Peccato che le regole ACO abbiano impedito a Josh Pierson di gareggiare lo scorso weekend a Dubai, perchè ci hanno privato di un duello almeno a due per la leadership dell’Asian Le Mans Series 2022.
Pierson, 16 anni compiuti lunedí, e Paul di Resta, hanno infatti dominato il terzo round della serie a Yas Marina sull’Oreca LM P2 di United Autosports. Pierson ha guidato per oltre tre ore in una gara spezzata a metä dall’incendio della Ligier LM P3 del G-Drive, mantenendo il comando per tutta la durata della gara.
L’ex-F1 infine ha preso il volante per l’ultima ora, portando al traguardo la vettura con 1 giro di vantaggio sulla vettura del Nielsen Racing, vincitrice delle due gare dello scorso weekend.
Contrariamente al primo doubleheader, Rorigo Sales, starter sull’Oreca #4, ha ceduto al via ad Eric Trouillet sulla vettura Pro/Am del Graff, ed è stato compito di Ben Hanley, subentrato al volante per il secondo turno di guida, riconquistare quella seconda piazza mantenuta poi facilmente da Matthew Bell su David Droux, che con un sorpasso nelle ultima fasi su Anders Fjordbach, riporta la vittoria nella sottocategoria per il team transalpino sull’High Class Racing.
Ad ogni modo, all’equipaggio del Nielsen Racing basterà classificarsi domani nella quarta ed ultima gara della serie per classificarsi campione e guadagnare l’invito automatico alla prossima 24 Ore di Le Mans.
UPDATE: L’Oreca vincitrice di United Autosports è stata dichiarata ineleggibile per la classifica finale (decisione alquanto curiosa in quanto l’iscrizione era stata comunque depositata) in quanto assente nel primo doubleheader di Dubai, per cui il Nielsen Racing si aggiudica punteggio pieno e l’invito a Le Mans con una gara di anticipo.
Questa volta nessun problema invece per il DKR, che riporta la prima vittoria della stagione tra le LM P3 dopo i primi due sfortunati outing. Mathieu de Barbuat, Sebastian Alvarez e Laurents Hörr non hanno sostanzialmente avuto nemici da contrastare e possono mantenere viva la speranza di titolo sul CD Sport, che ha classificato in terza e quinta piazza le sue due Ligier.
Piazza d’onore per la vettura del Rinaldi Racing, mentre i vincitori di gara-2 del Nielsen Racing possono consolarsi col quarto posto che mantiene anch’essi in lizza per il successo finale.
Primo successo tra le GT per i campioni in carica dell’Herberth Motorsport con Alfred e Robert Renauer ed Ralf Bohm. La Porsche #91 ha risalito le posizioni grazie al periodo di neutralizzazione dopo che la fasi iniziali erano state dominio dell’Aston Martin del TF Sport partita dalla pole.
L’ultimo pit a meno di 25’ dalla bandiera a scacchi li lasciava per un paio di minuti dietro la Ferrari di AF Corse fino allo splash finale della 488 #17, che nelle fasi iniziali aveva subito una penalità per un contatto al via- Vincent Abril si ritrovava in terza posizione dietro la McLaren di Inception Racing, che con Ben Barnicoat andava addirittura ad insidiare la leadership, portandosi fino a 13” dal leader.
Gara sfortunata invece per i vincitori di gara-2 del Rinaldi Racing, solo P7 al traguardo con la Ferrari #51. Il Cavallino si rifà infine nella sottoclasse GT Am grazie ai portacolori del Kessel Racing, Axcil Jefferies, Francesco Zollo e Roman Ziemian, cha si avvicinano alla testa della classifica, ancora mantenuta dall’SPS Automotive Performance, P2 quest’oggi, grazie ai due secondi posti di Dubai.
Domani il quarto ed ultimo round della serie, con start alle 16.30 locali (le 13.30 in Italia) ancora una volta con United Autosports e DKR in pole fra i prototipi ed Herberth Motorsports fra le GT grazie alla prestazione di stamane da parte di Klaus Bachler con la Porsche #33.
Piero Lonardo
Foto: Asian Le Mans Series