Prima gallery esclusiva da Yas Marina delle prove libere del secondo weekend dell’Asian Le Mans Series 2023.
Foto: Alberto Manganaro
(clicca per allargare)
Prima gallery esclusiva da Yas Marina delle prove libere del secondo weekend dell’Asian Le Mans Series 2023.
Foto: Alberto Manganaro
(clicca per allargare)
Inter-Europol pareggia i conti con la sfortuna e si aggiudica il secondo round dell’Asian Le Mans Series a Dubai. Il team battente bandiera polacca, partito anche oggi dalla pole, ha rimediato ad un errore nelle fasi iniziali da parte di Charlie Crews, rimontando con le stelline delle monoposto USA Christian Bogle ma soprattutto Nolan Siegel.
La gara sembrava iniziata sotto il segno di United Autosports, che con Garnett Patterson prendeva la testa della gara nonostante un evidente tentativo di chiusura da parte di Salih Yoluc sulla vettura del DKR. Il pilota turco verrà poi penalizzato di 20” per la manovra, ma Crews nel tentativo di riprendersi la testa della gara si girava ed era costretto a lasciare passare tutto il gruppone dei 46, assenti definitive la Porsche di Dinamic e l’Aston Martin #61 del TF Sport incidentate nei giorni scorsi.
Iniziava cosí una lunga rimonta dell’equipe gialloverde, mentre al comando si installava grazie alle strategie Phil Hanson con l’altra entry di United Autosports. Il robusto vantaggio accumulato dell’ex-campione WEC ed ELMS però scemava a causa della prima delle due Safety Car chiamate in causa durante la gara, per l’uscita di strada di Adrien Chila, fino a quel momento in terza posizione tra le LM P3 per Cool Racing. A seguire anche una Full Course Yellow.
Tutto da rifare quindi dopo poco più di un’ora di gara, e da questa situazione confusa si avvantaggiava soprattutto il DKR, che con Ayhancan Guven si installava al comando nonostante un’altra penalità per aver attraversato la linea bianca della pitlane. Dietro Algarve Pro Racing, trionfatrice ieri, era stabile terza dopo essere stata costretta a rimontare per una foratura, ma doveva cedere la terza piazza ai campioni in carica di Nielsen Racing.
Un nuovo ricompattamento avveniva però a 80’ dalla bandiera a scacchi per il crash tra la Ferrari di Formula Racing e l’Aston Martin del Viper Niza; quest’ultima aveva la peggio e la direzione gara era costretta a richiamare in causa la vettura di servizio.
Il sorpasso che valeva la vittoria avveniva a 25’ dal termine, con Siegel ad avere la meglio su un Charlie Eastwood in difficoltà, mentre Ben Hanley si rimpossessava del gradino basso del podio. James Allen eroe di ieri resisteva invece a Malthe Jakobsen, che portava al traguardo in quinta posizione la vettura del Cool Racing dopo la gara sfortunata di ieri per il team svizzero.
Ancora malasorte invece per il WTM by Rinaldi, che dopo aver dominato come in gara 1 la graduatoria delle LM P3 nelle fasi iniziali, era costretta a cedere terreno per un problema tecnico, anche se questa volta il tutto si è risolto con una sosta un po’ più lunga del solito ai box.
Il comando della categoria era quindi appannaggio del 360 Racing con Sebastian Alvarez, risalito dal fondo dello schieramento, ma questa leadership si rivelerà temporanea, e Valentino Catalano, salito sulla Duqueine del DKR imporrà il proprio ritmo sulle Ligier del Graff (ottimo stint da parte di Belen Garcia) ed MV2S.
Il tedesco e Tom van Rompuy manterranno il comando fino al traguardo, precedendo la Ligier #8 del Graff ed i vincitori di ieri dell’MV2S. Quarto posto a parziale consolazione per il WTM.
Si ripete infine il Walkenhorst Motorsport fra le GT. Nonostante una partenza pessima da parte di Chandler Hull, la BMW #34 si è fatta largo fino a riconquistare il comando della categoria dopo 2 ore di gara. Le prime fasi vedevano il duello di gentlemen fra la Mercedes dell’Haupt Racing Team, la Ferrari di AF Corse e l’Aston Martin del D’Station, che prendeva la testa prima con Tomonobu Fuji e poi con Satoshi Hoshino davanti a Stefano Costantini sulla 488 #21.
Ma era Nicky Catsburg a chiudere definitivamente la partita, lasciandosi dietro una battaglia feroce fra i protagonisti citati sopra. Alla fine erano Raffaele Marciello e Miguel Molina a giocarsi gli altri due gradini del podio, con vantaggio finale per lo svizzero del GetSpeed, che chiudeva nuovamente a podio davanti al Ferrarista. L’Aston del D’Station chiudeva solamente in P6 dietro le due McLaren del Garage 59.
In classifica generale, Algarve Pro Racing guida ancora con un solo punto di vantaggio sul DKR, mentre i vincitori odierni ed il Nielsen Racing inseguono a -10. Tra le LM P3, l’MV2S continua a condurre con 4 lunghezze sul Graff e 7 sul DKR. In GT infine, punteggio pieno, 52 punti, per il Walkenhorst, che vanta 16 punti sul GetSpeed e 31 sull’Haupt Racing Team, oggi terminato in P7.
L’Asian Le Mans Series tornerà il prossimo weekend con gli ultimi due appuntamenti di Abu Dhabi, sabato 18 e domenica 19 febbraio.
Piero Lonardo
Foto: Alberto Manganaro
Tante macchine, tramonti mozzafiato e una competizione corretta ma senza esclusione di colpi: questa è l’Asian Le Mans Series versione 2023 che ha appena concluso la sua prima tappa a Dubai con la vittoria dell’Algarve Pro Racing e l’Oreca condotta da John Falb, Kyffin Simpson e James Allen.
La gara, sicuramente condizionata dall’obbligatorietà della presenza di un pilota bronze ranked in ogni equipaggio, ha visto un dominio iniziale dell’equipaggio di Inter-Europol, che con Charlie Crews ha condotto fino a metà della percorrenza davanti a Salih Yoluc del DKR e ai campioni uscenti del Nielsen Racing.
L’Oreca gialloverde ha dovuto poi cedere la leadership alla stellina turca Ayhancan Guven per poi chiudere la competizione anticipatamente per un problema al mozzo della posteriore sinistra, uno dei cinque soli ritiri della giornata, che già non vedeva al via la Porsche di Dinamic GT incidentata al mattino e l’Aston Martin #61 di TF Sport.
Ma il risultato non era ancora stato completamente definito, e la vettura dell’Algarve Pro Racing, trascinata prima dalla promessa Kyffin Simpson e poi da un James Allen in stato di grazia, arrivava alle spalle del leader e lo passava infine con 35’ ancora sul cronometro.
Il podio si completava con la vettura del 99 Racing con Neel Jani che si faceva sotto anche a Charlie Eastwood, incaricato dell’ultimo stint per il team lussemburghese, terminandogli alle spalle, davanti a propria volta al Nielsen Racing.
Sfortuna per questi ultimi invece nelle LM P3, dove un problema al bottone dello start ha vanificato un successo praticamente in tasca a 48’ dalla bandiera a scacchi a vantaggio dell’accoppiata Graff / MV2S, con questi ultimi, grazie a Fabien Lavergne, ad avere la meglio per la prima posizione su Xavier Lloverras. Chiudono a podio i campioni uscenti della categoria del CD Sport. Menzione speciale per il WTM by Rinaldi, fermati da un problema al cambio dopo circa un’ora di gara fino a quel momento dominata dalla pole.
Tra le GT infine non c’è stata lotta per il primo posto, con la BMW del Walkenhorst Motorsport di Chandler Hull, Nicky Catsburg e Thomas Merrill a dominare flag-to-flag. Inutili gli attacchi soprattutto delle Mercedes, che con gli equipaggi del GetSpeed e dell’Haupt Racing Team, corroborati dagli specialisti Raffaele Marciello e Luca Stolz, terminano alle spalle della M4 GT3 #34.
Prima delle cinque Ferrari iscritte quella del Formula Racing, P8, anche se quella in maggiore evidenza è stata l’esemplare #21 di AF Corse, che grazie alle strategie è stata anche brevemente alla testa delle prime fasi di gara.
Domani si riparte con Gara-2 alle 15.00 locali, vale a dire le 12 italiane, con Inter-Europol, WTM e Walkenhorst in pole position. Lo start sarà preceduto da un breve warm-up dalle 10.45 alle 11.00. Diretta streaming gratuita sempre sul sito uffuciale https://live.asianlemansseries.com/en/ e sui canali social della serie.
Piero Lonardo
Foto: Alberto Manganaro
Una nuova gallery esclusiva del Dubai Autodrome per il primo appuntamento dell’Asian Le Mans Series 2023.
Foto: Alberto Manganaro
(clicca per allargare)
La prima gara targata ACO della stagione vedrà Inter-Europol Competition in pole a Dubai nelle due gare dell’Asian Le Mans Series.
Charles Crews, incaricato dell’opera a seguito delle nuove norme che prevedono la qualifica a cura dei bronze drivers, ha fissato i cronometri sull’1.48.580 sull’Oreca del team polacco. Crews ha poi segnato anche il secondo miglior tempo con 1.49.329, aggiudicandosi la partenza al palo anche per gara-2 che si disputerà domani.
A seguire Salih Yoluc, qui con la vettura del DKR, a 6 decimi; seconda fila per i campioni in carica del Nielsen Racing e la migliore delle vetture di United Autosports, la #23 che vedrà alternarsi anche il campione IMSA in carica Oliver Jarvis.
Nelle libere era stato Malthe Jakobsen, qui al debutto con Cool Racing, a dominare entrambe le sessioni con un 1.48.013 ottenuto nella giornata di venerdi davanti all’ex-F1 Nikita Mazepin sulla vettura del Garage 99 che schiererà, insieme a Neel Jani, Goncalo Gomes al posto di Felix Porteiro, recentemente elevato a silver driver. Altre addizioni dell’ultimo momento riguardano Ollie Millroy sulla Mercedes dell’HubAuto Racing, e Tom Gamble, arruolato al volo sulla McLaren #88 del Garage 59.
Le qualifiche sono state posticipate lungamente a causa del drammatico incidente accaduto alla Porsche Dinamic di Philipp Sager, probabilmente generato a causa dell’inesperienza a gomme fredde (ricordiamo che da questa stagione sono stati banditi gli scalda pneumatici). Pilota fortunatamente ok ma programma diluito con partenza di Gara-1 ora posizionata alle 16.45 locali (le 13.45 italiane) al posto delle 15.00 previste.
La palma del migliore tra le GT va a Thomas Merrill, sub per Richard Heistand sulla BMW M4 GT3 del Walkenhorst Motorsport con 1.57.701 davanti alla Mercedes dell’Haupt Racing e alla Ferrari di AF Corse, che vedranno protagonisti il recente vincitore di Bathurst, Luca Stolz, ed il pilota della 499P Hypercar, Miguel Molina. Identica prima fila anche per gara-2, dove la 488 GT3 #21 verrà però preceduta dall’altra Mercedes del GetSpeed che vede nella line-up Raffaele Marciello.
Nelle LM P3 infine, che hanno diviso la pista con le più performanti LM P2, Torsten Kratz ha portato al top la Duqueine del WTM by Rinaldi col tempo di 1.53.183 surclassando la concorrenza, capitanata dalla Ligier del CD Sport campioni in carica. La stessa prima fila si riproporrà in gara 2 domenica.
Appuntamento quindi fra poco col Dubai Autodrome. Molteplici per una volta le possibilità di visione: a partire dal sito ufficiale della serie https://live.asianlemansseries.com/en/ ed i relativi canali social, ma anche sul canale Sky 229 MS Motortv ed in italiano sul canale YouTube Sport Car Racing https://www.youtube.com/channel/UCSHF34HFY8XqUyQ2bONp6YA
Piero Lonardo
Foto: Alberto Manganaro
I risultati delle Qualifiche-1 LM P2/LM P3
I risultati delle Qualifiche-2 LM P2/LM P3
La prima gallery esclusiva della pitlane del primo appuntamento dell’Asian Le Mans Series 2023 presso il Dubai Autodrome.
Foto: Alberto Manganaro
(clicca per allargare)
Nel weekend parte l’undicesima stagione dell’Asian Le Mans Series, che si dipanerà per il terzo anno di fila in due doppi appuntamenti a Dubai ed Abu Dhabi.
L’entry list presenta un numero record di ben 48 iscritti, incentivati dall’utilizzo obbligatorio di almeno un pilota bronze ranked, e tutte alla ricerca dell’invito automatico alla Le Mans del centenario il prossimo giugno per ognuna delle tre categorie in gara.
Ben 9 le LM P2, tutte Oreca, tutte con equipaggi agguerriti e diversi nomi di spicco. Si parte ovviamente dai trionfatori del 2022 del Nielsen Racing (nella foto), che insieme a Ben Hanley e Rodrigo Sales, propongono come in ELMS Mathias Beche; United Autosports, che lo scorso anno si è imposta nei soli due round finali cui ha potuto partecipare il giovanissimo Josh Pierson, quest’anno schiera due entry, capitanate dal factory driver Peugeot, Paul di Resta, e dal campione IMSA in carica, Oliver Jarvis.
Novità assoluta invece l’inglese 99 Racing, che presenta nientemeno che l’ex-F1 Nikita Mazepin al fianco dell’ex-campione WEC e vincitore di Le Mans Neel Jani al fianco del protagonista del WTCR, Felix Porteiro. Algarve Pro Racing cercherà dal canto suo di ripetere il successo del 2021 questa volta in prima persona con John Falb, James Allen e la giovane promessa USA, Kyffin Simpson, mentre il DKR Engineering porterà nella penisola araba un pezzo di Turchia col campione Pro/Am ELMS, Salih Yoluc e lo specialista della Porsche Carrera Cup, Ayhancan Guven, i quali si alterneranno al “solito” Charlie Eastwood.
Inter-Europol si affiderà ad un trio statunitense costituito da Nolan Siegel, Christian Bogle e Charles Crews, mentre ARC Bratislava porterà Nico Pino, al debutto nella categoria maggiore, al fianco del patron Miro Konopka e all’ungherese Lazlo Toth, alla prima esperienza sulle ruote coperte. Last but not least, Cool Racing, che porterà in pista la line-up destinata anche all’ELMS composta da Nicolas Lapierre, Malthe Jakobsen ed Alexandre Coigny.
Quasi raddoppiate anche le LM P3, dove CD Sport tenterà il bis affidandosi a due Ligier capitanate da Michael Jensen e dal deb Vladislav Lomko. Oltre agli esperti Matt Bell e Tony Wells del Nielsen Racing, quest’ultimo già campione nel 2020, occhi puntati su Nico Varrone sulla Duqueine del WTM by Rinaldi. Tre sole le M30 con Jonas Ried, figlio del boss Proton Christian, sull’altra vettura gestita dal Rinaldi Racing; la terza è quella del DKR (nella foto), che proporrà un equipaggio a due composto da Tom van Rompuy e Valentino Catalano.
Infine, le ben 24 GT3: anche qui nomi famosi nell’ambito delle categoria Gran Turismo, a partire dai due driver Ferrari Hypercar, Nicklas Nielsen e Miguel Molina sulle vetture di Formula Racing ed AF Corse, mentre il factory driver Peugeot, Mikkel Jensen, torna al volante per Car Guy.
Sono 4 in totale, con la vettura iscritta direttamente da Kessel, le 488 GT3, presumibilmente all’ultima apparizione ufficiale, contro le 5 Aston Martin ed altrettante Mercedes; su queste ultime l’ex-F2 Arjun Maini e nomi noti quali Luca Stolz, recente vincitore a Bathurst nell’IGTC, Raffaele Marciello e Jules Gounon sulle entry di Haupt Racing Team, GetSpeed (nella foto) ed HubAuto.
Esordio nella serie per gli italianissimi Dinamic con una delle 5 Porsche 911 GT3 R presenti nell’entry list per Ben Barker e gli austriaci Christopher Zoechling e Philipp Sager; il tricolore però batte forte anche sulla #20 dell’Herberth Motorsport con Matteo Cairoli ad affiancare Mikkel Pedersen e Nico Leutweiler, cosí come sull’unica Lamborghini Huracàn iscritta da Leipert Motorsport con Marco Mapelli.
Alle tre McLaren 720S vittoriose nel 2022 con Inception Racing (assente quest’anno) schierate da Garage 59 ed Orange Racing fa infine eco l’unica BMW M4 GT3 del Walkenhorst per Nicky Catsburg, Chandler Hull e Richard Heistand.
L’appuntamento è col Dubai Autodrome con la prima delle due gare di 4 ore, sabato 11 febbraio alle 15.00 locali, pari alle 12 italiane; il giorno dopo gara-2 della serie al medesimo orario. Il weekend successivo si passa ad Abu Dhabi sabato 18 e domenica 19 febbraio rispettivamente alle 15.00 ed alle 16.00 locali (-3 dall’Italia).
Dirette streaming gratuite sul sito ufficiale della serie https://live.asianlemansseries.com/en/ e sui relativi canali social, e per la prima volta con commento in italiano sul canale YouTube Sport Car Racing https://www.youtube.com/channel/UCSHF34HFY8XqUyQ2bONp6YA
Piero Lonardo
Foto: Asian Le Mans Series, Nielsen Racing, DKR, GetSpeed, Herberth Motorsport
Josh Pierson e Paul di Resta si ripetono nella gara finale dell’Asian Le Mans Series ad Abu Dhabi riportando la seconda vittoria del weekend ad United Autosports. Il copione non è stato molto diverso rispetto a ieri, con Pierson autore di una partenza perfetta nei confronti della concorrenza e di Rodrigo Sales in particolare, già nominato campione ieri per il Nielsen Racing.
L’unica differenza sostanziale risiede nel fatto che il team ha permesso al giovanissimo statunitense di prendere la bandiera a scacchi, lasciando a di Resta lo stint centrale. Il distacco nei confronti di Ben Hanley e C. è stato ancora una volta di un giro, mentre il Graff Racing col terzo posto assoluto odierno ha agguantato il titolo Pro/Am. Che però quest’anno non da diritto all’invito automatico a Le Mans, con tre vittorie in quattro gare.
Risorge invece letteralmente dalle ceneri (del rogo di ieri) il G-Drive conquistando la prima vittoria in LM P3 con Xavier Lloveras, Fabrice Rossello e Viacheslav Gutak. Le fasi iniziali erano appannaggio del DKR, che dopo il successo di sabato vantava ancora chances di successo, ma allo scadere della prima ora Mathieu de Barbuat era costretto a fermarsi una prima volta ai box per un problema al posteriore, poi la gara del team lussemburghese veniva rovinata del tutto da un testacoda da parte di Sebastian Alvarez, che poneva definitivamente fine ai sogni di titolo della Duqueine #2.
La leadership passava quindi al Rinaldi Racing e poi al Nielsen Racing. Il team britannico optava per una tattica suicida evitando di rifornire nell’esteso periodo di safety car chiamato dalla direzione gara durante la terza ora di gara. La strategia però non pagava e a mezz’ora dal termine Lloveras passava la Duqueine del team tedesco, che nel frattempo aveva ripreso la testa della corsa, senza più voltarsi indietro.
Il Rinaldi Racing cedeva anche ad entrambe le vetture del CD Sport, che andavano cosí ad occupare il resto del podio e, grazie ai risultati delle gare precedenti, ad aggiudicarsi un posto alla prossima Le Mans. Piccolo trhiller finale, la Ligier del G-Drive terminava il carburante nel giro di rientro.
Seconda vittoria di fila anche nelle due classi GT, dove Herberth Motorsport e Kessel Racing hanno ripetuto il risultato di gara 1. Dopo l’ennesimo start al fulmicotone dell’Aston Martin del TF Sport, era proprio la Porsche #91 a prendere la testa della gara, abbandonata solamente per il periodo di tempo nel quale sembrava pagare la scommessa adottata anche in questa categoria da diverse vetture fra cui l’Aston dell’Oman Racing, la Porsche del Dinamic Motorsport e la Ferrari di AF Corse.
Tutte queste macchine sono state poi costrette all’inevitabile splash, riportando al comando la Porsche di Robert Renauer, seguita da presso dalla vettura gemella partita dalla pole con Klaus Bachler. Sul gradino basso del podio termina la Vantage del Garage 59, ma è l’altra McLaren di Inception Racing a conquistare il titolo di categoria e l’invito a Le Mans col sesto posto finale.
Anche tra le GT-Am, la seconda vittoria consecutiva di Francesco Zollo, Roman Ziemian e Acxil Jefferies non basta per assicurarsi il titolo, che va all’SPS Automotive Performance, anche oggi secondi.
E’ tutto per questa edizione ancora una volta condensata della serie continentale asiatica. L’attenzione del mondo dell’endurance si sposta ora sul doppio appuntamento (IMSA e WEC) di Sebring, in programma tra un mese.
Piero Lonardo
Foto: Asian Le Mans Series
Peccato che le regole ACO abbiano impedito a Josh Pierson di gareggiare lo scorso weekend a Dubai, perchè ci hanno privato di un duello almeno a due per la leadership dell’Asian Le Mans Series 2022.
Pierson, 16 anni compiuti lunedí, e Paul di Resta, hanno infatti dominato il terzo round della serie a Yas Marina sull’Oreca LM P2 di United Autosports. Pierson ha guidato per oltre tre ore in una gara spezzata a metä dall’incendio della Ligier LM P3 del G-Drive, mantenendo il comando per tutta la durata della gara.
L’ex-F1 infine ha preso il volante per l’ultima ora, portando al traguardo la vettura con 1 giro di vantaggio sulla vettura del Nielsen Racing, vincitrice delle due gare dello scorso weekend.
Contrariamente al primo doubleheader, Rorigo Sales, starter sull’Oreca #4, ha ceduto al via ad Eric Trouillet sulla vettura Pro/Am del Graff, ed è stato compito di Ben Hanley, subentrato al volante per il secondo turno di guida, riconquistare quella seconda piazza mantenuta poi facilmente da Matthew Bell su David Droux, che con un sorpasso nelle ultima fasi su Anders Fjordbach, riporta la vittoria nella sottocategoria per il team transalpino sull’High Class Racing.
Ad ogni modo, all’equipaggio del Nielsen Racing basterà classificarsi domani nella quarta ed ultima gara della serie per classificarsi campione e guadagnare l’invito automatico alla prossima 24 Ore di Le Mans.
UPDATE: L’Oreca vincitrice di United Autosports è stata dichiarata ineleggibile per la classifica finale (decisione alquanto curiosa in quanto l’iscrizione era stata comunque depositata) in quanto assente nel primo doubleheader di Dubai, per cui il Nielsen Racing si aggiudica punteggio pieno e l’invito a Le Mans con una gara di anticipo.
Questa volta nessun problema invece per il DKR, che riporta la prima vittoria della stagione tra le LM P3 dopo i primi due sfortunati outing. Mathieu de Barbuat, Sebastian Alvarez e Laurents Hörr non hanno sostanzialmente avuto nemici da contrastare e possono mantenere viva la speranza di titolo sul CD Sport, che ha classificato in terza e quinta piazza le sue due Ligier.
Piazza d’onore per la vettura del Rinaldi Racing, mentre i vincitori di gara-2 del Nielsen Racing possono consolarsi col quarto posto che mantiene anch’essi in lizza per il successo finale.
Primo successo tra le GT per i campioni in carica dell’Herberth Motorsport con Alfred e Robert Renauer ed Ralf Bohm. La Porsche #91 ha risalito le posizioni grazie al periodo di neutralizzazione dopo che la fasi iniziali erano state dominio dell’Aston Martin del TF Sport partita dalla pole.
L’ultimo pit a meno di 25’ dalla bandiera a scacchi li lasciava per un paio di minuti dietro la Ferrari di AF Corse fino allo splash finale della 488 #17, che nelle fasi iniziali aveva subito una penalità per un contatto al via- Vincent Abril si ritrovava in terza posizione dietro la McLaren di Inception Racing, che con Ben Barnicoat andava addirittura ad insidiare la leadership, portandosi fino a 13” dal leader.
Gara sfortunata invece per i vincitori di gara-2 del Rinaldi Racing, solo P7 al traguardo con la Ferrari #51. Il Cavallino si rifà infine nella sottoclasse GT Am grazie ai portacolori del Kessel Racing, Axcil Jefferies, Francesco Zollo e Roman Ziemian, cha si avvicinano alla testa della classifica, ancora mantenuta dall’SPS Automotive Performance, P2 quest’oggi, grazie ai due secondi posti di Dubai.
Domani il quarto ed ultimo round della serie, con start alle 16.30 locali (le 13.30 in Italia) ancora una volta con United Autosports e DKR in pole fra i prototipi ed Herberth Motorsports fra le GT grazie alla prestazione di stamane da parte di Klaus Bachler con la Porsche #33.
Piero Lonardo
Foto: Asian Le Mans Series
Il Nielsen Racing mette definitivamente le mani sull’Asian le Mans Series 2022, aggiudicandosi anche il secondo round di Dubai.
Partiti ancora una volta dalla pole conquistata venerdí, stavolta non ci sono state nè sbavature ma nemmeno il dominio assoluto di gara 1, complice una più attenta gestione da parte delle altre LM P2 Pro/Am, ma la leadership di Ben Hanley, Rodrigo Sales e Matt Bell non è mai stata in discussione.
Dietro Hanley e C. questa volta si classifica ad un solo giro di distacco l’equipaggio dell’High Class Racing, composto da Dennis Andersen, Anders Fjordbach e Kevin Weeda, che a sua volta relega ad una tornata di distacco gli uomini del Graff, ieri secondi.
Rispetto a sabato inoltre, il Nielsen Racing conquista la vittoria anche fra le LM P3 con la collaudata accoppiata formata da Colin Noble e Chris Wells. Ancora una volta sfortuna per l’equipaggio del DKR, con Mathieu de Barbuat, fermo lungo il circuito ad un’ora circa dalla bandiera a scacchi, poco prima del cambio finale con Laurents Hörr.
Ancora una volta sono le due entry del CD Sport a completare il podio di categoria, anche se a parti invertite rispetto al risultato del primo round. Una penalità attribuita alla Ligier #8 nel finale di gara non ha influito sul risultato finale.
Non è infine sfuggita la vittoria per due volte di fila ad una Ferrari in GT, grazie anche ad un super Davide Rigon, che ha pressato per tutto l’ultimo stint Vincent Abril con l’altra 488 GT3 di AF Corse. Alla fine il pressing ha fruttato un drive-through per track limits a pochi minuti dal termine che ha permesso al factory driver del Cavallino prestato al Rinaldi Racing di tornare alla vittoria dopo il brutto incidente di Spa insieme a David Perel e Rino Mastronardi.
Della penalità ne approfittava la McLaren di Inception Racing, che pure sopravanzava la Ferrari #17 e grazie alla piazza d’onore odierna conduce la classifica di categoria di un punto
Della partita, anche se la categoria non fornirà l’invito automatico alla prossima 24 Ore di Le Mans, anche cinque vetture iscritte alla GT AM. Come sabato, è stata la Mercedes dell’SPS di Valentin Pierburg, John Loggie e Mikael Grenier ad aggiudicarsi la vittoria e ora conduce a punteggio pieno sulla Ferrari Kessel #57.
L’Asian Le Mans Series riprenderà già venerdí prossimo 18 febbraio con le prime libere da Yas Marina. Qualifiche e gara 3 sabato 19 e gran finale domenica 20 febbraio.
Piero Lonardo
Foto: Asian Le Mans Series