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GTWC Europe – Marciello riporta al successo Mercedes alla 1000km del Paul Ricard

Mercedes ed Akkodis ASP tornano a vincere nel Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup. Timur Boguslavskiy/Raffaele Marciello/Jules Gounon #88 festeggiano la prima gioia del 2023 concludendo davanti a Luca Stolz/Maro Engel/Fabian Schiller #777 ed a Patric Niederhauser /Christopher Mies /Simon Gachet (Saintéloc Junior Team #25/Audi).

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Il recap della gara

Jules Gounon (Mercedes-AMG Team Akkodis #88) ha tenuto la prima posizione derivante dalla pole position alla bandiera verde tenendo testa a Maro Engel (Mercedes-AMG Team GetSpeed #777). Ottimo spunto anche da parte di Dennis Marschall (Tresor Orange 1 #40/Audi), abile ad avere la meglio su entrambe le Ferrari di AF Corse.

La gara verrà purtroppo presto neutralizzata con una Safety Car, chiamata in causa in seguito ad un incidente della Lamborghini #78 di Barwell Motorsport all’inizio della Ligne Droite du Mistral. Difficoltà al via anche per Lorenzo Ferrari (Akkodis ASP #87/Mercedes), in crisi nei primi concitati minuti a Signes.

Al restart, Gounon ha riprovato ad allungare, mentre Engel ha dovuto vedersela con l’Audi #40 di Tresor Orange 1 e con l’aggressivo Fred Vervisch (Comtoyou Racing #11/Audi), il quale non ha perso occasione per superare le due Ferrari e la R8 GT3 #25 di Sainteloc Racing.

Lo stint iniziale si chiudeva con un deciso attacco da parte di Marschall, che dopo aver superato Engel si è lanciato all’inseguimento di Gounon. Il tedesco ha regalato emozioni, ma l’andorrano riuscirà a tenere la posizione poco prima di fermarsi per la prima volta in pitlane.

La musica cambierà però presto, perchè Tresor Orange 1 #40 riusciva ad effettuare un pit stop più rapido e di conseguenza a superare la Mercedes #88 di Akkodis ASP. Era Mattia Drudi ad ereditare il volante dell’Audi, mentre Gounon resterà al volante della propria AMG GT3. Stessa scelta anche per Maro Engel, provvisoriamente terzo davanti a Simon Gachet (Sainteloc Racing #25/Audi).

Quest’ultimo intraprenderà una spettacolare bagarre per il primato contro la BMW #32 di WRT e la M4 GT3 #99 di ROWE Racing. Charles Weerts e Marco Wittmann sfideranno Gachet, mentre Drudi resterà al comando della competizione senza particolari problemi.

Il primo colpo di scena della gara arriva a meno di due ore dalla partenza a seguito di un contatto in curva 5 tra Weerts e Daniel Serra. Il belga di BMW si ritirerà prematuramente ritirarsi dopo il contatto con la Rossa #71 di AF Corse per rottura della sospensione. Esce cosí uno dei sicuri protagonisti della serie, in crisi anche a Monza.

La graduatoria è rimasta intatta fino alla metà gara, allorquando, in concomitanza con una nuova sosta ai box, l’Audi al comando di Drudi ha dovuto alzare bandiera bianca in seguito ad una foratura alla ruota posteriore destra.

La prova è automaticamente passata nelle mani di ROWE Racing con Phillip Eng davanti a Fabian Schiller #777 ed all’Audi #25 di Christopher Mies. Sainteloc Racing dovrà presto vedersela con Akkodis ASP #88, in rimonta con Raffaele Marciello dopo la conclusione dello stint di Timur Boguslavskiy.

Il russo anticiperà il quarto stop della competizione al fine di concedere il più presto possibile il volante a Marciello che inizierà una folle rimonta nella notte del Paul Ricard. Quest’ultimo riuscirà a fare la differenza, perfetto in ogni condizione ed abile a recuperare progressivamente posizioni sull’agguerrita concorrenza.

Sia la Mercedes #777 del Team GetSpeed, che l’Audi del Sainteloc Junior Team #25 e la BMW del ROWE Racing #98 hanno dovuto di volta in volta infatti piegarsi al campione in carica dell’ADAC GT Masters, leader assoluto ad un’ora dalla conclusione.

Meritata vittoria finale per l’equipaggio della Mercedes #88  di Timur Boguslavskiy/Raffaele Marciello/Jules Gounon, davanti con margine a Luca Stolz/Maro Engel/Fabian Schiller #777 e a Patric Niederhauser /Christopher Mies /Simon Gachet #25.

Quarta piazza per ROWE Racing #98 davanti a sua volta alla Ferrari AF Corse #71. Giornata da dimenticare invece per Rutronik Racing #98 e Iron Lynx #63 (Lamborghini), in crisi nel cuore della prova dopo una discreta performance iniziale.

Gold

Audi vs Mercedes al via in Gold Cup con Comtoyou Racing #21 che ha dovuto vedersela con l’AMG GT3 #57 di Winward Racing. L’auto che ha conquistato la pole position di categoria ha dovuto cedere provvisoriamente il passo a Max Hofer, pilota ufficiale Audi a supporto della nota squadra belga.

Questi ultimi prenderanno in mano la competizione con il passare dei minuti, e Nicolas Baert / Max Hofer / Maxime Soulet #21 ottenevano meritatamente la vittoria confermandosi dopo Monza davanti a David Schumacher/ Marius Zug/Miklas Born  #157 e Adam Eteki/Aurélien Panis/Alberto Di Folco (Boutsen VDS Racing #9/Audi).

Silver

Tresor Attempto Racing #99 ha dato battaglia sin da subito in Silver Cup contro l’Audi #12 di Comtoyou Racing. Pietro Delli Guanti ha avuto la meglio dopo la prima sosta ai box, Sam Dejonghe ha iniziato ad inseguire l’ex protagonista della Porsche Carrera Cup Italia all’inizio della seconda ora.

Audi non ha peró più ceduto il vertice, con Lorenzo Patrese #99 a ricevere il volante dalla prima piazza dopo il buon lavoro di Alex Aka e non ha avuto problemi a concretizzare al meglio la propria prestazione. Bellissima affermazione quindi per la compagine legata ad Audi Sport, meritatamente a segno davanti a Kay Van Berlo/Clemens Schmid/Benjamin Hites (GRT  Grasser Racing Team #85/Lamborghini) e a Sam Dejonghe / Loris Hezemans / Finlay Hutchison  (Comtoyou Racing #12/Audi).

Bronze

Pure Rxing contro tutti sin dal via in Bronze Cup. Alex Malykhin ha provato a continuare l’opera di Joel Sturm, perfetto nei primi minuti a non lasciare spazio alla concorrenza, ma la Porsche #911 dovrà cedere la propria posizione in seguito ad un testacoda nel primo settore del tracciato.

Haupt Racing Team #77 (Mercedes) non ha perso quindi l’occasione per ereditare la leadership, in vetta davanti a tutti fino a sessanta minuti dalla fine quando Arjun Maini si è ritrovato ad inseguire la McLaren #188 di Garage 59.

L’AMG #79 di Sebastian Baud/Hubert Haupt/Arjun Maini  e la Ferrari #52 di Andrea Bertolini/Louis Machiels/Jeff Machiel si stavano accontentando di potersi contendere la seconda piazza ad Imola, ma tutto è cambiato negli ultimi 30′. La McLaren #188 ha dovuto infatti fermarsi in mezzo al tracciato per un problema tecnico, regalando la vittoria ad HRT.

PRO-Am

La gara del Paul Ricard si è aperta con l’incidente nel primo segmento del tracciato da parte di Rob Collard. Il #78 di Barwell Motorsport (LamborghinI), leader del campionato dopo l’acuto di Monza di aprile, ha dovuto prematuramente alzare bandiera bianca, con l’auto colpita involontariamente dalla Mercedes #2 di GetSpeed.

Car Collection Racing #24 (Porsche) ha pertanto controllato da subito la prova, un risultato che manterrà fino alla conclusione. Niki Leutwiler/Ivan Jacoma/Alex Fontana #24 (Porsche) hanno quindi ottenuto la prima gioia stagionale precedendo all’arrivo Samantha Tan/Joe Miller/Isaac Tutumlu  (ST Racing with Rinaldi #38/Ferrari) e Stephane Denoual/Emil Caumes/Dorian Boccolacci  (CLRT #22/Porsche).

Il prossimo appuntamento della serie SRO è a Spa-Francorchamps per la mitica 24h che varrà anche per l’Intercontinental GT Challenge Powered by Pirelli.

UPDATE: L’Audi del Sainteloc ha perso il podio per una penalità post gara (track limits) e viene classificata quarta. Al suo posto viene promossa  sul podio la BMW ROWE.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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WEC – Cambia il BoP delle Hypercar per Le Mans

E dopo il ritorno degli “scaldoni”, ecco che come da copione cede anche il Balance of Performance per la 24 Ore di Le Mans. L’Endurance Committee della FIA, contrariamente alle indicazioni date in precedenza e pesantemente criticate dai costruttori, ha infatti diffuso un nuovo BoP riguardante le Hypercar che va a mutare lo status quo a suo tempo definito dopo Sebring.

Notevolmente appesantite le due major contender, Toyota e Ferrari, rispettivamente di ben 37 e 24 kg, mentre a Cadillac e Porsche sono stati attribuiti 11 e 3 kg extra. Peugeot diventa quindi la LMH ibrida più leggera con i suoi 1.042 kg contro i ben 1.080 di Toyota ed i 1.064 di Ferrari.

Sebbene siano rimasti immutati i parametri di potenza massima rispetto ai precedenti round europei, alle Hypercar maggiormente impattate da queste modifiche viene garantito un valore di potenza massima per stint leggermente più elevato: rispettivamente +4, +2 e +1 MJ per Toyota, Ferrari e Cadillac.

Modificato anche il BoP delle GTE-Am: le Porsche correranno con un peso minimo di 1.300 kg contro i 1.289 della Corvette, i 1.264 delle Ferrari ed i 1.262 delle Aston Martin. Ben 15 kg in meno quindi per le 488 GTE, qui all’ultima apparizione sul Circuit de la Sarthe che dal prossimo anno accoglieranno le GT3, e 5 kg in più per le 911 RSR-19.

Le Porsche potranno però usufruire del serbatoio più capiente con 102 litri contro i 97 delle Vantage, i 96 della Corvette e gli 88 delle Ferrari. Ricordiamo che queste modifiche sono tutte passibili ancora i ulteriori revisioni dopo la Journèe Test di domenica, e che a Le Mans non vige il Success Ballast, così che tutti i concorrenti possano confrontarsi al meglio.

Da domani si entra in clima gara con la prima giornata del Pesage in Place de la Republique. Si comincia alle 9 con l’Oreca LM P2 del DKR.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Villeneuve non ci sta e rompe con ByKolles

Alzi la mano chi credeva che Jacques Villeneuve avrebbe terminato la stagione con la Vanwall/Vandervell. Nessuno? Ovvio.

Era evidente che l’appiedamento alla vigilia della 24 Ore di Le Mans del centenario e la sostituzione con Tristan Vautier avrebbero avuto ripercussioni, che puntualmente non si sono fatte attendere.

Con un comunicato stampa, il 52enne pilota, fresco papà per la sesta volta, ha informato non solo di non essere stato informato preventivamente della decisione del team ByKolles, ma addirittura di non avere mai ricevuto alcuna comunicazione da parte loro. Qui di seguito la traduzione per esteso.

“Sono profondamente deluso di aver appreso della mia sostituzione per l’imminente 24 Ore di Le Mans attraverso un annuncio pubblico rilasciato dal Vanwall Racing Team ByKolles il 25 maggio 2023 (ne abbiamo parlato QUI – ndr). Ad oggi non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dal team, il che è ancora più sorprendente visto che sono ancora sotto contratto per partecipare alla 24 ore di Le Mans.”

“La tempistica del rilascio coincideva stranamente con il mio imminente arrivo in ospedale per la nascita della nostra bambina, prevista per il 26 maggio. ByKolles era ben consapevole di questo evento familiare personale, rendendomi incapace di rispondere o affrontare questo annuncio improvviso.”

“Come famiglia da corsa, abbiamo sempre bilanciato con successo le nostre vite personali con le nostre carriere professionali, e le corse hanno sempre occupato un posto di rilievo. Infatti la mia preparazione per Le Mans è stata meticolosa e ben organizzata”.

“Sono stati dedicati considerevole tempo e sforzi per raggiungere la massima prontezza fisica e mentale per questa straordinaria sfida che non vedevo davvero l’ora di correre.”

“Dopo le vittorie nella Indy 500, IndyCar e nel campionato di F1, la 24 Ore di Le Mans ha per me un significato speciale. Di conseguenza sono profondamente deluso dal fatto che mi sia stata negata l’opportunità di partecipare in modo ingiusto ed arbitrario”.

“Date queste circostanze, ho preso la decisione di astenermi dal partecipare al resto della stagione WEC con ByKolles. Invece, reindirizzerò la mia attenzione e le mie energie nel preparare una stagione di corse 2024 di maggior successo e più appagante dal punto di vista professionale”.

Questa la fredda cronaca. Ci asteniamo dal dare giudizi ma crediamo che i fatti parlino da soli. Attendiamo, se mai ci sarà, la risposta del Team ByKolles, atteso che forse l’iscrizione alla stagione WEC di Vanwall/Vandervell è stata a suo tempo accettata sostanzialmente sull’onda dell’ingaggio del vincitore della Indy 500 del 1995, nonchè campione del mondo di F1 nel 1997.

Purtroppo al popolare Jacques Attack, che veniva ancora listato nell’entry list della 6 Ore di Monza in programma a luglio, manca solo l’alloro assoluto di Le Mans, sfiorato nel 2008 con Peugeot, per conquistare la mitica Triple Crown, in questo momento appannaggio del solo Graham Hill.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – L’Alpine LMDh si rivelerà in anteprima a Le Mans. Fioccano le livree speciali

L’Alpine Hypercar come noto non correrà l’edizione del centenario di Le Mans, ma sarà rivelata venerdí 9 giugno, alla vigilia della partenza della 24 Ore.

La presentazione della nuova LMDh, sviluppata su telaio Oreca come le Acura protagoniste in IMSA, avverrà alle ore 11.30, nel nuovo Alpine Paddock Center. Alpine esporrà inoltre la show-car della futura city car sportiva elettrica A290_β, nonché la concept car Alpenglow all’interno del Village Hydrogène.

Secondo un noto media transalpino, a spingere la nuova Hypercar, di cui non si conosce ancora la sigla, dovrebbe essere un motore V6 turbo di 3,4 litri realizzato da Mecachrome, mentre a svolgere i collaudi saranno chiamati sin da luglio Nicolas Lapierre e Matthieu Vaxivière.

Nell’attesa di conoscere le fattezze della nuova arma di Alpine, che ricordiamo concorrerà con due Oreca LM P2, sono state rivelate le livree celebrative di Panis Racing e Nielsen Racing.

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Benjamin Louis è il responsabile della livrea speciale dell’Oreca #65, vicecampione in carica ELMS, denominata “Désintégration Digitale”. Il team gestito in pista da Tech1 non è nuovo a livree particolari: nel 2021 si presentò infatti con due “Art car” completate sul posto dall’artista Laurent Minguet nel corso della Journèe Test.

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Un altro team che porterà in gara una livrea particolare è Nielsen Racing, che parteciperà alla sua terza Le Mans portando con sè diversi simboli della 24 Ore sulla base dorata utilizzata sia in Asian Le Mans che in ELMS.

I disegni riportano varie vetture vincenti e le denominazioni di alcune location iconiche del Circuit de la Sarthe, cosí come i ritratti del sei volte vincitore Jacky Ickx e dei quattro volte trionfatori assoluti Derek Bell ed Henri Pescarolo.

Alla galleria dei ritratti manca sicuramente “Mr.Le Mans”, Tom Kristensen, che sarà invece presente di persona per svolgere il ruolo di Grand Marshal della gara del centenario. Il trofeo “Spirit of Le Mans” per quest’anno sarà invece assegnato ad Akio Toyoda, storico boss Toyota.

Il costruttore giapponese ha reso noto di avere riattivato il proprio programma di sviluppo dei giovani piloti, inserendo Ritomo Myata, protagonista del Super GT e della Super Formula, nel cosiddetto WEC Challenge Program. Di questo programma ha fatto parte in precedenza il francese Thomas Laurent, che a questa 24 ore fungerà da pilota di riserva per Glickenhaus Racing.

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Tornando alle livree particolari, è stato confermato che AO Racing si presenterà con la medesima livrea “T-Rex” utilizzata sulla Porsche GT3 nei primi round stagionali del WeatherTech SportsCar Championship sulla 911 RSR-19 iscritta in GTE-Am da Project 1, mentre il TF Sport porterà in pista una Aston Martin Vantage ispirata ai colori delle mitiche Matra dominatrici nei primi anni ’70.

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Del weekend di Le Mans farà parte per il secondo anno anche la Ligier European Series, le cui vetture si affronteranno in gara unica nel corso della Journèe Test.

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Ben 71 infine le Ferrari 488 Challenge provenienti da tutto il mondo che si contenderanno la vittoria nell’appuntamento del Trofeo Pirelli Europe 2023, che per la quinta volta nella sua storia ultratrentennale sarà gara di supporto alla 24 Ore.

Piero Lonardo

Foto: Alpine, Nielsen Racing, Panis Racing, Piero Lonardo, TF Sport, Ferrari Races

DTM, 1. + 2. Rennen Oschersleben 2023 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Engelhart guida il poker Porsche a Oschersleben

Poker Porsche ad Oschersleben al termine della race-2 del DTM. Christian Engelhart (Toksport WRT) prima vittoria in carriera precedendo sotto la bandiera a scacchi il compagno di box Tim Heinemann e Thomas Preining (Manthey EMA).

Il recap della gara

Thomas Preining (Manthey EMA #91/Porsche) gestisce dalla pole position conquistata in mattinata gli attacchi da parte di Clemens Schmid (GRT Grasser Racing Team #63/Lamborghini) dalla terza piazzola. Il portacolori del brand italiano, dopo aver beffato nei primi metri Tim Heinemann (Toksport WRT #9/Porsche), si è messo all’inseguimento del leader, mentre nel cuore del gruppo Sheldon van der Linde (BMW #1) tentava di risalire la china dopo una partenza non perfetta.

Dopo appena 10′  è entrata in pista la Safety Car, chiamata per spostare l’auto di René Rast (Schubert Motorsport #33/BMW). Problemi importanti per il pluricampione tedesco, tradito dalla perdita di una ruota nell’impegnativo secondo segmento di pista. Preining alla ripartenza ha ripreso a dettare il passo, mentre Heinemann non ha mancato l’occasione di tornare in terza posizione.

La sosta ai box ha premiato quest’ultimo, con la “Grello” che comunque riuscirà poco dopo a restituire il favore, mentre Heinemann successivamente dovrà inchinarsi anche al connazionale e teammate Christian Engelhart, autore di un’ottima rimonta partendo dalla settima piazzola.

Gli ultimi 15′ sono stati movimentati da una seconda neutralizzazione per rimuovere l’Audi #3 di Kelvin van der Linde, costretto a parcheggiare la propria R8 in curva 14 per dei problemi tecnici.

Preining alla green flag ha mantenuto il comando ma è stato però costretto a lasciare la leadership in seguito ad un’infrazione ai box. I commissari sportivi hanno infatti inflitto un ‘Penalty Lap’, nuova penalità introdotta in questa edizione del DTM targato ADAC, che costringe il pilota a transitare a 50 kmh in una determinata zona di pista.

La testa della gara veniva ereditata quindi Engelhart e Heinemann, con Preining davanti al teammate Dennis Olsen. Da quel momento in poi la graduatoria non è più cambiata, e le Porsche del Toksport WRT hanno concluso davanti alle altre due 911 GT3-R (992) di Manthey EMA.

A seguire le Lamborghini di Clemens Schmid e Mirko Bortolotti i quali hanno tenuto testa a Ricardo Feller (ABT #7) e Jusuf Owega (Mercedes-AMG Team BWT #84). Laurin Heinrich (Team75 Motorsport #75) e Lucas Auer   (Mercedes-AMG Team Winward #22) che completano nell’ordine la Top10.

Piccola pausa ora per il DTM che tornerà protagonista a fine giugno in Olanda a Zandvoort.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

Optimum

GT Open – Optimum Motorsport si impone con McLaren a Spa

Optimum Motorsport si impone a Spa-Francorchamps nel secondo evento dell’International GT Open 2023. Samuel De Haan/Charlie Fagg #69 festeggiano in Belgio con McLaren in volata su Simon Reicher/Christopher Haase (Eastalent Racing #23/Audi) e Diego Menchaca/Marcos Siebert (Team Motopark #23/Mercedes).

Il recap della gara

Simon Reicher (Eastalent-Racing  #23/Audi) ha tenuto la prima posizione senza molti problemi alla partenza respingendo l’assalto da parte di Diego Menchaca (Team Motopark #17/Mercedes), terzo sullo schieramento.

Dietro alla coppia di testa, Samuel De Haan (Optimum Motorsport #69/McLaren), Mikaeel Pitamber (SPS Automotive Performance #20/Mercedes), Nicola Marinangeli (AF Corse #51/Ferrari) e Maximilian Paul (Oregon Team #63/Lamborghini) nell’ordine, all’inseguimento dei battistrada.

Come da pronostico Menchaca prende la posizione su Reicher alla Source, e l’alfiere di Motopark si assicura presto un deciso margine sui rivali, impegnati a beffare l’Audi partita dalla pole.

La prima Safety Car della giornata viene chiamata a seguito di un errore nel terzo settore da parte di Pitamber. Alcuni equipaggi hanno approfittato della situazione per fermarsi ai box, una scelta non copiata però dal leader.

La Mercedes #17 di Motopark ha allungato il proprio stint per una decina di minuti, e la prima sosta del messicano è arrivata in seguito ad una nuova neutralizzazione per spostare la Lamborghini #8 del Barone Rampante, ferma a Fagnes.

E’ stato quindi Eddie Cheever III (AF Corse #27) a balzare al comando ed ha condotto le danze con la propria Ferrari, davanti a Timo Rumpfkeil (Mercedes #65/Motopark) e Karol Basz con l’AMG GT3 #777 di Olimp Racing.

Dopo una terza SC per spostare una Porsche Cup alla Bus-Stop, la sfida è nuovamente ripresa ora con Marco Pulcini davanti a tutti sulla Ferrari #27 sulla McLaren #69 di De Haan.

La nuova ripartenza successiva ad una nuova Safety Car chiamata in causa per un contatto tra una Ferrari 488 Challenge ed una delle Rosse di AF Corse, vedeva balzare in vetta la Porsche #99 di Richard Lietz, ma presto il veterano di Lionspeed GP dovrà infatti alzare bandiera bianca per un problema tecnico.

Optimum Motorsport #69 ritroverà quindi il primato con Charlie Fagg, il quale, destreggiandosi nel traffico, dovrà vedersela nei passaggi conclusivi con il ritorno di Christopher Haase.

Quest’ultimo tenterà sino all’ultima curva di superare l’avversario, e l’attacco arriverà puntuale nel giro conclusivo alla Bus-Stop, ma l’alfiere di Audi Sport dovrà arrendersi sulla linea del traguardo, cosí che  McLaren possa festeggiare il primo successo del 2023 con meno di un decimo di scarto sull’avversario più prossimo.

Diego Menchaca/Marcos Siebert completano il podio con la Mercedes del Team Motopark, mentre Bonaldi Motorsport ha firmato il successo in PRO-AM con Martin Kodrić/Sandro Mur. Ottima gestione dell’evento per la Lamborghini #14 della formazione italiana che ha saputo concludere davanti alla Porsche #30 di Huber Motorsport. Menzione d’onore per Jean-Claude Saada/Conrad Grunewald (AF Corse #61/Ferrari), vincitori in AM.

Prossimo round dell’International GT Open a Budapest a metà giugno.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

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DTM – Oschersleben Race-1: Perera subito a segno con Lamborghini

Lamborghini vince la Race-1 di Oschersleben del DTM con Franck Perera. Gestione perfetta dal via alla bandiera a scacchi per il francese di SSR Performance, meritatamente a segno davanti alla Porsche #9 di Tim Heinemann ed alla Ferrari #14 di Jack Aitken. Successo storico per il brand di Sant’Agata, fino ad ora senza affermazioni nel  Deutsche Tourenwagen Masters.

Perera aveva già messo tutti in riga al termine di un’avvincente Q1 col tempo di 1.21.370, davanti di appena 18 millesimi sul britannico Jack Aitken (Emil Frey Racing/Ferrari) e di 56 sul teammate Mirko Bortolotti.

Il recap della gara

Perera ha mantenuto la testa del gruppo su Bortolotti, abile al via a superare la Ferrari di Aitken. Anche Ricardo Feller (ABT #7/Audi) supererà la Rossa e si metterà all’inseguimento delle Lamborghini, mentre Luca Stolz ( Mercedes-AMG Team HRT #4) dovrà presto arrendersi a seguito di un problema tecnico.

Tutto è rimasto immutato fino alla sosta ai box. Aitken ha aperto le danze a 39 minuti dalla conclusione, e la scelta di anticipare l’ingresso per cambiare le gomme ha premiato l’ex test & reserve driver di F1, che si ritroverà terzo alle spalle di Tim Heinemann  (Toksport WRT #9/Porsche).

L’esordiente tedesco, campione in carica del DTM Trophy dopo una lunga carriera nel virtuale, si è ritrovato alle spalle di Perera, mentre al contrario Bortolotti perdeva progressivamente posizioni,fino all’ottava piazza, tentando l’inseguimento nei venti minuti conclusivi a Laurin Heinrich  (KÜS Team Bernhard #75/Porsche) e a Kelvin van der Linde (ABT #3/Audi).

Nessuno ha impensierito nel finale Perera che all’esordio a tempo pieno nel DTM ha ottenuto un successo completo. Sul traguardo il podio rimarrà inalterato con Heinemann ed Aitken; a seguire il veterano Renè  Rast quarto davanti a Feller e K. van der Linde.

Tanti significativi ritiri oltre al già citato Stolz. In merito vanno evidenziate le premature uscite di scena di Marco Wittmann  (Project 1 #11/BMW), Arjun Maini  (Mercedes-AMG Team HRT #36) e soprattutto di Sheldon van der Linde  (Schubert Motorsport #1/BMW). Giornata negativa per il campione in carica, tradito dalla sua M4 GT3 dopo una lunga sosta ai box.

Domani in programma Q2 e Race-2

Luca Pellegrini

Foto: DTM