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LMC – A Portimao si rivede la Mission H24. Volti nuovi fra le GTE

Col titolo già assegnato al Racing Spirit of Leman di Tom Dillmann ed Alexander Mattschull nella Michelin Le Mans Cup, a Portimao nel weekend si lotta per la vittoria ed il secondo posto in classifica generale. A contendersi la piazza d’onore saranno ben otto equipaggi, a partire dal Reiter Engineering di Freddie Hunt e Mads Siljehaug a quota 48 punti, proseguendo con MV2S e Cool Racing ad appena una e sette lunghezze.

Considerando i 26 punti in palio tra pole position e gara, nella lotta al secondo posto si arriva a livello matematico sino ai soli 24 punti fin qui ottenuti dalla Ligier #22 di United Autosports.

Tra gli equipaggi, ritorno dopo l’assenza di Spa del Frikadelli Racing con una Ligier per Klaus Abbelen e Felipe Laser, mentre RLR MSport propone ancora equipaggi TBA per la entry #53 che in Belgio era stata condotta in gara da Horst Felbermayr Jr e Simon Butler.

Ancora da assegnare anche il compagno di Christian Bogle, proveniente dall’Indy Lights Series, sulla seconda vettura del Team Virage.

Tra le GT3 invece, con l’invito automatico per Le Mans già assegnato al GMB Racing, c’è solo da decidere l’equipaggio campione fra le tre Honda NSX del team danese. Kasper H. Jensen e Kristian Poulsen, grazie al miglior numero di piazzamenti ottenuti, conducono con 93 punti davanti ai dominatori delle Ardenne, Gustav Birch e Jens Møller, i quali scontano soprattutto il passo falso di Monza con 17 lunghezze di distacco.

Anche Lars Engelbreckt Pedersen comunque non è ancora da ritenersi fuori dai giochi a -18, considerando anche la presenza al proprio fianco, come a Spa, di Jan Magnussen.

AF Corse dal canto suo schiererà un equipaggio giapponese sulla Ferrari #51 per Koizumi Hiroshi e Kei Cozzolino, mentre due wild card alzeranno il livello della competizione. Si tratta del Schnitzelalm Racing con una Mercedes AMG GT3 per il veterano statunitense Gunnar Jeannette e PJ Hyett e del Team Parker Racing con una Porsche per i britannici Nick Jones e Scott Malvern.

Dopo le apparizioni pubbliche di Goodwood, tornerà infine in pista anche la MissionH24, che continuerà lo sviluppo in pista nelle mani di Stèphane Richelmi dopo l’esperienza in gara di Imola.

Il weekend vedrà anche l’ultimo atto stagionale della Ligier European Series, a titoli anche qui già assegnati a Gillian Henrion del Team Virage tra le JS P4 e a Haytham Qarajouli dell’RLR MSport tra le JS2 R.

L’inizio ufficiale delle ostilità in pista alle 10.20 di venerdí 14 ottobre con le prime libere, precedute come di consueto da due sessioni di test il giovedí, mentre l’ultimo start del 2022 della Michelin Le Mans Cup avverrà domenica 16 ottobre alle ore 9.00.

Piero Lonardo

Foto: Le Mans Cup

L’entry list della Michelin Le Mans Cup

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DTM – BMW chiude alla perfezione il 2022: Vince Wittmann, Sheldon van der Linde campione

Sheldon van der Linde si aggiudica il titolo DTM 2022 col terzo posto in gara 2 ad Hockenheim . Vittoria per l’altra BMW di Marco Wittmann davanti a Renè Rast, all’ultima con Audi.

Il recap della race-2

Marco Wittmann (Walkenhorst Motorsport/BMW) ha preso la vetta allo spegnimento dei semafori su René Rast (Abt/Audi), autore dell’ultima pole position della stagione in mattinata, e Clemens Schmid (GRT Grasser Racing Team). Questi ultimi venivano superati dal due volte campione, all’ultima gara con Audi, mentre i due major contender, Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport/BMW) e Lucas Auer (Winward/Mercedes) provavano a recuperare posizioni dopo una qualifica non ottimale che li vedeva partire in P6 e P11 rispettivamente.

A 44 minuti dalla fine la sosta per Van der Linde ed Auer, subito in pit road per il cambio obbligatorio. La strategia non è stata condivisa da Rast che ha continuato a macinare giri consistenti alle spalle della BMW M4 GT3 di Wittmann.

Il pit obbligatorio ha visto accendersi la lotta tra Rast e Wittmann. Quest’ultimo avrà la meglio sull’alfiere di Abt, in difficoltà dopo aver messo due ruote sullo sporco all’uscita di curva 3. Il #33 del DTM ha provato in tutti i modi a restituire il favore allo storico rivale del brand bavarese, una lotta senza esclusioni di colpi davanti a Schmid e a Sheldon van der Linde, risalito in P4.

Van der Linde si installerà in seguito nella terza piazza nel corso del 16mo passaggio in seguito ad una foratura dell’alfiere del GRT. La situazione non è più cambiata fino alla bandiera a scacchi, con van der Linde attento ad evitare rischi inutili per festeggiare il primo meritatissimo titolo in carriera dietro Wittmann e Rast.

Solo P7 per Lucas Auer, che dopo l’acuto di sabato non è riuscito a confermarsi al vertice, mentre è stato ritiro per il nostro Mirko Bortolotti.

L’appuntamento col DTM è per il 2023. Il calendario dovrebbe essere rilasciato nelle prossime settimane.

Luca Pellegrini

Foto: BMW Motorsport

L’ordine di arrivo di Gara-2

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DTM – Hockenheim Race-1: Auer vince nel caos e si avvicina a Van der Linde

Secondo acuto stagionale per Lucas Auer nel DTM 2022. Il pilota di Mercedes svetta nella race-1 di Hockenheim in una gara massacro precedendo Sheldon van der Linde e Marco Wittmann. Quattro piloti restano matematicamente in lizza per il titolo, out Thomas Preining dopo un violento incidente.

Il recap della race-1

Lucas Auer (Winward Racing/Mercedes) ha mantenuto  alla green flag il primato derivante dalla pole position conquistata in mattinata davanti a Luca Stolz (HRT/Mercedes) e a Mirko Bortolotti (GRT/Lamborghini). Le posizioni di partenza sono rimaste di fatto inalterate nonostante un incidente all’uscita di curva 4 che ha subito escluso la Mercedes di Arjun Maini (HRT).

La Safety Car ha ricompattato il gruppo, ma ha anche preceduto un violento impatto che ha tolto dai giochi un pretendente importante della lotta per il titolo come l’austriaco Thomas Preining (KÜS Team Bernhard/Porsche).

L’ex campione della Carrera Cup Deutschland è stato vittima all’ingresso di curva 7 di un contatto con David Schumacher (Winward Racing). Lo scontro con le barriere è stato violento e l’incidente ha visto out anche Dennis Olsen (SSR/Porsche) e Ricardo Feller (Abt/Audi).

Nella ripartenza Marco Wittmann (Walkenhorst Motorsport/BMW) è stato in grado di prendere la prima piazza su Auer, una situazione molto concitata che ha visto anche un contatto alla prima curva con protagonisti Philipp Eng (Schubert Motorsport /BMW), Marius Zug (Attempto Racing/Audi) e Clemens Schmid (GRT Grasser Racing Team/Lamborghini).-

Dopo l’inevitabile bandiera rossa per rendere di nuovo agibile la pista nella zona che si colloca sotto la Tribuna Mercedes, la gara è ripresa con Auer davanti a Wittmann ed a René Rast con la migliore delle Audi.

Auer e Wittmann hanno deciso di fermarsi subito ai box nel corso del 13mo passaggio, una sosta che ha seguito di un giro quanto già effettuato da Rast e da Luca Stolz (HRT/Mercedes). Anche Sheldon van der Linde ha imboccato contestualmente la corsia dei box, una scelta non condivisa da Bortolotti, che ha atteso il giro successivo per fermarsi.

Sheldon van der Linde ha iniziato subito a recuperare con delle gomme decisamente più fresche dei rivali, mentre Bortolotti perdeva contatto con i migliori in seguito ad un problema alla posteriore destra.

Il finale è stato oltremodo emozionante, con Auer che ha dovuto recuperare su Dev Gore (Team Rosberg/Audi), leader della corsa dopo il cambio gomme obbligatorio, e nel frattempo tenere a bada Wittmann e soprattutto van der Linde.

Il leader in classifica ha superato senza problemi Rast prima di sorpassare all’ultimo giro il rivale di Audi. Auer ha approfittato della situazione per concludere in bellezza la prova, un risultato importantissimo in ottica campionato.

Sono infatti solo due i punti di distacco in campionato tra il pilota di Mercedes (147p) e Sheldon van der Linde (149p), abile a strappare a Mirko Bortolotti il giro più veloce nel finale. Quest’ultimo con 121 punti resta in ogni caso agganciato alla lotta per il titolo insieme a René Rast (128p), quinto davanti a Phillip Eng (BMW).

Appuntamento a domani per la gara finale che deciderà i giochi del DTM 2022

Luca Pellegrini

Foto. Mercedes AMG

L’ordine di arrivo della Race-1

DTM, 15. + 16. Rennen Hockenheimring 2022 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Ad Hockenheim, Mercedes in evidenza con Stolz ed Auer nelle FP2

Luca Stolz porta la Mercedes dell’HRT in vetta al termine della seconda sessione di libere del DTM ad Hockenheim. Il tedesco è stato il migliore del pomeriggio in 1.37.374, precedendo l’altra AMG GT3 del Winward di Lucas Auer di oltre 3 decimi.

Il nostro Mirko Bortolotti (GRT/Lamborghini) è stato l’unico ad arginare lo strapotere odierno delle Mercedes, classificandosi terzo davanti all’altra AMG GT3 di Maro Engel (GruppeM). P5 per  Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport/BMW), leader della graduatoria assoluta alla vigilia dell’atto finale del 2022.

Dennis Olsen e Christian Engelhart inseguono nell’ordine con le due Porsche di SSR, mentre dobbiamo scendere fino al nono posto per ritrovare Thomas Preining (KÜS Team Bernhard). Fuori dalla Top10, invece, il pluricampione René Rast che si prepara per l’ultima competizione della propria carriera con Audi Sport.

Appuntamento a domani con la Q1 e la race-1, quest’ultima in programma come sempre alle 13.30.

Luca Pellegrini

Foto: Haupt Racing Team

I risultati delle FP2

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DTM – Kelvin van der Linde svetta nelle FP1 di Hockenheim

Kelvin van der Linde detta il passo con Audi al termine della prima sessione di prove libere del season finale DTM di Hockenheim. Il sudafricano del team Audi ABT ha fermato il cronometro sull’1.37.652 precedendo di appena 16 millesimi Thomas Preining  con  la Porsche del Team Bernhard e di 163 Mirko Bortolotti sulla Lamborghini del GRT.

Marco Wittmann (Walkenhorst Motorsport/BMW) e Luca Stolz (HRT/Mercedes) seguono nell’ordine precedendo Arjun Maini e Christian Engelhart (SSR/Porsche), al debutto nella serie al posto di Laurens Vanthoor, impegnato nei collaudi della Porsche LMDh a Sebring.

Decisamente più distante invece Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport/BMW), leader del campionato, che ha chiuso solo 18mo. Ricordiamo che sono ben dieci i piloti matematicamente in lizza per il titolo alle spalle del sudafricano, sempre in testa a quota 130 dopo il passo falso in Austria, fino ai 74 di Maximilian Götz.

Appuntamento nel pomeriggio con la seconda sessione cronometrata.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

I risultati delle FP1

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USCC/WEC – A Road Atlanta si chiudono i test delle GTP. La Ferrari LMH presentata alle Finali Mondiali

Come previsto, l’aftermath della Petit le Mans è proseguito con una tre giorni dedicata ai test delle nuove GTP. Presenti in pista, dopo aver fatto passerella nel paddock, le due Acura di MSR e WTR, due Cadillac per Ganassi ed AXR ed una BMW, mentre Porsche ha deciso di evitare questo confronto con la sua 963 ed è attesa a Sebring in settimana.

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I test non sono risultati avari di sorprese, soprattutto per le nuove ARX-06, con la #60 del team laureatosi campione sabato coinvolta in due separati incidenti nelle mani di Tom Blomqvist e Matt McMurry. Il primo, lunedí alle Esses, forse per il cedimento di una sospensione, ha convinto anche i tecnici del WTR nel tenere ai box la propria vettura in attesa di verifiche.

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I test della LMDh made in Oreca sono poi giunti ad uno stop forzato mercoledí, anche allo scopo di preservare la vettura per l’omologazione programmata per la settimana prossima nella struttura di Winsdhield.

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Regolare invece il cammino della BMW M Hybrid V8, pure reduce da un crash nei precedenti test al Glen, nelle mani dei quattro piloti designati, Connor De Phillippi, Augusto Farfus, Nick Yelloly e Marco Wittmann, cosí come per le Cadillac schierate per Richard Westbrook, Sebastian Bourdais, Pipo Derani ed Alexander Sims.

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Presente anche l’Oreca LM P2 del PR1 Mathiasen quale confronto a livello di tempi, che a quanto pare sono stati leggermente inferiori – si tratta pur sempre di una prima uscita ufficiale – di quelli segnati in gara dalle DPi lo scorso weekend.

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E dal vecchio continente giunge la notizia che la Ferrari LMH verrà presentata al pubblico in occasione delle Finali Mondiali che si terranno ad Imola dal 25 al 31 ottobre prossimi. Un’occasione per vedere finalmente da vicino la nuova arma del Cavallino per il World Endurance Championship e la 24 Ore di Le Mans.

Ricordiamo che, oltre a Porsche con quattro esemplari per Penske (2), Jota e probabilmente Proton, Cadillac schiererà una Cadillac full-time nella prossima stagione del WEC, che verrà raggiunta nel 2024 anche da BMW.

Piero Lonardo

Foto: WTR, MSR, BMW, Michelin Racing, Piero Lonardo

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ELMS – Ancora 41 vetture a Portimao, che sposta la data 2023

41 vetture animeranno il season finale dell’European Le Mans Series 2022 a Portimao. Viene quindi confermato, a poco più di una settimana dall’evento, l’intero plateau di Spa.

Il titolo è praticamente nelle mani di Prema, grazie ai ben 24 punti di vantaggio sul Panis Racing. Con 26 punti in palio, tra vittoria e pole position, solo un miracolo potrebbe far volgere la bilancia a favore del Panis Racing; con Louis Deletraz e Ferdinand Habsburg che “vedono” anche il titolo piloti. Per lo svizzero si tratterebbe del bis dopo quello del 2021.

La line-up di United Autosports d’altro canto, proprio grazie al successo in terra belga, potrebbe appropriarsi della piazza d’onore, stanti le tre sole lunghezze di svantaggio da Nico Jamin, Job van Uitert e Julien Canal.

Difficilissima anche l’eventuale rimonta in Pro/Am, con AF Corse e Nielsen Racing separati da 22 e 23 punti rispettivamente dal Racing Team Turkey, che a Spa ha conquistato il terzo successo in cinque gare e che ritroverà il titolare Jack Aitken.

Tra gli equipaggi, il rumeno Philip Ugran continua ad essere listato a fianco di Ben Viscaal in Algarve Pro Racing, mentre in casa Duqueine dovrebbe ritornare Rashard de Gerus.

Anche il titolo delle LM P3 è una battaglia a due tra Inter-Europol e Cool Racing, separati da 19 lunghezze. Tra gli equipaggi, ancora TBA il sedile di 360 Racing al fianco di Terrence Woodward e Ross Kaiser, mentre sia Eurointernational che Nielsen Racing schiereranno line-up con due soli piloti.

Sono tre invece gli equipaggi in lotta per il titolo GTE. Proton Competition, che a Spa ha limitato i danni a causa del Success Ballast, si ritrova comunque al comando con 72 punti ma 30 kg extra da aggiungere alla Porsche #77 contro i 25 della Ferrari Kessel ed i soli 5 dei campioni uscenti di Iron Lynx, separati dalla vetta rispettivamente da 9 e 21 punti.

Nell’entry list viene nuovamente riportata la seconda Ferrari del Rinaldi Racing, assente sia Barcelona che a Spa. Dovfebbe essere della partita anche la 488 GTE di Spirit of Race, ritirata all’ultimo momento a Spa per motivazioni personali da parte di Duncan Cameron.

Sempre di oggi la notizia che è stata spostata di una settimana la 4 Ore di Portimao 2023, che è ora prevista al 22 ottobre anzichè al 15, lo stesso weekend del season finale IMSA, la Petit Le Mans.

L’azione in pista sul Autodromo Internacional do Algarve inizierà giovedí 13 ottobre con i test collettivi. Lo start della gara domenica 16 ottobre alle ore 13 locali.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della 4 ore di Portimao

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USCC – WTR con Hartley e Deletraz alla Rolex 24

La giornata di annunci per le nuove LMDh continua col Wayne Taylor Racing, che conferma i vicecampioni 2022 Filipe Albuquerque e Ricky Taylor anche per la prossima stagione sulla nuova Acura ARX-06 e per la prossima Rolex 24 at Daytona annuncia Louis Deletraz e Brendon Hartley.

Deletraz, campione ELMS in carica, ha contribuito al titolo LM P2 conquistato sabato da Tower Motorsport e sarà il terzo pilota per tutte le gare della Michelin Endurance Cup. Hartley invece, assoluto protagonista dell’ultima Petit Le Mans, fungerà da quarto uomo per Daytona, ruolo occupato nell’ultima edizione da Alexander Rossi.

Piero Lonardo

Foto: WTR

CadWEC

WEC – Cadillac presenta il suo equipaggio

Scelti i tre piloti che guideranno per Cadillac nella prossima edizione del World Endurance Championship, compresa l’edizione del centenario della 24 ore di Le Mans: Earl Bamber, Alex Lynn e Richard Westbrook.

La scelta del Team Ganassi, che porterà in pista la nuova Cadillac V-LMDh, è quindi ricaduta sui tre driver che hanno già corso con la DPi V.R. appena “pensionata”, i primi due già in seno al team e che l’hanno condotto alla vittoria a Sebring, mentre Westbrook nell’ultima stagione ha fatto parte dell’equipaggio del JDC-Miller.

Ricordiamo che Cadillac Racing sarà presente già alla prossima Rolex 24 at Daytona in gennaio, ed ha già annunciato i piloti che concorreranno full-time nella nuova classe GTP del WeatherTech SportsCar Championship in  Renger van der Zande e Sebastien Bourdais, mentre Pipo Derani ed Alexander Sims V-LMDh gestita da Action Express Racing. Tutti e sette i piloti hanno collaborato nello sviluppo della vettura, che sta proseguendo in questi giorni a Road Atlanta.

Piero Lonardo

Foto: Cadillac Racing

Champs

GTWC Europe – A Barcelona, vittoria per Dinamic e titolo a Marciello/Juncadella/Gounon campioni

Alessio Picariello, Klaus Bachler e Matteo Cairoli si impongono con la Porsche di Dinamic Motorsport nella 3h di Barcellona, ultima tappa del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS.

Prima gioia stagionale per il team reggiano nella giornata di Raffaele Marciello, Jules Gounon e Daniel Juncadella che si laureano campioni dell’Endurance Cup con la Mercedes de Team Akkodis ASP. Antonio Fuoco, dopo la pole position conquistata in mattinata insieme ad Alessandro Pier Guidi ed Alessio Rovera e la Ferrari di Iron Lynx, si deve accontentare della seconda piazza all’arrivo, davanti ad Albert Costa/ Jack Aitken / Mirko Bortolotti (Emil Frey Racing #63/Lamborghini).

Alessandro Pier Guidi ha amministrato la partenza, difendendosi da Klaus Bachler e Jack Aitken. Quest’ultimo infilerà alla prima piega l’austriaco e tenterà di mettersi all’inseguimento del campione in carica del GTWC Europe Endurance Cup. La Ferrari prenderà presto il largo, mentre Daniel Juncadella, major contender di Fuoco nella corsa al titolo Endurance, è costretto a recuperare terreno dall’ottava piazza conquistata in qualifica.

Start

Pier Guidi dominava in scioltezza lo stint iniziale prima di cedere il volante ad Alessio Rovera, il quale ha proseguito l’opera  del teammate mantenendo un discreto margine sul padrone di casa Albert Costa e su Alessio Picariello #54. Lo spagnolo ha mantenuto la propria posizione, mentre Ricardo Feller (WRT #32/Audi) tentava di difendere la propria piazza da un potenziale ritorno di Jules Gounon #88.

Tutto cambiava nel bel mezzo del secondo stint con un deciso forcing da parte di Costa. L’Huracan GT3 #63 si riportava sul portacolori di Ferrari in una bagarre che permetteva anche il rientro della Porsche #54 di Dinamic Motorsport con Bachler alla guida.

Il sorpasso da parte della Lamborghini è arrivato ad 1h03′ dalla fine, una mossa che precederà l’avvento a bordo della Rossa 488 GT3 #71 di Antonio Fuoco. Sosta anche per Emil Frey Racing #63 e Dinamic Motorsport #54, rispettivamente in scena con Mirko Bortolotti ed Matteo Cairoli.

Il comasco si è ritrovato in vetta alla competizione a meno di 60 minuti dal termine, pronto per gestire il proprio gap sulla Ferrari di Iron Lynx, sulla Lamborghi dell’Emil Frey Racing e sull’Audi del WRT con  Dries Vanthoor, che a sua volta precedeva un rimontante Raffaele Marciello.

Ma a 40′ dalla fine tutto veniva rimesso in discussione a seguito di un problema per le Iron Dames. Rahel Frey, leader in Gold Cup e virtualmente in testa alla serie, ha dovuto ritirarsi per un problema tecnico in curva 4, che ha chiamato in causa la Safety Car.

Cairoli ha preso il largo senza tanti problemi sui due connazionali,  con Bortolotti che nel traffico tentava di difendersi di Vanthoor e da Marciello, in difficoltà nel traffico.

Dinamic_podio

Il trio di Dinamic Motorsport ha potuto quindi festeggiare la prima affermazione stagionale dopo il podio di Hockenheim. Con la sesta piazza finale Raffaele Marciello, Jules Gounon e Daniel Juncadella si affermavano meritatamente campioni dell’Endurance Cup.

Gold Cup

Hubert Haupt (HRT #5/Mercedes) ha strappato il primato a Sarah Bovy (Iron Dames #83/Ferrari) nei primi minuti di una gara che ha subito visto un importante colpo di scena. La McLaren #7 di Inception Racing perderà infatti molto terreno con Brendan Iribe, in difficoltà in seguito ad un contatto nell’ultimo settore con la Lamborghini #27 di Leipert Motorsport.

La Mercedes di testa ha ceduto il passo nuovamente ai rivali nella seconda parte di gara, Florian Scholze #5 non è stato infatti in grado respingere un deciso attacco da parte di Michelle Gatting.

Il colpo di scena, come dicevamo, a meno di 40′ dalla conclusione, con Rahel Frey, ferma in curva 4. Robert Renauer (Herberth Motorsport #911/Porsche) balzava automaticamente in vetta alla gara, pronto per confermarsi al vertice anche dopo il restart, ma il tedesco cederà presto il primato a seguito di una toccata nella chicane del terzo settore. La Porsche #911 veniva stata spinta in testacoda dalla Mercedes #87 di Akkodis ASP, un vero e proprio regalo per l’AMG GT3 #57 di Winward Racing affidata a Lucas Auer.

L’austriaco ha dovuto contendersi la vittoria finale con Arjun Maini, alfiere di HRT #5, che alla fine avrà la meglio sul rivale. Una bellissima battaglia per la vittoria rovinata dalla manovra di Auer, che spingeva contro le barriere l’AMG avversaria, una situazione discutibile che sarà investigata nel post gara.

Lucas Auer / Lorenzo Ferrari/Jens Liebhauser ( Winward Racing #57) venivano inizialmente dichiarati vincitori della 3h di Barcellona salvo essere penalizzati di 30″, consegnando la vittoria a Patryk Krupinski/ Maciej Blazek/Norbert Siedler ( JP Motorsport #112/McLaren).

GoldCup

Inception Racing può invece festeggiare per il titolo conquistato da Brendan Iribe, Ollie Millroy e Frederik Schandorff, oggi solamente P7.

Silver Cup

Nicolai Kjaergaar (Garage 59 #159/McLaren) non ha avuto particolari problemi a monopolizzare la scena nel primo stint. Gestione perfetta della prima parte di gara per la compagine britannica, leader davanti Konsta Lappalainen (Emil Frey Racing #14/Lamborghini) e Benjamin Goethe (WRT #30/Audi).

Manuel Maldonado #159 ha tenuto la vetta ed ha amministrato senza problemi la seconda parte della manifestazione catalana. Il colombiano cederà presto il volante a Dean MacDonald che gestirà al meglio lo stint conclusivo di una prova a senso unico.

Tutto è cambiato nei minuti seguenti, Thomas Neubauer supererà infatti nei minuti seguenti la McLaren e chiuderà al meglio la storica partnership tra Audi e WRT. Il transalpino, Benjamin Goethe e Jean-Baptiste Simmenauer hanno potuto esultare da campioni, Konsta Lappalainen / Stuart White/ Tuoma Tujula (Emil Frey Racing #14/Lamborghini) hanno completato la 3h di Barcellona in terza piazza.

PRO-Am

Start disastroso per Alexander West (Garage 59 #188/McLaren), che ha perso ogni speranza di chiudere al vertice la stagione Endurance. Alex Malykhin (Allied Racing #91/Porsche) si è portato al comando delle operazioni davanti alla Ferrari #52 di AF Corse.

L’ultima Safety Car ha cambiato le carte in tavola, Dominik Baumann (SPS automotive performance #20/Mercedes) si è ritrovato in cima alla competizione e non ha avuto problemi ad imporsi con i teammates Valentin Pierburg/Ian Loggie, Seconda piazza sotto la bandiera a scacchi per Alex Malykhin/Ayhancan Guven (Allied Racing #91/Porsche), terza per Louis Machiels/Andrea Bertolini/Stefano Costantini (AF Corse #52/Ferrari).

L’appuntamento per la prossima stagione del GTWC Europe è per i test collettivi a Le Castellet, il 7-8 marzo 2023.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe, Dinamic Motorsport