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GTWC Europe – Esclusiva: ai nostri microfoni Dries Vanthoor

Nell’occasione di Misano Adriatico abbiamo avuto l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere con Dries Vanthoor, pilota ufficiale WRT e BMW.

Dries, come è iniziato il weekend? 

Il weekend non è iniziato male, ci sono delle notevoli differenze rispetto all’anno scorso con BMW. Audi era competitiva nel secondo tratto, qui invece sfruttiamo meglio altri punti della pista. Sono comunque convinto che stiamo lavorando nella giusta direzione in attesa delle due gare.”

Da Misano riparte la Sprint Cup. Siete sempre stati protagonisti in questo format, purtroppo siete stati sfortunati in Endurance Cup e soprattutto nella 24h…

In Sprint Cup andiamo bene cosí come nell’Intercontinental; purtroppo, come l’anno scorso, abbiamo avuto diverse difficoltà nell’Endurance Cup. Le gare purtroppo sono così, non voglio dilungarmi sugli episodi ma penso sempre e solo alla singola prova. La stessa cosa vale ovviamente anche per la 24h di Spa-Francorchamps, che purtroppo non è andata come doveva andare.”

L’incidente è stato molto particolare, puoi dirci qualcosa di più?

“L’incidente ha avuto una dinamica che si poteva evitare. Sono convinto che alcune situazioni sono dettate da diversi fattori, e non sempre è colpa dei piloti. Ci sono sempre aspetti in cui è possibile migliorare, ed ognuno deve lavorare per dare il meglio in ogni condizione. Sicuramente per noi e per il marchio è stato poco soddisfacente perdere contemporaneamente due contender per il successo”.

A Misano ci sarà la Bronze Cup che a Brands Hatch non era presente. Questi nuovi protagonisti sono un problema?

“La qualifica divisa in due gruppi è indubbiamente un vantaggio. 42 auto a Misano in 20 minuti è obiettivamente impegnativo. I Bronze fanno parte del campionato ed abbiamo bisogno di loro, ma servono delle regole chiare per evitare che vi siano problemi, anche se nella Sprint Cup ci sono meno problemi rispetto all’Endurance Cup”.

Per concludere, ora sei un pilota BMW, ma hai avuto un lungo passato in Audi: cosa ne pensi di ciò che sta accadendo a questo marchio ? (ndr- ci si riferisce alla recente notizia che Audi non supporterà più le squadre clienti)

“Sicuramente è una storia triste, e senza di loro probabilmente non sarei qui. Abbiamo vinto e condiviso dei momenti unici insieme, sentire tutto questo è brutto. Ho ancora contatti con molti uomini che negli ultimi anni hanno collaborato con me. Audi ha un successo incredibile nel GTWC Europe e non solo, purtroppo è una decisione del vertice e non di chi è coinvolto nel programma clienti”.

Intervista raccolta da Luca Pellegrini

Foto: Kappae / Losi

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ELMS – Cool Racing domina nelle prime libere di Le Castellet

Dopo la giornata di ieri dedicata ai test, stamane sono partite le prove ufficiali della 4 Ore di Le Castellet. Cool Racing ha dominato la lista dei tempi con le sue due stelle: Josè Maria Lopez, autore di 1.43.030, e Malthe Jakobsen sulla vettura Pro/Am, distanziato di ben 9 decimi.

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Job Van Uitert, il migliore di ieri, ha terminato terzo per Panis Racing, alle immediate spalle del talentino danese, precedendo a sua volta Mathieu Vaxivière, con la vettura Pro/Am di AF Corse, tornata regolarmente in azione dopo il fuoripista di ieri mattina.

A seguire ancora Oliver Jarvis sulla migliore delle macchine di United Autosports, ed un altro protagonista regolare della serie europea, Mathias Beche per Nielsen Racing.

Diverse vetture hanno dovuto subire penalità per track limits ed irregolarità in regime di Full Course Yellow, che è stata chiamata in causa a metà circa dei 90’ in programma, per detriti in pista. Tra queste anche le tre capolista, che hanno scontato Stop&Go di 5’. Tutte e 42 le macchine iscritte hanno preso parte alla sessione, anche se la Ligier LM P3 #15 di RLR MSport ha dovuto arrestarsi presto ai box per un problema di motore.

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Nella categoria cadetta sono come ieri Kay Askey ed Inter-Europol a mettersi in luce col tempo di 1.50.242, un decimo meglio di Marcos Siebert ed Antoine Doquin con le Ligier di Cool Racing e Racing Spirit of Leman.

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Come da copione le Aston Martin hanno tolto i veli e con Nicki Thiim occupano la vetta delle GTE con la Vantage del GMB Motorsport ed il tempo di 1.54.804, superiore comunque di 2 decimi della prestazione ottenuta ieri dalla Porsche Proon di Julien Andlauer.

Seguono a distanza di millesimi, Matt Griffin con la Ferrari Spirit of Race e Matteo Cressoni con la Porsche di Iron Lynx.

A seguire oggi la consueta mezz’ora riservata ai piloti Bronze ranked, a partire dalle 15.50.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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GTWC Europe – BMW inizia bene a Misano

Inizia sotto l’insegna di BMW e WRT il fine settimana di Misano Adriatico del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup. Dries Vanthoor ha fatto la differenza nei test privati odierni, fermando il cronometro sull’1.32.056.

Audi insegue con ben tre vetture di ComToYou (#11, #21 e #12) e la #99 di Tresor Attempto Racing, leader del campionato nella categoria Silver.

Ferrari ha portato in pista due nuove 296 GT3: la prima è affidata a Louis Machiels/Andrea Bertolini #52 (Bronze), mentre la seconda vedrà di scena Nicola Marinangeli/Sean Hudspeth #71 (Silver).

In Mercedes, invece, è da segnalare un cambio d’equipaggio con Reema Juffali che dividerà l’abitacolo con il tedesco Fabian Schiller e non con l’estone Ralf Aron. inoltre, solamente per questa prova ci sarà anche una quarta auto per Tresor Attempto Racing con Pietro Delli Guanti ed Alessio Deledda; la vettura è iscritta col #333 in Silver Cup.

Appuntamento a domani con libere e pre-qualifiche, rispettivamente alle 9.00 e alle 15.10.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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ELMS – Van Uitert al top nei test di Le Castellet con Panis Racing. Poker Porsche in GTE

E’ stato Job Van Uitert sulla Oreca del Panis Racing ad ottenere il miglior tempo nella giornata di test che precede la 4 Ore di Le Castellet, secondo appuntamento stagionale dell’European Le Mans Series 2023.

Il pilota olandese nel finale della sessione pomeridiana ha fissato i cronometri sull’1.43.609, scavalcando Alex Lynn, che fino a quel momento conduceva la lista dei tempi per Algarve Pro Racing.

_PL51424Il team vincitore in Pro/Am a Le Mans aveva invece primeggiato al mattino grazie a Tristian Vautier ed il tempo di 1.44.188 davanti agli altri trionfatori della Sarthe (ancorchè con diverso equipaggio) di Inter-Europol. La palma del migliore tra gli equipaggi Pro/Am è stata poi ereditata da Mathias Beche del Nielsen Racing.

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La prima sessione è stata brevemente neutralizzata al mattino per la toccata da parte di Francois Perrodo a SIgnes con l’Oreca LM P2 Pro/Am di AF Corse, ed è terminata con leggero anticipo per un’altra uscita di strada per la Duqueine LM P3 del DKR. L’Oreca dalla livrea bretone nel pomeriggio ha effettuato solo degli in & out.

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Inter-Europol in evidenza anche tra i prototipi entry level grazie a Kay Askey, miglior crono con 1.50.523 davanti ai vincitori morali di Barcelona del Racing Spirit of Leman ed al WTM by Rinaldi Racing.

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Tra le GTE infine, è poker Porsche capeggiato dalla 911 RSR-19 #77 di Proton Competition, miglior tempo nel pomeriggio col fresco vincitore di Monza in GTE-Am, Julien Andlauer, autore di 1.54.607 davanti a Matteo Cairoli Richard Lietz ed Alessio Picariello. A Nicklas Nielsen, sub di lusso in Formula Racing, la palma del migliore tra le Ferrari, mentre le Aston Martin al solito si sono nascoste in attesa delle sessioni che contano.

In campo quest’oggi anche la Michelin Le Mans Cup con due sessioni di 60’ ciascuna che hanno premiato Matthew Bell ed il Nielsen Racing tra le LM P3 e Vincent Abril con la Lamborghini di Iron Lynx fra le GT3.

Domani l’azione in pista al Circuit Paul Ricard inizierà per l’ELMS con 90’ di libere a partire dalle 11.40, seguite dal Bronze test alle 15.50.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

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WEC/USCC – La Lamborghini LMDh si presenta oggi a Goodwood

Grande attesa per la presentazione oggi della Lamborghini LMDh al Festival of Speed di Goodwood. La casa di Sant’Agata ha scelto questa storica location per rivelare l’arma per competere ai massimi livelli nel WEC e nell’IMSA.

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Ieri, oltre ad un nuovo teaser, sono affiorati alcuni render (fonte Topcarnews) che potrebbero essere per una volta significativi della vettura finita. Sicuramente sappiamo che il telaio è stato sviluppato da Ligier Automotive e che monterà un V8 sviluppato internamente dal costruttore.

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Appuntamento quindi alle 10.30 fuso di Londra per l’unveiling della Lamborghini LMDh.

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UPDATE: I rendering trapelati ieri rappresentano effettivamente, anche nei colori, la nuova LMDh, denominata SC63, che verrà gestita congiuntamente ad Iron lynx. La line-up completa non è stata ancora annunciata anche se, come noto, ne faranno parte i factory drivers del marchio del Toro: Daniil Kvyat, Romain Grosjean, Mirko Bortolotti ed Andrea Caldarelli.

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini, Topcarnews

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ELMS – A Le Castellet, caccia ai turchi. Novità Nielsen per Formula Racing

Dopo quasi tre mesi ritorna nel weekend l’European Le Mans Series col tradizionale appuntamento di Le Castellet. Come nel season opener di Barcelona, griglia piena con 42 vetture suddivise nelle quattro categorie.

Nella categoria top, il dominio a sorpresa in terra catalana del Racing Team Turkey ha generato il primo successo assoluto di un equipaggio LM P2 Pro/Am. Va ricordato però che le classifiche delle due categorie, piloti e teams, sono separate, anche se esiste un ulteriore trofeo overall riservato solo alle squadre.

Cosí tra le LM P2 il punteggio pieno e la leadership in classifica va al Team Duqueine, secondo al traguardo, inseguito dal Panis Racing, classificatosi quinto dietro le altre due vetture Pro/Am di AF Corse e Cool Racing.

Nessuna variazione tra i sette equipaggi Pro, mentre tra le ben undici Pro/Am va segnalato il debutto nel Team Virage di Alexander Mattschull al posto di Rob Hodes infortunatosi nelle libere di Barcelona. Nathanaël Berthon, originariamente non listato in DKR, viene ora riportato al fianco di Tom van Rompuy e Sebastian Alvarez.

La squadra da battere tra le LM P3 è sicuramente Cool Racing, che non ha mancato il primo appuntamento; i campioni in carica della Michelin Le Mans Cup del Racing Spirit of Leman, primi al traguardo prima della sanguinosa penalità che li ha posposti in terza posizione, propongono invece Jean-Ludovic Foubert al posto di Fabien Michal. Cambio immediato inoltre in Eurointernational, con Matthias Luethen a sostituire Nick Moss sulla Ligier #10.

In settimana peraltro la notizia che la nuova generazione di prototipi entry level, prevista nel 2025, si avvarrà di un nuovo motore biturbo V6 sviluppato da Oreca in sostituzione del Nissan V8 aspirato VK56, non più manutenuto dalla casa nipponica.

Ma la novità più succosa del weekend è la presenza di Nicklas Nielsen sulla Ferrari 488 GTE di Formula Racing. Il pilota ufficiale della 499P hypercar, reduce dal secondo posto assoluto di Monza, prenderà il posto di Mikkel Mac al fianco di Conrad e Johnny Laursen.

La compagine danese a Barcelona si è piazzata seconda alle spalle di Proton Competition, e pertanto sconterà 20 kg extra contro i 30 kg dei vincitori ed i 10 del JMW, terzi al traguardo.

Domani vetture già in azione sul tracciato della Provenza per la consueta giornata di test collettivi a partire dalle 11.00. In scena anche la Michelin Le Mans Cup.

Venerdí 14 le prime libere alle 11.40, seguite dal Bronze test alle 15.00. Libere-2 e qualifiche sabato rispettivamente alle 10.10 e alle 14.30, mentre lo start della 4 Ore di Le Castellet avverrà domenica 16 luglio alle 11.30. Collegamento in free streaming per qualifiche e gara dal sito ELMS e dai canali social e YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’entry list della 4 Ore di Le Castellet

DTM, 5. + 6. Rennen Norisring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Al Norisring, vittorie di S.van der Linde e Preining

A Sheldon van der Linde e Thomas Preining le due gare del DTM al Norisring, col portacolori di Porsche che si conferma leader in classifica generale.

Race-1 

Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport #1/BMW) ha gestito alla perfezione il via dalla pole conquistata in mattinata, mentre Thomas Preining (EMA Manthey #91/Porsche),  migliore nell’altro gruppo di qualifiche, precipitava in sesta piazza. Largo quindi ad Ayhancan Güven (KÜS Team Bernhard #24/Porsche) e a René Rast (Schubert Motorsport #33/BMW) dalla quarta fila.

DTM, 5. + 6. Rennen Norisring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

Dopo una breve Safety Car, chiamata in causa per un contatto tra David Schumacher e Luca Engstler in curva 1, la prova è ripresa nuovamente sotto l’insegna di BMW. Nel frattempo, la Lamborghini #92 di SSR Performance di Mirko Bortolotti perdeva progressivamente posizioni dopo una toccata in curva 1 da parte di Jusuf Owega – (Mercedes-AMG Team BWT #84).

I detriti in pista hanno richiamato in causa la Safety Car per la seconda volta: la pit lane è stata chiusa e quindi la finestra obbligatoria di pit è stata posticipata, con Sheldon van der Linde #1 ancora in controllo alla ripartenza.

Il giro di pit non ha però modificato la leadership, ed il campione in carica di BMW ha potuto amministrare la restante parte di gara e guidare una splendida doppietta con Rast, secondo sotto la bandiera a scacchi davanti a Dennis Olsen (EMA Manthey #90/Porsche), Lucas Auer (Mercedes-AMG Team WINWARD #22) ed a Ayhancan Güven.

Ritiro invece per Kelvin van der Linde (ABT Sportsline #3/Audi) e problema ai box per Preining; tradito da un bullone, concluderà solo 12mo.

Race-2

Dalla pole, René Rast ha provato a scremare il gruppo sin da subito, coadiuvato dalla vettura gemella di Sheldon van der Linde che gli partiva dietro. Le due BMW di Schubert hanno tentato di allungare, mentre Preining dalla prima fila è riuscito ad inserirsi alla prima curva solo in P4 dopo aver ceduto anche a Güven.

DTM, 5. + 6. Rennen Norisring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

Le due BMW hanno controllato la prima parte della sfida senza particolari problemi fino alla sosta ai box, che modificherà i valori in campo.

Preining, vincitore della race-1 della passata stagione, anticiperà il pit rispetto ai rivali e, grazie a questa strategia si metterà all’inseguimento di Rast. Quest’ultimo tenterà in tutti i modi di difendersi, ma un deciso assalto da parte della Porsche #91 all’impegnativa curva 1, con conseguente toccata, farà avere la meglio al leader del campionato, che coglie cosí la prima affermazione del 2023, sesto diverso vincitore in altrettante gare finora disputate. Completano la top five dietro Rast, Sheldon van der Linde, Mirko Bortolotti e Kelvin van der Linde.

Il DTM tornerà per il giro di boa stagionale al Nürburgring tra un mese, il 4-6 agosto prossimi.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

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USCC – MSR vince l’azzardo dei consumi e si afferma a Mosport. Corvette torna al successo in GTD Pro

Il Meyer Shank Racing torna al successo in pista dopo la contestata vittoria di Daytona al Canadian Tire Motorsport Park.

L’Acura #60 di Tom Blomqvist e Colin Braun ha approfittato di ben tre Full Course Yellow per allungare l’ultimo stint ad oltre 76’ e diventare cosí l’unica GTP con due vittorie all’attivo in stagione. Niente da fare per l’altra ARX-06 del WTR w/Andretti di Ricky Taylor e Filipe Albuquerque, che si è dovuta accontentare della piazza d’onore.

Completa il podio la BMW #25 recente vincitrice al Glen di Connor de Philippi e Nick Yelloly, mentre i leader in classifica dell’Action Express chiudono solamente al settimo posto a causa di un pit extra per corsia box chiusa.

I veri eroi della giornata però sono gli alfieri del JDC MotorSports, che chiudono al quarto posto con la loro Porsche privata davanti alle due ufficiali. Sfortuna invece per l’equipaggio della Cadillac #01, spedito contro le gomme della curva 8 dall’altra BMW a pochi minuti dal termine.

Ennesima vittoria tra le LM P3 invece per Gar Robison e Felipe Fraga sulla Ligier del Riley Motorsports. Fraga nel finale è tornato sotto l’enfant du pays Garett Grist, disponendone con le cattive, anche se la direzione gara ha deciso di non sanzionare la manovra, a circa 10’ dal termine.

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Torna invece al successo in GTD Pro dopo oltre un anno la Corvette di Antonio Garcia e Jordan Taylor. I due portacolori della GM, che completano cosí una giornata globalmente epocale per il marchio GM, hanno approfittato prima del contatto fra la Aston Martin dello Heart of Racing e la Mercedes del WeatherTech Racing, e quindi della bagarre fra la Lexus #14 e la Porsche dello Pfaff Motorsport, passandole in un sol colpo dopo circa 100’ di gara.

Patrick Pilet nel finale ha cercato di impensierire Garcia senza però riuscire a concretizzare il sorpasso. P3 per la Mercedes #79 nonostante la penalità per il contatto che ha tolto di mezzo Ross Gunn.

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Al Paul Miller Racing infine la terza vittoria stagionale in GTD. I capiclassifica di categoria hanno potuto trarre vantaggio dai problemi tecnici della Lexus #12, costretta a partire dalla pitlane dopo un cambio di motore all’ultimo momento, mentre l’Aston in pole di Roman De Angelis non ha retto contro l’assalto immediato da parte di Madison Snow. Quest’ultima terminerà al quarto posto dietro anche alla McLaren di Inception Racing e alla Mercedes del Korthoff Motorsports.

La massima serie endurance americana tornerà in azione fra due settimane a Limer Rock per il primo dei due round dedicati alle sole GT.

Piero Lonardo

Foto: HPD, Michelin Motorsports, Corvette, Paul Miller Racing

L’ordine di arrivo

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WEC – Toyota torna alla vittoria, Ferrari a podio. Corvette campione GTE-Am con due gare di anticipo

Toyota completa la vendetta di Le Mans andando a vincere a casa nostra. A trionfare nella 6 Ore di Monza, quinto appuntamento del World Endurance Championship, la GR010-Hybrid #7 di Kamui Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez, al terzo successo stagionale.

Niente da fare per le 499P, con la #50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen che si deve accontentare del secondo posto. Grazie al forcing del calabrese nel doppio stint finale il distacco è sceso da oltre 50” ad appena 16”, non abbastanza purtroppo per aggiudicarsi il progetto.

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L’episodio chiave che ha deciso la gara tra le LMH è stato sicuramente il contatto in partenza fra Sebastien Buemi ed Antonio Giovinazzi, che alla luce dei fatti ha penalizzato più la Ferrari che la Toyota #8, che col quarto posto odierno riesce anche ad allungare in classifica generale sulla concorrenza, vincitori a parte ovviamente.

_PL59430 Entusiasmante comunque il finale anche di Antonio Giovinazzi, capace di recuperare sulla Porsche #6, con la quale ha condiviso la strategia sfasata rispetto ai migliori.

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Il gradino basso del podio va per la prima volta ad una Peugeot 9X8, precisamente la #93 di Jean-Eric Vergne, Paul di Resta e Mikkel Jensen, che sul circuito brianzolo più che sulla Sarthe ha trovato la propria dimensione, anche se i consueti problemi di affidabilità hanno limitato il risultato della hypercar gemella.

Porsche invece continua a non convincere, soprattutto col team “casa”. Sia l’esemplare di Jota che quello di Proton invece (quest’ultimo ricordiamo ha effettuato i primi giri ufficiali venerdí), hanno mostrato qualcosa di più, occupando persino la testa della gara. Forse il doppio impegno nel WEC e negli States in IMSA appare al momento un po’ troppo per l’armata del Captain, che nel weekend ha fatto la spola fra la Brianza e Mosport. Menzione d’onore infine per la Glickenhaus, che ha terminato ottava a due giri.

UPDATE: Pioggia di penalità nell’immediato post-gara: la Ferrari #51 è stata ritenuta colpevole di sorpasso fuori dai limiti di pista nei confronti della Porsche #5, la Porsche #6 invece ha sorpassato una vettura in regime di Safety Car prima del dovuto, ma soprattutto la Toyota #8 ha ecceduto la potenza massima consentita. Quest’ultima infrazione, commutata in uno Stop & Go + 5″ + ulteriori 45 ” ha fatto avanzare la Ferrari #51 in quinta posizione.

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La battaglia fra le LM P2 invece si è protratta nel finale, premiando Jota, al primo successo del 2023. David Heinemeier Hanson nelle fasi iniziali ha ceduto alle due vetture di United Autosports, che però sono andate via via a cedere terreno rispetto alla concorrenza, anche a causa di penalità.

L’Oreca dorata ha inflitto addirittura un giro di distacco ai concorrenti più prossimi, l’Alpine #36, al secondo podio consecutivo grazie ad una strategia vincente, mentre Louis Deletraz è riuscito a contenere il ritorno finale di Oliver Jarvis per regalare l’ennesimo podio al WRT, che con Robert Kubica, Louis Deletraz e Rui Andrade mantiene la leadership in classifica.

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La gara delle GTE-Am come sempre si è decisa nel finale, grazie all’apporto dei driver Pro. Dopo la sfuriata iniziale delle Iron Dames, nella seconda parte di gara Mikkel Pedersen e Julien Andlauer hanno dettato il passo sulla concorrenza con la Porsche #77 del Dempsey-Proton.

Alla fine è stato uno-due-tre per la casa di Stoccarda, grazie ad Iron Lynx e GR Racing, ma chi ha ancora di più da festeggiare è Corvette, che nonostante zavorre e penalità col quarto posto è riuscita ad aggiudicarsi il titolo della categoria con ben due gare di anticipo. Ben Keating peraltro è al back-to-back dei titoli di categoria dopo il successo 2022 con l’Aston Martin.

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Il WEC ora osserverà una pausa di due mesi esatti per ritornare con la 6 Ore del Fuji il 10 settembre, ma un ultimo pensiero da Monza va al pubblico che ha partecipato in massa all’appuntamento; siamo comunque sicuri che Imola non sarà da meno nel 2024.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo definitivo della 6 Ore di Monza

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WEC – Quattro diverse Hypercar ai primi quattro posti a Monza dopo quattro ore

Sembra uno scioglilingua ma quella del titolo è la situazione attuale della 6 Ore di Monza. A due terzi della percorrenza infatti le vicissitudini della gara e le diverse strategie hanno reso possibile questo scenario, capitanato dalla Toyota #7, al comando ora con il polesitter Kamui Kobayashi, il quale vanta 46” di vantaggio sulla Ferrari di Antonio Fuoco. Più dietro, Dane Cameron con la Porsche #5 precede la Peugeot di Paul di Resta.

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Nelle due ore centrali c’è stato lustro anche per la 963 di Proton Competition, davanti a tutti per un paio di giri con Neel Jani, mentre l’altra Porsche privata di Hertz Team Jota ha dovuto subire una battuta d’arresto al pit per un problema di elettronica.

L’altra Ferrari, in attesa del forcing finale, staziona realisticamente in P6, dietro la Glickenhaus che si può proporre, al netto delle diverse strategie, quale quinta forza della gara.

In LM P2 l’accoppiata di United Autosports si è definitivamente dissolta a causa dl contatto e relativa penalità per il contatto tar Phil Hanson e la 488 GTE dell’incolpevole Luis Perez Companc a Lesmo, per fortuna senza conseguenze.

La classifica di categoria vede a contatto dell’Oreca supersitite del team angloamericano, ora con Giedo van der Garde, Louis Deletraz del WRT e Mathieu Vaxivière di Alpine. I vincitori di Le Mans di Inter-Europol continuano in P4 con Fabio Scherer.

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In GTE-Am infine, la Corvette, nonostante una penalità per speeding e la pesante zavorra del Success Ballast, è emersa come da copione sfruttando le proprietà velocistiche della C8.R. Nico Varrone ha preso il comando della categoria disponendo facilmente delle Porsche di Riccardo Pera e Mikkel Pedersen, le quali successivamente hanno effettuato la propria sosta, in attesa di Nicky Catsburg.

Dietro la Corvette, anche grazie alle neutralizzazioni, non ultima quella, poco comprensibile, per la Porsche Proton hypercar ferma all’entrata della prima di Lesmo poi ripartita, mantiene la seconda piazza la 911 RSR-19 delle Iron Dames, ora con Michelle Gatting. Contatto invece per la Ferrari di Simon Mann e la Porsche Iron Lynx di Matteo Cressoni ed ulteriore Full Course Yellow.

Purtroppo un problema al cambio ha fermato la marcia della Ferrari meglio piazzata, la #54, e un problema più grave, sempre allo stesso particolare ha chiuso forse definitivamente la gara dell’altra 488 del Kessel Racing, già vittima nelle prime fasi di un contatto con l’Aston Martin del D’Station. Le speranze del costruttore britannico sono lasciate all’ORT by TF, che continua in terza posizione.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la quarta ora di gara