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IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Roar Before the 24: Mazda eredita la pole della Motul 100

Sarà la Mazda DPi di Oliver Jarvis ed Harry Tincknell a partire dalla pole nella Motul 100, la qualifying race, antipasto della Rolex 24 at Daytona, in programma oggi.

La Cadillac DPi dell’Action Express di Felipe Nasr, che si era aggiudicato la partenza al palo ieri, è stata infatti squalificata per essere risultata sottopeso, e dovrà pertanto partire al penultimo posto della categoria; non all’ultimo perché anche la Acura del WTR è risultata non conforme, dal punto di vista aerodinamico in questo caso, per non aver rispettato l’altezza massima da terra dell’ala posteriore.

Promossa pertanto in prima fila l’altra Cadillac del JDC-Miller/Mustang Sampling di Tristan Vautier e Loic Duval.

Frattanto nella nottata italiana si è svolta la quarta sessione di prove libere, che ha visto primeggiare un’altra Cadillac, quella del Team Ganassi, con Kevin Magnussen autore di 1.35.412, seconda miglior prestazione complessiva della Roar 2021 dietro l’exploit di venerdì di Kobayashi.

Al top nelle altre categorie Nicolas Lapierre in LM P2 con l’Oreca del PR1 Mathiasen ed il tempo di 1.37.099, Oliver Askew in LM P3, autore di 1.43.442 con la Ligier #74 del Riley Motorsports, Nick Tandy con la Corvette #4 (1.43.615) e Marcos Gomes, che con la Ferrari 488 GT3 di Scuderia Corsa ha fissato i cronometri sull’1.46.503.

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La sessione è stata interrotta un paio di volte per gli incidenti occorsi a Dwight Merriman con l’Oreca LM P2 dell’ERA Motorsport, terminata nelle barriere in curva 6, e, quasi simultaneamente, a ben due polesitter di categoria, la Duqueine LM P3 #6 del Muehlner Motorsports di Kenton Koch e la Porsche del Wright Motorsports di Ryan Hardwick.

Quest’ultima è la vettura che ha sofferto maggiormente e necessiterà di una riparazione complessa, in quanto è stato compromesso l’intero telaio, che verrà fornito dal Black Swan di Tim Pappas, bloccato dal COVID. Curiosamente, si tratta della restituzione del favore ottenuto a parti inverse nella scorsa edizione.

L’appuntamento è sempre per le 2.00 PM locali, le 20 italiane, di oggi per la Motul 100, da seguire in diretta streaming su https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

I risultati della Session 4

La griglia di partenza della Motul 100

Foto: IMSA

AXRteam

USCC – Roar Before the 24, Day 2: Nasr e le BMW non perdonano sul giro secco

Temperature decisamente meno impegnative, un cielo coperto e qualche goccia di pioggia hanno fatto da cornice alla seconda giornata della Roar Before the 24, i test collettivi della Rolex 24 at Daytona.

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La giornata si è aperta con la terza sessione di prove libere, dominate ancora una volta da una Cadillac, questa volta l’esemplare del JDC-Miller/Mustang Sampling con Tristan Vautier, autore di 1.35.710. Migliori prestazioni della mattinata anche per Charles Milesi con l’Oreca LM P2 del Racing Team Nederland, 1.37.366, Nick Tandy con la Corvette #4 in GTLM, 1.43.367, meglio di Colin Braun al top in LM P3 con 1.43.572 ed infine per la Ferrari di Daniel Serra in GTD con 1.45.495.

La sessione, della durata di un’ora, è stata brevemente interrotta per lo stop della Mercedes del SunEnergy1 di Kenny Habul, e fungeva da riscaldamento per le qualifiche del pomeriggio per la Motul 100, la gara della durata di 100 minuti che, oltre ad assegnare i primi punti in classifica, definirà anche la griglia di partenza della Rolex 24 della prossima settimana.

AXR31

Ancora una volta Cadillac sugli scudi, grazie a Felipe Nasr, che si aggiudica la pole position con la DPI V.R #31 dell’Action Express ed il tempo di 1.34.311. La lotta per il primato della sessione ha visto protagonisti ancora Vautier e l’unica Mazda di Oliver Jarvis, a meno di due decimi. Solo P5 per la migliore delle Acura, quella del WTR con il neoacquisto Filipe Albuquerque, dietro anche alla Cadillac del Team Ganassi dell’ex-Haas F1 Kevin Magnussen ma avanti all’altra ARX05 dell’MSR di Dane Cameron. Chiude la categoria Jimmie Johnson, a 1”3 dalla pole, con la seconda entry dell’AXR.

PR1

Insieme alle DPi si sono prodotte anche le LM P2, affidate in quanto categoria Pro-Am, ai driver bronze ranked. Ben Keating e l’Oreca del PR1 Mathiasen non hanno avuto rivali e col tempo di 1.37.368 ha lasciato a 1”1 Dennis Andersen con l’altra Oreca dell’High Class Racing e a 1”3 Roberto Lacorte, ottimo terzo con la Dallara del Cetilar Racing.

Muehlner

In precedenza si erano esibite per la prima volta nell’ambito del WeatherTech SportsCar Championship le LM P3, e anche qui è stato un monologo, questa volta grazie a Moritz Krantz, che con 1.42.834 ha sbaragliato la concorrenza sulla Duqueine #6 del Muehlner Motorsports. Nonostante gran parte delle LM P3 abbiano segnato tempi inferiori alle migliori GT, queste si schiereranno comunque tutte in coda alle altre categorie prototipi.

BMW24

Le BMW dal canto loro non hanno avuto rivali in GTLM, con le M8 affidate curiosamente alle terze guide Marco Wittmann (1.42.980) e Timo Glock, i quali si sono aggiudicati la prima fila della categoria. A seguire le due Corvette di Alexander Sims e Jordan Taylor, la Ferrari del Risi Competizione con Alessandro Pier Guidi e la Porsche del WeatherTech Racing di Cooper MacNeil.

Wright

Duello all’ultimo secondo utile infine in GTD, con Kevin Hardwick che nelle ultime tornate si invola con la Porsche del Wright Motosports ritoccando il proprio crono sulla bandiera a scacchi in 1.46.831, beffando Madison Snow e la Lamborghini del Paul Miller Racing, che deve lasciare anche la seconda posizione a Peter Mann con la Ferrari 488 GT3 di AF Corse. Ancora una volta nessun incidente degno di nota; da segnalare solo una breve interruzione nella sessione delle GT, causata dalla Mercedes AMG GT3 dell’Alegra Motorsports, ferma in curva 3.  Alla sessione non hanno inoltre partecipato entrambe le Ligier LM P3 del Riley Motorsports.

Il programma della Roar prosegue con la quarta sessione di libere nella nottata italiana, a partire dalle 7.00 PM locali, ma l’attenzione è tutta per la Motul 100, che domani definirà la griglia di partenza della 59ma Rolex 24, alle 2.00 PM locali, vale a dire alle 20 italiane, preceduta da un breve warm-up alle 10.00 AM. Diretta streaming della Motul 100, che vedrà al via ricordiamo solo due piloti per equipaggio, su https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

I risultati della Session 3

I risultati delle Qualifiche

Foto: IMSA, Action Express Racing, JDC-Miller

Caddys

USCC – Roar Before the 24, Day 1: Primo round alle Cadillac

Finalmente si torna al motorsport in pista anche in questo 2021 grazie alla Roar Before the 24, i test collettivi della Rolex 24 at Daytona.

Sul tracciato della Florida presenti 49 vetture, una in meno del previsto a causa del forfait della Porsche 911 GT3 R del Black Swan, il cui storico owner, Tim Pappas, è stato trovato positivo al COVID alla vigilia dell’evento. Mathieu Jaminet infine ha completato i ranghi dell’RWR Eurasia con l’unica Ligier LM P2.

Nella prima giornata in programma due sessioni. Nella prima, Kamui Kobayashi con la Cadillac DPi #48 dell’Action Express, quella condivisa tra gli altri con Jimmie Johnson, ha preceduto di quasi quattro decimi il campione in carica della serie, Ricky Taylor sulla Acura del WTR e di oltre mezzo secondo la vettura gemella di Felipe Nasr. Solo P5, dietro anche alla Cadillac del team Ganassi, per l’unica Mazda presente, grazie a Jonathan Bomarito.

Tra le LM P2 è stato l’esperto Nicolas Lapierre a primeggiare con l’Oreca del PR1 Mathiasen ed il tempo di 1.37.799, con Antonio Fuoco autore della quarta prestazione di categoria con la Dallara del Cetilar Racing.

L’asso delle LM P3, Laurents Hörr, dal canto suo issato in alto la Duqueine del team Muehlner con 1.43.655, al primo outing della categoria nel WeatherTech SportsCar Championship.

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Nelle due classi GT, James Calado continua a dimostrarsi sempre a proprio agio in terra statunitense e segna la migliore prestazione in GTLM con la Ferrari del Risi Competizione ed il tempo di 1.43.680, lasciando a quattro decimi il campione in carica della categoria, Jordan Taylor.

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In GTD, exploit di Christina Nielsen sulla Porsche del team Hardpoint EBM, che ricordiamo sta per Earl Bamber Motorsports con 1.46.194 sulla Ferrari AF Corse di Matteo Cressoni e le due Mercedes di Maro Engel e Luca Stolz.

Nel pomeriggio della Florida, la temperatura cresce sensibilmente e arriva intorno ai 30°. Neel secondo ed ultimo turno della giornata i tempi ne risentono, ma c’è comunque sempre una Cadillac dell’Action Express davanti a tutti, questa volta con Mike Conway e la biancorossa #31, che col tempo di 1.36.225 precede di soli 6 millesimi Juan Pablo Montoya sulla Acura del Meyer Shank Racing.

Anche in LM P2 non scende il limite per Giedo van der Garde, al top con l’Oreca del Racing Team Nederland, che aveva saltato la prima sessione, col tempo di 1.37.991, mentre il coequipier di Hörr, Martin Krantz, lima quasi due decimi al compagno di squadra tra le LM P3.

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Best crono in GTLM per Tommy Milner e Nick Tandy con un’altra vettura che ha saltato il primo turno, la Corvette #4, con lo statunitense che rende però quasi quattro decimi al tempo ottenuto al mattino da Calado con 1.44.062, e in GTD per la Ferrari di Scuderia Corsa con Marcos Gomes. Il brasiliano, autore di 1.46.731, precede le due Mercedes del Winward Racing e del SunEnergy1.

Nessun incidente da segnalare nelle 2 ore e 15’ di tempo trascorso in pista. Domani il programma della Roar prevede due sessioni di libere, alle 10.30 AM e alle 7.00 PM locali; nel mezzo, le qualifiche alla Motul 100, la gara che assegnerà domenica la griglia di partenza della Rolex 24, a partire dalle 2.00 PM locali.

Piero Lonardo

I risultati della Session 1

I risultati della Session 2

Foto: Action Express, IMSA, Ferrari Races

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USCC – BMW, solo gare lunghe. Legge-Nielsen con EBM Hardpoint

Alla vigilia della Roar Before the 24 anche BMW ha sciolto i dubbi sulla propria partecipazione al WeatherTech SportCar Championship.

Le M8 GTE gestite ancora una volta dal Rahal Letterman Lanigan saranno presenti solo nella gera lunghe della Michelin Endurance Cup, a partire dalla prossima Rolex 24 at Daytona.

I due equipaggi vedranno il ritorno di John Edwards, Jesse Krohn ed Augusto Farfus sulla vettura #24, così come di Bruno Spengler e Connor De Phillippi sulla #25 trionfatrice nelle ultime due edizioni della classica della Florida. Philipp Eng, quarta guida su questa vettura, disputerà anche tutte le restanti gare lunghe. I rinforzi per Daytona sono rappresentati da due driver esperti quali Marco Wittmann e Timo Glock rispettivamente, entrambi al debutto nell’apertura stagionale.

Sulla base della decisione dei vertici BMW, oltre che dell’impegno ridotto di Risi Competizione, la Corvette, che ha annunciato poco fa la sostituta di Doug Fehan al comando delle attività sportive in Laura Wontrop Klauser, direttrice del programma DPI V.R, e la Porsche del WeatherTech Racing saranno le uniche entry “full season” della GTLM, categoria che per anni ha fatto da fiore all’occhiello alla massima serie endurance americana sin dai tempi dell’American Le Mans Series.

ERA

Chiuse da tempo le line-up delle DPi, unico sussulto la scontata conferma di Marcus Ericsson quale quarto pilota per Ganassi, sono state ora finalizzate anche quelle delle LM P2, con una schiera di driver transalpini: Paul-Loup Chatin andrà a rinforzare ERA Motorsport, mentre Timothè Buret e Mathieu Vaxivière si accompagnerà al Tower Motorsports/Starworks.L’unico sedile ancora disponibile della categoria è quello della Ligier dell’RWR/Eurasia.

Da segnalare che la livrea dell’Oreca di ERA Motorsport (nella foto) è opera di un bambino di 6 anni, vincitore del contest messo in atto dal team canadese.

Tra le sette LM P3 iscritte, da segnalare l’ingaggio dell’ex-Indy Lights Ryan Norman e del campione 2014 della medesima serie, nonché rookie of the year IndyCar la stagione seguente, Gabby Chaves, in seno al Forty7 Motorsports su una delle due Duqueine M30. L’altra, iscritta direttamente dal Muehlner Motorsports, presenta ancora due opportunità al fianco del due volte campione della Michelin Le Mans Cup, Laurents Horr, e Morits Krantz.

Novità dell’ultim’ora infine anche in GTD, categoria che si annuncia agguerrita come non mai con ben 20 entry delle 50 iscritte per nove marchi diversi.

EBM

Il team Hardpoint EBM al fianco del driver/owner Earl Bamber e di Rob Ferriol schiererà due esponenti del gentil sesso di sicuro valore quali Katharine Legge e Christina Nielsen. Per la pilotessa britannica, che ha già fatto squadra con l’ex-bicampionessa della categoria lo scorso anno sulla Lamborghini del GEAR, si tratta del rientro dopo il pauroso crash del Prologo ELMS dello scorso luglio.

Sempre in ambito Porsche, da segnalare infine anche la presenza di un altro ex-campione IMSA, Patrick Pilet, sulla entry del Black Swan.

L’inizio delle ostilità a Daytona per la Roar è previsto alle 11.30 AM locali di venerdì 22 gennaio.

Piero Lonardo

L’entry list aggiornata della Roar Before the 24

Foto: BMW, IMSA, ERA

Dubai

Asian LMS – Cambia ancora il calendario 2021

Novità dell’ultimo momento nel calendario dell’Asian Le Mans Series 2021. Gli organizzatori hanno deciso di cancellare il primo dei due weekend previsti ad Abu Dhabi del 4-6 febbraio, che verrà sostituito da un ulteriore doubleheader, sempre negli Emirati Arabi Uniti, a Dubai, la settimana successiva.

Ciò allo scopo di evitare la quarantena obbligatoria preventiva di 10 giorni prevista per team e piloti all’entrata in Abu Dhabi, quarantena che verrà in questo modo evitata, in funzione della normativa vigente in quell’emirato, qualora le persone provengano da un emirato vicino, in funzione del secondo weekend di gara, che rimane posizionato al 19-20 febbraio prossimi.

Per il Dubai Autodrome, così come il tracciato di Yas Marina, si tratterà del primo evento organizzato nell’ambito delle serie ACO.

Il formato ridotto della serie endurance asiatica, rivisto come noto in funzione della situazione generale COVID, ha attirato sin qui le attenzioni di compagini già protagoniste delle passate edizioni così come di nuove realtà, che possono così accumulare esperienza per proporsi successivamente su palcoscenici internazionali più prestigiosi.

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E’ il caso del neonato Racing team India, che porterà una Oreca LM P2 per Arjun Maini, Narain Kartikeyan e Naveen Rao con l’obiettivo di iscriversi alla 24 Ore di Le Mans 2022, oppure del Phoenix Racing, che dopo i successi fra le GT, schiererà un’altra Oreca per Matthias Kaiser e Simon Trummer, i quali verranno coadiuvati nientemeno che dal campione del mondo in carica delle GTE, Nicki Thiim, e dal factory driver Audi, Kelvin van der Linde.

A queste si aggiungono le LM P2 dai campioni in carica dei G-Drive, gestiti ancora una volta da Algarve Pro Racing, con due vetture per John Falb ed i giovani Rui Andrade e Franco Colapinto e per Ferdinand Habsburg, Rene Binder ed il campione in carica dell’ Euroformula Open, Ye Yifei, Jota Sport, la quale contribuirà anche all’effort di ERA Mororsport per gli statunitensi Kyle Tilley e Dwight Merriman.

Alle 6 Oreca iscritte tra le LM P2 si aggiunge la Ligier di Eurointernational, che difenderà il titolo Am conquistato lo scorso anno insieme a Rick Ware insieme alla nuova realtà Ojets Prestige Racing.

Nutrito anche il plateau delle LM P3 con 10 unità, tra cui svettano sicuramente i campioni in carica del Nielsen Racing e le tre entry di United Autosports. Due delle line-up del team di Zak Brown e Richard Dean sono già state definite, con Andy Meyrick, il protagonista del British GT Ian Loggie ed il campione in carica della categoria nell’European Le Mans Series, Rob Wheldon in una Ligier JS P320, più l’intero equipaggio che ha disputato la serie europea sulla Ligier #3, composto da Jim McGuire, Andrew Bentley e Duncan Tappy.

La presenza italiana è garantita in forza tra le GT, dove AF Corse tra le ben 21 vetture iscritte, schiererà in forma ufficiale due delle tante Ferrari 488 GT3, come anche Kessel Racing. La concorrenza sarà formata come sempre da Aston Martin e Porsche, ma anche dalla McLaren 720S GT3 dell’Inception racing with Optimum iscritta fra le Am, e soprattutto dalle due BMW M6 GT3 del Walkenhorst Motorsport, squadra campione in carica dell’International GT Challenge.

Piero Lonardo

Foto: Dubai Autodrome, Racing Team India

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USCC – Herta superstar con Turner. Una nuova Oreca per Nunez

La Rolex 24 at Daytona continua ad attrarre superstar dalle altre serie. L’ultima addizione al season opener del WeatherTech SportsCar Championship è Colton Herta, che  completerà l’equipaggio del Turner Motorsport.

Insieme alla giovane promessa dell’IndyCar Series, ancora una volta sulla BMW M6 GT3 il veteranissimo, recordman assoluto di vittorie nelle serie IMSA Bill Auberlein, il quale farà coppia per tutta la stagione con Robbie Foley, e con l’australiano Aidan Read per le gare lunghe della Michelin Endurance Cup. Quest’ultimo, 21enne, proviene dall’ADAC GT Masters ed ha già esperienza nelle gare di durata internazionali, essendo protagonista dell’Asian le Mans Series a partire dal 2017.

La presenza di Herta, vincitore nel 2019 tra le GTLM per il marchio dell’elica, lascia aperte diverse supposizioni sulla presenza delle BMW M8 GTE ufficiali a Daytona nella categoria riservata ai pro.

Oltre a Turner Motosport, un altro nome si aggiunge alla lista degli iscritti le GTD della Rolex 24. Si tratta di HTP Winward Motorsport, che dopo aver frequentato il GT World Challenge, le 24H Series e l’IMSA Pilot Challenge, porterà una Mercedes AMG GT3 a Daytona per il team principal Russel Ward, Indy Dontje e per il factory driver Maro Engel.

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Sempre tra le GTD, confermato il ritorno dello Heart of Racing con l’Aston Martin Vantage GT3. La squadra diretta da Ian James si presenterà con Roman de Angelis ed i factory driver Ross Gunn e Darren Turner. Ancora da confermare invece i piloti che proseguiranno insieme a James per il resto del campionato.

L’ultima novità di Daytona riguarda invece una nuova LM P2, ancora una volta un’Oreca, che verrà schierata per tutta la stagione dal WIN Autosport. La nuova compagine, gestita in pista dal K2R Motorsport, presenterà per tutta la stagione l’ex driver Mazda Tristan Nunez insieme al team principal Steven Thomas.

Nel season opener, dove ricordiamo Nunez si classificò secondo lo scorso anno alle spalle della Cadillac del WTR, i due saranno affiancati da Thomas Merrill, che proseguirà la collaborazione per il resto delle gare lunghe della Michelin Endurance Cup, mentre il campione in carica delle Prototype Challenge, nonché protagonista dell’European le Mans Series, Matt Bell, completerà la line-up per Daytona.

Va evidenziato che l’IMSA prosegue, senza lasciare trasparire alcuna esitazione, nell’organizzazione non solo della Rolex 24 del prossimo 30-31 gennaio, ma anche della 12 Ore di Sebring del 20 marzo. Tutte da scoprire le eventuali limitazioni che verranno porre in essere a causa del COVID, che ha già consigliato gli organizzatori della vicina St.Petersburg di posticipare il season opener IndyCar.

Al contrario, secondo un noto media statunitense, sorgono forti dubbi sull’organizzazione della 1.000 miglia, atto iniziale del World Endurance Championship, in programma nell’ambito dello stesso “Super Sebring weekend” di marzo.

Piero Lonardo

Foto: Turner Motorsport, Heart of Racing/Team Seattle

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USCC – Mies a Daytona con DragonSpeed. Ancora NASCAR con Dillon in Eurasia

Finalizzato il programma della seconda entry DragonSpeed per Daytona. Insieme al già annunciato Eric Lux sulla Oreca 07 contraddistinta dal numero 18 i accomoderanno i tedeschi Christopher Mies e Fabien Schiller ed il canadese Devlin de Francesco.

Mies, 31 anni, è alla sua quarta Daytona dopo le tre esperienze in GTD con l’Audi R8 LMS GT3 del Montaplast by Land-Motorsport nel triennio 2017-2019, il cui miglior risultato è stato il secondo posto al debutto.

Le due uscite successive vanno ricordate soprattutto per le penalizzazioni che hanno inficiato il risultato in pista del team tedesco, insieme al quale Mies ha conquistato due 24 Ore del Nurburgring, oltre che il titolo ADAC GT Masters nel 2016. Nel palmares del factory driver Audi, impegnato anche nelle serie SRO col WRT, anche due vittorie alla 12 ore di Bathurst.

Schiller invece ha corso una sola volta nel season opener IMSA, nel 2019 con la Mercedes AMG GT3 del P1 Motosports. Per entrambi i driver teutonici si tratta del debutto tra i prototipi, mentre la giovane promessa dell’automobilismo canadese, non ancora 21enne, si alterna fra ruote coperte e monoposto, dove nella scorsa stagione ha conquistato il secondo posto nella IndyPro 2000.

Ricordiamo che l’altra Oreca 07 del team di Elton Julian, vincitore tra le LM P2 delle ultime due edizioni della classica della Florida, sarà condotta in gara da Rinus Veekay, Ben Hanley, Garett Grist e Rob Hodes.

Dillon

Un altro asso della NASCAR dopo Jimmie Johnson, Chase Elliott e AJ Allmendinger va invece a completare l’equipaggio di una LM P2. Si tratta di Austin Dillon, che si unirà a Cody Ware nell’effort condiviso tra Rick Ware Racing ed Eurasia per Daytona.

Sull’unica Ligier JS P217 finora iscritta al season opener si siederà, oltre al vincitore della Daytona 500 2018, nonché polesitter quattro anni prima, in entrambe le occasioni con la Chevrolet del Richard Childress Racing, un altro debuttante fra i prototipi, Salih Yoluc, vicecampione in carica del WEC e trionfatore a Le Mans tra le GTE-Am con l’Aston Martin del TF Sport. Il quarto pilota del team battente bandiera filippina non è ancora stato designato.

L’appuntamento in pista per tutti è con la Roar Before the 24, i test collettivi, che si apriranno il 22 gennaio per chiudersi con la Motul Pole Award di 100 minuti che deciderà la griglia di partenza della 59ma edizione della Rolex 24 at Daytona in programma il 30-31 gennaio prossimi.

Piero Lonardo

Foto: DragonSpeed, IMSA

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Scuderia Corsa terza Ferrari a Daytona

Anche Scuderia Corsa sarà della partita alla prossima Rolex 24 at Daytona, Per il season opener della Florida, unica gara al momento in previsione per il 2021, una line-up inedita per la squadra di Las Vegas, che schiererà ancora una volta una Ferrari 488 GT3 tra le GTD, categoria dove ha riportato il titolo nelle stagioni dal 2015 al 2017.

Si parte da Ryan Briscoe, una lunga carriera in IndyCar, approdato lo scorso anno alla corte del WTR, col quale ha sfiorato li titolo piloti e ha ottenuto due vittorie al volante della Cadillac DPi V.R alla Petit Le Mans e guarda caso alla Rolex 24 insieme a Scott Dixon, Kamui Kobayashi e Renger van der Zande.

Al veterano australiano, alla prima uscita con le GT del Cavallino, si affiancheranno un paio di piloti che invece conoscono bene la vettura. Si tratta di Marcos Gomes, già in pole position nel 2019 con la vettura iscritta da Via Italia, e Bret Curtis, già a Le Mans con l’effort statunitense nel 2017, a fungere da bronze driver obbligatorio al posto di Cooper MacNeil, che ha difeso i colori del team nelle ultime stagioni, conquistando anche due podi a Le Mans nel 2017 e nel 2019.

A completare i ranghi Ed Jones, l’inglesino di Dubai campione Indy Lights 2016, che con la vettura iscritta dal team di Giacomo Mattioli in collaborazione con l’Ed Carpenter Racing ha conquistato la seconda fila nella Indy 500 del 2019.

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Purtroppo questo 2020 ci ha consegnato un’ulteriore perdita nell’ambito del motorsport USA. Si tratta di John Paul Jr, scomparso a soli 60 anni a causa del morbo di Huntington. Il driver nativo dell’Indiana è stato campione GTP nel 1982 e ha riportato la vittoria a Daytona nel 1982 e nel 1997, oltre ad una 12 ore di Sebring nel 1992 e due vittorie in IndyCar, nel 1983 in Michigan, nell’allora CART, e nel 1998 in Texas. All’attivo anche tre partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans, con un secondo posto assoluto nel 1984 con una Porsche 956 condivisa con Jean Rondeau.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

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WEC – Aston Martin chiude in GTE

La notizia era da tempo nell’aria, ma poco fa Aston Martin Racing ha annunciato lo stop al programma GTE nel World Endurance Championship.

La casa inglese lascia dopo sette stagioni coronate da 47 vittorie di classe, 103 podi e nove campionati vinti tra piloti e costruttori, compreso quello della stagione appena conclusa in GTE-Pro a cura di Nicki Thiim e Marco Sorensen.

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A Le Mans, sempre nella massima categoria GT, trionfo invece dell’altro equipaggio formato da Alex Lynn, Maxime Martin ed Harry Tincknell, a fare eco alla vittoria del 2017 di Darren Turner, Johnny Adam e Daniel Serra.

Garantite invece tutte le attività clienti grazie alla revisione del contratto con Prodrive. La struttura diretta da David Richards continuerà ad assistere le Vantage dell’ultima generazione impegnate nel WeatherTech Sportscar Championship, nell’Intercontinental GT Challenge e nel GT World Challenge.

Ovviamente il ritiro definitivo dal WEC dopo l’ancora precedente stop del programma Valkyrie Hypercar segue l’entrata in forma diretta del marchio inglese in Formula 1, e lascia le sole Porsche e Ferrari a competere tra le GTE nella stagione entrante.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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USCC – Risi a Daytona ancora con i piloti pro

Un’altra Ferrari si aggiunge all’entry list della prossima Rolex 24 at Daytona, quella di Risi Competizione.

La 488 GTE Evo competerà ancora una volta tra le GTLM e presenterà un equipaggio ancora una volta di livello mondiale, con i driver pro Ferrari, Alessandro Pier Guidi, James Calado e Davide Rigon, cui si affiancherà Jules Gounon.

Il 25enne driver francese è già stato protagonista col team di Houston nelle ultime due edizioni della 24 Ore di Le Mans ed è alla terza apparizione alla classica della Florida dopo gli impegni con Meyer Shank Racing e Montaplast nel 2020 e nel 2017 rispettivamente.

Il trio di factory driver non ha invece bisogno di presentazioni, 19 presenze a Daytona complessive, con l’highlight della vittoria di Pier Guidi nel 2014 in GTD con la macchina del Level 5. I tre, con Calado e Rigon alla sesta partecipazione con Risi Competizione, sfiorarono la vittoria sfiorata assieme a Miguel Molina nel 2019.

Per Risi Competizione si tratterà della 21ma apparizione a Daytona dal 1988, coronata da una vittoria di classe nel 2002 e da quattro ulteriori podi.

Piero Lonardo

Foto: Risi Competizione