L’attesa per l’entry list dell’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans è terminata. La gara che da più parti è stata definita la corsa del secolo presenterà per la prima volta da anni una partecipazione nutrita anche nella classe regina, la LMH, con ben 16 vetture.
Alle due Toyota vincitrici delle ultime cinque edizioni faranno infatti compagnia altri sei costruttori, tra cui ovviamente spicca il ritorno della Ferrari con le due 499P full-season WEC. Dopo l’esordio di Monza 2022, “prima” anche per le due Peugeot 9X8, mentre Glickenhaus conferma due vetture come lo scorso anno, ancorchè con gli equipaggi ancora TBA a parte le due colonne Romain Dumas, polesitter a Monza, e Franck Mailleux.
La parte del leone la fanno Cadillac e Porsche; quest’ultima si presenta con quattro 963, tre “ufficiali” più l’esemplare di Jota. Sulla terza vettura iscritta da Penske figura al momento il solo Felipe Nasr. Tre invece le GTP ribattezzate V-Series.R , con l’esemplare full-season WEC (di colore blu) gestita dal team Ganassi che verrà affiancata dalla “gold” di Sebastien Bourdais e Renger van der Zande e dalla terza (la rossa) di Action Express Racing per Pipo Derani, Alexander Sims e Jack Aitken.
Infine Vanwall, con Colin Kolles che torna a Le Mans dopo un’assenza di due anni col la stella Jacques Villeneuve. Niente Isotta Fraschini, che domani presenterà al mondo la sua Tipo 6 Competizione.
Nutrita anche la pattuglia delle LM P2, 24 contro le 27 della scorsa edizione. Prema sapevamo già avrebbe rinunciato al terzo invito derivante dalla vittoria in ELMS e si presenta con i suoi equipaggi WEC, cosí come WRT ed United Autosports.
Doppia entry garantita ad Inter-Europol cosí come per Cool Racing, e tra gli altri protagonisti dell’ELMS abbiamo tanti nomi francesi quali Duqueine, i vicecampioni ELMS del Panis Racing ed IDEC Sport, che si aggiungono al Graff, vincitrice nell’Asian Le Mans Series appena conclusa tra le LM P3.
Chiudono i ranghi gli equipaggi Pro/Am di Tower Motorsport (vincitore del trofeo IMSA dedicato a Jim Trueman), AF Corse, Racing Team Turkey, Algarve Pro Racing, Nielsen Racing e DKR Engineering, questi ultimi recenti trionfatori dell’Asian Le Mans Series.
21 infine le vetture invitate nell’ultimo outing sulla Sarthe per le GTE, ricordiamo limitata alle sole GTE-Am. Oltre alle Ferrari, Aston Martin, Porsche e all’unica Corvette full-WEC, si aggregano i vincitori dell’Asian Le Mans Series del Walkenhorst Motorsport su BMW, questa volta in in sella ad una Ferrari, i vincitori della Le Mans Cup del GMB Motorsport su Aston Martin e una delle quattro Porsche complessivamente iscritte da Proton Competition per Ryan Hardwick, vincitore del Bob Akin Award IMSA. Gianmaria Bruni, indicato per guidare la 963 LMDh acquisita dal team di Christian Ried, risulta listato sulla 911 #88.
TF Sport presenta una seconda Aston Martin per la line-up del Bullit Racing formata dai fratelli Robin e da Valentin Hasse-Clot, mentre altre due Ferrari extra sono garantite per Kessel Racing e JMW. Chiude la lista dei 62 la Chevrolet Camaro NASCAR dell’equipaggio stellare formato da Jenson Button, Jimmie Johnson e Mike Rockenfeller quale vettura innovativa.
Ben 10 le riserve: la prima posizione è riservata alla Ferrari Spirit of Race dei veterani Matt Griffin, Dane Cameron e David Perel, e si prosegue con la prima delle tre sole LM P2, la vettura del DragonSpeed dei due Montoya ed Henrik Hedman, e con la Ferrari di Risi Competizione, che rischia di saltare la sua seconda Le Mans consecutiva. La lista delle LM P2 comprende con Nielsen Racing ed ARC Bratislava, mentre va segnalato un altro nome celebre, quello dell’ex-F1 Timo Glock nella lista dei ripescabili per Project 1.
L’appuntamento per l’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans è per domenica 4 giugno per la Journèe Test, invece la carovana del WEC si ritroverà già a Sebring fra meno di due settimane per il tradizionale Prologo.
Piero Lonardo
Foto: 24H Le Mans, Piero Lonardo
L’entry list della 24 Ore di Le Mans 2023