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Start 2016

ELMS/WEC – La serie continentale ritorna a Imola dopo 6 anni in gran forma. A Spa, turnover forzato Iron Dames

L’European Le Mans Series ritorna il prossimo weekend sul circuito di Imola. La serie continentale, che mancava dall’autodromo del Santerno dalla contestata gara del 2016, proporrà come a Le Castellet l’intero plateau composto da 42 vetture.

Dopo il season opener, la squadra da battere sembra la Prema, che lista ancora lo sfortunato Juan Manuel Correa, anche se sono poche le speranze di rivederlo in pista cosí a ridosso dell’incidente che lo ha coinvolto nei test F3. Tra le Pro/Am, il Racing Team Turkey si presenta nuovamente con la line-up impreziosita dal reserve driver Williams F1, Jack Aitken.  Il Cool Racing dal canto suo dovrà difendere il primato tra le LM P3 col talentino Malthe Jakobsen.

I colori italiani sono ben rappresentati in tutte e tre le categorie, da team (4) e piloti (9). Tra questi, Gabriele Lancieri, che dovrebbe prendere il posto in Rinaldi Racing, di Memo Gidley al fianco di Pierre Ehret e Nico Varrone.

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La squadra tedesca partirà con massimo di zavorra derivante dal successo in Provenza (30kg) contro i 20 e i 10 delle due Porsche Proton.

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Vedremo inoltre se, tra le Iron Dames, Sarah Bovy e Michelle Gatting, autrici di una gara gagliarda al Paul Ricard che è valso loro la quarta piazza finale, si riprenderanno dal COVID che le ha appiedate dalla 6 Ore di Spa-Francorchamps in programma nel weekend.

A Spa, il loro posto sarà preso da Doriane Pin e da Christina Nielsen; per la giovanissima francese si tratta del debutto nella serie mondiale, mentre la Nielsen ritorna in una gara WEC dalla 24 Ore di Le Mans del 2018.

Le ostilità a Imola inizieranno con la oramai consueta sessione di test collettivi giovedí 12 maggio. Le prime libere sono previste venerdí 13 alle ore 11.30.

Piero Lonardo

L’entry list di Imola

Foto: Piero Lonardo

WTR

USCC – Il WTR torna alla vittoria. Porsche imprendibili in GT

Il Wayne Taylor Racing torna alla vittoria a Laguna Seca nella quarta prova del WeatherTech SportsCar Championship. Nella gara californiana, la prima gara stagionale della durata standard di 2 ore e 40 minuti, le Acura, vincitrici qui nelle ultime tre occasioni, non hanno avuto rivali, lasciando alle Cadillac le briciole.

Le ARX-05 infatti hanno condotto flag-to-flag, aiutate anche dall’unica Full Course Yellow, sventolata dopo mezz’ora circa di gara per il contatto a muro in curva 7 della Mercedes del Winward Racing. L’unica alternanza fra il prototipo nerazzurro ed i vincitori di Daytona del MSR dopo la seconda sosta, grazie ad un undercut che lasciava in testa Tom Blomqvist per 6 tornate, poi passato con le cattive da un Filipe Albuquerque in cerca di rivalsa.

Sul fronte GM si è assistito anche alla disfatta del Team Ganassi. La #01 di Sebastien Bourdais, imprendibile a Long Beach, si è ammutolita dopo appena 10’ di gara, mentre la vettura gemella, vincitrice a Sebring, ha perso la possibilità di un onorevole terzo posto arenandosi con Earl Bamber nelle gomme a protezione di curva 6, perdendo il giro dei primi.

A podio quindi termina la vettura dell’Action Express, dove Tristan Nunez sembra faticare a diventare quel comprimario di cui avrebbe bisogno Pipo Derani per ripetere il bis 2021. A seguire la vettura del JDC-Miller di Tristan Vautier e Richard Westbrook.

Tower

Tra le LM P2 più della macchina è contato l’apporto di Louis Deletraz, che ha sbaragliato il parco partenti, regalando al Tower Motorsports e a John Farano la prima vittoria stagionale. Il campione ELMS non appena entrato in macchina ha imposto un ritmo insostenibile per la concorrenza, formata peraltro da piloti del calibro di Ryan Dalziel e Juan Pablo Montoya, che terminano alle spalle con le macchine di Era Motorsports e DragonSpeed.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

La consueta battaglia delle GT ha visto un dominio incontrastato della Porsche in GTD Pro, con Mathieu Jaminet e Matt Campbell decisi a ripetere la splendida stagione 2021 del team in tartan. Una strategia differenziata ha permesso alla Corvette, qui appesantita di 20 kg extra, di non perdere troppo terreno conquistando il quarto posto finale, alle spalle della Lexus di Ben Barnicoat e Jack Hawksworth, che pure hanno utilizzato la medesima strategia, e alla BMW dell’RLL.

Wright

Successo Porsche infine anche in GTD, unica classe dove il podio è stato deciso nelle ultime fasi di gara. Solo infatti a 15’ dalla bandiera a scacchi Jan Heylen ha posto fine alla leadership della BMW del Turner Motorsport, che con Robbie Foley prima e poi con Bill Auberlen, aveva posto le basi dell’agognato primo successo stagionale sulla pista di casa.

Il veteranissimo nel giro finale era poi costretto a cedere anche la seconda posizione alla Lamborghini del CarBahn di Jeff Westphal.

In classifica generale, WTR ed MSR ora conducono appaiati, mentre in GTD Pro l’equipaggio della Lexus del Vasser Sullivan accorcia a 30 lunghezze il distacco dalla Corvette. In Wright Motorsports infine, con le sue due vittorie su tre gare, prende il largo tra le GTD.

Il WeatherTech SportsCar Championship ritornerà fra due settimane con un altro circuito iconico, Mid-Ohio; assenti le GTD Pro, ritorneranno invece le LM P3.

Piero Lonardo

Foto: WTR, Michelin, Porsche

L’ordine di arrivo

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USCC – Ricky Taylor riporta in pole il WTR a Laguna Seca

Sembra proprio che anche quest’anno si rinnovi il dominio Acura a Laguna Seca, sede del quarto appuntamento stagionale del WeatherTech SportsCar Championship.

Nelle tre ultime stagioni infatti sono state le ARX-05 a trionfare in gara, prima col Team Penske e nel 2021 col WTR, che poco fa ha ribadito il concetto con Ricky Taylor, autore di una nuova pole, la terza se non andiamo errati, sulla celebre pista californiana, col tempo di 1.13.924.

Taylor era stato il migliore anche nelle libere 2, dove nell’ultima parte della sessione riservata ai pro, ha limato ripetutamente il suo limite, lasciando il trionfatore di Long Beach, Sebastien Bourdais, a poco più di un decimo.

Quest’oggi le Cadillac hanno mantenuto il minimo gap dalle Acura ma senza poterle scavalcare; in prima fila infatti anche l’altro esemplare del MSR con Oliver Jarvis, a precedere le quattro DPi V.R. di Alex Lynn, Bourdais e dei due Tristan, Vautier e Nunez.

Tra le LM P2 Steven Thomas e l’Oreca #11 del PR1 Mathiasen hanno avuto la meglio per soli 57 millesimi col tempo di 1.17.571 sull’altra vettura del team, condotta da Patrick Kelly.

Pfaff

Sempre piú avvincenti infine le qualifiche delle GTD, dove nel duello all’ultimo millesimo alla fine l’ha spuntata Mathieu Jaminet con la Porsche dello Pfaff Motorsports. Il driver francese, autore di 1.23.142, alla fine ha preceduto tra i Pro la Mercedes del WeatherTech Racing di Daniel Juncadella di soli 22 millesimi, mentre Alex Riberas e l’Aston Martin dello Heart of Racing segue a 2 decimi.

Miglior tempo nella GTD infine per Russel Ward con la Mercedes del Winward Racing con 1.23.567, con la giovane promessa Jaden Conwright ad arpionare il secondo best nelle fasi finali con la Lamborghini dell’NTE sulla BMW M4 del Turner Motorsport di Robbie Foley.

Fanalino di coda tra i Pro e 13ma prestazione fra le GT3 per la Corvette capoclassifica di Jordan Taylor, che evidentemente ha mal digerito la cura ingrassante del BoP.

Domani la gara, della durata standard di 2 ore 40 minuti, prenderà il via alle 3.10 PM ET, pari alle 21.10 italiane, e verrà trasmessa in diretta streaming gratuita sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/ .

Piero Lonardo

Foto: WTR, Porsche

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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USCC – Acura alla riscossa a Laguna Seca

Le due Acura tornano alla carica in quel di Laguna Seca: Ricky Taylor e Filipe Albuquerque portano infatti in alto infatti la ARX-05 del WTR col miglior tempo delle libere 1.

Taylor ha fissato i cronometri sull’1.14.400 nella prima parte della sessione, inframmezzata dall’interruzione per l’incidente occorso a Renger van der Zande in curva 5, mentre il portoghese ha ribadito il concetto nella seconda parte, portandosi a poco meno di 3 decimi dal compagno di squadra.

Il dominio delle Acura si completa con la seconda posizione del Meyer Shank Racing grazie ad Oliver Jarvis, a quasi 7 decimi dal leader. A seguire Tristan Vautier con la migliore delle Cadillac, quella del JDC-Miller, poi Pipo Derani e l’accoppiata Ganassi dominatrice di Long Beach composta da van der Zande e Sebastien Bourdais.

Il campione ELMS in carica, Louis Deletraz, precede invece col tempo di 1.16.316, Juan Pablo Montoya nella classifica delle LM P2, mentre nelle GTD Pro Jack Hawksworth riporta in alto la Lexus del Vasser Sullivan precedendo di 2 decimi la Mercedes del WeatherTech Racing di Dani Juncadella.

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P3 assoluta fra le GT3 e migliore della GTD Robbie Foley con la BMW M4 del Turner Motorsport davanti alla Porsche del Wright Motorsports di Jan Heylen e alla seconda Lexus di Aaron Telitz. Da segnalare la sostituzione dell’ultimo momento tra i leader della categoria del Team Korthoff di Mike Skeen, positivo al COVID, col veterano Dirk Mueller sulla Mercedes #32.

Il programma sulla pista californiana prosegue oggi con la seconda sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 11.55 AM e alle 3.50 PM ET; la gara, preceduta da un breve warm-up, partirà domenica 1° maggio alle 3.10 PM ET, pari alle 21.10 italiane. Qualifiche e gara come sempre in diretta streaming gratuita sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Lexus Racing USA

I risultati delle Libere 1

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WEC – Ecco i 186 di Le Mans! Alpine penalizzata a Spa

Diffusa a sorpresa l’entry list provvisoria della prossima 24 Ore di Le Mans, completata con i nomi dei 186 piloti che prenderanno parte alla 90ma edizione della classica della Sarthe.

Va detto, nessuna grande novità rispetto a quanto già si conosceva in precedenza, ma ancora qualche nome di spicco nel panorama dell’endurance che si aggiunge a quelli già noti.

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Tra le Hypercar, confermati i due equipaggi in casa Glickenhaus, che saranno composti dagli stessi sei piloti che hanno portato al debutto sulla Sarthe la SCG 007 LMH nel 2021, ma che verranno rimescolati rispetto allo scorso anno, con Olivier Pla e Pipo Derani, quest’ultimo al rientro sulla #708 dopo la concomitanza di Sebring, affiancati da Romain Dumas, e Ryan Briscoe, Richard Westbrook e Franck Mailleux sulla #709.

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Tra le LM P2, sarà Tristan Vautier a completare l’equipaggio di ARC Bratislava insieme a Miro Konopka ed il neoacquisto – già presente a Spa – Bent Viscaal, mentre il connazionale Tijmen van der Helm come previsto manterrà il sedile in seno al TDS Racing x Vaillante come in ELMS. Per Vautier, dopo le esperienze nelle monoposto USA e nell’IMSA, si tratta del debutto a Le Mans e fra le LM P2.

Definite anche le terze guide in casa AF Corse per le due 488 iscritte in GTE-Pro. Al fianco dei campioni in carica nonchè vincitori 2021 Alessandro Pier Guidi e James Calado ci sarà Daniel Serra, mentre Davide Rigon ritorna per la sua ottava Le Mans dopo la pausa forzata dello scorso anno insieme ad Antonio Fuoco e Miguel Molina. Il terzo vincitore del 2021, Côme Ledogar, completerà l’equipaggio iscritto da Inception Racing in GTE-Am in partnership col Garage 59 composto da Alexander West e Marvin Klein.

La terza Ferrari iscritta dal Riley Motorsports vedrà anch’essa un ritorno sulla Rossa da parte di Sam Bird, che si unirà a Felipe Fraga e a Shane Van Gijsbergen.

Un altro grande ritorno per i colori italiani sulle vetture del Cavallino è quello di Alessandro Balzan, che si appresta a correre la sua seconda Le Mans con Iron Lynx al fianco di Claudio Schiavoni e Raffaele Gianmaria in una delle 4 vetture schierate dal team, comprendendo anche le Iron Dames.

In assenza di ulteriori forfait, dopo che tra le riserve avevano ritirato l’iscrizione sia il Racing Team Nederland che una delle due vetture di High Class Racing, l’effort previsto da Pierre Ehret con Rinaldi Racing è stato “travasato” anch’esso in Iron Lynx, dove Ehret correrà con Nico Varrone, pure trionfatore nel primo round ELMS a Le Castellet, ed al belga Christian Hook, mentre Matteo Cressoni e Giancarlo Fisichella correranno insieme allo statunitense Richard Heistand.

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Nel frattempo diversi team stanno provando in vista di Le Mans, fra questi anche Nielsen Racing, Vector Sport ed il DKR Engineering, visti tutti a Monza nei giorni scorsi, ma proseguono anche i collaudi della Peugeot 9X8, questi ultimi sul circuito di Magny-Cours.

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Ma prima di andare a Le Mans incombe già il prossimo weekend la 6 Ore di Spa-Francorchamps. Per la trasferta nelle Ardenne l’Endurance Committee ha deciso di penalizzare l’Alpine trionfatrice a Sebring di 20 kW. Questa l’unica modifica al BoP delle Hypercar, dove le due Toyota dovranno ancora una volta gestire il punto di attivazione del sistema ibrido a 190 kmh.

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L’unica altra variazione alle equivalenze riguarda le Porsche, che sconteranno una riduzione della capacità del serbatoio di 2 litri, sia tra le GTE-Pro che tra le Am. In questa categoria vi sarà la prima applicazione stagionale del cosiddetto Balance of Success, che vedrà i primi tre classificati di Sebring, vale a dire le Aston Martin dell’AMR e del TF Sport e la Porsche #56 del Project 1 appesantite rispettivamente di 30, 20 e 10 kg (+15, 10 e 5 kg per il risultato del season opener ed altrettanta zavorra per la posizione in campionato).

Ricordiamo che le ostilità sul rinnovato circuito di Spa-Francorchamps inizieranno giovedí 5 maggio alle 15.30 con le prime libere. Qualifiche venerdí 6 alle 18.20 e start della 6 Ore alle 13.00 di sabato 7 maggio.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Roberto Beretta, Peugeot Sport

L’entry list della 24 Ore di Le Mans

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USCC – 32 macchine a Laguna Seca. Corvette ancora appesantite dal BoP

Dopo l’appassionante showcase di Long Beach, il WeatherTech SportsCar Championship prosegue il suo tour a ovest e ritorna il prossimo weekend con una gara di durata standard e a ranghi quasi completi a Laguna Seca. Tra le 32 vetture iscritte infatti non sono presenti le LM P3, che ritorneranno in azione dopo Sebring solo a Mid-Ohio.

Nessuna novità nelle line-up delle 6 DPi full-season, dove il divario, grazie ai risultati delle prime tre gare, è minimo (appena 81punti) fra i leader Alex Lynn ed Earl Bamber ed i fanalini di coda Pipo Derani e Tristan Nunez.

Tra le sei LM P2, che ritornano dopo Sebring, da segnalare la nuova line-up, dopo le due enduro, dell’accoppiata dell’Oreca #52 del PR1 Mathiasen formata da Patrick Kelly e dal giovanissimo Josh Pierson, quest’ultimo ricordiamo destinato ad infrangere il prossimo giugno il record del pilota piú giovane a Le Mans.

Stesso numero anche per le GTD Pro, dove Antonio Garcia e Jordan Taylor dovranno difendere la leadership Corvette con ulteriori 20 kg extra nei confronti della concorrenza. Unica altra modifica al Balance of Performance rispetto a Long Beach (valida anche per le GTD) per le BMW M4 GT3, che correranno con una riduzione generalizzata alla pressione del turbo, oltre che on un litro di carburante in meno.

Ben 14 infine le vetture iscritte in GTD, con il rientro della Lamborghini dell’NTE appiedata a Long Beach da un incidente stradale, che vedrà il veterano Marco Holzer affiancato a Jaden Conwright. Ritorno dopo Sebring anche per la Mercedes dell’Alegra Motorsports per Michael De Quesada e Daniel Morad.

Ancora una volta assente una qualsiasi Ferrari in entrambe le categorie GT. Le GTD infine, a differenza di Long Beach, marcheranno punti sia per il campionato che per la Sprint Cup.

L’azione in pista a Laguna Seca inizierà venerdí 29 aprile alle 7.30 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 30 alle 3.50 PM ET e start della gara domenica 1° maggio alle 3.10 PM ET, pari alle 21.10 italiane.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Laguna Seca

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WEC – A Spa debuttano Viscaal e Chaves. CD Sport prepara Le Mans

Resa nota l’entry list definitiva della 6 ore di Spa-Francorchamps, secondo appuntamento del World Endurance Championship. Confermate tutte e 37 le vetture, con due sole novità tra gli equipaggi.

In ARC Bratislava Mathias Beche lascia spazio a Bent Viscaal, reduce dal bel secondo posto a Le Castellet con Algarve Pro Racing insieme a Sophia Floersch, sull’Oreca LM P2 condivisa con Miro Konopka ed il connazionale Tijmen van der Helm.

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Sull’Aston Martin del TF Sport invece, Florian Latorre cederà il posto ad Henrique Chaves. Il 25enne portoghese, già vincitore nel 2020 del GT Open tra le GT3 Pro e campione lo scorso anno tra i Pro Am nel GTWC Europe col Barwell Motorsport, ha disputato col TF Sport l’ultima Asian Le Mans Series ed è reduce dal debutto stagionale in ELMS a Le Castellet. Chaves completerà l’equipaggio della Vantage #33 insieme a Ben Keating e a Marco Sorensen.

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Nel frattempo diverse squadre hanno approfittato per svolgere dei test privati a Monza; fra questi, di ritorno dal Paul Ricard, dove riposava in attesa del cambio di livrea (si tratta della vettura ex-Eurointernational) anche la Ligier LM P2 di CD Sport.

Il team francese, che debutterà a Le Mans grazie al successo tra le LM P3 nell’ultima Asian Le Mans Series, e che sarà l’unica non-Oreca iscritta nella categoria, ha approfittato per ufficializzare la propria line-up per la classica della Sarthe, che sarà composta da Michael Jensen, Steven Palette e Christophe Cresp.

Le ostilità sul rinnovato circuito di Spa-Francorchamps inizieranno giovedí 5 maggio alle 15.30 con le prime libere. Qualifiche venerdí 6 alle 18.20 e start della 6 Ore alle 13.00 di sabato 7 maggio.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list definitiva della 6 Ore di Spa-Francorchamps

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LMC – Dillmann trascina il Racing Spirit of Leman. Uno-due Honda in GT3

Tanti volti nuovi e di prestigio nella Michelin Le Mans Cup 2022, e uno di questi, Tom Dillmann, ha dominato la prima gara della stagione a Le Castellet, trascinando alla prima vittoria il Racing Spirit of Leman.

Il collaudatore ByKolles emergeva dalla terza piazza dopo il pitstop obbligatorio – quest’anno la durata delle gare è stata ridotta da 2 ore a 1h50 per evitare la seconda sosta resa necessaria lo scorso anno dopo l’aumento delle potenze (nonchè dei consumi) del motore Nissan – e dopo essersi sbarazzato delle due vetture che gli erano davanti, nella fattispecie Leonard Weiss con la Duqueine del WTM e Louis Rousset con la Ligier dell’MV2S Forestier Racing, non si è più voltato indietro.

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Le fasi iniziali della gara vedevano queste vetture transitare in ordine inverso al primo giro, col polesitter Torsten Kratz a precedere Jerome de Sadeleer e Alxander Mattschull, incaricati del primo stint. Tra le GT3, il polesitter Jens Møller con la Honda #44 del GMB Motorsport allungava vistosamente anticipando la partenza sulla Porsche Ebimotors di Emanuele Busnelli.

Dopo un paio di Full Corse Yellow, tra cui una per recuperare il consueto piloncino che puntualmente ad ogni gara salta dalla curva 5, dietro il leader, de Sadeleer aveva la meglio su Mattschull conquistando la seconda piazza, andando presto anche ad insidiare la Duqueine #11, salvo poi cedere nuovamente a de Sadeleer. Al vertice delle GT3, era l’ex-campione WEC GTE-Am, Kristian Poulsen, a prendere il comando della categoria dopo l’inevitabile drive-through per la vettura gemella.

La svolta dopo 64’ di gara, con il Racing Spirit of Leman ad anticipare la sosta rispetto agli inseguitori, con de Sadeleer sulle tele insidiato ora dalle vetture di IDEC Sport e CD Sport. Weiss usciva appena davanti Dillmann come peraltro Rousset, ed entrambi erano infilati in un amen, proprio mentre un altro dei protagonisti attesi, Malthe Jakobsen con la vettura del Cool Racing, terminava mestamente la propria gara.

Weiss a seguire cedeva a Dino Lunardi di IDEC e alla vettura di RLR MSport di Tom Foster, che alla fine erediteranno le posizioni di rincalzo ai due battistrada grazie alla penalità comminata all’ex-campione GTC ELMS per sorpasso in regime di Full Course Yellow.

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Dietro l’uno-due danese, a completare il podio delle GT3  veniva classificata la Ferrari AF Corse di Gino Forgione ed Andrea Montermini nonostante il sorpasso all’ultimo giro sostenuto dalla Aston Martin del Bullitt Racing – a lungo seconda ma rallentata con uno Stop&Go per non aver rispettato il tempo minimo di sosta. Ciò in funzione del regolamento sportivo, che prevede, qualora la bandiera a scacchi venga sventolata prima dello scadere dell’effettiva durata della gara, che la classifica venga congelata al giro precedente.

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Nel weekend si sono svolte inoltre le due prime manches della Ligier European Series. In entrambe il successo è andato alla JS P4 del Team Virage di Gillian Henrion. Piazzamenti per i team e piloti italiani con Simone Riccitelli e Roberto Neri di LR Motorsport secondi in gara 1 e di Monza Garage, P3 in entrambe le manches.

Prossimo appuntamento con la Michelin Le Mans Cup il 14 maggio prossimo ad Imola.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

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ELMS – Prema stravince a Le Castellet. Il finale thrilling in GTE ed LM P3 premia Rinaldi e Cool Racing

Prema Racing, dopo il convincente debutto nel WEC, si presenta col botto anche nell’European Le Mans Series stravincendo la 4 Ore di Le Castellet, atto iniziale della stagione 2022.

L’equipaggio formato dai due ex-WRT Ferdinand Habsburg e Louis Deletraz, e dal sub di lusso Lorenzo Colombo per lo sfortunato Juan Manuel Correa si è dimostrato il più concreto sulla distanza di una gara che ha vissuto tormentata prima ora con ben tre uscite della Safety Car, per poi svilupparsi in regime di corsa perlopiù libera.

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Al via Colombo si impossessava già della prima posizione, ma solo tagliando la prima curva sul polesitter del TDS Racing X Vaillante, affidata al via al bel prospetto Tijmen Van der Helm. A ranghi ristabiliti subito una prima safety car compattava le posizioni, seguita ben presto da una seconda.

Presto la leadership passava a United Autosports con Phil Hanson. Il team anglostatunitense però era costretto a cedere già alla prima sosta per un problema all’anteriore sinistra, ed era costretto ad iniziare una rincorsa basata sulle strategie.

Fra le LM P3 intanto, Inter-Europol, con la Ligier #13, prendeva il comando delle ostilità sul Cool Racing, con Mo Smith risucchiato nel gruppo. Anche in GTE la leadership derivante dalla pole di Pierre Ehret durava un battito d’ali ed il comando passava a Sarah Bovy con la Ferrari delle Iron Dames.

Il regime di gara libera, iniziato dopo circa 90’ di gara, vedeva la vettura di Prema issarsi davanti al povero Philippe Cimadomo, gentleman dell’equipaggio di testa – ricordiamo Pro/Am – subentrato a Van der Helm, che scivolava nelle retrovie. In questa fase alle spalle del leader Habsburg emergevano Cool Racing e soprattutto Panis Racing, i quali si alternavano nel ruolo di major contender insieme alla rientrante United Autosports grazie all’esperto Duncan Tappy.

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In GTE invece la Bovy cedeva a Memo Gidley, bronze ranked di ultralusso, rientrante nel motorsport “che conta” dopo il tremendo incidente di Daytona 2014, che imponeva un passo tutto suo con la Ferrari #23 del Rinaldi Racing.

La fase centrale di gara vedeva Nico Jamin inseguire da vicino il campione in carica ELMS, che alla lunga manteneva e poi incrementava un piccolo ma necessario gap, corroborato nel finale da Deletraz, che pur uscendo dietro la vettura di Tappy si reimpossessava presto del comando.

Finale già scritto? Assolutamente no perchè nelle posizioni di rincalzo emergeva un imprevisto incomodo nelle forme dell’Algarve Pro Racing, sospinta dal talentino (l’ennesimo olandese) Bent Viscaal e dalla perfetta strategia ai box, alla fine riusciva ad impossessarsi della seconda piazza ai danni del Panis Racing.

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Tra le Pro/Am, il passo di Jack Aitken del Racing Team Turkey è stato abbastanza per seminare la concorrenza, compresa la vettura di AF Corse, seconda al traguardo davanti al TDS.

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Non parliamo poi delle altre due categorie, che hanno vissuto un finale al cardiopalma. La leadership delle LM P3 infatti, praticamente mai stata in discussione praticamente dal secondo giro, veniva insidiata dalla rimonta furiosa di Malthe Jakobsen, subentrato al volante della Ligier #17 del Cool Racing, che veniva coronata proprio all’ultimo giro.

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Il pressing invece della Porsche Proton #77 nelle capaci mani di Gianmaria Bruni nei confronti di Nico Varrone del Rinaldi Racing invece non si portava a compimento e la Ferrari #23 transitava sul traguardo con appena 120 millesimi di vantaggio sulla 911.

_PL55719 Completa il podio tutto tedesco un’altra Porsche Proton, la #93 sospinta dal sempiterno Richard Lietz nonostante una sosta extra per la foratura (il comportamento delle Goodyear qui soprattutto sulle GT ha mostrato realmente il fianco a discrete critiche) e relativo spin sostenuta da Michael Fassbender nelle fasi iniziali. Primo podio quindi per l’attore pilota, un risultato ben diverso dal debutto avvenuto proprio qui nel 2020.

Prossimo appuntamento con l’European Le Mans Series sulle colline di Imola, fra un mese.

UPDATE: La Ligier LM P3 #13 di Inter-Europol è stata squalificata in quanto nelle verifiche post-gara è stato reperito un differenziale non conforme alle specifiche approvate. Il secondo posto di categoria viene quindi ereditato dalla vettura di United Autosports. Al team polacco verrà comunque consentito di ricorrere in appello.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Le Castellet 

Foto: Piero Lonardo, Roberto Beretta

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ELMS – Esclusivo: conosciamo meglio il BHK Motorsport

Sono già diversi anni che il BHK Motorsport calca le scene dell’European Le Mans Series, cinque compreso questo per la precisione, e dal 2019 presenta un’Oreca-Gibson nella top class, la LM P2. Sin da quell’annata l’ossatura della squadra è formata da Francesco Dracone e Sergio Campana.

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Con l’occasione della 4 Ore di Le Castellet siamo riusciti finalmente a fare quattro chiacchiere assolutamente tra amici con i due driver italiani. La prima cosa che viene in mente agli appassionati è: cosa significa BHK? “Eh, è piuttosto lunga – Francesco sorride – una parte deriva dal nome della strada in cui abitavo quando mi sono trasferito a Londra, Halkin Street, cui ho aggiunto il nome del mio cane, Blue. Questo per dare il nome alla mia prima compagnia aerea, Blue Halkin. A tutte le compagnie aeree serve un terzo carattere, ed è diventato BHK, che ha poi dato anche il nome al team. La licenza inglese deriva dalla mia residenza.”

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Il team però è eterogeneo. “La base era inglese, il nostro primo capomeccanico Roy, che poi è passato al WEC, era appunto inglese e ci aveva portato i suoi uomini di fiducia. Ora abbiamo integrato con ragazzi principalmente spagnoli e portoghesi. Abbiamo anche la nostra mascotte, Uwe, un ex-meccanico di rally degli anni ’80, quindi un ragazzotto non proprio di primo pelo, che dopo cinque anni non abbiamo ancora capito se è belga o tedesco.”

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Parliamo un po’ di risultati. Dopo tutti questi anni, la line-up si è assolutamente consolidata tra voi due. L’annunciato Farfus peró adesso è in Giappone e qui c’è ancora Pommer… “Guarda, l’avventura con Farfus purtroppo è già finita prima di cominciare per problemi legati all’iscrizione la seconda vettura, una LM P3. Purtroppo per una serie di motivi non tutti legati allo sport siamo andati oltre i termini e quest’anno non c’è stato modo, ma vedremo il prossimo anno, anche senza l’aiuto del pilota brasiliano, con cui non abbiamo più rapporti, perchè teniamo molto anche al progetto LM P3.”

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Oltre a correre, sappiamo che Sergio è un imprenditore vinicolo di primissima qualità, tu invece? “Io sono stato un pilota di aeroplani per dieci anni, e dopo la pandemia mi occupo solo del team, anche se in realtà devo dire che alla mia tenera età (ho quasi 39 anni) mi dedico ad un evento sportivo di enduro abbastanza particolare, la Moto Vigna, una cavalcata in moto che richiede due pieni di carburante. Ne abbiamo già fatte due assieme.”

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Questo mi porta a chiedervi, visto che noi italiani non ci tratteniamo a tavola, come gestite la forma fisica. “L’azienda agricola – risponde Sergio – mi impegna molto anche fisicamente, ma tutte le sere vado in palestra e guido anche i go-kart.”

Tra l’altro insieme a Francesco e Sergio, una gradita sorpresa nella forma di una vecchia conoscenza, Andrea Belicchi, qui in ruolo di coach. Parla il sempre vulcanico Francesco: “Andrea per me è sempre stato un riferimento in pista, ma recentemente ho avuto la possibilità di capire il ruolo di una figura professionale innovativa, quale motivatore, supervisore, consulente della squadra quale è appunto Andrea.”

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Sergio, qualche altro impegno in pista quest’anno? “Continuo sempre a collaborare con Dallara, da quando ho vinto il campionato italiano di F3 (nel 2011-ndr), con dei test in pista per loro, ma è difficile conciliare anche ulteriori attività”.

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Infine, una curiosità personale: come sei riuscito ad inserirti nell’IndyCar nel 2015. “Sicuramente il Dale Coyne Racing era la squadra, diciamo cosí, meno di riferimento della serie e, dopo aver collaborato col Conquest anni prima, mi sono messo d’accordo per un test (a Sebring) col DCR. Il test andò bene e alla fine abbiamo fatto cinque gare. Fra alti e bassi ho fatto la mia esperienza, da ultimo italiano finora in IndyCar.”

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L’appuntamento per la 4 Ore di Le Castellet domani dalle ore 11. Purtroppo per il BHK, Francesco dovrebbe essere ai box per un problema alla schiena.

Intervista raccolta da Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo