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WEC – Ecco la Peugeot 9X8, Hypercar senza ala posteriore

Presentata oggi a mezzo social la Peugeot 9X8, la nuova Hypercar per il World Endurance Championship 2022.

Il nome è stato scelto per rappresentare sia la continuità che l’innovazione, con un occhio alla serie: il 9 continua la tradizione delle vetture endurance, a partire dalla 905 fino alla più recente 908, entrambe vittoriose a Le Mans, mentre la X si riferisce alla trazione motrice e alla tecnologia ibrida che la spinge. L’8 infine è semplicemente il progressivo attualmente adottato nelle vetture di produzione.

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La nuova arma della casa del Leone si distingue sicuramente dalle altre proposte per un’estetica inconsueta, che si caratterizza in modo immediato grazie all’assenza dell’ala posteriore.

La motorizzazione si compone di un 2,6 litri V6 biturbo capace di 500 kW a cui è affidata la trazione posteriore, più un motore elettrico all’anteriore capace di generare all’occorrenza ulteriori 200 kW.

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Sensazionale il video che potete vedere qui girato al Circuit Paul Ricard, dove la 9X8 sorpassa via via le altre macchine sportive di maggior successo della casa, fino a profilarsi in tutta la sua originalità.

Attendiamo con ansia di vederla in pista nelle mani del settebello designato già nel mese di febbraio, composto da Paul di Resta, Kevin Magnussen, Jean-Eric Vergne, Loic Duval, Mikkel Jensen, Gustavo Menezes e James Rossiter, quest’ultimo quale pilota di riserva e test.

I dati tecnici della Peugeot 9X8:

Le Mans Hypercar (LMH)

Lunghezza: 5,000mm

Larghezza: 2,080mm

Altezza: 1,180mm

Passo: 3,045mm

Propulsore: PEUGEOT HYBRID4 500KW (all-wheel drive)

Trazione Posteriore: 500kW (680hp), 2.6L V6 biturbo di 90 gradi a combustione interna e cambio sequenziale a sette marce

Trazione Anteriore: 200kW motore elettrico monomarcia

Batteria: 900-volt alta densità costruita da Peugeot Sport e TotalEnergies/Saft

Carburanti e lubrificanti: TotalEnergies

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Action Express, prima vittoria 2021. Uno-due Corvette e Lexus in GT

Ci sono voluti fulmini e saette per far vincere la Cadillac di Pipo Derani e Felipe Nasr in questo poco, fin qui, fortunato 2021 per i due piloti brasiliani. Alla WeatherTech 240, la seconda gara del Glen tenutasi nella tardissima serata italiana di ieri infatti, l’evento cruciale è stato proprio la lunga interruzione determinata dal maltempo che ha permesso alla Cadillac #31 di capitalizzare la sosta effettuata poco prima per issarsi al comando e mantenerlo dal restart fino al termine della gara.

In partenza un contatto fra la Cadillac di Kevin Magnussen e l’Acura di Olivier Pla alla prima curva lasciava quest’ultimo in fondo al gruppo, mentre Ricky Taylor manteneva dalla sua la prima posizione guadagnata in qualifica.

L’evento clou poco dopo la prima ora, susseguente peraltro ad una Full Course Yellow determinata dalla Lamborghini Huracan GT3 del GRT Grasser, ferma lungo il circuito, allorquando dopo le prime gocce di pioggia la direzione gara decideva di mandare cautelativamente tutti ai box.

Le due Cadillac di Action Express/Whelen Racing e JDC Miller/Mustang Sampling, a differenza del resto del lotto delle DPi, avevano appena effettuato la loro seconda sosta e, al restart della gara, avvenuto dopo ben 46’, potevano capitalizzare della e trovarsi al comando, che nel frattempo era stato ereditato dalla Mazda vincitrice della 6 Ore di domenica.

Nasr, subentrato a Derani, manterrà la testa della gara sino alla bandiera a scacchi, mentre Tristan Vautier, incaricato dello stint finale sulla DPi V.R #5, cedeva a Renger van Der Zande e a Filipe Albuquerque, che completavano il podio per Ganassi e WTR. Questi ultimi mantengono la leadership in classifica generale.

Secondo successo stagionale in LM P2 per PR1 Mathiasen, che risponde cosí alla vittoria del WIN Autosport nella gara di domenica. Ben Keating e Mikkel Jensen possono allungare in classifica su Tristan Nunez e Steven Thomas, secondi al traguardo.

Ennesimo successo invece, il terzo in quattro gare, per la Ligier #74 e nuova doppietta in LM P3 per il Riley Motorsports, abili a terminare la gara con una sola sosta con entrambe le vetture. P3 per il CORE Autosport, mentre il Performance Tech non è stato in grado di trarre profitto dalla prima pole di Mateo LLarena, presto gravato di un drive-through per una procedura di partenza non corretta.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

Altre due doppiette nelle classi GT. In GTLM, piuttosto scontato l’uno-due Corvette, con Antonio Garcia a riconquistare al restart la leadership della categoria su Tommy Milner, dopo che nelle fasi iniziali di gara Nick Tandy aveva avuto la meglio su Jordan Taylor. Al traguardo finalmente anche la Porsche del WeatherTech Racing, unica altra entry nella categoria, seppur ad un giro.

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In GTD infine, un super Jack Hawksworth ha regalato al Vasser Sullivan la prima vittoria dell’anno dopo un avvio a dir poco sfortunato. Al decisivo restart, il driver britannico infilava sia l’Audi del CarBahn che la Lexus del compagno di squadra Zach Veach per un’attesa doppietta.

Oltre al già citato ritiro della Lamborghini del GRT Grasser (weekend da dimenticare per la compagine austriaca), da segnalare anche i problemi al servosterzo che hanno impedito sin da subito alla BMW, vincitrice domenica nella gara lunga, nonché leader nella classifica della Sprint Cup, del Turner Motorsport di lottare per il primato a causa di una lunga sosta per le riparazioni.

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà in azione fra due settimane per il round tutto dedicato alle GT di Lime Rock.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA

WTR

USCC – Ricky Taylor si ripete in qualifica al Glen

A meno di una settimana da quando Ricky Taylor ha portato in pole position l’Acura DPi del WTR al Glen per la 6 Ore, la storia si ripete sulla stessa pista, teatro domani della WeatherTech 240, la gara che ha sostituito il round di Mosport nel WeatherTech SportsCar Championship 2021.

Taylor su pista umida ha portato il suo prototipo quasi al limite da lui stesso fissato venerdí scorso con 1.30.058, ribadendo anche l’uno-due delle ARX05 con Olivier Pla a fargli compagnia in prima fila. Il francese ha primeggiato nell’unica, frammentata sessione di libere del mattino su pista bagnata.

Delusione per Harry Tincknell e la Mazda vincitrice domenica, solo P5, ferma lungo il circuito nel finale dopo essersi portata a spasso un cartellone per quasi tutta la sessione. Nel mezzo le due Cadillac di Kevin Magnussen e Pipo Derani.

Tra le tre sole LM P2 iscritte, si è rinnovata la battaglia fra WIN Autosport e PR1 Mathiasen, con Ben Keating a spuntarla nel finale con 1.34.969, mentre nelle LM P3, prima pole per Mateo LLarena e la Ligier del Performance Tech con 1.42.633.

In GTLM, in assenza delle due BMW, committate solamente alle gare lunghe della Michelin Endurance Cup, è stata lotta interna tra le due Corvette, e a spuntarla è stato Jordan Taylor, di due decimi più veloce di Nick Tandy. Distanziatissimo Cooper MacNeil, sulla Porsche ricostruita dopo il principio di incendio delle primissime fasi della 6 Ore, uscito cautelativamente con le gomme wet.

Nella battaglia delle GTD infine, partenza al palo in griglia per Madison Snow con la Lamborghini del Paul Miller Racing sulla Lexus di Frankie Montecalvo e l’Audi del CarBahn di Richard Heistand. Per quanto riguarda i punti invece, validi solo ricordiamo per la Sprint Cup, hanno tenuto banco i due protagonisti della 6 Ore, Jack Hawksworth e Bill Auberlen, con l’alfiere del Vasser Sullivan a precedere di ben mezzo secondo il veteranissimo della BMW col tempo di 1.46.988.

La gara, della durata standard di 2 ore e 40 minuti, partirà alle 6.10 PM ET di domani, pari alle 00.10 italiane di sabato, e verrà diffusa come sempre gratuitamente in streaming su  https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

I risultati delle Libere

I risultati delle Qualifiche – GTD griglia

I risultati delle Qualifiche – GTLM/GTD

I risultati delle Qualifiche – LM P3

I risultati delle Qualifiche – DPi/LM P2

Foto: WTR

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WEC – Monza tra Hypercar presenti e virtuali

Mentre fra poco piú di una settimana all’Autodromo Nazionale si scalderanno i motori dell’ELMS, la serie mondiale come noto si appresta a ritornare in grande stile a Monza nel weekend successivo con la terza tappa del calendario 2021.

Come noto saranno per la prima volta quattro le vere Hypercar in gara (non contiamo l’Alpine LM P1 “grandfatherd” per questa stagione), e questa volta le Glickenhaus se la giocheranno ad armi pari con le due Toyota.

Gli equipaggi del team sulla carta statunitense ma in realtà quantomai cosmopolita grazie alle competenze di Joest e Podium, vedranno Pipo Derani, Gustavo Menezes ed Olivier Pla sulla SGC 007 LMH #708 e Romain Dumas, Richard Westbrook e Franck Mailleux sulla già rodata #709.

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L’appiedamento temporaneo di Ryan Briscoe – è stato reso noto – non è dipeso dal contatto che ha sminuito l’altrimenti buon debutto della vettura, ma solo dal voler avvicendare tutti e sette i piloti in vista dell’impegno più importante che si svolgerà di qui a meno di due mesi in quel di Le Mans.

Tra le novità dell’entry list aggiornata diffusa mercoledí, l’equipaggio a due del Richard Mille Racing, con le sole Sophia Floersch e Tatiana Calderon sull’Oreca LM P2 #1, e l’esordio di Matej Konopka sulla Ligier dell’ARC Bratislava insieme al padre Miro e ad Oliver Webb in sostituzione di Tom Jackson.

Ricordiamo che a Monza gareggerà in vista di Le Mans anche l’Oreca di Risi Competizione per Ryan Cullen, Oliver Jarvis e Felipe Nasr.

Tornano a due gli equipaggi GTE-Pro in casa Porsche dopo la gara di lunghezza aumentata di Portimao, con Alessandro Pier Guidi e James Calado ora in testa alla classifica piloti. Orgoglio italiano anche in GTE-Am grazie al successo del Cetilar Racing di Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco.

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Vedremo se la minore resistenza aerodinamica del pilota veneto (che si è dovuto tagliare la barba come John Watson nel 1976) aiuterà in parte a compensare i 35 kg di Success Ballast calcolati in funzione dei risultati precedenti…

Seriamente, a contendere il primato nella categoria al team tricolore ben 16 vetture, nonostante il forfait dell’ultimo momento della Ferrari del Kessel Racing. Da segnalare il ritorno nella serie mondiale di Toni Vilander al volante della 488 GTE Evo #61 schierata da AF Corse anche per Christoph Ulrich e Simon Mann. Ben 12 comunque gli italiani al via nella categoria, cui si aggiungono ovviamente Pier Guidi e Gianmaria Bruni tra i Pro.

Valkyrie-AMR-Pro01A tenere banco nelle ultime ore però anche i render della nuova Aston Martin Valkyrie AMR Pro, pronta ad essere presentata al pubblico. L’Hypercar “che non fu” si mostra radicalmente modificata rispetto ai prototipi visti anche in pista nel 2019, sarà prodotta in quantità limitata (40 esemplari più 2 prototipi), e viene accreditata di circa 1.000 HP totalmente prodotti da un motore termico, ma sarà destinata solamente ai track day.

Il 6 luglio invece, quindi proprio alla vigilia del doppio weekend monzese, dovrebbe essere invece presentata al pubblico via social la Peugeot Hypercar, alla presenza dell’intera line-up dei piloti del Leone. Save the date.

Piero Lonardo

L’entry list aggiornata della 6 ore di Monza WEC

Foto: Piero Lonardo, AMR

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ELMS – A Monza in 44 con le wild-card WEC

Plateau ricchissimo quello della 4 Ore di Monza, quarto appuntamento dell’European Le Mans Series 2021, con ben 44 vetture.

Dopo la vittoria del Castellet, il G-Drive si è riportato a contatto col WRT, dominatore dei primi due round di Barcelona e del Red Bull Ring, ma l’eventuale impresa di ricongiungimento sarà complicata dalla presenza di ben 19 LM P2.

Senza scomodare la caotica partenza della scorsa edizione (nella foto) ci saranno tre ulteriori Oreca quali wild-card WEC in preparazione della 6 Ore in programma il weekend successivo sull’Autodromo Nazionale.

Oltre alla vettura del Racing Team Nederland, che aveva già pianificato da tempo il doppio impegno, si aggiungono infatti le altre due 07 Gibson di Realteam, con il solo Loic Duval a far compagnia ad Esteban Garcia, e Jota Sport, con il malese Jazeman Jaafar a dividere il volante con Sean Gelael. Equipaggio a due anche sull’Oreca olandese, con Giedo van der Garde e Frits van Eerd.

Dopo l’improvviso forfait del Paul Ricard, dovrebbe essere della partita anche la vettura del DragonSpeed, con il due volte vincitore della Indy 500, Juan Pablo Montoya, insieme come nel WEC a Ben Hanley ed Henrik Hedman fra i Pro/Am. Il polesitter del Red Bull Ring infine, Logan Sargeant, tornerà nelle fila del Racing Team Turkey al posto di Harry Tincknell.

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Ancora 16 le LM P3 con due novità fra gli equipaggi. All’inseguimento in classifica generale del Cool Racing dopo il convincente successo in Francia, Laurents Hörr cambia ancora compagno, il quarto finora, sulla Duqueine del DKR: si tratta del francese Mathieu de Barbuat, fresco di debutto al Paul Ricard nella Michelin Le Mans Cup col Muehlner Motorsports.

Reshuffle infine presso l’Inter Europol, con Mattia Pasini che raggiunge l’equipaggio della Ligier #13 insieme a Martin Hippe ed Ugo de Wilde. Sull’altra JS P320 torna una vecchia conoscenza dell’endurance, Erwin Creed, insieme a Julius Adomavicius e Mateusz Kaprzyk.

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Confermate infine le 9 entry tra le GTE, dove Miguel Molina, Matteo Cressoni e Rino Mastronardi possono vantare due vittorie ed un podio con la Ferrari #80 di Iron Lynx, ma anche ben 35 kg di zavorra extra contro i 30 dei contender di Spirit of Race ed i 25 di Alessio Rovera, Francois Perrodo e Manu Collard. Felipe Laser dal canto suo sarà di ritorno sulla Porsche Proton #93 insieme a Richard Lietz e Michael Fassbender dopo l’assenza del Paul Ricard.

Vedremo se il Balance of Success costituirà un fattore tale da spezzare l’egemonia delle vetture del Cavallino sul circuito brianzolo, a partire da venerdí 9 luglio con le prime libere alle ore 13. Ovviamente a contorno ci saranno la Michelin Le Mans Cup e la Ligier European Series.

Purtroppo, salvo novità dell’ultimo momento, l’evento, contrariamente alla gara del WEC, si svolgerà a porte chiuse.

Piero Lonardo

L’entry list della 4 ore di Monza ELMS

Foto: Piero Lonardo

Mazda

USCC – La Mazda stupisce ancora al Glen. Auberlen ringrazia la strategia in GTD. Successi al fotofinish anche di WIN Autosport, Riley Motorsports e Corvette

Ancora una volta una gara di durata si risolve nel finale: complice una necessaria Full Course Yellow all’inizio dell’ultima ora per il contatto dell’Oreca LM P2 di Gabriel Aubry, senza conseguenze per il pilota, tutto il parco partenti della 6 Ore del Glen, quinto round del WeatherTech SportsCar Championship, è stato costretto a fare i conti con i consumi e le strategie.

La Mazda di Harry Tincknell, Oliver Jarvis e Jonathan Bomarito, che aveva preso il comando proprio all’ultimo pit, evitando un ulteriore splash, hanno giocato il tutto per tutto, e l’inglese è riuscito a bissare il successo dell’ultima edizione, quella del 2019, mantenendo un vantaggio minimo sull’Acura del Meyer Shank Racing di Olivier Pla.

MSRbox

La ARX05 rosa e nera, oltre ad aver dominato le libere, ha condotto gran parte della gara, cedendo il passo temporaneamente alla vettura gemella del WTR che partiva dalla pole e alla Cadillac dell’Action Express/Whelen Racing. La prima è stata gestita in pista e la gara della seconda è stata mortificata da una penalità per speeding in pitlane, ma terminerà comunque appena dietro il podio, complice anche il contatto finale tra le due altre DPi V.R di Kevin Magnussen e Kamui Kobayashi, quest’ultimo penalizzato post gara.

Da segnalare che sia la Mazda vincitrice che la Cadillac dell’Action Express non sono riuscite a compiere il giro d’onore per mancanza di carburante.

WIN

In LM P2 il finale ha premiato invece la vettura che ha più meritato durante tutto il weekend, vale a dire l’Oreca del WIN Autosport di Steven Thomas, Tom Merrill e Tristan Nunez, con l’ex-Mazda che grazie all’ultima sosta è riuscita a ripassare la vettura del PR1 Mathiasen di Mikkel Jensen.

Mazda Ril74

Chiusa al fotofinish anche la gara delle LM P3, con Felipe Fraga abile a contenere il ritorno di Colin Braun. L’alfiere del CORE Autosport nel finale è riuscito a superare l’altra Ligier del Riley Motorsports, impedendo una doppietta che, dopo l’uscita di scena delle macchine di United Autosports (buttata fuori ad inizio gara dall’Acura del MSR) ed Andretti Autosport (poca abitudine della crew e della star Marco Andretti alle gare di durata) sembrava già cosa fatta.

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Avvincente come sempre la gara delle GTLM. Nonostante lo scarso parco partenti, le due Corvette e le due BMW si sono date battaglia sino alla fine con continui cambi al comando. Nel finale qualche problema al posteriore per la C8.R di Nick Tandy ha permesso al teammate Antonio Garcia di innalzarsi al top. Lo spagnolo è poi riuscito a contenere il ritorno delle M8 GTE, che vanno ad occupare il resto del podio. Purtroppo la Porsche del WeatherTech Racing ancora una volta ci ha lasciato nei primissimi giri; questa volta però l’errore non è imputabile ad altri se non al pilota.

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Ultime soste ancor più decisive in GTD, dove il box del Turner Motorsport ed il veteranissimo Bill Auberlen possono festeggiare una vittoria, la terza in stagione, assolutamente inaspettata. La gara è stata infatti dominata dalla Lexus di punta della star della Indy Lights Kyle Kirkwood e Jack Hawksworth e dalle due Porsche del Wright Motorsports e dello Pfaff Motorsports.

L’ultimo pit effettuato proprio nell’uscita della Full Course Yellow finale ha permesso alla M6 GT3 capoclassifica, condivisa con Robbie Foley e Aidan Read, di non dover più pensare ai consumi, al contrario degli altri major contender, e di involarsi sino al traguardo. A podio altre due vetture che hanno sfruttato al meglio la neutralizzazione: la Lamborghini del Paul Miller Racing, partita addirittura dal fondo per la sostituzione del motore, e l’Aston Martin dello Heart of Racing, al terzo podio stagionale.

La Lexus terminerà in P5 dietro alla Mercedes dell’Alegra Motorsports e davanti alle due 911 GT3 R, con la Porsche in tartan abile a rimontare posizioni dopo una sfortunatissima ultima sosta che ha visto l’ex campione GTLM Laurens Vanthoor perdere secondi preziosi per la rete della portiera.

Ci si rivede sempre al Glen fra appena quattro giorni in occasione dell’Independence Day per il sesto appuntamento stagionale, della durata standard di 2 ore e 40’, che ha sostituito il round di Mosport. Presenti tutte le categorie, anche se la gara delle GTD varrà per la sola Sprint Cup.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 Ore del Glen

Foto: IMSA

WTR

USCC – Ricky Taylor beffa Cameron ma è uno-due Acura nelle qualifiche del Glen

Prima fila tutta Acura nella 6 Ore del Glen, quinto appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship, valido anche quale terzo quarto della Michelin Endurance Cup.

Ricky Taylor, capoclassifica del WTR, ha preceduto di un soffio col tempo di 1.30.022 Dane Cameron, che con la DPi del Meyer Shank Racing aveva dominato anche la seconda sessione di libere del mattino. Niente da fare per gli altri, con Renger van der Zande a precedere il resto del gruppo con la Cadillac del Team Ganassi, a 6 decimi, fino a Tristan Vautier, che chiude la lista delle DPi a 1”3. Speranze limitate anche per la Mazda, che qui trionfò all’ultima occasione nel 2019, P6 nonostante la robusta iniezione di potenza via BoP.

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Tra le LM P2 invece, un trionfale ultimo giro di Steven Thomas con l’Oreca del WIN Autosport ha scalzato Ben Keating e la entry del PR1 Mathiasen dalla pole di categoria per soli 18 millesimi. Da segnalare che Thomas in mattinata era andato pesantemente sulle barriere, coinvolgendo anche l’incolpevole Porsche di Zach Robichon.

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Se nella classe superiore la vettura di United Autosports va a chiudere la lista dei tempi, il team di Zak Brown e Richard Dean va invece a segno al debutto tra le LM P3 con Austin McCusker ed il tempo di 1.40.404, ben mezzo secondo meglio di Jarett Andretti e la Ligier del team di famiglia, in cui è atteso al debutto domani il  ben piú noto cugino Marco.

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Tre le GTLM è ancora pole per la Corvette e per Antonio Garcia, che ha preceduto il compagno di squadra Tommy Milner col tempo di 1.40.944. A seguire le due BMW e la Porsche del WeatherTech Racing di Cooper MacNeil.

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Infine le GTD, che in realtà sono state le prime a prendere la pista. In entrambe le sessioni (ricordiamo che la classe prevede un primo stint per i driver bronze che assegna la posizione in griglia e una seconda manche insieme alle GTLM per i punti) è stata la Lexus #14 a primeggiare, con Kyle Kirkwood e Jack Hawksworth. In griglia Kirkwood sarà affiancato da Trent Hindman con la Porsche del Wright Motorsports. A seguire la sorpresa Jaden Conwright con l’Audi dell’NTE Sport e Daniel Morad con la Mercedes dell’Alegra Motorsports.

Tutto pronto per lo start della 6 Ore del Glen, alle 10.40 AM ET di domani, pari alle 16.40 italiane, che potrete godere dall’Italia sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/ senza restrizioni.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche – GTD griglia

I risultati delle Qualifiche – GTLM/GTD

I risultati delle Qualifiche – LM P3

I risultati delle Qualifiche – DPi/LM P2

Foto: IMSA, Michelin, WTR

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Pla al comando delle libere 1 al Glen

Alla 6 Ore di Watkins Glen potrebbe continuare il momento magico del Meyer Shank Racing, o almeno è quello che si aspettano Olivier Pla e Dane Cameron, dopo che i due si sono ritrovati per la prima volta al top della lista dei tempi con la loro Acura DPi.

Il driver transalpino ha fissato il limite iniziale nella prima sessione di libere svoltasi ieri con 1.31.056, mezzo secondo meglio del compagno di squadra, precedendo le Cadillac dell’Action Express/Whelen Racing e del Team Ganassi con Mike Conway e Renger van der Zande. P4 per l’altra Acura dei  capoclassifica del WTR, a quasi 1” dal leader, mentre la Mazda ha chiuso solamente col sesto tempo nonostante gli aggiustamenti del Balance of Performance specifici per la 6 Ore.

Tra le LM P2, classe che ritorna in azione a tre mesi dalla 12 Ore di Sebring, Tristan Nunez e l’Oreca del WIN Autosport ha primeggiato al fotofinish su John Farano e la vetture del Tower Motorsport/Starworks col tempo di 1.34.397, cosí come tra le LM P3 Oliver Askew sulla Ligier dell’Andretti Autosport ha preceduto di un nulla Colin Braun sulla entry del CORE Autosport.

Da segnalare il forfait delle due entry del Sean Creech Motorsport e del Forty7 Motorsport che riduce la classe a sette unità; inoltre Marco Andretti, atteso al debutto sulla JS P320 del team di famiglia insieme al cugino Jarrett Andretti, non ha ancora potuto provare a causa di impegni concomitanti.

In GTLM, le Corvette paiono ancora le favorite e grazie a Nick Tandy ed Antonio Garcia si issano in cima alla lista dei tempi con l’inglese autore di 1.42.517. A seguire le due BMW M8 GTE che ritornano nell’ambito della Michelin Endurance Cup, a meno di 3 decimi dal battistrada.

Chiude la Porsche del WeatherTech Racing, che ha sofferto la rottura di una sospensione a seguito di una foratura e che ha portato ad una delle due interruzioni nella sessione, allungata da 60 a 90 minuti per permettere una maggior percorrenza della pista ai piloti bronze ranked in previsioni del meteo non ottimale di sabato.

La seconda red flag è stata propiziata  dal contatto fra l’Oreca LM P2 di Kyle Tilley e la Cadillac di Simon Pagenaud.

Jack Hawksworth infine ha dominato tra le GTD con la Lexus del Vasser Sullivan ed il tempo di 1.46.673 davanti alla Porsche del Wright Motorsports e alla rientrante Audi dell’NTE Sport di Jaden Conwright.

Il programma della 6 Ore del Glen proseguirà nella giornata odierna con una seconda sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 8.00 AM e alle 11.50 AM ET locali. Lo start della 6 Ore alle 10.40 AM ET di domenica, pari alle 16.40 italiane. Diretta streaming gratuita di libere e qualifiche, queste ultime alle 17.50 italiane odierne, su imsa.com.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto: IMSA

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USCC – Ben 40 vetture al Glen

Dopo la gara breve di Detroit e la prima vittoria 2021 del Team Ganassi, il WeatherTech SportsCar Championship tornerà a ranghi completi a Watkins Glen per un doppio appuntamento. In primis la 6 Ore, saltata causa COVID lo scorso anno, e che presenta un numero record di vetture iscritte, ben 40.

Alle sei DPi full-season si aggiunge, come per le altre gare lunghe della Michelin Endurance Cup, la seconda Cadillac di Action Express per Jimmie Johnson, che come a Sebring sarà affiancato da Simon Pagenaud e Kamui Kobayashi. Equipaggi a tre anche per le altre DPi V.R, col ritorno di Mike Conway e di Sebastien Bourdais nelle fila di Action Express/Whelen Racing e JDC Miller/Mustang Sampling, e per la Mazda con Jonathan Bomarito.

Alla RT24-P concessa in sede di Balance of Performance anche un surplus di potenza mediante un innalzamento della pressione del turbo, mentre le Cadillac e le due Acura gireranno con un serbatoio meno capiente, rispettivamente di 1 e 2 litri.

Di ritorno dopo un lungo stop anche le LM P2 e le LM P3. Nessuna novità di grido sulle 5 Oreca 07 Gibson, mentre tra i ben 9 prototipi entry level dovrebbe finalmente debuttare la Ligier del Dawson Racing col brand dei transformers. Nessun pilota è listato per il Sean Creech Motorsport mentre United Autosports ha aggiunto all’ultimo momento Austin McCusker, un’altra add-on dalle serie ACO, alla sua Ligier insieme ai già noti Niklas Kruetten ed Edouard Cauhaupe.

Tornano a gareggiare anche le GTLM, ed insieme alle due Corvette – che correranno senza l’ausilio delle terze guide – ci saranno anche le due BMW M8 e la Porsche del WeatherTech Racing,

Quest’ultima, nelle mani, come a Sebring, di Cooper MacNeil, Matt Campbell e Mathieu Jaminet, godrà di 10 kg in meno di peso minimo.

Parco pieno infine in GTD con ben 14 unità. Novità di grido in casa Wright Motorsports, dove al fianco di Pat Long Trent Hindman al posto di Ryan Hardwick. Ritorna inoltre dopo Daytona l’Audi dell’NTE Sport per Don Yount, che per l’occasione sarà affiancato da Jaden Cowright e Markus Palttala.

L’unica modifica al BoP della categoria riguarda la Aston Martin vincitrice nella gara di Detroit, valida solo per la Sprint Cup, cui è stata ridotta la pressione dei turbocompressori e la capacità del serbatoio (-2 litri).

L’azione in pista a Watkins Glen inizierà il 24 giugno prossimo, mentre la gara si svolgerà domenica 27. La green flag verrà sventolata dalll’ex presidente IMSA, Scott Atherton.

Piero Lonardo

L’entry list delle 6 Ore di Watkins Glen

Foto: IMSA

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WEC – A Monza col pubblico (pagante)

Alla 6 Ore di Monza sarà ammessa una limitata percentuale di pubblico. Questa la notizia appena diffusa dal FIA World Endurance Championship.

Per l’Autodromo Nazionale, che entra per la prima volta in calendario con una prova della massima serie endurance dopo il prologo del 2017, è sicuramente un avvenimento importante, alla luce delle recenti limitazioni causa COVID, e ne fanno anche la prima prova del motorsport europeo, in attesa della 24 ore di Le Mans, ad ospitare spettatori.

I fans saranno ammessi, con procedure di verifica della temperatura e distanziamento sociale, nella sola giornata di domenica 18 luglio e per la sola tribuna principale ed il biglietto, a disposizione in prevendita su www.monzanet.it e www.ticketone.it al prezzo di 60 euro, comprensivo di parcheggio, con ridotti per teenagers (12-17 anni) ed anziani (over 75) di 30 euro, prezzo simbolico di 1 euro per bambini dai 7 agli 11 anni e gratis per i piú piccoli. Il prezzo aumenterà a partire dal primo luglio.

La 6 Ore di Monza dovrebbe vedere al via 38 vetture e qual miglior viatico della doppia vittoria nelle GTE di domenica scorsa a Portimao da parte di AF Corse e Cetilar Racing per festeggiare al meglio questo evento.

Ancora nessuna notizia invece per la 4 Ore ELMS che si disputerà il weekend precedente.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC