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IMSA – Deletraz alza l’asticella a Indy

Louis Deletraz strappa la leadership alla Porsche nei minuti finali delle seconde libere della Battle On The Bricks. Lo svizzero del WTR w/Andretti ha piazzato la sua Acura al top con 1.15.422, precedendo Felipe Nasr, fino a quel momento al comando nella lista dei tempi con la Porsche leader del campionato. Il brasiliano si è poi migliorato, portandosi a quasi 3 decimi.

Lambo

Terza prestazione per Romain Grosjean e la Lamborghini a 4 decimi dal leader, davanti a propria volta a Ricky Taylor e Mathieu Jaminet con le seconde Acura e Porsche. Il battistrada del venerdí ha lamentato un problema elettrico – non una novità sulle 963 Penske – che lo ha costretto ad uno stop in pista.

Ben Hanley ha segnato la miglior prestazione fra le LM P2 per United Autosports, pur non ritoccando il limite segnato ieri da Mikkel Jensen.

Rexy

I piloti Pro infine hanno preso le redini tra le GT, con ben sette equipaggi capeggiati dal capoclassifica Laurin Heinrich e “Rexy”, autore di 1.23.424 sulla Aston Martin di Alex Riberas e la Ferrari di Risi Competizione di Daniel Serra.

MDK

A sorpresa Anders Fjordbach chiude al top in GTD con la Porsche di MDK Motorsports ed il tempo di 1.23.822. L’unica interruzione ad inizio dei 90’ previsti per il testacoda in curva 3 della Ford Mustang Proton di Giammarco Levorato, che ha poi proseguito.

Appuntamento per le qualifiche alle 3.40 PM ET, le 21.40 italiane. Diretta streaming sul sito IMSA e sul relativo canale YouTube.

Piero Lonardo

Foto: WTR, Lamborghini Squadra Corse, Porsche Motorsport

I risultati delle Libere 2

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GTWC Europe – Dennis e Century Motorsport re delle libere a Monza

Jake Dennis e Century Motorsport dominano la giornata a Monza nell’ambito della Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup. L’ex campione FIA Formula E ha fatto la differenza al mattino col tempo di 1.45.087, ripetendosi nelle pre-qualifying con la BMW #911 iscritta in Bronze Cup nonostante un’uscita alla Ascari da parte del teammate Darren Leung.

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Nelle libere è stato  Sheldon Van der Linde il migliore fra i Pro con la  BMW #32 capolista del WRT, a soli 96 millesimi dal battistrada, a precedere a propria volta Matteo Llarena e la Lamborghini #19 del GRT Grasser, in vetta alla Silver Cup.

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La sessione è stata neutralizzata per ben due volte nei primi trenta minuti d’azione: ad un primo errore alla seconda di  Lesmo da parte della Porsche #60 del Lionspeed GP di Patrick Kolb è seguito un testacoda alla Ascari di Christopher Haase con l’Audi #99 di Tresor Attempto Racing.

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Nelle pre-qualifying, Dennis si è ripetuto con un tempo leggermente inferiore, 1.45.306, regalando 2 decimi di scarto all’Audi #25 di Gilles Magnus, leader in Gold Cup per Sainteloc Racing, e a Sandy Mitchell con la Lamborghini #78 di Barwell Motorsport. Migliore tra i Pro ROWE Racing, P5 con la #998 di Max Hesse, dietro l’eterno Andrea Bertolini con la Ferrari AF Corse #52.

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Oltre al già citato testacoda della BMW capolista, da segnalare un’altra interruzione per la ghiaia portata in pista a Lesmo dalla Porsche di Dinamic GT.

Appuntamento a domenica per qualifiche alle 9.00, e gara, a partir dalle 15.30

Luca Pellegrini

Foto: AGPhoto/Losi

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IMSA – Jaminet issa la Porsche al comando nelle prime libere di Indianapolis

Programma ridotto quello del venerdí all’Indianapolis Motor Speedway per la Battle On The Bricks. Nei soli 90’ di libere a disposizione, nel finale Mathieu Jaminet ha issato la sua Porsche 963 al comando della lista dei tempi con 1.16.138, scavalcando di appena 39 millesimi Renger van der Zande, fino a quel momento saldamente in testa.

Dietro la Cadillac #01, alla penultima gara nelle mani del team Ganassi, le due BMW di Connor de Philippi e Jesse Krohn, ancora alla ricerca del primo successo del 2024. Solo P5 per la migliore delle Acura con Jordan Taylor, a sua volta davanti alla Porsche Proton di Gianmaria Bruni.

L’altra ARX-06 è stata protagonista di una delle due interruzioni, con Ricky Taylor fermo dopo mezz’ora sul controrettilineo a causa di problemi al sistema ibrido. La seconda interruzione è stata chiamata per rimuovere i detriti in curva 7 derivanti dal contatto fra Alessio Picariello, di ritorno sulla Porsche Proton, e la Corvette di Tommy Milner. Un altro contatto in precedenza aveva visto coinvolte la Porsche 911 GT3 R del Wright Motorsports di Jan Heylen e l’Oreca LM P2 di AO Racing di PJ Hyett.

Tra le LM P2, migliore prestazione da parte di Mikkel Jensen con l’Oreca #11 del TDS. Il danese, autore di 1.17.368, ha preceduto di mezzo secondo il capolista ELMS Tom Dillmann con la vettura di Inter-Europol.

Infine, due dei nostri portacolori hanno concluso al top fra le GT. Si tratta di Riccardo Agostini, sub per Alessio Rovera sulla Ferrari di Triarsi Competizione, e Loris Spinelli sulla Lamborghini del Forte Racing. Dietro le due GT emiliane, entrambe iscritte in GTD, il migliore tra le GTD Pro, Marvin Kirchofer e la McLaren di Pfaff Motorsport col tempo di 1.24.105 sulla BMW del Paul Miller Racing di Bryan Sellers e sull’altra 296 GT3 di AF Corse guidata da Miguel Molina. Ben 19 le vetture GT racchiuse nel raggio di un secondo. Solo un paio di in&out infine per la Mercedes del Sun Energy 1, vittima di problemi di pescaggio del carburante.

Sabato si riprende con la seconda sessione di libere e le qualifiche della Battle On The Bricks, rispettivamente alle 8.55 AM e alle 3.40 PM ET. Queste ultime saranno fruibili dalle 21.40 italiane in streaming sul sito IMSA e sul relativo canale YouTube.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport

I risultati delle Libere 1

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GTWC Europe – Italiani alla carica nella rinnovata Monza. Novità tre pitstop obbligatori

Giornata odierna dedicata in gran parte alle attività mediatiche a Monza in vista della 3h Endurance del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS.

Oltre alla press conference di presentazione, schierati i tanti protagonisti nostrani quali Valentino Rossi, Alessio Rovera, Mirko Bortolotti, Mattia Drudi e Raffaele Marciello in testa, si è svolta la sessione dedicata ai piloti Bronze che ha visto primeggiare sulla pista rinnovata dell’Autodromo Nazionale l’Aston Martin #36 del Walkenhorst Motorsport con Mex Jansen ed il tempo di 1.46.661.

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Ieri invece era stata la volta delle BMW del WRT di dominare la scena nei test collettivi, con Maxime Martin autore di 1.45.287 sulla M4 GT3 #46 condivisa con Rossi e Marciello davanti alla vettura gemella di Dries Vanthoor, Charles Weerts e Sheldon Van Der Linde.

Ma la novità più eclatante di questo venerdí riguarda il regolamento sportivo della gara: per la prima volta infatti vi saranno tre pit stop obbligatori. SRO ha infatti deciso di inserire una ulteriore sosta in cui si potrà effettuare esclusivamente rifornimento di carburante.

Ogni momento della gara sarà valido per scontare il passaggio extra in pitlane, necessario in quanto l’organizzazione, alla luce dei risultati raccolti durante i test e tenuto conto del limite FIA dei serbatoi, ha ritenuto di non poter assicurare il consueto tempo massimo di guida di 60′ consentito dal regolamento. Non sarà però possibile cambiare pilota o sostituire gli pneumatici.

In conseguenza di ciò, il tempo massimo di guida scende a 50′ contro gli abituali 65′, mentre il tempo esteso, in caso di neutralizzazione, passa a 55′. Il tempo minimo di guida infine viene fissato a 45′ contro i 55′ previsti.

Sabato in programma le libere e le pre-qualifying, rispettivamente alle 9.00 e alle 14.10.

Luca Pellegrini

Foto: AGPhoto/Losi

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IMSA – 56 vetture nel weekend per la Battle On The Bricks

Il WeatherTech SportsCar Championship torna ad Indianapolis e affronterà la distanza di 6 ore per la Battle On The Bricks, nuovo appuntamento da quest’anno della Michelin Endurance Cup. Ben 56 le vetture iscritte, nonostante la concomitanza del round endurance di Monza del GTWC Europe, sulla quale ha avuto priorità per gran parte delle squadre impegnate su entrambe le sponde dell’Atlantico.

Line-up immutate per il penultimo round stagionale tra le GTP, con le sole Action Express, Proton Competition, JDC-Miller e Lamborghini Iron Lynx che ripropongono gli equipaggi a tre col ritorno rispettivamente di Tom Blomqvist, Alessio Picariello, Phil Hanson e Romain Grosjean insieme ai titolari.

10 le LM P2, con la notabile assenza dell’unica Ligier iscritta dal Sean Creech Motorsport, a causa del ritiro di Lance Willsey. DragonSpeed dal canto suo esce dalla categoria per portare al debutto la sua nuova Ferrari 296 GT3 in GTD nelle mani di Henrik Hedman, Rasmus Lindh e del veteranissimo Toni Vilander, che torna nell’abitacolo dal Bahrain WEC 2022.

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Dylan Murry terrà infine compagnia a Luis Perez-Companc e Nicklas Nielsen sull’Oreca del Richard Mille by AF Corse in sostituzione di Lilou Wadox, impegnata in Super GT a Sugo.

Tra le 13 GTD Pro da segnalare in primis il ritorno una tantum dopo Daytona del SunEnergy1 di Kenny Habul, questa volta insieme a Jordan Love e Chaz Mostert, mentre a Indy sarà nientemeno che Michael Christensen a tenere compagnia a Laurin Heinrich nella rincorsa al titolo da parte di AO Racing. Neil Verhagen tornerà infine al volante della BMW del Paul Miller Racing recente vincitrice al VIR.

Sulla Lamborghini Huracàn di Iron Lynx, debutto di Luca Engstler e Maximilian Paul stante l’assenza dei titolari Jordan Pepper e Franck Perera, mentre Heart of Racing, recentemente strippata del secondo posto in Virginia per irregolarità tecniche, schiererà entrambe le sue Aston Martin fra i Pro, con Mario Farnbacher a far coppia con Roman De Angelis, quest’ultimo al debutto nella categoria.

Infine, fra le 22 GTD, ritorno delle Porsche del Kellymoss w/Riley dopo Daytona con un equipaggio tutto nuovo e di Andretti Autosport, ma sono le Ferrari 296 GT3 a fare la parte del leone con ben 6 esemplari, oltre a Risi Competizione fra i Pro: oltre alla già citata entry del DragonSpeed si aggiunge infatti anche la nuova montura di Inception Racing.

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Il programma della Endurance Cup prosegue per Cetilar Racing con l’equipaggio abituale composto da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco. Triarsi Competizione invece dovrà fare a meno di Alessio Rovera, sostituito da Riccardo Agostini, inoltre Brandon Leitch si aggiunge alla line-up di MDK al posto di Klaus Bachler e Ben Barker sostituisce Ryan Hardwick sulla Ford Mustang Proton.

Diffuso anche il BoP specifico, che tra le GTP vede le Porsche appesantite di 3 kg, le BMW di 2 e le Acura di 1 kg, In termini di potenza però le M Hybrid V8 guadagnano 7 kW e 7 MJ extra per stint contro i 6 di Porsche e 6 MJ ed i 5 kW e MJ di Cadillac.

Nessuna modifica al peso minimo per le GT, ma aggiustamenti di potenza al ribasso per Acura (-8,5), BMW (-6,6) e Ford (-5,0) ed al rialzo per le Mercedes (+ 5,0), oltre a variazioni alle capacità dei serbatoi di queste quattro marche.

L’azione in pista nell’infield di Indianapolis inizierà venerdí 20 settembre alle 11.15 AM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 21 alle 3.40 PM ET, le 21.40 nostrane, e start della Battle On The Bricks alle 11.30 AM ET di domenica 22 settembre, le 17.30 per l’Italia. Qualifiche e gara come sempre godibili in free streaming sul sito IMSA e su YouTube.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, DragonSpeed, Inception Racing

L’entry list di Indianapolis

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GTWC Europe – 52 vetture a Monza con le novità Ye, Frijns e Sette Camara

Saranno 52 le auto che si ritroveranno nel weekend a Monza per la penultima tappa dell’Endurance Cup del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS.

Per la ripresa del campionato, ad oltre un mese dalla 3h del Nürburgring, tante le novità tra gli equipaggi per la concomitanza con la tappa di Indianapolis del WeatherTech SportsCar Championship, a cominciare dalla Lamborghini #63 di Iron Lynx, che vedrà Edoardo Mortara e Leonardo Pulcini affiancare Mirko Bortolotti al posto di Matteo Cairoli ed Andrea Caldarelli impegnati con la SC63 GTP.

Kevin Estre guiderà la Porsche #22 Schumacher CLRT al posto di Laurin Heinrich, in contention con AO Racing per il titolo GTD Pro, mentre sulla Ferrari #51 iscritta da AF Corse-Francorchamps Motors, al posto di Davide Rigon, paladino di Risi Competizione nella Battle on the bricks, ci sarà Vincent Abril al fianco di Alessio Rovera ed Alessandro Pier Guidi. Il monegasco cederà a propria volta il posto a Yifei Ye, al debutto nelle gare GT, sulla 296 GT3 #71 condivisa con David Vidales e Thomas Neubauer.

Valentin Hasse-Clot entra in gioco con l’Aston Martin #34 di Walkenhorst Motorsport al posto di Ross Gunn, a sua volta impegnato con Heart of Racing negli States, ed AlManar Racing by GetSpeed rimpiazza Mikael Grenier con l’australiano Broc Feeney. Il volto di Red Bull Ampol Racing per il Repco Supercars Championship torna in Europa con la Mercedes #777 iscritta in Gold Cup per la prima volta in questo 2024 dopo aver disputato quest’inverno il round di Sepang dell’Asian Le Mans Series.

Saranno invece Robin Frjins e Maxime Oosten a prendere il posto di Nick Yelloly e Phillip Eng sulla BMW #98 di ROWE Racing al fianco del due volte campione DTM Marco Wittmann.

Out anche Loek Hartog per il programma parallelo in Porsche Carrera Cup North America, l’olandese sarà rimpiazzato da Alexander Fach a bordo della Porsche 911 GT3 R Rutronik Racing presente in Bronze Cup.

A seguire, sappiamo già che il TBA nell’entry list sulla Mercedes #9 del Boutsen VDS sarà completato da Sergio Sette Camara, Il 26enne brasiliano, reduce dal quarto posto nel FIA F2, debutterà nella serie accanto a Thomas Drouet e Maximilian Götz.

Manca ancora invece l’ufficialità dei protagonisti dell’Audi #26 iscritta in Silver Cup da Sainteloc Racing per Ivan Klymenko.

Ricordiamo infine la presenza extra di BMW Italia Ceccato Racing in Bronze Cup ed il ritorno delle due Ferrari 296 GT3 di Kessel Racing che avevano saltato il round del Nürburgring.

L’azione in pista sull’Autodromo Nazionale, dopo i test di giovedí pomeriggio, proseguirà venerdí 20 settembre col Bronze test. Sabato 21 sarà dedicato a libere e pre-qualifying mentre domenica 22 settembre le qualifiche a partire dalle 9.00 precederanno lo start della gara, alle 15.30.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

L’entry list di Monza

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GT Open – Eastalent domina in casa nella Race 2 al Red Bull Ring

Eastalent Racing vince davanti al proprio pubblico la race-2 del Red Bull Ring dell’International GT Open. Quarta affermazione stagionale e nuova leadership del campionato per Christopher Haase e Simon Reicher davanti alla Ferrari #51 Spirit of Race di Nicola Marinangeli e Vincent Abril ed alla McLaren #33 Greystone GT di Dean Macdonald e James Kell.

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Il recap della gara

Giacomo Altoé (Racing one Ferrari #11), autore della pole al mattino su pista bagnata, Christopher Mies (Eastalent Racing Audi #1) e Marcos Siebert (Team Motopark Mercedes #17) hanno provato a fare selezione nella prima parte di gara.

La sosta ai box è stata come spesso avviene determinante, con l’Audi #1 a prendere il comando con Simon Reicher con un netto vantaggio nei confronti della Lamborghini #63 del Team Oregon di Rolf Ineichen e della Ferrari #51 Spirit of Race di Nicola Marinangeli

Questi ultimi hanno iniziato a battagliare fra loro, mentre la Porsche #12 Car Collection di ‘Hash’ prendeva il primato provvisorio in PRO Am a discapito della Ferrari 296 GT3 #11 racing one di Ernst Kirchmayr.

A 19 minuti dalla fine è arrivato il ritiro per problemi da parte della Mercedes #17 Team Motopark: nuovo zero pesantissimo in campionato per Diego Menchaca e Marcos Siebert, favoriti assoluti per la conquista del titolo alla vigilia del campionato.

Reicher ha allungato progressivamente sulla due inseguitrici, mentre Marco Pulcini (Spirit of Race Ferrari #27), era abile a conquistare a poco più di 15′ dalla bandiera a scacchi il primato in PRO AM.

La vittoria andava quindi ad Eastalent Racing, il cui equipaggio è tornato in vetta alla serie con 3 punti di vantaggio su Alessio Deledda, nono quest’oggi supportato come sempre da Jordan Pepper sulla Lamborghini #10 del Team Oregon vincitrice di gara 1,

La Ferrari #51 Spirit of Race di Nicola Marinangeli e Vincent Abril ha chiuso in seconda piazza dopo aver indotto all’errore a due giri dalla fine la Lamborghini #63 Team Oregon di Rolf Ineichen e Leonardo Pulcini; questi ultimi hanno poi perso anche il podio a causa di una sanzione di 5″ per aver anticipato la partenza, a vantaggio della McLaren #33 del Greystone GT

Dominio in PRO Am per Marco Pulcini/Eddie Cheever (Spirit of Race Ferrari #27), meritatamente a segno davanti a Morten Strömsted/Thomas Ikin (Team Motopark Mercedes #95) e Dexter Müller/Yannick Mettler (CBRX by SPS Mercedes #54). Parentesi specifica anche per la categoria AM con il ritorno al successo da parte di Giuseppe Cipriani con la Lamborghini #8 de Il Barone Rampante.

Prossima tappa dell’International GT Open a fine mese a Barcelona prima del season finale endurance di Monza.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

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WEC – Al Fuji, trionfo Porsche e titolo sempre piú vicino. Ferrari si ripete in GT3, ma Manthey Pure Rxcing è già campione

Anni addietro si soleva dire “… e alla fine vince sempre Audi”. Ora non ci sono più le LM P1 e son cambiati i protagonisti ma il concetto è il medesimo, con Porsche che trionfa nella 6 Ore del Fuji e “vede” il titolo 2024, al termine di una gara piena di colpi di scena.

Kevin Estre, Andrè Lotterer e Laurens Vanthoor riportano il secondo successo stagionale primeggiando in un podio anomalo composto dalla BMW #15 di Raffaele Marciello, Dries Vanthoor e Marco Wittmann e l’Alpine di Mick Schumacher, Nicolas Lapierre e Mathieu Vaxivière.

Start

La Porsche #6 si è installata al comando dopo il primo giro di pitstop, scalzando la Cadillac partita dalla pole e la BMW #15, subito alle spalle dei battistrada, grazie ad una partenza non al meglio delle Toyota, ma già dopo pochi giri si era consumato il primo episodio chiave, con Robert Kubica lungo in curva 1 a tamponare la Porsche di Fred Makowiecki e la Ferrari di Antonio Giovinazzi.

Caos

Tra le GT3, problemi ai freni hanno penalizzato la Ferrari Vista AF Corse in pole di Francois Heriau, che ha ceduto la leadership provvisoria alla Corvette TF Sport di Tom Van Rompuy, incalzata dalla Lamborghini di Sarah Bovy.

Alla metà gara, la Ferrari #50 si ritrovava in testa con Nicklas Nielsen grazie alle differenti strategie rispetto alla Porsche #6, mentre il comando delle GT3 era già passato alla McLaren #59 di Nicolas Costa, ma era solo l’inizio di una serie di colpi di scena che hanno visto rivoluzionare la classifica alle spalle di Lotterer e soci.

In primis il contatto fra la Toyota di Kamui Kobayashi e la Porsche di Matt Campbell che ha estromesso entrambe le vetture, poi la Cadillac che picchiava duro nella lotta per mantenere il podio sfoltivano il parco dei protagonisti, che al contrario vedevano mettersi in luce come al COTA l’Alpine di Charles Milesi, poi penalizzata per un contatto precedente. A seguire, un drive-through toglieva dalle posizioni che contano anche l’altra Toyota.

Anche la Lamborghini, finalmente in grado di competere ai livelli più alti, si doveva fermare da un problema alla trasmissione.

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Alle spalle di Kevin Estre e Dries Vanthoor, mattatori di giornata, emergeva quindi la Porsche Jota di Norman Nato, che nel finale doveva peró cedere sia alla seconda Alpine di Mick Schumacher, che raggiungeva finalmente il primo podio per la A424, e persino la Peugeot di Mikkel Jensen. Il quinto posto finale insieme al 12mo posto dei vincitori di Austin di AF Corse garantiva comunque alla squadra diretta da Sam Hignett il titolo anticipato tra i team privati.

Riguardo le Ferrari, dopo il ritiro prematuro della 499P #51 per un problema all’ibrido, i vincitori di Le Mans hanno potuto chiudere solamente in P9, lasciando Estre, Vanthoor e Lotterer con un enorme vantaggio in classifica generale – 35 punti sui 39 disponibili – in vista del finale in Bahrain.

La gara delle GT3 d’altro canto, una volta saliti in cattedra i Pro, vedeva invece la Ferrari Vista AF Corse #54 battagliare per il primato di classe con la McLaren #59 e la Porsche #92, quest’ultima risalita dalla 14ma posizione in griglia.

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Alla fine era Davide Rigon che riportava la 296 sul gradino alto del podio bissando il successo dello scorso anno insieme a Francesco Castellacci e Thomas Flohr, ma il secondo posto è sufficiente all’equipaggio di Manthey Pure Rxcing per assicurarsi il primo titolo della categoria con una gara di anticipo. A completare il podio la BMW #46 del WRT.

L’ultimo appuntamento con la serie mondiale endurance 2024 è per il 2 novembre in Bahrain.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo della 6 Ore del Fuji

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GT Open – Secondo successo per Oregon a Spielberg

Ritorna dopo quasi due mesi l’International GT Open al Red Bull Ring. Vittoria nella prima gara del weekend per Alessio Deledda e Jordan Pepper con Lamborghini #10 del Team Oregon sulla Porsche #15 Car Collection di Gustav Bergström/Nico Menzel e sulla seconda Huracàn di Leonardo Pulcini/Rolf Ineichen.

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Il recap della gara

Jordan Pepper ha  gestito al meglio la partenza dalla pole position nei confronti di Fabian Schiller (GetSpeed Mercedes #9) e Lukas Dunner (Team Motopark Mercedes #96), i quali hanno infilato nelle prime curve la Ferrari 296 GT3 #16 AF Corse di Allam Khodair.

Dopo un breve periodo di Safety Car per un problema in curva 3 tra le Ferrari AF Corse di Laurent De Meeus #55 ed Alessandro Cozzi #25, la classifica di testa è rimasta inalterata fino alla sosta ai box.

Pepper ha ceduto il volante ad Alessio Deledda, abile a respingere il ritorno da parte di Gustav Bergström sulla Porsche #15 di Car Collection, salito in seconda posizione.

I due termineranno nell’ordine, con Pepper alla seconda affermazione stagionale dopo la race-1 di Hockenheim. Gradino basso del podio per la seconda Lamborghini del Team Oregon di Leonardo Pulcini/Rolf Ineichen, in rimonta dall’11ma piazzola di partenza.

Solo P9 invece per i leader del campionato Simon Reicher e Christopher Haase, al volante dell’Audi #1 del team “di casa”, Eastalent Racing, che ora cedono il comando della serie a Deledda, che conduce con 84 punti contro i 76 del compagno, assente all’Hungaroring. Haase e Reicher inseguono a quota 74.

Vittoria con margine in PRO Am da parte di Ernst Kirchmayr e Giacomo Altoè (Racing one Ferrari #11), che nel finale hanno avuto la meglio su Marcin Jedlinski/Karol Basz (Olimp Racing Audi #777). Menzione speciale in classe AM infine con l’affermazione della Ferrari 296 GT3 #61 AF Corse di Ziad Ghandour.

Il risultato della competizione più lunga del week-end resta da definire vista una possibile sanzione per l’auto #10 che ha concluso davanti a tutti l’evento. Deledda e Pepper sono infatti sotto investigazione per un pit non regolare che potrebbe cambiare le carte in tavola.

Domenica in programma una nuova sessione di qualifica e la race-2.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

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WEC – Al Fuji, Lynn porta in pole la Cadillac. Prima pole Ferrari in GT3

Alex Lynn è finalmente riuscito nell’impresa di portare in pole position la Cadillac nel WEC. Il pilota britannico ha scalzato le Toyota, dominatrici nelle prime fasi della Hyperpole del Fuji, col tempo di 1.28.901, dopo aver concluso davanti a tutti il primo turno di qualifica. Tra le GR010-Hybrid di Ryo Hirakawa e Kamui Kobayashi nel finale si è poi infilata la BMW di Dries Vanthoor.

Solo una Ferrari ha superato il primo taglio tra le LMH, ed Antonio Fuoco ha piazzato la 499P #50 al settimo posto in griglia dietro la Porsche di Kevin Estre e la sempre più sorprendente Alpine di Charles Milesi. Ma il vero colpo della giornata è della Lamborghini, che entra per la prima volta in Hyperpole, chiudendo in P9 con Daniil Kvyat. Peugeot l’unico costruttore a non piazzare almeno una vettura nel turno decisivo.

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Prima pole della stagione anche per la Ferrari Vista AF Corse in GT3. Francois Heriau, dopo aver beffato nel finale delle qualifiche Tom van Rompuy e la Corvette #81, ha ripetuto il medesimo copione anche nella Hyperpole, chiudendo col tempo di 1.40.893, 82 millesimi meglio dell’alfiere di TF Sport. Seconda fila per la McLaren di Josh Caygill e la Lamborghini di Sarah Bovy.

Anche la seconda 296 GT3 ha passato il primo taglio, con Thomas Flohr a partire dalla nona piazzola, al contrario di Porsche e BMW, per la prima volta fuori dai giochi.

Domenica lo start della 6 Ore del Fuji avverrà alle 11.00 locali, le 4.00 nostrane. Al momento sta diluviando su Gotemba, ma il meteo dovrebbe migliorare per la gara, anche se le chance di pioggia non sono escluse. Diretta tv, oltre che su Discovery+ e FIAWEC TV, sui canali SkySport ed Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati delle Qualifiche

Endurance, Italian Style