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WEC – GTE-Am con cinque Ferrari sicure e una Aston per Keating

Continua la sarabanda di presentazioni anticipate rispetto all’entry list della nuova stagione del World Endurance Championship. Oggi tocca alla GTE-Am, con Ferrari che annuncia ben cinque 488 GTE Evo.

Due saranno le entry schierate direttamente da AF Corse, con i campioni in carica della categoria Francois Perrodo e Manu Collard i quali saranno affiancati sulla #83 da Alessio Rovera, fresco campione italiano GT Endurance al posto di Nicklas Nielsen. Sulla #54 invece si conferma l’equipaggio composto da Giancarlo Fisichella, Francesco Castellacci e Thomas Flohr.

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La terza vettura gestita dalla struttura piacentina sarà quella del Cetilar Racing, con Roberto Lacorte, Andrea Belicchi e Giorgio Sernagiotto che sfoggeranno sempre il numero portafortuna 47 anche se non saranno più al volante della Dallara LM P2 con la quale fra un paio di giorni inizieranno l’avventura in IMSA con la Roar Before the 24, i test collettivi obbligatori in vista della Rolex 24 at Daytona.

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Doppia new entry invece per Iron Lynx, che si presenta ai nastri di partenza della sua prima stagione nella serie mondiale dopo l’esperienza in European Le Mans Series e con le GT3 nella Michelin Le Mans Cup.

Sulla 488 contraddistinta dal #60 ci sarà uno dei campioni in carica di quest’ultima serie ad affrontare il proscenio mondiale, Rino Mastronardi, insieme a Claudio Schiavoni e al factory driver Matteo Cressoni. Nuovo numero di gara invece, l’85 per le “Iron Dames”, Michelle Gatting, Rahel Frey e Manuela Gostner.

Ben Keating dal canto suo lascia Project 1 e la Porsche per accasarsi con la Aston Martin vicecampione del TF Sport. Il gentleman texano sarà affiancato dal fido Felipe Fraga e dal giovane protagonista della Porsche Supercup, il portoghese con passaporto del Lussemburgo Dylan Pereira.

La Vantage #33 dovrebbe essere affiancata da una seconda entry che verrà annunciata in serata, alle 22. Facile intuire che si tratterà di una entry caratterizzata da una forte componente nordamericana.

Quest’ultimo equipaggio, insieme a quelli delle Porsche di Dempsey-Proton e Project 1, andrà a completare lo schieramento definitivo della GTE-Am per la Season 9.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, TF Sport

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WEC – Ferrari conferma l’impegno in GTE-Pro. Entra Realteam in LM P2

Ferrari sarà presente al via della prossima stagione del World Endurance Championship in GTE-Pro con due 488 GTE Evo schierate ancora una volta da AF Corse.

Al volante della #51 confermata l’affiatatissima coppia formata da Alessandro Pier Guidi e James Calado, mentre sulla seconda vettura nuovo numero, il #52, e nuovo compagno full-time per Miguel Molina, nella persona di Daniel Serra.

Davide Rigon, che ha fatto parte della line-up a partire dal 2016, oltre all’impegno nel GT World Challenge e nell’Asian Le Mans Series, continuerà a svolgere il ruolo di terzo pilota nelle gare lunghe, senza abbandonare il ruolo al simulatore, suo dal 2014 nell’ambito della Scuderia. La terza guida della #51 verrà definita più avanti.

Ricordiamo che la lotta in GTE-Pro quest’anno sarà ristretta alle vetture del Cavallino e alle Porsche.

Relteam

Presentato inoltre anche l’equipaggio di Realteam Racing. Il team svizzero, che darà il cambio a Cool Racing, che sappiamo già assente dalla season 9, farà il salto dall’European Le Mans Series e schiererà per tutta la stagione un’Oreca LM P2 una line-up di tutto rispetto.

Oltre al già noto Esteban Garcia sono stati infatti ingaggiati due piloti di livello assoluto quali Loic Duval e Norman Nato. Dal punto di vista logistico, Realteam si appoggerà, come per l’impegno in LM P3, al TDS.

Duval è stato ricordiamo vincitore assoluto a Le Mans nel 2013 con Audi, mentre Nato può vantare due vittorie e quattro podi nell’ultima stagione del WEC con Rebellion, tra cui spicca il secondo posto all’ultima Le Mans tra le due Toyota.

Ormai si attende solo l’ufficializzazione dell’entry list WEC, in programma giovedì 21 gennaio prossimo.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Realteam Racing

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WEC – In attesa della entry list, un video spiega cos’è una Hypercar

Cresce l’attesa per l’entry list della season 9 del World Endurance Championship e la serie mondiale FIA, patrocinata dall’ACO, ne approfitta per diffondere un teaser animato dedicato alle Hypercar.

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Nel video, intitolato semplicemente “What is a Hypercar?” vengono innanzi tutto descritte le caratteristiche tecniche della nuova classe regina dell’endurance, sia come LMH che LMDh, e vengono riportati ufficialmente i nomi dei costruttori che animeranno le gare nelle prossime stagioni.

ByKolles

Nella lista dei costruttori risulta anche ByKolles, ancorchè fin qui l’unico segno di vita da parte del team risale allo scorso settembre, col rendering che accompagnava la definizione del programma PMC Project LMH. Un po’ poco per ora, specie se confrontato alla recentissima presentazione Toyota e all’attenta diffusione via social delle fasi di lavorazione di Glickenhaus, ma attendiamo fiduciosi segni di vita dal costruttore austriaco.

Giovedì 21.01.2021, all’iconico orario delle 12.21, fuso dell’Europa centrale, forse avremo conferma anche del destino definitivo della 1.000 Miglia di Sebring, season opener della prossima stagione del WEC, in programma il 19 marzo prossimo, dopo la consueta sessione di test collettivi obbligatori.

Più voci danno praticamente per cancellata causa COVID la tappa statunitense, che già aveva subito il medesimo destino lo scorso anno, in favore di un più pratico inizio di stagione sul continente europeo, a Le Castellet o a Barcelona. L’organizzazione del WEC però ci aveva già stupito positivamente in condizioni simili in occasione del recente finale di stagione Bahrain, per cui è meglio non dare nulla per scontato.

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Frattanto, per tornare alle certezze, Jota Sport ha diffuso le nuove livree delle sue due Oreca LM P2 che disputeranno l’intera stagione con Antonio Felix da Costa, Roberto Gonzalez ed Anthony Davidson sulla entry #38 e con Sean Gelael, Tom Blomqvist ed il neotester MissionH24 Stoffel Vandoorne sulla #28.

Piero Lonardo

Il link al video diffuso da ACO e WEC

Foto: WEC, ByKolles, Jota Sport

World Endurance Championship

WEC – Rivelata la Toyota Hypercar coi “colori di guerra”

Come preannunciato da diverse settimane, alle 00.00 del 15 gennaio è stata rivelata al pubblico e ai media la versione ufficiale della nuova Toyota GR010 HYBRID.

Insieme alle foto, che la ritraggono (finalmente) nella livrea che verrà utilizzata nella season 9 del World Endurance Championship e alla 24 Ore di Le Mans.

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La GR010 HYBRID è stata sviluppata nel corso degli ultimi 18 mesi in collaborazione tra gli ingegneri del quartier generale del team a Colonia e gli esperti di trazione ibrida situati in Giappone ad Higashi-Fuji.

 

La nuova Hypercar, sviluppata a partire dalla GR Super Sport presentata oramai 2 anni or sono, incorpora un sistema a trazione integrale ibrido con un motore 3,5 litri V6 biturbo capace di generare 686PS all’asse posteriore che, insieme ai 272 PS del generatore sviluppato da AISIN AW e DENSO all’asse anteriore. La potenza totale è come da regolamento fissata a 500 kW massimi, pari a 680 PS mediante una sofisticata elettronica che riduce la potenza globale in funzione della quantità del boost ibrido prodotto.

World Endurance Championship

 

Confermata come da indiscrezioni tutta la line-up dei piloti attuale, con i campioni in carica Josè Maria Lopez, Kamui Kobayashi e Mike Conway sulla GR010 #7 e Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Kazuki Nakajima sulla #8, così come il test and reserve driver, Nicky de Vries.

World Endurance Championship

E’ stato svolto un intenso programma di sviluppo della nuova GR010 HYBRID con due sessioni di test della durata di tre giorni ciascuno per permettere al team di adattarsi al nuovo regolamento che prevede modifiche significative in termini di performance e filosofia.

In funzione della riduzione di costi imposta dal nuovo regolamento, la nuova GR010 HYBRID è 162kg più pesante e con il 32% di potenza in meno della TS050 HYBRID che l’ha preceduta. I tempi a Le Mans dovrebbero essere di circa 10” più lenti, e anche le dimensioni sono maggiori della TS050 Hybrid, la nuova arma del costruttore giapponese è infatti 250mm più lunga, 100mm più larga e 100mm più alta.

La nuova Toyota non proporrà per la prima volta dall’inizio della sua avventura ibrida un generatore posteriore; l’unica singola MGU ammessa sarà allocata sull’asse anteriore e ciò significa che apparirà uno starter così come freni posteriori completamente idraulici, senza l’aiuto pertanto del sistema ibrido.

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Dal punto di vista aerodinamico, il nuovo regolamento permette un’unica configurazione omologata, pertanto la GR010 HYBRID gareggerà con il medesimo bodywork in circuiti che richiederebbero minore o maggiore downforce. Solo l’ala posteriore, sempre come da regolamento, potrà essere modificata.

Per la prima volta inoltre, la classe regina WEC e di Le Mans sarà sottoposto ad un totale balance of performance; ciò significa che le performance di ogni vettura potrà essere modificata gara per gara, regolando opportunamente l’utilizzo dell’energia ed il peso per avere come obiettivo identiche performance potenziali per ogni macchina. Il comunicato cita testualmente che ciò dovrebbe assicurare gare combattute fra TOYOTA GAZOO Racing ed i suoi competitor hypercar, Scuderia Cameron Glickenhaus e ByKolles Racing, così come Alpine con la sua LM P1.

World Endurance Championship

Esteriormente la nuova GR010 Hybrid ricorda, soprattutto all’anteriore, l’Acura ARX05 trionfatrice nelle ultime due stagioni del WeatherTech SportsCar Championship, realizzata su base Oreca. Per il resto, sono tante le similitudini in tema di aerodinamica, con le vetture che l’hanno preceduta, segno di una continuità nello sviluppo da parte dei tecnici Toyota.

World Endurance Championship

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing

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WEC – Jota raddoppia con i vicecampioni 2020

E’ ancora Jota Sport a movimentare l’off-season del World Endurance Championship. E’ infatti notizia di poco fa che la squadra di Simon Dolan ha confermato per la Season 9 i tre vicecampioni della LM P2: Antonio Felix da Costa, Roberto Gonzalez ed Anthony Davidson.

Il 29enne portoghese è reduce da una stagione scintillante che lo ha visto risplendere, oltre che in endurance, anche in Formula E, dove ha conquistato il titolo con tre vittorie su undici gare insieme al team DS Techeetah.

Davidson dal canto suo non ha bisogno di presentazioni: campione del mondo con Toyota nel 2014, si è aggiudicato in totale 10 gare con le LM P1 del costruttore nipponico. Il 41enne driver britannico ha inoltre sfiorato più volte il successo assoluto alla 24 Ore di Le Mans, dove è arrivato tre volte a podio nel 2013, 2014 e 2017, ma soprattutto nel 2016, quando il compagno di squadra Kazuki Nakajima fu costretto a rallentare e fermarsi a pochi minuti dalla bandiera a scacchi.

Gonzalez infine si avvia alla sua quinta stagione nella serie mondiale. Precedentemente al 2019 ha infatti militato con Manor e DragonSpeed, vincendo a Spa con la squadra diretta da Elton Julian nel penultimo appuntamento di Spa-Francorchamps, proprio insieme a Davidson.

Ricordiamo che l’altra entry di Jota Sport sarà composta da Sean Gelael, Tom Blomqvist e Stoffel Vandoorne.

L’entry list completa della Season 9 WEC sarà diffusa fra una settimana esatta il 21 gennaio alla ore 12.21, fuso orario dell’Europa centrale.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Ecco la Toyota GR010 Hypercar

Diffuse oggi alcune immagini della nuova Toyota Hypercar prese in fase di test a Le Castellet. A dire il vero già nelle settimane passate erano affiorati alcuni scatti della nuova arma del costruttore giapponese per il World Endurance Championship e la 24 Ore di Le Mans.

Solo oggi però si è appresa anche la sigla che accompagnerà la vettura, GR010, un chiaro riferimento al Gazoo Racing, la denominazione che ha preso alcuni anni fa l’organizzazione che segue le attività sportive Toyota, e che abbandona quel TS che ha accompagnato fino al termine della scorsa stagione tutti gli sforzi in ambito endurance dal lontano 1991.

Lo sviluppo della GR010, dopo la prima uscita a Le Castellet in ottobre, da cui sono state ricavate le foto, ancora in livrea camo, che riportiamo per dovere di cronaca, è poi proseguito durante gli scorsi mesi sui circuiti di Portimao e MotorLand Aragon.

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Ricordiamo che la presentazione ufficiale della vettura è prevista per venerdì 15; in quella sede dovrebbero anche essere confermati tutti e sei i piloti artefici del successo nell’ultima edizione del WEC: Brendon Hartley, Sebastien Buemi, Kazuki Nakajima, Josè Maria Lopez, Kamui Kobayashi e Mike Conway, più il test and reserve driver, recentemente appuntato, Nicky de Vries.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing

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WEC/Asian LMS – Jota finalizza con Gelael, Blomqvist e Vandoorne

Jota Sport, uno dei protagonisti da sempre del World Endurance Championship, ha annunciato la sua line-up per la Season 9. A dividersi il volante di un’Oreca LM P2 ci saranno Sean Gelael, Tom Blomqvist e Stoffel Vandoorne.

Gelael è reduce da quattro stagioni in F2 con Arden, Prema e DAMS che hanno fruttato un solo podio a Montecarlo nel 2018. Parallelamente, il driver indonesiano, appena 24enne, ha svolto il ruolo di test driver per Toro Rosso nel biennio 2017-2018.

Si contano però nel 2016 le prime e fin qui uniche esperienze con le ruote coperte, tutte in LM P2: prima in Asian Le Mans Series con Antonio Giovinazzi, vincitori dei due round finali di Buriram e Sepang con l’Oreca di Eurasia, e poi in European Le Mans Series, nel season opener di Silverstone con la BR dell’SMP Racing ed infine con la Ligier di Exreme Speed negli ultimi tre appuntamenti stagionali del WEC, coronati dal secondo posto di categoria a Shanghai.

Tom Blomqvist invece proviene da un biennio parziale in Formula E e da un’annata completa nel WeatherTech SportsCar Championship con le BMW M8 del team RLL, ma in precedenza aveva già condiviso il box con Gelael nel team Carlin nella stagione 2014 del FIA F3, dove sfiorò il titolo dietro Esteban Ocon e davanti a Max Verstappen. Due anni più tardi i due condivideranno anche l’abitacolo nel già citato podio di Shanghai 2016 WEC.

Come Blomqvist, anche Stoffel Vandoorne proviene dalla Formula E, dove nella passata stagione si è classificato secondo alle spalle dell’impendibile Antonio Felix da Costa. Il 28enne pilota belga, campione GP2 2015 e titolare in McLaren F1 nei due anni successivi, può però vantare un podio assoluto alla 24 Ore di Le Mans alla sua sola seconda apparizione tra le ruote coperte nell’atto finale della Super-Season 2018-2019.

La stessa line-up debutterà nei due weekend di Abu Dhabi dell’Asian Le Mans Series in programma ad Abu Dhabi il 4-6 ed il 19-20 febbraio prossimi.

Le due vetture di Jota Sport nella passate stagione del WEC si sono piazzate alle spalle dell’imprendibile Oreca di United Autosports, centrando la vittoria di categoria a Shanghai ed in Bahrain.

Piero Lonardo

Foto: Jota Sport

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WEC/ELMS – Frédéric Lequien nuovo boss LMEM

Ufficializzato il nome del nuovo direttore generale della Le Mans Endurance Management, l’organizzazione che dirige il World Endurance Championship e l’European Le Mans Series, in Frédéric Lequien.

Il 48enne parigino ha iniziato la propria carriera nel mondo della pubblicità, gestendo a partire dal 2000 per Eurosport International la componente delle sponsorizzazioni e dei rapporti con i circuiti nei cosiddetti LG Super Racing Weekends che all’epoca portarono assieme FIA GT, ETCC e le World Series by Renault.

Successivamente Lequien ha svolto il ruolo di direttore aggiunto alla Dakar per conto della Amaury Sport Organisation (ASO) dal 2005 al 2011, per poi mettersi in proprio con la sua Bullitt Sport, agenzia che si occupa dell’organizzazione di eventi sportivi e di strategie di marketing.

A cura anche della Bullitt Sport l’organizzazione del Silk Way Rally, il rally-raid che attraversa Russia, Mongolia e Cina, e che nel prossimo luglio giungerà all’undicesima edizione.

Una scelta esterna quindi al mondo ACO quella di Lequien, che succede a Gérard Neveu, attuale CEO della Le Mans Esports Series.

Ricordiamo che a fine 2021 scadrà il terzo ed ultimo mandato di Jean Todt quale presidente della FIA: per il 55enne Neveu e per Pierre Fillon, presidente dell’ACO, classe 1958, potrebbe profilarsi un clamoroso avanzamento di carriera.

Piero Lonardo

Foto: ACO

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WEC – Inter-Europol completa con Brundle e Van der Zande, più Castroneves a Sebring

Inter-Europol Competition prosegue la sua marcia di avvicinamento alla prossima stagione annunciando la line-up completa per il proprio debutto nel World Endurance Championship tra le LM P2.

Ad affiancare il pilota “di casa” Kuba Smiechowscki ci saranno per tutta la stagione due professionisti del calibro di Alex Brundle e Renger van der Zande. Il 30enne figlio d’arte, vicecampione della categoria nel 2013, è reduce da una stagione al top nell’European Le Mans Series nelle fila di United Autosports, dove ha conquistato la piazza d’onore alle spalle dell’altra vettura del team insieme alla vittoria nel season opener di Le Castellet.

Inter Europol Competition Oreca LMP impressionPer Van der Zande si tratta invece del ritorno in pianta stabile nella serie mondiale dopo il primo exploit con la Lotus LM P2 a Spa nel 2012 e alla stagione quasi completa nel 2018-2019 con la BR del DragonSpeed, team col quale ha disputato, oltre alle due Le Mans della “Super-Season”, anche la scorsa edizione.

Il driver olandese però non potrà essere disponibile per la 1.000 Miglia di Sebring a causa dell’impegno concomitante con la Cadillac DPi del Team Ganassi, per cui per la classica della Florida è stato ingaggiato un rinforzo d’eccezione nella persona di Helio Castroneves, tre volte vincitore della Indy 500 e neocampione del WeatherTech SportsCar Championship proprio davanti a van der Zande.

Ricordiamo che Inter-Europol sarà presente anche alla prossima Rolex 24 at Daytona, sempre con una Oreca LM P2, con un equipaggio ancora da confermare sempre intorno al bronze ranked Smiechowski, mentre in ELMS conta di schierare almeno una delle sue due Ligier LM P3. Ancora invece nessuna certezza sul programma in Asian Le Mans Series del team battente bandiera polacca, serie che come noto quest’anno si dipanerà su quattro gare in due weekend, tutte sul circuito di Abu Dhabi.

Piero Lonardo

Foto: Inter-Europol

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WEC – Glickenhaus salta Sebring ma ingaggia Joest e Sauber

Jim Glickenhaus ha già dimostrato di non volere scherzare riguardo al proprio programma HyperCar WEC, e dopo aver diffuso ulteriori immagini della fase di sviluppo della sua 007 LMH, ha annunciato un paio di novità importanti inerenti il futuro agonistico della vettura.

Glickenhaus ha innanzi tutto dichiarato che salterà il season opener di Sebring “Un primo motivo – ha commentato il team owner ad un noto media statunitense – è che penso che il WEC, mia personale opinione ovviamente, cancellerà la gara. Secondariamente, per correre devi omologare la vettura, e per fare ciò devi concluderne lo sviluppo e verificare che sia conforme al regolamento. L’ACO è consapevole che non correremo a Sebring e hanno compreso questa scelta perché desiderano che noi abbiamo una buona macchina tanto per cominciare.”

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I due esemplari della SCG 007 LMH dovrebbero essere completati nel corso del mese per potere effettuare i necessari test in pista per tutto il mese di febbraio, compreso un test di durata di 30 ore, e finalizzare così la vettura. A seguire verrà effettuata la scelta dei sei-sette piloti che correranno nel programma a partire da Spa.

“Penso sia corretto dire che i piloti che gareggeranno in LMH proverranno dalla Formula 1, dalle LM P1 o dalle LM P2. – ha dichiarato Glicknhaus – Sarà un misto di piloti sperimentati e di giovani veloci e promettenti. Con i migliori piloti del mondo che vogliono vincere Le Mans, non sarà difficile. Abbiamo nomi sorprendenti che vogliono provare, e quindi avremo degli eccellenti piloti. L’unica incognita è la situazione del COVID, perché vorremmo utilizzare anche piloti statunitensi, ma ciò non sarebbe pratico almeno sin quando non verranno regolamentati i viaggi intercontinentali, e finchè le persone non potranno essere vaccinate, sarà molto difficile”.

Ad accompagnare Glickenhaus in questa nuova avventura altri due partners d’eccezione, Sauber e Joest Racing. I primi si occuperanno dello sviluppo aerodinamico della vettura presso la galleria del vento di Hinwil, mentre il team tedesco fornirà il proprio supporto tecnico e logistico.

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Joest dopo i 18 spettacolari anni con Audi, è reduce dall’impegno con Mazda e Multimatic nel WeatherTech SportsCar Championship conclusosi nel marzo scorso. Glickenhaus he precisato che non si tratterà di vetture iscritte da Joest, ed il personale in pista farà capo ad egli stesso ed al direttore sportivo del programma WEC SCG, Luca Cianchetti.

Oltre all’esperienza di queste due strutture e dell’italianissima Podium Advanced Technologies, nei cui stabilimenti si sta completando la costruzione delle SCG 007 LMH, Glickenhaus pone molta fiducia in Michelin, fornitore unico di pneumatici per la categoria Hypercar, con la quale ha già corso con successo alla 24 Ore del Nurburgring e, tramite la consociata BFGoodrich, alla recente Baja 1000, così come nella competitività nei confronti di Toyota, unico altro costruttore fin qui committato alla categoria, che presenterà in forma ufficiale la propria vettura il 15 gennaio prossimo.

La 007 LMH sarà infatti, a differenza dell’hypercar giapponese, una vettura non ibrida. “Il vantaggio delle macchine ibride – ha puntualizzato Glickenhaus – consiste nel fatto che possono avere quattro ruote motrici, e quindi minor consumo dei pneumatici. Penso che l’ACO ed il WEC saranno corretti con noi perché ci vogliono competitivi, come penso anche Toyota”.

“Le simulazioni che abbiamo condotto hanno fornito buoni risultati e con i pneumatici siamo in linea con le aspettative di WEC ed ACO e, considerando che anche Michelin andrà a migliorarsi, pensiamo di correre a Spa con quattro cambi, ma le prime due gare saranno comunque per tutti noi un banco di prova notevole.”

La 6 Ore di Spa-Francorchamps è in programma il 1° maggio prossimo mentre la 1.000 Miglia di Sebring, atto iniziale della Season 9 del WEC, il 19 marzo.

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Foto: Scuderia Cameron Glickenhaus