Archivi categoria: Le Mans Cup

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LMC – Cool Racing scippa il titolo a R-ace GP. Vittoria di tappa al Team Thor. Balzan-Kurzejewski, quarto sigillo in GT

Cool Racing si laurea campione della Michelin Le Mans Cup 2024 nell’ultimo round di Portimao. Nonostante una penalità precedente, Adrien Chila e David Droux hanno potuto festeggiare il titolo grazie al quarto posto in gara, mentre i leader di R-ace GP affondano al pit obbligatorio. Primo successo per il Team Thor. Alessandro Balzan e Matt Kurzejewski, già campioni con una gara di anticipo, non falliscono in GT3.

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Al via, i leader in classifica di R-ace GP partono bene dall’ennesima pole position, la quinta stagionale, conquistata il giorno prima da Fabien Michal. Dietro la bianca Duqueine si accoda Andrew Bentley con l’altra M30 dello Steller Motorsports; al contrario i contender della Ligier #97 perdono tre posizioni dalla quinta piazzola.

Tra le GT3, James Swift del Blackthorn ha subito la meglio sulla Ferrari AF Corse di Matt Kurzejewski. Ma era David Fumanelli, partito dal fondo, a passare tutto il lotto delle GT per installarsi al comando con la Ferrari #12 di Kessel Racing. Kurzejewski ingaggiava un lungo duello sull’Aston #90, che veniva vinto poco prima di una seconda neutralizzazione causata dalla Ligier #6 di ANS Motorsport.

Al restart, nella lotta per la quinta piazza Adrien Chila tamponava e faceva girare al tornantino la Ligier Inter-Europol di Alex Bukhantsov. Inevitabile la penalità, 10” da aggiungere al tempo gara, che giunge più tardi. Dopo 35’ di gara, Bentley prendeva il comando su Michal e con questo ordine si andava al pit obbligatorio.

Quasi tutte le vetture approfittavano dell’ennesima Safety Car per eseguire la sosta; tra queste non Bentley, il quale decide di rimanere fuori. Al pit, la crew di R-ace GP si attarda oltremodo e Hadrien David, insieme ad altri, rimane bloccato dal semaforo rosso della pitlane, uscendo addirittura 19mo. Anche Bentley non approfitta della neutralizzazione, e cosí è Tommy Foster di High Class Racing a ritrovarsi al comando della gara davanti a Droux, subentrato sulla Ligier #97.

Lo svizzero cede però tre posizioni, mentre tra le GT Frederic Jousset, ora al volante della 296 #12, cerca di mantenere l’enorme vantaggio accumulato sugli inseguitori, capitanati da Balzan, pur’egli bloccato all’uscita della pitlane dal passaggio della vettura di servizio.

Il veterano Colin Noble passa al comando della gara, mentre Foster cede anche la seconda piazza a Wayne Boyd del Nielsen Racing. Ora l’obiettivo per Cool Racing è riuscire a gestire un gap tale da assicurarsi un punteggio tale da sopravanzare R-ace GP, ora 16mo, che verosimilmente rimarrà fermo a quota 68 punti.

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L’occasione viene da un paio di Full Course Yellow che contribuiscono a cristallizzare le posizioni di testa fino alla bandiera a scacchi. Tra le due neutralizzazioni, Noble resisterà eroicamente agli attacchi di Boyd per conquistare la prima vittoria per il Team Thor, proprio alla gara d’addio. Il quarto posto invece basta e avanza a Cool Racing per laurearsi campione della serie.

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Un’uscita di strada da parte di Jousset frattanto ha riavvicinato Balzan al leader delle GT3, ed il pilota di Rovigo ne approfitterà per conquistare il quarto successo in questa stagione trionfale per AF Corse. Jousset cederà poi anche a Riccardo Agostini per un podio tutto Ferrari.

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Due parole anche sull’altra serie di contorno dell’ELMS, la Ligier European Series, che per il terzo anno di fila ha visto trionfare il Team Virage, questa volta con i britannici Haydn Chance e Theo Micouris. Tra le JS2R il successo va ai francesi di Pegasus Racing, col team owner Julien Schell e David Caussanel .

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L’appuntamento con la Michelin Le Mans Cup è per il Prologo di Barcelona, che le vedrà in azione il 2 aprile 2025.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Ligier European Series

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

DTM, 13. + 14. Rennen Red Bull Ring 2024 - Foto: Gruppe C Photography

LMC – Il calendario 2025 seguirà la serie maggiore, con l’eccezione di Imola

Chiudiamo la giornata dei calendari con la schedule 2025 della Michelin Le Mans Cup. La feeder series dell’European Le Mans Series, che come già riportato su queste pagine proporrà tre classi, con l’introduzione della LM P3 Pro/Am, si svolgerà seguendo la serie maggiore, compreso il ritorno a Silverstone.

Farà eccezione, come nel 2024, il round di Imola cui farà spazio la decima edizione della Road To Le Mans, che dalle informazioni diffuse pare tornerà a svolgersi – come nell’edizione iniziale – su unico round giovedì 12 giugno 2025 (data comunque da confermare) al posto dei due tradizionalmente posti il giovedì ed il sabato mattina, in apertura della 24 Ore.

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A fare compagnia alle due serie, ancora la Ligier European Series, che tornerà a disputare anch’essa una delle sue gare sul Circuit de la Sarthe, contestualmente alla Journèe test della 24 Ore, domenica 8 giugno 2025.

Piero Lonardo

Foto: Le Mans Cup, Ligier European Series

Il calendario Le Mans Cup 2025:

Test Barcelona                2 aprile

Barcelona                          5 aprile

Le Castellet                      3 maggio

Road To Le Mans          12 giugno * Salvo conferma

Spa-Francorchamps    23 agosto

Silverstone                        13 settembre

Portimao                            18 ottobre

Il calendario della Ligier European Series 2025:

Heat 1: 4-5 Aprile – Barcelona, Spain

Heat 2: 2-3 Maggio – Paul Ricard, France

Heat 3: 8 Giugno – Le Mans, France

Heat 4: 22-23 Agosto – Spa-Francorchamps, Belgium

Heat 5: 12-13 Settembre – Silverstone, England

Heat 6: 16-17 Ottobre – Portimão, Portugal

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LMC – R-ace GP, finalmente! Balzan e Kurzejewski festeggiano al Mugello il titolo GT3

Prima sospirata vittoria al Mugello per Fabien Michal, Hadrien David e R-ace GP, che balzano in testa alla classifica, nel penultimo appuntamento stagionale della Michelin Le Mans Cup. Alessandro Balzan e Matt Kurzejewski dal canto loro conquistano il titolo nelle GT3 con una gara di anticipo dopo il terzo successo di classe.

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La Duqueine #85 ha condotto sin dallo start, grazie alla pole position conquistata in mattinata, la quarta in sei appuntamenti, da Michal, seguita dalla Ligier #85 di CD Sport, mentre tra le due vetture del Bretton Racing si infilava la macchina di MV2S di Jacek Zielonka, che però sarà anche una delle prime vetture costrette al ritiro. Tra le GT3, le due Ferrari di Kurzejewski e Custodio Toledo hanno subito preso il comando sull’Aston Martin del Blackthorn di James Swift in pole.

La gara – insolitamente per la categoria – è proseguita senza particolari scossoni, con appena tre Full Course Yellow totali, la seconda delle quali è stata causata dalla Ligier #59 del Team Virage, nelle barriere alla Biondetti dopo mezz’ora di gara.

Dopo la sosta obbligatoria, David ha proseguito l’opera del più esperto compagno, mentre Theodor Jensen con la Ligier #62 del Bretton Racing aveva la meglio sulla vettura del CD Sport per la seconda piazza.

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In GT3, alle spalle delle due Ferrari, ora nelle mani di Balzan e Riccardo Agostini, si infiammava la lotta per il gradino basso del podio, che inizialmente premiava l’Audi di Steller Motorsport con Sennan Fielding, il quale nel finale cederà peró a Sven Müller sulla Porsche di High Class Racing.

La terza ed ultima neutralizzazione era causata dalla Ligier di ANS Motorsport, nella ghiaia a Scarperia. Al restart, a 35’ dalla bandiera a scacchi, la seconda unità di Bretton Racing aveva un’insolita defaillance e precipitava in settima posizione; ne approfittava Wayne Boyd sulla Ligier #7 di Nielsen Racing, che chiuderà sul gradino basso del podio, davanti ai contender di Cool Racing.

In classifica generale, la lotta per il titolo è ora circoscritta a R-ace GP, che torna al comando con 67 punti, e agli alfieri di Cool Racing, David Droux ed Adrien Chila, a quota 61,5.

L’appuntamento con l’atto finale della Michelin Le Mans Cup è fra tre settimane a Portimao.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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LMC – La Le Mans Cup cambia pelle nel 2025

Annunciato stamane un cambiamento epocale per la Michelin Le Mans Cup. La principale feeder series endurance europea dal prossimo anno adotterà due diverse categorie per le LM P3 con l’introduzione della LMP3 Pro/Am.

Questa classe, paragonabile all’attuale LM P3, dovrà schierare obbligatoriamente una combinazione di almeno un pilota bronze insieme ad un altro classificato bronze, silver o gold.

La nuova classe invece, che manterrà la denominazione LM P3 avrà l’obbligo di almeno un pilota silver, che sarà affiancato da un altro classificato silver o gold. I driver classificati platinum continueranno ad essere ineleggibili per la serie.

Ricordiamo che nel 2025 debutterà anche la nuova generazione di vetture, già presentate dai quattro costruttori abilitati: Ligier, Duqueine, Adess e Ginetta, e che verranno alimentate da un nuovo motore Toyota V35A 3.5-litri V6 biturbo.

Bisognerà ora capire se i fornitori di telaio, soprattutto Ligier, che finora ha fatto la parte del leone, riuscirà a soddisfare l’enorme domanda di telai in tempo utile per l’inizio dell’European Le Mans Series e della Michelin Le Mans Cup, vale a dire le due serie in cui è previsto il debutto il prossimo anno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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LMC – Bretton Racing ed AF Corse, vittoria decisa nel post-gara a Spa

Bretton Racing si aggiudica il successo nelle Michelin Le Mans Cup a Spa dopo la penalità assegnata nel post-gara a M Racing, che aveva preceduto la Ligier #62 sul traguardo. Anche tra le GT3, inversione di posizioni dopo il podio tra le due Ferrari AF Corse #51 e #88, prima e seconda sotto la bandiera a scacchi.

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Ora, potremmo raccontarvi come al solito la cronaca della gara, ma una simile prova, costellata di incidenti e defaillance per tutta l’ora e 50’ previste, e che hanno tolto di mezzo la bellezza di 14 vetture delle 38 iscritte, crediamo sarebbe alquanto dispersivo.

Ci limiteremo quindi a dire che lo spettacolo che la feeder series ELMS ha fornito nelle Ardenne è stato ancora peggiore di quello del 2023. Gran parte del parco partenti si è rivelato inadeguato a correre su questo tracciato simbolo del motorsport, e forse solo i telaisti avranno potuto godere di questo demolition derby che comunque, va detto, non ha avuto alcuna conseguenza sul piano fisico per i piloti.

Anche la direzione gara purtroppo non è stata da meno: la penalità assegnata a bocce ferme alla Ferrari #51 per track limits ecceduti nelle prime fasi di gara grida vendetta, cosí come non chiamare in causa la Safety Car (una più una meno..), ovvero una Full Course Yellow, con due vetture fuori strada potenzialmente in traiettoria alla Speaker’s Corner negli ultimi minuti. Si è invece preferito mantenere artificialmente in vita uno shootout finale all’americana, lasciando i commissari a sbracciarsi e sperare per il meglio.

Speriamo vivamente che su una pista ugualmente difficile quale quella del Mugello, che ospiterà la Le Mans Cup il 29 settembre prossimo, le usuali raccomandazioni del briefing possano quindi essere maggiormente efficaci.

In classifica generale, l’equipaggio di Cool Racing formato da Adrien Chila e David Droux, nonostante il deludente nono posto al traguardo, grazie ai ritiri degli immediati inseguitori R-ace GP – autori della terza pole stagionale – ed High Class Racing, conduce ora con 8,5 e 9,5 punti di vantaggio.

Tra le GT3 invece, i dominatori della serie Alessandro Balzan e Matthew Kurzejewski, nel vedersi privare del terzo successo stagionale, vedono ridursi il vantaggio sui vincitori effettivi di Spa, Alessando Agostini e Custodio Toledo, a 27 punti a due gare dal termine. Seguono Rueda Matos ed Andrew Gilbert di Kessel Racing due lunghezze dietro.

Piero Lonardo

Foto: Le Mans Cup, Ferrari Races

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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LMC – A WTM ed MV2S le due gare della Road To Le Mans. Kessel e Blackthorn primeggiano tra le GT3

Nella splendida cornice del Circuit de la Sarthe nel weekend si sono svolte anche le due gare della Road To Le Mans, valide rispettivamente terzo e quarto round della Michelin Le Mans Cup

L’impegnativo tracciato ha messo ancora una volta a dura prova la feeder series ELMS, al punto che gara 1 è stata praticamente tutta disputata sotto Safety Car, a partire dal giro di formazione, prolungato per permettere il recupero dei detriti lasciati della Ligier Inter-Europol di Alex Bukhantsov, col cofano in bandiera dopo aver perso la gomma posteriore sinistra.

Allo start, la Duqueine del WTM by Rinaldi di Torsten Kratz, partito dalla quarta piazzola, passava al comando alla chicane Daytona su Adrien Chila di Cool Racing, mentre Audunn Gudmundsson del Team Thor, scattato bene dalla quarta fila, aveva la meglio sul polesitter James Sweetnam, sempre appartenente alla squadra svizzera.

Presto era Felipe Laser a mettersi in evidenza, ed il pilota di Rinaldi Racing si impossessava della seconda piazza ai danni di Chila, ma due incidenti separati da parte delle Ligier di Horst Felbermayr e Sennan Fielding riportavano in pista la vettura di servizio. Frattanto fra la GT3 David Fumanelli sulla Ferrari Kessel #12 conduceva davanti all’Aston Martin in pole di Derek Daboer e sull’altra 296 di Andrew Gilbert.

Dopo la lunga neutralizzazione ed il pitstop obbligatorio era la vettura del DKR davanti a tutti, mentre tra le GT3 il veterano Emmanuel Collard prendeva il comando sulla Ferrari AF Corse #82 sulle due Aston del Blackthorn.

Si ripartiva con solo 18’ sul cronometro dei 55’ a disposizione e Leo Weiss, ora sulla Duqueine #12, riprendeva subito la leadership, imitato dalle Ligier di David Droux e da Wayne Boyd del Nielsen Racing, ma la gara veniva chiusa anticipatamente con bandiera rossa per il pauroso incidente occorso a Louis Rossi sulla vettura del Graff. Le lunghe riparazioni alle barriere comporteranno anche una posticipazione della Hyperpole della 24 ore.

Il risultato finale veniva riportato addirittura alla classifica vigente prima dell’introduzione della Safety Car, quindi a punteggio dimezzato, e vede quindi vincere il WTM by Rinaldi davanti alle Ligier del Rinaldi Racing e di MRacing. Tris Ferrari in GT3 per Frederic Jousset e David Fumanelli davanti ai capoclassifica Alessandro Balzan e Matt Kurzejewski e all’altra 296 di Custodio Toledo e Riccardo Agostini.

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La seconda manche vedeva ancora una volta in evidenza la Duqueine del WTM sulla vettura in pole del R-ace GP di Fabien Michal, ma la Ligier del MV2S nella ghiaia chiamava subito in causa la vettura di servizio, con le due Ferrari di Custodio Toledo e Charles-Henri Samani al comando delle GT davanti all’Aston Martin del Racing Spirit of Leman con Derek Deboer.

Al restart Kratz passava in seconda posizione alle spalle del leader, ma una nuova Safety Car veniva chiamata in causa per l’incidente che coinvolgeva le Ferrari di Biogas e le due AF Corse #88 e #51.

Tra le vetture che avevano approfittato per anticipare la sosta obbligatoria c’era proprio la Ligier protagonista della prima neutralizzaione, ora con Maximus Mayer al volante, così come l’Aston Martin #90 del Blackthorn di Lorcan Hanafin. Al contrario, la Lamborghini delle Iron Dames rimaneva fuori; si saprà poi per un problema alla radio.

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L’undercut risulterà vincente per entrambe, con David Droux a tentare inutilmente di passare la Ligier #29, che approfitterà anche di nuove Slow Zones per mantenere il gap sulla vettura del Cool Racing. Dietro l’Aston Martin #90 si piazzano la Ferrari di Balzan e Kurzejewski. Chiudono a podio in entrambe le categorie le vetture di High Class Racing.

In classifica generale, David Droux ed Adrien Chila continuano a condurre con 47,5 contro i 40 di Tommy Foster e Jens Reno Moller e di Hadrien David e Fabien Michal, ancora in attesa della prima vittoria per R-ace GP.

Tra le GT3, Balzan e Kurzejewski, dopo due vittorie ed altrettanti secondi posti, aumentano il vantaggio a ora veleggiano a quota 64,5 contro i 38,5 e 34,5 dei due equipaggi di Kessel Racing; con ancora 78 punti in palio la lotta può ancora considerarsi nominalmente aperta.

La Michelin Le Mans Cup tornerà in azione solo il 24 agosto a Spa, non essendo in programma nel prossimo evento ELMS di Imola.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo di Gara 1

L’ordine di arrivo di Gara 2

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LMC – Cool Racing torna al successo. Balzan/Kurzejewski bissano in GT3

Adrien Chila e David Droux riportano al successo Cool Racing nel secondo round della Michelin Le Mans Cup a Le Castellet. Alessandro Balzan e Matthew Kurzejewski si ripetono tra le GT3 con la Ferrari #51 di AF Corse.

Alla partenza Fabien Michal, forte della pole position guadagnata in mattinata per R-ace GP, manteneva la leadership su Jamie Falvey che lo affiancava sull’entry #44 del Team Virage. In GT3, Celia Martin si involava con la Porsche delle Iron Dames sulla Ferrari di Kurzejewski che la affiancava in griglia e sull’Audi dello Steller Motorsports.

Le due leadership però erano destinate a durare poco, perchè Falvey aveva la meglio su Michal dopo 17’. Il pilota francese poco dopo cedeva anche a Chila e a Shahan Sarkissian sulla entry di CD Sport, e poi si girava all’ultima curva, fortunatamente senza subire troppi danni. Le Iron Dames invece venivano penalizzate di 10” per partenza irregolare.

Nel frattempo le uniche due Full Course Yellow della giornata per recuperare la Ferrari del Biogas Motorsport e per togliere un pannello pubblicitario scivolato dalle gomme.

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Stefan Mihnea, subentrato a Falvey, manteneva la testa della gara dopo la sosta obbligatoria, ma Droux non faticava più di tanto per prendere la leadership dal campione in carica della Ligier Euro Series. Alle spalle dei due Hadrien David, ora al posto del polesitter, iniziava una furiosa rimonta dall’ottava piazza e presto si ritrovava in quarta posizione alle spalle di Alexandre Cougnaud di M Racing.

Il duello, grazie anche all’esteso regime di corsa libera – insolito per la serie – si protraeva sino alle fasi finali, allorchè il pilota della Duqueine #85 si sbarazzava con le cattive del primo vincitore della Road To Le Mans, raggiungendo l’ultimo gradino del podio nonostante una penalità di 5” per il contatto precedente.

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Alessandro Balzan dal canto suo, imponeva un ritmo insostenibile che lasciava la Porsche in rosa a oltre 19”, giustificando, ce ne fosse stato bisogno, il dominio della Rossa #51, già dominatrice a Barcelona. Decisamente spettacolare la lotta per il terzo posto tra Scott Malvern di High Class Racing e l’altra Ferrari di Riccardo Agostini. Le due vetture si ripassavano diverse volte ma alla fine era la 296 #88 a chiudere a podio, mentre la Porsche scivolava in P6 dietro anche alle due Ferrari di Kessel Racing.

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In classifica generale, ora Chila – ricordiamo campione LM P3 ELMS in carica – e Droux conducono con 35 punti, appaiati all’equipaggio di R-ace GP, e a -2 insegue l’equipaggio di High Class Racing, vincitori a Barcelona, composto da Tommy Foster e Jens Reno Moller, oggi sesti.

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La graduatoria delle GT3 vede Balzan e Kurzejewski involarsi a quota 51 contro i 30 degli equipaggi delle altre due 296 composti da Andrew Gilbert / Fran Rueda Matos e Custodio Toledo / Riccardo Agostini.

L’appuntamento con la feeder series ELMS è per la doppia manche di Le Mans, il 14 e 15 giugno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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LMC – Ad High Class Racing ed AF Corse il primo round stagionale

High Class Racing azzecca la migliore strategia e si aggiudica il season opener della Michelin Le Mans Cup a Barcelona. Decisivo il sorpasso di Tommy Foster sul poleman Hadrien David con 25’ sul cronometro ed una Safety Car pronta ad uscire per l’ennesima disavventura in questa serie di Patrice Lafargue, patron di IDEC Sport, già protagonista di una red flag in qualifica.

Le prime fasi di gara hanno visto la Ligier #44 del Team Virage, condotta da Jamie Falvey, prendere il comando al via sulla Duqueine in pole di R-ace GP di Fabien Michal mentre nelle retrovie si giravano un paio di vetture. Matthew Kurzejewski al contrario manteneva il comando tra le GT3 con la Ferrari AF Corse #51 davanti alla vettura gemella di Custodio Toledo.

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La gara subirà un primo robusto colpo di scena dopo circa 25’, allorquando la seconda Ligier del Team Virage, guidata da Oscar Bittar, in lotta per mantenere la terza piazza, veniva spedita nella sabbia da Alexander Bukhantsov di Inter-Europol, provocando una eterna Safety Car, a causa di problemi nel recuperare la vettura in T14.

Nel frattempo il leader aveva già ceduto la prima piazza per un problema al cambio che comportava una sosta extra ai box, lasciando nuovamente spazio al comando alla Duqueine #85 sulla Ligier gialloverde e la vettura di High Class Racing, condotta nel primo stint da Jens Reno Møller.

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Il pitstop obbligatorio avveniva quindi in regime di corsa libera e, una volta completato il giro di pit, Tommy Foster, ora alla guida per il team danese, passava Rik Koen, il quale aveva rilevato Bukhantsov, per la seconda piazza.

Tra le GT3 era la volta di Alessandro Balzan prendere il testimone della leadership, mentre Fran Rueda Matos con la Ferrari Kessel #74 azzeccava la strategia per passare in P2 sull’Audi Steller di Alex Aka e l’altra Ferrari AF Corse, ora con Riccardo Agostini.

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L’ex campione italiano GT presto riprendeva la terza piazza che manterrà sino al traguardo per chiudere addirittura con un poker Ferrari grazie anche a David Fumanelli. Peccato solo per la 296 GT3 del Biogas, assente già in qualifica.

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Del sorpasso che vale la gara abbiamo già riportato sopra, e permette a High Class Racing di iniziare col passo giusto questa avventura fra i prototipi nella feeder series ELMS. Dietro R-Ace GP ed Inter-Europol completano la top five le due Ligier di Cool Racing.

Il prossimo appuntamento con la Michelin Le Mans Cup è per il 4 maggio a Le Castellet, prima di approdare nuovamente a Le Mans per la doppia manche sul Circuit de la Sarthe, la Road to Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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LMC – Cool Racing e le Ferrari Kessel senza rivali nel Prologo di Barcelona

Sono state le due Ligier di Cool Racing a dominare il Prologo della Le Mans Cup appena terminato sul Circuit de Catalunya. Al mattino Adrien Chila sulla #97 ha fissato i cronometri sull’1.35.992 al termine di una sessione costellata di interruzioni, ben sette alla fine delle quattro ore previste.

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Curiosamente non è stata la solta curva 5 a mietere vittime, con solo Georgios Kolovos e la splendidamente variopinta Ligier del Bretton Racing ad andare lunghi nel tratto forse più impegnativo del circuito, ma le uscite, tutte senza particolari danni alle vetture hanno riguardato più che altro il settore finale e tra i protagonisti solo una GT3, l’Audi dello Steller Motorsport.

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Dietro il driver transalpino, ricordiamo campione in carica della categoria in ELMS, Daniel Kelvitz con la vettura di Rinaldi Racing e Tommy Foster per High Class Racing, entrambi a oltre 4 decimi. Da segnalare la quarta prestazione per i debuttanti di lusso di R-ace GP con Hadrien David.

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Tra le GT, uno-due delle Ferrari Kessel con Fran Rueda Mateos ed il tempo di 1.40.689 davanti a David Fumanelli. P3 per l’altra Rossa di AF Corse con Riccardo Agostini, davanti ad Alex Aka e l’Audi Steller.

Nel pomeriggio fortunatamente sono state solo due le interruzioni, entrambe in curva 7, ed hanno visto coinvolte le la Porsche di High Class Racing di Nick Jones e la Ligier LM P3 #43 di Inter-Europol di Tim Creswick.

Adrien Closmenil con la seconda entry di Cool Racing ha ritoccato il tempo del compagno di box con 1.35.748, precedendo Tommy Foster di quasi mezzo secondo e Hadrien David del doppio.

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Rueda Matos dal canto suo ha fatto il bis, pur non superandosi. A seguire l’altra Ferrari dei deb di casa di Biogas Motorsport e l’Audi di Alex Aka, unica finora ad impensierire le 296 GT3, che completano la top five con i nostri portacolori Alessandro Balzan e Riccardo Agostini.

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Alla sessione non ha partecipato la Porsche del Proton Huber Competition, il cui team manager è rimasto coinvolto ieri in una tragedia mortale nel paddock, mentre dall’entry list aggiornata non è più presente la Duqueine del Murphy Prototypes, che dovrebbe comunque partecipare alla prossima gara al Paul Ricard, cosí come la seconda  Ligier di ANS Motorsport, i cui sedili risultavano peraltro entrambi TBA nella lista precedente.

La Michelin Le Mans Cup tornerà in azione venerdí 12 aprile alle 9.50 con le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

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ELMS – A United Autosports, Cool Racing e Kessel Racing l’ultimo turno del Prologo. Lutto nel paddock della LMC

11’, tanto è durato l’impegno in pista per Ben Hanley con l’Oreca #22 di United Autosports; quanto basta per segnare la migliore prestazione dell’ultimo turno di questo Prologo ELMS di Barcelona.

Hanley con 1.28.393 non scalza comunque dalla vetta della classifica combinata Arthur Leclerc, che in mattinata aveva girato oltre 1 decimo sotto il pilota britannico. La top three della sessione si completa con Ritomo Miyata di Cool Racing e Tom Dillmann di Inter-Europol.

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Oscar Tunjo con la Duqueine del WTM by Rinaldi nei minuti finali ruba la prima posizione fra le LM P3 per un solo millesimo, col tempo di 1.36.327, a Manuel Espirito Santo di Cool Racing.

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Ancora uno-due Ferrari infine in GT3, con Daniel Serra e la 296 del Kessel Racing davanti a Matt Griffin di Spirit of Race. A seguire la Porsche Proton, che agguanta la terza posizione nel finale con Julien Andlauer ai danni dell’Aston Martin di Valentin Hasse-Clot.

L’altra Vantage, incidentata in mattinata, è invece ancora oggetto di robuste riparazioni, e non ha partecipato alla sessione come l’Oreca dell’AO Racing by TF, in questo caso per scelta tecnica.

Il turno è stato interrotto per ben cinque volte, tre volte con bandiera rossa; protagonisti delle neutralizzazioni più lunghe ancora la Ligier LM P3 #5 dell’RLR MSport, come in mattinata ferma in curva 5, questa volta però con Bailey Voisin al volante, e nientemeno che Malthe Jakobsen, salito nei minuti finali sull’Oreca #37.

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Purtroppo per una volta, oltre alle cronache della pista, dobbiamo segnalare un fatto grave: questa mattina nel paddock un incidente ha visto coinvolto Gerhard Freundorfer, team manager di Proton Huber Competition, team impegnato nella Michelin Le Mans Cup, nell’eseguire delle manovre col mezzo della squadra. Purtroppo, nonostante le immediate cure mediche sul posto, le ferite sono risultate fatali. Italian-endurance.com si unisce al cordoglio della serie e dei suoi rappresentanti per questa perdita.

Domani il circuito sarà a disposizione della Le Mans Cup con due turni per sette ore complessive a partire dalle 9.00.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Afternoon Session del Day2