Martedì è stata diffusa l’entry list della Season 12 del World Endurance Championship, che si preannuncia la più interessante di sempre, con la bellezza di (curiosa coincidenza) 12 costruttori impegnati tra LMH e GT3.
Si perché Lexus e Corvette altro non sono che il braccio armato sulle GT di Toyota e GM, mentre Aston Martin, McLaren e Ford non sono rappresentate, almeno per ora, nella massima categoria, che propone Ferrari, Cadillac, Toyota, BMW, Peugeot, Lamborghini, Porsche, Alpine ed Isotta Fraschini.
Mancano come noto Glickenhaus, che non ha nemmeno sottoposto l’iscrizione, e Vanwall. Proprio su questa vettura si è scatenato un inaspettato dibattito mediatico che ha coinvolto in una press conference anche il CEO Frederic Lequien.
Personalmente non vediamo il motivo per il quale Vanwall, che a mezzo social ha dichiarato di avere abbandonato il poco potente Gibson aspirato per il Pipo V6 biturbo già adottato da Glickenhaus, non debba essere ammessa, al pari di Aston Martin, McLaren e Ford, per i motivi descritti poco sopra, ma nemmeno però perché debba essere ammessa, dati gli scarsi risultati ottenuti, l’organizzazione non particolarmente professionale ed il continuo turnover di piloti, con la ciliegina Villeneuve scaricato alla vigilia di Le Mans. A scanso di equivoci, il campione del mondo F1 1997 era stato il catalizzatore dell’ammissione alla griglia 2023 dell’hypercar made in Austria.
Lequien ha comunque tenuto, a parole, la porta aperta ad un’ammissione race-to-race, valida per tutte le piste che possono ospitare più di 37 vetture, limite massimo riconosciuto per Austin ed Imola. Sempre dal CEO WEC la volontà di allargare il plateau nei prossimi anni a 40 vetture full-season, cosa che, toh, si potrebbe concretizzare già la prossima stagione con il probabile ingresso di Aston Martin tra le LMH con la Valkyrie, la seconda Porsche privata di Proton ed un’eventuale seconda Isotta Fraschini o altro ancora. Un messaggio per i due circuiti incriminati? Beh, nel 2025 Monza dovrebbe ritornare al posto di Imola e quasi certamente Austin farà spazio ad Indianapolis, che aspettavamo in calendario già quest’anno (e ancora non abbiamo perso le speranze di vedere al posto di Interlagos, dove nessuno, a parte Toyota e Peugeot, vuole andare).
Sempre tra le LMH, altre due brevi considerazioni, la prima su Isotta Fraschini. Come abbiamo già scritto, non capiamo perché i problemi, facilmente riscontrabili in precedenza, data l’evidente mancanza di coinvolgimento di Vector Sport (team che nel frattempo si era anche già premurato di iscriversi in ELMS), nei test condotti dalla Tipo 6, da parte del costruttore milanese siano emersi solo un attimo prima dall’annuncio dell’entry list. Peraltro già a Monza, quando la vettura è stata per la prima volta esposta al pubblico, Gilles Duqueine e Jean-Karl Vernay erano ospiti fissi della tenda di IF.
Poi, la terza Ferrari iscritta da AF Corse Srl. C’è. Non c’è. C’è dopo Le Mans. Il team sarà a nome di Richard Mille. C’è la Wadoux. Invece prova e assume al volo Kubica. Pronti Schwartzman e Yfei Ye… In questo guazzabuglio mediatico noi capiamo l’esigenza di mantenere il più possibile il riserbo su questa entry, che poteva tranquillamente essere fonte di malumore nei confronti degli altri costruttori, ma il fatto che il team privato sia lo stesso che gestisce le vetture ufficiali ci fa sorridere, dato che l’unica situazione simile, che investe Porsche, coinvolge invece tre realtà ben distinte: Penske, Proton e Jota. A pensar male si potrebbe ipotizzare che l’ammissione di questa terza vettura sia una specie di contentino per il penalizzante BoP di fine stagione assegnato alle 499P…
Ad ogni modo, forza Ferrari, forza Isotta e forza anche Lamborghini, che ci rappresentano nella categoria regina e che auspichiamo di vedere sempre ai massimi livelli, insieme ai tanti protagonisti tricolori delle GT3!
Un appunto anche dal punto di vista tecnico da parte di Lequien, il quale non ha escluso (leggi: è già sicuro) che a Le Mans ritornino i tire warmers, volgarmente gli “scaldoni”, che rimangono invece abiurati per il resto dei circuiti. Possibile che Michelin e Goodyear, fornitori unici Hypercar e GT3, non siano in grado di realizzare uno pneumatico sicuro per la Sarthe? Mah
Un’ultima considerazione la vorremmo fare in generale sugli annunci effettuati a ridosso dell’entry list da parte delle squadre. Queste comunicazioni hanno tolto tanto appeal alla presentazione stessa, che peraltro presenta ancora tantissimi TBA tra gli equipaggi. Fossimo nei panni dei responsabili del WEC, che come avrete notato ha anche leggermente modificato il proprio logo, chiederei alle squadre un maggior rispetto dell’evento, che in effetti è risultato limitato e scontato nel contenuto.Particolare menzione per un post postumo, con United Autosports a celebrare l’inizio della partnership con McLaren. peccato che la proprietà sia la medesima.
In attesa del season opener WEC in Qatar, godiamoci l’Asian Le Mans Series, che prende il via venerdí a Sepang.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo, WEC, United Autosports