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WEC – Porsche al comando sulle Ferrari in una sessione africana

La colonnina del mercurio è tornata ad alzarsi vertiginosamente stamane a Lusail e ne hanno risentito tempi e forse anche la capacità di concentrazione di alcuni nuovi arrivi della serie mondiale, come Derek Deboer, che ha schiantato l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman a green flag da poco sventolata nell’insidiosa curva 5.

La direzione gara ha dovuto agire per ripristinare la sicurezza di quella zona del circuito e le necessarie operazioni hanno richiesto oltre un’ora, che è stata recuperata nel finale.

Al riprendere delle ostilità è stato Kevin Estre a segnare la migliore prestazione con la Porsche #6, superandosi ulteriormente poco dopo con 1.40.428. Ad inseguire il campione del mondo sono tutte e tre le Ferrari con Antonio Giovinazzi, Antonio Fuoco e Robert Kubica, con distacchi intorno ai 3 decimi. Chiude la top five la migliore delle Cadillac, dominatrici della seconda sessione, con Jenson Button.

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Jonny Edgar dal canto suo ha dato il cambio a Dani Juncadella quale migliore esponente tra le Corvette; pur non superando il limite segnato ieri sera da Josè Maria Lopez con la Lexus #87 guida oggi il gruppo delle GT3 col tempo di 1.55.200. Il buono stato di forma delle GT statunitensi è avvalorato anche dalla seconda prestazione del compagno di squadra spagnolo.

A seguire la Ferrari VISTA AF Corse #54 con Davdie Rigon a meno di 2 decimi, e Finn Gehrsitz con la migliore delle Lexus. L’altra RC F GT3 ha stazionato a lungo ai box dopo un fuoripista da parte proprio dell’ex-Toyota. Problemi anche per le Iron Dames, protagonista di un altra neutralizzazione con Celia Martin.

L’ultima delle Full Course Yellow è stata procurata invece dall’Aston Martin Valkyrie di Harry Tincknell. Le due LMH britanniche sono ancora i fanalini di coda della graduatoria della classe regina.

Alla sessione non ha partecipato la Ford Mustnag #77, che dovrebbe rivedere la pista solo nelle prime libere della 1.812 km del Qatar.

Si prosegue fra pochissimo, alle 17.00 con la quarta ed ultima sessione di questo Prologo qatariota

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Test Session 3

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WEC – Uno-due Cadillac sotto i riflettori di Lusail. Cambia il Succest Ballast: perchè?

Cala la temperatura a Lusail e calano anche i tempi delle vetture partecipanti al Prologo del FIA WEC. Nella seconda sessione le due Cadillac di Alex Lynn e Sebastien Bourdais hanno riportato un emblematico uno-due con il britannico autore di 1.39.575 davanti al tetracampione ChampCar, distaccato di 2 decimi.

Pochissimo dietro peró sia la Ferrari #50 di Antonio Fuoco che la Porsche #5 di Julien Andlauer, fin qui il più consistente della pattuglia Penske. Il pacesetter della mattinata, Robert Kubica, segue più distaccato, a 7 decimi, a chiudere la top six del turno insieme ad Antonio Giovinazzi con l’altra Ferrari ufficiale, a riprova del buon stato di salute delle Rosse sulla pista qatariota.

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Sembra invece notte fonda per le belle Aston Martin Valkyrie, che forse solo un robusto aggiornamento del Balance of Performance potrebbe rendere competitive in questo debutto mondiale, ma si sa che un po’ per tutte le Hypercar i primi passi non sono stati agevoli; ad esempio Peugeot dopo una completa riprogettazione ed un ulteriore joker pare solo ora iniziare a “vedere la luce”, almeno sul giro secco.

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Continuano invece ad impressionare le Lexus in GT3, che con Josè Maria Lopez e la RC F GT3 #87 mantengono il primato della categoria con 1.54.959 al termine di una lunga battaglia a distanza con le Corvette e le Ferrari VISTA AF Corse. Le tre coppie di vetture occupano infatti le prime sei posizioni della graduatoria parziale, tutte racchiuse nello spazio di 3 decimi. Alla sessione non ha partecipato la Ford Mustang Proton #77, il cui propulsore è andato a fuoco nel primo pomeriggio.

Tutta da scoprire invece la nuova interpretazione del Success Ballast che andrà in vigore a partire da Imola. Nell’annotazione al regolamento sportivo diffusa in data di ieri è stato infatti annunciato tra le altre correzioni/puntualizzazione al regolamento sportivo, anche il nuovo sistema di penalizzazione dei risultati delle GT3, denominato ora Success Handicap.

Anzichè utilizzare il semplice ed efficace sistema dei kg extra (15, 10 e 5 kg) in funzione del risultato parziale, della posizione in classifica e del risultato della gara ancora precedente, il WEC Committee ha deciso che la penalizzazione verrà distribuita col medesimo criterio ma utilizzando delle percentuali del tempo sul giro, più precisamente + 0,24%, +0,16% e +0,08%. Rimane sempre esclusa da questi ragionamenti la 24 Ore di Le Mans.

Ma come verranno applicate queste percentuali di svantaggio? Qui la faccenda si fa incredibile perchè la norma riporta testualmente quanto segue: “Questo handicap di tempo sul giro verrà trasformato in massa e/o potenza a discrezione di ACO/FIA che verrà comunicato nella tabella BOP inviata prima di ogni competizione.” E’ stato quindi creato il BoP del BoP, praticamente il BoP al quadrato!

Facciamo fatica a capire come questa norma possa essere stata partorita col consenso dei costruttori, ma cercheremo di capirne qualcosa di più nel prosieguo del weekend.

Domani si ricomincia con le ultime due sessioni del Prologo, con partenza alle 12.00 e alle17.00 locali.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Test Session 2

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WEC – Kubica e la Ferrari AF Corse al top nella prima sessione del Prologo

Robert Kubica ha messo presto in chiaro le proprie intenzioni segnando dopo un’ora delle tre a disposizione il migliore tempo nella prima sessione del Prologo WEC in Qatar.

Dietro al Polacco di AF Corse, autore di 1.41.673, la Cadillac #12 di Will Stevens, a 3 decimi; a seguire le due Ferrari ufficiali di James Calado e Nicklas Nielsen inframezzate da Dries Vanthoor con la BMW #15, oltre mezzo secondo.

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Da notare che l’altra M Hybrid V8 si è presentata a Lusail con una livrea ispirata ai colori della bandiera belga, in onore del team WRT, partner in pista del costruttore bavarese.

Buona ottava prestazione per la migliore delle rinnovate Peugeot di Paul di Resta, davanti alla migliore delle Porsche, la #5 di di Julien Andlauer e delle Toyota, con Sebastien Buemi e la GR010 Hybrid #8.

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Delusione per ora le nuove Aston Martin Valykrie, che hanno girato con continuità ma chiudono 14ma e 18ma. Problemi invece all’ibrido per la Porsche #6 campione in carica, protagonista di una delle quattro red flag del turno.

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Migliore prestazione fra le GT3 per Ben Barnicoat con la Lexus #78 di Akkodis ASP con 1.55.862, a precedere Dani Juncadella con la Corvette TF Sport #33 e la Ferrari #54 VISTA AF Corse di Davide Rigon.

Lexus e Corvette ancora in evidenza a completare la top five rispettivamente col deb Petru Umbrarescu e Charlie Eastwood, mentre sono le novità Mercedes e curiosamente le Porsche Manthey a chiudere la graduatoria.

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Da segnalare l’esplosione del motore (non è la prima volta che accade) della Ford #77 con Ben Tuck al volante a mezz’ora dal termine.

Si riprende fra poco, alle 18.00 locali e fino alle 22.00 con la seconda sessione di questa apertura della Season 13 della serie mondiale.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Test Session 1

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WEC – Il BoP per la 1812km del Qatar. Joker per Peugeot

In vista del Prologo di domani è stato presentato il primo Balance of Performance del FIA World Endurance Championship 2025 per la 1.812 km del Qatar che aprirà la 13ma stagione della serie mondiale.

Praticamente variate tutte le equivalenze rispetto all’edizione 2024. Nella classe regina le più pesanti sono le Toyota e le Porsche, con 1.064 kg a testa. Tutte le altre Hypercar correranno nettamente più leggere, con Alpine a 1.044, Ferrari e BMW a quota 1.037, Peugeot a 1.031 e Cadillac a 1.030 kg.

Ciò a fronte di un piccolo aggiustamento diffuso a posteriori della prima comunicazione dell’Endurance Committee FIA.

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Menzione finale anche per la debuttante Aston Martin Valkyrie, in pista da domani con 1.042  kg. La LMH britannica, che ricordiamo non ha alcuna soluzione ibrida a bordo, godrà di 504kW di potenza a disposizione (+0.4% oltre i 250 km/h) e 899 MJ di energia.

Non tanta differenza pertanto con le altre LMH ed LMDh ibride. La massima potenza è stata assegnata a Peugeot, che qui gioca un joker focalizzato sulle sospensioni, con 520 kw anche se dobbiamo considerare un ben -5.8% per quanto riguarda il ‘Power gain’ oltre i 250 km/h. Gli altri valori variano dai 508 kW di Alpine e Porsche ai 501 kw di Ferrari, che però mantiene la medesima potenza anche oltre i 250 km/h.

Le Ferrari pagheranno anche in termini di energia per stint. Loro il valore minimo con 897 MJ, mentre al contrario, Toyota e Porsche si attestano su 909 MJ di Toyota e Porsche.

In GT, al netto del ‘Success Ballast’ che si applicherà dal weekend di Imola,  è la BMW M4 GT3 EVO la più leggera con 1.344 kg a vuoto. La Chevrolet Corvette Z06 GT3.R, al contrario  è la più pesante con 1.374 kg; di 1.371 kg il peso a vuoto della debuttante Mercedes AMG GT3 EVO portata in pista da Iron Lynx.

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Le Ferrari 296 GT3 partono con 1.350 kg assegnati; gli altri contender si attestano dsi 1.351 kg della McLaren ed i 1.358 delle Aston Martin.

Anche qui, tanta differenza rispetto al 2024 per energia massima per stint: si va dai 662 MJ delle Porsche ai 709 MJ delle Lexus.

Domani inizia il Prologue del FIA WEC 2025 con tutte le auto regolarmente in pista. Due turni sono previsti nella giornata di venerdì 21 a partire dalle 13.00 locali, le 11.00 italiane, per poi proseguire sabato 22 febbraio con altrettante sessioni.

Luca Pellegrini

Foto: Peugeot Sport, FIA WEC

Sargeant

ELMS/WEC – Lo strano caso di Logan Sargeant

Con un comunicato stampa, ieri pomeriggio si è appreso che Logan Sargeant è uscito di propria volontà dal programma IDEC Sport/Genesis Magma Racing, per “perseguire altri interessi”.

L’ex-F1 avrebbe dovuto partecipare alla prossima stagione dell’European Le Mans Series col team francese, in compagnia di Jamie Chadwick e Mathys Jaubert, su una delle due Oreca LM P2 iscritte in vista dell’entrata in campo del costruttore coreano nel FIA WEC nel 2026.

Il pilota che sostituirà Sargeant verrà annunciato nei prossimi giorni e l’altra vettura sarà condotta nella serie europea da Paul-Loup Chatin, Paul Lafargue e Job van Uitert.

Una decisione piuttosto particolare, in concomitanza peraltro di una doppia giornata di test privati a Barcelona cui hanno partecipato tutti gli altri piloti del team.

Non solo, il comunicato IDEC lascia intendere che la volontà di Sargeant sarebbe di uscire completamente dall’attività motoristica.

Atteso che nelle ore immediatamente successive non si sono aggiunte maggiori informazioni, si resta nel campo delle speculazioni per il futuro dell’ex-pilota Williams, che ricordiamo partecipò in modo non continuativo in ELMS con l’Oreca LM P2 del Racing Team Turkey nel 2021, conquistando la pole position al Red Bull Ring. Nello stesso anno Sargeant gareggiò anche nella Michelin Le Mans Cup con una Ferrari di Iron Lynx, vincendo a Le Castellet e in gara 1 della Road to Le Mans.

Pipo Derani, altro pilota già sotto contratto, insieme ad Andrè Lotterer, per Genesis Magma Racing, nel frattempo ha trovato spazio presso CLX Motorsport in questa stagione di transizione.

Piero Lonardo

Foto: IDEC Sport

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ELMS – Si completa la griglia con vdS Panis, CLX Motorsport, Eurointernational, TF Sport

Mancano meno di due mesi all’atto iniziale dell’European Le Mans Series 2025, il tradizionale Prologo, che si terrà ancora una volta a Barcelona il 31 marzo ed il 1° aprile prossimi.

La sostanziosa griglia della serie europea va a completarsi con diversi inserimenti di rilievo. In primis vdS Panis, che quest’anno proporrà due equipaggi, uno in LM P2 e uno in LM P2 Pro/Am.

A dare la caccia al titolo assoluto 2025, nel team che vedrà una partecipazione maggiore del celebre marchio del conte belga Marc van der Straten, un equipaggio giovanissimo, capeggiato dal rientrante Charles Milesi.

A fianco del pilota ufficiale Alpine WEC sull’Oreca #48, da Esteban Masson, al debutto tra i prototipi dopo la stagione nella serie mondiale con la Lexus di Akkodis ASP ed il secondo posto fra le GT3 con la Ferrari Kessel, ed Oliver Gray, alla seconda esperienza nella categoria dopo il debutto con Inter-Europol.

Sulla vettura #29, schierata come TDS Racing, partner tecnico di Panis Racing, in Pro/Am, torneranno Rodrigo Sales e Mathias Beche, vittoriosi nel 2024 a Le Castellet e al Mugello, cui si unirà Clément Novalak, pure lui reduce dalla prima esperienza con Inter-Europol.

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Diversi nomi altisonanti in CLX Motorsport (ex Cool Racing), a partire dal due volte campione IMSA Pipo Derani. Il neoacquisto Hyundai Genesis affiancherà i già noti Enzo Fittipaldi e Manuel Espirito Santo sull’Oreca #47 iscritta fra le LM P2.

Sempre nella categoria top, la vettura #37, iscritta come CLX Pure Rxcing, sarà affidata ad un altro ex-campione IMSA, Tom Blomqvist, al campione in carica WEC LM GT3, Alex Malykhin, e allo specialista della Porsche Carrera Cup Harry King, già visti insieme nell’appena conclusa Asian Le Mans Series.

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Non potevano mancare i campioni in carica di AO Racing, che quest’anno porteranno anche in Europa la mitica “Spike” in Pro/Am per il patron PJ Hyett, il quale verrà affiancato da ben due titolati 2024: il campione in carica ELMS Louis Deletraz ed il campione IMSA Dane Cameron.

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TF Sport, che ancora una volta gestirà in pista l’effort battente bandiera statunitense, schiererà anche una Corvette per Rui Andrade e Charlie Eastwood, impegnati parallelamente anche nel WEC, ed Hiroshi Koizumi.

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Chiudiamo con Eurointernational. I vicecampioni LM P3 dello scorso anno torneranno ad una line-up a tre con un paio di giovani di sicuro avvenire, quali il messicano Ian Aguilera, vicecampione 2024 della Ligier Euro Series con RLR MSport, team col quale ha anche disputato la recente Asian Le Mans Series chiudendo al secondo posto con due vittorie all’attivo, e Sebastian Gravlund, al debutto nella Michelin Le Mans Cup lo scorso anno con Inter-Europol.

A questi due giovani leoni su una nuova Ligier JS P325 ,si unirà il vicecampione in carica della serie inferiore, Fabien Michal, re delle pole position nel 2024 con R-Ace GP.

Piero Lonardo

Foto: vds Panis, CLX Motorsport, TF Sport, Eurointernational

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WEC – Livree: si chiude con la Ferrari AF Corse e Toyota

Mancano pochi giorni al debutto della stagione 2025 del World Endurance Championship e, last but not least, anche AF Corse ha presentato i colori della sua Ferrari 499P.

L’Hypercar di Maranello, ancora una volta contraddistinta dal #83 per Robert Kubica, Yifei Ye ed il nuovo acquisto Phil Hanson, vestirà nuovamente l’iconico Giallo Modena, con una livrea che, invertendo lo schema rinnovato delle 499P ufficiali, presenta una nuova tonalità di rosso a corredo del color giallo predominante.

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Nella stagione d’esordio la 499P numero 83 ha conquistato una vittoria assoluta nella Lone Star Le Mans e due successi di classe nella FIA World Cup for Hypercar Teams, imponendosi a Imola e Austin. La vettura è stata anche grande protagonista alla 24 ore di Le Mans, dove ha comandato le ostilità per ben 83 giri.

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Si chiude con Toyota. Il team campione in carica della serie mondiale si ripropone con i medesimi equipaggi 2024 composti da Mike Conway, Kamui Kobayashi e Nyck de Vries sulla GR010 HYBRID #7 e i due volte campioni piloti Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa, insieme per il quarto anno consecutivo sulla #8.

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Nessun cambiamento significativo dal punto di vista tecnico per il 2025, quinto anno di competizioni per la GR010 HYBRID, salvo i nuovi pannelli obbligatori a LED sulle fiancate, a riportare la posizione e la durata del pit stop, similmente a quanto presente da anni in IMSA, allo scopo di migliorare l’esperienza visiva degli spettatori.

Piero Lonardo

Foto: AF Corse, Toyota Gazoo Racing

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Asian LMS – Successo a Yas Marina per AF Corse, ma è Algarve Pro Racing a volare a Le Mans insieme a Manthey, vittoriosa in GT

Termina con una vittoria il cammino di AF Corse nell’Asian Le Mans Series 2024/25. Alessio Rovera, Matthieu Vaxivière e Francois Perrodo conquistano meritatamente gara 2 a Yas Marina sul Nielsen Racing e su RD Limited. L’invito automatico per Le Mans va però ad Algarve Pro Racing, cui basta il quarto posto conquistato in rimonta, dopo che una toccata al via proprio da parte dell’Oreca #83 e relativo testacoda sembrava avere complicato la gara della capolista.

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Toccata fra le GT anche fra Max Wiser e Sergei Stolyarov, con spin della Ferrari #28; ma era peró un altro contatto, quello fra la Mercedes di Gregory Bennett e la Lamborghini di Rene Malmezac, quest’ultima terminata rovinosamente sulle barriere a protezione di curva 3, a scatenare la prima Safety Car e la conseguente Red Flag.

Fortunatamente ridotta l’attesa generale rispetto all’analogo copione di ieri, e dopo circa 40’ le vetture potevano ripartire con le intere 4 ore di gara davanti.

Giorgio Roda al restart manteneva la leadership ma alle sue spalle Patrick Byrne andava in testacoda in accelerazione a gomme fredde: nessuna conseguenza ma gara rovinata per l’Oreca #50; frattanto Jens Reno Moeller aveva preso il comando delle LM P3 per Bretton Racing mentre Bihuang Zhou continuava a condurre in GT per Climax Racing.

I detriti lasciati dalla Mercedes di Anthony McIntosh innescavano una nuova Safety Car, di cui alcune vetture approfittavano per la prima sosta. Tra queste la capolista delle LM P3 che cedeva la leadership di categoria a Louis Stern di Ultimate.

Si ripartiva con le due Oreca Proton davanti a Georgios Kolovos del DKR, ma alla prima sosta generale era Francois Perrodo ad emergere con la “zebra” #83, con Alessio Rovera ad approfittare successivamente di un lungo periodo di corsa libera per incrementare il vantaggio..

Frattanto in GT Giacomo Petrobelli con l’Aston Martin del Blackthorn era riuscito ad avere la meglio sul leader, solo per girarsi poco dopo. Ancora qualche curva e la Mercedes #2 poco dopo cedeva di schianto alle due Ferrari di Marco Pulcini e Dustin Blattner. La corsa della Porsche di Manthey EMA, capoclassifica dopo la vittoria di ieri in gara 2, veniva invece vanificata da un contatto con la Ferrari Dragon #88 sanzionata con un drive-through.

Con oltre 90’ sul cronometro era l’altra Porsche del team tedesco a portarsi al comando nonostante una penalità per partenza non regolamentare da parte di Antares Au. La Porsche #10 ha poi ceduto temporaneamente il comando della categoria a Mattia Drudi con l’Aston Martin dell’EBM, salvo poi riprenderlo a poco più di mezz’ora dal termine, e regalare cosí al team Manthey una terza entry a Le Mans oltre alle due garantite dalle due 911 full-season WEC. Gradino basso del podio dietro la Vantage #89 per la Ferrari #74 di Kessel Racing.

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Tornando alla testa assoluta della gara, Matthieu Vaxivière, subentrato a Rovera nel proprio stint ha gestito sia il ritorno di RD Limited, cui solo una vittoria poteva servire per puntare al titolo, dell’eterno rivale Tristan Vautier, e poi anche di Nicky Catsburg, risalito fino in P2 sulla vettura del Nielsen Racing dopo la penalità comminata all’alfiere del team di Romain Dumas per un sorpasso fuori pista.

Vittoria quindi per AF Corse davanti a Nielsen Racing ed RD Limited. A Malthe Jakobsen comunque bastava il quarto posto per guadagnare il titolo ed il conseguente invito a Le Mans. Peccato per l’altra Oreca di Algarve Pro Racing, la reale contender, attardata nelle fasi centrali di gara da un problema alla colonna dello sterzo che l’ha costretta a lungo ai box.

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Infine, la gara delle LM P3 è stata ancora una volta dettata dalle strategie, e questa volta è stata High Class Racing a gestire meglio di tutti le soste, lasciandosi dietro, anche grazie ad uno svolgimento di gara insolitamente fluido, gli ormai indiscussi “maestri” di quest’arte dei RLR MSport.

Il terzo posto a un giro, nonostante un paio di penalità, bastava a Bretton Racing, per conquistare il titolo di categoria sul team britannico. L’equipaggio campione uscente, iscritto quest’anno con Graff Racing, ha ceduto anche in questa occasione le armi dopo aver condotto nominalmente una robusta parte di gara.

E’ tutto per l’edizione 2024/25 della serie asiatica, che rivedremo in azione a fine anno, presumibilmente iniziando da Buriram, Thailandia, circuito che secondo indiscrezioni dovrebbe tornare in calendario dopo sei anni.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

L’ordine di arrivo definitivo di Gara 2

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WEC – Ancora livree: ecco Ferrari VISTA AF Corse, McLaren, Akkodis ASP e Racing Spirit of Leman

Rivelati i colori di altre quattro squadre che parteciperanno a partire da venerdí prossimo al Prologo del World Endurance Championship 2025 in Qatar tra le GT3.

Per prima VISTA AF Corse, che ha riveduto i colori rosso e argento delle sue Ferrari 296 GT3. La macchina #54, che sarà condotta anche quest’anno da Thomas Flohr, Francesco Castellacci e Davide Rigon, equipaggio che ricordiamo ha conseguito due vittorie consecutive nelle ultime due stagioni al Fuji.

Line-up confermata anche nella gemella #21, vittoriosa in Bahrain con Alessio Rovera, polesitter in Giappone, Simon Mann e François Heriau, P3 in classifica lo scorso anno alle spalle delle due Porsche Manthey.

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A seguire le due McLaren di United Autosports. Quest’anno le due 720S GT3 Evo si sono adeguate ai colori classici del costruttore, che celebra il trentennale della vittoria assoluta a Le Mans, utilizzati già in F1, IndyCar e Formula E, arancio papaya e nero.

Equipaggi ricordiamo mutati sensibilmente rispetto al poco produttivo 2024, con la #59 nelle mani di James Cottingham, Gregoire Saucy e del neoacquisto Sebastien Baud, e la #95 che intorno a Marino Sato ha aggiunto gli ex-WRT Darren Leung e Sean Gelael.

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Resi noti anche i colori delle due Lexus che difenderanno i colori di Akkodis ASP con Ben Barnicoat, Finn Gehrsitz e Arnold Robin sulla RC F GT3 #78 e José María López, Clemens Schmid e Răzvan Umbrărescu #78.

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Chiudiamo con Racing Spirit of Leman, che debutta finalmente nella serie mondiale dopo le positive esperienze in Le Mans Cup ed ELMS. L’Aston Martin Vantage GT3 #10 sarà gestita da due dei protagonisti della scorsa stagione nella serie europea, Derek DeBoer e Valentin Hasse-Clot, insieme al debuttante Eduardo Barrichello.

Piero Lonardo

Foto: AF Corse, United Autosports, Akkodis ASP, Racing Spirit of Leman

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Asian LMS – Algarve Pro Racing mette le mani sul titolo. Successi di classe per RLR e Manthey EMA

Algarve Pro Racing piazza una doppietta a Yas Marina in gara 1 e mette le mani sul titolo dell’Asian Le Mans Series 2024/25.

La gara è stata segnata dall’incidente che ha visto protagoniste in partenza la Porsche #46 del QMMF by Herberth di Ibrahim Al-Abdulghani e la #79 di Tsunami RT di Johannes Zelger. Immediata la segnalazione di ingresso della Safety Car e la conseguente red flag.

Il restart della gara, dopo i necessari interventi alle barriere di protezione, è stato dato circa un’ora e mezza dopo, e la direzione gara ha presto deciso come in occasione del round 2024 del Mugello ELMS di prolungare la corsa, questa volta di 30’.

Al restart dietro safety car, con poco meno di 3 ore di corsa sul cronometro, Giorgio Roda manteneva la leadership su Jeremy Clarke. Alexander Bukhantsov del Graff e Ryan Hardwick sulla Porsche Manthey EMA si erano invece impossessati delle altre due categorie.

Presto peró un nuovo contatto fra le Ligier LM P3 di High Class Racing ed Ultimate, in lotta fra loro per la terza piazza, riporta in pista la vettura di servizio. Coinvolta anche l’incolpevole Mercedes #81 di Rinat Salikhov, appena salita al comando delle GT3.

Una nuova Full Course Yellow a 2h20’ dal traguardo rimetteva tutto in discussione. Artefice della nuova neutralizzazione la Ferrari #57 di Car Guy, a fuoco nel retrotreno, poco prima vittima di un contatto con l’Aston Martin #98 dell’EBM.

Ad avvantaggiarsi della situazione l’Oreca di Pure Rxcing, risalita dal fondo dello schieramento dove era stata relegata dal problema in qualifica, grazie all’effort di Julien Andlauer. Frattanto in GT, Hardwick aveva ceduto alle due Mercedes di Bihuang Zhou e Sergey Stolyarov.

Alla successiva sosta, sceso che il neoacquisto Porsche Penske, era Tom Dillmann a ritrovare la testa della gara per Proton, inseguito da Alessio Rovera sulla #83 di AF Corse, che aveva la meglio con meno di 90’ sul cronometro. Il varesino, alle prese con problemi di temperature, veniva poi ripreso dal campione in carica IMSA della categoria, con Valerio Rinicella in rimonta con la #25 di Algarve Pro Racing.

Il duello tra le due vetture di testa è poi terminato con un contatto tra Dillmann e Matthieru Vaxivière, subentrato a Rovera. Questa sarà la svolta della gara, perchè la direzione gara, dopo aver una prima volta ritrattato, assegnerà un drive-through all’Oreca Proton che sarà determinante per il risultato finale.

Frattanto in LM P3 la Ligier di RLR MSport, dopo l’ennesimo avvio in sordina, si ritrovava ancora al comando sulla vettura del Bretton Racing, mentre la Mercedes del Climax Racing continuava a dominare in GT sulla Porsche di Manthey EMA; questo sino alla penalità di 10” per avere ignorato le bandiere gialle, che lasciava campo libero nel finale alle due Porsche Manthey, ora con gli esperti Richard Lietz e Klaus Bachler al volante.

Il finale, dopo la penalità assegnata alla #22 di Proton, vedeva una serie di sposte per aggiustare consumi e tempi di guida. A farne le spese inizialmente Harry King, momentaneo battistrada per Pure Rxcing, mentre Alex Quinn, ritrovatosi leader grazie allo splash del compagno di squadra Malthe Jakobsen, pure transitato dalla pitlane, azzardava invece sui consumi.

APR25Purtroppo per il pilota britannico, il fuel save non era abbastanza, e a poche curve dal traguardo l’ufficiale Peugeot WEC formalizzava il sorpasso che valeva la seconda vittoria stagionale per l’Oreca #25. Alle spalle delle due vetture del team portoghese si piazzava la #22 di Proton, beffata ancora una volta nel finale di gara.

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Tra le LM P3, RLR MSport, grazie ancora una volta ad una strategia perfetta, conquistava il secondo successo di fila su Bretton Racing e Graff. Infine la doppietta Manthey completava un podio tutto tedesco con la Mercedes #16 di Winward Racing, unico podio peraltro gratificato dall’inno nazionale corretto.

In classifica generale, la lotta per il titolo assoluto è verosimilmente limitata ai due equipaggi di Algarve Pro Racing, separati da 16 lunghezze. Speranza matematica anche per RD Limited, oggi appena ottavi dopo una gara incolore, a -24.

Col passo falso odierno Ultimate perde la leadership in LM P3 a favore del Bretton Racing, ora al comando con 85 punti contro gli 80 della Ligier gestita da AF Corse. RLR MSport insegue a quota 75, con High Class Racing ancora più lontana a 67 punti. Ricordiamo che questa è l’unica categoria a non riservare un invito automatico alla prossima 24 Ore di Le Mans.

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Infine in GT, il successo odierno vale la testa della classifica per la Porsche Manthey EMA, che ora conduce con 70 punti contro i 16 della compagna di box e della Mercedes #81 di Winward Racing, eliminata nelle prime fasi di gara.

Va detto che queste classifiche sono da considerarsi provvisorie, in quanto diverse vetture risultavano sotto investigazione all’arrivo. Ad ogni modo, l’appuntamento per l’ultimo round da Yas Marina per questa serie asiatica è per le 16.30 locali di domenica, le 13.30 nostrane.

UPDATE: L’unica penalizzazione post gara è andata all’Oreca LM P2 #11 di Proton Competition, cui sono stati aggiunti 39″ per il mancato raggiungimento del tempo minimo di guida da parte di Mathias Beche. La vettura perde cosí il 4° posto a favore del Nielsen Racing.

Una protesta da parte di Bretton Racing per una presunta violazione del regime di bandiere gialle da parte di RLR MSport è stata invece ritenuta non vera da parte degli stewards.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

L’ordine di arrivo definitivo di Gara 1