Prema Racing, dopo il convincente debutto nel WEC, si presenta col botto anche nell’European Le Mans Series stravincendo la 4 Ore di Le Castellet, atto iniziale della stagione 2022.
L’equipaggio formato dai due ex-WRT Ferdinand Habsburg e Louis Deletraz, e dal sub di lusso Lorenzo Colombo per lo sfortunato Juan Manuel Correa si è dimostrato il più concreto sulla distanza di una gara che ha vissuto tormentata prima ora con ben tre uscite della Safety Car, per poi svilupparsi in regime di corsa perlopiù libera.
Al via Colombo si impossessava già della prima posizione, ma solo tagliando la prima curva sul polesitter del TDS Racing X Vaillante, affidata al via al bel prospetto Tijmen Van der Helm. A ranghi ristabiliti subito una prima safety car compattava le posizioni, seguita ben presto da una seconda.
Presto la leadership passava a United Autosports con Phil Hanson. Il team anglostatunitense però era costretto a cedere già alla prima sosta per un problema all’anteriore sinistra, ed era costretto ad iniziare una rincorsa basata sulle strategie.
Fra le LM P3 intanto, Inter-Europol, con la Ligier #13, prendeva il comando delle ostilità sul Cool Racing, con Mo Smith risucchiato nel gruppo. Anche in GTE la leadership derivante dalla pole di Pierre Ehret durava un battito d’ali ed il comando passava a Sarah Bovy con la Ferrari delle Iron Dames.
Il regime di gara libera, iniziato dopo circa 90’ di gara, vedeva la vettura di Prema issarsi davanti al povero Philippe Cimadomo, gentleman dell’equipaggio di testa – ricordiamo Pro/Am – subentrato a Van der Helm, che scivolava nelle retrovie. In questa fase alle spalle del leader Habsburg emergevano Cool Racing e soprattutto Panis Racing, i quali si alternavano nel ruolo di major contender insieme alla rientrante United Autosports grazie all’esperto Duncan Tappy.
In GTE invece la Bovy cedeva a Memo Gidley, bronze ranked di ultralusso, rientrante nel motorsport “che conta” dopo il tremendo incidente di Daytona 2014, che imponeva un passo tutto suo con la Ferrari #23 del Rinaldi Racing.
La fase centrale di gara vedeva Nico Jamin inseguire da vicino il campione in carica ELMS, che alla lunga manteneva e poi incrementava un piccolo ma necessario gap, corroborato nel finale da Deletraz, che pur uscendo dietro la vettura di Tappy si reimpossessava presto del comando.
Finale già scritto? Assolutamente no perchè nelle posizioni di rincalzo emergeva un imprevisto incomodo nelle forme dell’Algarve Pro Racing, sospinta dal talentino (l’ennesimo olandese) Bent Viscaal e dalla perfetta strategia ai box, alla fine riusciva ad impossessarsi della seconda piazza ai danni del Panis Racing.
Tra le Pro/Am, il passo di Jack Aitken del Racing Team Turkey è stato abbastanza per seminare la concorrenza, compresa la vettura di AF Corse, seconda al traguardo davanti al TDS.
Non parliamo poi delle altre due categorie, che hanno vissuto un finale al cardiopalma. La leadership delle LM P3 infatti, praticamente mai stata in discussione praticamente dal secondo giro, veniva insidiata dalla rimonta furiosa di Malthe Jakobsen, subentrato al volante della Ligier #17 del Cool Racing, che veniva coronata proprio all’ultimo giro.
Il pressing invece della Porsche Proton #77 nelle capaci mani di Gianmaria Bruni nei confronti di Nico Varrone del Rinaldi Racing invece non si portava a compimento e la Ferrari #23 transitava sul traguardo con appena 120 millesimi di vantaggio sulla 911.
Completa il podio tutto tedesco un’altra Porsche Proton, la #93 sospinta dal sempiterno Richard Lietz nonostante una sosta extra per la foratura (il comportamento delle Goodyear qui soprattutto sulle GT ha mostrato realmente il fianco a discrete critiche) e relativo spin sostenuta da Michael Fassbender nelle fasi iniziali. Primo podio quindi per l’attore pilota, un risultato ben diverso dal debutto avvenuto proprio qui nel 2020.
Prossimo appuntamento con l’European Le Mans Series sulle colline di Imola, fra un mese.
UPDATE: La Ligier LM P3 #13 di Inter-Europol è stata squalificata in quanto nelle verifiche post-gara è stato reperito un differenziale non conforme alle specifiche approvate. Il secondo posto di categoria viene quindi ereditato dalla vettura di United Autosports. Al team polacco verrà comunque consentito di ricorrere in appello.
Piero Lonardo
L’ordine di arrivo della 4 Ore di Le Castellet
Foto: Piero Lonardo, Roberto Beretta