Termina sotto una pioggia battente il primo appuntamento dell’Asian Le Mans Series 2023/24 a Sepang ed incorona per la prima volta 99 Racing e l’equipaggio composto da Ahmad Al Harty, Nikita Mazepin e Louis Deletraz. La mattinata malese peró era iniziata sotto il consueto clima del sud-est asiatico con le qualifiche, valide per entrambe le tappe del doubleheader.
A trionfare con i due migliori giri veloci Salih Yoluc, portacolori del TF Sport, ancora una volta il migliore tra i piloti bronze ranked, mentre tra le LM P3 era High Class Racing ad ottenere lo sweep con Audunn Gudmunsson. Nelle GT invece, Alban Varutti portava in pole Sainteloc in gara 1 mentre era Anthony Liu con la Mercedes del Craft-Bamboo Racing a segnare la seconda migliore prestazione in una sessione interrotta per ben due volte per altrettanti incidenti che hanno coinvolto la Ferrari di Charles-Henri Samani e la Mercedes del Motopark di Heiko Neumann.
Al via subito un colpo di scena per la toccata fratricida in casa Algarve Pro Racing da parte di Chris McMurry a George Kurtz. Nella melèe rimaneva coinvolto anche Ian Loggie con la vettura del Nielsen Racing mentre nelle retrovie si giravano Anthony Liu e Gabriel Rindone. Era la Mercedes del team di Hong-Kong ad avere la peggio, che chiudeva cosí subito la propria gara.
Davanti a tutti Michael Dinan, incaricato dello start, davanti alla vettura del Duqueine di John Falb e a Giorgio Roda con la migliore delle due Oreca Proton. Dan Skocdopole prendeva la testa fra le cinque sole LM P3 con la Ligier del Bretton Racing ed infine dietro l’Audi partita al palo del Sainteloc Racing emergeva Kei Cozzolino dal fondo dello schieramento. Purtroppo la rincorsa dell’alfiere di AF Corse terminava presto per un problema di elettronica che costringeva la 296 GT3 #82 ad una lunga sosta.
Dopo il primo giro di pitstop era John Falb, avvantaggiato dall’undercut, a presentarsi davanti a tutti, mentre le Mercedes del GetSpeed provavano ad insidiare la leadership di Varutti e dell’Audi #42.
Alla seconda sosta però intervenivano i primi piloti pro e Nikita Mazepin prendeva la testa su Carl Wattane Bennett, subentrato a Falb, a Julien Andladuer e ad Alessio Rovera, che a larghe falcate rinveniva sul resto del gruppo dopo il primo stint di Francois Perrodo. Il varesino si portava addirittura in terza posizione dopo una terza sosta non propriamente eseguita a regola d’arte che lasciava Mazepin al quarto posto.
Frattanto in LM P3 Audun Gudmunsson cedeva la leadership a Fabien Lavergne del Cool Racing, che a propria volta lasciava il campo a Julien Gerbi, nonostante una precedente penalità.
La Safety Car entrava in azione per la prima volta poco dopo la seconda ora di gara, a causa di un contatto, non sanzionato dalla direzione gara, tra Andlauer e Wattane Bennett. Gara compromessa per il team Duqueine, che perdeva il giro dei primi nelle operazioni di disimpegno dell’Oreca dalla ghiaia di curva 11.
L’attenzione era sempre catalizzata da Mazepin, il quale perdeva il duello per la terza piazza a vantaggio di Laurents Hörr, determinato a riportare al titolo i campioni uscenti di DKR.
Una Full Course Yellow chiamata per detriti sul rettilineo rischiava di diventare fatale per l’equipaggio di AF Corse, costretto ad un emergency service, mentre Hörr, rimasto invece in pista, era comunque costretto a cedere al restart a Renè Binder e Louis Deletraz, ora al volante per Proton e 99 Racing.
Nelle LM P3 era il momento di Danial Frost. L’ex-Indy NXT svettava per Cool Racing, mentre iniziavano a cadere le prime gocce di pioggia sul circuito, ed era proprio una delle Ligier a catalizzare la seconda uscita della vettura di servizio, con Josh Burdon, vicecampione della categooria nel 2017-18, fuori rovinosamente al largo di curva 1.
Al restart, con meno di 40’ sul cronometro, Binder offriva poca resistenza a Deletraz e a Mathieu Vaxivière, ma il pilota austriaco, all’incrementarsi delle precipitazioni, tornava al comando mentre i due battistrada, come il resto dello schieramento, passava alla wet.
Una ruota persa dalla BMW di Dennis Harper frattanto generava la terza Full Course Yellow, e alla successiva sosta di Binder, il pilota ufficiale Alpine Hypercar tentava di avere la meglio su Deletraz, ottenendo solamente un lungo in ghiaia da cui usciva miracolosamente. Dopo qualche minuto la direzione gara, viste le condizioni meteo estreme, decideva per una red flag che chiudeva anticipatamente la competizione a vantaggio di 99 Racing. Dietro AF Corse era Tom Dillmann a spuntare il gradino basso del podio per DKR.
La battaglia tra le LM P3 alla fine premiava il veterano James Winslow ed il Cool Racing sul CD Sport e sul Bretton Racing, mentre tra le GT terminava con una tripletta Audi, con al top l’inarrivabile R8 #42 del Sainteloc, portata al traguardo da Cristopher Haase. Dietro al neocampione dell’International GT Open si piazza la vettura di Attempto Racing e la seconda entry del team francese con Dennis Marschall, Paul Evrard e Zhou Bihuang. Peccato per la Lamborghini del Leipert Motorsport, a lungo nella top three, tradito dal bagnato nelle ultime tornate.
L’Asian Le Mans Series tornerà domani alla medesima ora, le 7.00 nostrane, per la seconda gara di Sepang, sempre della durata di 4 ore. Free streaming sul sito dell’Asian Le Mans Series https://live.asianlemansseries.com/en/live e sui canali social del campionato.
Piero Lonardo
Foto: Alberto Manganaro
L’ordine di arrivo
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