G-drive 26

Asian LMS – G-Drive comincia bene a Dubai in Race 1

Renè Binder, Ferdinand Habsburg e Yifei Ye portano al successo il G-Drive nel primo appuntamento dell’Asian Le Mans Series 2021.

A Dubai, nella mattinata mediorientale, l’Oreca LM P2 ribattezzata Aurus ha ripreso quel discorso culminato nella scorsa stagione con la conquista del titolo della serie asiatica.

Va detto che il team battente bandiera russa, ancora una volta gestito in pista da Algarve Pro Racing, aveva monopolizzato la prima fila dopo le qualifiche tenutesi nella giornata di venerdì, in un programma rallentato da problemi di visibilità sotto forma di nebbia, con l’argentino Franco Colapinto ad aggiudicarsi la pole sulla vettura gemella.

Start_Dubai1

Allo start però Sean Gelael, al volante dell’altra Oreca gestita da Jota Sport, scombinava i piani dei battistrada tentando una staccata impossibile all’interno di curva 1, col risultato di rallentare le due Aurus a favore di Simon Trummer, che si installava al comando con l’Oreca del Phoenix Racing su Binder, lo stesso Gelael e John Falb, incaricato dello start sulla Aurus in pole.

Il pilota indonesiano ripartiva all’attacco fino a portarsi alle spalle di Trummer ma dopo circa 20’ finiva per toccarlo. I due si giravano, lasciando passare Binder e Falb, ed erano costretti a rientrare ai bx per le opportune riparazioni.

ERA

Da quel momento in poi l’Oreca #26 non ha avuto rivali, e alla fine concluderà con oltre un giro di vantaggio sulla vettura di Jota, grazie al forcing dell’ex-McLaren F1 Stoffel Vandoorne, e sulla entry del Phoenix, poi passate nella mani di Matthias Kaiser e del campione in carica WEC GTE-Pro, Nicki Thiim. A seguire l’altra Aurus, le Oreca del Racing Team India e le due uniche entry schierate come Pro-Am di ERA Motorsport ed Eurointernational.

UA23

Gara a sé invece tra le LM P3 per la Ligier #23 di United Autosports di Manuel Maldonado, Rory Penttinen e Wayne Boyd. Partiti dalla pole, i tre non hanno più dovuto girarsi indietro, mentre la vettura del Nielsen Racing dei campioni in carica della categoria, Colin Noble e Tony Wells, seconda ad un giro, riusciva piano piano a rimontare sulla seconda delle Ligier del team angloamericano condotta da James McGuire, Duncan Tappy ed Andrew Bentley, che a sua volta precedeva l’altra vettura del team di John Loggie, Rob Wheldon ed Andy Meyrick.

Sfortuna e problemi di gioventù per la nuova Ginetta dell’ARC Bratislava, così come per l’unica Duqueine del DKR Engineering, entrambe non classificate.

Precote

Un colpo di scena finale ha invece movimentato la gara delle GT. Un testacoda  in curva 6 a circa quattro minuti dal termine delle 4 ore di gara da parte di Alain Ferte, che con la Porsche del GPX Racing si avviava verso una facile vittoria, ha determinato il successo dell’altra 911 GT3 R del Precote Herberth Motorsport di Alfred e Robert Renauer e Ralf Bohn.

La Porsche #40 riusciva comunque a transitare seconda sul traguardo ma veniva penalizzata di 30”, classificandosi pertanto quarta alle spalle della McLaren dell’Inception Racing di Brendan Iribe, Ollie Millroy e Ben Barnicoat e della BMW M6 GT3 #34 del Walkenhorst Racing del vincitore della GTLM nella recente Rolex 24 at Daytona, Nicky Catsburg, che ha diviso il sedile con Chandler Hull e Jonathan Miller.

La McLaren aveva a sua volta approfittato delle defaillance della Mercedes dei campioni in carica di HubAuto, out allorquando procedeva in seconda posizione a seguito di un contatto con la Ferrari AF Corse #54.

Rinaldi

Solo P6 per la migliore delle GT del Cavallino, quella schierata sotto l’egida di Formula Racing dei danesi Johnny Laursen, Nicklas Nielsen e del nostro Alessio Rovera, mentre gli onori nella GT-Am vanno al Rinaldi Racing e a Christian Hook, Manuel Lauck e Patrick Kujala.

Domenica si ritornerà in pista per la race 2, sempre da Dubai, start alle 12.45 locali, vale a dire alle 9.45 italiane. Prima fila ancora tutta per il G-Drive, così come per United Autosports fra le LM P3, mentre la pole delle GT3, definita ricordiamo col secondo miglior giro della sessione unica di qualifica, è stata appannaggio della Porsche del GPX Racing.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo di Dubai – Race 1

Foto: Asian Le Mans Series

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