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WEC/IMSA – Cairoli e Mortara completano per Lamborghini

Mancava ormai solo l’annuncio ufficiale, tanti erano i rumors che ne avevano anticipato il passaggio, ma da oggi Matteo Cairoli è un pilota Lamborghini. Il 27enne comasco, che martedí ha ringraziato con un post social Porsche per i 10 anni di carriera trascorsi sulle GT di Stoccarda, passa alle Hypercar, andando a completare l’equipaggio per il WeatherTech SportsCar Championship dei già noti Romain Grosjean ed Andrea Caldarelli; quest’ultimo per le gare lunghe della Michelin Endurance Cup.

Un po’ meno scontato invece l’ingaggio di Edoardo Mortara, il quale si aggiunge alle line-up WEC con Mirko Bortolotti e Daniil Kvyat. Lo specialista di Macau (sei vittorie tra GT e F3), a lungo legato ad Audi, difenderà anche i colori di Mahindra Racing nella sua settima stagione in Formula E.

La SC63 hypercar ha completato circa 3.000 km nei test svolti a Daytona ed al COTA dando buona prova nelle simulazioni di gara, con attenzione particolare alla mappatura del propulsore, ai sistemi di controllo ed al set-up, in attesa del debutto in Qatar nel season opener WEC, seguito dalla 12 Ore di Sebring IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Iron Lynx Lamborghini

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WEC – Ecco la line-up di Akkodis ASP. Toyota vira al nero

Per la prima stagione nel World Endurance Championship, Akkodis ASP si è affidata ad un mix di esperienza e gioventù. Oltre ai già annunciati José María Lopez e Kelvin Van der Linde, sulle due Lexus RC F GT3 saliranno rispettivamente Esteban Masson e Takeshi Kimura insieme all’ex-campione del mondo endurance sulla #87, mentre sulla #78 si alterneranno Timur Boguslavskiy e Arnold Robin.

Masson, 19enne neocampione Eurocup F3 con 8 vittorie, ha debuttato in Bahrain con la Ferrari del Kessel Racing proprio al fianco di Takeshi Kimura, mentre il più anziano dei fratelli Robin quest’anno ha potuto debuttare a Le Mans su una delle Aston Martin di TF Sport, in un’annata gratificata dal titolo ottenuto tra le GT3 nella Le Mans Cup.

Boguslavskiy dal canto suo ha deciso di rimanere col team di Jerome Policand, insieme al quale durante la scorsa stagione ha conquistato sia il titolo Overall che l’Endurance Cup del GTWC Europe. Il giovane russo era atteso con le Corvette dopo il test in Bahrain.

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Rimanendo nell’ambito del medesimo gruppo automobilistico, Toyota ha diffuso le prime immagini della GR-010 Hybrid con i colori 2024. Al posto del bianco e del rosso domina, come peraltro anche sulle GR YARIS Rally1 HYBRID, il nero opaco.

Anche se la livrea ricorda molto quella delle ultime Audi LM P1, riteniamo sia comunque un passo avanti per differenziarsi dalla concorrenza, soprattutto dalle Porsche Penske, che pure quest’anno hanno portato in gara, Le Mans a parte, una colorazione dai toni simili.

Piero Lonardo

Foto: Akkodis ASP, Toyota Gazoo Racing

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WEC – Ilott, Hanson e Nato sulle Porsche Jota. TF Sport sceglie Andrade e Van Rompuy

Altra giornata di annunci nell’ambito del World Endurance Championship. Jota Sport ha ufficializzato altri tre piloti per le sue due Porsche 963 Hypercar.

Insieme a Will Stevens ed Oliver Rasmussen, già annunciati in occasione della presentazione dell’entry list di due settimane fa, faranno parte dell’effort del team britannico Norman Nato, Callum Ilott e Phil Hanson.

Nato, proviene da una stagione completa in Formula E con Nissan, e, oltre a partecipare allo sviluppo della Mission24, quest’anno ha disputato solamente una gara di endurance, chiudendo anzitempo la sua sesta Le Mans con l’Oreca LM P2 di AF Corse.

Per la stagione entrante, il 31enne transalpino, atteso sulla Porsche #12 insieme a Stevens ed Ilott, è già impegnato anche con Andretti Global in Formula E, e sarà quindi da dirimere la concomitanza, che grava su tanti partecipanti della serie mondiale endurance, tra l’E-Prix di Berlino e la 6 Ore di Spa-Francorchamps.

Anche Phil Hanson, che si aggiungerà a Rasmussen sulla 963 #38, ha già in piedi un impegno con JDC-Miller nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup, mentre Stevens sarà impegnato in ELMS col Nielsen Racing.

Ilott, vicecampione F2 2020 alle spalle di Mick Schumacher, che ritroverà in griglia, proviene dalla sua seconda stagione piena in IndyCar, dove ha chiuso in 16m posizione raggiungendo in due occasioni la top five, ma non è estraneo alle corse di durata, avendo corso con Iron Lynx nel GTWC Europe Endurance e alla 24 Ore di Le Mans nel 2021, raggiungendo il podio in GTE-Am con Matteo Cressoni e Rino Mastronardi, sempre sulla Ferrari 488 GTE.

Manca quindi solo ancora un nome per completare la line-up della squadra diretta da Sam Hignett. Tanti i rumors dopo la “fuga” di Yifei Ye verso AF Corse e Ferrari ma nessuna pista ancora certa.

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Annunciato oggi anche uno dei due equipaggi di TF Sport. Insieme a Johnny Adam sulla Corvette Z06 GT3.R #81 si alterneranno Rui Andrade e Tom van Rompuy. Andrade viene da una stagione vincente al volante dell’Oreca del WRT, con cui ha conquistato il titolo LM P2 con tre vittorie su sette gare, sfiorando il successo a Le Mans. L’annata si è conclusa col successo alla Petit Le Mans sempre in LM P2 col Tower Motorsport.

Van Rompuy dal canto suo è da un paio di anni protagonista delle serie ACO, ELMS ed Asian Le Mans, nelle fila del DKR, team col quale quest’anno ha debuttato a Le Mans, ma non è estraneo alle GT, con le quali in precedenza ha disputato diversi campionati nel proprio Paese, il Belgio.

Si dovrà invece ancora attendere per conoscere i compagni di Dani Juncadella, titolare dell’altra Corvette, la #82; uno dei maggiori indiziati è Timur Boguslavskiy, che ha già provato la Corvette, ancorchè in versione GTE, in Bahrain.

Piero Lonardo

Foto: Jota, TF Sport

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WEC – Rivedute e corrette le procedure di Safety Car per Le Mans

Uno dei pochi, se non l’unico, neo della Le Mans del Centenario è stata la nuova procedura relativa alle Safety Car.

Sui 13,6 km del Circuit de La Sarthe le vetture di servizio hanno spesso giocato un ruolo determinante, specie nelle classi LM P2 e GT: lo scorso anno è stata introdotta una nuova procedura che prevedeva in primis la riunione delle vetture dietro un’unica Safety Car (fase denominata “merge”), poi il cosiddetto “pass-around” per accodarsi tutti alla vettura di servizio dietro li leader della gara, ed il “drop-back” per creare un restart con un esatto ordine per classe.

Questa procedura, non applicabile nell’ultima ora di gara, ha prodotto oltre 3 ore di neutralizzazione nelle 3 occasioni in cui è stata messa in opera.

Per l’edizione 2024 la procedura verrà rivista, sostanzialmente eliminando la fase di “drop-back”. In questo modo Hypercar, LM P2 e LM GT3 rimarranno “mischiate” ad ogni restart.

Attendiamo inoltre, come preannunciato dal CEO WEC, Frederic Lequien, maggiori informazioni sul ritorno o meno a giugno dei tire warmers.

Piero Lonardo

Foto:  Foto MorAle

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USCC – Lamborghini regina dei test di Daytona

Si concluderanno in giornata i test collettivi IMSA di Daytona. I tempi non ufficiali danno la Lamborghini SC63 al top tra le GTP con Andrea Caldarelli vicino mercoledí a varcare la soglia dell’1’35”. Ricordiamo che la nuova hypercar di Sant’Agata non parteciperà alla 62ma edizione della Rolex 24, concentrandosi invece sulla 12 Ore di Sebring di metà marzo.

Sempre secondo fonti non ufficiali, la Cadillac del Team Ganassi avrebbe invece dominato le classifiche del giovedí con un tempo leggermente superiore. Tra le new entry, i media sul posto segnalano un contatto in pista per Marcus Ericsson al volante della Acura #10 del WTR w/Andretti ed un problema per la Corvette #4, a fuoco nei box.

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Tre le GT, la migliore prestazione sarebbe appannaggio dei due volte campioni GTD del Paul Miller Racing, ora a difendere i colori BMW in GTD Pro. Bene anche le nuove Mustang GT3 schierate da Multimatic.

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La giornata di sabato, l’ultima di questa quattro giorni della Florida, sarà totalmente destinata alle valutazioni del BoP delle GT. L’IMSA, ente patrocinatore del WeatherTech SportsCar Championship, ha affermato di volere dare maggior trasparenza a questo processo anche mediante una maggiore collaborazione con costruttori e team, per definire le equivalenze, che ricordiamo specifiche, al pari di Le Mans, per la Rolex 24.

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Da segnalare infine il ritorno della livrea Mustang Sampling sulla Porsche Proton di Gianmaria Bruni e l’ingaggio del campione Prototype Challenge, Bijoy Garg, nella fila di United Autosports insieme a Daniel Goldburg e Paul di Resta sull’Oreca LM P2 #22, mentre Devlin DeFrancesco completerà la line-up del Forte Racing insieme a Misha Goikhberg e Loris Spinelli, entrambi nelle tappe della Michelin Endurance Cup.

Ulteriori test prestagionali privati si terranno sempre a Daytona ed al Circuit Of The Americas prima della Roar Before the 24 del 19-21 gennaio.

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini Squadra Corse, Paul Miller Racing, Multimatic, Proton Competition

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USCC – Iniziano oggi i test di Daytona. Gradient aggiunge la Calderon. Engelhart e Spinelli confermati in Lamborghini

A Daytona inizia oggi una due giorni di test collettivi che vedrà impegnato gran parte dello schieramento del WeatherTech SportsCar Championship. Si parte con GTP ed LM P2: sul posto Cadillac con i campioni in carica di Action Express ed il team Ganassi, WTR w/Andretti, Porsche Penske, BMW e soprattutto Lamborghini.

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La SC63 LMDh è alla prima uscita pubblica e dovrebbero essere Andrea Caldarelli ed Daniil Kvyat a svolgere i compiti, limitati alle valutazioni per il Balance of Performance, dato che l’hypercar debutterà in gara solamente a Sebring.

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Proprio il marchio di Sant’Agata, in attesa di completare la formalizzazione della propria line-up per la classe regina in IMSA e nel WEC, ha frattanto annunciato due nuovi factory driver, entrambi destinati alle GT, nelle persone di Loris Spinelli e Christian Engelhart. Il driver abruzzese è reduce da una stagione al top fra GTWC, Super Trofeo e soprattutto WeatherTech SportsCar Championship, coronata dalla vittoria tra le GTD con la Huracàn della Forte Racing by US RaceTronics alla Petit Le Mans.

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Engelhart dal canto suo è al secondo stint con la casa di Sant’Agata, avendovi gareggiato nel 2017, anno del titolo Endurance nell’allora Blancpain, nel 2018 e ad inizio 2019, dove ha conquistato il successo a Daytona, sempre col GRT Grasser. Il 36enne tedesco è poi tornato in azione col marchio nostrano nel season finale del DTM ad Hockenheim.

Da segnalare tra le LM P2 la presenza in loco di Felipe Massa, atteso al debutto con l’Oreca del Riley Motorsports, mentre la presenza della Ligier del Sean Creech Motorsport obbligherà l’IMSA ad un aggiornamento del BoP anche per questa categoria.

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TDS Racing ha nel frattempo diffuso i colori dell’Oreca #11 per Steven Thomas, Mikkel Jensen, Hunter McElrea e Charles Milesi.

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Giovedì sarà la volta invece delle GT, dove segnaliamo il completamento dell’equipaggio del Gradient Racing, con Tatiana Calderon, che si alternerà a Katharine Legge e Sheena Monk sull’Acura NSX GT3 nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup, mentre sappiamo già che sarà Stevan McAleer il quarto pilota per Daytona.

Una ulteriore news riguarda il Kellymoss w/Riley, che sposterà il proprio effort con Porsche, originariamente definito in GTD Pro, tra le GTD.

Piero Lonardo

Foto: Action Express, Lamborghini, Gradient Racing, TDS

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ELMS – Ancora 43 macchine in griglia per il 2024

Diffusa poco fa la lista delle macchine iscritte all’European Le Mans Series 2024. Mantenuta la capacità di 43 vetture totali, con ben 22 LM P2, tutte Oreca ovviamente, di cui 8 Pro/Am.

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Ben tre le entry di United Autosports, due tra i pro e una Pro/Am, team che ha appena confermato la presenza di Filipe Albuquerque, uno dei due soli piloti fin qui confermati insieme a Ben Hanley per la squadra diretta da Richard Dean e Zak Brown sulle macchine Pro. Sulla terza vettura invece quest’anno sarà Oliver Jarvis a fare squadra con Andy Meyrick e Daniel Schneider.

Altre due le squadre che raddoppiano nella categoria top sono Cool Racing, che fin qui ha confermato Alejandro Garcia e Malthe Jakobsen,  quest’ultimo sulla #37 insieme a Lorenzo Fluxa e a Ritomo Miyata, ed Inter Europol Competition, che passa a full-pro con Kuba Smiechowski insieme a Jonathan Aberdein e all’ex-F2 Clément Novalak sulla macchina #34, mentre l’ex-Vanwall Tom Dillmann farà squadra sulla #43 con Vladislav Lomko e Sebastian Alvarez.

Altre due squadre invece proporranno una vettura anche in Pro/Am: si tratta dei campioni in carica di Algarve Pro Racing, che tenteranno il back-to-back ripresentando Alex Lynn insieme all’ex-Alpine Inter-Europol Olli Caldwell e a Matthias Kaiser sulla vettura Pro mentre sulla macchina Pro/Am sappiamo che si accomoderanno Kriton Lendoudis e Richard Bradley, e Nielsen Racing, con il pilota Jota e Jaguar F.E, Will Stevens, insieme alla promessa Nico Pino sulla vettura Pro e John Falb e Colin Noble sulla Pro/Am.

Tra le poche novità in tema di squadre, va segnalata la presenza, già annunciata in precedenza, di Vector Sport, che riproporrà Gabriel Aubry e Ryan Cullen, e di Iron Lynx-Proton, con un programma per Jonas Ried. Proton Competition sarà presente in autonomia con una vettura anche in Pro/Am per Giorgio Roda oltre che, come vedremo, tra le GT3. L’altra entità associata al team di Christian Ried, AO Racing, formerà invece una nuova partnership con TF Sport con nientemeno che Robert Kubica quale prima guida.

Altri ingaggi fin qui noti fra i Pro riguardano Duqueine con James Allen e Carl Wattana Bennett, quest’ultimo già visto a Sepang, Panis Racing col ritorno di Manuel Maldonado e IDEC Sport che ancora una volta farà capo a Paul Lafargue.

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AF Corse dal canto suo difenderà il titolo Pro/Am con François Perrodo, Matthieu Vaxiviere ed Alessio Rovera. Sempre tra le Pro/Am, va segnalato il ritorno del TDS in partnership con Richard Mille per Rodrigo Sales, Gregoire Saucy e Mathias Beche, mentre gli equipaggi che saliranno sulle vetture di DKR e Team Virage faranno capo a Tom Van Rompuy e a Rob Hodes e Ian Rodriguez rispettivamente.

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10 le LM P3, categoria dove non sono presenti nuovi team e solo entry singole salvo RLR MSport, con i soli James Dayson e Horst Felbermayr Jr al momento confermati.

Entry singole invece a partire dai campioni in carica di Cool Racing, che si presentano con Manuel Espirito Santo, Miguel Cristóvão e Cédric Oltramare. Eurointernational ci riproverà nuovamente con Matthew Richard Bell ed Adam Ali, terminati al secondo posto in classifica nel 2023.

Line-up immutata anche per il Racing Spirit of Léman con Jacques Wolff, Antoine Doquin e Jean-Ludovic Foubert e per il WTM by Rinaldi con Torsten Kratz, Leo Weiss ed Oscar Tunjo. Nuovi arrivi per DKR con Belen Garcia e per Virage, che proporrà il campione in carica della Michelin Le Mans Cup, Julien Gerbi, e Bernardo Pinheiro. Anche Inter-Europol manterrà una Ligier nella categoria cadetta per Kai Askey, Pedro Perino ed Alexander Bukhantsov. Chiudono la lista i francesi dell’Ultimate.

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Infine le GT3, per la prima volta in lizza nella massima serie europea, dove vedremo in azione 11 vetture di quattro costruttori diversi. A farla la padrona le Ferrari, con ben 6 nuove 296, col ritorno di Formula Racing e Kessel insieme ad AF Corse, Spirit of Race e JMW e a GR Racing, già vista in azione lo scorso weekend in Asian Le Mans.

Le speranze di Porsche sono affidate a Proton Competition, con una 911 GT3 R per Claudio Schiavoni, e alle Iron Dames, che proporranno nuovamente Michelle Gatting. Gli ultimi campioni della GTE di Iron Lynx invece proporranno l’unica Lamborghini Huracan per Hiroshi Hamaguchi.

Due infine le Aston Martin per il Racing Spirit of Léman ed il campione della Le Mans Cup, Valentin Hasse Clot, e per il Grid Motorsport by TF con Martin Berry.

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L’European Le Mans Series, che ha recentemente variato il proprio logo, assimilandolo a quello del WEC, si ritroverà l’8/9 aprile 2024 a Barcelona per il consueto Prologo.

Piero Lonardo

Foto: ELMS

L’entry list ELMS 2024

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DTM – Preining ci riprova nel 2024

Thomas Preining è il primo pilota Porsche a confermare la propria presenza nel DTM 2024. Il vincitore dell’ultima edizione della serie gestita da ADAC, tornerà all’attacco con Manthey EMA con il chiaro intento di confermarsi in vetta alla graduatoria assoluta.

Il pilota di Linz, primo austriaco ad imporsi nonchè votato atleta del motorsport dell’anno nel suo Paese, ha trionfato nell’ultima stagione con tre affermazioni su sedici prove disputate, due di queste ad Hockenheim oltre alla bellissima gioia di Norimberga (race-1).

Preining è in lizza anche per un posto in altra serie per la casa di Stoccarda, e potrebbe essere parallelamente impegnato nel WEC ovvero in una serie SRO, dato che non vi sono concomitanze fra il DTM e questi campionati.

Il DTM tornerà in azione il 27-28 aprile 2024 ad Oschersleben.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

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Asian LMS – Braun e Jakobsen trascinano il Crowdstrike by APR a Sepang. Successi di classe a CD Sport e Pure Rxcing

Una gara-2 assai diversa da quella di ieri quella appena conclusa a Sepang, secondo appuntamento dell’Asian Le Mans Series, che premia il Crowdstrike by APR.

Penalizzato ieri dall’incidente in partenza, la squadra di Stewart Cox ha ripetuto la strategia in una gara che non ha visto interruzioni sino al termine della prima ora.

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Fino a quel momento Michael Dinan, alle prime esperienze su una LM P2, precedeva Ahmad Al Harty, risalito dalla quinta piazzola sulla capolista 99 Racing e Francois Perrodo, autore di un ottimo primo stint dalla P8. John Falb, partito dalla prima fila, era vittima come ieri di un paio di fuoripista che penalizzavano la gara del team Duqueine. Tra le LM P3 si riproponeva la lotta a tre fra CD Sport, Cool Racing e Bretton Racing, mentre a Kei Cozzolino bastava invece solo mezz’ora per passare tutto lo schieramento dei gentlemen dal fondo dello schieramento con la Ferrari #82.

Nikita Mazepin, ancora incaricato della seconda fase di gara, al restart aveva facilmente la meglio sul polesitter Salih Yoluc, il quale precipitava in classifica, cosí come il trionfatore di ieri Alban Varutti non aveva problemi a passare Charles-Henri Samani, che poco dopo veniva preso a sandwich fra la Ligier LM P3 del Bretton Racing e una delle BMW del Project 1, causando la prima Full Course Yellow, che favoriva Tom Dillmann, ora alle spalle del battistrada, e soprattutto Colin Braun, subentrato a George Kurtz al volante dell’Oreca #4. Fabien Lavergne dal canto suo aveva la meglio su Alex Bukhantsov.

Colpo di scena invece tra le GT, con l’Audi capolista penalizzata con un drive-through per un’infrazione in periodo di safety car. Via libera quindi alla Lamborghini del Leipert Motorsport, che però viaggiava su una diversa strategia, davanti alla Porsche del Pure Rxcing con Joel Sturm.

Come ieri una sosta non eseguita in modo perfetto costava la testa della gara al 99 Racing, con Colin Braun ad uscire davanti quanto basta. Poco dietro era Alessio Rovera a mettersi in evidenza per AF Corse, portandosi in P3 alle spalle di Mazepin. Alla terza sosta della Huracàn del team tedesco, già gravata di un drive-through, la Porsche #91 prendeva invece la testa delle GT.

Si arrivava quindi a ridosso dell’ultima ora di gara, che vedeva il colpo di scena che decideva la vittoria finale, protagonista la Ligier LM P3 di Anders Fjordbach, che parcheggiava a fianco della corsia box, probabilmente senza carburante. Mazepin e Rovera nel ritardare la sosta trovavano la corsia box chiusa, al contrario della concorrenza. I vincitori di ieri optavano per un emergency service, mentre AF Corse lasciava in pista il varesino. La Safety Car effettuava forse un giro di troppo – almeno per le aspettative dei due battistrada – che dopo le soste definitive si ritrovavano staccatissimi da Malthe Jakobsen, ora in testa alla gara, e dalle due entry di Proton condotte da Julien Andlauer ed Harry Tincknell.

Ma non era finita, perchè a 50’ dal termine Josh Burdon come ieri perdeva il controllo della sua Ligier – stavolta in cima al rettilineo – richiamando in azione la vettura di servizio.

Il gruppo veniva ricompattato nuovamente con Tincknell al comando e, con meno di mezz’ora sul cronometro, Luis Deletraz, incaricato dello stint finale per 99 Racing, si lanciava all’inseguimento di Andlauer e Braun, con Tincknell “sacrificato” prudenzialmente dal team e costretto al pit in regime di green flag.

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Il campione in carica WEC riuscirà solo a portarsi alle spalle di Jakobsen, il quale regala il successo al team portoghese, mentre Vaxivière porta a casa una quarta piazza, a sandwich fra le due Oreca Proton.

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E’ stata invece una penalità per unsafe release a decidere il successo tar le LM P3 a favore di CD Sport, con i vincitori di sabato del Cool Racing a terminare terzi dietro anche al Bretton Racing.

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Tra le GT infine, non riesce la rimonta del Sainteloc Racing, che si deve accontentare della piazza d’onore dietro la Porsche del Pure Rxcing, alla prima vittoria nella serie. Gradino basso del podio per la McLaren #27 dell’Optimum Motosport di Rob Bell, Mark Radcliffe ed Ollie Millroy. Il team britannico piazza anche la seconda 720S GT3 in top five dietro la Mercedes dell’AlManar by GetSpeed.

Poca fortuna invece per le Ferrari in gara, con il GR Racing a terminare solamente in P11 davanti all’esemplare #82 di AF Corse, mentre la seconda 296 del team piacentino ha dovuto chiudere anticipatamente.

In classifica generale, il 99 Racing conduce con 43 punti contro i 33 dei vincitori odierni ed i 30 di AF Corse; tra le LM P3 il CD Racing vanta 3 punti di vantaggio sul Cool Racing ed infine il Sainteloc precede di 11 lunghezze Pure Rxcing e di 20 l’AlManar by GetSpeed.

L’Asian Le Mans Series tornerà di scena il 4 febbraio a Dubai per l’unica gara singola della serie 2023/24 prima del gran finale di Abu Dhabi.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo

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Asian LMS – Sepang, Gara 1: Prima vittoria per 99 Racing. Tripletta Audi in GT

Termina sotto una pioggia battente il primo appuntamento dell’Asian Le Mans Series 2023/24 a Sepang ed incorona per la prima volta 99 Racing e l’equipaggio composto da Ahmad Al Harty, Nikita Mazepin e Louis Deletraz. La mattinata malese peró era iniziata sotto il consueto clima del sud-est asiatico con le qualifiche, valide per entrambe le tappe del doubleheader.

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A trionfare con i due migliori giri veloci Salih Yoluc, portacolori del TF Sport, ancora una volta il migliore tra i piloti bronze ranked, mentre tra le LM P3 era High Class Racing ad ottenere lo sweep con Audunn Gudmunsson. Nelle GT invece, Alban Varutti portava in pole Sainteloc in gara 1 mentre era Anthony Liu con la Mercedes del Craft-Bamboo Racing a segnare la seconda migliore prestazione in una sessione interrotta per ben due volte per altrettanti incidenti che hanno coinvolto la Ferrari di Charles-Henri Samani e la Mercedes del Motopark di Heiko Neumann.

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Al via subito un colpo di scena per la toccata fratricida in casa Algarve Pro Racing da parte di Chris McMurry a George Kurtz. Nella melèe rimaneva coinvolto anche Ian Loggie con la vettura del Nielsen Racing mentre nelle retrovie si giravano Anthony Liu e Gabriel Rindone. Era la Mercedes del team di Hong-Kong ad avere la peggio, che chiudeva cosí subito la propria gara.

Davanti a tutti Michael Dinan, incaricato dello start, davanti alla vettura del Duqueine di John Falb e a Giorgio Roda con la migliore delle due Oreca Proton. Dan Skocdopole prendeva la testa fra le cinque sole LM P3 con la Ligier del Bretton Racing ed infine dietro l’Audi partita al palo del Sainteloc Racing emergeva Kei Cozzolino dal fondo dello schieramento. Purtroppo la rincorsa dell’alfiere di AF Corse terminava presto per un problema di elettronica che costringeva la 296 GT3 #82 ad una lunga sosta.

Dopo il primo giro di pitstop era John Falb, avvantaggiato dall’undercut, a presentarsi davanti a tutti, mentre le Mercedes del GetSpeed provavano ad insidiare la leadership di Varutti e dell’Audi #42.

Alla seconda sosta però intervenivano i primi piloti pro e Nikita Mazepin prendeva la testa su Carl Wattane Bennett, subentrato a Falb, a Julien Andladuer e ad Alessio Rovera, che a larghe falcate rinveniva sul resto del gruppo dopo il primo stint di Francois Perrodo. Il varesino si portava addirittura in terza posizione dopo una terza sosta non propriamente eseguita a regola d’arte che lasciava Mazepin al quarto posto.

Frattanto in LM P3 Audun Gudmunsson cedeva la leadership a Fabien Lavergne del Cool Racing, che a propria volta lasciava il campo a Julien Gerbi, nonostante una precedente penalità.

La Safety Car entrava in azione per la prima volta poco dopo la seconda ora di gara, a causa di un contatto, non sanzionato dalla direzione gara, tra Andlauer e Wattane Bennett. Gara compromessa per il team Duqueine, che perdeva il giro dei primi nelle operazioni di disimpegno dell’Oreca dalla ghiaia di curva 11.

L’attenzione era sempre catalizzata da Mazepin, il quale perdeva il duello per la terza piazza a vantaggio di Laurents Hörr, determinato a riportare al titolo i campioni uscenti di DKR.

Una Full Course Yellow chiamata per detriti sul rettilineo rischiava di diventare fatale per l’equipaggio di AF Corse, costretto ad un emergency service, mentre Hörr, rimasto invece in pista, era comunque costretto a cedere al restart a Renè Binder e Louis Deletraz, ora al volante per Proton e 99 Racing.

Nelle LM P3 era il momento di Danial Frost. L’ex-Indy NXT svettava per Cool Racing, mentre iniziavano a cadere le prime gocce di pioggia sul circuito, ed era proprio una delle Ligier a catalizzare la seconda uscita della vettura di servizio, con Josh Burdon, vicecampione della categooria nel 2017-18, fuori rovinosamente al largo di curva 1.

Al restart, con meno di 40’ sul cronometro, Binder offriva poca resistenza a Deletraz e a Mathieu Vaxivière, ma il pilota austriaco, all’incrementarsi delle precipitazioni, tornava al comando mentre i due battistrada, come il resto dello schieramento, passava alla wet.

Una ruota persa dalla BMW di Dennis Harper frattanto generava la terza Full Course Yellow, e alla successiva sosta di Binder, il pilota ufficiale Alpine Hypercar tentava di avere la meglio su Deletraz, ottenendo solamente un lungo in ghiaia da cui usciva miracolosamente. Dopo qualche minuto la direzione gara, viste le condizioni meteo estreme, decideva per una red flag che chiudeva anticipatamente la competizione a vantaggio di 99 Racing. Dietro AF Corse era Tom Dillmann a spuntare il gradino basso del podio per DKR.

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La battaglia tra le LM P3 alla fine premiava il veterano James Winslow ed il Cool Racing sul CD Sport e sul Bretton Racing, mentre tra le GT terminava con una tripletta Audi, con al top l’inarrivabile R8 #42 del Sainteloc, portata al traguardo da Cristopher Haase. Dietro al neocampione dell’International GT Open si piazza la vettura di Attempto Racing e la seconda entry del team francese con Dennis Marschall, Paul Evrard e Zhou Bihuang. Peccato per la Lamborghini del Leipert Motorsport, a lungo nella top three, tradito dal bagnato nelle ultime tornate.

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L’Asian Le Mans Series tornerà domani alla medesima ora, le 7.00 nostrane, per la seconda gara di Sepang, sempre della durata di 4 ore. Free streaming sul sito dell’Asian Le Mans Series https://live.asianlemansseries.com/en/live e sui canali social del campionato.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo

I risultati delle Qualifiche 1

I risultati delle Qualifiche 2