Josh Pierson e Paul di Resta si ripetono nella gara finale dell’Asian Le Mans Series ad Abu Dhabi riportando la seconda vittoria del weekend ad United Autosports. Il copione non è stato molto diverso rispetto a ieri, con Pierson autore di una partenza perfetta nei confronti della concorrenza e di Rodrigo Sales in particolare, già nominato campione ieri per il Nielsen Racing.
L’unica differenza sostanziale risiede nel fatto che il team ha permesso al giovanissimo statunitense di prendere la bandiera a scacchi, lasciando a di Resta lo stint centrale. Il distacco nei confronti di Ben Hanley e C. è stato ancora una volta di un giro, mentre il Graff Racing col terzo posto assoluto odierno ha agguantato il titolo Pro/Am. Che però quest’anno non da diritto all’invito automatico a Le Mans, con tre vittorie in quattro gare.
Risorge invece letteralmente dalle ceneri (del rogo di ieri) il G-Drive conquistando la prima vittoria in LM P3 con Xavier Lloveras, Fabrice Rossello e Viacheslav Gutak. Le fasi iniziali erano appannaggio del DKR, che dopo il successo di sabato vantava ancora chances di successo, ma allo scadere della prima ora Mathieu de Barbuat era costretto a fermarsi una prima volta ai box per un problema al posteriore, poi la gara del team lussemburghese veniva rovinata del tutto da un testacoda da parte di Sebastian Alvarez, che poneva definitivamente fine ai sogni di titolo della Duqueine #2.
La leadership passava quindi al Rinaldi Racing e poi al Nielsen Racing. Il team britannico optava per una tattica suicida evitando di rifornire nell’esteso periodo di safety car chiamato dalla direzione gara durante la terza ora di gara. La strategia però non pagava e a mezz’ora dal termine Lloveras passava la Duqueine del team tedesco, che nel frattempo aveva ripreso la testa della corsa, senza più voltarsi indietro.
Il Rinaldi Racing cedeva anche ad entrambe le vetture del CD Sport, che andavano cosí ad occupare il resto del podio e, grazie ai risultati delle gare precedenti, ad aggiudicarsi un posto alla prossima Le Mans. Piccolo trhiller finale, la Ligier del G-Drive terminava il carburante nel giro di rientro.
Seconda vittoria di fila anche nelle due classi GT, dove Herberth Motorsport e Kessel Racing hanno ripetuto il risultato di gara 1. Dopo l’ennesimo start al fulmicotone dell’Aston Martin del TF Sport, era proprio la Porsche #91 a prendere la testa della gara, abbandonata solamente per il periodo di tempo nel quale sembrava pagare la scommessa adottata anche in questa categoria da diverse vetture fra cui l’Aston dell’Oman Racing, la Porsche del Dinamic Motorsport e la Ferrari di AF Corse.
Tutte queste macchine sono state poi costrette all’inevitabile splash, riportando al comando la Porsche di Robert Renauer, seguita da presso dalla vettura gemella partita dalla pole con Klaus Bachler. Sul gradino basso del podio termina la Vantage del Garage 59, ma è l’altra McLaren di Inception Racing a conquistare il titolo di categoria e l’invito a Le Mans col sesto posto finale.
Anche tra le GT-Am, la seconda vittoria consecutiva di Francesco Zollo, Roman Ziemian e Acxil Jefferies non basta per assicurarsi il titolo, che va all’SPS Automotive Performance, anche oggi secondi.
E’ tutto per questa edizione ancora una volta condensata della serie continentale asiatica. L’attenzione del mondo dell’endurance si sposta ora sul doppio appuntamento (IMSA e WEC) di Sebring, in programma tra un mese.
Piero Lonardo
Foto: Asian Le Mans Series