Archivi categoria: WEC

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WEC – Aston Martin chiude in GTE

La notizia era da tempo nell’aria, ma poco fa Aston Martin Racing ha annunciato lo stop al programma GTE nel World Endurance Championship.

La casa inglese lascia dopo sette stagioni coronate da 47 vittorie di classe, 103 podi e nove campionati vinti tra piloti e costruttori, compreso quello della stagione appena conclusa in GTE-Pro a cura di Nicki Thiim e Marco Sorensen.

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A Le Mans, sempre nella massima categoria GT, trionfo invece dell’altro equipaggio formato da Alex Lynn, Maxime Martin ed Harry Tincknell, a fare eco alla vittoria del 2017 di Darren Turner, Johnny Adam e Daniel Serra.

Garantite invece tutte le attività clienti grazie alla revisione del contratto con Prodrive. La struttura diretta da David Richards continuerà ad assistere le Vantage dell’ultima generazione impegnate nel WeatherTech Sportscar Championship, nell’Intercontinental GT Challenge e nel GT World Challenge.

Ovviamente il ritiro definitivo dal WEC dopo l’ancora precedente stop del programma Valkyrie Hypercar segue l’entrata in forma diretta del marchio inglese in Formula 1, e lascia le sole Porsche e Ferrari a competere tra le GTE nella stagione entrante.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Albuquerque anche nel 2021 con United Autosports

Filipe Albuquerque e Phil Hanson sono pronti a difendere il titolo conquistato nel 2020 tra le LM P2 nel World Endurance Championship.

L’accoppiata anglo-portoghese tornerà infatti anche nella season 9 della massima competizione endurance FIA a bordo di un’Oreca 07 per United Autosports. A coadiuvare l’accoppiata, vincente anche nell’European Le Mans Series e soprattutto alla 24 Ore di Le Mans, non più Paul di Resta (nella foto di copertina, sul podio della classica della Sarthe) ma Fabio Scherer.

Scherer

Hanson, divenuto pilota gold ranked al termine della stagione appena conclusa, lascerà il posto del silver driver obbligatorio alla giovane promessa svizzera, proveniente dal DTM.

Tutto da verificare, a seguito del recente spostamento della gara di Long Beach del WeatherTech USCC, dove Albuquerque funge da pilota ufficiale del Wayne Taylor Racing al fianco di Ricky Taylor, il conflitto di date con la 6 Ore del Fuji, quinto appuntamento della serie mondiale.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, United Autosports

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WEC/USCC – Anche Porsche nel 2023 con una LMDh

Si attendeva solo l’annuncio ufficiale, che non è arrivato in occasione della tradizionale Night of the Champions, ancorchè virtuale, della scorsa settimana, ma il consiglio di amministrazione Porsche ha dato ora il via libera al programma LMDh, obiettivo 2023.

Porsche quindi potrà quindi partecipare nuovamente al WEC alla 24 Ore di Le Mans nella classe top, dove ha trionfato di recente nel triennio 2015-2017 con la 919 Hybrid, ma anche alla 12 Ore di Sebring, da dove manca dalla mitica RS Spyder de primi anni 2000, e alla Rolex 24 at Daytona, dove il successo assoluto manca dal lontano 1991, fiori all’occhiello del WeatherTech SportsCar Championship.

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Il regolamento tecnico comune predisposto da ACO ed IMSA permetterà quindi potenzialmente, a partire dal 2023, scontri al vertice nelle gare di durata tra Toyota, Peugeot, Audi e Porsche, cui si aggiungeranno sicuramente altre realtà importanti, non dimenticando l’effort di Cameron Glickenhaus e, forse, di ByKolles ed Alpine, sui circuiti di tutto il mondo.

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La domanda che tutti gli appassionati, non solo italiani, si stanno facendo, è se e quando Ferrari si aggiungerà a questo club. Più volte sono state recepite dalla stampa parole di apertura da parte del responsabile delle Attività Sportive GT del Cavallino, Antonello Coletta, ma sappiamo che un’eventuale luce verde dovrà passare attraverso un processo autorizzativo che dovrà valutare diversi aspetti, tra cui non ultimi i tagli di budget imposti dal regolamento della F1 a partire dal 2022. Non dimentichiamoci infine che ora come ora la Ferrari che ha le potenzialità di giocarsela sempre per la vittoria in tutti i campionati è proprio la 488, nelle versioni GTE e GT3.

Piero Lonardo

Foto: Porsche

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WEC – Ecco la Peugeot Hypercar “a nudo”

Svelati ai media i primi dettagli tecnici della Peugeot Hypercar, attesa contender in chiave 2023 del World Endurance Championship.

Peugeot Sport si è affidata alla collaborazione di partner importanti quali Total e della sua sussidiaria Saft per lo sviluppo di lubrificanti e batterie.

La nuova LMH sarà spinta da un propulsore ibrido denominato Peugeot Hybrid4 500KW, che unirà un motore V6 biturbo a benzina da 2,6 litri a 90° capace di produrre 500 kW, pari a 680 HP montato nella parte posteriore, accoppiato ad un generatore anteriore della potenza di 200 kW.

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La trasmissione sarà affidata ad un cambio sequenziale a sette marce, che gestirà su tutte e quattro le ruote la potenza del sistema realizzato sotto la direzione di François Coudrain, direttore del programma motoristico Peugeot Sport per il WEC. Lo stesso Coudrain ha giustificato la scelta di uno snello V6 biturbo rispetto ai tradizionali come “il miglior compromesso tra tecnologia, peso, disposizione degli accessori, affidabilità e prestazioni.”

Il motore elettrico beneficia dell’esperienza del gruppo PSA nella mobilità elettrica, trasferita anche nelle corse nel WRC e in Formula E, e sarà gestito mediante un cambio monomarcia ultraleggero e ad alta efficienza capace di trasferirvi mediante un inverter dell’ultima generazione la potenza delle batterie.

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Le batterie ad alta densità sviluppate dalla Saft secondo le specifiche di Peugeot Sport e saranno allocate in un involucro di carbonio posto alle spalle del pilota e sotto il serbatoio del carburante.

Il sistema ibrido dovrà poter lavorare in perfetta simbiosi, poiché, secondo le specifiche imposte dal regolamento WEC, la potenza massima delle Hypercar ibride non potrà essere mai maggiore di 500 kW, salvo il raggiungimento di 15 kW extra alla fine dei rettilinei a batterie vuote, ed il motore elettrico non potrà attivarsi al sotto dei 120 Kmh, esclusa la pitlane, dove per raggiungere la velocità massima consentita di 60 Kmh, il pilota potrà optare per la propulsione termica, elettrica o ibrida.

Il gruppo propulsore dovrebbe effettuare i primi test nel corso della prima metà del 2021, prima di iniziare in test in pista, come da programma alla fine dell’anno prossimo.

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Chi invece ha già iniziato le prime simulazioni al banco del propulsore è Cameron Glickenhaus che, parallelamente agli sviluppi del telaio della nuova 007 LMH, ha presentato via social negli scorsi giorni delle immagini del motore realizzato per conto del costruttore statunitense da parte di Pipo Moteur.

Glickenhaus conta di essere al via della prossima 24 Ore di Le Mans con due esemplari della nuova LMH.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport, Scuderia Cameron Glickenhaus

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WEC/USCC – Jani in, Christensen out per Porsche

In occasione della tradizionale premiazione della gestione sportiva Porsche, svolta per la prima volta quest’anno in forma digitale, sono stati definiti gli impegni per la prossima stagione. Invece dell’attesissimo annuncio del varo del programma LMDh, è stata annunciata una piccola rivoluzione tra gli equipaggi GT della casa di Stoccarda.

A farne le spese in primis Michael Christensen, che ha perso il posto tra i “regular” GTE-Pro del World Endurance Championship in favore di Neel Jani al fianco della 911 RSR-19 #92 al fianco di Kevin Estre.

Il campione WEC 2016 ha debuttato tra le GTE all’ultima 12 Ore di Sebring, conquistando il secondo posto dietro l’altra Porsche trionfatrice in GTLM. Immutato invece l’equipaggio della #91 composto da Gianmaria Bruni e Richard Lietz.

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Giubilati dal roster del factory driver anche Sven Muller, Patrick Pilet, Earl Bamber e Dirk Werner. Come noto il costruttore tedesco ha chiuso il programma GTLM nel WeatherTech SportsCar Championship; mentre Nick Tandy ha già trovato sistemazione presso la Corvette, ed Earl Bamber è pronto al debutto col proprio team con la versione GT3 R della 911 in partnership con Hardpoint, anche l’altro campione 2019 della GTLM, Laurens Vanthoor, dovrebbe essere impegnato insieme a team clienti, con un ruolo simile a quello svolto negli ultimi anni da Patrick Long, unico statunitense a figurare fra i works driver GT.

Promosso invece l’austriaco Thomas Preining, mentre il francese Julien Andlauer ed il turco Ayhancan Güven proseguiranno nel ruolo di Young Professional e Junior rispettivamente. La lista dei factory driver si completa, oltre al quartetto di piloti impegnati con la Formula E, con Matt Campbell, promosso lo scorso anno, ed i veterani Romain Dumas e Fred Makowiecki.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Aperte le iscrizioni per la serie mondiale e Le Mans. Addio Pesage?

Aperte da oggi le iscrizioni al World Endurance Championship e alla 24 Ore di Le Mans e fino al 14 febbraio 2021. Introdotte anche una serie di novità al regolamento sportivo per la Season 9 della serie mondiale, che come noto si dovrebbe chiudere all’interno del prossimo anno solare e consterà di 6 sole gare, Le Mans compresa.

La novità più importante riguarda le qualifiche, con l’abbandono della media sui due tentativi, sostituita da una più semplice ed immediata graduatoria dei giri più veloci effettuati. Il nuovo sistema, che sostituisce quello introdotto nel 2015 prevedrà due singole sessioni di 10 minuti ciascuna, dedicate ai prototipi (LMH, LM P1, LM P2) e alle GT (GTE-Pro, GTE-Am).

Per le GTE-Am, similmente a quanto adottato in IMSA, sarà il pilota bronze ad effettuare la qualifica e, qualora una vettura non riesca ad ottenere un tempo valido, verrà posta in fondo alla griglia, non più, come avveniva fino ad ora, si trattava di un prototipo, davanti alla migliore GT.

Nessuna variazione invece alle line-up delle LM P2, contrariamente a quanto annunciato la scorsa estate in un comunicato FIA. La categoria si conferma invece avrà un ulteriore posto sul podio riservato al migliore fra gli equipaggi Pro-Am (che presentano quindi almeno un pilota bronze).

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Relativamente al tema pitlane, pit-stop ed interventi sulla macchina, quest’area sarà soggetta a semplificazioni per aiutare il lavoro dei scrutinatori e degli stewards, anche se non è stato ancora non si conosce il come.

Leggermente ridotti anche i costi, col personale destinato alle nuove LMH, al primo dei cinque anni di omologazione, ridotto ad un massimo di 40 unità, ovvero 43 se dotate di sistema ibrido, esclusa ovviamente Le Mans.

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Una piccola ma significativa novità anche per la numerazione ed il design delle vetture, con numeri che potranno essere scelti sulla base di tre cifre (da 1 a 999, con il numero 1 destinato quale opzione per i campioni e in carica) e livree simili per team che schierano più di una vettura.

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L’altra novità più significativa riguarda la 24 Ore di Le Mans, il cui programma si ridurrà a 10 giorni complessivi compresa la Journée Test, come già riportato su queste pagine, partendo dalle verifiche tecniche, che si terranno il venerdì ed il sabato antecedenti i test collettivi, vale a dire il 4 ed il 5 giugno 2021, e saranno valide (finalmente!) sia per la Journée Test che per la 24 Ore vera e propria.

Non è chiaro se queste verifiche saranno pubbliche ovvero si terranno in circuito come quest’anno, ma maggiori dettagli sulla timetable della prossima edizione della 24 ore, comprese modifiche ad orari di prove libre e qualifiche, rivedute seguendo le indicazioni dei competitor, verranno diffusi ad inizio anno.

Istituito infine, sempre nell’ambito della 24 Ore, un nuovo premio che premierà l’impegno dei competitor sul tema della Responsabilità sociale e ambientale delle imprese (CSR), in particolare il progresso ottenuto dai competitor da un anno all’altro.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

HGRacing

WEC – Equipaggio tutto danese per High Class Racing con Jan Magnussen

Rivelata mercoledì la composizione dell’equipaggio di High Class Racing per il World Endurance Championship 2021.

La compagine battente bandiera danese punterà sui colori nazionali, schierando, oltre ai protagonisti dell’ELMS, Anders Fjordbach e Dennis Andersen, Jan Magnussen, nelle sei gare che compongono la stagione entrante della serie mondiale, compresa la 24 Ore di Le Mans.

Nella scorsa stagione High Class Racing ha schierato Andersen e Fjordbach per il quarto anno consecutivo nella serie europea, con il più recente highlight del terzo posto nella 4 Ore di Monza, mentre nella stagione del debutto nel WEC, Fjordbach è stato affiancato sulla Oreca 07 LM P2 #33 da Mark Patterson e dal pilota di riserva Toyota, Kenta Yamashita.

Ricordiamo che intorno a Magnussen, uscito quest’anno da Corvette Racing dopo una lunga militanza, era stato costruito sempre da High Class Racing un progetto, poi rientrato, con obiettivo l’ultima 24 Ore di Le Mans, col veterano 47enne poi costretto a ripiegare sulla Ferrari iscritta in GTE-Am del JMW per la sua 22ma partecipazione consecutiva alla classica della Sarthe.

Piero Lonardo

Foto: High Class Racing

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WEC/USCC – Regalo di Natale da Audi: ritorno con una LMDh nel 2023!

Con nella testa ancora le immagini drammatiche, seppure fortunatamente a lieto fine, dell’incidente di Grosjean a Sakhir, Audi ha deciso di fare agli appassionati del motorsport e dell’endurance in particolare un sontuoso regalo di Natale.

Julius Seebach, neo-capo delle attività sportive della casa dei quattro cerchi, come primo atto dal suo insediamento al posto di Dieter Gass, ha infatti modificato radicalmente il programma per le prossime stagioni, annunciando il ritorno alle competizioni di durata seguendola formula delle LMDh a partire dal 2023.

A farne le spese la Formula E, alla fine del 2021, dopo sei stagioni dell’impegno col ABT Sportsline ha comunque fruttato 12 vittorie su 69 gare disputate, compreso il titolo 2017-2018 conquistato con Lucas di Grassi, e l’ormai giubilato DTM.

La tanto auspicata convergenza tra le due serie mediante la nuova piattaforma LMDh, varata ad inizio 2020 di concerto tra l’ACO, l’Automobile Club de l’Ouest, patrocinatore del WEC e della 24 Ore di Le Mans, e l’IMSA, garante del WeatherTech SportsCar Championship, ha attirato le attenzioni del costruttore tedesco, uscito dalla serie mondiale FIA a fine 2016 come conseguenza del famoso “Dieselgate”.

Ora la conferma ufficiale, con Audi che nel giro di due anni si affiancherà a Toyota e Peugeot nella massima serie endurance, a Le Mans, e sicuramente nelle più prestigiose gare americane, quali la Rolex 24 at Daytona, la 12 Ore di Sebring e la Petit Le Mans.

Insieme al programma endurance, Seebach ha dato il via anche al programma Dakar, in questo caso a partire dall’edizione 2022.

Ricordiamo che Audi ha collezionato la bellezza di 13 vittorie quasi consecutive nella classica della Sarthe, dal 2000 al 2014, intervallate solo dal successo del programma parallelo Bentley nel 2003 e dall’unica vittoria della Peugeot 908 nel 2009.

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L’entrata in campo di Audi non può non porre ovviamente dei quesiti di ordine pratico sul futuro delle Hypercar, formula a cui Toyota ha aderito sin dall’origine, ma che ha visto fin qui un effort di rilievo solo da parte del costruttore nipponico, che ha già iniziato a svolgere i primi test in pista, oltre che della Scuderia Cameron Glickenhaus, con un altro OEM del calibro di Aston Martin a gettare la spugna appena dopo i primi collaudi in pista della sua Valkyrie.

Si profilano quindi almeno un paio di stagioni di estrema transizione, in cui il World Endurance Championship, una volta risolti i problemi di ordine pratico legati alla pandemia, dovrà cercare di fare quadrato con quel che passa il convento in tema di massime categorie prototipi (LMH, LM P1) e GTE-Pro.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Toyota

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WEC – Anticipata la Journée Test della prossima 24 Ore di Le Mans

L’ACO, Automobile Club de l’Ouest, patrocinatore tra l’altro della 24 Ore di Le Mans, ha reso noto nella giornata di lunedì il calendario delle attività 2021 del circuito della Sarthe.

Balza immediatamente all’occhio che i test collettivi obbligatori dell’89ma edizione della 24 Ore, la cosiddetta Journée Test, si svolgeranno la settimana antecedente, domenica 6 giugno 2021, alla gara, schedulata per il 12-13 giugno.

Si tratta di una modifica sostanziale al calendario dell’evento, che si allinea ad altre manifestazioni similari, rendendo sicuramente più fruibile a pubblico ed addetti ai lavori anche questa intera giornata dedicata alla messa a punto delle vetture.

Normalmente i test collettivi si svolgevano due settimane prima della gara, mentre il weekend precedente era dedicato alle verifiche tecniche pubbliche, il cosiddetto Pesage. Quest’anno, allo scopo di ridurre tempi e costi durante la pandemia, la giornata di test è stata cancellata, mentre le verifiche tecniche si sono svolte in forma privata, direttamente sul circuito. Al momento non si conosce ancora se il Pesage tornerà nel 2021 e in che formato.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Montoya full-season con DragonSpeed!

DragonSpeed ha annunciato poco fa con un tweet il suo ritorno nel World Endurance Championship con nientemeno che Juan Pablo Montoya al fianco di Henrik Hedman e Ben Hanley con una Oreca LM P2.

Il team di Elton Julian è già stato protagonista nella “Super-Season” 20218-2019 della serie mondiale schierando due vetture, una BR1 LM P1 a motore Gibson ed una Oreca LM P2, con la quale Anthony Davidson, Pastor Maldonado e Roberto Gonzalez si sono aggiudicati la 6 ore di Spa-Francorchamps 2019.

Per Montoya si profila invece il ritorno a Le Mans dopo l’esperienza del 2018 con United Autosports, coronata col terzo posto finale in LM P2, settimo assoluto, dopo le squalifiche a G-Drive e TDS, ed il ritiro di quest’anno, proprio con DragonSpeed.

L’impegno di DragonSpeed nel WEC si affianca al programma nell’European Le Mans Series, dove è protagonista dal 2016 ed ha supportato dal punto di vista tecnico l’anno successivo lo sforzo vincente del G-Drive, e alla Rolex 24 at Daytona, dove a gennaio tenterà di centrare il terzo successo consecutivo tra le LM P2.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo