E’ stato Job Van Uitert sulla Oreca del Panis Racing ad ottenere il miglior tempo nella giornata di test che precede la 4 Ore di Le Castellet, secondo appuntamento stagionale dell’European Le Mans Series 2023.
Il pilota olandese nel finale della sessione pomeridiana ha fissato i cronometri sull’1.43.609, scavalcando Alex Lynn, che fino a quel momento conduceva la lista dei tempi per Algarve Pro Racing.
Il team vincitore in Pro/Am a Le Mans aveva invece primeggiato al mattino grazie a Tristian Vautier ed il tempo di 1.44.188 davanti agli altri trionfatori della Sarthe (ancorchè con diverso equipaggio) di Inter-Europol. La palma del migliore tra gli equipaggi Pro/Am è stata poi ereditata da Mathias Beche del Nielsen Racing.
La prima sessione è stata brevemente neutralizzata al mattino per la toccata da parte di Francois Perrodo a SIgnes con l’Oreca LM P2 Pro/Am di AF Corse, ed è terminata con leggero anticipo per un’altra uscita di strada per la Duqueine LM P3 del DKR. L’Oreca dalla livrea bretone nel pomeriggio ha effettuato solo degli in & out.
Inter-Europol in evidenza anche tra i prototipi entry level grazie a Kay Askey, miglior crono con 1.50.523 davanti ai vincitori morali di Barcelona del Racing Spirit of Leman ed al WTM by Rinaldi Racing.
Tra le GTE infine, è poker Porsche capeggiato dalla 911 RSR-19 #77 di Proton Competition, miglior tempo nel pomeriggio col fresco vincitore di Monza in GTE-Am, Julien Andlauer, autore di 1.54.607 davanti a Matteo Cairoli Richard Lietz ed Alessio Picariello. A Nicklas Nielsen, sub di lusso in Formula Racing, la palma del migliore tra le Ferrari, mentre le Aston Martin al solito si sono nascoste in attesa delle sessioni che contano.
In campo quest’oggi anche la Michelin Le Mans Cup con due sessioni di 60’ ciascuna che hanno premiato Matthew Bell ed il Nielsen Racing tra le LM P3 e Vincent Abril con la Lamborghini di Iron Lynx fra le GT3.
Domani l’azione in pista al Circuit Paul Ricard inizierà per l’ELMS con 90’ di libere a partire dalle 11.40, seguite dal Bronze test alle 15.50.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo