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USCC – Porsche torna alla vittoria a Road America. Vittorie di classe a PR1 Mathiasen, Riley Motorsports, Heart of Racing e Paul Miller Racing

Porsche agguanta il secondo successo stagionale nel WeatherTech SportsCar Championship sull’impegnativo tracciato di Road America con Felipe Nasr e Matt Campbell, autori di una gara senza sbavature, condotta flag to flag.

La fortuna per l’equipaggio della Porsche #7 è iniziata sin dal warm-up, quando Alexander Sims, al volante della Cadillac portata alla pole da Pipo Derani, si schiantava in curva 13. Con due sole ore a disposizione, la crew di Action Express ha eseguito un vero miracolo e la vettura si è potuta schierare in fondo allo schieramento delle GTP. Peggio è andata invece alla BMW #25, spiaggiata nel giro di ricognizione e presto ko al Kink.

Porsche7c

Davanti Matt Campbell non aveva problemi a stabilire il proprio ritmo, mentre alle sue spalle infuriava la battaglia per le piazza d’onore tra la Cadillac di Sebastien Bourdais e l’Acura di Colin Braun. Frattanto Ben Keating prendeva il comando tra le LM P2 ed il polesitter Nico Pino si involava sugli inseguitori in LM P3, cosí come Alex Riberas e Madison Snow mantenevano la leadership in GTD Pro e GTD.

StartGT

Derani ha provato durante il proprio stint a rimontare posizioni, aiutato anche dalla bagarre davanti alla sua V-Series.R, protagonisti la BMW superstite di Philipp Eng ed il veterano Mike Rockenfeller sulla Porsche del JDC Miller. Problemi anche alla Porsche #6, vincitrice a Long Beach, per una foratura.

Mentre tra i prototipi, dato l’esteso regime di corsa libera, si è perlopiù attesa il naturale svuotamento dei serbatoi, fra le GT qualcuno ha invece cercato strategie alternative, quali la Mercedes del WeatherTech Racing e le due Aston Martin dello Heart of Racing, che anticipavano la prima sosta, presto imitate dalla gran parte dello schieramento, con la sola Lexus #14, a tenersi alla distanza e ad ereditare il comando delle GTD Pro.

La serie dei pitstop delle GTP non forniva grandi spunti se non il rinverdire della bagarre a centro gruppo, con Felipe Nasr ad ereditare una comoda leadership nell’ordine dei 12” su Renger van der Zande e Tom Blomqvist.

AMR

L’undercut in GTD Pro sembra aver favorito chi ha giocato d’azzardo, ma la Mercedes anticipa la seconda sosta e la Corvette incappa in una penalità che lascia al comando l’Aston Martin con Ross Gunn, mentre al contrario Bryan Sellers mantiene la testa delle GTD al volante della BMW del Paul Miller Racing.

Tra le LM P2, è il momento del TDS con Giedo van der Garde a fare da lepre e Mikkel Jensen; quest’ultimo  peró dovrà cedere al rientrante Paul-Loup Chatin, che precederà al traguardo le due Oreca transalpine di 9” e 30” rispettivamente.

Davanti Tom Bloqmvist, dopo avere la meglio su van der Zande, cercherà di chiudere su Nasr, che al contrario nel finale allungherà quanto basta per regalare il secondo successo stagionale al Team Penske. Ricky Taylor dal canto suo porterà punti preziosi per la classifica in casa WTR w/Andretti col terzo posto. Alexander Sims rovinerà definitivamente il weekend di Action Express con un testacoda nel corso della seconda ora, chiudendo dietro la Porsche del JDC Miller.

Ko anche la seconda BMW, Gianmaria Bruni ed Harry Tincknell possono bearsi di una P8 nello stesso giro dei vincitori con la debuttante (in IMSA) Porsche Proton.

PodioLMP3

Joao Barbosa dal canto suo cederà nel finale il comando delle LM P3 alla Ligier del Riley Motorsports, con Josh Burdon al posto dell’indisponibile Felipe Fraga, per la quarta vittoria stagionale.

I box di Jules Gounon e Mario Farnbacher (Racers Edge Motorsports with WTR) infine sprecheranno altrettanti podi a causa delle strategie azzardate, lasciando gli onori, dietro all’Aston Martin dello Heart of Racing, al secondo successo consecutivo in GTD Pro, e alla BMW del Paul Miller Racing, alla quarta vittoria in GTD, rispettivamente a Lexus e Corvette nella categoria Pro e alla McLaren di Inception Racing e alla Mercedes del Korthoff Motorsports in GTD.

PMR

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà fra tre settimane per il secondo round dedicato alle GT al Virginia International Raceway (VIR).

Piero Lonardo

Foto: Porsche, IMSA, Michelin Motorsports, Sean Creech Motorsports, Aston Martin Racing, BMW

L’ordine di arrivo

Paul

DTM – Paul fa doppietta per Lamborghini al Nürburgring

Maximilian Paul vince race-2 al Nürburgring in una gara caratterizzata dalla pioggia. Prima affermazione in carriera per il giovane tedesco e per Grasser Racing Team nel DTM, meritatamente a segno davanti alla Porsche #75 di Laurin Heinrich ed alla Mercedes #22 di Lucas Auer. Thomas Preining, 16mo al via, conclude quinto e mantiene comunque la leadership in campionato.

Il recap della gara

Ricardo Feller (ABT #7 Audi) ha mantenuto il comando derivante dalla pole position conquistata in mattinata leadership su Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport #1 BMW) e David Schumacher (Mercedes-AMG Team Winward #27), quest’ultimo abile a superare al via la Ferrari di Jack Aitken.

Il pilota campione in carica, scattato con le slick così come René Rast e Marco Wittmann con le altre M4 GT3 di Schubert Motorsport, ha peró progressivamente perso terreno nelle fasi iniziali. Avvio difficile anche da parte di Kelvin van der Linde (ABT #3 Audi), spinto in testacoda dal contatto con Dennis Olsen (EMA Manthey #90 Porsche).

Feller ha tentato subito di fare la differenza su Schumacher e su Lucas Auer (Mercedes-AMG Team Winward #22), presto terzo, ma la pioggia è diventata sempre più forte, ed Auer si è portato al comando su Schumacher e Tim Heinemann (Toksport WRT #9 Porsche), rookie bicampione del DTM Trophy.

Il polesitter, in difficoltà sul ritmo, verrà presto impensierito anche da Luca Engstler  (Liqui Moly Team Engstler #8 Audi) e Maximillian Paul (GRT Grasser Racing Team #19 Lamborghini).

L’apertura della pitlane ha visto tutte le auto con le slick rientrare per montare le gomme da bagnato, mentre Paul scavalcava senza molti problemi Schumacher ed Heinemann per la seconda posizione. Ottimo ritmo da parte del nativo di Dresda, chiamato per questo fine settimana al posto di Mick Wishofer.

A 22′ dalla fine la prima Full Course Yellow della giornata a seguito di un testacoda in curva 1 di Alessio Deledda (SSR Performance #6 Lamborghini). Con l’errore dell’italiano si sono conclusi i pitstop con le soste di Auer, Paul e Laurin Heinrich  (KÜS Team Bernhard #75 Porsche).

La ripresa della gara ci ha regalato una spettacolare bagarre per la vittoria con Auer che ha dovuto inchinarsi a Paul. La Lamborghini #19 di Grasser si è portata in vetta ed ha allungato verso il successo dopo aver beffato la Mercedes #22 di Winward all’uscita del primo segmento di pista. L’austriaco perderà anche il secondo posto a favore di un velocissimo Laurin Heinrich.

La seconda prova ai piedi dell’Inferno Verde si è conclusa in regime di bandiere gialle per l’ingresso della Safety Car dopo un impatto contro le barriere di curva 5 da parte di Arjun Maini (Mercedes-AMG Team HRT #36).

Il GRT Grasser ottiene cosí la prima affermazione nel DTM, concludendo un weekend da incorniciare per la casa di Sant’Agata dopo il successo di ieri da parte di Mirko Bortolotti ed SSR Performance, assente al via quest’oggi dopo aver saltato le qualifiche per un problema tecnico.

Primo podio infine per Heinrich al debutto, davanti ad Auer, Maro Engel (Mercedes-AMG Team Landgraf #48), Thomas Preining (EMA Manthey #91 Porsche) Ricardo Feller, Luca Engstler, Thierry Vermeulen (Emil Frey Racing #69 Ferrari), David Schumacher e Franck Perera (SSR Performance #94 Lamborghini).

Breve pausa ora per il DTM che tornerà protagonista fra due settimane al Lausitzring.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

L’ordine di arrivo di Gara-2

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USCC – Derani e Cadillac tornano in pole a Road America

Pipo Derani riporta al palo la Cadillac nelle qualifiche di Road America. L’alfiere di Action Express, già autore ieri nelle libere del giro record per prototipi sulla pista del Wisconsin, ha ulteriormente affinato il limite col tempo di 1.47.730.

Contrariamente alle aspettative delle libere, domani non ci saranno due V-Series.R in prima fila, perchè al posto di Sebastien Bourdais – che solo al terzo treno di gomme ha ritrovato la prestazione sull’impegnativo tracciato recentemente riasfaltato – ci sarà invece Matt Campbell, autore di un giro monstre con la Porsche 963 #7, ad appena 58 millesimi da Derani.

A fianco di Bourdais, Filipe Albuquerque con l’Acura del WTR w/Andretti, seconda il classifica ma ancora alla ricerca del primo successo; a seguire la migliore delle BMW con Connor de Philippi e Colin Braun con l’altra Acura del MSR, team che si vocifera da tempo probabilmente non farà più correre i prototipi della casa giapponese nel 2024.

Chiudono la lista delle GTP, la Porsche Penske di Nick Tandy, la BMW di Philipp Eng e le due Porsche private condotte da due veterani del calibro di Mike Rockenfeller e Gianmaria Bruni.

APR

George Kurtz e Nico Pino dal canto loro hanno dettato legge in LM 2 ed in LM P3, infliggendo distacchi importanti agli altri contender. L’Oreca del Crowdstrike Racing by APR ha limitato di mezzo secondo Rodrigo Sales, sub sulla vettura del Tower Motorsports, mentre il cileno del Sean Creech Motorsport, alla seconda pole stagionale, dopo Daytona, ha lasciato addirittura a quasi 1” Bijoy Garg sulla seconda Ligier del JR III Racing.

Pino

 

Più tirata invece la sessione delle GT, che ha visto primeggiare in GTD Pro Alex Riberas con l’Aston Martin dello Heart of Racing col tempo di 2.02.918, appena 57 millesimi meglio di Dani Juncadella con la Mercedes del WeatherTech Racing.

GT_poles

Dietro Jordan Taylor si piazza Madison Snow, leader delle GTD con la BMW del Paul Miller Racing, che guadagna la prima partenza al palo del 2023, davanti a Brendan Iribe con la McLaren di Inception Racing.

Dal paddock di Road America giunge infine la notizia che in coincidenza col season finale di Road Atlanta verrà anche diramata l’entry list completa del 2024. Un passo avanti decisivo nella gestione sportiva della serie, simile a quanto adottato da tempo nelle serie ACO e nel WEC.

Domani la gara, della durata standard di 2h40’ prenderà il via alle 11.10 AM ET, pari alle 17.10 italiane. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

Foto: IMSA, APR, Sean Creech Motorsport, Michelin Motorsports

I risultati delle Qualifiche

DTM, 7. + 8. Rennen Nürburgring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Nürburgring Race-1: finalmente Bortolotti!

Mirko Bortolotti si aggiudica la prima vittoria nel DTM al termine di una Race-1 perfetta al Nürburgring. Il trentino di SSR Performance si conferma dopo la pole position conquistata in mattinata, precedendo la Mercedes di Lucas Auer e la Porsche di Thomas Preining.

Il recap della gara

La partenza è stata molto movimentata con Mirko Bortolotti (SSR Performance #92/Lamborghini) che è riuscito a tenere la prima posizione su Thomas Preining (EMA Manthey #91/Porsche) e Ricardo Feller (ABT Sportsline #7/Audi). Start difficile, invece, per Kelvin van der Linde  (ABT Sportsline #3/Audi), spinto in testacoda al primo passaggio all’hairpin da Franck Perera (SSR Performance #94/Lamborghini).

Preining, in pista con 20kg supplementari stante la leadership in campionato, ha iniziato a difendersi da Feller, e la situazione ha agevolato la fuga di Bortolotti. Poco dietro, ottima prima parte di gara per Lucas Auer (Mercedes-AMG Team WINWARD #22), perfetto al via a recuperare dall’ottava posizione.

La pioggia ha peró messo tutto in discussione nella parte centrale della prova. Il primo vero colpo di scena è arrivato a 32′ dalla conclusione. quando in curva 1, Christian Engelhart  (Toksport WRT #99/Porsche) ha perso la propria auto in staccata. Il tedesco ha colpito l’incolpevole Ayhancan Güven (KÜS Team Bernhard #24/Porsche), e fortunatamente non ci sono state conseguenze per i due protagonisti.

La direzione gara ha neutralizzato la prova con una Full Course Yellow, e tutti ne hanno approfittato per fermarsi ai box e montare le slick; unica eccezione René Rast che ha scelto invece i pneumatici da bagnato. Il portacolori di BMW (Schubert Motorsport) si è messo all’inseguimento dei rivali, ma la pista è andata progressivamente ad asciugarsi annullando il condivisibile tentativo del pluricampione tedesco.

A 20′ dalla fine la bandiera gialla è tornata protagonista, con la Safety Car a ricompattare il gruppo al fine di spostare la Lamborghini #6 di Alessio Deledda, terminato sulle barriere di curva 1 dopo un contatto in corsia dei box con la Ferrari #14 di Jack Aitken (Emil Frey Racing).

Bortolotti, grazie anche al perfetto gioco di squadra da parte di Perera, ha nuovamente allungato alla green flag ed Auer ha sorpassato Preining e Feller alla ripartenza per involarsi alle spalle di Bortolotti, settimo differente vincitore in altrettante gare del DTM 2023.

Feller ed Dennis Olsen (EMA Manthey #90/Porsche) completano nell’ordine la Top five precedendo a loro volta Marco Wittmann (Project 1 #11/BMW), Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport #1/BMW), Kelvin van der Linde (ABT Sportsline #3/Audi), Patrick Niederhauser (Tresor Orange 1 #40/Audi) e Thierry Vermeulen (Emil Frey Racing #69/Ferrari).

Domani nuova qualifica e una seconda sfida da non perdere, rispettivamente alle 9.05 ed alle 13.30.

Luca Pellegrini

Foto: ADAC Motorsport

L’ordine di arrivo di Gara-1

Schedule

USCC – Le Cadillac alla riscossa a Road America. Ecco la schedule 2024 con la 6 Ore di Indianapolis

Disputate nella serata italiana le due sessioni di libere in quel di Road America. A sorpresa sono state le Cadillac a dettare il passo, con Sebastien Bourdais prima e Pipo Derani nel secondo turno.

Il leader della classifica generale ha segnato la migliore prestazione odierna con 1.47.986, precedendo di 2 decimi il tetracampione ChampCar sulle due V-Series.R di Action Express e Team Ganassi.

Solo P3 a ben 6 decimi per la migliore delle Acura, quella del WTR w/Andretti condotta da Ricky Taylor, a sua volta seguita dalle due BMW di Connor de Philippi e Philipp Eng. Fanalino di coda delle GTP, la nuova Porsche di Proton Competition di Harry Tincknell e Gianmaria Bruni.

Duello britannico tra le LM P2 con Ryan Dalziel a chiudere con l’Oreca di ERA Motorsports davanti ad Ben Hanley del leader Crowdstrike by APR. P3 per Louis Deletraz con la vettura del Tower Motorsports che ha trovato in Rodrigo Sales l’ennesimo rimpiazzo per l’infortunato John Farano.

Garett Grist dal canto suo ha dominato la scena delle LM P3 con la Ligier #30 del JR III Racing cosí come Jordan Taylor ha portato al top la Corvette in GTD Pro, relegando gli avversari a distacchi importanti.

Mikael Grenier infine ha segnato la migliore prestazione tra le GTD con 2.04.327 con la Mercedes del Team Korthoff davanti ai leader del Paul Miller Racing.

Ma la notizia del giorno consiste nell’ufficializzazione della 6 Ore di Indianapolis, che si aggiunge al resto della schedule 2024 del WeatherTech SportsCar Championship il 20-22 settembre, annunciata nel contesto del weekend di Elkhart Lake, e che porta a cinque le gare della Michelin Endurance Cup.

Diversi i cambiamenti rispetto al calendario attuale, fra cui spicca la cancellazione della gara tutta GT di Lime Rock ed il ritorno di Detroit sul nuovo tracciato cittadino adottato dall’IndyCar Series in questa stagione per una gara sprint con protagoniste le sole GTP e GTD Pro. Saranno le LM P2 infine la top class a Mosport.

Diverse purtroppo le concomitanze con il WEC, a partire da Long Beach ed Imola il 19-20 aprile, cosí come (ancora) Laguna Seca e Spa a metà maggio ed infine il CTMP con Interlagos a metà luglio. Difficoltà anche per il gap minimo fra la showcase di Detroit e la Journèe Test della 24 Ore di Le Mans, che si svolgerà la domenica successiva.

Tornando al weekend di gara, domani si proseguirà con le qualifiche alle 2.15 PM ET, pari alle 20.15 nostrane, godibili come sempre gratuitamente sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

DTM, 7. + 8. Rennen Nürburgring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Nürburgring, nelle FP2 svetta Bortolotti

Mirko Bortolotti ha firmato il miglior giro nelle FP2 del DTM al Nürburgring, rispondendo cosí alle ottime performance di Porsche in mattinata, limando di 2 decimi il limite precedente. Il trentino di SSR Performance ha infatti stampato il tempo di 1.25.977, lasciando a ben tre decimi Lucas Auer (Mercedes-AMG Team WINWARD #22).

Franck Perera (SSR Performance #94/Lamborghini) e Laurin Heinrich (Team75 Motorsport #75/Porsche) occupano la seconda fila virtuale, mentre Kelvin van der Linde (ABT Sportsline) e Thomas Preining (EMA Manthey #91/Porsche) la terza.

Il leader del campionato si è dimostrato il migliore tra le Porsche, precedendo l’altra 992 di Ayhancan Güven (Team75 Motorsport #24); attardate invece le BMW, con René Rast (Schubert Motorsport) con appena il tredicesimo tempo.

Domani le qualifiche-1 alle 9.35 e gara-1, che come da tradizione partirà alle 13.30.

Luca Pellegrini

Foto: ADAC Motorsport

DTM Nürburgring 2023

DTM – Al Nürburgring, inizia bene Manthey EMA. 8 round anche nel 2024

Dennis Olsen e Manthey EMA iniziano bene al Nürburgring registrando il miglior giro nelle prime libere del quarto round del DTM 2023. Il norvegese col tempo di 1.26.153 ha preceduto di 196 millesimi il compagno di squadra Thomas Preining, leader del campionato dopo la pausa estiva.

A seguire l’Audi di Ricardo Feller (ABT Sportsline) e la Lamborghini #92 di Mirko Bortolotti (SSR Performance). Quinto posto per Kelvin van der Linde (ABT Sportsline/Audi), davanti ad Ayhancan Güven (Team75 Motorsport/Porsche) e a Thierry Vermeulen (Emil Frey Racing/Ferrari).

Paul e Holzem al debutto stagionale

Maximilian Paul e Sandro Holzem sono attesi al debutto, rispettivamente con una Lamborghini del GRT Grasser al posto dell’austriaco Mick Wishofer, mentre il secondo sarà accanto a Marco Wittmann con la seconda M4 GT3 portata in pista da Project 1.

Paul sta correndo a tempo pieno quest’anno nell’International GT Open con ottimi risultati con i colori di Oregon Racing; discorso differente per il 19enne di BMW, che recentemente ha partecipato agli eventi del Nürburgring dell’ADAC GT Masters, una significativa prova in vista della prima gara di domani.

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Otto round anche nel 2024

Germania, Austria ed Olanda saranno ancora protagoniste nel calendario 2024 del DTM. Le venue rimangono infatti immutate rispetto alla campionato in corso, con la Motorsport Arena di  Oschersleben ad inaugurare la stagione, in anticipo rispetto al 2023, ad aprile.

A completare Lausitzring, Zandvoort (Olanda), Norimberga, Nürburgring, Sachsenring , Spielberg (Austria) ed Hockenheim, anche se potrebbe aggiungersi in seguito una tappa ulteriore, al di fuori di questi confini.

Ogni round avrà due gare e tutti i round non saranno concomitanti con gli eventi indetti dal FIA World Endurance Championship e dal Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance e Sprint Cup.

A confermarlo è stato direttamente Thomas Voss, direttore di ADAC Motorsport. “Per noi è importante creare per tempo la sicurezza della pianificazione per i partecipanti. Il concetto del DTM sotto il controllo di ADAC è stato ben accolto dai fan finora, e la nostra idea è quella di continuare cosí anche l’anno prossimo. Attualmente stiamo anche esaminando la possibilità di aggiungere un ulteriore evento al calendario 2024 in altri paesi europei”.

Luca Pellegrini

Foto: ADAC Motorsport

Calendario 2024 DTM

  1. Motorsport Arena Oschersleben  – 27/28 aprile
  2. DEKRA Lausitzring   – 25/26 maggio
  3. Circuit Zandvoort – 8/9 giugno
  4. Norisring – 5/7 luglio
  5. Nürburgring –  17/18 agosto
  6. Sachsenring – 7/8 settembre
  7. Red Bull Ring –  28/29 settembre
  8. Hockenheim – Baden-Württemberg 19/20 ottobre
AWA_team

USCC – AWA con Corvette in GTD nel 2024 ed oltre

Ci saranno altre due Corvette impegnate il prossimo anno nel WeatherTech SportsCar Championship. E’ di poco fa l’annuncio che AWA schiererà a partire dalla prossima stagione ed almeno fino al 2025 due nuove Z06.GT3 R in GTD.

La squadra canadese, attiva da un paio di stagioni tra le LM P3, sarà la sola ad utilizzate le GT del Kentucky nella classe Pro/AM, mentre é già noto l’impegno di Pratt & Miller in GTD Pro con due vetture. Gli equipaggi di AWA verranno annunciati a tempo debito.

Piero Lonardo

Foto: AWA

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WEC – Alpine hypercar presto in pista. Isotta Fraschini prosegue i test

Con un comunicato “urbi et orbi”, Alpine ieri ci ha reso edotti che presto calcherà la pista con la nuova A424 Hypercar, presentata in forma statica nell’ambito della 24 Ore di Le Mans ad un manipolo di fedelissimi.

L’estate in realtà, come cita lo stesso comunicato, verrà totalmente dedicata allo sviluppo del propulsore Mecachrome turbo V6 di 3,4 litri capace di erogare i 500 kW (o 675 HP) massimi richiesti dal regolamento, accoppiato al cambio Xtrac recentemente pervenuto alla factory Oreca per essere integrato sul telaio.

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Il motore ha espresso i suoi primi vagiti – cita sempre il comunicato – mercoledì 5 luglio alle 12.15 e sono partite le prime sessioni al simulatore per iniziare a valutare le caratteristiche preliminari del progetto prima di scendere in pista. Il collaudo in pista è infatti definito imminente.

Sono previste due sessioni di shakedown durante il mese di agosto, e a seguire la A424 proseguirà i collaudi nella restante parte dell’anno, oltre ovviamente al Paul Ricard, al Motorland Aragón, Jerez e Portimão, con il contributo di Oreca, Mecachrome e la Signatech di Philippe Sinault, quest’ultima deputata alla gestione in pista delle vetture, al fianco degli ingegneri di Alpine, obiettivo finale l’omologazione in tempo utile per disputare già la prima gara del 2024 a marzo in Qatar.

Il significato reale di questo comunicato, pervenuto nell’immediato indomani dei noti sconvolgimenti in seno al team Alpine di F1, consiste, qualora non si fosse intuito, nel tranquillizzare tutti sulla regolare prosecuzione del programma hypercar.

Altre notizie ci giungono anche da Isotta Fraschini. Nell’ultimo aggiornamento ci viene reso noto che “il Portafoglio ordini è quasi esaurito per la Tipo 6 LMH Pista”, la versione per track-day della Tipo 6 LMH Competizione, relativamente alla produzione prevista nel 2024, mentre la Tipo 6 LMH Strada, presentata come manichino nel paddock brianzolo, sarà disponibile a partire del prossimo anno.

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E’ evidente la differente attenzione posta – anche e soprattutto nei confronti dei vertici ACO, che la devono valutare quale costruttore omologato – dalla compagine italiana, che attendiamo con ansia in gara, a questo punto giocoforza nel 2024, come confermatoci a suo tempo dagli stessi esponenti del team, dopo i giri dimostrativi a Monza.

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Frattanto Isotta Fraschini ci ricorda anche che proseguono i collaudi in pista della Tipo 6 LMH Competizione a Vallelunga, con il nostro Marco Bonanomi e Jean-Karl Vernay ad alternarsi al volante gli scorsi 26 e 27 luglio.

Il test - cita integralmente il comunicato pervenutoci – si è concentrato sull’ottimizzazione del set-up della vettura e sulla gestione delle gomme, inoltre sono state fatte prove aerodinamiche ed è stata deliberata una nuova conformazione del cofano posteriore per migliorare l’estrazione dell’aria calda dal motore e che porta la carrozzeria molto più vicina alla sua versione finale. Nel secondo giorno una lunga sosta ai box a fine mattinata per rimediare al prima problema meccanico di gioventù della macchina, poi sistemato dai tecnici della Casa milanese per permettere alla macchina di tornare in azione nel pomeriggio.”

“A breve altri test. Dopo questa due giorni di Vallelunga la squadra sviluppo della Isotta Fraschini, dato che la prossima settimana sarà ancora al lavoro a Monza nel fine settimana del 5 e 6 agosto e quella successiva sarà per la prima volta il circuito del Mugello ad accogliere la Tipo 6 LMH Competizione l’8 e 9 agosto.”

Piero Lonardo

Foto: Alpine, Isotta Fraschini

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USCC – A Road America passando per Indianapolis

Torna l’endurance a stelle e strisce nel weekend con il tradizionale appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship a Road America. Sull’impegnativo tracciato del Wisconsin si ritorna a ranghi completi con la bellezza di 46 vetture.

Salgono a 10 le GTP con il debutto della Porsche Proton per Gianmaria Bruni ed Harry Tincknell. In classifica è sempre l’equipaggio di Action Express a condurre con 10 lunghezze sui vincitori del Glen, Connor de Philippi e Nick Yelloly, sulla BMW #25, e 29 su Filipe Albuquerque e Ricky Taylor, vincitori qui lo scorso anno ma ancora a secco di vittorie nel 2023.

Emesso ieri il BoP della categoria, che vede aggiustamenti minimi in termini di peso rispetto a Mosport: -2kg per le Acura, -1kg per le BMW e le Porsche. Leggere variazioni anche all’energia massima per stint, con +2MJ per le BMW e +1 MJ per gli altri competitor.

E’ testa a testa invece tra le LM P2, che ritornano in azione dopo il Glen, con Ben Hanley e George Kurtz in testa alla graduatoria per soli 3 e 6 lunghezze sugli equipaggi di TDS Racing #11 e PR1 Mathiasen. Tra le sette sole entry destinate, comunque a crescere nel 2024, manca ancora il sostituto di John Farano alla guida della vettura di Tower Motorsports; vedremo se sarà Salih Yoluc come al Glen a completare l’effort con Louis Deletraz.

Felipe Fraga e Gar Robinson dal canto loro viaggiano a punteggio pressochè pieno tra le LM P3, avendo lasciato per strada solo la pole di Sebring, con ben 1115 punti contro i 934 di Anthony Mantella e Wayne Boyd ed i 928 di Garett Grist. Tra le 8 vetture iscritte era previsto il debutto di Linus Lundqvist sulla seconda entry del JR III Racing; lo svedese è stato però chiamato in azione nel concomitante appuntamento IndyCar di Nashville nelle fila del Meyer Shank Racing.

La lotta fra le 5 GTD-Pro full season vede primeggiare Ben Barnicoat e Jack Hawksworth, cui è sfuggito il podio solo a Mosport, con ben 151 punti di vantaggio sull’equipaggio di Corvette e 160 su Dani Juncadella e Jules Gounon del WeatherTech Racing. Considerate le quattro sole gare da qui al termine della stagione e la scarsa partecipazione alla categoria, Petit Le Mans esclusa, si tratta di un gap ragguardevole da recuperare.

16 infine le GTD con l’unica novità del ritorno di Alec Brule al volante della Porsche #92 del Kellymoss with Riley. Per il resto tutti alla caccia di Madison Snow e Bryan Sellers e della BMW del Paul Miller Racing, in primis i trionfatori di Lime Rock, Marco Sorensen e Roman de Angelis, con l’Aston Martin dello Heart of Racing, separati al momento da 86 lunghezze. Assai più lontano il duo Lexus formato da Aaron Telitz e Frankie Montecalvo, a -255.

Nonostante il BoP delle GT fissato prima di Lime Rock avrebbe dovuto essere valido anche per l’appuntamento di Road America, l’IMSA ha deciso di ridurre il peso minimo delle Mercedes di 10 kg ed aumentare di 3 litri la capacità del serbatoio delle Acura NSX GT3.

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Venerdì e sabato scorso parte del parco partenti si è ritrovato ad Indianapolis per dei test collettivi in vista del ritorno all’IMS della serie previsto a metà settembre, la Battle on the Bricks. Tra le 9 GTP presenti il best lap è stato ottenuto da Connor de Philippi sulla BMW con 1.14.655, un decimo meglio del compagno di squadra Jesse Krohn.

A Seguire Sebastien Bourdais con la Cadillac #01, mentre più staccati, ad oltre 3 decimi, l’Acura del Meyer Shank Racing di Colin Braun e la migliore delle Porsche con Matt Campbell.

Presenti anche un manipolo di prototipi appartenenti alle altre classi, fra cui l’Oreca LM P2 capolista del TDS, le due Duqueine LM P3 dell’AWA, così come sei equipaggi GTD, a fronte della Lexus #14 del Vasser Sullivan, quale unica GTD Pro.

Tornando al weekend di gara, le ostilità si apriranno venerdì 4 agosto con le due sessioni di libere. Qualifiche sabato 5 alle 2.15 PM ET e start della gara, della durata standard di 2h40, alle 11.10 AM di domenica, pari alle 17.10 italiane. Diretta streaming gratuita di qualifiche e gara come sempre sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Road America, BMW

L’entry list di Road America

I risultati dei test di Indianapolis