Sembrava cosa fatta per United Autosports ad Aragon dopo la pole position conquistata al mattino da Joshua Caygill e la prima parte di gara che ha visto dominare la Ligier #22, ma un problema di accensione durante la sosta obbligatoria li ha estromessi dal successo finale. Largo quindi al Nielsen Racing, autore di una prodigiosa rimonta che li ha visti primeggiare al traguardo sui capoclassifica del Team Virage.
Il consueto start caotico della Le Mans Cup mieteva vittime anche in terra spagnola, soprattutto la Duqueine del Murphy Prototypes, affidata a Torsten Kratz al posto dell’indisponibile John Ferguson, che scattava dalla prima fila, ma la Safety Car veniva chiamata all’ordine dalla vettura #7 del Nielsen Racing di Tony Wells, ferma nella sabbia. Tra le GT3, la lotta tra le Porsche del CaffeineSix e Parker Racing vedeva avvantaggiarsi momentaneamente quest’ultima, salvo poi vedere il polesitter Tim Creswick riprendersi la testa della categoria al restart.
Le due 992 si ripassavano ulteriormente, ma la manovra di Creswick verrà in seguito giudicata non corretta dalla direzione gara, che assegnerà 5” di penalità, poi determinanti per il risultato finale.
Un altro periodo di neutralizzazione per la vettura dell’MV2S nella sabbia dopo il contatto col Team Thor Ligier e siamo ai pit obbligatori, dove si consuma il dramma di United Autosports. Dai passaggi in pitlane manca solo Kratz, che conduce la gara in attesa della sosta che inevitabilmente lascia il deb Will Bratt nelle retrovie. L’equipaggio non verrà infine classificato a seguito di costanti eccessi nei limiti di pista.
Terminate le soste di tutti, è la Ligier #87 del Cool Racing a trovarsi al con Cédric Oltramare, inseguito da Gillian Henrion. Matt Bell si impossessa della terza posizione su Belen Garcia del 360 Racing mentre Oltramare deve cedere la testa della gara alla vettura del Team Virage.
In GT3 è il momento di driver Ferrari, con Manu Collard e soprattutto Kei Cozzolino a scalare la classifica, fino a piazzarsi nelle terga della Porsche di testa. La notizia della penalità ai danni dei danesi lascia alla Ferrari #51 l’opzione di non dover cercare il sorpasso ai tutti i costi per aggiudicarsi la categoria, mentre l’esperto transalpino riceve due sanzioni per track limits e deve cedere il gradino basso del podio all’Aston Martin del Racing Spirit of Leman.
L’ordine di arrivo delle LM P3 peró viene messo in discussione da un’ultima Safety Car per il problema tecnico alla Ligier #23 di United Autosports, un attimo dopo che Matt Bell sorpassasse Oltramare per la seconda piazza dietro Henrion. Al restart, con 23’ sul cronometro, la Duqueine #7 approfitta di un migliore abbrivio e passa al comando, imitato anche da Colin Noble, che risale in terza posizione dopo i problemi iniziali del Team Thor. La #22 di United Autosports chiuderà appena undicesima.
A fronte del risultato di Aragon, Henrion e Gerbi mantengono la leadership tra le LM P3 con ben 72 punti contro i 51 del Team Thor ed i 45 dei vincitori odierni, John Melsom e Matt Bell, unici altri a fare il bis dopo il successo nel primo round della Road To Le Mans. Tra le GT3, il terzo posto del Racing Spirit of Leman permette al team svizzero di mantenere il comando con 6 punti di vantaggio sull’HCR w/Caffeine Six e 10 sui vincitori di AF Corse.
La Michelin Le Mans Cup tornerà in azione il 23 settembre a Spa-Francorchamps, per il penultimo round stagionale.
Piero Lonardo
Foto: Alberto Manganaro