Porsche7

IMSA – Tandy approfitta degli errori altrui e passa al comando a Daytona. Ford, uno-due in GTD Pro

Porsche rompe gli indugi e dopo tre ore di gara va al comando della 63ma Rolex 24 at Daytona con Nick Tandy e la 963 #7. A favorire il cambio della guardia un errore al secondo pit da parte di Dries Vanthoor, che arrivava al proprio box con un angolo improbabile, toccando anche il muretto, rendendo difficoltose le operazioni.

In seguito, la BMW #24 sarà anche penalizzata con un drive-through per aver rifornito ancora sui cavalletti. La leadership passava all’Acura #93 di Kaku Ohta fino alla prima Full Course Yellow della giornata, propiziata da HunterMcElrea, nelle gomme in curva 5 con l’Oreca LM P2 del TDS Racing.

Al restart, Tandy aveva la meglio sul protegè Honda, imitato anche dalle BMW di Renè Rast e Philipp Eng, quest’ultimo tornato presto nelle posizioni che contano. Nel frattempo, ritirata ufficialmente la Lamborghini SC63 per problemi di surriscaldamento.

La neutralizzazione vanificava anche l’incredibile stint di PJ Hyett su “Spike” di AO Racing. Rasmus Lindh ereditava la leadership per perderla poco dopo a favore di Garnet Patterson e la #2 di United Autosports, rinvenuta dopo un lungo nelle prime fasi di gara da parte del campione in carica della categoria, Nick Boulle.

Doppia disgrazia per AO Racing, che è costretta ad un emergency service con la sua Porsche #77 “Rexy” e subisce anche una penalità aggiuntiva per averlo eseguito in modo non corretto.

Davanti a tutti ci sono di nuovo le due Ford in parata con Dennis Olsen e Seb Priaulx, i quali iniziando a subire il ritorno della BMW #48, nonostante una penalità scontata da Augusto Farfus. Lontana, in P8, la Ferrari di DragonSpeed.

Infine in GTD i problemi alle due Mercedes di 75 Racing e soprattutto Winward Racing, quest’ultima all’acceleratore, lasciano al comando la Lamborghini del Forte Racing.

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Le penalità per la Ferrari #21 di AF Corse, momentaneamente seconda, e per l’Aston Martin del Magnus Racing per errori commessi in pitlane lasciano ad inseguire Manny Franco con l’altra 296 GT3 di Conquest Racing davanti all’Aston Martin di Van der Steur Racing e alla Ferrari Cetilar con il giovanissimo Nicola Lacorte, mentre il sole comincia velocemente a calare sullo speedway.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Roberto Viva

La classifica dopo la terza ora di gara

Start

IMSA – Daytona, Start: Vanthoor e la BMW in controllo. Lambo già ko?

E’ iniziata ufficialmente la stagione dell’endurance internazionale a Daytona. Nelle primissime fasi delle 24 ore di gara, Dries Vanthoor e la BMW #24 mantengono la leadership dalla pole conquistata giovedí con un discreto cuscino nei confronti degli inseguitori, capeggiati dall’Acura #93 del Meyer Shank Racing di Nick Yelloly e dalla Cadillac #31 del Whelen Racing di Jack Aitken.

Felipe Nasr, campione in carica della serie, ha perso un paio di posizioni rispetto allo start, veleggia in P5 con la sua Porsche, ma la novità, in negativo è per i nostri colori, con la Lamborghini ferma da oltre 30′ per un non meglio identificato problema al posteriore.

Problemi anche in GTD Pro per il marchio di Sant’Agata. Andrea Caldarelli è partito subito alla carica portandosi presto davanti alle due Ford in prima fila di Mike Rockenfeller e Fred Vervisch, ma la Huracàn gestita da Pfaff Motorsport soffriva al primo pit di un problema al mozzo dell’anteriore sinistra e perdeva secondi preziosi e la leadership della categoria, ora a favore di Vervisch, il quale ha avuto la meglio sulla BMW #48 Paul Miller Racing di Dan Harper.

La top three, dopo un bell’inizio anche da parte di Maro Engel sulla Mercedes del 75 Express, poi sostituito da Kenny Habul, si completa con la seconda Mustang GT3.

Mercedes in evidenza anche in GTD grazie a Russel Ward con l’esemplare di Winward Racing, il quale dopo la prima sosta ha ereditato la prima piazza dalla Porsche del Wright Motorsports, ora con Adam Adelson. Ad inseguire le due Lamborghini di WTR e Forte Racing, a precedere un gruppetto di Ferrari.

In LM P2 infine, Ben Keating ha subito preso il largo sul polesitter Dan Goldburg ma dopo 20’ un errore ha portato davanti PJ Hyett con la entry di AO Racing, che dopo le prime due soste ha già guadagnato un vantaggio intorno al minuto su Luis Perez Companc e l’Oreca di AF Corse e su Rasmus Lindh, subentrato al volante della vettura in pole di United Autosports.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

La classifica dopo la prima ora di gara

Roar before the Rolex 24

IMSA – Kobayashi chiude in bellezza le libere di Daytona

Sono Kamui Kobayashi e la Cadillac #40 del WTR gli ultimi leader delle libere della 63ma Rolex24 at Daytona. Il due volte campione WEC punta alla terza vittoria nel season opener IMSA dopo i successi del 2019 e del 2020, ottenuti sempre con Cadillac ed il team di Wayne Taylor.

Il Team Principal Toyota, al top anche nella sessione in notturna alla pari di Nick Tandy e la Porsche #7, ha preceduto di quasi mezzo secondo, col tempo di 1.36.380, l’altra 963 ufficiale con Mathieu Jaminet. I primi cinque di giornata proseguono con Robin Frijns e la BMW #25, di nuovo in pista dopo la defaillance in qualifica, l’altra Porsche Penske di Laurens Vanthoor e la Cadillac del WTR con Will Stevens.

Piccolo dramma per Felix Rosenqvist e la Acura #60, ferma lungo il circuito nelle prime fasi della sessione, cui inizialmente era stato tolto il tempo in qualifica ai sensi del nuovo regolamento IMSA, decisione poi ricusata dalla direzione gara. Quasi contestualmente, un contatto a muro per Nick Tandy, costretto a cambiare il muso della sua Porsche, e un problema tecnico per la Corvette #4 di Tommy Milner, ferma lungo la pista ma poi ripartita regolarmente.

Toby Sowery ha portato in alto l’Oreca del Crowdstrike by APR con 1.38.392 su Nicklas Nielsen e la entry di AF Corse, mentre in GTD Pro gli onori di giornata vanno a Shane van Gisbergen con la Corvette del Trackhouse by TF davanti alla Lamborghini Huracàn di Pfaff Motorsport e alla Porsche di AO Racing con Alessio Picariello.

In GTD infine, Anthony McIntosh e l’Aston Martin del Van der Steur Racing precedono James Calado con la Ferrari #021 di Triarsi Competizione e Mattia Drudi con l’altra Vantage dello Heart of Racing.

Mentre solo 50 delle 61 macchine iscritte sono state protagoniste delle libere-2, l’ultimo turno ha visto solamente la Corvette AWA restare ai box, mentre la BMW #48 del Paul Miller Racing si è limitata a degli in&out.

L’attenzione generale passa a domani alle 1.40 PM ET, le 19.40 nostrane, per lo start della 63ma Rolex 24 at Daytona. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA e sul relativo canale YouTube.

Piero Lonardo

Foto: WTR

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Libere 3

BMW24

IMSA – A Daytona, Vanthoor regala la pole a BMW. La prima di Ford in GTD Pro

Dries Vanthoor sigla la prima pole position della stagione a Daytona. Emozioni miste al box BMW con la #25 subito ferma lungo la pista senza trazione, ma l’altra M Hybrid V8 ha sbaragliato la concorrenza nei pochi minuti rimasti col tempo di 1.33.895, lasciando a 3 decimi Nick Yelloly con l’Acura #93 e a 4 Felipe Nasr con la Porsche Penske #7. Completano la top five la Cadillac del Whelen Racing di Jack Aitken e la Porsche del JDC-Miller di Gianmaria Bruni.

Da segnalare la fiera battaglia fra Tom Blomqvist con l’altra ARX-06 e Mirko Bortolotti con la Lamborghini, lungamente a contatto sul banking nell’ultimo giro utile. La SC63 terminerà P9 anche a causa della penalità comminata per blocking dopo che il trentino era riuscito ad innalzarsi al top della graduatoria.

Assente dalla sessione anche la Porsche Proton, ancora ai box dopo i problemi sostenuti nelle libere del mattino.

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Non sfugge la pole tra le LM P2 a United Autosports e a Dan Goldburg. Il dominatore dei gentlemen nella Roar ha fissato i cronometri sull’1.38.676, superando Ben Keating con la entry del PR1 Mathiasen e Nick Boulle con l’altra vettura del team angloamericano, terzo grazie all’errore che è costato il miglior giro a PJ Hyett e “Spike”.

Rocky_pole

Prima storica pole, addirittura doppietta, per Ford e Multimatic in GTD Pro, con Mike Rockenfeller a precedere Fredric Vervisch di 3 decimi col tempo di 1.45.523. Primo degli “altri” Ben Harper con la BMW #48 del Paul Miller Racing, davanti alle Corvette ufficiali, a sandwich sulla Lamborghini di Pfaff Motorsports con Andrea Caldarelli. Solo P12 per la Ferrari DragonSpeed di Davide Rigon.

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In GTD infine, l’esperienza di Elliot Skeer sulla Porsche del Wright Motorsports ha prevalso nel finale per appena 18 millesimi sulla Mercedes campione in carica del Winward Racing di Phil Ellis e di 18 sulla Lamborghini del WTR di Trent Hindman. Maxi Goetz, P5 sulla AMG GT3 del Korthoff Competition Motors, perde i giri migliori, ancora una volta gravato da problemi al torque sensor.

Tra le tante Ferrari iscritte, ha la meglio Frederik Schandorff, P8 sulla 296 GT3 di Inception Racing. Alla sessione non ha partecipato la #023 di Triarsi Competizione.

Il programma odierno proseguirà con un secondo turno di libere in notturna a partire dalle 6.30 PM ET locali, le 00.30 italiane, Domani in programma l’ultima ora di libere a partire dalle 11.20 AM ET, prima del via della 63ma Rolex 24 at Daytona di sabato 25 gennaio alle 1.40 PM ET, le 19.40 nostrane.

Piero Lonardo

Foto: Rahal Letterman Lanigan, United Autosports, Multimatic Motorsports, Wright Motorsports

I risultati delle Qualifiche

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IMSA – Due Acura davanti nelle libere di Daytona

Acura al top della lista dei tempi al termine delle prime libere dalla 63ma Rolex 24 at Daytona. Tom Blomqvist guida il gruppo delle 61 vetture, che ieri sono state fotografate come da tradizione sul lungo rettilineo dello speedway, col tempo di 1.34.576, precedendo di poco meno di 2 decimi il compagno di squadra Nick Yelloly.

I recenti aggiustamenti del BoP, soprattutto in termini di peso minimo, hanno permesso alle due ARX-06 di scavalcare le BMW, che seguono a 4 decimi, sul giro singolo; Felipe Nasr e la Porsche campione in carica vanno a completare la top five.

A seguire le tre Cadillac, che rispetto alla Roar vantano una maggior potenza massima, e le altre Porsche. Chiude la lista delle dodici GTP la Lamborghini. Da segnalare la penalità, nuova a termini di regolamento IMSA, ai danni della 963 Proton, vittima di una foratura con Tristan Vautier al volante. L’aver provocato la relativa bandiera rossa, l’unica della sessione, determinerà la cancellazione del migliore giro nelle qualifiche.

UPDATE: La penalità è stata revocata dall’IMSA, in quanto è stato verificato che la defaillance è stata causata da un problema tecnico e non da un errore del pilota. 

Escalation di tempi rispetto alla Roar anche nelle altre categorie. Tra le LM P2, Mikkel Jensen del TDS col tempo di 1.37.986, ha relegato a 4 decimi il connazionale Malthe Jakobsen con la vettura del Crowdstrike by APR.

Si confermano infine le Lamborghini nelle due classi GT. Franck Perera chiude al comando delle GTD con la Huracàn del Forte Racing ed il tempo di 1.47.321 davanti ad Andrea Caldarelli, il migliore nelle GTD Pro con l’esemplare di Pfaff Motorsports. Unico a spezzare il dominio delle GT di Sant’Agata, Mike Rockenfeller con la Mustang ufficiale #65, a precedere la terza Lambo del WTR.

La cura dimagrante definita per le Ferrari nelle nuove equivalenze non ha portato particolari benefici, con James Calado P6 in GTD con la 296 GT3 #021 di Triarsi Competizione.

Tutto pronto per le qualifiche, che prenderanno il via fra poco, alle 2.10 PM ET, le 20.10 italiane, godibili in streaming sul sito IMSA e sul relativo canale YouTube.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

I risultati delle Libere 1

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WEC – United Autosports e Akkodis ASP completano le line-up

Completati altri equipaggi in vista della prossima stagione del FIA WEC che prenderà il via fra un mese in Qatar con l’annuncio di quattro piloti silver ranked in Akkodis ASP e United Autosports.

Clemens Schmid tornerà in Akkodis ASP, questa volta unendosi a Josè Maria Lopez e alla new entry Petru Umbrarescu sulla Lexus RC F GT3 #87. Lo scorso anno il 34enne austriaco ha sostituito Timur Boguslavskiy in tre occasioni: Spa, Sao Paulo e Austin sull’altra vettura del team.

Sulla entry #78 fa invece il proprio debutto nella serie mondiale Finn Gehrsitz al fianco di Ben Barnicoat e a Arnold Robin. Il 20enne tedesco vanta esperienze in LM P3 nelle serie ACO nel biennio 2021-22 e lo scorso anno si è dedicato al GTWC Asia con la Ferrari 296 GT3 di Absolute Corse.

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Un ritorno ed una new entry anche per United Autosports, dove sulla McLaren 720S GT3 Evo #59 ritroveremo James Cottingham al fianco di Gregoire Saucy. A far compagnia ai due, Sebastien Baud, reduce da una prima stagione nella serie mondiale con la Corvette di TF Sport, coronata da un terzo posto di classe in Bahrain.

Sulla seconda McLaren del team, contraddistinta dal #95, sono già stati annunciati a suo tempo Sean Gelael, Darren Leung e Marino Sato.

Piero Lonardo

Foto: Akkodis ASP, United Autosports

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IMSA – La Roar si chiude all’insegna della pioggia

Pioggia protagonista nella terza ed ultima giornata della Roar Before the 24. La sessione numero 6, prevista per le 9.45 locali, è stata posticipata di oltre due ore a causa di violenti rovesci.

Il miglior tempo è stato ottenuto su pista umida dalla Porsche Proton con Neel Jani, autore di 1.45.433, a precedere l’altra 963 privata del JDC Miler con Gianmaria Bruni e Jack Aitken con la Cadillac del Whelen Racing.

Solo 41 delle 61 vetture iscritte hanno preso la pista. Quattro le GTP rimaste nei box: le due Porsche Penske, la Lamborghini, cosí come una delle due BMW protagoniste assolute delle prime due giornate.

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Al top fra le LM P2 la #22 di United Autosports con Paul di Resta davanti al teammate Peugeot WEC Mikkel Jensen ed all’altra Oreca del team angloamericano con Ben Hanley.

Quest’ultima vettura ha chiuso al top la settima ed ultima sessione, riservata ai soli piloti bronze, con Dan Goldburg al volante davanti a George Kurtz, rientrato nelle competizioni dopo i problemi legati alla sua attività, e a Nick Boulle, campione in carica della categoria.

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Ollie Millroy ha segnato la migliore prestazione fra le GT con la Ferrari iscritta da Inception Racing in GTD davanti alla Lamborghini del Forte Racing di Franck Perera e alla Mercedes titolata 2024 di Winward Racing con Phil Ellis. Migliore tra i Pro Alexander Sims sulla Corvette ufficiale #3.

Nell’ultimo turno, solo dieci le GT in pista, con migliore prestazione da parte di Anthony McIntosh sull’Aston Martin del Van der Steur Racing.

E’ tutto per questa Roar. L’appuntamento è con le libere della 63ma Rolex 24 at Daytona, previste per giovedí 23 gennaio alle 10.05 AM ET, le 16.05 nostrane, prima delle qualifiche, in programma dalle 2.10 PM, queste ultime fruibili sul sito IMSA e sul canale YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: Proton Competition, United Autosports, Optimum Motorsports

I risultati della Session 6

I risultati della Session 7

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IMSA – Vanthoor e la Porsche in notturna spezzano il dominio BMW a Daytona. Una quarta Cadillac a Le Mans col WTR

Ci ha pensato Laurens Vanthoor a spezzare l’apparente dominio delle BMW nella quinta sessione della Roar Before the 24.

Il campione in carica FIA WEC ha infatti portato la sua Porsche davanti alle LMDh di Monaco, fin qui dominatrici di questi test collettivi, in notturna col tempo di 1.36.271. Le due M Hybrid V8 seguono comunque da presso grazie alle prestazioni di Philipp Eng e Sheldon van der Linde, rispettivamente a 2 e 6 decimi.

La prestazione globale delle 963 comprende anche gli altri due esemplari di Penske e Proton, tutti entro il secondo dal battistrada e appena fuori dalla top five del turno. Nel mezzo, l’Acura #60 e la Lamborghini, quest’ultima da subito a proprio agio, similmente a quanto accaduto ad Indianapolis lo scorso settembre, sul banking di Daytona.

Più indietro le Cadillac, ma la notizia del giorno riguarda proprio il costruttore statunitense, che avrebbe fatto domanda per partecipare con una quarta macchina gestita dal Wayne Taylor Racing alla prossima 24 Ore di Le Mans.

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Ad Albert Costa e ai campioni in carica della categoria di Inter-Europol la leadership tra le LM P2, col sempre sorridente catalano autore di 1.39.618 davanti alle entry di TDS e Pratt Miller.

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Anche tra le GT infine Porsche alla ribalta. Le quattro 911 iscritte capeggiano infatti la lista dei tempi con Thomas Preining al top in GTD Pro con l’entry #20 di Proton Competition condivisa con Richard Lietz, Matteo Cressoni e Claudio Schiavoni, davanti ad Elliott Skeer, migliore fra le GTD per Wright Motorsports, ad Alessio Picariello con “Rexy” Pro di AO Racing, e a Michelle Gatting delle Iron Dames.

Migliori degli “altri” nelle due categorie, la Corvette AWA con Marvin Kirchofer, a precedere Thomas Neubauer con la Ferrari di DragonSpeed.

Nelle due ore a disposizione un’unica interruzione per il fuoripista da parte di Tobias Lutke sull’Oreca LM P2 di ERA Motorsport in curva 3.

Oggi terza e ultima giornata della Roar con le ultime due sessioni, rispettivamente alle 9.45 AM ET e alle 2.30 PM ET. A seguire tre giorni di stop in attesa delle libere e qualifiche della 63ma Rolex 24 di giovedí 23 gennaio.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Inter-Europol Competition

I risultati della Session 5

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IMSA – BMW incontenibili nella seconda giornata della Roar Before the 24

Ancora BMW al comando della lista dei tempi a Daytona nelle prime due sessioni odierne della Roar Before the 24.

Pur restando ben lontano dal limite segnato ieri da Dries Vanthoor, Marco Wittmann ha ottenuto il primato nei primi 90’ con 1.36.798 davanti all’Acura di Nick Yelloly e alla Porsche di Matt Campbell.

Nel turno pomeridiano, le due M Hybrid V8 chiudono addirittura con una doppietta, con Sheldon van der Linde ed il tempo di 1.36.196 su Dries Vanthoor. A seguire le due Porsche Penske e la Cadillac #40 con Jordan Taylor.

Lontani dai limiti del venerdí anche le LM P2, con migliore prestazione nella session 3 a cura di Felipe Fraga sulla vettura iscritta da Riley Motorsports sul recordman di categoria Malthe Jakobsen con 1.40.108.

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Per chiudere le GT, con le Lamborghini al momento a farla da padrone in entrambe le classi. Andrea Caldarelli si è ripetuto in GTD Pro con la Huracàn di Pfaff Motorsports mentre in GTD gli onori odierni vanno divisi fra le due vetture di Forte Racing e WTR grazie a Franck Perera e Danny Formal, tutti appena sopra l’1.48”.

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In evidenza ancora le Iron Dames grazie a Michelle Gatting, al top nelle GTD al mattino, mentre tra le Ferrari spicca l’esemplare #021 di Triarsi Competizione con Mike Skeen e James Calado. Risolti anche i problemi in casa Mercedes riguardanti il sensore di coppia che hanno costretto le varie AMG GT3 presenti ad un programma ridotto durante la prima giornata.

Da segnalare infine solo un paio di interruzioni per detriti ed una prova di Full Course Yellow per permettere ai piloti di familiarizzare nella separazione fra prototipi e GT.

La giornata odierna si chiuderà con le due ore in notturna, a partire dalle 6.00 PM ET locali, la mezzanotte italiana. Domani in programma le ultime due sessioni, alle 9.45 AM ET e alle 2.30 PM ET che chiuderanno la Roar 2025. Ricordiamo che quest’anno le qualifiche della Rolex 24 si svolgeranno in apertura del weekend di gara, nella giornata di giovedí 23 gennaio.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA, IMSA, Lamborghini Squadra Corse, Iron Dames

I risultati della Session 3

I risultati della Session 4

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IMSA – BMW chiude al top la prima giornata della Roar

E’ appena terminata la seconda sessione della Roar Before the 24, i test collettivi obbligatori della 63ma Rolex 24 at Daytona, e a chiudere al comando della lista complessiva dei tempi è la BMW M Hybrid V8 #24 con Dries Vanthoor autore di 1.35.424 nel secondo dei due turni previsti, a precedere di poco meno di 2 decimi l’ex-teammate Nick Yelloly sull’Acura #93 del Meyer Shank Racing.

Bene anche la Lamborghini, che chiude la sessione in P3 dopo aver girato poco nella prima ora a disposizione, dove è stata invece l’altra ARX-06 a primeggiare con Tom Blomqvist, unico altro pilota a scendere sotto il muro dell’1’36”.

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Qualche problema tecnico invece per i campioni in carica, con Felipe Nasr costretto allo stop sulla Porsche Penske #7 dopo appena 7’ per un problema all’ibrido, mentre Alex Lynn sarà costretto a saltare la gara a causa di un non meglio precisato problema fisico. La Cadillac #40 del WTR proseguirà con gli altri tre piloti: Jordan Taylor, Louis Deletraz e Kamui Kobayashi.

Tra le LM P2, la palma del migliore va al neotitolare Peugeot WEC Malthe Jakobsen, autore di 1.38.673 sulla vettura del Crowdstrike by APR, davanti a Ben Hanley sull’Oreca #2 di United Autosports e al connazionale Nicklas Nielsen, schierato sulla #88 di AF Corse.

L’intera top five si è delineata nel primo turno, e si chiude con Tom Dillmann, campione in carica della categoria, e al campione IMSA 2024 Dane Cameron con la vettura di AO Racing, in seguito protagonista di un’uscita di strada all’impegnativa curva 7 con il patron PJ Hyett al volante che ha fatto chiudere lo stint con 3’ di anticipo.

AO Racing sugli scudi anche in GTD Pro, con i suoi tre piloti, Laurin Heinrich, Alessio Picariello e Klaus Bachler tra i protagonisti di entrambe le sessioni, ma la migliore prestazione va a Pfaff Motorsports e ad Andrea Caldarelli. Il pilota abruzzese ha piazzato davanti a tutti la sua Lamborghini nel primo turno col tempo di 1.47.626. Tra le tante Ferrari, spunta l’esemplare di DragonSpeed gestito fin qui al meglio da Albert Costa, Miguel Molina e Davide Rigon.

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In GTD infine, best lap per Rahel Frey, che con la Porsche delle Iron Dames riesce a beffare Alessandro Pier Guidi sulla Ferrari AF Corse #21 di appena 47 millesimi col tempo di 1.48.084. Chiude la top three di giornata, concretizzatasi interamente al mattino anche per questa categoria, Matt Bell con la Corvette di AWA, a 0.085 dalla pilotessa svizzera. Unica vettura a non prendere fin qui la pista, la Mercedes del Lone Star Racing.

Domani in programma altre tre sessioni per 4 ore e mezza complessive di pista, con inizio alle 11.15 AM ET, vale a dire le 17.15 nostrane, che si chiuderanno con la sessione obbligatoria in notturna dalle 6.30 PM ET.

Piero Lonardo

Foto: Rahal Letterman Lanigan, Michelin Racing USA

I risultati della Session 1

I risultati della Session 2