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IMSA – Il punto dopo Sebring: Porsche imbattibili?

Porsche sabato ha riportato la vittoria nella 12 ore di Sebring. Si tratta del secondo successo in altrettante gare dopo Daytona delle 963 Penske in due delle gare più difficili del calendario IMSA, questa volta coronata addirittura da una doppietta, risultato fallito per un soffio nel season opener.

Le 963 ufficiali hanno letteralmente scherzato con gli avversari, similmente al biennio in cui la squadra gestiva le Acura DPi ufficiali maramaldeggiando con Castroneves e Montoya; la differenza sostanziale sta peró nel fatto che nel 2019-2020 Penske ha costruito il proprio vantaggio sulle gare sprint, mentre al momento non si vede la fine di questo dominio.

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Gli avversari più accreditati: Cadillac, BMW ed Acura, fin qui non si sono mai dimostrate all’altezza e hanno perso terreno a causa di incidenti, a volte dettati dall’ansia di rimanere a contatto dei battistrada, come il contatto ai box fra Tom Blomqvist e Philipp Eng a tre quarti di gara, senza rivangare il demolition derby delle GTP alla Rolex 24.

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All’unica vettura apparentemente capace di impensierire le Porsche ufficiali, vale a dire la Cadillac del Whelen Racing è stato concesso di fare la lepre dopo l’errore della direzione gara che nelle prime fasi ha aperto la corsia box in ritardo dopo l’incidente della Ferrari di Triarsi Competizione, impendendo ai primi di approfittare della relativa neutralizzazione.

Non entriamo invece nel merito del “contatto/non contatto” tra Ricky Taylor e la suddetta Ferrari, che ha destato notevoli polemiche soprattutto da parte di papà Wayne, che in ogni caso non le ha mandate a dire alla direzione gara ai microfoni IMSA dopo la penalità ricevuta.

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Il risultato è che ora la Porsche #7 conduce a punteggio quasi pieno (mancano le due pole position di BMW) con 760 punti contro i 669 della vettura gemella ed i 587 delle due Acura. Vedremo nella prossima doppia trasferta californiana se Cadillac riuscirà a ripetere il miracolo di strategia dello scorso anno ed avvicinarsi cosí ai battistrada, grazie al regolamento IMSA che – differentemente dal WEC – premia in egual modo sia le gare di lunga durata che le gare sprint.

Nasr, Vanthoor e Tandy conducono anche la classifica della Michelin Endurance Cup, con 31 punti contro i 23 dell’equipaggio dell’Acura #60.

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In GTD Pro, la strategia al risparmio delle Ford questa volta non ha pagato, e l’unica Porsche ha avuto la meglio sulle due BMW. L’equipaggio della Mustang #65, vincitrice a Daytona, continua comunque a condurre con 653 punti contro i 636 di “Rexy”.

Nella MEC invece sono i due equipaggi di BMW a condurre, con 27 e 23 lunghezze contro i 22 della Porsche campione in carica.

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La classifica delle LM P2 premia invece la continuità, e vede la line-up del Riley precedere di due lunghezze (645 contro 643) i vincitori di Daytona di United Autosports, grazie ai due piazzamenti (2° e 4° posto) fin qui rimediati. Il team angloamericano conduce invece la graduatoria delle gare lunghe a pari merito con Inter-Europol, che ieri hanno conquistato il primo successo in autonomia dopo il titolo 2024 gestito insieme al PR1 Mathiasen.

Anche qui si è sviluppato un piccolo giallo, perchè Tom Dillmann, al volante della vettura Inter-Europol, nell’ultima Full Course Yellow, avrebbe approfittato, insieme Malthe Jakobsen di Crowdstrike by APR e a Felipe Fraga del Riley, della pitlane aperta in regime di wave-by. Sebastien Bourdais, in qul momento al comando per Tower Motorsports, cosí come Paul di Resta di United Autosports e Mikkel Jensen del TDS Racing erano invece già stati richiamarti ai box, prevedendo la neutralizzazione.

Il risultato è che le Oreca #04 e #43 si sono ritrovate davanti, e Dillmann ha potuto gestire il vantaggio acquisito fino al traguardo dopo la penalità assegnata a Jakobsen per aver mandato in testacoda la Corvette AWA. Inutile dire che Bourdais, dopo la squalifica di Daytona, non era propriamente felice del risultato, cosí come anche al TDS.

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Infine in GTD sembra diversi ripetere il ritornello dello scorso anno con le Mercedes in spolvero; soprattutto quella del Winward, capace di rimontare per l’ennesima volta una penalità per andare a vincere. L’equipaggio dell’AMG GT3 #57 conduce infatti con 690 punti contro i 649 dello Heart of Racing ed i 633 del Wright Motorsports. Il team dell’Ohio funge da seconda forza nella classifica delle gare lunghe insieme ad AF Corse e AWA Racing con 20 punti. Al top, un po’ a sorpresa, c’è Inception Racing con 21.

Fatto curioso: a distanza di giorni, non è ancora stata pubblicata la classifica definitiva della gara: memori di Daytona, potrebbero esserci in ballo penalizzazioni che potrebbero modificare queste classifiche….

In ogni caso, per la prossima tappa dell’Endurance Cup bisognerà aspettare la 6 Ore del Glen post-Le Mans a fine giugno, ma un solo mese ci separa dalla showcase di Long Beach che vedrà in azione GTP e GTD.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte – Car Racing Reporter

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WEC – Button: “Speriamo di vincere, non ci sono scuse”

Poco prima delle Libere 1 della 1812 km del Qatar abbiamo avuto l’opportunità di incontrare i piloti di Cadillac Jota, une delle vetture favorite, almeno stando ai dati del Prologo.

Per primo Jenson Button, al secondo anno con Jota:

Amo correre ed il suono delle auto – ha immediatamente affermato  il campione del mondo di F1 2009 – le competizioni di durata mi sono sempre piaciute e stiamo vivendo un’era speciale. Avere così tante Hypercar è incredibile e c’è sempre la possibilità di vincere.”

Com’è stato passare da Porsche a Cadillac?

“Qui sono riuscito ad effettuare circa 40 giri con la Cadillac pur avendo saltato il test della squadra di Abu Dhabi. La macchina è sicuramente diversa da guidare e la squadra sta imparando gradualmente; ovviamente speriamo di vincere con questo programma, non ci sono scuse. La storia di JOTA nel WEC è incredibile con almeno una vittoria in ogni anno, speriamo di continuare.”

Ti abbiamo visto nel paddock, sempre con il sorriso. Qual’è la differenza tra la LMP1 e l’Hypercar?

“La LMP1 di SMP era veloce e aveva tanta downforce, ma non potevi competere contro Toyota. Il terzo posto di Le Mans è stato il massimo ottenibile. Ora tutti invece possono competere, ed è sicuramente differente lottare per il podio con così tanti costruttori. GM ha realizzato un ottimo prodotto come abbiamo visto anche in IMSA, vediamo cosa succederà nel Mondiale.”

Che impegno hai ora con Hertz JOTA Cadillac?

“Per ora ho un impegno annuale. Sono contento ed emozionato per la stagione e vedremo cosa succederà nei prossimi mesi ma ci sono talmente tante cose da fare nella vita…”

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In seguito abbiamo scambiato qualche parola con Earl Bamber, il più giovane tra gli equipaggi Cadillac, nonostante una vittoria assoluta a Le Mans con Porsche nel 2017.

Ci sono differenze rispetto all’anno scorso con CGR?

“Con Chip Ganassi Racing ci sono molte differenze, ma anche tante somiglianze. Lavoriamo con molte persone di GM che conosciamo. Stiamo sicuramente lavorando tutti come un unico team, non solo JOTA quindi, ma anche con Action Express e Wayne Taylor Racing, con cui abbiamo un continuo scambio di informazioni.”

Quanto ti è difficile gestirti tra il WEC e gli States, dove sei pure pilota ufficiale Cadillac?

“In realtà, non è così male perché ora vivo negli USA, quindi è molto facile arrivare alle gare e non è diverso da quello che ero abituato a fare prima.  Sai, quando vedi persone che fanno 25 gare GT all’anno, penso che sia più impegnativo di quello che facciamo qui. Ma mi piace. È anche molto bello perché si guida molto in macchina.”

In tutto questo gestisci anche un tuo team l’EBM: come riesci a fare tutto? 

“Eh non da solo; per il team ho ottime persone che mi aiutano. Quindi sai, in realtà non ho bisogno di recarmi sempre in pista. E’ un progetto divertente che mi aiuta davvero con le corse perché imparo tanto sugli aspetti tecnici e sono tutte conoscenze che posso trasferire in pista.”

Quindi rischiamo di vederti presto dall’altra del muretto?

“Non tanto presto (ride)”

Interviste raccolte da Piero Lonardo ed elaborate da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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IMSA – La Ferrari Conquest al top nella prima giornata dei test di Sebring

Iniziati ieri i test collettivi propedeutici alla 73ma edizione della 12 Ore di Sebring, secondo atto del WeatherTech SportsCar Championship 2025.

Come da programma, la prima giornata è stata riservata alle GT: due le addizioni rispetto all’entry list provvisoria diffusa nei giorni scorsi, la prima riguarda la Lexus #12 per Parker Thompson, Jack Hawksworth, Frankie Montecalvo, insieme a Ben Barnicoat. Quest’ultimo, già listato sulla RC F GT3 #14 iscritta in GTD Pro, è reduce dal successo di domenica a Dubai nell’Asian Le Mans Series. La vettura citata non ha però preso la pista nelle prime due sessioni.

La seconda macchina originariamente non prevista è la Ferrari del Conquest Racing, e proprio questa, nelle mani di Jan Heylen, è risultata la più veloce al termine delle due sessioni a disposizione col tempo di 2.01.737, dopo aver primeggiato anche nel primo turno.

La 296 GT3 #34 è stata iscritta a questi test anche per Jaden Conwright, noto per essere stato il primo pilota a far parte del programma IMSA Diverse Driver Scholarship, ma dovrebbe vedere al volante per tutta la stagione Manny Franco e Daniel Serra, indisponibili per queste date, con Cedric Sbirrazzuoli e Giacomo Altoè a completare la line-up della squadra diretta da Eric Bachelart alla Rolex24.

A seguire le tre Mercedes di Korthoff Competition Motors, Lone Star Racing e Winward Racing, con distacchi all’interno di 4 decimi per Maxi Goetz, Scott Andrews e Phil Ellis rispettivamente.

Al top nelle GTD Pro, classe gravata più di altre dalle tante assenze, la Lexus con Aaron Telitz, autore di 2.02.829, appena l’ottava prestazione assoluta di questo day 1, a precedere le due Ford Multimatic di Ben Barker, al ritorno dopo l’incidente alla clavicola, e Christopher Mies.

La sessione del mattino ha visto due interruzioni propiziate dalla Porsche di AO Racing e dalla Lamborghini del Forte Racing. Entrambe le vetture hanno in seguito ripreso la pista.

Da oggi si riparte a capacità completa. Iscritta all’ultimo momento anche la Lamborghini SC63, di cui inizialmente non si aveva traccia, per Romain Grosjean ed Andrea Caldarelli. I nomi di Philipp Eng e Robin Frijns sono stati invece eliminati dagli equipaggi delle due BMW M Hybrid V8.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

I risultati combinati del Day 1

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ELMS – Milesi non fallisce nelle qualifiche di Portimao e si avvicina ai leader. Roda e Bovy si ripetono in LM P2 Pro/Am e GT3

Charles Milesi è un uomo in missione e lo ha dimostrato per tutta la giornata a Portimao, chiudendo in bellezza con la seconda pole stagionale nell’European Le Mans Series 2024 dopo Imola.

Il pilota di Panis Racing, che col punto addizionale si avvicina leggermente ai leader della classifica, ha stracciato la concorrenza col tempo di 1.30.727, lasciando a quattro decimi Malthe Jakobsen di Cool Racing e Will Stevens del Nielsen Racing.

Louis Deletraz non è andato oltre la settima prestazione e Tom Dillmann, maggiore inseguitore di AO by TF, ha terminato addirittura decimo con la #43 di Inter-Europol, in una sessione che non ha visto interruzioni di sorta.

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Tra le LM P2 Pro/Am, quinto sigillo del 2024 per Giorgio Roda con la vettura di Proton Competition, autore di 1.32.919 lasciando a 6 decimi i due major contender, Rodrigo Sales del Richard Mille by TDS e a 8 Francois Perrodo di AF Corse.

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“Solo” quarta pole stagionale invece per Sarah Bovy con le Porsche delle Iron Dames. La pilotessa belga ha lasciato a ben un secondo Johnny Laursen con la Ferrari di Formula Racing e le due Aston Martin di Martin Berry e Derek Deboer. Aldilà delle prestazioni dei piloti Bronze ranked incaricati della qualifica, domani giocherà un ruolo sicuramente importante la zavorra del Success Ballast, che potrebbe premiare la Porsche in rosa, scevra di peso extra, almeno per il successo parziale.

UPDATE: La Ferrari di Formula Racing ha ricevuto una penalizzazione di 3 posizioni in griglia per non aver rispettato il semaforo rosso all’uscita della pitlane durante le Libere 2. Medesima penalizzazione per l’altra Ferrari di Spirit of Race  susseguente al contatto del Mugello con l’Oreca di IDEC.

Infine tra le LM P3 non ha deluso Manuel Espirito Santo con la Ligier di Cool Racing. Anche in questo caso il distacco è stato importante, 6 decimi su Wyatt Brichacek del DKR.

Domani lo start della 4 Ore di Portimao è previsto alle 14.30 locali, le 15.30 italiane. Free streaming sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – Al Mugello alla caccia di AO by TF c’è anche Nico Pino per IDEC

Nel weekend l’European Le Mans Series farà visita per la prima volta al Mugello. Saranno le consuete 43 entry ad affrontarsi sui saliscendi toscani per la penultima gara dell’anno, a partire dai portacolori di AO by TF, balzati al comando dopo la schiacciante vittoria di Spa.

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Robert Kubica e c. conducono una classifica ancora aperta che finora non ha ancora visto alcun equipaggio ripetersi sul gradino più alto del podio. A 2 punti segue l’equipaggio della #43 di Inter-Europol vincitrice a Le Castellet e a -17 c’è il Panis Racing trionfatore a Imola, mentre a 30 punti dai leader Cool Racing deve rimontare ben due ritiri su quattro gare dopo lo splendido avvio di stagione a Barcelona.

Nel mezzo, IDEC Sport, che pur non avendo ancora marcato i 25 punti del vincitore, insegue a -15. E proprio la compagine francese ha messo a segno un colpo notevole, ingaggiando per le ultime due manches della serie Nico Pino. Il pilota attualmente impegnato sia nel FIA WEC con le McLaren GT3 che nell’IMSA con l’Oreca LM P2 di United Autosports prenderà il posto di Paul Lafargue al fianco di Reshad de Gerus, recentemente accreditato per il Rookie Test WEC in Bahrain, e di Job van Uitert, polesitter al Paul Ricard. Nelle ultime due gare Lafargue era stato sostituito dall’argentino Marcos Siebert, campione in carica LM P3.

Line-up rinnovata anche in casa Nielsen Racing, dove David Heinemeier-Hansson non sarà della partita, lasciando i doveri di guida dell’Oreca #27 ai soli Benjamin Pedersen e Will Stevens. Nick Yelloly, reduce dal successo di Indianapolis in IMSA con la BMW GTP, tornerà invece al volante della #24 iscritta in Pro/Am insieme a John Falb e Colin Noble.

Patrick Pilet infine tornerà a rimpinguare le fila di Vector Sport al posto di Felipe Drugovich come a Le Mans. Novità anche in Duqueine, dove Niels Koolen, giovane protagonista dell’Indy NXT, tornerà al volante dell’Oreca neroverde dopo la concomitanza di Spa, dove è stato sostituito da Rasmus Lindh.

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Il successo nelle Ardenne ha consolidato la leadership fra i Pro/Am di AF Corse con Alessio Rovera, Francois Perrodo e Mathieu Vaxivière, che ora vantano ben 20 e 21 lunghezze di vantaggio sugli alfieri di Algarve Pro Racing e del Richard Mille by TDS. Il secondo posto di Spa lascia comunque ancora speranze di successo anche alla #77 di Proton Competition, quarta a quota -27.

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Adam Ali e Matthew Richard Bell guidano la classifica delle LM P3. Nonostante le due vittorie ottenute, sono solo 14 i punti che separano l’accoppiata di Eurointernational dagli inseguitori di RLR MSport, col Team Virage di Gillian Henrion, secondo convocato per il rookie test WEC, terza forza a -20 punti.

Solo la sfortuna peraltro ha impedito finora alla Ligier #17 di Cool Racing e alla Duqueine del DKR, in pole rispettivamente a Barcelona e ad Imola, di cogliere il risultato pieno. Entrambi gli equipaggi sono ancora matematicamente in contention in una categoria dove basta poco per emergere o venire sotterrati.

Tra le sole 10 entry si attende di conoscere se vi sarà un sostituto per Belen Garcia, chiamatasi fuori alla vigilia dello start di Spa proprio per DKR, mentre Ultimate schiera ancora una volta un volto nuovo in Louis Stern al fianco dei fratelli Lahaye.

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Chiudiamo con la categoria più incerta, le GT3, dove in 20 punti sono compresi 7 equipaggi. La sospirata vittoria di Kessel Racing a Spa insieme ai tanti ritiri ha infatti accorciato ulteriormente la classifica di classe, dove il Racing Spirit of Leman conduce con un solo punto di vantaggio sul GR Racing dei nostri Davide Rigon e Riccardo Pera e 4 sulla Lamborghini Iron Lynx di Andrea Caldarelli, Hiroshi Hamaguchi ed Axcil Jefferies, in pole a Spa, cui manca però ancora il successo di tappa.

Va tenuto conto però anche del Success Ballast, che al Mugello vede le due battistrada penalizzate rispettivamente con 25 e 20 kg extra, contro i 15 di Kessel Racing e delle sfortunatissime Iron Dames, ancora in contention a -13 nonostante due ritiri.

Modifica alla line-up infine al JMW, dove arrivano Scott Noble e Jason Hart a fare compagnia a Ben Tuck dopo il ritiro a tempo indefinito di John Hartshorne.

L’azione in pista sul circuito toscano inizierà giovedí 26 settembre con la giornata dedicata ai test. Libere a partire dalle 11.50 di venerdí 27, qualifiche sabato 28 dalle 14.40 e start della 4 Ore del Mugello alle 11.30 di domenica 29 settembre. Qualifiche e gara saranno fruibili gratuitamente sul sito ELMS e sui relativi canali sociale della serie.

Piero Lonardo

Foto: ELMS, Alberto Manganaro

L’entry list della 4 Ore del Mugello

DTM, 1. + 2. Rennen Oschersleben 2024 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Ad Aitken il primo sigillo del 2024

Jack Aitken si aggiudica la Race-1 del DTM ad Oschersleben. La Ferrari #14 di Emil Frey Racing ha fatto la differenza precedendo la Lamborghini #92 di Mirko Bortolotti e l’Audi #7 di Ricardo Feller.

Il recap della gara

Aitken (Emil Frey Racing Ferrari #14) ha gestito al meglio la pole guadagnata in mattinata ed ha dominato tranquillamente il primo stint, respingendo ogni assalto da parte di Mirko Bortolotti (SSR Performance Lamborghini #92) e Ricardo Feller (ABT Sportsline Audi #7).

Il pit stop non ha spodestato Aitken dalla leadership, ma ha premiato Feller che si è trovato davanti a Bortolotti ed èandato all’inseguimento del leader.

Tutto è cambiato a 30 minuti dalla fine con un problema per Ben Dörr (Dörr Motorsport McLaren #85) a causa del distacco di una ruota, e la direzione gara ha chiamato in causa una breve Full Course Yellow. Poco prima della neutralizzazione è arrivata però la sosta da parte di Marco Wittmann (Schubert Motorsport BMW #11), 19mo sullo schieramento ed uno degli ultimi a fermarsi ai box.

La strategia ha pagato ed il due volte campione è balzato automaticamente al comando delle operazioni, e l’alfiere di BMW ha gestito il successivo restart davanti ad Aitken, Feller e Bortolotti.

Aitken in seguito si è progressivamente riportato sul leader, mentre Bortolotti ha beffato Feller che nella ripartenza ha tentato in ogni modo di impensierire la riconoscibile Rossa #14.

Ma un nuovo colpo di scena a 2 giri dalla fine toglieva di mezzo Wittmann, che si fermava sulla linea del traguardo portando i commissari ad una nuova Safety Car prima dello shootout finale.

Via libera quindi ad Aitken, che trionfa nel season opener precedendo Bortolotti, Feller, Sheldon van der Linde  (Schubert Motorsport BMW #31), Luca Stolz (Mercedes-AMG Team HRT #4), Lucas Auer (Mercedes-AMG Team MANN-FILTER #22) e René Rast (Schubert Motorsport #33).

P9 per Thierry Vermeulen con l’altra 296 GT3 dell’Emil Frey davanti al campione in carica Thomas Preining (Manthey EMA Porsche #91), capace di una robusta rimonta dalla 16ma piazzola.

Domani in programma la Q2 e la Race-2, rispettivamente alle 9.55 ed alle 13.30.

Luca Pellegrini

Foto: Ferrari Races

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USCC – Ecco l’entry list 2024 con 48 vetture! Ford sceglie Multimatic

Presentata nell’ambito del weekend di Road Atlanta l’entry list della prossima stagione del WeatherTech SportsCar Championship. Per la prima volta a cui al consueto appuntamento dello State of The Sport (detto anche State of The Series), si affianca un annuncio ufficiale delle entry list approvate si è arrivati alla considerevole cifra di 48 unità nelle quattro categorie previste, che salgono a 58 se contiamo le partecipazioni spot e alla Michelin Endurance Cup. Ma andiamo per gradi.

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11 le GTP approvate, in sostanza tutto il parco attuale con la seconda Acura del WTR w/Andretti, contraddistinta dal #40, a prendere il posto del Meyer Shank Racing, più la Lamborghini di Iron Lynx, che a sorpresa non disputerà tutta la stagione, come invece sembrava trasparire dai programmi fin qui annunciati.

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11 anche le LM P2, con i già noti inserimenti di United Autosports con due vetture, Sean Creech Motorsports con l’unica Ligier in campo, Riley, che cosí mantiene la propria presenza nella serie nonostante l’assenza delle LM P3, dove ha trionfato nelle ultime due stagioni, cui si affianca la novità AO Racing. AF Corse schiererà una sua Oreca, presumibilmente per Francois Perrodo, in alcuni eventi.

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Le novità più grosse provengono dalla GTD Pro, che nelle 11 entry approvate contiene due nuove Ford Mustang GT3 affidate a Multimatic Motorsports. Noti anche gli equipaggi, formati da piloti ben noti alla struttura canadese: Joey Hand, Dirk Müller, Harry Tincknell e Mike Rockenfeller.

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Paul Miller Racing, dopo due titoli in GTD, sale tra i Pro con BMW, mentre AO Racing e Kellymoss with Riley dovrebbero diventare i portacolori di Porsche dopo il “tradimento” da parte di Pfaff Motorsports. Le speranze di Ferrari nella categoria si limiteranno, come nell’attuale stagione, a Risi Competizione e all’Endurance Cup; Iron Lynx e SunEnergy 1 infine parteciperanno ad alcuni eventi, con quest’ultima presumibilmente destinata a raccogliere l’eredità Mercedes del WeatherTech Racing.

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E chiudiamo con la categoria notoriamente più numerosa, le GTD, dove sarà tutta da verificare la consistenza del nuovo binomio formato da Corvette ed AWA. Conquest Racing diventerà il punto di riferimento del Cavallino nella serie, dove comunque Cetilar Racing, AF Corse e Triarsi Competizione completeranno la griglia nelle gare lunghe, cosí come le Iron Dames. La seconda Lamborghini di Iron Lynx invece, parteciperà solo ad alcuni eventi della MEC.

Per il resto, solo nomi noti, a parte MDK, attesi già quest’anno ad una partecipazione maggiore, ma poi limitatasi alla sola Daytona, che anche quest’anno aprirà la stagione il 27-28 gennaio. L’entry list specifica verrà resa nota il 14 novembre prossimo.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Multimatic, IMSA

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ELMS – Allen e Jakobsen rimangono al top tra le LM P2 nel Day-2 di Barcelona

Conclusi da poco i test collettivi dell’European Le Mans Series a Barcelona. La giornata odierna, leggermente più calda di mercoledì, non ha visto miglioramenti al top, con James Allen che rimane il più veloce di questi due giorni e l’unico ad essere sceso sotto l’1’30” con la vettura di Algarve Pro Racing.

L’australiano è stato il migliore anche nella giornata odierna, segnando la migliore prestazione nella sessione del mattino con 1.30.223, lasciando ad oltre mezzo secondo Jonathan Aberdein, quest’anno con Inter-Europol, e a 6 decimi Nelson Piquet Jr., qui al debutto nelle fila di United Autosports, migliore tra gli equipaggi Pro/Am, comunque 4 decimi dietro il best lap di ieri della categoria a cura di Malthe Jakobsen del Cool Racing.

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Algarve Pro Racing al top anche nella sessione notturna di ieri sera, disertata da gran parte del parco piloti, questa volta con Kyffin Simpson, autore di 1.30.786.

Tra le LM P3, Ryan Harper-Ellam ha scalzato di soli 3 millesimi il limite segnato ieri da Marcos Siebert con 1.36.403. Dietro oggi al neoacquisto del Nielsen Racing, Glenn van Berlo con la Ligier #10 di Eurointernational, costantemente tra i primi in ogni sessione, al top anche nella notturna.

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Resiste infine il record delle GTE (ricordiamo che il Circuit de Catalunya ha anche una diversa configurazione rispetto allo scorso anno) segnato ieri dalla Porsche Iron Lynx di Matteo Cairoli di 1.40.611. Il best lap di giornata va a Mikkel Mac e alla Ferrari di Formula Racing (nella foto) con 1.40.755 davanti al connazionale Nicki Thiim con l’Aston Martin del GMB.

E’ tutto per il Prologo 2023, che si conclude senza incidenti di particolare rilevanza e tutte e 42 le vetture in pista; domani si inizia a fare sul serio con le prime libere, a partire dalle 11.50. In programma anche la consueta mezz’ora riservata ai piloti Bronze alle 16.20.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati della Night Session day 1

I risultati della Morning Session day 2

I risultati della Afternoon Session day 2