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Asian LMS – L’entry list si allarga a 45 vetture

Salgono a ben 45 le vetture iscritte all’Asian Le Mans Series 2024/25. Alla lista si è aggiunta stamane una seconda Porsche Manthey che porta il subtotale delle GT3 a ben 28 unità rappresentanti sei diversi costruttori: Aston Martin, Ferrari, Lamborghini, McLaren, Mercedes e Porsche.

Il vincitore tra le GT3 godrà dell’invito automatico alla prossima 24 Ore di Le Mans, così come il primo classificato tra le LM P2, categoria che presenterà 11 vetture, tutte Oreca, con la partecipazione dei team top nella categoria ed il debutto della nuova squadra formata da Romain Dumas, la RD Limited.

Al contrario la LM P3, così come nella scorsa stagione, non promuoverà alcun team verso la superclassica della Sarthe. Nel 2024 furono Crowdstrike by APR e Pure Rxcing a ricevere l’invito automatico, invito poi non sfruttato da entrambe: dalla prima in quanto già vincitrice con George Kurtz del Jim Trueman Award in IMSA e dalla seconda in quanto già selezionata sia all’interno del Fanatec GTWC che quale full-entry WEC.

Ricordiamo che il calendario della serie asiatica si espanderà a sei gare comprese in tre doubleheader da tenersi a Sepang (6-8 dicembre 2024), Dubai (7-9 febbraio 2025) ed Abu Dhabi (14-16 febbraio 2025).

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

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Asian LMS – Sei gare per la prossima stagione della serie

Diffuso il calendario dell’Asian Le Mans Series 2024-2025. La serie cresce a sei appuntamenti ma mantiene le medesime location dell’ultima edizione con tre doubleheader.

Si inizierà di nuovo a Sepang, in Malesia, dal 6 all’8 dicembre 2024 per poi passare a Dubai dal 7 al 9 febbraio e chiudere ancora una volta ad Abu Dhabi la settimana successiva, dal 14 al 16 febbraio 2025.

Pierre Fillon, Presidente dell’Automobile Club de l’Ouest ha cosí commentato: “L’Asian Le Mans Series continua a svilupparsi, attirando ogni anno un numero sempre maggiore di concorrenti. La diversità ed il livello alto delle entry rendono questa serie un evento imperdibile. Per sostenere il suo sviluppo, ed in pieno accordo con i competitor, siamo lieti di annunciare un calendario più fitto ed attraente. Questo formato, che prevede due gare per weekend, è stato apprezzato sia dai fan che dai concorrenti. Non vediamo l’ora di vedervi a Sepang a dicembre per un’altra stagione della serie ricca di azione!”

Frédéric Lequien, CEO di ALMEM e LMEM: “L’Asian Le Mans Series continua a crescere, con oltre 40 vetture partecipanti la scorsa stagione. Dopo esserci consultati con i team, è stata aggiunta una sesta gara mantenendo il formato a tre eventi che si è rivelato popolare sia tra i team che tra i fan. Il calendario riflette anche il desiderio di garantire che non vi sia alcun conflitto con la Rolex 24 at Daytona, consentendo ai team che desiderano competere in entrambe le serie di poterlo fare. Non vediamo davvero l’ora di vivere un’altra grande stagione di gare ricche di azione nell’Asian Le Mans Series”.

Infine Stéphane Ratel, Fondatore e CEO di SRO Motorsports Group, co-organizzatore della serie asiatica: “L’impressionante stagione 2023/24 dell’Asian Le Mans Series ed il Fanatec GT World Challenge Asia Powered by AWS sono entrambi la prova del periodo di boom degli sport motoristici in tutto il continente. La stabilità e una piattaforma attraente sono state entrambe fondamentali per il successo del campionato ACO. Non ho dubbi che molti dei team e dei piloti GT che trascorrono l’estate con noi incrementeranno i loro programmi includendo un inverno a Sepang, Abu Dhabi e Dubai, proprio come molti già fanno. SRO continuerà a sostenere questi sforzi fornendo assistenza dietro le quinte ed evitando anche concomitanze tra gli eventi”.

Ricordiamo che l’Asian Le Mans Series metterà in palio ancora una volta due inviti per la 24 Ore di Le Mans ai vincitori di LM P2 e GT3.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

Triple Eight

Asian LMS – Pioggia di penalità nel dopo gara di Abu Dhabi: titoli inalterati ma vittoria in GT al Triple Eight

La lunghissima red flag di gara 2 ad Abu Dhabi, appena conclusa, sapevamo poteva essere motivo di confusione fra le squadre, relativamente ai tempi minimi di guida, e infatti la direzione gara ha rilevato molteplici infrazioni che hanno modificato in modo significativo l’ordine di arrivo con le relative penalità.

A pagarne le conseguenze soprattutto Nielsen Racing e Leipert Motorsport, rispettivamente secondi classificati assoluti e vincitori tra le GT.

Nell’equipaggio dell’Oreca LM P2 #24 Alex Garcia avrebbe mancato di 1’43” il tempo minimo di guida fissato, proporzionalmente al periodo di neutralizzazione della gara, in 44’02”. La penalizzazione applicata è stata di un giro 1+1”, che fa discendere Ferdinand Habsburg e c. alla settima posizione finale.

Di conseguenza sale sul secondo gradino del podio Proton, mentre Duqueine viene premiata col terzo posto stante la penalità di 1’5” comminata al DKR per l’identico tempo di guida mancante a Laurents Hörr.

Al Leipert Motorsport invece è stata contestata l’infrazione contraria, con Gabriel Rindone che avrebbe ecceduto il tempo massimo di guida, fissato in 65’, di 1’46”. Il medesimo tempo extra è stato aggiunto alla prestazione in gara, privando il team tedesco della vittoria di categoria, che ora va al Triple Eight, due vittorie su due gare a Yas Marina.

Ad ogni modo, i 25 punti assegnati alla Mercedes #88 non bastano a scalzare il Pure Rxcing, secondi classificati, dal titolo di categoria che vale l’invito automatico a Le Mans, anche se il distacco in classifica si è ridotto da 6 a 2 sole lunghezze.

In conseguenza, il TF Sport ascende al terzo posto finale tra le GT, mentre la Lamborghini #19 viene classificata in P7.

E’ veramente tutto per l’Asian Le Mans Series 2023-24. Attendiamo di conoscere nei prossimi mesi il calendario della prossima edizione.

Piero Lonardo

Foto: Triple Eight

L’ordine di arrivo definitivo di Gara 2

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Asian LMS – APR chiude da padrona ad Abu Dhabi. Vittorie di classe per Bretton Racing e Leipert Motorsport, titoli a Cool Racing e Pure Rxcing

Algarve Pro Racing ad Abu Dhabi come Schumacher a Silverstone 1998? Non proprio, ma ci andiamo vicino. Una sosta provvidamente piazzata un attimo prima che la gara venisse neutralizzata per l’incidente fra l’Oreca di Paul-Loup Chatin e la Porsche di Setiawan Santoso ha permesso all’equipaggio della vettura #25 di guadagnare quasi un giro di vantaggio sulla concorrenza, vantaggio che Chris McMurry, Freddie Tomlinson e Toby Sowery hanno saputo mantenere per il resto della competizione.

Ma il successo maggiore del team portoghese arriva dall’invito automatico a Le Mans conquistato dall’altro equipaggio composto da George Kurtz, Colin Braun e Malthe Jakobsen, cui basta il settimo posto odierno per conquistare il titolo dell’Asian Le Mans Series 2023-24.

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E dire che ancora una volta Kurtz ha cercato di rovinare la festa a Stewart Cox e c., vittima dell’ennesima partenza caotica innescata da Chatin, di cui hanno fatto maggiormente le spese l’Oreca di AF Corse, la Ligier LM P3 del 99 Classic Cars e la Mercedes del GetSpeed, la prima costretta ad una sosta ai box per la foratura della posteriore sinistra, le altre subito ko.

Nemmeno l’enorme sforzo dei meccanici di TF Sport è servito invece a portare al titolo la vettura iscritta come 99 Racing. Dopo un lungo lavoro durante la notte per riparare la vettura incidentata ieri, grazie al “prestito” del secondo telaio AF Corse, Ahmad Al Harthy, partito bene, ha dovuto subito scontare la penalità per l’incidente della partenza di gara 1. L’omanita, una volta trovatosi in fondo al gruppo, non è riuscito a rimontare la china, complice anche ovviamente il lungo stop – quasi 90’ prima di procedere full-speed – che ha indirizzato il resto della gara.

In GT, dopo la partenza a cannone (in tutti i sensi) da parte di Anthony Liu, era Alex Malykhin a prendere la testa della categoria per i leader di Pure Rxcing, con Alban Varutti del Sainteloc ad inseguire da presso, mentre tra le LM P3 Alexander Bukhantsov manteneva la leadership ottenuta dalla pole per Bretton Racing.

Dopo la lunga interruzione, dietro Tomlinson e John Falb del Duqueine, in P3 assoluta si trovava addirittura la Ligier LM P3 del Viper Niza, mentre le due contender di Crowdstrike by APR e 99 Racing erano entrambe costrette ad un emergency pit; contestualmente la direzione gara disponeva il pass around a vantaggio dei leader, che a metà gara avanzata potevano vantare quasi un giro di vantaggio sulla concorrenza, una volta soddisfatto il secondo necessario pitstop dell’Oreca #30.

La lotta si infiammava invece tra le GT, dove il leader Malykhin si toccava con la Mercedes di Heiko Neumann e perdeva quattro posizioni, lasciando al comando le McLaren di Optimum Motorsport, che si davano il cambio tra James Cottingham ed Ollie Millroy.

Frattanto, con ancora 90’ di gara da disputare, faceva capolino la pioggia che rendeva la pista viscida ma in generale ancora praticabile senza l’uso delle slick. Un’altra pioggia invece, questa volta di penalità per pit exit infringement, modificava sostanzialmente la classifica delle GT, lasciando la testa della gara nelle mani di Brendon Leitch con la Lamborghini di Leipert Motorsport.

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L’assoluta e le LM P3 erano saldamente nelle mani di APR, ora con Toby Sowery, e del Bretton Racing, con Julien Gerbi, ma era nelle retrovie che si giocava il titolo della categoria cadetta, che nelle fasi finali volgeva a favore del Cool Racing, secondi al traguardo nonostante il finale fin troppo arrembante da parte di Fabien Lavergne sulla vettura dell’High Class Racing.

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Tra le GT, dietro Marco Mapelli, subentrato a Leitch per lo stint finale dell’Huracàn neroverde, emergeva la Mercedes del Triple Eight, ed al Pure Rxcing bastava il terzo posto finale per conquistare l’invito a Le Mans.

Nelle ultimissime fasi erano Laurents Hörr, Julien Andlauer e Malthe Jakobsen a tenere banco nella rincorsa al podio assoluto, ma una più attenta programmazione delle soste permetteva a Ferdinand Habsburg e alla vettura #2 del Nielsen Racing di chiudere alle spalle dei leader, con il francese di Proton a svettare su Hörr per il gradino basso del podio, complice un drive-through causato da un fuori pista non voluto, penalità peraltro ben poco comprensibile su di un tracciato dalle vie di fuga chilometriche.

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La classifica vede il Crowdstrike by APR chiudere al comando con 9 punti di vantaggio sul 99 Racing, classificatisi oggi in P11. Ancora più risicati i margini definitivi di Cool Racing nei confronti di CD Sport e di Pure Rxcing verso il Triple Eight in LM P3 e GT (3 e 6 lunghezze rispettivamente).

E’ tutto per l’Asian Le Mans Series 2023-24. L’endurance tornerà in azione sempre in Medio Oriente fra poco meno di due settimane col Prologo WEC in Qatar, seguito dalla prima edizione della 1.812 km valida per la serie mondiale.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo di Gara 2

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Asian LMS – Jakobsen trascina il Crowdsrike by APR ad Abu Dhabi. Successo di CD Sport in LM P3. Tutto da rifare in GT

Malthe Jakobsen riesce ancora una volta nell’impresa di trascinare il Crowdstrike by APR al successo nella prima delle due gare di Abu Dhabi dell’Asian Le Mans Series.

Il reserve driver Peugeot, ben coadiuvato dal team portoghese, è riuscito ad approfittare al meglio dell’interruzione causata dalla red flag per l’incidente tra l’Aston Martin di TF Sport e la Ferrari del GR Racing con un undercut che lo ha visto uscire davanti alla vettura di AF Corse, che fino a quel momento aveva meritatamente preso la testa della gara.

A dire il vero George Kurtz, incaricato del primo turno di guida sull’Oreca #4, ancora una volta aveva complicato le cose, al via avendo la peggio nei confronti di John Falb e poco più tardi girandosi da solo in T14.

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Davanti frattanto, Ahmad Al Harthy del 99 Racing non approfittava della pole position conquistata in mattinata e perdeva presto la leadership, girandosi e lasciando il comando a Giorgio Roda con la vettura di Proton, il quale vinceva il duello con Salih Yoluc, poi guidicato reo del contatto con la capolista.

Tra le LM P3 era Julien Gerbi a prendere brevemente la testa della categoria su James Winslow in pole, che presto tornerà P1, mentre tra le GT Christopher Haase, partito a sorpresa sull’Audi residua del Sainteloc, macinava posizioni fino ad installarsi in testa. L’esperto pilota tedesco macinava un vantaggio incolmabile sulla concorrenza, ma la gara era ancora lunga.

La gara di Al Harthy subiva altre due battute d’arresto, prima per un’unsafe rejoin e poi transitando lento fino al primo pit, probabilmente a corto di carburante.

Dopo la prima ora di gara Alexander Malykhin del Pure Rxcing aveva le peggio nel duello con Anthiony Liu per la seconda posizione nelle GT, dopo che Marco Pulcini era già stato fatto fuori da John Falb, ma come da previsioni era la vettura di servizio a rimescolare le carte in tavola della categoria.

La Safety Car era chiamata in causa dall’Audi del Attempto Racing, ferma in curva 9 senza un pneumatico, ma il restart veniva abortito per il violento crash che vedeva coinvolti ancora una volta Liu, Malykhin e Al Harthy. Il driver della Mercedes dell’Al Manar, a furia di brake checking, propiziava il tamponamento delle due vetture che lo seguivano.

Gara terminata per entrambi i leader di classe quindi e classifiche in discussione; frattanto Kurtz non seguiva le istruzioni della Direzione Gara e si beccava un drive-through per essere transitato al di fuori della corsia box. Anche l’Oreca di Proton subiva conseguenze indirette da questa lunga neutralizzazione, ed era costretta ad un emergency pit che costava la leadership a Giorgio Roda in favore di Alessio Rovera e Michael Dinan.

Mentre tra le LM P3 le vetture continuavano a scambiarsi la leadership, ora a vantaggio del Bretton Racing, in GT il vantaggio della R8 #42, ora nelle mani di Alban Varutti, andava via via a scemare ed era Luca Stolz con la Mercedes del Triple Eight a prendere le redini della categoria.

Rovera manteneva il comando della gara fino al violento crash fra Ben Tuck e Riccardo Pera che ha portato all’interruzione della competizione per circa 45’. Con meno di mezz’ora sul cronometro e i prototipi assetati di carburante, il box APR decideva di non cambiare le gomme alla vettura di Jakobsen, già subentrato a Colin Braun, autore del secondo stint. La manovra permetteva all’Oreca #4 di uscire ben davanti a Mathieu Vaxivière, subentrato a Rovera per AF Corse, mentre la vettura di Proton, innalzatasi sino alla seconda posizione, scivolava ancora più in basso.

Le fasi finali vedevano un eccitante duello per la terza posizione tra Jean-Baptiste Simmenauer, sostituto di Olivier Rasmussen in casa Duqueine, Charlie Eastwood per TF Sport e Laurents Hörr del DKR. Con pochi minuti sul cronometro era quest’ultimo ad avere la meglio su Eastwood, mentre SImmenauer in testacoda perdeva anche la quinta piazza a favore del rientrante Andlauer.

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Tra le LM P3, Fabien Lavergne anticipando l’ultima sosta, permetteva al CD Sport di avvantaggiarsi rispetto alla concorrenza e conquistare la seconda vittoria stagionale davanti ai rivali del Cool Racing, mentre Marco Mapelli portava la Lamborghini del Leipert Motorsport al secondo posto dietro la Mercedes del Triple Eight, precedendo le due McLaren dell’Optimum Motorsport. Solo P7 per la migliore delle Ferrari, ancora una volta la #21 di AF Corse.

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In classifica generale, il Crowdstrike by APR sale al comando con soli 4 punti di vantaggio sul 99 Racing ma ben 20 e 21 su Proton ed AF Corse, che domani verranno chiamati ad un’impresa pressochè impossibile. CD Sport dal canto suo riprende la testa delle LM P3 per una sola lunghezza su Cool Racing.

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In GT infine, il risultato odierno lascia ben cinque contender in lizza per l’invito a Le Mans. Pure Rxcing, nonostante il ritiro, mantiene la leadership con 58 punti contro i 49 dei vincitori odierni. A seguire l’Al Manar by GetSpeed con 45 e la #42 del Sainteloc, dominatrice a Sepang, con 44. Qualche speranza anche per la McLaren #27 di Optimum Motorsport, a quota 38 stanti i 25 punti ancora in palio.

Domani appuntamento alle 16.00 locali, vale a dire le 13.00 nostrane, per l’ultimo start dell’Asian Le Mans Series 2023-2024, sempre da Yas Marina.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo di Gara 1

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Asian LMS – Al Harthy sbaraglia la concorrenza nelle qualifiche di Abu Dhabi e allunga per 99 Racing

99 Racing si avvicina sempre più al titolo dell’Asian Le Mans Series 2023-24 e ad Abu Dhabi piazza una doppia pole position che vale altri due punti di vantaggio in classifica generale sulla concorrenza.

Ahmad Al Harthy, incaricato delle qualifiche, ha segnato la migliore prestazione con 1.40.720, precedendo di ben 8 decimi Giorgio Roda e Salih Yoluc con le Oreca di Proton e TF Sport. Tutti gli altri scontano distacchi oltre il secondo.

Nella classifica dei secondi migliori giri, ordine invertito tra gli immediati inseguitori, col compagno di box (99 Racing è gestita in pista da TF Sport) che si avvicina a 3 decimi ed il comasco a 6.

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Non sfugge la doppia pole nemmeno ai leader della LM P3 di Cool Racing, con Alexander Bukhantsov autore di 1.52.673, a precedere nelle due classifiche il campione della Le Mans Cup Julien Gerbi del Bretton Racing.

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Unica pole differente fra le GT, dove comunque il punto addizionale si suddivide fra le due vetture gestite dal GetSpeed. In gara-1 Anthony Liu fa tre su cinque con la Mercedes dell’Al Manar col tempo di 1.52.673 davanti Martin Konrad, mentre il secondo miglior tempo appartiene per soli 48 millesimi all’austriaco.

Anche Marco Pulcini e la Ferrari del Dragon Racing e la Porsche capolista del Pure Rxcing di Alex Malykhin si scambiano le posizioni in seconda fila sulle due griglie di partenza.

Da segnalare l’incidente occorso all’Audi #43 del Sainteloc Racing nell’insidiosa ultima curva con Florian Scholze al volante e che ha generato l’unica interruzione della sessione.

Appuntamento a fra poco, alle 15.00 locali, le 12.00 italiane, per la partenza della prima delle due gare di 4 Ore ciascuna del doubleheader di Yas Marina, godibile come sempre gratis sul sito dell’Asian Le Mans Series https://live.asianlemansseries.com/en/live e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati delle Qualifiche-1

I risultati delle Qualifiche-2

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Asian LMS – Abu Dhabi: APR guida la carica nelle libere-2. Riccardo Pera abbassa il limite nelle GT

Conclusa da poco anche la seconda sessione di prove libere della 4 Ore di Abu Dhabi, ultimo appuntamento dell’Asian Le Mans Series 2023-2024.

La classifica vede al comando Malthe Jakobsen con l’Oreca LM P2 del Crowdstrike by APR. Il reserve driver Peugeot hypercar ha fissato i cronometri sull’1.41.337, ben lontano dal primato ottenuto nei test da Julien Andlauer ma anche di 0.034 più alto della migliore prestazione ottenuta nelle libere-1 da Louis Deletraz.

Dietro la stellina danese si piazzano Toby Sowery con l’altra vettura gestita dal team portoghese, a oltre 3 decimi, e Mathieu Vaxivière. L’equipaggio di AF Corse è costretta ad un’impresa quasi impossibile in ottica titolo dopo la gara sfortunata di Dubai.

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Solo P6 per la capolista 99 Racing, a 8 decimi dalla vetta grazie al sub di lusso Filipe Albuquerque. Il campione portoghese, chiamato all’ultimo momento al posto di Nikita Mazepin, dispone dell’equipaggiamento di riserva – tuta e casco – del teammate IMSA Deletraz.

CD

Migliore prestazione fra le LM P3 per Mikkel Jensen con 1.49.318 davanti al leader delle Libere-1, Manuel Espirito Santo. Da segnalare il problema occorso dopo qualche minuto dall’inizio della sessione alla Ligier del Bretton Racing con Stefan Mihnea al volante. La vettura ha comunque potuto ritornare in pista in seguito.

GR Racing

Ancora una Ferrari infine sul tetto delle GT. Questa volta tocca alla 296 GT3 del GR Racing, con Riccardo Pera che ritocca il limite segnato nel primo pomeriggio da Davide Rigon con 1.52.771. Il driver vicentino di AF Corse ad ogni modo segue nella lista dei tempi, ad appena 21 millesimi. Bene anche l’altra entry di AF Corse, P4 con Kei Cozzolino dietro l’Aston Martin del D’Station Racing.

Domani in programma le qualifiche, valide per entrambi i round di questo doubleheader, e la prima delle due gare di 4 ore, rispettivamente alle 10.45 e alle 15.00 locali (+3 ore rispetto all’Italia). Entrambe potranno essere fruite gratuitamente sul sito dell’Asian Le Mans Series https://live.asianlemansseries.com/en/live e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Asian Le Mans Series

I risultati delle Libere 2

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Asian LMS – Deletraz e il 99 Racing al top nelle prime libere di Abu Dhabi

Il 99 Racing sembra determinato a lasciare le briciole agli altri contender e, dopo la vittoria di domenica scorsa a Dubai, termina al top nelle prime libere di Abu Dhabi. Il team peraltro si presenta con un sostituto di lusso, Filipe Albuquerque, chiamato in causa all’ultimo momento causa l’indisposizione di Nikita Mazepin.

Louis Deletraz è stato autore di 1.41.303, precedendo di quasi due decimi Matt Bell e Mathieu Vaxivière con le Oreca LM P2 di Nielsen Racing ed AF Corse.

ProtonAd ogni modo, la migliore prestazione sin qui appartiene a Julien Andlauer, che nella sessione di test privati svoltasi al mattino, ha fissato i cronometri sull’1.41.005 con la vettura di Proton. Ricordiamo che il team tedesco insegue con 25 lunghezze di distacco il 99 Racing.

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Tra le LM P3, la palma del migliore va a Manuel Espirito Santo, autore di 1.48.700 sulla Ligier del Cool Racing condivisa con James Winslow ed Alexander Bukhantsov. La squadra capolista ha preceduto di appena 22 millesimi Anders Fjordbach dell’High Class Racing.

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Infine tra le GT3, largo a Davide Rigon, grande protagonista lo scorso weekend, che ha issato in alto la Ferrari 296 GT3 #21 di AF Corse con 1.53.116, superando nelle fasi iniziali del turno Ollier Millroy e la McLaren di Optimum Motorsport di appena 2 millesimi.

A seguire Dorian Boccolacci sulla Porsche di Huber Motorsport, new entry in questo appuntamento, condivisa con Stanislav Minsky e Jannes Fittje.

La sessione è stata interrotta per un problema all’Oreca di Algarve Pro Racing, fuori all’ultima curva. La vettura ha poi ripreso la pista, mentre al contrario l’Oreca LM P2 #55 di Proton, cui è stato sostituito il motore dopo aver saltato la seconda parte dei test mattutini, non ha partecipato alla sessione.

Il programma odierno prosegue fra poco con le libere 2 alle 18.35 locali, le 15.35 nostrane.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati della Test Session

I risultati delle Libere 1

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Asian LMS – 99 Racing ipoteca il titolo stravincendo a Dubai. Cool Racing e Pure Rxcing, successo e leadership in LM P3 e GT

Seconda vittoria su tre gare per 99 Racing in questa Asian Le Mans Series 2023-24 a Dubai. Ahmad Al Harthy ha diligentemente evitato problemi al via prendendo poi il comando della gara; Nikita Mazepin ha preso il largo e Louis Deletraz ha portato a casa il risultato finale sul rientrante Julien Andlauer, sempre più a proprio agio su queste LM P2, e su Malthe Jakobsen.

Start

Allo start, subito dai fuori dai giochi la vettura del Cool Racing, giratosi in autonomia alla prima curva, poi centrato dalla Ligier LM P3 del Viper Niza, e dalla McLaren di James Cottingham; frattanto PJ Hyett aveva già ceduto la leadership derivante dalla pole position a Salih Yoluc, abile a scattargli da dietro per TF Sport, con Al Harthy e Giorgio Roda presto alle spalle del leader.

Dopo il completamento delle operazioni di pulizia della pista in regime di Safety Car Roda andava all’attacco dell’omanita, che si girava. Inevitabile il drive-through per la vettura di Proton; anche Hyett si girava, forse per un contatto con la Mercedes di Martin Konrad. Tra le GT, iniziavano a farsi sotto al leader Anthony Liu l’Audi capolista di Alban Varutti e la Porsche del Pure Rxcing di Alex Malykhin. Purtroppo la R8 #42 del Sainteloc sarà presto costretta ad una lunga sosta per problemi allo sterzo, lasciando la 911 di Pure Rxcing a battagliare con la Mercedes dell’Al Manar per la leadership.

Davanti Al Harthy passava Yoluc nel suo secondo stint, mentre Francois Perrodo con la vettura di AF Corse cercava di farsi largo in zona podio ma cadeva vittima di un testacoda. Dopo una Full Course Yellow per detriti erano due penalità a movimentare la classifica, entrambe per track limits, vittime George Kurtz, al via per Crowdstrike by APR, e lo stesso Yoluc, i quali precipitavano in classifica, lasciando spazio alle vetture di Algarve Pro Racing, Duqueine e DKR.

Era proprio quest’ultima a movimentare la fase centrale di gara, con un Laurents Hörr super, inducendo all’errore Carl Bennett sull’Oreca neroverde e andando alla caccia di Freddie Tomlinson, che riusciva a superare con una manovra forse oltre il limite ma non sanzionata dalla direzione gara.

Il tedesco partiva quindi alla caccia di Mazepin, ora al volante della capolista 99 Racing, ma perdeva improvvisamente terreno – non sappiamo ad ora per quale motivo – ed era costretto a desistere, mentre Colin Braun era stato protagonista di una grande rimonta dopo la penalità ed aveva riportato l’Oreca del Crowdstrike by APR alle spalle dei primi.

Tra le LM P3, Alexander Bukhantsov riprendeva il comando per Cool Racing dopo una breve parentesi da parte di Audunn Gudmunsson di High Class Racing; in GT, una volta terminato lo stint del polesitter, Joel Sturm, subentrato a Malykhin, si lanciava all’attacco della Mercedes #7 e dopo due ore e mezza di gara, si impossessava della leadership di categoria.

La seconda Safety Car della giornata era innescata dal contatto tra l’Aston Martin di Tomonobu Fuji e l’Audi di Alex Aka e dalla vettura del Duqueine, ferma dopo aver perso al pit la posteriore sinistra. Tom Dillmann, subentrato ad Hörr, perdeva presto terreno ed era Malthe Jakobsen ad insidiare l’Oreca #99, ora con Louis Deletraz, dopo aver avuto la meglio al termine di un duello avvincente su Julien Andlauer. James Winslow e Klaus Bachler proseguivano l’opera dei compagni, mantenendo il comando nelle altre categorie.

Decisiva l’ultima sosta, che vedeva Jakobsen operare un overcut che però non portava vantaggio, anzi si ritrova alle spalle di Deletraz ed Andlauer. Anche Mathieu Vaxivière, subentrato ad Alessio Rovera, autore di un’assai positiva parte centrale di gara, cercava ritardando il pit di tornare tra i primi, e ci riusciva transitando in P4, ma il pilota francese vanificava l’effort di AF Corse prendendo l’ennesima penalità comminata dall’impietosa direzione gara, questa volta per aver passato la linea bianca della pitlane.

Winslow

La vettura di servizio rimetteva a contatto le Ligier LM P3 di Bretton Racing e Cool Racing, ma l’esperto James Winslow rompeva presto gli indugi per riprendere la testa della categoria sul campione della Ligier Euro Series , Stefan Mihnea, che alla fine cederà anche alle vetture di CD Sport ed High Class Racing.

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In GT il solito Davide Rigon super portava al terzo posto la Ferrari #21 di AF Corse, lasciandosi dietro la seconda Audi di Sainteloc e la Mercedes del Triple Eight.

Le fasi finali, con Andlauer impossibilitato a riprendere l’Oreca rossonera, come Jakobsen e Dillmann stabili terzo e quarto, vivono del duello per le posizioni di rincalzo, con Charlie Eastwood ad impossessarsi della quinta piazza per TF Sport dopo un lungo duello con Harry Tincknell prima e approfittando di un problema da parte di Toby Sowery poi.

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In classifica generale, il 99 Racing conduce con ben 20 punti di vantaggio sul Crowdstrike by APR e 25 su Proton Competition. Stanti i 52 punti in palio nell’ultimo doubleheader della prossima settimana ad Abu Dhabi nulla è ancora deciso definitivamente, ma la squadra battente bandiera della Giordania con il successo odierno ha messo una serie ipoteca sulla vittoria nella serie.

Tra le LM P3, il Cool Racing prende la testa della categoria con 5 lunghezze sul CD Sport, mentre infine in GT, la gara sfortunata di oggi costa la leadership al Sainteloc, che non solo si vede passare dal Pure Rxcing di ben 14 punti, ma si trova un solo punto avanti all’Al Manar by GetSpeed.

Appuntamento quindi ad Abu Dhabi il prossimo weekend per i responsi finali della serie asiatica, che ricordiamo garantisce due inviti alla prossima 24 Ore di Le Mans ai vincitori di LM P2 e GT.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Dubai

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Asian LMS – Prima pole per Hyett a Dubai. A Cool Racing ed AlManar le migliori prestazioni in LM P3 e GT

Continua il buon momento di AO Racing, che porta in pole position anche PJ Hyett alla 4 Ore di Dubai con la vettura gestita da Proton Competition dopo il risultato di due settimane fa in GTD nelle qualifiche di Daytona a cura di Seb Priaulx.

APR

Il gentleman di Chicago ha fissato i cronometri suill’1.48.873, ben lontano dalla migliore prestazione del weekend ottenuta in mattinata da Toby Sowery con l’Oreca del Crowdstrike by APR, ma sufficiente per tenersi dietro di soli 46 millesimi Ahmad Al Harthy con la vettura capolista di 99 Racing.

Seconda fila per Salih Yoluc, al volante dell’Oreca di TF Sport, e Giorgio Roda con la seconda entry di Proton.

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Tra le LM P3, Alexander Bukhanstov regala la prima partenza al palo stagione a Cool Racing dopo le due ottenute a Sepang da High Class Racing. Il driver russo, ricordiamo vincitore di gara-1 in Malesia insieme a James Winslow, ha preceduto col tempo di 1.58.280 il campione in carica della Le Mans Cup, Julien Gerbi, qui con la vettura del Bretton Racing, di oltre 3 decimi.

Solo P4 per i capoclassifica del CD Sport dietro High Class Racing, mentre le due Ligier di Viper Niza e della debuttante GG Classic Cars hanno ottenuto crono da fondo dello schieramento GT.

Liu

GT le cui qualifiche infine sono state appannaggio di Anthony Liu e della Mercedes dell’Al Manar Racing by Get Speed, che col punto addizionale riduce lo svantaggio in classifica generale. A causa di una penalità per track limits, Alban Varutti con l’Audi #42 del Sainteloc Racing, perde la seconda posizione in griglia a vantaggio della Porsche del Pure Rxcing di Alex Malykhin, terminata ad oltre mezzo secondo da Liu.

Seconda fila per la McLaren dell’Optimum Motorsport e per la Mercedes del Triple Eight JMR. Migliore delle Ferrari, la debuttante #98 del Dragon Racing col campione in carica Pro/AM del GT Open, Marco Pulcini, decimo.

UPDATE: L’Audi #42 del Sainteloc è stata riammessa in seconda posizione; non si hanno maggiori particolari sul ribaltamento della decisione della direzione gara, presa al termine delle verifiche, che inizialmente aveva comportato la cancellazione di tutti i giri veloci compiuti da parte di Alban Varutti.   

Lo start della 4 Ore di Dubai domenica alle 13.00 locali, le 10.00 italiane. La gara sarà visibile gratuitamente dal sito dell’Asian Le Mans Series, https://live.asianlemansseries.com/en/ e sui canali social della serie.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati delle Libere 2

I risultati definitivi delle Qualifiche