Algarve Pro Racing piazza una doppietta a Yas Marina in gara 1 e mette le mani sul titolo dell’Asian Le Mans Series 2024/25.
La gara è stata segnata dall’incidente che ha visto protagoniste in partenza la Porsche #46 del QMMF by Herberth di Ibrahim Al-Abdulghani e la #79 di Tsunami RT di Johannes Zelger. Immediata la segnalazione di ingresso della Safety Car e la conseguente red flag.
Il restart della gara, dopo i necessari interventi alle barriere di protezione, è stato dato circa un’ora e mezza dopo, e la direzione gara ha presto deciso come in occasione del round 2024 del Mugello ELMS di prolungare la corsa, questa volta di 30’.
Al restart dietro safety car, con poco meno di 3 ore di corsa sul cronometro, Giorgio Roda manteneva la leadership su Jeremy Clarke. Alexander Bukhantsov del Graff e Ryan Hardwick sulla Porsche Manthey EMA si erano invece impossessati delle altre due categorie.
Presto peró un nuovo contatto fra le Ligier LM P3 di High Class Racing ed Ultimate, in lotta fra loro per la terza piazza, riporta in pista la vettura di servizio. Coinvolta anche l’incolpevole Mercedes #81 di Rinat Salikhov, appena salita al comando delle GT3.
Una nuova Full Course Yellow a 2h20’ dal traguardo rimetteva tutto in discussione. Artefice della nuova neutralizzazione la Ferrari #57 di Car Guy, a fuoco nel retrotreno, poco prima vittima di un contatto con l’Aston Martin #98 dell’EBM.
Ad avvantaggiarsi della situazione l’Oreca di Pure Rxcing, risalita dal fondo dello schieramento dove era stata relegata dal problema in qualifica, grazie all’effort di Julien Andlauer. Frattanto in GT, Hardwick aveva ceduto alle due Mercedes di Bihuang Zhou e Sergey Stolyarov.
Alla successiva sosta, sceso che il neoacquisto Porsche Penske, era Tom Dillmann a ritrovare la testa della gara per Proton, inseguito da Alessio Rovera sulla #83 di AF Corse, che aveva la meglio con meno di 90’ sul cronometro. Il varesino, alle prese con problemi di temperature, veniva poi ripreso dal campione in carica IMSA della categoria, con Valerio Rinicella in rimonta con la #25 di Algarve Pro Racing.
Il duello tra le due vetture di testa è poi terminato con un contatto tra Dillmann e Matthieru Vaxivière, subentrato a Rovera. Questa sarà la svolta della gara, perchè la direzione gara, dopo aver una prima volta ritrattato, assegnerà un drive-through all’Oreca Proton che sarà determinante per il risultato finale.
Frattanto in LM P3 la Ligier di RLR MSport, dopo l’ennesimo avvio in sordina, si ritrovava ancora al comando sulla vettura del Bretton Racing, mentre la Mercedes del Climax Racing continuava a dominare in GT sulla Porsche di Manthey EMA; questo sino alla penalità di 10” per avere ignorato le bandiere gialle, che lasciava campo libero nel finale alle due Porsche Manthey, ora con gli esperti Richard Lietz e Klaus Bachler al volante.
Il finale, dopo la penalità assegnata alla #22 di Proton, vedeva una serie di sposte per aggiustare consumi e tempi di guida. A farne le spese inizialmente Harry King, momentaneo battistrada per Pure Rxcing, mentre Alex Quinn, ritrovatosi leader grazie allo splash del compagno di squadra Malthe Jakobsen, pure transitato dalla pitlane, azzardava invece sui consumi.
Purtroppo per il pilota britannico, il fuel save non era abbastanza, e a poche curve dal traguardo l’ufficiale Peugeot WEC formalizzava il sorpasso che valeva la seconda vittoria stagionale per l’Oreca #25. Alle spalle delle due vetture del team portoghese si piazzava la #22 di Proton, beffata ancora una volta nel finale di gara.

Tra le LM P3, RLR MSport, grazie ancora una volta ad una strategia perfetta, conquistava il secondo successo di fila su Bretton Racing e Graff. Infine la doppietta Manthey completava un podio tutto tedesco con la Mercedes #16 di Winward Racing, unico podio peraltro gratificato dall’inno nazionale corretto.
In classifica generale, la lotta per il titolo assoluto è verosimilmente limitata ai due equipaggi di Algarve Pro Racing, separati da 16 lunghezze. Speranza matematica anche per RD Limited, oggi appena ottavi dopo una gara incolore, a -24.
Col passo falso odierno Ultimate perde la leadership in LM P3 a favore del Bretton Racing, ora al comando con 85 punti contro gli 80 della Ligier gestita da AF Corse. RLR MSport insegue a quota 75, con High Class Racing ancora più lontana a 67 punti. Ricordiamo che questa è l’unica categoria a non riservare un invito automatico alla prossima 24 Ore di Le Mans.

Infine in GT, il successo odierno vale la testa della classifica per la Porsche Manthey EMA, che ora conduce con 70 punti contro i 16 della compagna di box e della Mercedes #81 di Winward Racing, eliminata nelle prime fasi di gara.
Va detto che queste classifiche sono da considerarsi provvisorie, in quanto diverse vetture risultavano sotto investigazione all’arrivo. Ad ogni modo, l’appuntamento per l’ultimo round da Yas Marina per questa serie asiatica è per le 16.30 locali di domenica, le 13.30 nostrane.
UPDATE: L’unica penalizzazione post gara è andata all’Oreca LM P2 #11 di Proton Competition, cui sono stati aggiunti 39″ per il mancato raggiungimento del tempo minimo di guida da parte di Mathias Beche. La vettura perde cosí il 4° posto a favore del Nielsen Racing.
Una protesta da parte di Bretton Racing per una presunta violazione del regime di bandiere gialle da parte di RLR MSport è stata invece ritenuta non vera da parte degli stewards.
Piero Lonardo
Foto: Asian Le Mans Series
L’ordine di arrivo definitivo di Gara 1