra le GTD con 1.17.811, appena 6 millesimi meglio del best crono delle GTD Pro per Jack Hawksworth, un altro pilota che in questa stagione si dividerà tra USA ed Europa, con la Lexus del Vasser Sullivan.

Le qualifiche delle GT sono state interrotte a 2’ dal termine per un paio di incidenti che hanno visto coinvolti l’Acura NSX GT3 del Racers Edge Motorsports di Ashton Harrison e quindi la Porsche dell’AO Racing di PJ Hyett, entrambe a muro in curva 8. Quest’ultima sarà costretta a saltare la gara di domani, che partirà alle alle 5.05 PM ET di sabato 15 aprile, cioè le 23.05 italiane. La gara sarà godibile come sempre in free streaming sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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WEC – A Portimao la musica non cambia nelle libere 2. Paura in gara di contorno

Il secondo turno di libere della 6 Ore di Portimao non ha mischiato le carte, almeno per quanto riguarda le prime posizioni. Davanti a tutti ci sono sempre due Toyota, con Kamui Kobayashi che ha sensibilmente ritoccato il limite stabilito in mattinata da Sebastien Buemi con 1.32.155.

Prove di qualifica? Considerando che due anni fa la pole dell’Alpine LM P1 “boppata” fu di 1.30.364 crediamo che il limite si abbasserà ancora di molto. L’altra GR010-Hybrid, cosí come le due Ferrari 499P, non hanno fatto altrettanto e si sono mantenute a distanza dal leader. La top five questo pomeriggio viene completata dalla migliore delle Peugeot con Nico Müller, a oltre 1”6. Miglioramenti anche per Glickenhaus e Vanwall; la prima si accoda al gruppo delle LMH, mentre la Vandervell 680, a lungo ferma in pitlane, rimane al livello delle migliori LM P2.

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A sorpresa è Gabriel Aubry per Vector Sport a capeggiare la lista dei tempi della seconda categoria prototipi, pur non superando il limite stabilito stamane da Mirko Bortolotti, davanti ad Alberto Costa di Inter-Europol e allo stesso Bortolotti.

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In GTE-Am, Daniel Serra sembra non subire il Success Ballast e lima ancora il best crono con 1.41.209 davanti a Lilou Wadoux con l’altra Ferrari 488 del Richard Mille AF Corse. Le GT del Cavallino chiudono con una tripletta grazie a Davide Rigon e la #54 di AF Corse. Nessuna interruzione nei 90′ a disposizione dei concorrenti.

Ma l’avvenimento che rischiava di segnare in negativo questo evento è avvenuto nella gara di contorno della Porsche Cup Iberica, dove la 911 GT3 Cup di Alexandre Areia, senza freni, dopo aver superato tutta la ghiaia senza rallentare abbastanza, si è schiantata sulle gomme a protezione di curva 1, finendo tra le tribune.

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Fortunatamente non vi erano spettatori in quella sezione, ma in caso contrario l’incidente avrebbe potuto avere conseguenze molto serie.

Domani in programma la terza ed ultima sessione di prove libere e le qualifiche, rispettivamente alle 11.15 e alle 15.30 locali (+ un’ora per l’Italia). Le libere 3 saranno godibili anche gratuitamente sul canale YouTube del WEC, mentre le qualifiche si potranno vedere sull’app a pagamento WEC TV e su Eurosport. SkySport, come per Sebring, si limiterà alla gara, nonostante l’ampia disponibilità di canali nel palinsesto motori del weekend.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo e Copyright sconosciuto (crash Porsche)

I risultati delle Libere 2

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WEC – A Portimao, uno-due Toyota già nelle Libere 1, ma la Ferrari c’è

Le Toyota dettano subito il ritmo nelle prime libere della 6 ore di Portimao, secondo appuntamento stagionale del World Endurance Championship.

Contrariamente al recente passato, le due Hypercar nipponiche hanno imposto da subito la loro supremazia, stabilendo i propri giri veloci nelle fasi iniziali dei primi 90’ a disposizione, con Sebastien Buemi e Mike Conway a segnare le migliori prestazioni con l’elvetico autore di 1.32.792, quasi 4 decimi meglio del teammate.

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Le Ferrari però seguono da presso, con Alessandro Pier Guidi e Nicklas Nielsen a meno di 7 decimi dal leader. A seguire le due Porsche Penske con distacchi entro il secondo, mentre l’unica Cadillac presente (ricordiamo che a Spa ci saranno due e a Le Mans ben tre esemplari di V-Series.R in pista) ha girato poco e termina a 1”3. Ancora più lontane le Peugeot, mentre Vanwall e Glickenhaus terminano nel gruppone delle LM P2.

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Best lap nella categoria cadetta per Mirko Bortolotti, autore di 1.34.542, il migliore della doppietta temporanea Prema, che prosegue col talentino olandese Bent Viscaal.

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Nelle GTE-Am infine, Daniel Serra con la Ferrari di Kessel he letteralmente stracciato la concorrenza, capitanata dall’Aston Martin AMR di Nicki Thiim, col tempo di 1.41.341. Ricordiamo che da questa gara parte il Success Ballast per la categoria GT superstite, e la gialla Ferrari sconta 10 kg extra grazie al terso posto di Sebring.

Corvette, quinta nella lista dei tempi, carica 30 kg in più, mentre infine sono 20 i kg di zavorra aggiunti alla Porsche #77 del Dempsey-Proton, protagonista, con Mikkel Pedersen, della prima delle tre interruzioni, nella ghiaia in curva 8. A seguire una Full  Course Yellow seguita a 2’ dal termine dal contatto dell’Oreca #41 del WRT nelle barriere che ha chiuso la sessione con leggero anticipo.

Da segnalare infine una sala stampa quantomai presenziata – aggiungiamo noi, anche da giornalisti che l’endurance non l’hanno mai trattata. Ma si sa, il fascino della Ferrari (ma anche della Porsche) è universale…

Il programma giornaliero prosegue con la seconda sessione di libere, sempre della durata di 90’, a partire dalle 15.30 locali (le 16.30 italiane). Potete seguire lo sviluppo dei tempi gratuitamente sul sito WEC https://live.fiawec.com/en/

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1