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WEC – La Ferrari chiude la serie delle livree per la Season 12

Presentazione virtuale via social poco fa, in occasione della data di nascita di Enzo Ferrari, per le 499P schierate da AF Corse nella 12ma stagione del FIA WEC.

Nessuna modifica eclatante al tema rosso con righe gialle, ma solo qualche affinamento. Un dialogo tra “tradizione e innovazione” – cita il comunicato ufficiale di Maranello – un “abito” che, mentre richiama da vicino la storia recente di una stagione 2023 che ha visto la squadra italiana conquistare la 24 Ore di Le Mans del Centenario e concludere al secondo posto in classifica Costruttori, guarda al futuro introducendo elementi innovativi.

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L’immancabile rosso – prosegue la nota stampa del Cavallino – sinonimo nel mondo dell’italianità sportiva rappresentata da Ferrari, e il giallo sono i colori che enfatizzano le linee scultoree e dinamiche della vettura. Lo schema cromatico continua a celebrare il passato remoto incarnato dalla Ferrari 312 PB, l’ultimo prototipo a gareggiare nel Campionato del mondo nel 1973, prima di un intermezzo durato mezzo secolo e interrotto nel 2023, quando il Cavallino Rampante è tornato nella top class dell’endurance. Sul corpo della vettura prevale un rosso racing studiato ad hoc per la nuova stagione, dal tono intenso e profondo, abbinato al Giallo Modena, quest’ultimo già ammirato sulla livrea del 2023. Il rosso della Ferrari 499P per l’imminente stagione agonistica rielabora quello già apprezzato sulla monoposto F2007 con quale la Scuderia Ferrari affrontò l’impegno in Formula 1 nel 2007, ma rispetto all’originale introduce elementi di novità: il risultato per la Hypercar è una versione lucida che meglio si adatta alle esigenze di visibilità della vettura in gare che, spesso, si svolgono anche in condizioni di scarsa visibilità e in notturna.

Nuovo rispetto alla precedente annata è anche lo schema compositivo studiato per le due 499P numero 50 e 51 che saranno affidate in gara a sei piloti ufficiali della Casa di Maranello. L’obiettivo principale è quello di esaltare il corpo della vettura e l’abitacolo con due blocchi di colore sfalsati, che creano un ritmo compositivo fluido, e con un design che, mescolando le due tonalità indicate, sappia esaltare linee e tridimensionalità delle geometrie.

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Aspetti ben evidenti – conclude il comunicato Ferrari – osservando lateralmente la Hypercar: il Giallo Modena “abbraccia” per intero l’abitacolo, sottolineandone la centralità da un punto di vista fisico e simbolico, mentre linee, stilemi grafici inediti e bande orizzontali del medesimo colore contribuiscono a enfatizzare il concetto di dinamismo e velocità espandendosi sia nella parte bassa del bodywork – in prossimità dei passaruota posteriori – sia sulla parte sommitale della pinna centrale, sia all’interno delle piastre di chiusura dell’ala posteriore.

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Invariati come sappiamo gli equipaggi, formati da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen sulla 499P #50 e da Alessandro Pier Guidi, James Calado ed Antonio Giovinazzi sulla #51.

Attendiamo le due Ferrari 499P ufficiali, insieme alla terza vettura schierata privatamente da AF Corse per Robert Kubica, Yifei Ye e Robert Shwartzman in pista per il primo appuntamento stagionale della stagione 2024 in quel di Lusail in Qatar, il 2 marzo prossimo, preceduta dal Prologo del 24-25 febbraio.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari

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WEC – Tempo di livree per il Qatar: ecco Proton, Isotta Fraschini, United Autosports, TF Sport, Vista AF Corse

In attesa della presentazione di domenica dei colori della Ferrari 499P per il 2024, diversi altri concorrenti hanno mostrato le livree che adotteranno nella Season 12 del FIA WEC.

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Tra le hypercar, spicca sicuramente la realizzazione grafica della Porsche 963 di Proton Competition, ispirata ad una delle vetture più iconiche della casa di Stoccarda, la Dauer 992 che vinse a Le Mans 30 anni fa, nel 1994, anche grazie al medesimo sponsor.

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Sempre nella classe regina, ecco la livrea definitiva della Isotta Fraschini Tipo 6 LMH, che aggiorna la colorazione già vista a Monza nel pre-gara con il marchio del team Duqueine.

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Anche United Autosports si ispira (vagamente) al passato per le sue due McLaren 720S GT3 Evo, dove dominano i colori nero e papaya. Le due vetture si differenziano in parabrezza e specchietti, oltre che per lo sponsor della #59.

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TF Sport dal canto suo ha mostrato in pista le sue due nuove Corvette, approfittando dell’ultimo round dell’Asian Le Mans Series per svezzarle in pista.

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Infine, ieri a Milano presentazione del team Vista AF Corse con le due nuove Ferrari 296 GT3, alla presenza dell’intera line-up, del boss Competizioni GT ed Endurance Antonello Coletta e dei due piloti Ferrari F1.

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Rivedremo tutte e 37 le vetture iscritte al campionato mondiale endurance a partire da sabato prossimo 24 febbraio sul circuito di Losail.

Piero Lonardo

Foto: Proton Competition, Isotta Fraschini, United Autosports, TF Sport, ScuderiaVista AF Corse

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GTWC Europe – Ford e Dinamic GT interrompono la collaborazione

Ford e Dinamic GT interrompono la propria collaborazione in vista della stagione 2024. Il marchio dell’ovale e la squadra italiana avrebbero dovuto correre con almeno una Mustang GT3 in ogni evento del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS.

Una nota, riportata sui social del team che negli ultimi anni ha sempre rappresentato Porsche, annuncia: “Oggi vi dobbiamo comunicare una notizia che non avremmo mai voluto darvi. Nell’ultimo periodo, il vostro calore e la vostra vicinanza su questa pagina sono stati incredibili. Purtroppo, per ragioni che preferiamo non approfondire, il nostro rapporto con Ford si è bruscamente interrotto. Il team di Dinamic GT ha lavorato sodo negli ultimi mesi su questa collaborazione e non ci siamo mai fermati, credendo fermamente in questo progetto. Vi annunciamo che non correremo con Ford questa stagione. Ma Dinamic GT non si ferma qui; ci prendiamo un paio di giorni per riflettere, ma vi possiamo garantire che ripartiremo più forti di prima. Perché dalle crisi nascono le opportunità e arrendersi non fa parte di noi… Torneremo… e lo faremo presto. – Team Dinamic GT”.

Luca Pellegrini

Foto: Ford Performance

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ELMS – Cairoli sull’Oreca di Iron Lynx-Proton

Novità di spicco quella annunciata poco fa nell’ambito dell’European Le Mans Series: Matteo Cairoli debutterà nella serie europea con l’Oreca LM P2 di Iron Lynx-Proton.

Insieme al comasco, già ingaggiato per disputare le gare lunghe della Michelin Endurance Cup con la nuova SC63 Hypercar a partire da Sebring, oltre al già annunciato Jonas Ried, salirà il giovane Macéo Capietto, 18enne francese con esperienze in monoposto.

Iron Lynx è attesa nella serie europea anche con una Lamborghini Huracàn GT3, sulla quale è stato fin qui confermato il solo Hiroshi Hamaguchi.

Piero Lonardo

Foto: Iron Lynx

Motopark

GT Open – Pellin Racing e Team Motopark al via

Due i recenti annunci in vista della stagione 2024 dell’International GT Open, serie che in primavera inizierà la propria stagione da Portimao.

Si conferma il Team Motopark, che proverà a difendere il titolo AM con Heiko Neumann e Timo Rumpfkeil. La struttura tedesca, che ha sfiorato il successo anche tra i PRO, tornerà protagonista anche nella top class oltre che in PRO Am. I relativi equipaggi verranno annunciati a breve.

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In pista inoltre avremo sicuramente una vettura in più, una Ferrari 488 GT3 iscritta con i colori del Pellin Racing.  Il gentleman driver americano Thor Haugen sarà al volante con  Dario Capitanio, pilota protagonista negli ultimi anni dei monomarca Lamborghini.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

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WEC – L’entry list per il Qatar si completa con Proton e United Autosports

La 12ma stagione del FIA WEC è ormai alle porte e solo quest’oggi si va a completare l’entry list con le ultime novità in tema di ingaggi. A completare il mosaico Proton Competition e United Autosports.

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Per la sua Porsche 963 LMDh, il team di Christian Ried alla fine ha scelto Julien Andlauer. Il 24enne di Lione, già a proprio agio sulle GT di Stoccarda, dopo l’ottima preso di contatto con l’Oreca LM P2 nell’Asian Le Mans Series appena conclusa, andrà ad affiancare i già confermati Harry Tincknell e Neel Jani.

L’altra squadra che ancora mancava, nel caso largamente, all’appello, era United Autosports. Sulle sue due McLaren 720S GT3 Evo saliranno Nico Pino, Josh Caygill, James Cottingham e Nicolas Costa. I primi due si uniranno a Marino Sato sulla vettura #95, mentre gli altri affiancheranno Gregoire Saucy sulla #59.

Di Cottingham, vicecampione in carica del British GT, avevamo già parlato in precedenza, mentre il 32enne Costa, dopo un promettente avvio con le monoposto della Formula Abarth, è passato alle GT – passando anche per l’Italiano GT, dove nel 2016 ha vinto la classe SuperGTCup – conquistando poi lo scorso anno il titolo nella Porsche Carrera Cup Brasil.

Caygill dal canto suo ha già avuto pregressi col team di Richard Dean, avendo disputato tutta l’ELMS con una Ligier LM P3 nel 2022, partecipando a due appuntamenti della Le Mans Cup lo scorso anno, l’ultimo con la Duqueine del Murphy Prototypes.

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Infine Pino, uno dei giovani più promettenti dell’endurance mondiale, debutta con le GT dopo le esperienze con LM P3 ed LM P2. Lo scorso anno il 19enne cileno ha trionfato nel season opener ELMS a Barcelona, giungendo poi anche al podio di categoria a Le Mans con l’Oreca LM P2 di Duqueine.

Per tutti l’appuntamento è per il weekend del 24/25 febbraio sul circuito di Losail per il Prologo WEC, cui farà seguito la prima edizione della 1.812 km del Qatar sabato 2 marzo. Ferrari (nella foto di copertina) ed AF Corse hanno approfittato dei recenti eventi sportivi in Medio Oriente per testare le 499P Hypercar con tutti e 9 i driver designati.

Piero Lonardo

Foto: Mikhail Aleshin FB, Piero Lonardo, United Autosports

L’entry list del FIA World Endurance Championship 2024

Triple Eight

Asian LMS – Pioggia di penalità nel dopo gara di Abu Dhabi: titoli inalterati ma vittoria in GT al Triple Eight

La lunghissima red flag di gara 2 ad Abu Dhabi, appena conclusa, sapevamo poteva essere motivo di confusione fra le squadre, relativamente ai tempi minimi di guida, e infatti la direzione gara ha rilevato molteplici infrazioni che hanno modificato in modo significativo l’ordine di arrivo con le relative penalità.

A pagarne le conseguenze soprattutto Nielsen Racing e Leipert Motorsport, rispettivamente secondi classificati assoluti e vincitori tra le GT.

Nell’equipaggio dell’Oreca LM P2 #24 Alex Garcia avrebbe mancato di 1’43” il tempo minimo di guida fissato, proporzionalmente al periodo di neutralizzazione della gara, in 44’02”. La penalizzazione applicata è stata di un giro 1+1”, che fa discendere Ferdinand Habsburg e c. alla settima posizione finale.

Di conseguenza sale sul secondo gradino del podio Proton, mentre Duqueine viene premiata col terzo posto stante la penalità di 1’5” comminata al DKR per l’identico tempo di guida mancante a Laurents Hörr.

Al Leipert Motorsport invece è stata contestata l’infrazione contraria, con Gabriel Rindone che avrebbe ecceduto il tempo massimo di guida, fissato in 65’, di 1’46”. Il medesimo tempo extra è stato aggiunto alla prestazione in gara, privando il team tedesco della vittoria di categoria, che ora va al Triple Eight, due vittorie su due gare a Yas Marina.

Ad ogni modo, i 25 punti assegnati alla Mercedes #88 non bastano a scalzare il Pure Rxcing, secondi classificati, dal titolo di categoria che vale l’invito automatico a Le Mans, anche se il distacco in classifica si è ridotto da 6 a 2 sole lunghezze.

In conseguenza, il TF Sport ascende al terzo posto finale tra le GT, mentre la Lamborghini #19 viene classificata in P7.

E’ veramente tutto per l’Asian Le Mans Series 2023-24. Attendiamo di conoscere nei prossimi mesi il calendario della prossima edizione.

Piero Lonardo

Foto: Triple Eight

L’ordine di arrivo definitivo di Gara 2

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Asian LMS – APR chiude da padrona ad Abu Dhabi. Vittorie di classe per Bretton Racing e Leipert Motorsport, titoli a Cool Racing e Pure Rxcing

Algarve Pro Racing ad Abu Dhabi come Schumacher a Silverstone 1998? Non proprio, ma ci andiamo vicino. Una sosta provvidamente piazzata un attimo prima che la gara venisse neutralizzata per l’incidente fra l’Oreca di Paul-Loup Chatin e la Porsche di Setiawan Santoso ha permesso all’equipaggio della vettura #25 di guadagnare quasi un giro di vantaggio sulla concorrenza, vantaggio che Chris McMurry, Freddie Tomlinson e Toby Sowery hanno saputo mantenere per il resto della competizione.

Ma il successo maggiore del team portoghese arriva dall’invito automatico a Le Mans conquistato dall’altro equipaggio composto da George Kurtz, Colin Braun e Malthe Jakobsen, cui basta il settimo posto odierno per conquistare il titolo dell’Asian Le Mans Series 2023-24.

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E dire che ancora una volta Kurtz ha cercato di rovinare la festa a Stewart Cox e c., vittima dell’ennesima partenza caotica innescata da Chatin, di cui hanno fatto maggiormente le spese l’Oreca di AF Corse, la Ligier LM P3 del 99 Classic Cars e la Mercedes del GetSpeed, la prima costretta ad una sosta ai box per la foratura della posteriore sinistra, le altre subito ko.

Nemmeno l’enorme sforzo dei meccanici di TF Sport è servito invece a portare al titolo la vettura iscritta come 99 Racing. Dopo un lungo lavoro durante la notte per riparare la vettura incidentata ieri, grazie al “prestito” del secondo telaio AF Corse, Ahmad Al Harthy, partito bene, ha dovuto subito scontare la penalità per l’incidente della partenza di gara 1. L’omanita, una volta trovatosi in fondo al gruppo, non è riuscito a rimontare la china, complice anche ovviamente il lungo stop – quasi 90’ prima di procedere full-speed – che ha indirizzato il resto della gara.

In GT, dopo la partenza a cannone (in tutti i sensi) da parte di Anthony Liu, era Alex Malykhin a prendere la testa della categoria per i leader di Pure Rxcing, con Alban Varutti del Sainteloc ad inseguire da presso, mentre tra le LM P3 Alexander Bukhantsov manteneva la leadership ottenuta dalla pole per Bretton Racing.

Dopo la lunga interruzione, dietro Tomlinson e John Falb del Duqueine, in P3 assoluta si trovava addirittura la Ligier LM P3 del Viper Niza, mentre le due contender di Crowdstrike by APR e 99 Racing erano entrambe costrette ad un emergency pit; contestualmente la direzione gara disponeva il pass around a vantaggio dei leader, che a metà gara avanzata potevano vantare quasi un giro di vantaggio sulla concorrenza, una volta soddisfatto il secondo necessario pitstop dell’Oreca #30.

La lotta si infiammava invece tra le GT, dove il leader Malykhin si toccava con la Mercedes di Heiko Neumann e perdeva quattro posizioni, lasciando al comando le McLaren di Optimum Motorsport, che si davano il cambio tra James Cottingham ed Ollie Millroy.

Frattanto, con ancora 90’ di gara da disputare, faceva capolino la pioggia che rendeva la pista viscida ma in generale ancora praticabile senza l’uso delle slick. Un’altra pioggia invece, questa volta di penalità per pit exit infringement, modificava sostanzialmente la classifica delle GT, lasciando la testa della gara nelle mani di Brendon Leitch con la Lamborghini di Leipert Motorsport.

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L’assoluta e le LM P3 erano saldamente nelle mani di APR, ora con Toby Sowery, e del Bretton Racing, con Julien Gerbi, ma era nelle retrovie che si giocava il titolo della categoria cadetta, che nelle fasi finali volgeva a favore del Cool Racing, secondi al traguardo nonostante il finale fin troppo arrembante da parte di Fabien Lavergne sulla vettura dell’High Class Racing.

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Tra le GT, dietro Marco Mapelli, subentrato a Leitch per lo stint finale dell’Huracàn neroverde, emergeva la Mercedes del Triple Eight, ed al Pure Rxcing bastava il terzo posto finale per conquistare l’invito a Le Mans.

Nelle ultimissime fasi erano Laurents Hörr, Julien Andlauer e Malthe Jakobsen a tenere banco nella rincorsa al podio assoluto, ma una più attenta programmazione delle soste permetteva a Ferdinand Habsburg e alla vettura #2 del Nielsen Racing di chiudere alle spalle dei leader, con il francese di Proton a svettare su Hörr per il gradino basso del podio, complice un drive-through causato da un fuori pista non voluto, penalità peraltro ben poco comprensibile su di un tracciato dalle vie di fuga chilometriche.

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La classifica vede il Crowdstrike by APR chiudere al comando con 9 punti di vantaggio sul 99 Racing, classificatisi oggi in P11. Ancora più risicati i margini definitivi di Cool Racing nei confronti di CD Sport e di Pure Rxcing verso il Triple Eight in LM P3 e GT (3 e 6 lunghezze rispettivamente).

E’ tutto per l’Asian Le Mans Series 2023-24. L’endurance tornerà in azione sempre in Medio Oriente fra poco meno di due settimane col Prologo WEC in Qatar, seguito dalla prima edizione della 1.812 km valida per la serie mondiale.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo di Gara 2

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Asian LMS – Jakobsen trascina il Crowdsrike by APR ad Abu Dhabi. Successo di CD Sport in LM P3. Tutto da rifare in GT

Malthe Jakobsen riesce ancora una volta nell’impresa di trascinare il Crowdstrike by APR al successo nella prima delle due gare di Abu Dhabi dell’Asian Le Mans Series.

Il reserve driver Peugeot, ben coadiuvato dal team portoghese, è riuscito ad approfittare al meglio dell’interruzione causata dalla red flag per l’incidente tra l’Aston Martin di TF Sport e la Ferrari del GR Racing con un undercut che lo ha visto uscire davanti alla vettura di AF Corse, che fino a quel momento aveva meritatamente preso la testa della gara.

A dire il vero George Kurtz, incaricato del primo turno di guida sull’Oreca #4, ancora una volta aveva complicato le cose, al via avendo la peggio nei confronti di John Falb e poco più tardi girandosi da solo in T14.

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Davanti frattanto, Ahmad Al Harthy del 99 Racing non approfittava della pole position conquistata in mattinata e perdeva presto la leadership, girandosi e lasciando il comando a Giorgio Roda con la vettura di Proton, il quale vinceva il duello con Salih Yoluc, poi guidicato reo del contatto con la capolista.

Tra le LM P3 era Julien Gerbi a prendere brevemente la testa della categoria su James Winslow in pole, che presto tornerà P1, mentre tra le GT Christopher Haase, partito a sorpresa sull’Audi residua del Sainteloc, macinava posizioni fino ad installarsi in testa. L’esperto pilota tedesco macinava un vantaggio incolmabile sulla concorrenza, ma la gara era ancora lunga.

La gara di Al Harthy subiva altre due battute d’arresto, prima per un’unsafe rejoin e poi transitando lento fino al primo pit, probabilmente a corto di carburante.

Dopo la prima ora di gara Alexander Malykhin del Pure Rxcing aveva le peggio nel duello con Anthiony Liu per la seconda posizione nelle GT, dopo che Marco Pulcini era già stato fatto fuori da John Falb, ma come da previsioni era la vettura di servizio a rimescolare le carte in tavola della categoria.

La Safety Car era chiamata in causa dall’Audi del Attempto Racing, ferma in curva 9 senza un pneumatico, ma il restart veniva abortito per il violento crash che vedeva coinvolti ancora una volta Liu, Malykhin e Al Harthy. Il driver della Mercedes dell’Al Manar, a furia di brake checking, propiziava il tamponamento delle due vetture che lo seguivano.

Gara terminata per entrambi i leader di classe quindi e classifiche in discussione; frattanto Kurtz non seguiva le istruzioni della Direzione Gara e si beccava un drive-through per essere transitato al di fuori della corsia box. Anche l’Oreca di Proton subiva conseguenze indirette da questa lunga neutralizzazione, ed era costretta ad un emergency pit che costava la leadership a Giorgio Roda in favore di Alessio Rovera e Michael Dinan.

Mentre tra le LM P3 le vetture continuavano a scambiarsi la leadership, ora a vantaggio del Bretton Racing, in GT il vantaggio della R8 #42, ora nelle mani di Alban Varutti, andava via via a scemare ed era Luca Stolz con la Mercedes del Triple Eight a prendere le redini della categoria.

Rovera manteneva il comando della gara fino al violento crash fra Ben Tuck e Riccardo Pera che ha portato all’interruzione della competizione per circa 45’. Con meno di mezz’ora sul cronometro e i prototipi assetati di carburante, il box APR decideva di non cambiare le gomme alla vettura di Jakobsen, già subentrato a Colin Braun, autore del secondo stint. La manovra permetteva all’Oreca #4 di uscire ben davanti a Mathieu Vaxivière, subentrato a Rovera per AF Corse, mentre la vettura di Proton, innalzatasi sino alla seconda posizione, scivolava ancora più in basso.

Le fasi finali vedevano un eccitante duello per la terza posizione tra Jean-Baptiste Simmenauer, sostituto di Olivier Rasmussen in casa Duqueine, Charlie Eastwood per TF Sport e Laurents Hörr del DKR. Con pochi minuti sul cronometro era quest’ultimo ad avere la meglio su Eastwood, mentre SImmenauer in testacoda perdeva anche la quinta piazza a favore del rientrante Andlauer.

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Tra le LM P3, Fabien Lavergne anticipando l’ultima sosta, permetteva al CD Sport di avvantaggiarsi rispetto alla concorrenza e conquistare la seconda vittoria stagionale davanti ai rivali del Cool Racing, mentre Marco Mapelli portava la Lamborghini del Leipert Motorsport al secondo posto dietro la Mercedes del Triple Eight, precedendo le due McLaren dell’Optimum Motorsport. Solo P7 per la migliore delle Ferrari, ancora una volta la #21 di AF Corse.

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In classifica generale, il Crowdstrike by APR sale al comando con soli 4 punti di vantaggio sul 99 Racing ma ben 20 e 21 su Proton ed AF Corse, che domani verranno chiamati ad un’impresa pressochè impossibile. CD Sport dal canto suo riprende la testa delle LM P3 per una sola lunghezza su Cool Racing.

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In GT infine, il risultato odierno lascia ben cinque contender in lizza per l’invito a Le Mans. Pure Rxcing, nonostante il ritiro, mantiene la leadership con 58 punti contro i 49 dei vincitori odierni. A seguire l’Al Manar by GetSpeed con 45 e la #42 del Sainteloc, dominatrice a Sepang, con 44. Qualche speranza anche per la McLaren #27 di Optimum Motorsport, a quota 38 stanti i 25 punti ancora in palio.

Domani appuntamento alle 16.00 locali, vale a dire le 13.00 nostrane, per l’ultimo start dell’Asian Le Mans Series 2023-2024, sempre da Yas Marina.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo di Gara 1

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Asian LMS – Al Harthy sbaraglia la concorrenza nelle qualifiche di Abu Dhabi e allunga per 99 Racing

99 Racing si avvicina sempre più al titolo dell’Asian Le Mans Series 2023-24 e ad Abu Dhabi piazza una doppia pole position che vale altri due punti di vantaggio in classifica generale sulla concorrenza.

Ahmad Al Harthy, incaricato delle qualifiche, ha segnato la migliore prestazione con 1.40.720, precedendo di ben 8 decimi Giorgio Roda e Salih Yoluc con le Oreca di Proton e TF Sport. Tutti gli altri scontano distacchi oltre il secondo.

Nella classifica dei secondi migliori giri, ordine invertito tra gli immediati inseguitori, col compagno di box (99 Racing è gestita in pista da TF Sport) che si avvicina a 3 decimi ed il comasco a 6.

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Non sfugge la doppia pole nemmeno ai leader della LM P3 di Cool Racing, con Alexander Bukhantsov autore di 1.52.673, a precedere nelle due classifiche il campione della Le Mans Cup Julien Gerbi del Bretton Racing.

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Unica pole differente fra le GT, dove comunque il punto addizionale si suddivide fra le due vetture gestite dal GetSpeed. In gara-1 Anthony Liu fa tre su cinque con la Mercedes dell’Al Manar col tempo di 1.52.673 davanti Martin Konrad, mentre il secondo miglior tempo appartiene per soli 48 millesimi all’austriaco.

Anche Marco Pulcini e la Ferrari del Dragon Racing e la Porsche capolista del Pure Rxcing di Alex Malykhin si scambiano le posizioni in seconda fila sulle due griglie di partenza.

Da segnalare l’incidente occorso all’Audi #43 del Sainteloc Racing nell’insidiosa ultima curva con Florian Scholze al volante e che ha generato l’unica interruzione della sessione.

Appuntamento a fra poco, alle 15.00 locali, le 12.00 italiane, per la partenza della prima delle due gare di 4 Ore ciascuna del doubleheader di Yas Marina, godibile come sempre gratis sul sito dell’Asian Le Mans Series https://live.asianlemansseries.com/en/live e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati delle Qualifiche-1

I risultati delle Qualifiche-2