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IMSA – Jordan Taylor svetta nelle libere 2 alla Petit Le Mans. Rigon e la Ferrari primeggiano in GTD Pro

E’ Jordan Taylor a segnare il miglior tempo nelle seconde libere della Petit Le Mans. Sotto un clima splendido, l’alfiere del WTR w/Andretti è andato vicino con 1.11.081 al best lap segnato al mattino da Sebastien Bourdais, pur non superandolo. La top three del turno si completa con Jack Aitken con la Cadillac di Action Express e Nick Tandy con la Porsche Penske #6.

Unica interruzione per la ruota posteriore sinistra dell’Oreca LM P2 di Ryan Dalziel a spasso in curva 10. La categoria cadetta è stata capeggiata da Steven Thomas con la vettura del TDS ed il tempo di 1.13.373.

Migliorate sensibilmente invece le prestazioni delle GT, con Davide Rigon e la Ferrari di Risi Competizione al top in GTD Pro con 1.18.722, oltre 3 decimi meglio del best lap mattutino di Jordan Pepper.

Questa volta sono ben sei le vetture racchiuse in un decimo. La graduatoria prosegue con la Lexus di Ben Barnicoat, l’Aston Martin di Ross Gunn e la Corvette di Dani Juncadella, per proseguire con Parker Thompson, il migliore tra le entry iscritte in GTD con la Lexus #12, ed il neocampione della categoria Phil Ellis con la Mercedes di Winward Racing.

Nella nottata italiana si prosegue con la sessione in notturna, obbligatoria come a Le Mans, mentre domani in programma le qualifiche, a partire dalle 3.25 PM ET, le 21,25 nostrane, godibili in diretta sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Raceway Road Atlanta

I risultati delle Libere 2

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IMSA – La Pink Cadillac al top nelle prime libere della Petit Le Mans. 48 full-season nel 2025

C’è una Cadillac rosa al comando delle prime libere della 27ma Petit Le Mans, atto finale del WeatherTech SportsCar Championship 2024. La Cadillac #01, all’ultima apparizione nelle mani del team Ganassi, ha infatti cambiato colorazione in occasione del Breast Cancer Awareness Month, il mese della prevenzione del cancro al seno, che vede impegnati in azioni di supporto diversi protagonisti dello sport professionistico statunitense.

Sebastien Bourdais ha preceduto col tempo di 1.11.013 di quasi mezzo secondo il compagno di squadra Renger van der Zande, probabile rinforzo futuro del WTR, e l’altra V-Series.R di Action Express di Jack Aitken. Più lontane, a 6 decimi, la Porsche di Mathieu Jaminet e la BMW di Philipp Eng. Poco dietro l’altra Porsche Penske del quasi-campione Felipe Nasr.

Tra le LM P2, migliore prestazione per uno dei contender, Felipe Fraga del Riley Motorsport, autore di 1.12.823, sulle due entry di United Autosports di Ben Hanley e Paul di Resta.

Jordan Pepper ha portato in alto la Lamborghini Iron Lynx tra le GTD Pro col tempo di 1.19.048, precedendo sul filo di lana l’Aston Martin di Ross Gunn e la Corvette di Alexander Sims e la Ferrari AF Corse di Miguel Molina, al top tra le GTD, ad appena 80 millesimi dall’Huracàn di testa.

Nessuna interruzione da segnalare nei 90’ a disposizione.

Dopo i tanti annunci spot dei giorni scorsi, diffusa oggi anche l’entry list full-season della prossima stagione. Sono ben 48 le vetture destinate a disputare tutta la stagione 2025, numero che sale a 56 per le cinque venue della Michelin Endurance Cup.

IMSA-GTP-2025-Entry

Salgono a 11 le GTP full-season, con l’aggiunta della seconda Cadillac gestita dal WTR e soprattutto dell’attesissima Aston Martin Valkyrie di Heart Of Racing. Regolarmente presente la Lamborghini Iron Lynx, che proseguirà ad essere presente solo nelle gare lunghe, come anche la Porsche Proton, che riduce pertanto il proprio impegno.

IMSA-LMP2-2025-Entry

Cresce di due unità anche la pattuglia delle LM P2, che passa a 12 entry full-season, con l’aggiunta di Pratt Miller e la separazione fra PR1 Mathiasen ed Inter-Europol, compagine polacca quest’anno gestita dal team di Bobby Oergel.

IMSA-GTD-Pro-2025-Entry

Nove le vetture iscritte in GTD Pro, grazie alla seconda BMW schierata da Paul Miller Racing che va a coprire l’assenza dell’Aston Martin. Unica entry extra per le MEC, una Lamborghini schierata direttamente dalla casa di Sant’Agata e non da Iron Lynx.

IMSA-GTD-2025-Entry

Infine la classe più numerosa, la GTD, con 16 entry che salgono a 21 per le gare lunghe. Le novità si chiamano Van Der Steur Racing (Aston Martin) e DXDT Racing (Corvette), mentre le cinque entry attese nella Endurance Cup appartengono ad AF Corse (2, fra cui la #47 attualmente schierata da Cetilar Racing), la seconda entry di Triarsi Competizione, Lone Star Racing e Iron Dames.

Il programma al Michelin Raceway Road Atlanta proseguirà alle 3.20 PM ET con la seconda sessione di libere.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing, IMSA

I risultati delle Libere 1

Poster

GTWC Europe – La Sprint Cup chiude a Barcelona

Saranno 32 le auto che parteciperanno alla finale della Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup in programma la prossima settimana a Barcelona. Al momento non sono previsti grandi cambiamenti nelle line-up rispetto all’ultimo round di Magny-Cours dello scorso agosto.

Charles Weerts e Dries Vanthoor con la BMW #32 del team WRT contendono il titolo Pro a Lucas Auer e Maro Engel del Winward Racing Team MANN-Filter, sui quali vantano solamente due punti di scarto. Giochi quasi fatti in Silver Cup dove Calan Williams e Sam de Haan del WRT dovranno mantenere il vantaggio di 21 lunghezze su Aurelien Panis e Cesar Gazeau del Boutsen VDS .

Lotta a tre equipaggi Audi tra i Gold, con Luca Engstler e Max Hofer al comando con la #6 del LIQUI MOLY team Engstler e 3,5 e 5 punti rispettivamente di scarto sulle altre R8 LMS GT3 Evo del Sainteloc di Paul Evrard e Gilles Magnus e del CSA Racing di Simon Gachet e Lucas Legeret.

Ancora tre equipaggi ancora in lotta anche tra i Bronze, dove Daniel Harper e Darren Leung di Century Motorsport vantano 9,5 punti su Rob Collard e Sandy Mitchell sulla Lamborghini del Barwell Motorsport e 12 su Eddie Cheever e Jonathan Hui con la Ferrari di Sky Tempesta Racing.

Esce di scena dallo schieramento Madpanda Motorsport che dopo aver terminato prematuramente la parentesi Endurance ha annunciato che si separerà da Mercedes al termine della stagione. Conferma nel gruppo, invece, per l’Audi #84 Eastalent Racing con la coppia composta dai leader provvisori del GT Open 2024, Christopher Haase e Simon Reicher.

A partire da venerdí prossimo 11 ottobre le competizioni per eleggere i campioni della GTWC Europe Sprint Cup.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

L’Entry list di Barcelona

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IMSA – In 54 a chiudere la stagione a Road Atlanta

Full capacity di 54 entry a Road Atlanta per la 27ma Petit Le Mans. L’iconico tracciato della Georgia sarà ancora una volta chiamato ad assegnare i titoli ancora pending in GTP, LM P2 e GTD Pro.

Per l’occasione tornano le line-up a tre e cosí gli assi dell’IndyCar e del WEC Scott Dixon, Brendon Hartley, Kevin Estre, Matt Campbell, Augusto Farfus, Maxime Martin e Colton Herta tornano a rimpinguare gli equipaggi di Cadillac, Porsche, Acura e BMW, a titolo quasi assegnato alla 963 Penske #7 di Dane Cameron e Felipe Nasr, al top anche nella speciale classifica della Michelin Endurance Cup, specie dopo la squalifica della vettura gemella, terza alla Battle On The Bricks.

Tra le 10 LM P2, da segnalare il ritorno di Lilou Wadoux sull’Oreca del Richard Mille AF Corse al fianco di Luis Perez-Companc e Nicklas Nielsen, con Inter-Europol a difendere 98 punti di vantaggio sul Riley Motorsport. Lotta accesa invece nella MEC, dove il TDS è testa a testa con ERA Motorsport e con il team polacco.

Equipaggi a tre anche in GTD Pro, dove Dani Juncadella e Cristopher Mies sono chiamati a difendere i colori di Corvette dopo Sebring. La capolista AO Racing potrà contare sia su Michael Christensen che su Julien Andlauer per consentire a Laurin Henrich di laurearsi campione della categoria, mentre a dare una mano a Ross Gunn sull’Aston Martin #27, oltre alla Vantage gemella, nuovamente schierata tra i Pro, ci sarà Roman de Angelis, oltre al teammate abituale Alex Riberas.

Alessandro Pier Guidi dal canto suo tenterà di rifarsi delle delusioni del GTWC per consentire a Davide Rigon e Daniel Serra di ripetere il successo del 2022 con la Ferrari di Risi Competizione nella MEC. Al comando il Paul Miller Racing, che nel 2025 schiererà ben due M4 GT3 ma perderà Bryan Sellers, chiamato a gestire le Corvette del DXDT Racing.

Novità nella categoria la 296 GT3 del DragonSpeed, che dopo il debutto di Indianapolis schiererà oltre a Toni Vilander, i factory driver Vincent Abril e Thomas Neubauer.

L’unico titolo praticamente già assegnato è quello di Winward in GTD, cui basta prendere il via. Il team texano è al comando anche nella Endurance Cup, dove se la deve vedere con Inception Racing e la sua nuova Ferrari e con l’altra AMG GT3 del Korthoff/Preston Motorsports, reduce da una vittoria e un podio nelle due ultime gare.

Definito anche il BoP del season finale. Le BMW trionfatrici a Indy riceveranno 5 kg extra ma maggior potenza (+ 4 kW e +9 MJ per stint). Leggermente appesantite le Porsche (1 kg extra) ma minor potenza (-3 kW ma + 1 MJ per stint). Aggiustamenti in tal senso anche per Acura, Cadillac e Lamborghini.

Appena due invece le modifiche alle equivalenze delle GT: -10 kg all’unica McLaren rimasta nello schieramento, vale a dire la 720S GT3 Evo di Pfaff Motorsport e +6,5 kW, unita ad un litro extra per l’Acura del Gradient.

Le ostilità in pista al Michelin Raceway Road Atlanta, fortunatamente graziato dall’uragano Helene, inizieranno giovedí 10 ottobre alle 10.40 AM ET con le prime libere. Qualifiche venerdí 11 a partire dalle 3.25 PM ET e start della 27ma Petit Le Mans sabato 12 ottobre alle 12.10 PM ET, pari alle 18.10 italiane. Qualifiche e gara come sempre visibili gratuitamente dal sito IMSA e relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Raceway Road Atlanta

L’entry list della 27ma Petit Le Mans

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IMSA – Penalizzazioni per la Porsche #6 e l’Acura #40: Nasr e Cameron verso il titolo

Colpo di scena al termine delle estese verifiche volute dall’IMSA su diverse vetture GTP impegnate nella Battle On The Bricks di domenica scorsa.

La Porsche Penske #6 di Mathieu Jaminet e Nick Tandy, giunta terza al traguardo dietro le due BMW viene privata del risultato acquisito in pista a causa di un cablaggio risultato differente rispetto all’omologazione, cosí come l’Acura di Louis Deletraz e Jordan Taylor, classificatasi quinta. Per l’ARX-06 #40 imputate alcune componenti del sistema di canalizzazione dei freni.

Le due GTP vengono poste agli ultimi due posti, decimo ed undicesimo, della classifica di classe, e ciò va ad impattare pesantemente la lotta per il titolo nel WeatherTech SportsCar Championship, che ora vede i leader Felipe Nasr e Dane Cameron portarsi a 124 lunghezze di distacco sui compagni di squadra al posto delle 14 emersi dal risultato di gara in vista del season finale di Road Atlanta.

Ciò nonostante la sfortunata prova di Indianapolis che ha visto la Porsche Penske #7 chiudere solamente in P9 a 7 giri dai vincitori a causa di problemi al servosterzo. Sul podio sale l’altra Porsche del JDC-Miller.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport

L’ordine di arrivo definitivo della Battle On The Bricks

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IMSA – Doppietta BMW a Indianapolis. Porsche si rifà nelle GT

Prosegue il momento magico delle BMW che conquistano il primo successo in pista con la M Hybrid V8 nella Battle On The Bricks addirittura con una doppietta. Philipp Eng e Jesse Krohn precedono Connor de Philippi e Nick Yelloly in una gara segnata da un lungo periodo di pioggia.

Diciamo subito che l’Indianapolis Motor Speedway è una bellissima facility ma la pista sembra poco attrezzata per piogge importanti come quella che si è abbattuta nel primo terzo di gara. Tantissimi i testacoda ed i “lunghi”.

La gara inizia comunque su pista asciutta: la Lamborghini Huracàn di Iron Lynx e la Ford Mustang #65, vanno subito a contatto mentre davanti Felipe Nasr si impossessa della leadership con la Porsche capoclassifica.

Dopo 15’ inizia a piovere seriamente e la direzione gara decide di neutralizzare ma non fermare la gara mediante Full Course Yellow. Dopo le prime soste per le wet si decide di ripartire ma il periodo di corsa libera, con Sebastien Bourdais nuovamente al comando, dura pochissimo ed le evoluzioni in pista si moltiplicano, protagonista anche lo stesso Nasr, dritto in T1, che poi incappa anche in una infrazione in periodo di Full C ourse Yellow.

Allo scadere della seconda ora il meteo pare acquietarsi ed inizia il grande momento di Romain Grosjean e della Lamborghini, che arriva anche a prendere la leadership assoluta su Mathieu Jaminet, che con la Porsche #6 ha avuto la meglio sulla Cadillac dorata. Frattanto in LM P2 i leader provvisori di Inter-Europol devono cedere a Nico Pino di United Autosports. Alexander Sims guida un uno-due Corvette in GTD Pro e Jan Heylen sale al comando delle GTD con la Porsche del Wright Motorsports, posizione che non abbandonerà fino al traguardo.

La svolta negativa per la SC63 intorno a metà gara, con un drive-through per un’infrazione al pit che lascia la Lamborghini LMDh fuori dai primi, per poi chiudersi definitivamente nel corso della quinta ora per i postumi del contatto con la Ford Proton di Ben Barker. Nel frattempo la Cadillac di Action Express aveva già reso definitivamente l’anima.

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E’ questo il momento in cui le BMW iniziano a farsi vedere, con Eng prima e Yelloly poi, dalle strategie differenti, a prendere il comando sul resto del lotto. Michael Christensen intanto è salito sulla Porsche di AO Racing e si ritrova in testa alle GTD Pro.

Alla metà gara, dopo l’ennesimo contatto che questa volta veder protagoniste ben tre Ferrari, Krohn, subentrato sulla BMW #24, rompe gli indugi e prende la testa della gara. Con le macchine compattate dall’ennesima Safety Car, è il momento delle due Acura, con Filipe Albuquerque prima e Louis Deletraz in seguito.

Lo svizzero si ritrova addirittura con un giro di vantaggio sulla concorrenza, ma lo stop in rettilineo da parte della Porsche di Felipe Nasr, ancora una volta vittima di un problema al servosterzo, e la relativa Full Course Yellow, compromette il vantaggio della ARX-06 #40, costretta ad una sosta che la rimette in riga. Sosta che invece si rivela determinante per “Rexy”, che esce davanti a tutti dalla pitlane e non si volterà più indietro.

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Mancano circa 45’ e le due BMW vanno alla caccia di Deletraz, che non può opporre resistenza più di tanto e cede ad Eng e De Philippi e più tardi sarà costretto a scontare una penalità per il contatto con la Mercedes del Sun Energy 1. Tra le LM P2, Mikkel Jensen ha conquistato la leadership di categoria per il TDS ma alle sue spalle infuria la lotta fra Paul di Resta e Connor Zilisch. Le due Oreca finiscono per entrare a contatto e ad avere la peggio è l’ex-F1. Drive-through per ERA Motorsport che però non li elimina dalla lotta per il podio.

Il finale vede le due BMW lottare brevemente fra loro ma vengono mantenute le posizioni per uno spettacolare uno-due che ripete l’impresa di qualche ora prima a Monza. Completa il podio la Porsche #6 mentre la Cadillac #01 soffre una foratura che la lascia a 3 giri e termina in P9, comunque davanti all’altra 963 Penske.

TDS

Primo successo stagionale in LM P2 per TDS davanti alla capolista Inter-Europol ed ERA Motorsport, mentre alle spalle di “Rexy”, alla terza vittoria del 2024 in GTD Pro nonostante essere partita dal fondo, chiudono la Ford Mustang #64 e la Corvette #3. Solo P9 per la Ferrari di Risi Competizione di Davide Rigon e Daniel Serra.

Wright

Wright Motorsports conquista la prima vittoria stagionale in GTD per il marchio di Stoccarda sulla BMW del Turner Motorsport e sulla Mercedes del Korthoff/Preston Motorsports Phil Ellis e Russel Ward del Winward Racing, quinti al traguardo dietro la Lamborghini del Forte Racing, sono ad un passo per laurearsi campioni della categoria. Migliore delle tante Ferrari infine, la #47 di Cetilar Racing di Antonio Fuco, Giorgio Sernagiotto e Roberto Lacorte, settima, anche se l’esemplare nuovo di zecca di Inception Racing ha a lungo gravitato nella top five.

Prossimo appuntamento con il WeatherTech SportsCar Championship, il consueto season finale della Petit Le Mans, fra appena due settimane.

Piero Lonardo

 

Foto: Michelin Racing USA, TDS Racing, AO Racing, Porsche Motorsport

L’ordine di arrivo

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GTWC Europe – A Monza, storico successo di strategia del WRT

Dal fondo dello schieramento al termine del primo giro al successo assoluto per una spettacolare doppietta da parte di WRT. A Monza, successo dettato dalla strategia per la BMW #30 iscritta in Bronze Cup per Ahmad Al Harthy, Sam de Haan e Jens Klingsmann, che trionfa nella 3h valida per la Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup sulla M4 GT3 gemella PRO #32 di Sheldon van der Linde, Charles Weerts e Dries Vanthoor. Solo gradino basso del podio per la Ferrari #51 di Alessio Rovera, Alessandro Pier Guidi e Vincent Abril partita dalla pole.

Il recap della gara

Alessio Rovera sulla Ferrari in pole ha mantenuto la leadership mentre alle sue spalle un contatto multiplo protagonista vedeva la BMW #32 WRT di Sheldon van der Linde, nella ghiaia della prima chicane, precipitare in fondo allo schieramento dopo il contatto da parte della Mercedes AMG GT3 #48 Winward Racing Team MANN-Filter di Lucas Auer, poi sanzionata con un drive-through.

Coinvolta dall’austriaco pure l’Aston Martin #7 Comtoyou Racing di Mattia Drudi, poi gravata da problemi elettrici. Incidente anche alla Roggia tra la Porsche #80 del LionspeedGP, la Mercedes #10 Boutsen VDS e la Ferrari #74 Kessel Racing.

Le BMW #32, ma anche la #30, del WRT hanno approfittato della neutralizzazione per effettuare tutti e tre i pitstop obbligatori nei primi tre giri di gara.

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La Safety Car ha ricompattato lo schieramento, e Rovera ha condotto alla ripartenza con margine nei confronti di Ayhancan Güven (Schumacher CLRT Porsche #22) e di Raffaele Marciello (WRT BMW #46).

L’ordine è rimasto inalterato fino alla prima sosta obbligatoria delle tre previste. La Porsche #22 Schumacher ha beffato la BMW #46 del WRT, ma Valentino Rossi, ora al volante della M4 GT3, ha presto ripreso la seconda piazza su Kevin Estre a seguito di un errore del francese all’ingresso della Variante Ascari, poi costretto al ritiro.

L’escursione nella ghiaia da parte dell’attuale leader del FIA WEC ha preceduto una lunga Full Course Yellow per un’uscita di strada da parte della McLaren #159 del Garage 59.

In tanti hanno approfittato della neutralizzazione per fermarsi ai box ad effettuare la sosta obbligatoria extra con solo rifornimento, e la BMW #46 si è allineata alle altre macchine del WRT compiendo un doppio pit.

Subito dopo la ripartenza, una nuova neutralizzazione e la conseguente Safety Car hanno ricompattato il gruppo per il contatto tra la Ferrari #52 AF Corse e la Lamborghini #19 GRT alla seconda di Lesmo.

La strategia è diventata protagonista, e la Porsche #96 Rutronik Racing si è trovata in vetta con Julien Andlauer in pieno controllo della situazione davanti all’Audi #66 Tresor Attempto Racing di Max Hofer iscritta in Bronze Cup ed alla BMW #46 del WRT di Rossi.

Il “Dottore” ha però dovuto inchinarsi come altri al ritorno di Alessandro Pier Guidi, che con la Ferrari #51 ha cercato di recuperare sul resto del gruppo di testa, in gran parte costretti nel finale al rabbocco extra o come Andlauer per azzerare il tempo di guida.

Al comando si sono ritrovate quindi le due vetture del WRT, con Jens Kligmann al volante della M4 GT3 #30 iscritta in Bronze Cup e la gemella PRO #32 di Dries Vanthoor.

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Il belga ha attaccato il battistrada, ma ha iniziato a subire a sua volta il ritorno della Ferrari di Pier Guidi, che a dire il vero nell’ultima tornata aveva superato il leader overall tagliando la prima chicane, ma ha correttamente ceduto la posizione ed è transitato terzo al traguardo dietro le due GT di Monaco, alla prima storica affermazione overall nel GTWC Europe per una vettura iscritta in Bronze Cup,

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Tresor Attempto Racing Audi #99 ha completato in quarta posizione precedendo la BMW #46 del WRT, Boutsen VDS Mercedes #9, Century Motorsport BMW #991 (Bronze Cup), Pure Rxcing Porsche #911, Winward Racing Mercedes #57 (Silver Cup) e GRT Lamborghini #163.

Gold Cup

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Prima affermazione in Gold Cup per Jusuf Owega/Arjun Maini/Michele Beretta  (Haupt Racing Team Mercedes #77). Il terzetto si impone con margine nei confronti di Paul Evrard/Gilles Magnus/Jim Pla (Sainteloc Racing Audi #25) e Matisse Lismont/Job van Uitert/Charles Clark (Comtoyou Racing Aston #21).

Silver Cup

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A Daan Arrow/Colin Caresani/Tanart Sathienthirakul (Winward Racing Mercedes #57) il successo in Silver Cup su Kobe Pawels/Nico Baert/Sebastian Ogaard (Comtoyou Racing Aston #12) e Lorcan Hanafin/Romain Leroux/Maxime Robin (Walkenhorst Motorsport Aston #35).  I vincitori odierni, al secondo successo stagionale, agguantano il titolo di categoria con una gara di anticipo.

Bronze Cup

Louis Prette ha dominato le fasi iniziali con la McLaren #188 del Garage 59, ma ha poi perso terreno per un danno alla portiera, il primato è quindi passato prima nelle mani della McLaren #27 di  Optimum Motorsport e poi alle BMW di Century Motorsport che solo nel finale ha dovuto inchinarsi alla BMW #30 WRT trionfatrice assoluta per non superare il tempo massimo di guida.

Il GTWC Europe si ritroverà a Barcellona dall’11 al 13 ottobre per la gara conclusiva della Sprint Cup, mentre l’Endurance Cup si chiuderà per la prima volta a fine novembre a Jeddah.

Luca Pellegrini

Foto: AGPhoto/Losi

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GTWC Europe / WEC – Parla Vincent Vosse

Vincent Vosse, patron di WRT, si è concesso ai microfoni di Italian-Endurance.com nell’ambito della 3 Ore di Monza del Fanatec GTWC Europe.

Come possiamo valutare il 2024?

La stagione è ancora lunga, abbiamo ancora il FIA WEC, il GTWC Europe, l’Intercontinental GT Challenge e Macau. Credo che sia difficile capire se la stagione sia buona o meno, ne riparleremo a fine anno.

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Il podio al Fuji è un traguardo significativo. Quanto lo è stato per WRT ?

Il podio al Fuji è stata una rivincita, tutti avevano molta pressione. Progressivamente siamo migliorati anche se abbiamo avuto le nostre difficoltà. Le Mans e San Paolo sono stati dei fine settimana complicati, mentre al COTA ci siamo avvicinati alla Top3 e poi siamo arrivati al Fuji. Le bandiere gialle ci hanno limitato in Giappone oltre al contatto con la Cadillac. Abbiamo perso sei giri di carburante in totale, ma alla fine siamo riusciti a raggiungere il podio. Anche in GT3 la gara è stata ottima, una rimonta notevole con il team che ha svolto un lavoro perfetto con una strategia molto efficiente.

La progressione da inizio anno è stata notevole, anche grazie alla partnership tra BMW e RLL?

Da inizio anno ad oggi i cambiamenti alla macchina sono stati molti. In un anno e mezzo abbiamo imparato a conoscere i vari aspetti insieme, piloti compresi. Indubbiamente l’accordo con RLL è significativo, grazie alla condivisione tra le due piattaforme.

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Correte in ogni campionato importante nel 2024. Quanto è complicato tutto questo?

Correre ovunque non è semplice, siamo tornati dal Fuji ed ora siamo a Monza prima di Barcelona e la Indy 8h. Speriamo di poter vincere l’Intercontinental GT Challenge prima di andare a Macau dopo avervi già corso con Sheldon van der Linde lo scorso anno. Siamo andati forti e nuovamente torneremo in pista con due M4 GT3.

Nel 2025 arriva la GT3 EVO. Sono previsti degli aggiornamenti sulla Hypercar?

Avremo la nuova GT3 EVO, non ci saranno aggiornamenti per la LMDh e non credo che servano al momento.

Il programma del 2025 è già definito?

Nel 2025 tutto è ancora in discussione, ma l’idea è quella di continuare con un programma completo su più fronti. Attualmente credo sia importante confermare quanto fatto quest’anno e finire alla grande la stagione in corso prima di guardare ad altro.

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Valentino Rossi è con voi da due anni. Si può sapere qualcosa di più riguardo alla sua prossima stagione? 

Si, è possibile sapere qualcosa su Valentino Rossi nel 2025, ma non siamo in grado di confermarlo. Siamo insieme da due anni e ci troviamo molto bene con lui, ma non è chiaro cosa succederà nella prossima stagione. (ndr – è già stato annunciato che Valentino Rossi parteciperà al Rookie Test in Bahrain sulla M Hybrid V8)

Intervista raccolta da Luca Pellegrini

Foto:  WRT FB page, Alberto Manganaro, Piero Lonardo, AGPhoto/Losi

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GTWC Europe – Ferrari in pole a Monza!

Alessio Rovera, Alessandro Pier Guidi e Vincent Abril firmano la pole position della 3h di Monza, quarto atto della Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup. La Ferrari 296 GT3 #51 AF Corse scatterà dalla prima fila al fianco di Mattia Drudi, Marco Sørensen e Nicki Thiim (Comtoyou Racing Aston Martin #7).

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Q1

Alessio Rovera (AF Corse Ferrari #51) ha avuto la meglio col tempo di 1.44.922, 93 millesimi meglio nei confronti di Dries Vanthoor (WRT BMW #32). Il capolista della serie si è migliorato nel finale come il compagno di squadra Raffaele Marciello #46, quarto alle spalle dell’Aston Martin #34 Walkenhorst Motorsport di David Pittard.

Best lap in Bronze Cup e quinto posto overall per la McLaren #188 Garage 59 di Adam Smalley, davanti all’Aston Martin #7 pilotata da Mattia Drudi.

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Q2

E’ stata la volta di Vincent Abril ribadire le potenzialità della Ferrari #51, confermandosi in vetta nella graduatoria assoluta anche al termine della Q2 col tempo di 1.45.038, davanti alla Porsche #22 Schumacher CLRT di Dorian Boccolacci ed all’Aston Martin #7 Comtoyou Racing, ora con Marco Sørensen.

Sessione da dimenticare invece per la BMW #98 di ROWE Racing affidata per la prima volta in stagione a Maxime Oosten. L’olandese che regolarmente corre in ADAC GT Masters è finito contro le barriere all’uscita della Variante Ascari concludendo prematuramente le qualifiche.

Q3

Nel terzo turno è stato infine Jordan Pepper (GRT Grasser Racing Team Lamborghini #163) a firmare il best lap di giornata con 1.44.727, che è però risultato ininfluente nell’economia della graduatoria combinata. Alessandro Pier Guidi #51 con la seconda prestazione ha infatti confermato davanti a tutti in griglia la Rossa di AF Corse con 172 millesimi di scarto sull’Aston Martin #7 leader dell’Endurance Cup e sulla Mercedes #48 di Winward Racing pilotata da Maro Engel.

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A seguire la WRT BMW #32 leader overall, Schumacher CLRT Porsche #22, GRT Lamborghini #163, WRT BMW #46 e Walkenhorst Aston Martin #34 precedono la McLaren #188 Garage 59, in pole in Bronze Cup con il tridente composto da Louis Prette/Miguel Ramos/Adam Smalley.

In Gold Cup la pole è andata all’Aston #21 Comtoyou Racing di Matisse Lismont/Job van Uitert/Charles Clark, mentre in Silver è da citare l’ottima performance da parte di Artem Petrov/Matteo Llarena/Baptiste Moulin con la Lamborghini #19 del GRT Grasser.

Lo start della 3h di Monza è per oggi pomeriggio alle 15.30.

Luca Pellegrini

Foto: AGPhoto/Losi

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IMSA – Bourdais riporta in pole la Cadillac a Indianapolis

Sebastien Bourdais non ha assolutamente perso le speranze di titolo e riporta in pole position la Cadillac nella Battle On The Bricks. Il quattro volte campione ChampCar ha eclissato sulla pista di casa del team Ganassi il resto del gruppo col tempo di 1.14.592.

Louis Deletraz con l’Acura #40 del WTR w/Andretti e Mathieu Jaminet con la migliore delle Porsche non sono riusciti ad avvicinarsi oltre i 2 decimi, mentre Jack Aitken, incaricato di qualificare l’altra V-Series.R dell’Action Express è andato ancora oltre nonostante l’impegno anche nelle ultime fasi, dove però ha solo rimediato un lungo in curva 7.

Protagonista di un innocuo fuoripista nell’infield dell’IMS anche Romain Grosjean con la sua Lamborghini, alla fine solo P10 a 9 decimi dal leader, alla seconda pole stagionale dopo Laguna Seca.

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Nelle LM P2, prima partenza al palo dell’anno per Inter-Europol con Nick Boulle leader incontrastato col tempo di 1.17.618. L’Oreca #52 gestita in pista dal PR1 Mathiasen ha lasciato la concorrenza, guidata da Steven Thomas e Ben Keating, a quasi mezzo secondo.

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Tra le GT, non fallisce Laurin Heinrich in GTD Pro. La Porsche #77 torna in pole addirittura dalla Rolex24 svettando sulla Corvette di Nick Catsburg e sulla Ford Mustang di Mike Rockenfeller per pochi millesimi col tempo di 1.23.150. P6 per Daniel Serra con la Ferrari di Risi Competizione, ma va detto che le prime sette pro sono racchiuse in meno di 4 decimi.

UPDATE: Sulla Porsche #77 è stata riscontrata un’infrazione tecnica (altezza minima da terra) nelle verifiche post qualifica ed è stata privata della pole position. Sarà quindi la Corvette #4 a partire davanti a tutti. Medesima infrazione anche per la Lexus #12 qualificatasi terza in GTD con Parker Thompson

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Infine, ancora una Mercedes davanti a tutti in GTD con Mikael Grenier a bissare la prestazione di Road America con 1.23.537. Il pilota di Korthoff/Preston Motorsports ha battuto di oltre 2 decimi Giammarco Levorato, recente polesitter in Virginia con la Ford Proton.

Solo P8 per la migliore delle Ferrari, quella del Conquest Racing di Manny Franco, mentre l’esemplare di DragonSpeed, al debutto con Rasmus Lindh, non ha segnato alcun giro valido, come peraltro la Mercedes del Lone Star Racing di Salih Yoluc, sull’insidioso tracciato ricavato all’interno dello speedway.

Lo start della Battle On The Bricks domenica alle 11.40 PM ET, vale a dire le 17.40 italiane. Diretta streaming sul sito IMSA e sul relativo canale YouTube.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing, Porsche Motorsport, Michelin Racing USA

I risultati delle Qualifiche