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USCC – AXR sceglie Nunez. Castroneves per Pla alla Petit Le Mans per MSR

Con Felipe Nasr destinato ad accaparrarsi uno dei posti in casa Porsche nel programma LMDh, Action Express Racing ha già deciso il suo rimpiazzo per il 2022 nella persona di Tristan Nunez.

L’ex-ufficiale Mazda quest’anno in forza al WIN Autosport, ancora in lotta per il titolo tra le LM P2, farà coppia insieme al confermatissimo Pipo Derani e a Mike Conway, pure rifirmato per le gare lunghe della Michelin Endurance Cup.

WIN Autosport peraltro porterà alla Petit Le Mans anche la su Duqueine LM P3 vista a Sebring per Matt Bell ed il co-campione uscente della Prototype Challenge Naveen Rao, e Josh Skelton.

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Ulteriore novità di grido alla Petit Le Mans la presenza di Helio Castroneves in casa Meyer Shank Racing. Il vincitore dell’ultima Indy 500 prenderà il posto di Olivier Pla insieme al regular Dane Cameron e a Juan Pablo Montoya sulla Acura DPi #60.

Piero Lonardo

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ELMS – Stevens, De Vries, Chatin: tre piloti in un decimo nei test di Portimao

L’ultimo weekend dell’European Le Mans Series 2021 è cominciato oggi con la consueta giornata destinata ai test collettivi. Nelle cinque ore a disposizione (due al mattino e tre al pomeriggio) sono scese in pista tutte e 41 le vetture iscritte.

Qualche cambiamento tra gli equipaggi annunciati, con Sophie Floersch a prendere il posto di Diego Menchaca insieme a Ferdinand Habsburg e Richard Bradley sull’Oreca LM P2 dell’Algarve Pro Racing. Nella categoria cadetta, Guilherme Oliveira ma ad aggiungersi sulla Duqueine del Racing Experience mentre grazie all’asenza dell’ultimo momento di Garrett Grist il Team Virage farà correre la sue Ligier coi soli Rob Hodes ed Alex Fontana.

Al mattino, sotto una temperatura ideale, è stato Will Stevens a primeggiare con l’Oreca del Panis Racing ed il tempo di 1.32.379, lasciandosi alle spalle Paul-Loup Chatin di soli 96 millesimi. Nel pomeriggio invece, con la pista resa più insidiosa da un forte vento, Nicky de Vries ha riportato il G-Drive al top, portandosi a 73 millesimi da Stevens.

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Tra le LM P3, Ugo de Wilde e la Ligier #13 dell’Inter-Europol, oggi in livrea differente dalla classica colorazione giallo verde del team polacco, a segnare la migliore prestazione al mattino con 1.37.582, mentre Wayne Boyd, il migliore della sessione pomeridiana, è arrivato a poco meno di 3 decimi, precedendo a sua volta il “man on a mission” del weekend, Laurents Hörr, che con la Duqueine del DKR cercherà di acciuffare in extremis il titolo di categoria nei confronti dei capoclassifica del Cool Racing. Da segnalare infine la 12ma prestazione complessiva per Mattia Drudi, di ritorno nella categoria con Eurointernational.

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Parla italiano la GTE, con Gianmaria Bruni subito al top col tempo di 1.40.788. L’alfiere del Proton Competition ha relegato a 3 decimi Ross Gunn e l’Aston Martin del TF Sport. Migliore tra le Ferrari Alessio Rovera, che nonostante i 30 kg di zavorra ha piazzato il best crono nel pomeriggio, portandosi a mezzo secondo dalla Porsche #77.

Anche in questo caso, Rovera e c. sono attesi ad un’impresa pressochè disperata per strappare il titolo di categoria dalle mani di Iron Lynx.

Mentre al mattino le due ore sono trascorse senza interruzioni, al pomeriggio sono state ben tre le red flag. La più lunga è stata causata dalla Ligier LM P3 dell’RLS MSport, poi seguita a stretto giro dall’Aston del TF Sport, mentre un’ultima uscita di strada ha chiuso con un leggero anticipo la sessione.

Domani il programma proseguirà in forma ufficiale con le prime libere ed il bronze test, rispettivamente alle 11.50 e alle 17.10 locali (- un’ora rispetto al fuso orario italiano) .

Piero Lonardo

I risultati del Morning Test

I risultati dell’Afternoon Test

Foto: Piero Lonardo

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USCC – Ganassi conferma la seconda DPi per Bourdais full-time. New entries alla Petit Le Mans

Il Chip Ganassi Racing ha confermato nella giornata di martedí l’intenzione di duplicare il proprio effort nella prossima stagione del WeatherTech SportsCar Championship.

Insieme al confermato Renger van der Zande al posto di Kevin Magnussen, pronto per il programma Peugeot LMH, arriveranno sulle due Cadillac DPi tre dei piloti provati recentemente: Sebastien Bourdais, Earl Bamber ed Alex Lynn.

Ancora non si conosce l’esatta composizione dei due equipaggi, ma l’effort è sicuramente dimensionato per l’obiettivo 2023, anno nel quale il team Ganassi diventerà il portabandiera delle nuove LMDh del gruppo GM.

Insieme a Van der Zande, che vanta già 15 vittorie nella serie IMSA, tra cui spiccano le due Rolex 24 del 2019 e 2020, più le due Petit Le Mans del 2018 e 2020, tutte ottenute col WTR, un misto di esperienza, con Bourdais di nuovo a pieno servizio nel mondo dell’endurance, e di giovinezza, con Bamber ex campione GTLM nonchè trionfatore a Le Mans, e Lynn, già vincitore a Sebring nel 2017 proprio col WTR.

In attesa del season finale di Road Atlanta, la 24ma Petit Le Mans, in programma il 13 novembre, alcune novità nella entry list vedono il ritorno dei vincitori della classe GTD all’ultima Rolex 24. In gennaio sulla Mercedes AMG GT3 del Winward Racing oltre al proprietario Russel Ward si sono alternati Indy Dontje, Philip Ellis e Maro Engel.

Sempre tra le GTD, ritorno nella serie della McLaren del Compass Racing per Ollie Millroy, Brendan Iribe e Ben Barnicoat. Una nuova Duqueine LM P3 verrà schierata infine dal Fast MD Racing per James Vance, protagonista del Pilot Challenge, che al momento è l’unico driver designato.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

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WEC – Alpine ancora un anno con la A480. Kubica per Magnussen in High Class

Il World Motor Council della FIA, riunitosi per la terza volta in questo 2021, riporta un paio di novità in tema  World Endurance Championship, la più importante riguarda la possibilità di schierare ancora per una stagione le vetture LM P1.

Ovviamente questa decisione farà felice Alpine, fresca di presentazione del programma LMDh in proiezione 2024, che potrà cosí schierare anche nella season 10 del WEC la sua A480-Gibson insieme alle nuove Hypercar di Toyota e Glickenhaus.

La seconda riguarda invece chi ha già omologato la propria Hypercar, in quanto annuncia limitazioni di test nell’ordine di prevenire un’escalation di costi. Questa norma vuole evidentemente essere una sorta di calmiere per non svantaggiare in partenza i costruttori che entreranno nel 2023 (Ferrari e Peugeot) con la loro nuova LMH.

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Una novità infine tra gli equipaggi della doppia trasferta in Bahrain, con Robert Kubica a prendere il posto di Jan Magnussen. Il neocampione ELMS si affiancherà sian per la 6 che la 8 Ore a Anders Fjordbach e Dennis Andersen sull’Oreca LM P2 #20 (nella foto, in azione a Monza).

Kubica ha già corso col team battente bandiera danese nell’ultima Rolex 24 at Daytona.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – A Portimao in 41. Ritorna Drudi tra le LM P3

L’Autodromo Internacional do Algarve ospiterà in meno di due settimane per la quinta volta il season finale dell’European Le Mans Series. A titolo assoluto già assegnato al WRT, gli altri titoli sono ancora tutti in discussione.

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In primis il primo titolo delle LM P2 Pro-Am, dove a John Falb e Rui Andrade bastano comunque 2 punti per assicurarsi matematicamente la vittoria finale col G-Drive nei confronti del Cool Racing, che ripropone il vincitore di Le Mans (col WRT) Charles Milesi. Come a Spa-Francorchamps insieme ai leader ci sarà il neoacquisto Peugeot, Gustavo Menezes.

Vivissima invece la lotta per il secondo posto finale, sempre col G-Drive come protagonista, con Roman Rusinov alla ricerca del secondo successo consecutivo in terra portoghese, e Franco Colapinto a difendere il vantaggio in classifica nella volata finale che vede ancora matematicamente in lizza anche Julien Canal e Will Stevens del Panis Racing, Il trio dell’Oreca #22 di United Autosports del campione uscente Phil Hanson e ancora l’equipaggio del Duqueine.

Tra le line-up, atteso il ritorno del Graff dopo la pausa di Spa con Arnold e Maxime Robin e Vincent Capillaire, mentre Gianluca Giraudi è listato sulla vettura dell’Ultimate insieme a Mathieu e Jean-Baptiste Lahaye, protagonisti in coppia in terra belga.

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17 invece le LM P3, dove Laurents Hörr cercherà di mangiare i 5 punti che lo separano ancora dalla line-up del Duqueine composta da Matt Bell, Nicolas Maulini e Niklas Kruetten. L’alfiere del DKR, insieme al francese Mathieu de Barbuat, ha trionfato negli ultimi tre appuntamenti conquistando quattro pole position sulle cinque gare disputate.

Novità assoluta il Sainteloc Junior Team, che debutterà nella serie con una Ligier per il campione Pro-AM 2020 del GT Francese (FFSA) Fabien Michal e Lucas Lègeret. Oltre al team transalpino, che abitualmente schiera vetture Audi nelle serie GT, i legami con la casa dei quattro cerchi proseguono anche con il nostro Mattia Drudi, che ritornerà nella serie dopo le due esperienze del 2018, con Eurointernational.

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Il 23enne riminese, portacolori di Audi Sport Italia, farà parte di una line-up completamente rinnovata che vede anche la giovane promessa francese Antoine Doquin ed il tedesco Finn Gehrsitz, entrambi già protagonisti nella Michelin Le Mans Cup.

Il team di Antonio Ferrari ha annunciato col comunicato di presentazione della gara di stare lavorando nientemeno che ad un programma LMDh nel 2023. Sapevamo da tempo che Audi stava pensando alla creazione di nuovi team nazionali per le nuove LMDh realizzate da Multimatic. Speriamo che, magari con i buoni auspici da parte del godfather Dindo Capello, il test driver Audi Formula E possa rappresentare nuovamente il tricolore nella massima categoria prototipi del WEC.

Per un italiano che torna, un altro che se ne va: Mattia Pasini infatti non fa parte della line-up portoghese di Inter-Europol, che vede il ritorno invece di Adam Eteki ed il debutto del polacco Patryk Krupinski sulle due Ligier gialloverdi.

10 infine le GTE iscritte, una in più di Spa grazie all’aggiunta di una seconda Ferrari AF Corse per Franck Dezoteux, Pierre Ragues ed il vincitore di Le Mans in GTE-Pro, Côme Ledogar.

_PL55503In classifica, Matteo Cressoni, Miguel Molina e Rino Mastronardi per portare il primo titolo continentale ad Iron Lynx dovranno difendere 20 punti di vantaggio nei confronti di Alessio Rovera, Manu Collard e Francois Perrodo. Le due Ferrari sconteranno rispettivamente 35 e 30 kg di success ballast nei confronti della concorrenza; al lumicino invece, dopo il ko di Spa, le speranze della 488 di Spirit of Race, distanziata di 24 punti dai leader e penalizzata da 20 kg di zavorra.

Tra gli equipaggi, sulla Porsche Proton #77 tornerà Gianmaria Bruni insieme al patron Christian Ried e a Cooper MacNeil, mentre in casa JMW debutto del cinese di Hong Kong Thong Wei Fung Shaun.

L’azione in pista a Portimao inizierà giovedì 21 ottobre con i test collettivi. Le prime libere sono previste invece venerdì 22 alle 12.50, qualifiche sabato 23 alle 3.00 e start della 4 Ore di Portimao alle 14.00 di domenica 24 ottobre. Ricordiamo che il fuso orario del Portogallo è un’ora indietro rispetto a quello italiano. Qualifiche e gara come sempre fruibili in streaming gratuito sul sito ELMS www.europeanlemansseries.com.

Piero Lonardo

L’entry list della 4 ore di Portimao

Foto: Piero Lonardo, ACI Sport Italia

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Milner/Tandy, la terza di fila al VIR. Garcia regala la vittoria GTD allo Pfaff Motorsports

Tommy Milner e Nick Tandy sembrano scatenati in questo finale di stagione del WeatherTech SportsCar Championship, e si aggiudicano la terza vittoria di fila al Virginia International Raceway.

La gara, riservata alle sole GTLM e GTD, non è stata avara di spettacolo, con accesi duelli e sportellate, specie fra le tre sole vetture della classe maggiore. Ha iniziato Jordan Taylor, abile a sbarazzarsi del polesitter e compagno di squadra Tommy Milner all’uscita del “Ferro di cavallo”, il tornante che apre il giro del circuito.

Presto, appena trascorso il tempo minimo di guida (10’ per la categoria), Cooper MacNeil cedeva il volante della Porsche del WeatherTech Racing a Kevin Estre, con la speranza di rimontare, magari aiutati da una Full Course Yellow.

Anche Milner cedeva presto il volante, allo scadere della mezz’ora,  al compagno Nick Tandy, diversificando le strategie in casa Corvette, con la C8.R #3 che cedeva il comando a sua volta alla prima sosta, intorno all’ora di gara.

La tanto attesa neutralizzazione arrivava dopo 72 minuti, a causa di un dritto di Mario Farnbacher con la Acura del Gradient Racing: vettura spaventosamente fino all’abitacolo nelle gomme a protezione di curva 14 ma pilota fortunatamente illeso.

I tre davanti si compattavano e al restart era lotta al coltello per il comando, con Estre che si faceva largo con le cattive sino a conquistare la leadership per poi ricederla poco dopo al driver inglese. Il factory driver Porsche però eccedeva in confidenza e, nel tentativo di riprendere terreno, terminava fuori alla Oak Tree.

Ogni tentativo di Antonio Garcia, subentrato a Taylor, di recuperare il gap dai teammates naufragava poi a causa del contatto con la BMW di Bill Auberlen, capolista delle GTD, a meno di 12’ dalla bandiera a scacchi, e sanciva l’ennesima doppietta Corvette, la settima in stagione.

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Al comando delle GTD dopo questo contatto, incredibilmente non sanzionato dalla direzione gara, si ritrovava la Porsche dello Pfaff Motorsports di Laurens Vanthoor. L’ex-campione delle GTLM ricordiamo era partito dal fondo a seguito dell’errore in qualifica della crew canadese, rea di aver modificato la macchina tra le due sessioni.

Robbie Foley, polesitter con la M6 GT3, aveva condotto le prime fasi di gara fino alla sosta per far salire Auberlen,  sosta che invece i portacolori del Paul Miller Racing posponevano sino allo scadere dell’ora canonica per ritrovarsi comunque alle spalle del recordman di vittorie IMSA.

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Dalle retrovie spingevano tutti i contender, tra cui Vanthoor, che alla sosta collettiva in regime di Full Course Yellow si ritrovava al comando per poi cedere però nel finale ad Auberlen, il quale rimaneva al comando solo sette giri prima di essere eliminato dalla lotta al vertice dal contatto con Garcia, che procurava alla BMW anche una foratura e relativa sosta ai box.

Vittoria quindi per i leader della classifica, a precedere gli alfieri del Paul Miller Racing, Bryan Sellers e Madison Snow, e la migliore delle Lexus con Aaron Telitz e Jack Hawskworth; quest’ultimo all’ultimo giro aveva la meglio sulla Porsche del Wright Motorsports di Pat Long.

In classifica generale, tra le GTLM è ancora lotta aperta tra i due equipaggi Corvette, con Garcia e Taylor, in vantaggio di 127 punti sui compagni di squadra Milner e Tandy.

In GTD invece, Vanthoor e Zach Robichon allungano di altre 30 lunghezze e si portano a +50 su Madison Snow e Bryan Sellers, in attesa della 24ma Petit Le Mans, in programma il 13 novembre prossimo, dove le due classi GT si riuniranno ai prototipi per il season finale.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA, Porsche, Corvette

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USCC – Milner, prima pole al VIR. Le Aston e Foley al top tra le GTD

Tommy Milner conquista la sua prima pole position in carriera nel penultimo appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship 2021 al Virginia International Raceway.

Sull’iconico circuito del sud-est, l’alfiere della Corvette ha segnato il miglior tempo nelle qualifiche con 1.40.263, precedendo di appena 3 millesimi il compagno di squadra Jordan Taylor. Nelle due sessioni di libere era stata però la Porsche del WeatherTech Racing a dominare tra le GTLM con Kevin Estre; in qualifica invece Cooper Mac Neil non è andato oltre l’1”1 di distacco dalle due C8.R.

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Tra le GTD, si infiamma ulteriormente la lotta per il campionato, con Robbie Foley e la BMW del Turner Motorsport che partirà davanti a tutti col tempo di 1.43.809. Le prime file della griglia comprendono però quasi tutte le altre maggiori contender: a seguire infatti la Lamborghini del Paul Miller Racing, la Porsche del Wright Motorsports e la Aston Martin #23 dello Heart of Racing.

All’appello manca solo la Porsche dei leader attuali dello Pfaff Motorsports. Zach Robichon è stato infatti vittima di un’uscita di strada ed il team ha inopportunamente lavorato sulla macchina tra le due qualifiche, perdendo così non solo il settimo posto in griglia, ma anche la possibilità di segnare punti nella fase successiva, condivisa con le GTLM e riservata ai driver Pro.

Ma i colpi di scena non sono terminati, in quanto sia la Porsche #16, così come la seconda Aston, la #27, sono state trovate non coerenti al regolamento tecnico IMSA nel corso delle verifiche post qualifica, e dovrebbero partire quindi dietro alla Porsche vestita di tartan.

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Massimo dei punti alle due Aston Martin dello Heart of Racing, con Ross Gunn a precedere col tempo di 1.43.356 il compagno di squadra Alex Riberas. Solo P6 invece per il veteranissimo Bill Auberlen e la BMW in pole, preceduto anche, in tema di lotta per il titolo anche da Bryan Sellers e la Lambo #1 (P4) e da Patrick Long con la Porsche azzurra del Wright Motorsports. Nel mezzo, la migliore delle Lexus del Vasser Sullivan con Jack Hawsksworth.

Lo start della gara, della durata standard di 2ore e 40 minuti, alle 12.00 PM ET, pari alle 18 italiane. Live streaming gratuita come di consueto sul sito imsa.com

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche – GTD Griglia

I risultati delle Qualifiche – GTLM/GTD Punti

Foto: IMSA

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – 19 GT in Virginia per la penultima del 2021

Nel weekend torna il WeatherTech SportsCar Championship con il secondo round dedicato interamente alle GT presso il Virginia International Raceway.

19 le vetture iscritte. La GTLM, alla penultima apparizione nella serie endurance a stelle e strisce, è presente con le sole tre vetture full-season (le BMW M8 dovrebbero tornare a Road Atlanta), le due Corvette e la Porsche del WeatherTech Racing, con Kevin Estre a far compagnia al boss Cooper MacNeil dalla sfortunatissima Rolex 24 at Daytona.

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Tra le 16 GTD, presenti tutti i protagonisti, a partire dai leader dello Pfaff Motorsports, Laurens Vanthoor e Zach Robichon, che dopo il secondo posto di Long Beach conduce la classifica con 32 punti di vantaggio sull’equipaggio del Paul Miller Racing formato da Madison Snow e Byan Sellers e 104 sullo Heart of Racing.

Considerato il punteggio assegnato ad ogni gara (385 punti al massimo tra qualifiche e gara), anche gli alfieri del Turner Motorsport, Bill Auberlen e Robbie Foley, vincitori ad Alton lo scorso anno sul bagnato, non sono assolutamente fuori dai giochi a due gare dal termine nonostante la gara disastrosa in California, a -150.

Ritorna in azione la Mercedes dell’Alegra Motorsports di Daniel Morad e Michael de Quesada, cosí come l’altra AMG GT3 del Gilbert/Korthoff Motorsports di Guy Cosmo e Mike Skeen. Assenti invece l’Acura del Compass Racing e la Porsche del GMG Racing, probabile one-off in terra californiana.

Relativamente al Balance of Performance infine, l’unica modifica rispetto a Long Beach riguarda le Lexus del Vasser Sullivan, cui saranno abbuonati 10 kg

L’azione in pista al VIR inizierà venerdí 8 ottobre con le prime libere alle 8.00 AM ET. Qualifiche sempre venerdí alle 4.35 PM ET e gara sabato 9 ottobre alle 12.10 PM ET, pari alle 18.10 italiane. Qualifiche e gara come sempre in streaming gratuito su imsa.com.

Piero Lonardo

L’entry list del VIR

Foto: IMSA

AUTO - ALPINE LE MANS HERITAGE

WEC – Alpine LMDh con Oreca dal 2024

Alpine ha finalmente rotto gli indugi sul suo futuro nel mondo dell’endurance, annunciando l’ingresso tra le LMDh a partire dal 2024, in partnership con Oreca.

La notizia è stata data al Centro Pompidou di Parigi, nel corso della presentazione di un documentario che narra la storia del marchio francese a Le Mans, alla presenza del CEO ACO, Pierre Fillon.

Il progetto sarà seguito in pista ancora una volta da Signatech, una partnership che fin qui ha prodotto due titoli ELMS (2013 e 2014) e due successi nel WEC tra le LM P2, nel 2016 e nella “Super Season” 2018-19, oltre che alle 24 Ore di Le Mans del 2016, 2018 e 2019, sempre tra le LM P2, a rinverdire i fasti del successo assoluto del 1978.

Rilevanti le sinergie con la factory F1 di Enstone, dalla quale beneficierà dell’expertise in aerodinamica, senza peró dimenticare che il propulsore che verrà sviluppato invece in quel di Viry-Châtillon.

Alpine è il sesto costruttore proteso verso la nuova categoria top dell’endurance globale, e si aggiunge a Audi, Porsche, Acura, BMW e Cadillac tra le LMDh. Ricordiamo che invece, oltre a Toyota e Glickenhaus, Peugeot, Ferrari e (chissà se la vedremo mai) ByKolles, fanno capo alle LMH. Le due categorie, come da accordi tra ACO ed IMSA, potranno competere ad armi pari nelle più prestigiose gare di durata su entrambe le sponde dell’Oceano Atlantico, a partire da Daytona 2023.

Previsto un impegno di due vetture sin dal primo anno; nel frattempo, Alpine ha ribadito di aver richiesto di poter continuare ancora a competere con la A480 Gibson, l’ex Rebellion R13 LM P1, tra le Hypercar WEC.

Piero Lonardo

Foto: Alpine