È finita con il trionfo dei primi in classifica questa tribolatissima 4 Ore di Portimao. Algarve Pro Racing, col secondo posto finale conquista il titolo dell’European Le Mans Series 2023 davanti ad United Autosports, che si consola con la vittoria di tappa e l’invito a Le Mans.
Una gara che sembrava compromessa dalle condizioni meteo alla fine fortunatamente si è potuta non solo riprendere, ma si è dimostrata una delle più avvincenti della serie europea, regalando emozioni sino alla bandiera a scacchi.
La pioggia caduta ininterrottamente dalla nottata infatti ha comportato un ritardo di ben 90’ rispetto alla schedule, ed è toccato alla vettura di servizio accompagnare le 40 macchine per un paio di giri fino alla scontata red flag, cosí da avviare il cronometro per cercare di scongiurare un esito parziale in termini di punteggio.
Al minuto 50, si è potuto proseguire realmente la corsa e, dopo qualche altra tornata dietro la Safety Car, Phil Hanson ha preso il comando delle operazioni su Paul Lafargue, il quale scivolava in quinta posizione. La pista ancora bagnata tradiva anche Alexandre Coigny del Cool Racing, contender in Pro/Am e soprattutto Renè Binder, che si era piazzato alle spalle dell’Oreca #22. La vetture del Duqueine risalirà comunque presto dietro la capolista.
Salih Yoluc, che aveva preso il comando delle Pro/AM ricedeva il comando a Giorgio Roda, mentre Matthew Richard Bell non aveva problemi a sbarazzarsi di Horst Felbermyr Jr, al via per RLR MSport. Ryan Hardwick infine manteneva il comando fra le GTE derivante dalla pole, salvo cedere in seguito all’attacco della Ferrari di Duncan Cameron, mentre la Porsche di Iron Lynx, altra contender al titolo di categoria, arrancava in fondfo allo schieramento.
Le speranze di titolo Pro/Am del Racing Team Turkey si infrangono al termine della seconda ora di gara, per il contatto procurato dalla Ferrari del JMW. Via libera allora al Nielsen Racing con Mathias Beche, mentre Mathieu Vaxivière iniziava la rimonta per AF Corse. Il pilota dell’Oreca #83 erediterà poi presto il comando per una penalità per pitstop infringement inflitta al temporaneo leader.
Alla metà gara Marino Sato, ora al timone per United Autosports, conduceva su Nico Pino e Tiemen van der Helm. James Allen dal canto suo, seppur ben accorto a non rimanere invischiato in situazioni problematiche, prendeva la terza piazza sulla vettura del Panis Racing.
Una seconda Safety Car alla metà della terza ora rischiava di scombinare le carte in tavola, ed il successivo passaround poneva a contatto i migliori, fra i quali rientrava il polesitter Paul-Loup Chatin. Frattanto le velleità di Nathanaël Berthon e del DKR in Pro/Am si scontravano con l’Oreca in rimonta di Malthe Jakobsen e l’Aston Martin di Gustav Birch.
Parlando di rimonte, era Ulysse de Pauw ad infiammare gli animi in GTE, e con la Ferrari #51 si metteva alla caccia delle Porsche Proton, tornate al comando con Alessio Picariello e Julian Andlauer.
Ma non era ancora finita. Gli ultimi fuochi li regalava United Autosports, prima con un testacoda di Nelson Piquet Jr, quindi con il sorpasso da parte di Jarvis su Chatin, che aveva tentato l’undercut. La gara del pilota di IDEC, che aveva avuto la meglio su Neel Jani, terminava poco dopo nella ghiaia di curva 8, mentre l’ex-campione WEC veniva penalizzato per un contatto su Job van Uitert, perdendo cosí la possibilità di andare a podio, che premiava col gradino basso proprio il team francese, dietro ad United Autosports e ad Algarve Pro Racing.
Frattanto Jakobsen si era lanciato all’inseguimento di Ben Barnicoat, incaricato dell’ultimo stint per AF Corse, e le cinque vetture di testa (tre Pro e due Pro/Am) viaggiavano con distacchi minimi. Il ricongiungimento però non arriverà mai e Francois Perrodo ed il connubio di lunga data con AF Corse potranno fregiarsi del primo titolo continentale dopo i quattro successi ottenuti finora nel WEC.
In LM P3, strada spianata per Eurointernational, che torna alla vittoria dal 2019. In GTE infine, vittoria e titolo anche per Proton Competition, che si aggiunge alla lista degli invitati alla prossima 24 Ore di Le Mans.
UPDATE: La Ferrari #51, originariamente classificata al secondo posto, è stata penalizzata per mancato rispetto dei limiti minimi di tempo guida. La Porsche #77 viene promossa al suo posto mentre il gradino basso del podio va alla Ferrari di Spirit of Race.
Domani la serie europea offrirà un posticipo con il primo rookie test, che metterà alla prova una serie di piloti, tra cui spicca la “prima volta” di Michael Fassbender su un’Oreca LM P2. La pista lusitana nei giorni successivi ospiterà ulteriori test privati, con sicuri protagonisti Proton, con la nuova Ford Mustang GT3, ed Iron Lynx con le Lamborghini Huracàn GT3 Evo.
Per tutti gli altri, l’arrivederci con l’ELMS è per l’8-9 aprile 2024 prossimo con il Prologo di Barcelona.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo