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LMC – La prima all’RLR MSport al termine di una gara caotica. Basta una Porsche in GT3

L’RLR MSport torna al successo dopo due anni nella Michelin Le Mans Cup nel season opener 2021 di Barcelona, al termine di una gara a dir poco caotica. Le premesse si erano viste sin dallo start, quando la Duqueine #11 del WTM Powered by Phoenix di Thorsten Kratz si girava in mezzo al gruppone.

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Fortunatamente si evitava la carambola, che con 30 vetture (la Ferrari delle Iron Dames non è partita per un non meglio precisato problema tecnico) sarebbe stata micidiale, ed il polesitter Antoine Doquin manteneva la leadership su Finn Geshrsitz con la Ligier del Black Falcon e sul compagno di squadra Matt Bell, che insieme alla vettura dell’RLR MSport ha potuto trarre vantaggio dalla confusione.

Tra le GT3 invece, Rino Mastronardi con la Ferrari di Iron Lynx perdeva subito il comando a favore della Porsche di Nicolas Leutwiler.

Il regime di corsa libera durava poco più di 20’ grazie alla Duqueine del DKR di Jim Brownson, il quale di girava ed andava a muro in curva 11, innescando la prima delle ben tre safety car chiamate in causa dalla direzione gara.

Dopo circa 45’ di gara era invece la volta di Erwin Creed di chiudere la gara anzitempo con uno spettacolare crash all’intero di curva 9, agevolando il primo pit obbligatorio, da cui emergeva la vettura #16 del Team Virage di Julien Gerbi, che astutamente aveva eseguito un undercut nei confronti del resto del gruppo, che invece si ammassava ai box.

In questa fase l’episodio forse più contestato della gara, con la Ligier del CD Sport di Adam Eteki che si fermava correttamente alla fine della pitlane, venendo però scavalcata da diverse vetture che non volevano perdere il giro. Alla fine solo alcune di queste verranno sanzionate.

Nella microgara delle GT3, con sole quatto vetture superstiti, Mastronardi, il quale era riuscito a passare Leutwiler, cedeva nuovamente allo svizzero prima di lasciare il passo ai pro.

Gerbi però non riusciva a tenere in regime di corsa libera, e poco dopo il restart doveva cedere a Dominik Schwager e alla Duqueine #56 del Rinaldi Racing, prima che fosse costretto a sua volta ad una penalità per sistemare una luce posteriore, sosta che avveniva quasi in concomitanza con la terza uscita della vettura di servizio, per soccorrere Josh Skelton, succeduto a Doquin, terminato nella ghiaia.

Era quindi la volta di Thèo Chalal con i debuttanti dello Spirit of Leman, prendere la testa della gara, ma anche in questo caso la leadership in gara libera aveva vita breve, ed il canadese Garrett Grist con la Ligier #71 del Team Virage sembrava poter portare a casa il risultato a meno di mezz’ora dalla fine.

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Invece l’uscita di strada di Eteki a 10’ dalla fine rimescolava ancora le carte in tavola. La direzione gara si limitava ad una Full Course Yellow ma inaspettatamente la macchina di testa ritardava la sosta, ed in questo modo Grist, che rifornirà al giro successivo rispetto al grosso del gruppo, si ritrovava dietro Tommy Foster, che aveva avuto la meglio nel gioco delle soste su Matt Bell, che nel frattempo si era fatto lago sino ad arrivare alle spalle del leader.

La penalità finale comminata al Team Virage per aver accorciato il timing del secondo pitstop obbligatorio permette alle due vetture residue di United Autosports (la #32 di Daniel Schneider aveva già lasciato da tempo la compagnia) di chiudere il podio

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Nelle GT3 il forcing finale dei piloti pro del Cavallino, Paolo Ruberti e Matteo Cressoni non permetteva comunque un riavvicinamento nei confronti della Porsche di Julien Andlauer, il quale chiudeva con 11” di distacco.

In giornata si sono disputate anche le due gare della Ligier European Series, il monomarca Ligier che dallo scorso anno accompagna il weekend dell’ELMS. Quest’anno c’è un motivo in più per seguire questa serie, perché ai nastri di partenza c’è Alessandro Cicognani, l’ultimo pilota italiano a laurearsi campione in una serie prototipi, nella Formula Le Mans del 2010, in azione con la Ligier JS P4 dell’HP Racing Team by Monza Garage insieme a Jacopo Faccioni.

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Il format prevede che il driver romagnolo, categorizzato silver per questo season opener in attesa di ulteriori verifiche, debba scontare 10” extra al pit stop obbligatorio, e questo non ha aiutato in gara 1, dove la vettura tricolore, che al via con Faccioni aveva sopravanzato la vettura in pole di Steve Zacchia (un altro protagonista della FLM) ed Antoine Lepesqueux, ha dovuto subire anche una ulteriore penalità per avere effettuato un pit-stop più veloce del dovuto, risultando P3 al traguardo dietro gli altri due prototipi del Les Deux Arbres.

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In gara 2 invece Cicognani, partito dalla pole position conquistata ieri, ha mantenuto il comando fino al minuto 33’ passando il testimone all’ex campione italiano prototipi, il quale è stato aiutato prima da una penalità comminata ai vincitori di gara 1 per pit-stop non conforme, e poi da un erroraccio del patron Ligier, Jacques Nicolet, che ha spianato la strada alla prima vittoria della compagine brianzola.

Domani sarà la volta della prima di stagione dell’ELMS. Le altre due serie torneranno invece in pista fra meno di un mese, al Red Bull Ring, il 14-15 maggio.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della Le Mans Cup

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – A De Vries basta un giro per la pole. Bruni-record in GTE. UA si consola con le LM P3

Qualifiche serratissime ancor più del normale quelle della 4 Ore di Barcelona, atto iniziale dell’European Le Mans Series 2021.

Ad emergere sull’agguerrita concorrenza Nicky de Vries, col tempo di 1.31.788. In G-Drive hanno deciso di fare uscire le due Aurus all’ultimo, rischiando sul giro singolo, ed è andata benissimo al test driver Toyota, che ha scavalcato di soli 79 millesimi Louis Deletraz con la vettura del WRT – prestazione impressionante fin qui al debutto per il team belga – e Will Stevens con la macchina del Panis Racing.

Palma del migliore nella sottoclasse Pro/Am per Ben Hanley e l’Oreca del DragonSpeed, P4 a 6 decimi dal polesitter.

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United Autosports si rifà fra le LM P3 grazie a Duncan Tappy, che bissa la prestazione delle ultime libere col tempo di 1.39.162 sulla Ligier #3. Il team di Zak Brown e Richard Dean occupa con Wayne Boyd anche il gradino basso del podio virtuale, che si completa con Malthe Jakobsen, rimasto a soli 21 millesimi dalla pole. Da notare che i primi cinque classificati – la top five si completa con DKR ed Inter Europol –  sono racchiusi in poco più di due decimi, a riprova dell’estrema competitività della categoria.

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Splendida battaglia infine tra le GTE, che come di consueto sono state le prime ad uscire. Sfruttando il nuovo regolamento, che non obbliga più i team a schierare i piloti bronze, Gianmaria Bruni ha sfruttato il secondo treno di gomme per saltare la concorrenza con la Porsche #79 ed il tempo di 1.41.892. Episodio curioso, il campione romano ha saltato l’entrata box e si è fermato in pista onde evitare l’eventuale penalizzazione per doppia bandiera a scacchi.

Niente da fare quindi per Miguel Molina, rimasto a quasi 3 decimi con la Ferrari #80 di Iron Lynx, che piazza anche Rahel Frey in P3.

L’appuntamento ora è per domani alle ore 11.00 per lo start della 4 Ore di Barcelona, nonché del motorsport sovranazionale in Europa.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Deletraz ed il WRT prenotano la pole a Barcelona

Mattinata di taglio invernale sul Circuit de Catalunya con temperature ben sotto la doppia cifra, ma un sole che ha invogliato team e piloti dell’European Le Mans Series a spremere finalmente le vetture in vista delle qualifiche.

Dopo una lunga lotta per il primato parziale, dopo i 90’ previsti il miglior tempo è stato appannaggio di Louis Deletraz, che con l’Oreca del WRT ha fissato i cronometri sull’1.32.828, quasi tre decimi meglio di Job van Uitert con la vettura #32 di United Autosports.

Molto più lontani gli altri pretendenti, a partire da Ben Hanley, P3 col DragonSpeed, e migliore tra le vetture Pro/Am, e Will Stevens del Panis Racing.

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United Autosports si è rifatta tra le LM P3 grazie a Duncan Tappy, che con la Ligier #3 ha sbaragliato la concorrenza col tempo di 1.39.772. La classifica di categoria prosegue infatti con tre sicuri protagonisti quali Garrett Grist, Laurents Hörr e Colin Noble, con distacchi a partire dall1”2.

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Tra le GTE infine è stato duello a distanza fra Porsche e Ferrari. Alla fine l’ha spuntata Richard Lietz, che ha ripreso le redini della 911 RSR-19 #93 dopo un “lungo” di Michael Fassbender alla prima curva, e che ha portato la Full Course Yellow più lunga del turno.

Il tempo dell’austriaco di 1.42.876 ha tenuto all’interno dei due decimi Griffin e Rahel Frey con le due 488 GTE Evo di Spirit of Race ed Iron Lynx e l’altra Porsche Proton di Gianmaria Bruni. Alla sessione non ha partecipato la Ligier LM P3 dell’RLR MSport, mentre l’altra JS P320 del Graff marcata dal #9 ha effettuato solo degli in&out.

Nel pomeriggio di ieri si è svolta la sessione riservata ai piloti ranked bronze. A primeggiare è stato Salih Yoluc con l’Oreca del Racing Team turkey ed il tempo di 1.36.376. Da segnalare tra le LM P3 il miglior tempo del deb Mattia Pasini con la Ligier #14 di Inter Europol. La mezz’ora prevista si è ridotta di molto a causa di un’uscita da parte dell’Oreca IDEC di Dwight Merriman ad inizio sessione.

Tutto pronto per le qualifiche, come sempre distinte per categorie, a partire dalle 13.40.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Test

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – United/IDEC nelle prime libere della stagione. AF Corse out. Aubry per Allen al Panis Racing

Dopo le due giornate dedicate ai test, le vetture dell’European Le Mans Series sono scese stamane in pista per le prime prove libere della stagione. Il parco partenti rispetto a martedì si è ridotto di una unità a causa del ritiro della Ferrari di AF Corse, in cui Francois Perrodo è risultato positivo al COVID, ancorchè asintomatico.

Della partita non fa più parte nemmeno James Allen, sostituito in seno al Panis Racing, sempre a causa di un test positivo, da Gabriel Aubry. Curiosamente fu proprio la giovane promessa francese il primo pilota a dover essere sostituito per positività al COVID nel round di Spa del WEC dello scorso anno.

Il tradizionale bel tempo della Catalogna ha lasciato spazio oggi a nuvoloni e brevi schiarite, inframezzate da qualche goccia di pioggia. Di questo hanno inficiato i tempi in pista dei prototipi, che sono rimasti più alti rispetto a quelli dei test.

Il migliore della sessione è stato il campione in carica Phil Hanson, autore di 1.33.629 con l’Oreca #22 di United Autosports. Unico altro pilota a scendere sotto l’1’34”, Nicolas Lapierre con la vettura del Cool Racing, a 147 millesimi, e primo nella speciale classifica delle Pro/Am che ricordiamo debutta con questo appuntamento.

La top five è completata da Paul-Loup Chatin, che due anni fa qui fece la pole, con l’Oreca di IDEC Sport, Louis Deletraz, il migliore dei test, con la vettura del WRT, e da Ryan Dalziel, punta di diamante dell’equipaggio Pro-Am sempre di IDEC.

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David Droux guida invece la truppa delle LM P3 con la Ligier #8 del Graff con 1.39.763, poco peggio dei bronze sulle LM P2 da poco depotenziate. Solo P3 per il campione in carica della categoria Wayne Boyd di United Autosports dietro ad Ugo de Wilde di Inter-Europol. Buon quinto tempo per Alessandro Bressan sulla vettura di 1AIM Villorba.

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E’ invece l’Aston Martin del TF Sport a primeggiare fra le GTE grazie a Ross Gunn, autore di 1.43.190, che ha precede di oltre due decimi Miguel Molina con la migliore delle Ferrari Iron Lynx. Solo P3 per la migliore delle Porsche, la #77 con Jaxon Evans.

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Alle prove ha partecipato la LM P2 innovativa dell’Association SRT41 con equipaggio affetto da disabilità, che proseguirà tutto il weekend, gara compresa, in attesa della 24 ore di Le Mans.

Solo quattro i piloti che non si sono alternati nella sessione: Andreas Laskaratos di 1AIM Villorba, John Falb del G-Drive, più l’accoppiata formata da Rino Mastronardi e Manuela Gostner di Iron Lynx.

Il programma pomeridiano dell’ELMS prosegue con la mezz’ora riservata ai piloti ranked bronze, a partire dalle 16.30.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Due inglesi per ARC Bratislava a Spa. Pera full-time al Project1. HubAuto quarta Porsche GTE-Pro a Le Mans

Si avvicina la data del season opener WEC di Spa-Francorchamps. Due delle line-up ancora aperte a poco più di due settimane dalla gara sono state finalmente definite.

L’unica non-Oreca tra le LM P2, la Ligier dell’ARC Bratislava, presenterà, oltre al team owner Miro Konopka, due driver britannici, Darren Burke e Tom Jackson. Burke ha disputato col team slovacco due edizioni dell’Asian Le Mans Series, giungendo con lo stesso Konopka secondo nel 2016-2017 tra le LM P3 e terzo due anni dopo tra le LM P2.

Burke sostituirà Oliver Webb, secondo pilota designato per la stagione, che a Spa non potrà esserci a causa di una concomitanza. Il 24enne Jackson proviene invece da un secondo posto nel Porsche Sprint Challenge britannico ma vanta già esperienze nelle gare di durata in ELMS tra le LM P3 e nella Le Mans Cup, dove nel 2017 ha contribuito al successo di TF Sport con l’Aston Martin Vantage GT3 nelle due manches della Road to Le Mans.

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A Spa ci sarà sicuramente anche Riccardo Pera, che fungerà da terzo pilota in un equipaggio formalmente tutto tricolore insieme a Matteo Cairoli e ad Egidio Perfetti (che corre con licenza norvegese).

L’ultima news riguarda invece HubAuto Racing. Il team taiwanese, che lo scorso anno ha schierato una Ferrari in GTE-Am per Morris Chen, il team owner, Tom Blomqvist e Marcos Gomes, aveva depositato originariamente un’iscrizione ancora in GTE-Am con una Porsche per Liam Talbot.

Questa iscrizione è stata ora modificata in GTE-Pro, sempre con una Porsche 911 RSR-19, i cui piloti verranno anticipati a tempo debito. Questa nuova addizione porta a otto vetture totali, tra cui quattro Porsche (oltre ad HubAuto, le due ufficiali più quella del WeatherTech Racing) lo schieramento della categoria.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC, Project 1

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LMC – Ai test di Barcelona si ricomincia da Wayne Boyd e United Autosports

Guardando la lista dei tempi delle sessioni odierne della giornata dedicata ai test collettivi della Michelin Le Mans Cup sembra non siano passati sei mesi dal season finale 2020 di Portimao.

In cima alla graduatoria infatti c’è Wayne Boyd, campione in carica delle LM P3 nell’ELMS, con la Ligier #23 di United Autosports, che quest’anno farà squadra ancora con John Schauerman, alla ricerca di un titolo fin qui sempre appannaggio del DKR Engineering. Di Boyd i migliori tempi di entrambe le sessioni con un best nelle ultimissime fasi del turno del mattino di 1.40.516.

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La squadra battente bandiera lussemburghese dal canto suo, come già riportato su queste pagine, ha cambiato radicalmente, affidandosi all’accoppiata all’USA formata da Jon Brownson e Dario Cangialosi, e non è andata oltre le posizioni di fondo schieramento. Va detto però che il tempo macchina è stato occupato quasi totalmente dal gentleman, che è stato anche protagonista di una delle interruzioni della giornata (cinque se abbiamo contato bene).

A dividersi il podio virtuale quindi CD Sport, Team Virage e Cool Racing, grazie alle prestazioni di Adam Eteki, Garett Grist, con le punte di diamante del team svizzero Matt Bell e Josh Skelton coadiuvate per l’occasione dall’esperto Mathias Beche.

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Delle tante novità in tema di team abbiamo già parlato, ma è buona l’occasione per presentare le novità più appariscenti quali l’islandese Team Thor (meritano anche solo per il nome) e la Adess dell’R-Breizh Compétition.

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Risultati in pista non proprio eclatanti per la vettura del terzo fabbricante delle LM P3 mentre gli islandesi non hanno presto parte alla sessione pomeridiana insieme alla Ligier IDEC di Patrice Lafargue e Dimitri Enjalbert, assente dalla pista per tutta la giornata.

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In attesa invece dell’estensione della formula GT3 a tutto il parco partenti ACO, è stata la Porsche vicecampione del Pzoberer Zürichsee by TFT a dominare la categoria. Dello young factory driver Julien Andlauer le migliori prestazioni di sessione col best di 1.45.284 al mattino.

Novità in casa Iron Lynx, campione in carica della categoria, che ha esteso il test delle sue due Ferrari anche a Logan Sargeant e a Sarah Bovy; forse sarà la pilotessa belga a sostituire Manuela Göstner nella serie dopo il recente nuovo “reshuffle” degli equipaggi susseguente alla sostituzione di Esmee Hawkey nella line-up ELMS, ma si saprò sicuramente di più su questo aspetto nelle prossime ore.

Domani giorno di stop per tutto il circus europeo. La Le Mans Cup tornerà in azione venerdì 16 aprile alle 11.10.

Piero Lonardo

I risultati della Morning session

I risultati della Afternoon session

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Tiene il tempo di Deletraz nel Day 2 del Prologo. Si conclude l’odissea G-Drive

La seconda giornata del Prologo dell’European Le Mans Series 2021 ha visto una notevole attività in pista, anche grazie alle condizioni meteo perfette riscontrate in entrambe le sessioni in programma.

Nonostante l’impegno in pista, il tempo di 1.33.173 ottenuto ieri sera da Louis Deletraz con la vettura del WRT ha tenuto e rimane quindi il best crono di questa due giorni. Primati parziali al mattino per il campione in carica Phil Hanson, autore di 1.33.322 con l’Oreca #22 di United Autosports, e di Ben Hanley, tre decimi più lento, con la vettura del DragonSpeed.

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Anche DKR Engineering ha mantenuto la leadership in graduatoria tra le LM P3, con Laurents Hörr a ritoccare notevolmente, di oltre mezzo secondo, il proprio best crono questa mattina con 1.39.042.

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Cambio della guardia invece in GTE, con Gianmaria Bruni e la Porsche Proton #77 a segnare 1.43.496, tre decimi meglio del tempo segnato ieri da Miguel Molina. Giornata luci ed ombre per Iron Lynx, con due delle tre Ferrari costrette ai box per tutta la prima parte della sessione pomeridiana, a cui non ha partecipato   totalmente le Ligier LM P3 #19 del Cool Racing, mentre la #2 campione in carica di United Autosports si è limitata a sole quattro tornate. Entrambe le vetture sono state protagoniste di due delle otto totali interruzioni che hanno spezzettato l’attività odierna.

Regolarmente in pista invece la Ferrari #88 di AF Corse di Alessio Rovera, Francois Perrodo e Manu Collard, mentre si è conclusa positivamente l’odissea delle vetture mancanti all’appello di G-Drive/Algarve Pro Racing, con le due vetture spinte finalmente nei rispettivi box a pochi minuti dal termine della sessione pomeridiana

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Si è infatti appreso che il container con le due Oreca/Aurus, reduci dalla trionfale campagna nell’Asian Le Man Series, è stato vittima di una serie di eventi sfortunati tra cui vanno menzionati il ritardo per il noto problema al cargo Evergreen nel Canale di Suez e persino un incidente stradale sostenuto dal camion che stava finalmente portando vetture ricambi mancanti alle porte dell’autodromo.

Ad ogni modo, il team, che ha cercato di fare ruotare il più possibile i piloti delle tre entry iscritte sulla #26, l’unica pervenuta in tempo utile al Circuit de Catalunya, è atteso ad un duro lavoro per rimettere in condizione le vetture per le prime libere di venerdì.

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Domani sarà la volta della Michelin Le Mans Cup, che nel tardo pomeriggio si sono schierate per la classica foto di gruppo,  a sfruttare la pista in due sessioni, a partire dalle 9 del mattino.

Piero Lonardo

I risultati della Morning session – Day 2

I risultati della Afternoon session – Day 2

Foto: Piero Lonardo

GlciSnow

WEC – Glickenhaus salta Spa. Mentre il Racing Team Nederland raddoppia a Monza ELMS

La notizia era nell’aria, ma ora c’è l’ufficialità: Glickenhaus salterà il season opener WEC di Spa. Le due 007 LMH Hypercar, le uniche altre due che dovevano competere con le nuovissime Toyota non saranno presenti fra poco più di due settimane sulla pista delle Ardenne, che per la prima volta è chiamata anche ad ospitare il prologo.

“E’ stata una decisione in corso d’opera – avrebbe commentato Glickenhaus ad un media amico – Abbiamo pianificato di iniziare a correre al punto in cui volevamo essere, perché si tratta di un programma quinquennale a lungo respiro, senza doverci affrettare per essere a Spa”.

L’omologazione delle 007 LMH seguirà i test alla galleria del vento che sono attualmente in corso presso la struttura della Sauber, in Svizzera, cui seguirà un long run, più volte rimandato, e ora previsto per i primi giorni di maggio – quindi dopo il round di Spa – al Motorland Aragon, ritenuto indispensabile per l’omologazione dal costruttore statunitense, che conta quindi di essere a Portimao in giugno.

Non è ancora pervenuto alcun comunicato del WEC, che aveva invece incluso le due vetture nell’entry list.

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Racing Team Nederland ha invece deciso di raddoppiare a Monza. L’Oreca del team olandese sarà presente infatti anche alla 4 Ore ELMS, che si svolgerà a metà luglio, una settimana prima del terzo round mondiale. Si prevede che anche altri team possano approfittare della vicinanza dei due eventi per preparar al meglio la 24 Ore di Le Mans, come noto slittata al 21-22 agosto.

Piero Lonardo

Foto: Glickenhaus, RTN

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ELMS – La serie europea presenta la forza a Barcelona nel primo giorno del Prologue

Alzi la mano chi credeva che la stagione dell’endurance europea sarebbe iniziata come da copione a Barcelona. Ne vedo pochine, esclusa anche quella del sottoscritto. Invece l’European Le Mans Series ha tenuto fede all’impegno e si è presentata sul Circuit de Catalunya al meglio, nonostante le limitazioni dettate dalla pandemia che continua a tenere in scacco gran parte dell‘Europa continentale.

Il gran lavoro effettuato dal personale della LMEM ha permesso di avere tutte e 42 le vetture attese alla vigilia, che hanno iniziato a confrontarsi nella prima giornata del test collettivi, il cosiddetto Prologo, iniziato oggi.

Ben tre le sessioni in programma lunedì, cui domani se ne aggiungeranno altre due, per un totale di ben 17 ore potenziali di pista.

Stamane la pista si è presentata con vaste chiazze dell’acqua caduta copiosamente fino alla prima mattinata; ciononostante, le diverse interruzioni (nella giornata se ne conteranno in totale sei) non sono mai state generate da incidenti gravi, per cui man mano che la pista si asciugava, i teams hanno potuto svolgere il proprio lavoro con continuità.

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La migliore prestazione del primo turno, ad opera di Job van Uitert e dell’Oreca #32 di United Autosports con 1.34.830, è stata sopravanzata nel pomeriggio da Pietro Fittipaldi con l’Aurus #26 del G-Drive di un paio di decimi, ma il best lap appartiene a Luis Deletraz ed all’altra Oreca dei deb del WRT, che nella semideserta sessione serale ha fissato i cronometri sull’1.33.173 davanti al teammate Robert Kubica, staccato di 8 decimi.

Le tante assenze dall’attività in pista delle ultime due ore, con solo 16 vetture ad ottenere almeno un tempo cronometrato, sono forse l’unica nota stonata di questo day 1.

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Tra le LM P3, la palma dei migliori va ai pluricampioni della Le Mans Cup del DKR Engineering, ancora in livrea carbon black, al top con Laurents Hörr ed il tempo di 1.39.541. Tra le GTE invece è l’enfant du pays Miguel Molina sulla Ferrari #80 di Iron Lynx a primeggiare con 1.43.789. Non hanno ancora toccato la pista la Ferrari #88 di AF Corse, l’Oreca dell’Algarve Pro Racing, la seconda Aurus del G-Drive, mentre l’Oreca del BHK ha impegnato la pista solo nella sessione serale.

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Tante inoltre le ulteriori novità a livello di equipaggi, a partire proprio dalla line-up dell’Oreca #39, che vedrò coinvolto anche il tedesco Markus Pommer. Sempre nella classe regina da segnalare la presenza di Roberto Merhi e Logan Sargeant nelle fila di G-Drive e DragonSpeed, pronti a prendere il posto di Nicky de Vries e Harry Tincknell negli impegni concomitanti.

Finalizzata anche la line-up delle due LM P3 di Inter Europol, con Julien Falchero ad affiancare il vicecampione Martin Hippe e Ugo de Wilde, mentre sulla seconda Ligier il lituano Julius Adornavicius si alternerà con i due nostri connazionali Alessandro Bracalente, originariamente collegato al BHK, ed all’ex-protagonista di Moto2 e MotoGP Mattia Pasini. A coadiuvare Andrea Dromedari infine all’Eurointernational, il polacco Mateusz Kaprzyk e l’olandese Joey Alders, campione della F3 Asia, subito in evidenza.

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Un po’ di Italia, anche nella livrea, pure sulla Ferrari del JMW, con Andrea Fontana ad affiancarsi a Jody Fannin e Rodrigo Sales. Manuela Gostner infine sarà chiamata al doppio impegno in casa Iron Dames dopo la separazione da Esmee Hawkey.

Martedì si prosegue con la seconda giornata del Prologo, a partire dalle 9 del mattino; si prevedono temperature fresche ma nessun rovescio.

Piero Lonardo

I risultati della Morning session – Day 1

I risultati della Afternoon session – Day 1

I risultati della Night session – Day 1

Foto: Piero Lonardo

Endurance, Italian Style