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USCC – Le GT protagoniste nel weekend al VIR

Nel weekend ritorna il WeatherTech SportsCar Championship per il penultimo appuntamento stagionale presso il Virginia International Raceway (VIR). Come a Lime Rock, altra gara riservata alle sole GT, saranno 15 le vetture iscritte.

Tra le cinque GTD Pro full-season residue, Mathieu Jaminet e Matt Campbell, quattro successi su otto gare all’attivo, devono sostanzialmente solo prendere il via sull’iconico tracciato di Alton e nel season finale di Road Atlanta per conquistare il primo titolo della categoria. Nonostante il vantaggio su Ben Barnicoat e sulla Lexus #14 si sia ridotto dopo il dominio di quest’ultima a Road America sono comunque 233 le lunghezze che li separano dalla Porsche in tartan.

Pfaff

La lotta è comunque accesa per il podio finale, con la Corvette di Antonio Garcia e Jordan Taylor, fin qui sul gradino più altro del podio solo a Sebring, a -10 da Barnicoat, e l’Aston Martin dello Heart of Racing dichiarata vincitrice al Glen dopo la penalità alla BMW, a -80 punti.

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Più ridotto invece il vantaggio che vede Stevan McAleer primeggiare tra le GTD con 2329 punti contro i 2293 dell’equipaggio del Wright Motorsports ed i 2285 di Roman de Angelis, alfiere dello Heart of Racing in questa categoria Pro/Am.

Va detto però che Ryan Hardwick e Jan Heylen stanno stentando a trovare il passo dopo le due vittorie di Daytona e Laguna Seca, vittoria che ricordiamo manca ancora dalla bacheca del Korthoff Motorsports.

Lo schieramento di categoria del VIR è composto da 10 vetture, col ritorno di alcune protagoniste della Sprint Cup: la Lamborghini dell’NTE di Jaden Conwright e Marco Holzer, la seconda Aston Martin del Magnus Racing e la Porsche del Team Hardpoint.

In questa classifica nella classifica che non tiene conto dei risultati delle gare lunghe, Petit Le Mans compresa, ma al contrario comprende gli arrivi di Long Beach e del CTMP, il Paul Miller Racing deve solamente presentarsi sulla linea di partenza per vincere il titolo su Roman de Angelis.

Relativamente al Balance of Performance, confermate in toto le equivalenze di Road America, che oltre al già citato successo della Lexus tra i Pro, ha visto primeggiare a sorpresa tra le GTD la Mercedes del Winward Racing.

Le operazioni in Virginia inizieranno venerdí 26 agosto luglio alle 3.50 PM ET. Qualifiche alle 3.15 PM ET di sabato 27 e gara, della durata standard di 2 ore e 40’, domenica 28 dalle 2.10 PM ET, pari alle 20.10 italiane. Come sempre diretta streaming gratuita per qualifiche e gara sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: VIR, Team Korthoff

L’entry list del VIR

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ELMS – In 41 al giro di boa di Barcelona

Saranno 41 le vetture che al Circuit de Catalunya affronteranno il quarto appuntamento dell’European Le Mans Series 2022.

Per il giro di boa stagionale occhi puntati ovviamente su Prema, che si presenta sempre senza Juan Manuel Correa e che, dopo la penalità assegnata nel dopo gara di Monza continua comunque a condurre con 13 punti di vantaggio su IDEC Sport, la cui classifica al contrario ha tratto vantaggio del successo presso l’Autodromo Nazionale.

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Nulla comunque è compromesso per il successo finale, data la classifica inusualmente corta che potenzialmente vede in lizza ancora diversi equipaggi, a partire dal Panis Racing, fin qui sempre in top five e attualmente a -15 dai leader.

Lo schieramento delle LM P2 vede l’unica defezione rispetto a Monza per li forfait della vettura Pro/Am del Graff, mentre fra gli equipaggi si segnala l’assenza di Jazeeman Jaafar nelle fila del Team Virage al fianco di Rob Hodes e Gabriel Aubry.  In questa sottoclasse il dominio del Racing Team Turkey a Monza è stato finalmente violato dal Nielsen Racing, che ha accorciato a -16 dai leader gestiti da TF Sport.

Inalterato invece il numero di LM P3 e GTE, rispettivamente 13 e 12, con diversi movimenti però fra gli equipaggi. Tra questi spiccano sicuramente la presenza del factory driver Ferrari Miguel Molina, ingaggiato dal JMW al posto della giovane promessa neozelandese Matthew Payne, e del debutto di Freddie Hunt nelle fila dell’Eurointernational.

Il team diretto da Antonio Ferrari presenta inoltre Louis Rousset al posto di Matt Bell sull’altra Ligier LM P3 contraddistinta dal numero 11, a podio nella gara di casa, mentre il DKR propone James Winslow, già in azione per il team lussemburghese nella Michelin Le Mans Cup, serie assente dal programma catalano.

Riguardo la serie cadetta, da segnalare l’accordo che vedrà il plurivincitore di Le Mans fra le GT, Jan Magnussen, al volante di una delle tre Honda NSX GT3 del GMB Racing nei restanti due round stagionali di Spa e Portimao.

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Nonostante il ritiro di Monza è sempre il Cool Racing la squadra da battere; la compagine elvetica, vincitrice nel season opener del Paul Ricard e fin qui imbattibile in qualifica grazie allo specialista Malthe Jakobsen, mantiene infatti 4 lunghezze di vantaggio sull’RLR MSport e 12 sui trionfatori di Imola di United Autosports.

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La classifica delle GTE vede infine al comando la Porsche Proton di Gianmaria Bruni, Lorenzo Ferrari e Christian Ried, i quali sconteranno ben 30 kg di Success Ballast contro i 20 dei trionfatori di Imola dell’Oman Racing, che sconta 16 lunghezze dai leader. Nel mezzo, la Ferrari #32 del Rinaldi Racing, che insegue ad appena -8 punti. Su questa vettura ennesimo cambio della guardia con Diego Alessi, ex campione ADAC GT Masters, al fianco di Pierre Ehret e Nico Varrone.

Da segnalare infine il debutto tra le Iron Dames di Doriane Pin, parte dell’equipaggio a quattro che ha conquistato la vittoria nella Gold Cup alla 24 Ore di Spa, al posto di Rahel Frey.

L’inizio delle ostilità sul Circuit de Catalunya è previsto alle 11 di venerdí 26 agosto con le prime libere. Qualifiche sabato 27 a partire dalle 15.45 e start della 4 Ore di Barcelona alle 11.45 di domenica 28 agosto. Qualifiche e gara come sempre fruibili gratuitamente sul sito ELMS e sul canale YouTube, anche via social, della serie.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della 4 Ore di Barcelona

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USCC – La preview della nuova Acura ARX-06

Distribuiti poco fa i rendering ufficiali della nuova Acura ARX-06 che prenderà parte al WeatherTech SportsCar Championship 2023, a partire dalla prossima Rolex 24 at Daytona.

La nuova LMDh/GTP realizzata in partnership con Oreca in realtà ha già visto la luce sulle piste francesi nelle scorse settimane, e verrà rivelata alla stampa nella sua versione definitiva fra appena due giorni, in occasione dell’evento The Quail, a Motorsports Gathering, in programma nella suggestiva località di Carmel, California.

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Il prototipo sarà mosso dal 2,4 litri V6 biturbo di 90° AR24e sviluppato da Honda Performance Development (lo stesso che alimenterà le monoposto IndyCar dal 2024).

Il sistema ibrido accoppiato al propulsore termico, e limitato dal regolamento a 10.000 rpm massimi, sarà fornito, sempre in funzione del regolamento IMSA, dalla Bosch ed alimentato dal pacco batterie sviluppato dalla Williams Advanced Engineering. Le componenti del cambio a sei marce saranno invece fornite dalla Xtrac.

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L’aspetto esteriore della Acura ARX-06 é stato ancora una volta frutto del lavoro dell’Acura Design Studio di Los Angeles, insieme alla HPD e ad Oreca, che si sono occupati di ottimizzare l’aerodinamica della vettura, che verrà condotta in gara dai due partner designati, Wayne Taylor Racing e Meyer Shank Racing, pur mantenendo un design caratteristico.

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Dopo i due titoli IMSA conquistati in back-to-back con l’ora rivale dal Team Penske nel 2019 e nel 2020, le Acura hanno trionfato nelle ultime due edizioni della Rolex 24 at Daytona e sono in ottima posizione per conquistare il titolo 2022 con una delle due compagini. Il prossimo anno le Acura, che ricordiamo al momento non prevedono impegni a Le Mans, si ritroveranno a fronteggiare nella categoria top della massima serie endurance americana le rivali Cadillac, Porsche e BMW.

Piero Lonardo

Foto: Acura

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WEC – Renger Van der Zande, Dries Vanthoor e Davide Rigon sub di lusso al Fuji

L’ultima delle concomitanze che non si è riusciti ad appianare prima di inizio stagione riguarda la collisione di date fra la 6 Ore del Fuji, quinto appuntamento stagionale del World Endurance Championship, e l’appuntamento di Spa del DTM.

Sono tre i piloti coinvolti da questa situazione: René Rast, Nico Mueller e Nick Cassidy, per tutti si conosce già la sostituzione, ed in tutti i casi si tratta di sub di lusso.

Sull’Oreca LM P2 del Vector Sport, fresca reduce dal podio di Monza, Renger van der Zande riformerà il connubio vincente con Sebastien Bourdais, insieme al quale quest’anno ha già trionfato in tre occasioni nel WeatherTech SportsCar Championship, nell’equipaggio completato da Ryan Cullen.

Sulla vettura #31 del WRT invece, sarà Dries Vanthoor ad unirsi una tantum a Robin Frijns e Sean Gelael. Il più giovane fratello del prossimo protagonista con le Hypercar di casa Porsche è alla sua terza apparizione sull’Oreca LM P2 dopo l’ultima 24 Ore di Le Mans e la 4 Ore di Spa ELMS del 2016, dove concluse in seconda posizione. Da ricordare, sempre nell’ambito della serie mondiale, il successo in GTE-Am con la Ferrari del JMW del 2017.

Rast peraltro chiuderà il proprio rapporto con Audi al termine della stagione dopo ben 12 anni di collaborazione che hanno fruttato, tra l’altro, ben tre titoli DTM. Probabile destinazione BMW insieme a WRT sulla nuova Hypercar.

Infine, la notizia che riguarda più da vicino i nostri colori, con Davide Rigon a sostituire David Cassidy sulla Ferrari #54 AF Corse. Il pilota veneto, impegnato con Iron Lynx nell’European Le Mans Series, ritorna nelle serie mondiale per la prima volta in GTE-Am al fianco di Thomas Flohr e Francesco Castellacci.

Le ostilità al Fuji, che ricordiamo non vedranno la partecipazione della Glickenhaus e dell’Oreca LM P2 dell’ARC Bratislava, inizieranno ufficialmente venerdì 9 settembre alle ore 11.00 locali con le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing

L’entry list provvisoria della 6 Ore del Fuji

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USCC – “Albuquick” da leggenda a Road America per il WTR

E’ difficile rimanere imparziali quando ci capita di vedere un’azione in pista di particolare valore, e quest’oggi a Road America Filipe Albuquerque, soprannominato “Albuquick” negli States è stato protagonista di un sorpasso di quelli che ricorderemo ai danni di Oliver Jarvis, involandosi per la vittoria che vale anche la leadership nel WeatherTech SportsCar Championship.

Ma andiamo per ordine. La gara è iniziata sotto gli auspici di un meteo complicato, e gli organizzatori, memori del complesso post-gara del Glen, in prospettiva di una gara bagnata hanno deciso di ridurre i tempi minimi di guida per tutte le categorie salvo nelle DPi, che ricordiamo prevedono solamente 10’.

La pioggia infatti non si è fatta attendere, ma il tempismo preventivato dall’IMSA si è scontrato col misfire della BMW GTD Pro, subito ferma lungo il circuito con problemi di misfire. Bisognava quindi attendere i fatidici 20’ minimi e la situazione è stata gestita senza neutralizzazioni.

Toccava invece all’Oreca LM P2 di Steven Thomas, toccato da dietro dalla vettura dell’High Class Racing, portare in pista la safety car per la prima volta al minuto 26. Nel frattempo la foschia si era trasformata in pioggia su gran parte del circuito ed è stato il momento delle scelte. Tutte le GT optavano per le wet, mentre tra i prototipi solo il box JDC-Miller decideva per le gomme da bagnato.

Risultato, Richard Westbrook si involava sulla concorrenza, e Ricky Taylor, incaricato del secondo stint, cedeva di schianto la prima posizione alla Cadillac di Richard Westbrook, che presto macinava un vantaggio imbarazzante sul resto del lotto, inspiegabilmente ancora sulle gomme da asciutto. Solo al MSR si pensava di richiamare Oliver Jarvis per modificare l’assetto (operazione personalmente mai vista ai box) e montare in un secondo tempo prima un altro treno di slick e poi finalmente le wet.

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Tra le GTD Pro, Jordan Taylor usciva davanti alle due capolista, ma il vantaggio della Corvette durava un amen e Ben Barnicoat riportava la Lexus davanti a tutti seguito da Mathieu Jaminet con la Porsche dello Pfaff Motorsports, che piú tardi sfruttando un errore del pilota britannico si portava al comando della categoria.

Dopo un’ora di gara finalmente anche le altre DPi si adeguavano alle condizioni della pista e si riportavano alle spalle di Westbrook e Jarvis. Le altre categorie erano appannaggio di Louis Deletraz (PR1 Mathiasen) Felipe Fraga (Riley Motorsports) e Mike Skeen (Korthoff Motorsports), inseguito dal recente vincitore della 24 Ore di Spa, Dani Juncadella, che dopo poco aveva la meglio sull’altra Mercedes per la leadership in GTD.

La seconda neutralizzazione veniva chiamata forse un po’ ruffianamente alla metà gara per qualche detrito in Canada Corner, e tutti ne approfittavano per rimontare le slick. Vantaggio annullato quindi per Tristan Vauteir, che aveva preso il posto di “Westy”, e poco dopo il restart Barnicoat riprendeva il comando delle GTD Pro.

Ormai era solo questione di tempo affinchè il comando dell’assoluta passasse di mano, e l’occasione veniva data dalla terza Full Course Yellow, provocata da un lungo della Ligier LM P3 del leader della categoria Gabby Chaves in T14, che l’inseguitore Malthe Jakobsen non poteva evitare terminando a muro.

Al pit, con 45’ restanti sul cronometro, le due Acura di MSR e WTR svettavano sulle Cadillac di Van der Zande e Vautier, mentre il leader delle GTD, Juncadella, commetteva un’ingenuità passando col semaforo rosso. Incredibilmente Juan Pablo Montoya, risalito sino al top delle LM P2 con la vettura del DragonSpeed, riforniva in regime di corsa libera perdendo tutto il vantaggio accumulato.

La battaglia per la testa della gara si faceva rovente fino al sorpasso decisivo, complice guardacaso l’Acura NSX GT3 del Rick Ware Racing, con Albuquerque che con due ruote sull’erba passava Jarvis per il comando.

Dietro, i duellanti Vautier e Van der Zande si accompagnavano fuori, lasciando spazio all’altra Cadillac di Earl Bamber per la terza piazza.

Ma non era finita, perchè Jarvis, nel tentativo di difendersi da Bamber, perdeva il controllo della sua ARX-05, girandosi e sbattendo a muro in curva 11 a 8’ dal termine. Si finisce quindi in regime di neutralizzazione con la quarta vittoria stagionale del Wayne Taylor Racing, che prende anche il comando della classifica generale.

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Vittorie di classe per Ryan Dalziel/Dwight Merriman ed Era Motorsports, grazie ad un sorpasso all’ultimo giro su Louis Deletraz in LM P2, del Riley Motorsports di Felipe Fraga e Gar Robinson in LM P3 e della Lexus di Ben Barnicoat e Jack Hawksworth in GTD Pro.

RileyLe fasi finali della GTD hanno visto la BMW leader provvisoria del Turner Motorsport cedere alla Mercedes del Winward Racing. Il veteranissimo Bill Auberlen è stato poi coinvolto in un contatto con la Lexus di Aaron Telitz ed ha perso diverse posizioni, terminando solamente in P10. Dietro la Mercedes #57 chiudono a podio quindi la Lamborghini del CarBahn with Peregrine Racing e la Lexus #12.

Winward

Il gran finale del WeatherTech SportsCar Championship di Road Atlanta del 1° ottobre, ultima gara ricordiamo per le DPi, sarà preceduto dal secondo appuntamento riservato alle sole GT presso il Virginia International Raceway (VIR), il 28 agosto.

Piero Lonardo

Foto: WTR, Lexus Racing USA, Era Motorsports, Michelin Racing USA, Winward Racing

L’ordine di arrivo

WTR

USCC – Albuquerque riporta in pole il WTR a Road America

Filipe Albuquerque riduce leggermente il distacco in classifica dai rivali dell’MSR conquistando la pole position a Road America nell’undicesimo appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship.

L’alfiere del WTR, alla prima partenza al palo del 2022 (a Laguna Seca fu il compagno di squadra Ricky Taylor a portare l’Acura #10 al top), è stato protagonista di un giro pressochè perfetto segnando il tempo di 1.48.195, che ha lasciato la Cadillac di Alex Lynn quasi 2 decimi dietro.

Il vantaggio garantito dal BoP specifico non si è quindi concretizzato per le DPi V.R, che lasciano anche la terza piazza a Tom Blomqvist con l’ARX-05 capolista, con l’altro contender, Sebastien Bourdais, a chiudere la lista delle DPi ed anticipatamente anche la sessione a causa di un inconsueto errore terminato con un duro contatto in curva 14.

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Nella graduatoria corta delle LM P2, Steven Thomas regala l’ennesima pole di categoria al PR1 Mathiasen col tempo di 1.54.137, precedendo l’altra vettura del team di Patrick Kelly.

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Non sfugge invece tra le LM P3 il miglior tempo allo specialista Malthe Jakobsen, di ritorno al Sean Creech Motosports, che col tempo di 1.59.434 lascia a ben 7 decimi la vettura dell’Andretti Autosport.

Lexus1La battaglia delle GT infine premia Jack Hawksworth, in gran forma dopo le vicissitudini fisiche delle scorse settimane, che piazza la Lexus del Vasser Sullivan davanti a tutti col tempo di 2.05.365. Niente da fare per Matt Campbell e la Porsche capolista GTD Pro dello Pfaff Motorsports, che si produce anche in un testacoda nelle fasi finali della sessione nel tentativo di riprendere la testa della categoria.

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Dietro la Corvette di Antonio Garcia si piazza Robbie Foley, che con la BMW M4 GT3 del Turner Motorsport riesce a precedere l’altra Lexus iscritta in GTD di Frankie Montecalvo e la Lamborghini del Peregrine with CarBahn dell’ex-Indy Lights Robert Megennis.

Domani lo start della gara, che si prevede movimentata dal meteo, avverrà per motivi televisivi alle 11.40 AM ET, vale a dire le 17.40 italiane, e sarà visibile come di consueto gratuitamente, in diretta streaming sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: WTR, PR1 Mathiasen, Sean Creech Motorsports, Michelin Racing USA

I risultati delle Qualifiche

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USCC – Nel calendario 2023 Indy prende il posto di Detroit e Mid-Ohio

Diffusa nella nottata italiana la schedule dei campionati IMSA e del WeatherTech SportsCar Championship nel corso dell’abituale appuntamento denominato “State of the Sport” a Road America.

Come già reso noto lo scorso weekend, Indianapolis rientra nel calendario dalla massima serie endurance sostituendosi di fatto a Mid-Ohio, che esce dal calendario insieme a Detroit. L’abituale appuntamento di giugno in coabitazione con l’IndyCar, posto a ridosso della 24 Ore di Le Mans, sarà invece riservato alla Michelin Pilot Challenge.

Modificate inoltre le date di alcuni appuntamenti quali Laguna Seca, Mosport, Lime Rock e Road Atlanta, mentre è stato confermato che la Roar Befor the 24 come negli ultimi due anni precederà di un weekend la Rolex 24 at Daytona. Nessun accenno per ora alla “Super Sebring” insieme al WEC, anche se la data di settembre di Indianapolis suggerisce un prossimo cambiamento di rotta dell’appuntamento comune, magari nel 2024, allorquando nei piani di Roger Penske, boss di IMS, IndyCar e del team che schiererà le nuove Porsche 963 ufficiali in entrambi i campionati, la durata della gara verrà incrementata.

La nuova top class GTP apparirà in nove degli undici eventi in programma, di questi, le LM P2 salteranno Long Beach e Mosport, mentre le LM P3, che saranno protagoniste anche di una nuova serie riservata di sei gare in coabitazione con le GSX (GT4) denominata IMSA VP Racing SportsCar Challenge, non saranno di scena nell’intera trasferta californiana di Long Beach e Laguna Seca.

Le GTD Pro/GTD infine saranno sempre presenti, compresi i due tradizionali eventi loro riservati di Lime Rock e VIR. Differentemente a quanto ipotizzato da diverse fonti, non è stato posto in essere il mandato obbligatorio di avere un pilota bronze ranked tra le GTD, ma il preesistente Bob Akin Award riservato al gentleman più performante e che garantiva un invito a Le Mans verrà sostituito da un nuovo trofeo, la Bob Akin Bronze Cup, cui verrà riservata una premiazione separata e manterrà il diritto all’iscrizione alla classica della Sarthe dell’anno successivo.

In programma anche un’estensione del tempo in pista per i piloti bronze, ulteriore avvicinamento ai canoni ACO adottati in ELMS, da cui si differenzia comunque sempre, oltre che per la presenza della classe top e nel formato delle gare, anche per l’eleggibilità delle categorie. Oltre alla nuova GTP infatti che sarà prevista almeno fino al 2027, le LM P2 e le LM P3 sono state confermate solo fino al termine della prossima stagione, mentre GTD PRO e GTD continueranno ad utilizzare le specifiche GT3 almeno sino al 2026.

Il calendario del WeatherTech SportsCar Championship 2023:

20-22 Gennaio — Roar Before the Rolex 24 (tutte)

26-29 Gennaio — Rolex 24 at Daytona (tutte)

15-18 Marzo — Mobil 1 Twelve Hours of Sebring (tutte)

14-15 Aprile — Long Beach (GTP, GTD Pro, GTD)

12-14 Maggio — WeatherTech Raceway Laguna Seca (GTP, LMP2 GTD Pro, GTD)

23-25 Giugno — Sahlen’s Six Hours of The Glen (tutte)

7-9 Luglio — Canadian Tire Motorsport Park (GTP, LMP3, GTD Pro, GTD)

21-22 Luglio — Lime Rock Park (solo GTD Pro, GTD)

4-6 Agosto — Road America (tutte)

25-27 Agosto — Virginia International Raceway (solo GTD Pro, GTD)

15-17 Settembre — Indianapolis Motor Speedway (tutte)

11-14 Ottobre — Motul Petit Le Mans (tutte)

Piero Lonardo

Foto: IMSA

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USCC – Cadillac-Acura 1-1 nelle libere di Road America

E’ finita con un virtuale pareggio la prima giornata di prove a Road America. Le Cadillac infatti dopo le modifiche al BoP paiono potersi finalmente confrontare ad armi pari con le altre DPi e conquistano il top spot nella seconda sessione di libere grazie alle due vetture del Team Ganassi di Alex Lynn e Sebastien Bourdais.

Lynn ha segnato il best lap di 1.49.321 in un turno caratterizzato da una lunga sospensione per problemi di asfalto in curva 1, precedendo di 2 decimi il quattro volte campione ChampCar e di 3 le due ARX-05 di Filipe Albuquerque ed Oliver Jarvis.

Nella sessione inaugurale era stato invece Ricky Taylor a segnare il passo con 1.50.539 davanti ad Earl Bamber e Pipo Derani con l’altra DPi V.R dell’Action Express.

Tra le LM P2, nella classifica combinata, lotta tra veterani con Ryan Dalziel e la vettura di Era Motorsport col tempo di 1.52.619 davanti a Tristan Nunez del PR1 Mathiasen e a Juan Pablo Montoya del DragonSpeed.

Il best lap delle LM P3 va all’ex-campione Indy Lights Gabby Chaves con la Ligier dell’Andretti Autosport ed il tempo di 2.00.039, il migliore della seconda sessione; allo specialista Malthe Jakobsen invece lo scettro della prima sessione per il Sean Creech Motorsports.

Jack Hawksworth dal canto suo ha dimostrato di essere ritornato in forma dopo l’incidente motociclistico che lo ha tenuto al palo per un paio di gare ed ha segnato il miglior tempo tra le GTD Pro con la Lexus del Vasser Sullivan e 2.05.968, precedendo di un nulla l’altra RC F GT3 del compagno di squadra Frankie Montecalvo, leader in GTD.

Il programma prosegue con le qualifiche alle 12.00 PM ET odierne, le 18 italiane, visibili gratuitamente, come la gara di domenica, in diretta streaming sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

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USCC – Si riprende a ranghi completi a Road America

Nel weekend ritorna il WeatherTech SportsCar Championship a ranghi completi per la prima volta dopo la 6 ore del Glen in un’altra sede iconica del motorsport USA, Road America.

Sul tracciato del Wisconsin si daranno battaglia 37 vetture suddivise in cinque classi. Tra le DPi è caccia alle Acura di MSR e WTR, che però sconteranno per l’occasione 10 kg extra, che porterà il peso minimo delle ARX-05 a 940 kg, appena 5 in meno delle Cadillac, che con i due equipaggi del Team Ganassi hanno forse l’ultima possibilità, prima del gran finale di Road Atlanta, di chiudere il gap con le due capolista.

Sei anche le LM P2 iscritte, dove John Farano deve difendere 37 punti di vantaggio sul DragonSpeed di Juan Pablo Montoya ed Henrik Hedman. Ancora pienamente in lizza anche il PR1 Mathiasen, dove Tristan Nunez sostituirà l’ex-teammate in Mazda, Jonathan Bomarito, ed Era Motorsport.

Il successo delle LM P3 viene ribadito dalle nove presenze, con la new entry JDC-Miller per Gerry Kraut e Scot Andrews; James French dal canto suo fa ritorno alla squadra di casa, il Performance Tech, al fianco di Dan Goldburg e al posto di Rasmus Lindh, mentre lo specialista della categoria, Malthe Jakobsen, torna al volante della Ligier del Sean Creech Motorsports con Joao Barbosa.

In classifica generale il CORE Autosport, forte delle due vittorie ed un secondo posto nelle quattro gare precedenti tira al bis del 2021, che renderebbe la 25ma Petit Le Mans una formalità.

Col recente passaggio della Mercedes del WeatherTech Racing fra le GTD si riducono ad appena cinque le GTD Pro. Le Porsche, compresa quello dello Pfaff Motorsports largamente capolista e trionfatrice a Lime Rock, sconteranno 10 kg extra.

Ben undici invece le GTD, classe che vede il ritorno della Lamborghini del’NTE Sport, mentre il neovincitore della 24H di Spa, Dani Juncadella, si ritroverà al volante della Mercedes iscritta dal title sponsor della serie, insieme a Cooper MacNeil per la terza volta dopo Daytona e Laguna Seca. Le AMG GT3, vincitrici poi squalificate di Lime Rock col Winward Racing, sconteranno ben 20 kg di zavorra, terzo ed ultimo aggiustamento previsto dal Balance of Performance per la gara del Midwest.

Pur mancando ancora l’acuto, è comunque sempre una Mercedes, quella del Korthoff Motorsports con Stevan McAleer, a primeggiare nella specifica graduatoria, con 40 punti di vantaggio sulla Porsche del Wright Motorsports e 61 su Roman de Angelis, alfiere di Heart of Racing.

In questa classifica pesa tantissimo il forfait forzato di inizio stagione del Paul Miller Racing, che da Sebring in poi ha totalizzato una vittoria ed altri due podi, ma nonostante tutto è praticamente tagliata fuori dalla lotta finale, al contrario dell’equipaggio dell’altra BMW M4 GT3 del Turner Motorsport, quarti a -112.

Le ostilità a Road America inizieranno venerdí 5 agosto alle 12.05 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 6 alle 12.00 PM ET e start della gara, della durata standard di 2 ore e 40 minuti, alle 11.40 AM ET, vale a dire le 17.40 italiane. Qualifiche e gara saranno fruibili come sempre in diretta streaming gratuita sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Road America

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WEC – BMW si allea con WRT per il 2024

Ormai nel motorsport siamo abituati al ripetersi di annunci e controannunci; cosí oggi, dopo la notizia della separazione di WRT da Audi, ecco la formalizzazione dell’accordo fra la squadra belga e BMW per il WEC.

Per portare in pista nel mondiale la nuova BMW M Hybrid V8 a partire dal 2024 è stato infatti scelto il team diretto da Vincent Vosse, il quale ha firmato l’accordo, che prevede lo sviluppo durante la prossima stagione in previsione della partecipazione anche alla 24 Ore di Le Mans, insieme a Franciscus van Meel, CEO BMW M GmbH, Andreas Roos, Capo di BMW M Motorsport, e al CEO di Weerts Group, Pascal Weerts.

L’accordo col Team WRT, ricordiamo fondato nel 2009 e detentore del titolo WEC LM P2 ed ELMS, dovrebbe estendersi anche alle GT, come fatto intendere dal boss BMW.

“I successi e l’estesa esperienza fanno di WRT il partner ideale per il nostro ritorno a Le Mans. Dal go, le discussioni con Vincent Vosse ed i suoi partners sono state molto positive ed è stato immediatamente chiaro che condividevamo una passione per il progetto WEC e la BMW M Hybrid V8, e cosí non c’è voluto molto per giungere ad un accordo” ha affermato Andreas Roos “Ora seguirà un periodo di intensa preparazione il prossimo anno prima delle partecipazioni competitive nel 2024. Non abbiamo ancora considerato potenziali apparizioni per il Team WRT in GT racing. Nei prossimi mesi valuteremo il nostro programma per le BMW M4 GT3 per la stagione 2023 in stretta collaborazione con tutti i nostri team.”

Vincent Vosse ha poi aggiunto: “Tutti noi al Team WRT siamo estremamente felici di questa nuova partnership con BMW M Motorsport e ci sentiamo onorati di essere associati con un marchio di tale pedigree nel motorsport. Il Team WRT è stato lanciato tredici anni or sono ed ha ottenuto continui successi nelle diverse categorie, perlopiù GT3 e gare di durata. Sin dall’inizio la 24 Ore di Le Mans è stata nei nostri piani e nei nostri sogni, ed essere parte della nuova era delle Hypercar del WEC era il nostro desiderio più forte. Per prepararci, due anni fa abbiamo lanciato un programma LM P2, in cui abbiamo dimostrato di essere competitivi e di successo, conquistando i titoli ELMS e WEC nonchè una vittoria di classe a Le Mans alla nostra prima partecipazione. Entrare nell’arena delle LMDh con un partner forte quale BMW era il passo logico successivo e non siamo solo eccitati dalla sfida ma anche grati a BMW per aver creduto in noi. Posso ricordare la vittoria di BMW a Le Mans nel 1999 perchè ero uno dei piloti nel box a fianco – con la Porsche LMGTS del Roock Racing International Motorsport, ndr - e lavoreremo duro per ripetere questi momenti e per viverli assieme.”

Ricordiamo che WRT era stata in precedenza associata al programma LMDh Audi prima che questo venisse posto in stand-by dai vertici della casa tedesca.

Piero Lonardo

Foto: BMW