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GTWC Europe – Marciello in vetta di un soffio nelle FP1

Raffaele Marciello e la Mercedes Akkodis ASP #89 hanno firmato il giro più veloce nella prima sessione di prove libere del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup in quel di Valencia. L’elvetico ha siglato il tempo di 1.31.742 precedendo di appena 9 millesimi Christopher Haase (Tresor by Car Collection #11/Audi).

Christian Engelhart e Klaus Bachler sulle due Porsche di Dinamic Motorsport  inseguono nell’ordine, precedendo a loro volta Aurelien Panis/Patric Niederhauser (Sainteloc Junior Team #25/Audi) e Pieter Schothorst / Dennis Marschall (Attempto Racing #66/Audi).

Da evidenziare il nono posto di  Dries Vanthoor/Charles Weerts (WRT #32/Audi), campioni in carica e leader della categoria alla vigilia dell’ultimo atto della Sprint Cup dietro ad Eddie Cheever, il migliore della Silver Cup .

Appuntamento ora nel pomeriggio con le cosiddette Pre-Qualifying, ultima sessione in pista prima delle qualifiche.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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GTWC Europe – Audi e WRT iniziano bene a Valencia

Primi giri a Valencia per quanto riguarda il Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup. Charles, sull’Audi del WRT che condivide con Dries Vanthoor ha stabilito il miglior tempo in mattinata in 1.31.496 con solo 5 millesimi di vantaggio su Christian Engelhart con la Porsche del Dinamic Motorsport.

Terza piazza per Chris Froggatt  (SKY Tempesta Racing #93/Mercedes), e quarta per Raffaele Marciello (Akkodis ASP #89/Akkodis ASP) davanti a sua volta su Petru Umbrarescu (Akkodis ASP #86/Mercedes).

Appuntamento a domani con le prime prove libere di un fine settimana che si prospetta molto interessante. La coppia Vanthoor/Weerts ha tutte le carte in regola per mettere in bacheca il terzo titolo consecutivo contro Mercedes, brand che si colloca in vetta all’Endurance Cup dopo aver primeggiato in quel di Spa-Francorchamps a fine luglio.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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WEC – Nico Müller nuovo acquisto Peugeot

Peugeot Sport ha reso noto poco fa l’ingaggio di Nico Müller. Non più tardi di ieri Audi Sport aveva annunciato la separazione dopo ben otto anni di collaborazione dal pilota svizzero, chiudendo anticipatamente il contratto.

Müller attualmente é impegnato nel DTM col Team Rosberg, dove nel biennio 2019-2020 si è classificato secondo dietro Renè Rast, oltre che nel GT World Challenge con WRT al fianco di Valentino Rossi e nel WEC con l’Oreca LM P2 di Vector Sport. Gli stessi vertici di Audi Sport hanno confermato che il 30enne di Thun avrebbe dovuto essere impegnato nel programma Hypercar della casa dei quattro cerchi, poi abortito.

Per Müller ora si apre il ruolo di test driver fino a prendere parte nel 2023 all’organico che porterà in pista la Peugeot 9X8 nell’undicesima stagione del World Endurance Championship, rispristinando così il “settebello” a suo tempo ridottosi dopo la partenza di Kevin Magnussen per la Haas F1.

A fargli posto quale titolare sulle Hypercar james Rossiter, che rimarrà nel team come test and rserve driver.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport

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WEC – Glickenhaus salta anche il Bahrain

Diffusa oggi l’entry list provvisoria per la 8 Ore del Bahrain, tradizionale season finale del World Endurance Championship. Tra le 37 entry spicca l’assenza, purtroppo abbastanza scontata, della Glickenhaus, che quindi ha chiuso con la bella prestazione di Monza la sua esperienza nella Season 10.

Per contro, regolarmente presente Peugeot, che potrebbe fare da terzo incomodo nella lotta per il titolo tra Alpine e Toyota, ora a pari punti dopo la vittoria della GR010-Hybrid #8 di domenica scorsa al Fuji. Probabilità matematica, dato il punteggio esteso (38 punti+1 per la pole) anche per l’altra Hypercar del Sol Levante, che insegue a -26.

Negli scorsi mesi si era paventata anche la presenza della nuova Porsche 963 LMDh, che però è stata smentita ufficialmente qualche giorno fa.

Tra le line-up, in assenza di concomitanze ritornano Renè Rast al volante dell’Oreca LM P2 del WRT e Nick Cassidy sulla Ferrari #54 di AF Corse, cosí come ARC Bratislava, che però non ha ancora dichiarato l’equipaggio intorno a Miro Konopka.

Nella categoria Antonio Felix da Costa, Will Stevens e Roberto Gonzalez sono vicinissimi al titolo per Jota  con ben 28 punti di vantaggio sulla #23 di United Autosports, mentre tra le Pro/Am, il passo falso di Algarve Pro Racing ha rimesso al comando AF Corse in vantaggio di 8 lunghezze.

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I titoli GTE sono invece ancora in bilico, specie il titolo costruttori, che vede Ferrari precedere Porsche di appena 1 punto, mentre James Calado ed Alessandro Pier Guidi sperano di ripetersi nella GTE-Pro dopo il successo 2021 e vedono ancora una volta la Porsche #92 (questa volta con Michael Christensen al posto di Neel Jani) negli specchietti con 11 lunghezze di ritardo. Per questa 8 Ore tutti e tre i costruttori hanno optato per confermare gli equipaggi composti da due soli piloti.

In GTE-Am infine, dove saranno due Aston Martin a giocarsi il titolo, il Success Ballast potrebbe determinarsi un fattore, con Ben Keating, Marco Sorensen ed Henrique Chaves sconteranno 30 kg di zavorra extra contro i soli 10 dell’equipaggio del Northwest AMR. Lo scorso anno la Vantage #33 guadagnò nella 6 Ore diurna l’unica vittoria stagionale. Tra le line-up, Brendan Iribe dovrebbe tornare al proprio posto sulla Porsche Project 1 /Inception Racing dopo il forfait del Fuji.

Le prime libere della 8 Ore del Bahrain sono in programma giovedí 10 novembre alle 12.15 locali. Qualifiche venerdí 11 alle 16.50 e lo start alle 14.00 di sabato 12 novembre.

A seguire domenica si terrà il consueto Rookie Test che vedrà al volante delle vetture vincitrici di categoria i migliori giovani talenti dell’endurance e nomi di rilievo che si affacciano al mondo delle gare di durata. Quest’anno potrebbe verosimilmente esserci una gradita sorpresa per i colori italiani…

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo,

L’entry list provvisoria della 8 Ore del Bahrain

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ELMS – A Spa debutta Correa. Prema e Proton in odore di titolo anticipato

41 come a Barcelona le vetture che affronteranno il penultimo round dell’European Le Mans Series 2022 sull’iconico tracciato di Spa-Francorchamps. La novità più importante nell’entry lista diffusa in queste ore è sicuramente il debutto di Juan Manuel Correa in casa Prema.

Il pilota statunitense di natali ecuadoregni era stato annunciato sin da inizio stagione ma ha dovuto posticipare la sua partecipazione alla serie europea alla vigilia del season opener di Le Castellet; qui ritroverà la pista dove è rimasto vittima del pauroso incidente che lo ha tenuto lontano della piste per quasi due anni.

Prema ricordiamo è reduce dal trionfo di Barcelona, il terzo su quattro gare sin qui disputate, che ha permesso al team tricolore di allungare ulteriormente sulla concorrenza, capitanata dal Panis Racing, ora a 21 lunghezze.

Basterebbero appena 6 punti ed un ritiro di questi ultimi per assicurarsi il titolo con una gara di anticipo, considerando che i terzi classificati di United Autosports sono distanziati di ben 37 punti.

Restando nella categoria maggiore, a Spa mancheranno invece due protagonisti della stagione; in primis Sophia Floersch, che cederà il volante dell’Oreca #19 di Algarve Pro Racing al rumeno Filip Ugran, già visto nel FIA F3 con Jenzer ed MP, e Jack Aitken, colonna del Racing Team Turkey, leader tra le Pro/Am, impegnato nell’ADAC GT Masters con l’Emil Frey Racing.

UPDATE: Sophia Floersch prenderà parte al round DTM del Red Bull Ring in virtù degli impegno che la legano allo Schaeffler Group.

Il pilota che affiancherà Salih Yoluc e Charlie Eastwood sulla capolista Pro/Am verrà annunciato in seguito, cosí come il terzo driver in casa Duqueine, squadra che a Barcelona ha schierato all’ultimo momento Anders Fjordbach al posto di Reshad de Gerus.

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AF Corse dopo la vittoria di Barcelona cercherà di ridurre il gap di 15 punti dal team battente bandiera turca ma gestito dai britannici di TF Sport, guardandosi al tempo stesso anche dal Nielsen Racing, che li precede di 5 lunghezze.

Tra le LM P3, ennesima novità in Eurointernational, che sulla Ligier #10 schiererà il portoghese Miguel Cristóvão, già visto nelle ultime due tappe lusitane della Le Mans Cup col Team Virage, insieme allo spagnolo Xavier Lloveras. Sull’altra JS P320 invece, debutto di un altro spagnolo, Santiago Concepcion Serrano.

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La lotta in classifica è serratissima, con il trio della Ligier Inter-Europol #13 a tallonare dopo i due successi consecutivi di Monza e del Circuit de Catalunya, i favoritissimi capolista di Cool Racing, distanziati ora di appena 5 punti.

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Anche in GTE l’equipaggio capolista di Proton Competition è reduce da due vittorie. Christian Ried, Gianmaria Bruni e Lorenzo Ferrari a Spa potrebbero chiudere in anticipo la pratica titolo dati i ben 28 e 29 punti di vantaggio sugli alfieri di Spirit of Race e Kessel Racing/Car Guy.

A complicare le cose sicuramente il Success Ballast, che sulla Porsche #77 raggiunge il peso massimo di +45 kg contro i 20 di Matt Griffin e soci ed i 15 della Ferrari giallo canarino. Questi ultimi affiancheranno lo statunitense Conrad Grunewald al posto di Takeshi Kimura, a Frederik Schandorff ed al driver Peugeot Mikkel Jensen.

In casa JMW dopo la parentesi di Barcelona ritorna Matthew Payne, mentre infine viene inoltre ancora listato Christian Hook, assente per motivi personali in Catalogna sulla Ferrari #33 del Rinaldi Racing.

L’inizio ufficiale delle ostilità sul circuito delle Ardenne è previsto per venerdí 23 settembre alle 11.30 con le prime libere. Qualifiche sabato 24 a partire dalle 14.25 e start della 4 Ore di Spa-Francorchamps alle 11.30 di domenica 25 settembre. Qualifiche e gara come sempre fruibili gratuitamente sul sito ELMS e sui canali social della serie.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della 4 Ore di Spa-Francorchamps

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GTWC Europe – Tristan Vautier a Valencia con Jim Pla in Akkodis ASP

Tristan Vautier è atteso in pista a Valencia questo fine settimana per l’ultima tappa del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup.

Il francese dividerà l’abitacolo della Mercedes AMG GT3 #88 con Jim Pla e rimpiazzerà il titolare Jules Gounon, infortunatosi ad agosto al Virginia Internatioanl Raceway durante l’11mo atto dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship.

Vautier, protagonista da anni soprattutto della scena motoristica americana, ha già corso col team francese nell’allora Blancpain nel biennio 2016-2017, aggiudicandosi in entrambi gli anni l’atto finale di Barcelona.

Ricordiamo che il vincitore della 24h Spa 2022 non ha partecipato neanche al round di Magny-Cours vista la concomitanza con l’Intercontinental GT Challenge Powered by Pirelli.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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DTM – A Spa, Porsche e Ferrari 1-1: Sheldon van der Linde sempre più leader

Dennis Olsen (SSR/Porsche) e Nick Cassidy (AF Corse/Ferrari) si sono divisi i successi nel weekend DTM di Spa-Francorchamps, sesto round del 2022, da cui Sheldon van der Linde esce sempre più leader in classifica generale a due eventi dal termine.

Gara 1

Olsen è stato abile nei primi metri a respingere l’austriaco Thomas Preining (KÜS Team Bernhard/Porsche), protagonista di un incredibile salvataggio dopo l’Eau Rouge nel tentativo di difendersi dal connazionale Lucas Auer (Winward Racing/Mercedes).

Il pilota Mercedes si è messo all’attacco della vettura #94, mentre il tedesco Maxi Goetz (Winward Racing/Mercedes) provava a difendere la terza posizione dal padrone di casa Laurens Vanthoor (SSR/Porsche) e dal sudafricano Kelvin van der Linde (Abt/Audi)

Ricardo Feller (Audi), Nick Cassidy (Ferrari) e Luca Stolz (Mercedes) sono stati i primi a fermarsi ai box nel corso del settimo giro, una strategia poi copiata nel passaggio seguente da Preining e da Maro Engel (Mercedes).

Molti team hanno continuato a fermarsi, una scelta condivisa anche nella parte alta del gruppo, capitanati da Lucas Auer, primo tra questi al nono passaggio. L’austriaco perdeva però terreno a fronte di un pit non ottimale, una situazione che precederà di qualche minuto una foratura che eliminerà il tirolese dalla lotta per il podio.

Olsen

Olsen dal canto suo manteneva senza problemi le redini dell’evento fino agli ultimi minuti, anche nel finale quando alcune gocce di pioggia potevano rimettere tutto in discussione, ma il #94 di SSR era abile a respingere il campione in carica Goetz, secondo all’arrivo davanti al già citato Preining.

Secondo acuto nella storia del DTM per Porsche, ed il primo per Olsen ed SSR. Giornata decisamente più negativa invece, per il leader Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport/BMW), 12mo e di conseguenza fuori dalla zona punti dopo una brutta qualifica; al contrario, grande rimonta dalla 20ma piazza per Mirko Bortolotti, ottavo al traguardo con la Lamborghini del GRT.

Gara 2

Start2

La race-2 si è aperta con l’ottimo spunto da parte di René Rast (Abt/Audi), autore della pole-position davanti a Sheldon van der Linde ( Schubert Motorsport/BMW) e a Nick Cassidy (AF Corse). La battaglia è entrata subito nel vivo, ed il sudafricano non ha perso occasione per beffare il tre volte campione che in seguito dovrà vedersela anche con la Ferrari #37.

Le due vetture entreranno infatti in contatto alla Source,  una situazione che ha portato a 5 “di penalità per Rast che deciderà di fermarsi fra i primi ai box. Anche Van der Linde seguirà nei minuti successivi la strategia del tedesco, un’opzione non condivisa invece dall’ex protagonista del SuperGT che ritarderà il proprio ingresso ai box.

I meccanici di AF Corse faranno infatti la differenza, con van der Linde che, ritrovatosi dietro, ha subito attaccato il nativo di Auckland che però ha saputo tenere con forza il primato nonostante le gomme non ancora in temperatura.

I due capofila erano inseguiti da Rast, Thomas Preining (KÜS Team Bernhard/Porsche) e Lucas Auer (Winward Racing/Mercedes). I due austriaci si sono contesi il quarto posto, un piazzamento che cambierà in seguito ad una clamorosa foratura da parte di Rast che concluderà la sua corsa presso Malmedy.

Cassidy

La direzione gara chiamava una Full Course Yellow per spostare l’Audi #33 del team Abt, una procedura che è stata seguita da un particolare restart side-by-side che non ha però modificato l’esito finale, con Cassidy che manteneva il comando delle operazioni, aggiudicandosi il primo meritato  successo in carriera nel DTM davanti a Sheldon van der Linde e a Preining, abile nel finale a tenere testa ad Auer.

Decimo posto finale per il nostro Mirko Bortolotti ,che nelle ultime quattro gare a disposizione, a partire dal 24 settembre al Red Bull Ring, tenterà un attacco disperato alla testa della classifica, insieme ad Auer e Rast, al primato del piú costante van der Linde, sempre più solo al comando con 130 punti all’attivo contro i 98, 96 e 94 degli alfieri di Mercedes, Audi e Lamborghini.

Luca Pellegrini

L’ordine di arrivo di Gara 1

L’ordine di arrivo di Gara 2

Foto: DTM, FerrarI Races. Porsche Motorsport

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WEC – Toyota torna al successo al Fuji. Uno-due Ferrari in GTE-Pro

Toyota ritorna a vincere nel World Endurance Championship e lo fa alla grande sul circuito di casa e con una doppietta. Il successo delle GR010-Hybrid non è mai stato in discussione, e l’unico brivido per il Gazoo Racing è stato il cambio della guardia al comando, ordinato dai box dopo 100’, tra Kamui Kobayashi e Sebastien Buemi.

La gara, che si è svolta in un inaspettato (per il Giappone) clima estivo, non ha visto nemmeno una Full Course Yellow a movimentare le carte in tavola, anche se sono state diverse, specie in GT, le penalità per track limits.

Con questi presupposti, l’Alpine, penalizzata dai consumi ma anche anche dal BoP, ha giocato in difesa, mantenendosi fuori dai guai ed agguantando il terzo posto che significa comunque mantenere la leadership in classifica, seppur a pari punti con i vincitori odierni, Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa, in vista dell’atto finale in Bahrain.

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Entrambe le Peugeot sono arrivate al traguardo, ma hanno dovuto scontare il medesimo problema di perdita di fluidi che è costato mezz’ora al box per la #94 e quattro tornate per la #93, che chiude al quarto posto assoluto. Ad ogni modo, sia il passo gara che la velocità di punta al momento, considerando il BoP attuale ovviamente, si sono dimostrate a livello della ex-Rebellion, ma assolutamente lontane dalle Toyota, con cui condividono invece i livelli di consumo.

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Anche il WRT torna al successo dopo Spa in LM P2, al termine di una lunga battaglia con le due Oreca Jota. Nel team britannico, che completa il resto del podio, si è sperato a lungo in una neutralizzazione per effettuare almeno una sosta parzialmente gratis, ma a 5’ dal termine anche Will Stevens si è dovuto arrendere e cedere la leadership a Robin Frjins, che con Sean Gelael ed il sub di lusso Dries Vanthoor componeva oggi la line-up della squadra belga. Oliver Rasmussen dal canto suo è invece riuscito a tenere a bada il ritorno di Norman Nato del Realteam by WRT per la terza piazza.

In classifica generale Antonio Felix da Costa, Will Stevens e Roberto Gonzalez conducono con ben 28 punti di vantaggio sull’equipaggio della #23 di United Autosports, oggi quinti. Considerando che in Bahrain sarà attribuito un punteggio maggiorato in funzione della durata di 8 ore, i giochi comunque non sono ancora chiusi, a livello matematico nemmeno per Realteam by WRT e WRT, che inseguono a -34 e -36.

AFCorseAnche tra le Pro/AM, AF Corse torna al successo con Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo dopo il brillante inizio di stagione, anche grazie all’entrata a cannone al primo giro dei precedenti capoclassifica di Algarve Pro Racing, che oggi chiudono la classifica della sottocategoria ed seguono in graduatoria a 8 lunghezze.

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Le analogie con la graduatoria della 6 Ore di Spa proseguono anche con le GTE-Pro, dove Alessandro Pier Guidi e James Calado regalano in secondo successo stagionale alla Ferrari e ad AF Corse. A differenza del circuito delle Ardenne le Rosse si portano a casa una doppietta con Antonio Fuoco e Miguel Molina, i quali rubano punti pesanti ai rivali di Porsche, dopo essere stati anche al comando durante la quarta ora di gara.

Le due 911 RSR-19, in gara, a parte la fase iniziale, allorquando Kevin Estre ha recuperato per meno di mezzo stint la prima piazza persa al via su James Calado, non sono mai sembrate in grado di impensierire le 488, lamentando, proprio come a Spa, problemi di pneumatici. La penalità assegnata nel corso del primo stint a Gianmaria Bruni ha fatto il resto. La Corvette dal canto suo, è tornata quella di prima di Le Mans, poco consistente e dai consumi eccessivi, tanto da far pervenire Nick Tandy al rallentatore, senza carburante, alla sua seconda sosta.

Grazie al risultato odierno, Pier Guidi e Calado, che erano stati appaiati in classifica da Estre e Christensen al termine delle qualifiche, riprendono il comando con 11 punti di vantaggio, che aumentano a 14 nei confronti del solo Gianmaria Bruni, stante l’assenza di Richard Lietz a Monza.

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Secondo successo stagionale dopo Le Mans infine in GTE-Am per l’Aston Martin del TF Sport di Ben Keating, Henrique Chaves e Marco Sorensen. I capolista, reduci dal big crash del portoghese a Monza, nonostante i 30 kg extra di Success Ballast, hanno tratto vantaggio dalla maggiore velocità di punta delle Vantage (circa 3 kmh rispetto a Ferrari e Porsche), che piazzano a podio anche la vettura del D’Station.

Nel mezzo, ancora una volta la Ferrari delle Iron Dames, che nelle fasi iniziali avevano anche preso la testa della categoria. In classifica, Keating e Sorensen vantano 20 punti sull’equipaggio della terza Vantage del Northwest AMR, oggi quinta alle spalle della 488 #54 di AF Corse, sospinta qui da un sempre positivo Davide Rigon, penalizzata da una sosta extra per un drive-through causato da Paul Dalla Lana. Unico ritiro odierno per la Porsche #77 del Demspey-Proton trionfatrice a Monza, per problemi di idroguida. La vettura era rimasta peraltro vittima di problemi anche nella giornata di ieri, durante il “Circuit Safari”.

E’ tutto per oggi. Il WEC ritornerà il 12 novembre per la 8 Ore del Bahrain.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Peugeot Sport, Ferrari Races, FIA WEC, TF Sport

L’ordine di arrivo della 6 Ore del Fuji

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WEC – Toyota torna in pole al Fuji

Kamui Kobayashi riporta la Toyota in pole position alla 6 Ore del Fuji. Il campione in carica ha siglato la migliore prestazione fra le Hypercar col tempo di 1.29.234, precedendo di appena 20 millesimi il compagno di squadra Brendon Hartley per una prima fila tutta Toyota che quest’anno si è concretizzata solamente a Le Mans.

L’Alpine è ancora una volta uscita dall’anonimato al momento giusto e, nonostante le limitazioni in termini di potenza del nuovo BoP, si è piazzata in P3 a 2 decimi con Mathieu Vaxivière. Le due Peugeot, che nelle ultime libere del mattino si erano classificate dietro il leader Hartley, chiudono la lista delle LMH con Jean Eric Vergne e Loic Duval.

Prima delle FP3 è tornato anche il tradizionale appuntamento con i fans negli autobus, il Circuit Safari, per 12’ insieme ad alcune vetture a velocità ridotta.

#38 JOTA / Oreca 07 - Gibson - 6 hours Fuji - Fuji Speedway - Gotemba - Japan -

In LM P2, sweep sul tracciato nipponico per Antonio Felix da Costa con l’Oreca Jota #38. Il leader della classifica di categoria, dopo aver condotto tutte e tre le libere, ha ottenuto la prima pole dell’anno con 1.31.649. Niente da fare per Nicklas Nielsen e la vettura di AF Corse, leader delle Pro/Am, che si piazza a 3 decimi, davanti alle due entry del WRT con Robin Frijns e Ferdinand Habsurg e a Vector Sport con Sebastien Bourdais.

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Michael Christensen dal canto suo ha riportato la Porsche in pole in GTE-Pro dopo i primi due round col tempo di 1.36.371, precedendo di 2 decimi James Calado con la migliore delle Ferrari. A seguire l’altra Porsche di Gianmaria Bruni, leader delle libere-3, la seconda 488 di Miguel Molina e la Corvette di Nick Tandy a chiudere il lotto.

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Aston Martin sempre al top infine in GTE-Am, con Ben Keating che segna la terza pole del 2022 per TF Sport con 1.39.309. La Vantage presente qui è la medesima impegnata in ELMS dopo il pesante incidente subito a Monza da Henrique Chaves. Solo prima fila per Sarah Bovy dopo la prima partenza al palo di Monza, ad appena 62 millesimi dal leader del campionato.

Lo start della 6 Ore del Fuji alle 11.00 locali, vale a dire le 4 del mattino italiane di domani. Diretta come sempre a pagamento sull’app e sul sito WEC https://live.fiawec.com/en/live e sui canali Eurosport a partire dalle 6.45.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Porsche Motorsport, FIA WEC, TF Sport

I risultati delle Qualifiche

I risultati delle Libere 3

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GTWC Europe – 26 auto a Valencia per l’ultima gara Sprint

Si avvicina l’ultimo appuntamento del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup. 26 auto sono attese a Valencia il prossimo weekend per la risoluzione del duello tra Dries Vanthoor/Charles Weerts (WRT #32/Audi) e Timur Boguslavskiy/Raffaele Marciello (Akkodis ASP #89/Mercedes).

Per la squadra belga, che vanta  109,5 punti contro i 98 della compagine francese, sarà sicuramente un evento speciale, l’ultimo con Audi in questo format. La compagine di Vincent Vosse potrebbe mettere in bacheca il terzo titolo consecutivo con Weerts/Vanthoor al termine di un 2022 abbastanza complicato con una serie di pensanti ritiri in Endurance Cup.

Occhi puntati anche su Marciello che ha tutte le carte in regola per conquistare la classifica globale del Fanatec GT World Challenge Europe con una gara d’anticipo, in attesa dell’appuntamento finale Endurance di Barcelona oltre all’eventuale seconda Sprint Cup.

Non ci sono dei significativi cambiamenti invece nell’entry list per il round nell’impianto dedicato a Riccardo Tormo ad eccezione dell’assenza per infortunio di Jules Gounon sulla Mercedes #88. Il francese di Akkodis si é appreso avere sostenuto un paio di fratture vertebrali risalenti addirittura al round del VIR del WeatherTech SportsCar Championship del 26-28 agosto. Il nome del suo sostituto è ancora TBA insieme al teammate di Ezequiel Perez Companc per Madpanda.

UPDATE:  Sarà Fabian Schiller, al ritorno nella Sprint Cup dopo un programma parziale nell’ADAC GT Masters, il secondo pilota di Madpanda Motorsport per la gara di Valencia.

Luca Pellegrini

L’entry list di Valencia

Foto: GTWC Europe