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Sunset at Sepang International Circuit

Asian LMS – Nessuna rivoluzione per il calendario 2025/26

Presentato il calendario dell’Asian Le Mans Series 2025/26. Diciamo subito nessuna rivoluzione in termini di location, con tre doubleheader a Sepang, Dubai e Yas Marina.

Scartata la paventata trasferta a Buriram in quanto non si è riusciti ad accomodare una data utile per serie e circuito a fine novembre, è stata presa in esame anche la pista di Mandalika in Indonesia, che però avrebbe dovuto essere adeguata agli standard di sicurezza previsti per i prototipi. Entrambe le piste verranno comunque prese in considerazione per l’edizione successiva.

Cambiano invece le date, col season opener di Sepang che rispetto al 2024/25 viene spostato di una settimana in avanti, al 12-14 dicembre 2025, mentre al contrario vengono anticipati i due round mediorientali al 29 gennaio 1° febbraio e al 6-8 febbraio rispettivamente.

Ciò allo scopo di evitare il più possibile concomitanze sportive (Daytona) e religiose, quali il Capodanno cinese e soprattutto il Ramadan, che il prossimo anno inizierà martedí 17 febbraio per concludersi giovedí 19 marzo 2026.

Se tanto ci da’ tanto, anche il season opener del WEC in Qatar 2026 (il circuito ha un accordo fino al 2029 compreso) verrebbe anticipato alla seconda settimana di febbraio, a partire dal Prologo.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

2025/26 Asian Le Mans Series Provisional Calendar

Rd 1 / Rd 2         12-14 Dec 2025         Sepang  (Malaysia)

Rd 3 / Rd 4         29 Jan-1 Feb 2026     Dubai Autodrome (UAE)

Rd 5 / Rd 6         6-8 Feb 2026              Yas Marina (UAE)

Podio_2_P2

Asian LMS – Successo a Yas Marina per AF Corse, ma è Algarve Pro Racing a volare a Le Mans insieme a Manthey, vittoriosa in GT

Termina con una vittoria il cammino di AF Corse nell’Asian Le Mans Series 2024/25. Alessio Rovera, Matthieu Vaxivière e Francois Perrodo conquistano meritatamente gara 2 a Yas Marina sul Nielsen Racing e su RD Limited. L’invito automatico per Le Mans va però ad Algarve Pro Racing, cui basta il quarto posto conquistato in rimonta, dopo che una toccata al via proprio da parte dell’Oreca #83 e relativo testacoda sembrava avere complicato la gara della capolista.

Race2Startc

Toccata fra le GT anche fra Max Wiser e Sergei Stolyarov, con spin della Ferrari #28; ma era peró un altro contatto, quello fra la Mercedes di Gregory Bennett e la Lamborghini di Rene Malmezac, quest’ultima terminata rovinosamente sulle barriere a protezione di curva 3, a scatenare la prima Safety Car e la conseguente Red Flag.

Fortunatamente ridotta l’attesa generale rispetto all’analogo copione di ieri, e dopo circa 40’ le vetture potevano ripartire con le intere 4 ore di gara davanti.

Giorgio Roda al restart manteneva la leadership ma alle sue spalle Patrick Byrne andava in testacoda in accelerazione a gomme fredde: nessuna conseguenza ma gara rovinata per l’Oreca #50; frattanto Jens Reno Moeller aveva preso il comando delle LM P3 per Bretton Racing mentre Bihuang Zhou continuava a condurre in GT per Climax Racing.

I detriti lasciati dalla Mercedes di Anthony McIntosh innescavano una nuova Safety Car, di cui alcune vetture approfittavano per la prima sosta. Tra queste la capolista delle LM P3 che cedeva la leadership di categoria a Louis Stern di Ultimate.

Si ripartiva con le due Oreca Proton davanti a Georgios Kolovos del DKR, ma alla prima sosta generale era Francois Perrodo ad emergere con la “zebra” #83, con Alessio Rovera ad approfittare successivamente di un lungo periodo di corsa libera per incrementare il vantaggio..

Frattanto in GT Giacomo Petrobelli con l’Aston Martin del Blackthorn era riuscito ad avere la meglio sul leader, solo per girarsi poco dopo. Ancora qualche curva e la Mercedes #2 poco dopo cedeva di schianto alle due Ferrari di Marco Pulcini e Dustin Blattner. La corsa della Porsche di Manthey EMA, capoclassifica dopo la vittoria di ieri in gara 2, veniva invece vanificata da un contatto con la Ferrari Dragon #88 sanzionata con un drive-through.

Con oltre 90’ sul cronometro era l’altra Porsche del team tedesco a portarsi al comando nonostante una penalità per partenza non regolamentare da parte di Antares Au. La Porsche #10 ha poi ceduto temporaneamente il comando della categoria a Mattia Drudi con l’Aston Martin dell’EBM, salvo poi riprenderlo a poco più di mezz’ora dal termine, e regalare cosí al team Manthey una terza entry a Le Mans oltre alle due garantite dalle due 911 full-season WEC. Gradino basso del podio dietro la Vantage #89 per la Ferrari #74 di Kessel Racing.

Podio_2_GT

Tornando alla testa assoluta della gara, Matthieu Vaxivière, subentrato a Rovera nel proprio stint ha gestito sia il ritorno di RD Limited, cui solo una vittoria poteva servire per puntare al titolo, dell’eterno rivale Tristan Vautier, e poi anche di Nicky Catsburg, risalito fino in P2 sulla vettura del Nielsen Racing dopo la penalità comminata all’alfiere del team di Romain Dumas per un sorpasso fuori pista.

Vittoria quindi per AF Corse davanti a Nielsen Racing ed RD Limited. A Malthe Jakobsen comunque bastava il quarto posto per guadagnare il titolo ed il conseguente invito a Le Mans. Peccato per l’altra Oreca di Algarve Pro Racing, la reale contender, attardata nelle fasi centrali di gara da un problema alla colonna dello sterzo che l’ha costretta a lungo ai box.

Podio_2_P3

Infine, la gara delle LM P3 è stata ancora una volta dettata dalle strategie, e questa volta è stata High Class Racing a gestire meglio di tutti le soste, lasciandosi dietro, anche grazie ad uno svolgimento di gara insolitamente fluido, gli ormai indiscussi “maestri” di quest’arte dei RLR MSport.

Il terzo posto a un giro, nonostante un paio di penalità, bastava a Bretton Racing, per conquistare il titolo di categoria sul team britannico. L’equipaggio campione uscente, iscritto quest’anno con Graff Racing, ha ceduto anche in questa occasione le armi dopo aver condotto nominalmente una robusta parte di gara.

E’ tutto per l’edizione 2024/25 della serie asiatica, che rivedremo in azione a fine anno, presumibilmente iniziando da Buriram, Thailandia, circuito che secondo indiscrezioni dovrebbe tornare in calendario dopo sei anni.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

L’ordine di arrivo definitivo di Gara 2

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Asian LMS – Algarve Pro Racing mette le mani sul titolo. Successi di classe per RLR e Manthey EMA

Algarve Pro Racing piazza una doppietta a Yas Marina in gara 1 e mette le mani sul titolo dell’Asian Le Mans Series 2024/25.

La gara è stata segnata dall’incidente che ha visto protagoniste in partenza la Porsche #46 del QMMF by Herberth di Ibrahim Al-Abdulghani e la #79 di Tsunami RT di Johannes Zelger. Immediata la segnalazione di ingresso della Safety Car e la conseguente red flag.

Il restart della gara, dopo i necessari interventi alle barriere di protezione, è stato dato circa un’ora e mezza dopo, e la direzione gara ha presto deciso come in occasione del round 2024 del Mugello ELMS di prolungare la corsa, questa volta di 30’.

Al restart dietro safety car, con poco meno di 3 ore di corsa sul cronometro, Giorgio Roda manteneva la leadership su Jeremy Clarke. Alexander Bukhantsov del Graff e Ryan Hardwick sulla Porsche Manthey EMA si erano invece impossessati delle altre due categorie.

Presto peró un nuovo contatto fra le Ligier LM P3 di High Class Racing ed Ultimate, in lotta fra loro per la terza piazza, riporta in pista la vettura di servizio. Coinvolta anche l’incolpevole Mercedes #81 di Rinat Salikhov, appena salita al comando delle GT3.

Una nuova Full Course Yellow a 2h20’ dal traguardo rimetteva tutto in discussione. Artefice della nuova neutralizzazione la Ferrari #57 di Car Guy, a fuoco nel retrotreno, poco prima vittima di un contatto con l’Aston Martin #98 dell’EBM.

Ad avvantaggiarsi della situazione l’Oreca di Pure Rxcing, risalita dal fondo dello schieramento dove era stata relegata dal problema in qualifica, grazie all’effort di Julien Andlauer. Frattanto in GT, Hardwick aveva ceduto alle due Mercedes di Bihuang Zhou e Sergey Stolyarov.

Alla successiva sosta, sceso che il neoacquisto Porsche Penske, era Tom Dillmann a ritrovare la testa della gara per Proton, inseguito da Alessio Rovera sulla #83 di AF Corse, che aveva la meglio con meno di 90’ sul cronometro. Il varesino, alle prese con problemi di temperature, veniva poi ripreso dal campione in carica IMSA della categoria, con Valerio Rinicella in rimonta con la #25 di Algarve Pro Racing.

Il duello tra le due vetture di testa è poi terminato con un contatto tra Dillmann e Matthieru Vaxivière, subentrato a Rovera. Questa sarà la svolta della gara, perchè la direzione gara, dopo aver una prima volta ritrattato, assegnerà un drive-through all’Oreca Proton che sarà determinante per il risultato finale.

Frattanto in LM P3 la Ligier di RLR MSport, dopo l’ennesimo avvio in sordina, si ritrovava ancora al comando sulla vettura del Bretton Racing, mentre la Mercedes del Climax Racing continuava a dominare in GT sulla Porsche di Manthey EMA; questo sino alla penalità di 10” per avere ignorato le bandiere gialle, che lasciava campo libero nel finale alle due Porsche Manthey, ora con gli esperti Richard Lietz e Klaus Bachler al volante.

Il finale, dopo la penalità assegnata alla #22 di Proton, vedeva una serie di sposte per aggiustare consumi e tempi di guida. A farne le spese inizialmente Harry King, momentaneo battistrada per Pure Rxcing, mentre Alex Quinn, ritrovatosi leader grazie allo splash del compagno di squadra Malthe Jakobsen, pure transitato dalla pitlane, azzardava invece sui consumi.

APR25Purtroppo per il pilota britannico, il fuel save non era abbastanza, e a poche curve dal traguardo l’ufficiale Peugeot WEC formalizzava il sorpasso che valeva la seconda vittoria stagionale per l’Oreca #25. Alle spalle delle due vetture del team portoghese si piazzava la #22 di Proton, beffata ancora una volta nel finale di gara.

RLR

Tra le LM P3, RLR MSport, grazie ancora una volta ad una strategia perfetta, conquistava il secondo successo di fila su Bretton Racing e Graff. Infine la doppietta Manthey completava un podio tutto tedesco con la Mercedes #16 di Winward Racing, unico podio peraltro gratificato dall’inno nazionale corretto.

In classifica generale, la lotta per il titolo assoluto è verosimilmente limitata ai due equipaggi di Algarve Pro Racing, separati da 16 lunghezze. Speranza matematica anche per RD Limited, oggi appena ottavi dopo una gara incolore, a -24.

Col passo falso odierno Ultimate perde la leadership in LM P3 a favore del Bretton Racing, ora al comando con 85 punti contro gli 80 della Ligier gestita da AF Corse. RLR MSport insegue a quota 75, con High Class Racing ancora più lontana a 67 punti. Ricordiamo che questa è l’unica categoria a non riservare un invito automatico alla prossima 24 Ore di Le Mans.

Manthey92

Infine in GT, il successo odierno vale la testa della classifica per la Porsche Manthey EMA, che ora conduce con 70 punti contro i 16 della compagna di box e della Mercedes #81 di Winward Racing, eliminata nelle prime fasi di gara.

Va detto che queste classifiche sono da considerarsi provvisorie, in quanto diverse vetture risultavano sotto investigazione all’arrivo. Ad ogni modo, l’appuntamento per l’ultimo round da Yas Marina per questa serie asiatica è per le 16.30 locali di domenica, le 13.30 nostrane.

UPDATE: L’unica penalizzazione post gara è andata all’Oreca LM P2 #11 di Proton Competition, cui sono stati aggiunti 39″ per il mancato raggiungimento del tempo minimo di guida da parte di Mathias Beche. La vettura perde cosí il 4° posto a favore del Nielsen Racing.

Una protesta da parte di Bretton Racing per una presunta violazione del regime di bandiere gialle da parte di RLR MSport è stata invece ritenuta non vera da parte degli stewards.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

L’ordine di arrivo definitivo di Gara 1

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Asian LMS – Roda completa lo sweep nelle qualifiche di Yas Marina

Giorgio Roda si dimostra ancora una volta imprendibile sul giro singolo in questa Asian Le Mans Series chiudendo con altre due pole le ultime qualifiche stagionali.

Il pilota di Proton Competition nella prima mattinata italiana ha siglato le due migliori prestazioni rispettivamente con 1.41.392 e 1.41.534, rifilando a Jeremy Clarke sulla #50 di AF Corse la bellezza di oltre 8 decimi.

La seconda fila sarà occupata in entrambe le griglie dall’altra entry di Proton e dalla capolista Algarve Pro Racing. Fred Poordad, incaricato del turno per i contender di RD Limited, non è andato oltre la nona prestazione, fanalino di coda stante i problemi che hanno impedito alla vettura di Pure Rxcing, ferma all’interno dell’iconico tunnel di uscita dei box, di effettuare il proprio tentativo.

LMP3_pole

Doppia pole anche per High Class Racing tra le LM P3 grazie a Thomas Kiefer, autore al meglio di 1.49.315. A seguire a mezzo secondo l’equipaggio campione in carica del Graff, poi ancora i vincitori degli ultimi due round, RLR MSport e Bretton Racing.

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In GT, Rinat Salikhov ha agguantato un ulteriore punto per l’equipaggio di Winward Racing e partirà davanti a tutti in gara 1 davanti alla Porsche Manthey EMA di Ryan Hardwick, surclassato di appena 81 millesimi, alla Aston Martin #89 dell’EBM di Gabriel Rindone e all’altra Mercedes del Climax Racing di Bihuang Zhou, in una sessione tormentata da ben tre red flag.

Ha iniziato la Lamborghini del Prime Speed Sport, in testacoda alla T16, poi protagonisti i detriti del contatto fra la Porsche di Origine Motorsport e la McLaren di Andrew Gilbert ed infine sempre la Porsche #87, ferma in testacoda ancora una volta all’insidiosa T16 insieme all’Aston Martin #98, a chiusura definitiva, forse un po’ prematura dato che entrambe le vetture si sono mosse immediatamente, delle qualifiche.

Senza più tempo utile a disposizione, il secondo miglior effort ha quindi premiato la Mercedes di Zhou, il quale domenica dividerà la prima fila con la McLaren Optimum Motorsport di Morgan Tillbrook. A seguire ancora Rindone e la Ferrari Car Guy di Takeshi Kimura.

Diretta streaming di gara 1 da Yas Marina fra poco, alle 12.00 italiane.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

I risultati delle Qualifiche 1 

I risultati delle Qualifiche 2

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Asian LMS – Nel weekend si chiude a Yas Marina. RD Limited all’attacco nelle libere

In programma nel weekend il terzo ed ultimo doubleheader stagionale dell’Asian Le Mans Series ad Abu Dhabi. Sull’iconico tracciato di Yas Marina si sfideranno 47 vetture per tutti e tre i titoli ancora in discussione.

Oltre alla seconda Aston Martin di EBM per Hash, Alex Fontana e Yannick Mettler, risultano disponibili anche tutte le altre macchine coinvolte da problemi tecnici durante il precedente round di Dubai, vale a dire la Porsche #21 di Car Collection e le Ferrari #82 di AF Corse e la #8 del Dragon Racing. L’unica novità fra gli equipaggi riguarda Giacomo Petrobelli al posto di Reema Juffali sull’Aston Martin del Blackthorn.

Nelle libere odierne, largo a RD Limited, che con James Allen prima e Tristan Vautier poi ha dominato entrambi i turni. Al transalpino la migliore prestazione di giornata con 1.40.800, unico a scendere sotto l’1’41”, che lascia a quasi mezzo secondo Malthe Jakobsen dell’equipaggio capolista di Algarve Pro Racing.

Si preannuncia quindi una dura battaglia fra le due line-up, dopo che nello scorso weekend di Dubai, la compagine gestita da Romain Dumas ha gareggiato di conserva, riuscendo comunque a minimizzare il gap grazie al secondo posto agguantato nel finale di gara 2.

A seguire nella lista dei tempi, più staccati, Nicky Catsburg del Nielsen Racing, al top nei test del mattino, Mathias Beche di Proton Competition e Olivier Pla dell’Oreca #50 di AF Corse, quest’ultimo ha potuto disporre di un nuovo telaio dopo un incidente avvenuto nei test privati.

Distacchi minimi invece le LM P3, con Griffin Peebles e la Ligier di Bretton Racing a condurre col tempo di 1.48.446 ottenuto nel secondo turno su Ander Fjordbach di High Class Racing e su Ian Aguilera di RLR MSport, ai primi posti nella prima sessione.

In GT le migliori prestazioni sono state invece ottenute nel primo pomeriggio, con Alex Fontana e la Porsche #21 di Car Collection, ricostruita dopo l’incidente a Dubai, a condurre la graduatoria col tempo di 1.52.761 su Luca Stolz e la Mercedes #81 capolista di Winward Racing e sull’altra 911 di Origine Motorsport di Laurin Heinrich. Sempre una Porsche al comando anche nella seconda sessione, con Nico Menzel e l’altra entry di Car Collection.

Sabato in programma le qualifiche e la prima gara del doubleheader finale della serie asiatica, rispettivamente alle 10.50 e alle 15.00 locali, vale a dire le 7.50 e le 12.00 italiane. Diretta streaming sul sito della serie e sul relativo canale YouTube.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

Asian Le Mans Series 4 Hours of Dubai - Race 2 Start

Asian LMS – Algarve Pro Racing ringrazia Proton e raddoppia a Dubai

Nuova affermazione a Dubai per Algarve Pro Racing in gara 2, questa volta con l’Oreca #20 di Kriton Lentoudis, Alex Quinn ed Olli Caldwell, i quali devono ringraziare un problema occorso nei minuti finali alla #22 di Proton Competition di Tom Dillmann, che sembrava avviata verso il successo. Un’avvincente battaglia premia RLR MSport tra le LM P3, mentre la vittoria in GT va alla Porsche di Herberth Motorsport.

Al via, solo 43 le vetture in griglia, assenti le due Ferrari #82 di AF Corse e #8 di Dragon Racing, scattava benissimo anche oggi dalla seconda fila Alexander Mattschull, che prendeva la scia del compagno di squadra Giorgio Roda partito dalla pole.

La leadership delle due Oreca Proton durava però solo poche curve, perchè Jeremy Clarke sulla #50 di AF Corse rompeva immediatamente gli indugi passandole entrambe. Alex Malykhin, partito della terza piazzola, frattanto ne combinava una delle sue andando largo e perdendo cosi diverse posizioni. In LM P3 Mark Patterson invece si lasciava addirittura sfilare da tutto il plotoncino di categoria, mentre Rema Juffali in GT cedeva ai più esperti Dustin Blatter, Steve Jans e Bo Yuan.

I detriti lasciati dal contatto delle due McLaren di Optimum Motorsport, subito out, chiamavano in causa la prima Virtual Safety Car dopo appena 5’; gara subito in salita anche per le Iron Dames, costrette ad una sosta di 4 giri per sostituire il muso danneggiato della loro Porsche, con le LM P2 ad approfittare invece in massa per un primo rabbocco di carburante, utile anche a gestire i tempi di guida.

Il restart vedeva solo un nuovo cambio al comando delle LM P3, con Mikkel Kristensen davanti a Jens Reno Moeller del Bretton Racing; al contrario, il secondo giro di pit delle LM P2 premiava a sorpresa la vettura di Pure Rxcing, con Harry King a precedere Job Van Uitert del DKR e Vlad Lomko di APR. Una seconda neutralizzazione però, sempre per detriti, andava a rimettere tutto in discussione dopo 90’. Di questa fase di gara ne approfittava la Porsche di Herberth Motorsport, che balzava al comando delle GT.

Dopo il nuovo restart si metteva in evidenza il deb Valerio Rinicella, reduce dal successo in gara 1, subito all’attacco prima del compagno di squadra e poi del leader prima di cedere il volante dell’Oreca #25 a Malthe Jakobsen. La sosta precedeva di poco la terza neutralizzazione di giornata, propiziata da un problema alla Ligier LM P3 di Ultimate. Un nuovo cambio della guardia in GT andava a premiare la Mercedes del Winward di Gabriele Piana su Robert Renauer, ora al volante della Porsche #99.

Nella sfida finale fra i grossi calibri sembrava spuntarla Tom Dillmann, il quale, dopo aver avuto la meglio su Jakobsen, scavalcava anche Julien Andlauer, ora al volante per Pure Rxcing, portando l’Oreca #22 Proton al comando. Sembrava fatta per la prima vittoria nella serie asiatica per il team tedesco, ma a 5’ dalla bandiera a scacchi il campione in carica IMSA LM P2 si girava a seguito di un contatto con la Porsche Manthey #10 di Klaus Bachler.

Via libera quindi per Alex Quinn sulla seconda entry di Algarve Pro Racing, nel frattempo risalito alle spalle del leader, mentre, alle spalle del britannico, Tristan Vautier vinceva l’ennesimo duello con Matthieu Vaxivière, regalando cosí la seconda piazza a RD Limited.

Appassionante anche il duello finale a tre fra le Ligier di Bretton Racing, High Class Racing ed RLR MSport, risoltosi a favore di questi ultimi, che conquistano il primo successo stagionale dopo la sfortunata gara di ieri.

PodiumP3

In GT, l’ultima sosta riportava la Porsche #99 in cima alla graduatoria, con Alfred Renauer a difendersi con successo sino alla bandiera a scacchi dal ritorno di Piana e Mattia Drudi a festeggiare il primo podio con l’Aston Martin dell’EBM dopo aver infilato le due Porsche Manthey, che vanno a completare la top five.

PodiumGT

In classifica generale, prima dell’epilogo di Abu Dhabi in programma il prossimo weekend, l’equipaggio di Algarve Pro Racing #25, oggi quinto, continua a condurre con 72 punti contro i 69 di RD Limited ed i 63 dei vincitori odierni; più staccati, a quota 53, gli alfieri di AF Corse.

Tra le LM P3, il solo Matteo Quintarelli, pur perdendo punti preziosi a causa della defaillance tecnica della Ligier di Ultimate, continua a condurre con 3 lunghezze di vantaggio su Jens Reno Moeller e Theodor Jensen di Bretton Racing e 5 su Mark Patterson ed Anders Fjordbach di High Class Racing.

In GT infine, il secondo posto odierno permette a Winward Racing di allungare a quota 60 contro i 45 punti della Porsche Manthey #92 ed i 43 dell’altra Mercedes di 2 Seas Motorsports, trionfatrice ieri, e dell’altra entry di Manthey.

Luca Pellegrini

Foto: Asian Le Mans Series

L’ordine di arrivo di Gara 2

Asian Le Mans Series 4 Hours of Dubai - Race 1 Start

Asian LMS – Algarve Pro Racing concede il bis in gara 1 a Dubai

Seconda vittoria di fila per Algarve Pro Racing nell’Asian Le Mans Series 2024/25 con Michael Jensen, Valerio Rinicella e Malthe Jakobsen, i quali svettano in gara 1 a Dubai sull’equipaggio di DKR Engineering e sulla seconda entry del team. Bretton Racing trionfa in LM P3 mentre il successo tra le GT3 va alla Mercedes del 2 Seas Motorsport.

In partenza, Giorgio Roda ha mantenuto la prima posizione conquistata nelle qualifiche del mattino con l’Oreca #22 di Proton Competition davanti al compagno di squadra Alexander Mattschull, scattato bene dalla quarta piazzola ai danni di Alex Malykhin di Pure Rxcing e di Patrick Byrne sulla #50 di AF Corse.

Nel gruppo delle LM P3 un contatto multiplo generato da Mark Patterson coinvolgeva le vetture di Ultimate, Inter Europol, Graff Racing; il veterano di High Class Racing veniva giudicato reo di aver innescato la melèe e gli veniva comminata una penalità di 10”. Tra le LM P3 era la Ferrari Kessel in pole di Dustin Blattner a mantenere la leadership sulla Mercedes del Winward Racing di Rinat Salikhov e sulla Porsche di Origine Motorsport Porsche.

L’alfiere di Pure Rxcing conquistava presto la seconda piazza e si metteva alla caccia del comasco, ereditando il comando poco prima dell’ingresso della Safety Car, causato da un testacoda all’uscita di curva 3 da parte della Ferrari 296 GT3 #8 Dragon Racing di Todd Coleman dopo circa 50’ di gara. La neutralizzazione si è poi trasformata in una red flag per permettere ai commissari di intervenire sulle barriere.

La gara è ripartita sempre dietro la vettura di servizio dopo circa un’ora; assente in griglia Max Wiser, P3 in qualifica con la Ferrari AF Corse #28, e già out la Ligier LM P3 di RLR MSport. La Mercedes GT3 del GetSpeed rimaneva invece ferma sul rettilineo. Problemi all’ABS anche per l’altra AMG di Winward Racing capolista mentre il resto del gruppo provvedeva alle necessarie soste.

Finalmente, con 1h45’ sul cronometro, si è passati in modalità corsa libera, con Harry King ora al volante dell’Oreca #91 su Mathias Beche e Valerio Rinicella. Tra le LM P3, al comando Griffin Peebles sulla Ligier di Bretton Racing, mentre la Porsche di Origine Motorsport di  Ye Hongli svettava in GT; presto peró Ben Tuck sulla Ferrari Kessel, risalito dalla quarta piazza, era in grado di contrastare il cinese e di impossessarsi della leadership di categoria.

Una Full Course Yellow per il contatto tra le Ferrari di AF Corse #51 e Dragon Racing #88 permetteva in seguito a Joel Sturm di avvicinarsi al leader e permettere alla Porsche Manthey #10 di passare a propria volta al comando,

Davanti King ha infine lasciato il volante al neoacquisto Porsche WEC, Julien Andlauer, per la parte finale. Il sostituto di Louis Delétraz ha provato a controllare la gara ma ha dovuto affrontare il ritorno di Malthe Jakobsen, risalito in P2 per Algarve Pro Racing. L’alfiere di Peugeot Sport, anche grazie ad un testacoda del rivale, si è avvicinato alla testa della corsa con l’intento di ottenere la seconda affermazione consecutiva in campionato.

Jakobsen è pervenuto al comando a 37’ della bandiera a scacchi, con Andlauer a cedere anche la seconda piazza a Laurents Hörr sulla vettura di DKR. In seguito, la foratura susseguente ad un contatto con la Mercedes del GetSpeed faceva perdere ultimamente terreno all’Oreca #91 per una sosta supplementare.

Si conclude con la seconda vittoria consecutiva quindi per l’Oreca #21 sul DKR e sulla seconda entry del team portoghese. Solo P6 per i dominatori di Sepang di RD Limited al termine di una gara in sordina, i quali mantengono comunque la seconda piazza in classifica con 51 punti contro i 62 di Jakobsen e c. A seguire, Alessio Rovera, Matthieu Vaxivière e Francois Perrodo, oggi quarti, con 38 lunghezze come il secondo equipaggio di APR.

Dopo due affermazioni di Ultimate, in LMP3 è Bretton Racing questa volta a festeggiare sui capoclassifica di Ultimate, abili a recuperare terreno nella seconda parte di gara con Leonardo Colavita e Matteo Quintarelli, e sulla Ligier #34 di Inter-Europol.

In GT3 infine, uno splash nel finale per la Porsche #10 permetteva  alla Mercedes del 2 Seas Motorsport e a Ben Barnicoat di ritrovarsi virtualmente al comando, stante la penalità di 10” per un contatto in pitlane assegnata all’altra 911 di Origine Motorsport.

La classifica finale vede la AMG GT3 #96 precedere la Porsche di Manthey EMA di Ryan Hardwick, Richard Lietz e Riccardo Pera e la Ferrari #74 Kessel Racing di Dustin Blattner, Ben Tuck e Dennis Marshall. Classfica generale ancora fluida, con l’equipaggio di Winward Racing che, nonostante il ritiro odierno, mantiene il comando con 35 punti contro i 33 dei primi due classificati di questo round.

Domani si replica alle 14.10 locali, le 11.10 italiane, per la seconda gara al Dubai Autodrome. Ancora una volta Giorgio Roda scatterà dalla pole per Proton Competition su Patrick Byrne ed Alex Malykhin.

Luca Pellegrini

Foto: Asian Le Mans Series

I risultati delle Qualifiche 1

L’ordine di arrivo di Gara 1

I risultati delle Qualifiche 2

APR20

Asian LMS – Algarve Pro Racing al top dopo le libere a Dubai

Alex Quinn ed Algarve Pro Racing chiudono al comando delle due sessioni di libere a Dubai, sede del secondo dei tre doubleheader dell’Asian Le Mans Series 2024/25.

Il pilota britannico svetta nella graduatoria assoluta col tempo di 1.47.199 ottenuto nel primo turno con solo 70 millesimi di scarto nei confronti di James Allen sui capoclassifica di RD Limited.

La lista complessiva dei tempi prosegue con le due entry di AF Corse per merito di Olivier Pla e Matthieu Vaxivière, e bisogna scendere sino all’ottava prestazione complessiva per trovare Julien Andlauer, qui al posto di Louis Deletraz in seno a Pure Rxcing, al top in notturna con 1.48.790 con quasi mezzo secondo di vantaggio su Olli Caldwell, compagno di Quinn all’ APR.

RLR

Tra le LM P3, Ian Aguilera e la Ligier di RLR MSport, i migliori nelle libere 1 con 1.35.367, superano di appena 20 millesimi Griffin Peebels, neoacquisto di Bretton Racing, al comando nel secondo turno.

Merc14

In GT infine, la palma del migliore di giornata va a Lucas Auer e alla Mercedes AMG GT3 EVO #2 di Climax Racing col tempo di 1.58.789. La top three si completa con le due Porsche di Manthey EMA e Car Collection di Riccardo Pera e Nico Menzel.

Al mattino l’altra 911 del team impegnato nel mondiale, la #10 con alla guida Klaus Bachler, è stata protagonista di un incidente in curva 3 che ha coinvolto l’Aston Martin #19 Blackthorn di Reema Juffali. Entrambe le vetture sono tornate in pista nel pomeriggio.

Da segnalare infine che l’ultimo sedile TBA è stato occupato al team Proton ancora una volta da Alexander Mattschull e che la seconda Porsche iscritta da Car Collection non ha partecipato alle sessioni.

Domani, a partire dalle 9.40 locali, le 45 vetture si giocheranno la griglia di partenza di entrambe le gare di 4 ore ciascuna in programma, la prima delle quali prenderà il via alle 14.00 locali, vale a dire le 11.00 nostrane, e sarà come sempre godibile sul sito ufficiale della serie e sui relativi canali social.

Luca Pellegrini

Foto: Asian Le Mans Series, Algarve Pro Racing

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

Dubai24 (1)

Asian LMS – La serie asiatica sbarca in Medio Oriente iniziando da Dubai

L’Asian Le Mans Series sarà protagonista nel weekend con il primo dei due doubleheader mediorientali consecutivi al Dubai Autodrome. Ben 46 le vetture iscritte, grazie all’addizione rispetto a Sepang delle due Ferrari 296 GT3 iscritte da Dragon Racing per Todd Coleman, Lorcan Hanafin e Aaron Telitz e per Giacomo Altoè, Nicola Marinangeli e Marco Pulcini e delle due Porsche di Herberth Motorsport per Ibrahim Al-Abdulghani, Abdulla Ali Al-Khelaifi e Ghanim Ali Al Maadheed e per Ralf Bohn, Alfred e Robert Renauer.

Pure_box

Diverse le modifiche agli equipaggi. Partiamo dalle LM P2: Julien Andlauer prenderà il posto di Louis Deletraz, trionfatore qui lo scorso anno su gara unica, sull’Oreca di Pure Rxcing iscritta anche per Alex Malykhin ed Harry King, mentre l’unico TBA riguarda la vettura #11 di Proton Competition, dove in Malesia al fianco di Jonas Ried e Mathias Beche venne ingaggiato all’ultimo minuto Alexander Mattschull. Immutata la line-up di RD Limited dei capolista James Allen, recente vincitore a Daytona, Fred Poordad e Tristan Vautier.

RD

Tra le sole 7 LM P3, doppio cambio tra i dominatori del primo doubleheader di Ultimate, con Leonardo Colavita e Louis Stern a prendere il posto di Stéphane Lémeret e Bence Válint al fianco di Matteo Quintarelli. In High Class Racing, due secondi piazzamenti a referto, sarà il tedesco Thomas Kiefer a prendere il posto di Seth Lucas, indisponibile all’ultimo momento a Sepang, insieme a Anders Fjordbach e Mark Patterson, eroici in terra Malese. Inoltre, Chris Short va a sostituire James Dayson in RLR MSport e Griffin Peebles prende il posto di Dan Skočdopole al Bretton Racing.

Winward81_Sepang

Oltre alle quattro new entry segnalate poco sopra, diversi i movimenti fra le ben 29 GT, con Luca Stolz a prendere il sedile occupato da Jules Gounon sulla Mercedes #81 del Winward Racing, trionfatrice nel secondo round, mentre tra i dominatori di gara 1 del Car Guy, tornano Takeshi Kimura e Casper Stevenson al posto di Esteban Masson e Yudai Uchida al fianco del factory driver Ferrari Daniel Serra.

Marvin Kirchofer sostituisce il neoacquisto Aston Martin WEC Tom Gamble sulla McLaren di Optimum Motorsport; cambio totale della guardia infine all’Earl Bamber Motorsport, dove il nostro Mattia Drudi farà compagnia a Jamie Day e a Gabriel Rindone sull’Aston Martin Vantage #89, come anche al Blackthorn Racing, dove nel weekend si altereranno Jonnny Adam, Charles Bateman e la pilotessa saudita Reema Juffali.

Oggi a Dubai come di consueto spazio ai test, mentre l’azione ufficiale in pista inizierà venerdí 7 febbraio alle 11.15 locali con le prime libere. Qualifiche sabato 8 alle 9.40 (le 6.40 italiane) e start di gara 1 alle 14.00, vale a dire le 11.00 nostrane. La partenza della seconda gara è prevista domenica 9 febbraio al medesimo orario. Qualifiche e gare visibili come al solito sul sito ufficiale della serie e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

L’entry list di Dubai

Awards copia

Ecco gli Italian-Endurance Awards 2024!

Fine anno tempo di bilanci e chi siamo noi a Italian-Endurance.com per astenerci? Ecco allora i nostri primi Endurance Awards per celebrare la stagione appena conclusa.

Tra i tanti eventi avvincenti e le imprese sportive tra le ruote coperte degne di nota, la scelta non è stata facile, ma dovrete accontentarvi delle nostre opinioni!

N.B: Ovviamente, dati i mezzi a disposizione, questi premi per ora sono solo virtuali, ma chissà che in futuro non andremo a fare le scarpe ai Caschi d’oro….

Cad01_podium

Gara dell’anno: Sarebbe facile dire Le Mans, con lo splendido bis della Ferrari 499P, ma per noi vince la 27ma Petit Le Mans. Ben otto le GTP che si sono alternate alla testa della gara, con quello splendido finale che ha visto premiare la Pink Cadillac di Renger van der Zande col brivido per i fari anteriori che non ne volevano sapere di rimanere accesi. Artefici di quel successo anche Sebastien Bourdais e Scott Dixon, dieci titoli in due nelle monoposto USA, nell’ultima gara del marchio di Detroit insieme al Team Ganassi.

Porsche_IMSA_Champ

Squadra dell’anno: Porsche Penske Motorsport, e non potrebbe essere altrimenti, dato che hanno trionfato nei due massimi campionati endurance, IMSA (piloti e costruttori) e FIA WEC (piloti). Su quest’ultima affermazione pesano sicuramente tanto gli errori commessi e subiti da Ferrari, tant’è che Toyota è riuscita, da terzo incomodo, a mettere le mani sul titolo costruttori, complice anche la semi-disfatta di Le Mans delle LMDh di Stoccarda; al contrario, negli States le 963 del Captain hanno preso il largo da subito, chiudendo addirittura con un uno-due nella classifica finale, con 4 vittorie su 9 gare.

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Pilota dell’anno: Qui si fa difficile, perchè abbiamo assistito a tante prove superlative, ma c’è un solo pilota che è stato capace di vincere in ben 3 diverse competizioni, ed è Louis Deletraz. Lo svizzero, laureatosi per la terza volta campione ELMS grazie anche al successo di Spa, ha riportato anche una spettacolare vittoria a Sebring in IMSA con l’Acura del WTR w/Andretti, ma prima ancora si è giocato il tutto per tutto ad Abu Dhabi nell’Asian Le Mans Series dopo le due vittorie di Sepang e Dubai.

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In questo caso ci permettiamo un paio di menzioni speciali per Robert Kubica, protagonista di una splendida Le Mans rovinata solo da una defaillance tecnica ma vittorioso, oltre che in ELMS con AO Racing insieme proprio a Deletraz, anche ad Austin con la gialla Ferrari 499P schierata da AF Corse, e per Mirko Bortolotti, trionfatore nel DTM, a riportare in altro i nostri colori nella serie dopo ben 31 anni, nonchè coprotagonista del primo successo Lamborghini in GTD Pro a Road Atlanta.

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Auto dell’anno: Qui torniamo a non avere dubbi perchè nessuna macchina ha regalato più successi nel 2024 della Ferrari 296 GT3. La GT del Cavallino, dopo un primo anno di assestamento, ha colto successi in tutti i campionati internazionali, raggiungendo a Sepang nell’Asian Le Mans Series la 100ma vittoria; successi ottenuti con AF Corse, Risi Competizione, Conquest Racing, Kessel Racing, Formula Racing, Spirit of Race, Emil Frey Racing, Frikadelli Racing ed Arise Racing GT.

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Continuiamo con le Rivelazioni dell’anno: tra le squadre spicca sicuramente il team Jota Sport, capace, aldilà della fortunosa vittoria alla 6 Ore di Spa, di dimostrarsi efficiente, spesso anche in modo più produttivo delle squadre ufficiali nella categoria regina, al punto di meritarsi la chiamata da parte di Cadillac per il 2025 e oltre.

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Tra i piloti citiamo invece Maro Engel, anch’egli protagonista di una vittoria prestigiosa ma fortunosa a Macau, ma vero dominatore del Fanatec GTWC Europe e capace di dare battaglia sino all’ultimo nel DTM.

Fuoco83

E chiudiamo con il Sorpasso dell’anno: anche in questo caso, tante le segnalazioni degne di nota, ma per noi vince su tutti quello di Antonio Fuoco su Raffaele Marciello a Macau. Il vincitore dell’ultima Le Mans insieme a Nicklas Nielsen e Miguel Molina ha dimostrato che non è impossibile superare tra i muretti del Guia Circuit, nemmeno su pista umida, avendo prima la meglio sulla BMW di Dries Vanthoor prima di ripetersi contro l’altra M4 GT3 di Marciello per la prima posizione. Peccato il successivo contatto che ha tolto di mezzo la Rossa, impedendone la prima affermazione nella FIA GT World Cup.

E’ tutto per quest’anno, ci vediamo nel 2025!

Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Chip Ganassi Racing, Porsche Motorsport, Wayne Taylor Racing, Piero Lonardo, DTM, Ferrari Races, GTWC Europe