Start

WEC – Toyota, doppietta e titolo. WRT invincibile in LM P2. Porsche passeggia in GTE-Pro ma cede tra le AM

La Toyota si laurea campione tra le Hypercar con una gara di anticipo dopo la 6 Ore del Bahrain. Il quinto appuntamento del World Endurance Championship, a oltre due mesi dal precedente, la 24 Ore di Le Mans, ha regalato come da copione l’ennesimo uno-due delle GR010-Hybrid.

Il primo atto del doubleheader degli Emirati, necessario a causa della cancellazione del Fuji, non ha regalato particolari momenti di spettacolo a parte qualche contatto fra le LM P2 e le GTE-Am ed un paio di cofani volanti, ma d’altra parte lo si poteva immaginare preventivamente, data la volontà di disputare la gara sul medesimo layout della già prevista 8 Ore in programma sabato prossimo ma in piena luce, quindi con temperature proibitive.

Con queste premesse quindi pochi doppi stint, e tutti sulla difensiva a cercare di sbagliare meno possibile.

Alla fine è stata nuovamente vittoria della #7 trionfatrice sulla Sarthe di Kamui Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez, che consolidano cosí il loro vantaggio sulla gemella, che termina ad oltre 1’ di distacco.. Distacco motivato da un consumo anomalo dei pneumatici ad inizio gara – forse propiziato da un errore del team in fase di selezione delle gomme – ma che fondamentalmente non modifica il giudizio dell’esterno dato che l’Alpine, che dovrebbe essere lí a combattere per il successo finale, termina ancora una volta dietro, anche se solo ad un giro di distacco.

Alpine

Il gap di 3 decimi sul best lap tra l’ex-Rebellion e le due uniche vere Hypercar in griglia la dice lunga su quanto poco hanno tirato queste ultime. Ad ogni modo, Kobayashi e C. sabato prossimo dovranno difendere 17 punti, dei 39 complessivamente in palio causa durata maggiore, sui compagni di squadra per aggiudicarsi il titolo piloti.

GTs

Discorso simile anche per le GTE-Pro, dove le due Porsche di Neel Jani e Kevin Estre – alla terza vittoria stagionale – e di Gianmaria Bruni e Richard Lietz hanno corso in parata tenendo a distanza di sicurezza le due Ferrari martirizzate da un BoP poco comprensibile.

Ferraris

Qui Alessandro Pier Guidi e James Calado, diligentemente terzi, dovranno difendere il risicato vantaggio di una misera lunghezza per riconquistare il titolo della categoria, già loro nel 2017.

Come anticipato poco sopra, le uniche battaglie vere si sono viste in LM P2 ed in GTE-Am. Nella categoria cadetta, dopo una sfuriata iniziale di Giedo van der Garde con l’Oreca Pro/Am del Racing Team Nederland, la gara è presto entrata nelle mani ancora una volta del WRT, che con Charles Milesi, Robin Frijns e Ferdinand Habsburg ha demolito ancora una volta la concorrenza.

WRTb

Alle spalle del team belga, vero assopigliatutto della stagione, l’accoppiata Jota, con la #28 partita capolista e dalla pole ora ad inseguire a 5 lunghezze dai vincitori di Le Mans, e la #38 a -7. Ancora problemi per United Autosports, con Filipe Albuquerque a difendere con le unghie e i denti un podio che però non si è concretizzato.

Tra le LM P2 Pro/Am, Giedo van der Garde e Job van Uitert hanno supplito alle carenze del patron Frits van Eerd che, grazie anche alle disavventure dell’ex-leader DragonSpeed (una ruota persa da Montoya e problemi endemici al trasponder) termina ultima della categoria. Largo quindi al Realteam che, nonostante un Norman Nato menomato per un coccio di vetro recuperato col piede destro, limita il distacco a -10 punti in classifica, un punto dietro al team statunitense.

TFSport

Infine le GTE-Am, dove le Ferrari, attese ad una grande prova dopo le ottime premesse delle qualifiche, non sono andate nemmeno a podio. Vittoria, la prima stagionale, per l’Aston Martin del TF Sport di Ben Keating, Felipe Fraga e Dylan Pereira. A fare da damigelle le due Porsche del Dempsey Proton e del Project 1, quest’ultima con i nostri Matteo Cairoli e Riccardo Pera.

Migliore delle 488 GTE Evo ancora una volta la #83 di Alessio Rovera ,Nicklas Nielsen e Francois Perrodo, in P5. I trionfatori di Le Mans, che dalla prossima stagione faranno il salto in LM P2, hanno corso con la bellezza di 45 kg di Success Ballast contro i 20 della Vantage #38, e dovranno difendere nel season finale un discreto vantaggio di 21,5 punti e con una zavorra meno gravosa (30 kg contro 35).

Iron60

Doverosa menzione per le altre GT del Cavalino: in primis per il polesitter Rino Mastronardi di Iron Lynx, subito out per problemi all’idroguida, poi per l’arrembante Francesco Castellacci ed infine per l’equipaggio del Cetilar Racing, che dopo Portimao non è più riuscita a fare i conti con la fortuna (e con gli avversari delle altre classi).

E’ tutto (per oggi) dal Bahrain. Le attività in pista sul circuito di Sakhir riprenderanno giovedí 4 novembre con le prime libere della 8 Ore, atto finale della Season 9 del WEC.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 ore del Bahrain

Foto: WEC, Alpine, Porsche, Ferrari Races

Toy8

WEC – Hartley-Kobayashi ed è front row Toyota. Prima pole Iron Lynx in GTE-Am

Le qualifiche del World Endurance Championship sono da tempo un monologo Toyota e anche nella 6 Ore del Bahrain le due hypercar nipponiche non hanno deluso le aspettative, conquistando la prima fila.

A partire dalla pole per la prima volta in questa stagione c’è però la GR010-Hybrid #8 di Brendon Hartley, che col tempo di 1.47.049 ha preceduto la vettura gemella di Kamui Kobayashi di 4 decimi.

André Negrao ha portato l’Alpine, che come da pronostici proseguirà anche l’anno prossimo con la A480-Gibson dopo aver ottenuto il beneplacito della FIA, a poco meno di 1”. Da segnalare che il miglior tempo del brasiliano, che ha finalmente scavato un robusto gap nei confronti delle LM P2, è stato cancellato per track limits, come peraltro tanti altri nel corso della sessione.

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Nella categoria cadetta seconda pole dopo Portimao per Tom Blomqvist sulla Oreca Jota capolista ed il tempo di 1.49.932. Filipe Albuquerque, secondo a 2 decimi, ha evitato l’uno-due per il team britannico, che piazza l’altra vettura di Antonio Felix da Costa in P3. A seguire il migliore delle Pro/Am, Loic Duval, con la vettura del Realteam, che in classifica insegue da presso il DragonSpeed vittorioso a Le Mans ed il Racing Team Nederland.

Come anticipato dalle prove libere, non c’è stata storia in GTE-Pro, dove le due Porsche di Kevin Estre (quarta pole in cinque gare) e Gianmaria Bruni si sono accaparrate la prima fila. La buona notizia in casa Porsche è che finalmente la #91 sembra andare al passo della gemella, dato il distacco di soli 34 millesimi.

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Le Ferrari hanno ridotto sin dall’ultimo turno di libere il distacco dalle GT di Stoccarda, portandosi a 1”1 con Miguel Molina e a 1”4 con Alessandro Pier Guidi. Vedremo se in gara, sotto il sole cocente degli Emirati, le due 488 GTE Evo riusciranno al stare al passo o se invece dovremo assistere ad un monologo Porsche.

Iron60

A sorpresa invece arriva la prima pole di Iron Lynx grazie a Rino Mastronardi, sub dell’ultimo minuto per Claudio Schiavoni. Il driver toscano, alla prima apparizione nel WEC, con 1.58.687 si è messo dietro tre gentlemen del calibro di Paul Dalla Lana, Egidio Perfetti e Roberto Lacorte, quest’ultimo con l’altra Ferrari del Cetilar Racing.

Lo start della 6 Ore del Bahrain sabato 30 ottobre alle 11.00 locali, vale a dire alle 10.00  italiane. Live streaming a pagamento sul sito WEC www.fiawec.com

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

I risultati delle Qualifiche 

Foto: Toyota, Porsche, WEC, Ferrari Races

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WEC – Kobayashi guida l’uno-due Toyota. Ferrari sempre in difficoltà a causa del BoP

Il responso del secondo turno di prove libere della 6 Ore del Bahrain, svoltosi nella prima mattinata locale, non si discosta di molto da quello di ieri.

Davanti sempre le due Toyota, anche se questa volta è la GR010-Hybrid #7 a condurre grazie a Kamui Kobayashi, che ha limato di 1”5 il miglior tempo delle prime libere con 1.49.063. Brendon Hartley dal canto suo risulta appena 30 millesimi dietro, anche se l’effort della vettura è stato compromesso dell’incidente occorso a Sebastien Buemi con la Ferrari delle Iron Dames che ha portato ad una lunga interruzione della sessione.

Per il resto, Alpine ancora sotto l’1.50” ma questa volta almeno davanti alla migliore delle LM P2, l’Oreca Jota di Tom Blomqvist con 1.50.199, ben 8 decimi meglio del campione in carica della categoria Filipe Albuquerque.

Porsche92

Tra le GTE, continua il monologo Porsche, con Kevin Estre autore di 1.56.411 davanti a Gianmaria Bruni in GTE-Pro. Come ieri, ancora miglior tempo per Matteo Cairoli e la vettura del Project 1 tra gli AM con 1.58.015. Segue ad 1” Felipe Fraga con l’Aston Martin del TF Sport.

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E le Ferrari? James Calado e Miguel Molina hanno fatto del loro meglio con le 488 GTE Evo “spompate” dal BoP, ma il pilota britannico non è andato oltre l’1.59.317, seguito da presso dal neocampione ELMS GTE. I quasi 3” di distacco dalle GT tedesche risultano alquanto imbarazzanti e, a meno di imprevisti in gara, non potranno che mettere a rischio la leadership in classifica generale dell’equipaggio della #51 vincitrice a Le Mans, che al momento vanta 12 lunghezze su Estre e Neel Jani.

A seguire l’ultima ora di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 12.45 e 16.30 locali, pari alle 11.45 e 15.30 italiane. Queste ultime potranno essere seguite in streaming sul sito WEC www.fiawec.com

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

Foto: Toyota, Porsche, Ferrari Races

Toybox

WEC – Le due Toyota iniziano bene in Bahrain. Dominio Porsche in GT

Terminate poco fa le prime libere della 6 Ore del Bahrain, primo atto del gran finale del World Endurance Championship.

Sulla pista di Sakhir le due Toyota si sono subito confermate al top con Sebastien Buemi, autore di 1.50.571 e Josè Maria Lopez a 4 decimi. Le modifiche del BoP potrebbero invece aver rallentato più del dovuto l’Alpine, che con Nicolas Lapierre, che risulta quarto a mezzo secondo dal battistrada, preceduto anche da Antonio Felix da Costa con la migliore delle Oreca LM P2 di Jota Sport.

Il pacchetto delle migliori LM P2 prosegue con Loic Duval ed il Realteam e Sean Gelael con la seconda vettura di Jota Sport. Ricordiamo che la classifica di categoria vede proprio l’equipaggio di questa vettura al comando con 88 punti, una sola lunghezza di vantaggio sul WRT, che oggi con Charles Milesi non è andato oltre la settima prestazione assoluta.

Dominio Porsche fra le GTE, con Richard Lietz al top delle Pro con 1.57.983, a precedere Matteo Cairoli sulla 911 RSR-19 del Project 1, la migliore delle AM, di poco meno di 2 decimi. Da segnalare che la seconda vettura del Project 1, la #46, è stata ritirata per l’impossibilità di completare un equipaggio intorno a Dennis Olsen.

Ferrbox

Per arrivare alla migliore delle Ferrari bisogna scendere addirittura in P8 con Nicklas Nielsen e l’esemplare di AF Corse, attuale (largamente) capolista delle GTE-Am, a oltre 2” dal battistrada. Il BoP automatico previsto per il Bahrain avrebbe portato ad una riduzione di potenza di circa 25 HP, anche se ufficialmente la procedura automatica, tornata in vigore dopo le equivalenze specifiche di Le Mans, non dovrebbe superare mai i 10 HP o i 20 kg di disallineamento.

Unico pilota a non prendere parte alla sessione Gabriel Aubry, ingaggiato per l’occasione del Richard Mille Racing al posto di Tatiana Calderon, impegnata in Giappone con la Super Formula, che dividerà l’abitacolo insieme a Sophie Floersch, reduce dal podio ELMS di Portimao, e Beitske Visser. La pilotessa colombiana dovrebbe tornare per la 8 Ore del prossimo weekend.

Il team tutto al femminile si è appreso inoltre che porterà al Rookie Test del 7 novembre nientemeno che la due volte campionessa della W Series, Jamie Chadwick, ed Alice Powell, che l’ha seguita in classifica della serie a contorno della F1.

Il programma della 6 Ore proseguirà domani con la altre due sessioni di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 8.30, 12.45 e 16.30 locali (+ un’ora rispetto all’Italia).

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto: Toyota, WEC

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LMC – Prima vittoria per Phoenix ma titolo al Nielsen Racing. Iron Dames, successo sfiorato

Anche l’ultimo atto stagionale della Michelin Le Mans Cup non ha mancato di fornire spettacolo. In quel di Portimao, sotto un deciso sole mattiniero, il Phoenix Racing ha ottenuto la prima vittoria della sua storia nella serie, che sarà sponsorizzata dal fabbricante di pneumatici per altri tre anni.

Al via non riusciva ad allinearsi il polesitter Antoine Doquin, la cui Ligier non voleva saperne di andare in moto. Largo davanti quindi a Thorsten Kratz con la Duqueine del WTM by Phoenix, seguito dall’altra M30 del Rinaldi Racing di Alexander Mattschull, dopo la melèe in curva 3 causata dal contatto fra Miguel Cristovao, deb in casa Virage dopo i successi nell’Ultimate Cup, e Charles Crews.

Tra le GT3, Nicolas Leutweiler deve solo arrivare per conquistare il successo finale tra i piloti, con il titolo squadre già assegnato ad Iron Lynx, ma è subito dramma per Gabriele Lancieri per una foratura alla Ferrari #8.

Colpo di scena dopo circa mezz’ora per il contatto multiplo in curva 1 fra Doquin, Cristovao e la Duqueine del Grainmarket Racing di Mark Crader. Quest’ultimo terminava nella ghiaia e la direzione gara era costretta ad intervenire con una Full Course Yellow.

Kratz ed altri approfittavano della neutralizzazione per una prima sosta, lasciando al comando Horst Felbermayr con la Ligier dell’RLR MSport; al restart era invece la Porsche del PZOberer di Leutwiler a fare le spese di un contatto con la Duqueine del DKR e relativa foratura. La testa delle GT3 passava quindi a Manuela Gostner e alla 488 delle Iron Dames, con Paolo Ruberti, subentrato a Lancieri, alla caccia delle teammates.

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La serie dei pitstop lasciava in testa la superstar Mathias Beche, alle sua seconda esperienza consecutiva nella serie insieme a John Loggie con la Ligier del Phoenix Racing davanti alla Ligier del Racing Spirit of Leman Ligier e alla Duqueuine del Rinaldi Racing, che nelle mani di Nicolas Varrone si impossessava poi anche della piazza d’onore.

Purtroppo per il pilota argentino, nel pitstop finale la vettura faticava a mettersi in moto e doveva essere spinta, causando una penalità. Nel frattempo la lotta per il titolo vedeva Colin Noble e la Ligier del Nielsen Racing navigare tra le retrovie, mentre Matt Bell si faceva largo nella top five per il Cool Racing.

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A poco meno di mezz’ora dalla fine si consumava il dramma delle Iron Dames, con Doriane Pin costretta a rallentare vistosamente, cedere di schianto a Ruberti e alla Porsche, ora nelle mani di Julien Andlauer, e portarsi ai box col motore fumante.

_PL58401Ruberti non cederà allo junior factory driver di Stoccarda per aggiudicarsi la sua terza vittoria stagionale, non abbastanza peró per impossessarsi del titolo piloti, che va invece a Leutwiler.

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Davanti, Beche può portare al traguardo la Ligier #5 con 26” di vantaggio su Antoine Jung e la vettura del Racing Spirit of Leman e 40” sulla Duqueine del WTM by Phoenix di Leo Weiss, che completa il successo del team tedesco. Quarti Mo Smith e Matt Bell con la #19 del Cool Racing. A Colin Noble ed Anthony Wells basta quindi il decimo posto finale per assicurarsi il titolo piloti e squadre per il Nielsen Racing.

_PL57264Ricordiamo che anche a Portimao ha partecipato alle prove libere la MissionH24 spinta da motore a idrogeno. Nei 36 giri compiuti dal development driver, Stèphane Richelmi, il prototipo è riuscito ad avvicinarsi a 10” dal miglior tempo delle sessioni, a 5” circa dalle GT3 per completare il paragone.

Si chiude cosí anche la sesta stagione della Michelin Le Mans Cup. La serie ritornerà a primavera a Le Castellet il 16 aprile, preceduta da una giornata di test collettivi, il 13/04.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: Piero Lonardo, Roberto Beretta

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ELMS – Ad United Autosports l’ultima del 2021. Vittorie e titolo a Portimao per DKR ed Iron Lynx

United Autosports non poteva rimanere a secco in questa stagione dell’European Le Mans Series e si aggiudica il gran finale, la 4 Ore di Portimao con la sua Oreca di punta, con l’ex-campione Phil Hanson, Jonathan Aberdein e Tom Gamble.

La gara è stata caratterizzata da un lungo periodo di red flag per l’incidente occorso a Memo Rojas, il quale dopo circa mezz’ora, perdeva una ruota dell’Oreca del Duqueine, carambolando lungo le barriere a protezione della pitlane. Andreas Laskaratos con la Ligier LM P3 dell’1 AIM Villorba Corse nel tentare di evitarlo terminava sulle gomme a protezione dell’entrata box.

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La prima parte di gara era appannaggio del polesitter Charles Milesi con la vettura del Cool Racing, ancora in lotta nominalmente per il titolo Pro/Am, ma quando il francesino doveva mollare il volante erano le due vetture di United Autosports a prendere la testa della gara.

Tra le LM P3, Mathieu de Barbuat con la Duqueine del DKR ingaggiava una lotta al coltello con la Ligier in pole, condotta da uno strepitoso Rob Wheldon. Una volta rilevato il pilota britannico da Edouard Cauhaupe, la Ligier #2 si defilava dalla lotta al vertice.

In GTE frattanto, John Hartshorne, partito alla guida dell’Aston Martin in pole, svaniva dalle prime posizioni, che erano appannaggio delle Ferrari di Iron Lynx ed AF Corse. La lotta per il titolo, fondamentalmente solo matematica, terminava allorquando Francois Perrodo collezionava due infrazioni per track limits.

Track limits nefasti anche per l’Aurus #26 del G-Drive, pure costretta ad un drive-through che faceva perdere al team russo la terza piazza.

Poco dopo la metà gara, grazie ad una migliore sosta, erano peró i neotitolati del WRT a prendere il comando con Yifei Ye, seguiti da presso da Sophia Floersch, al debutto con il team di casa, Algarve Pro Racing. La sosta successiva restituiva peró il comando all’Oreca #22, mentre le vettura gemella, con al volante Job van Uitert, tamponava l’incolpevole Markus Pommer. Nelle LM P3 invece si consumava il dramma del Cool Racing, che per colpa di una foratura doveva abbandonare i sogni di titolo.

La lotta in GTE invece si arricchiva di un nuovo attore, Richard Lietz, con la Porsche Proton #93. Il driver austriaco, dopo un ottimo primo stint da parte dell’attore-pilota Michael Fassbender, riusciva addirittura a passare in testa.

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Il finale vedeva Tom Gamble mantenere agilmente il comando della gara e terminare con 21” di vantaggio su Louis Deletraz, incaricato del turno finale al WRT, e Ferdinand Habsburg per il primo podio in assoluto per Algarve Pro Racing, che completano il podio di giornata.

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Tra le Pro/AM, successo del Cool Racing, sesti assoluti, che però laurea campione della nuova categoria il G-Drive di Rui Andrade e John Falb, coadiuvati per l’occasione da Gustavo Menezes.

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Vittoria e titolo invece sia in LM P3 che in GTE. Nella classe cadetta dei prototipi Laurents Hörr si conferma specialista della categoria dopo le vittorie nella Michelin Le Mans Cup, anche se la svolta stagionale è stata sicuramente l’ingresso del giovane Mathieu de Barbuat. A podio anche Inter-Europol con la Ligier #13 e United Autosports, grazie al forcing finale del campione uscente Wayne Boyd. P7 per il rientrante Mattia Drudi sulla Ligier dell’Eurointernational.

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In GTE, festeggiano in casa Iron Lynx non solo per il titolo conquistato da Matteo Cressoni, Rino Mastronardi e Miguel Molina, ma anche per la vittoria, resa possibile da un confronto improbo fra il factory driver del Cavallino e Felipe Laser, che manteneva comunque la piazza d’onore. A podio per la seconda consecutiva dopo Spa anche le Iron Dames.

E’ tutto per l’ELMS 2021. Ora un lungo stop per l’endurance europea prima della nuova stagione, che inizierà l’11/12 aprile prossimo con i test collettivi a Le Castellet, che saranno seguiti il 17 dello stesso mese dalla 4 Ore.

UPDATE: La direzione gara ha sanzionato dopo l’arrivo tre vetture, fra cui la vincitrice della LM P3 del DKR Engineering. A causa di una luce posteriore malfunzionante la Duqueine è stata retrocessa al terzo posto di categoria dietro ad Inter-Europol e United Autosports. I titoli piloti e teams rimangono comunque a Laurents Hörr ed alla squadra lussemburghese.

Penalità di 1’5″ anche per Eurointernational per non aver rispettato il tempo di guida per Mattia Drudi. La Ligier #11 si classifica quindi in P9. Medesima penalità anche per il Graff, che chiude al 12mo posto. 

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo definitivo della 4 ore di Portimao

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Continua il magic moment di Charles Milesi. Boyd e Gunn al palo in LM P3 e GTE

Continua il momento magico di Charles Milesi. Il giovane francese, dopo la vittoria di Le Mans col WRT, regala la seconda pole position della ELMS di fila al Cool Racing nella 4 ore di Portimao.

Milesi nel giro finale ha scavalcato il teammate WEC Ferdinand Habsburg di 177 millesimi, segnando il tempo di 1.30.812. Un punto addizionale per rendere un po’ meno disperata la rincorsa al G-Drive per il titolo Pro/Am, ora lontani 23 lunghezze.

G-Drive, che qui lo scorso anno colse l’unica vittoria sfuggita ad United Autosports, partirà dalla terza piazzola con Nick de Vries davanti a Nico Jamin con la migliore delle Oreca del team angloamericano e al neocampione del WRT Louis Deletraz; mentre Gustavo Menezes, che da Spa ha preso le redini dell’Aurus #25 capolista Pro/Am, non è andato oltre il decimo tempo.

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Tra le LM P3 Wayne Boyd ha limato ulteriormente la bella prestazione del mattino segnando nel finale di sessione il tempo di 1.36.372, scavalcando di appena 59 millesimi Ugo de Wilde con la Ligier di Inter-Europol.

Niente da fare per Laurents Hörr, il quale dovrà recuperare in gara almeno 5 punti sull’equipaggio della Ligier #19 del Cool Racing, che con Matt Bell ha segnato la nona prestazione. Prima qualifica ELMS dopo 3 anni anche per Mattia Drudi, che partirà dall’undicesima piazzola con la vettura dell’Eurointernational; sempre relativamente ai nostri colori, meglio del riminese Alessando Bressan per l’1 AIM Villorba Corse, P8.

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Tra i due litiganti delle GTE (Ferrari e Porsche) infine ecco spuntare l’Aston Martin del TF Sport, alla seconda pole stagionale dopo Le Castellet, con Ross Gunn autore di 1.39.209. Niente da fare per i nostri portacolori Gianmaria Bruni ed Alessio Rovera, lasciati addirittura a mezzo secondo (ricordiamo che la Ferrari #88 sconta ben 30 kg di zavorra extra). I capolista di Iron Lynx invece dovranno difendere i 20 punti di vantaggio dalla P7.

Ben 4 vetture non hanno segnato giri validi: le Oreca LM P2 Pro/Am di racing Team Turkey e Graff e le due Ligier LM P3 del Team Virage e del Sainteloc.

Lo start della 4 Ore di Portimao domani alle ore 13 locali, pari alle 14 italiane. Come sempre da seguire in streaming gratuito sul sito ELMS https://www.europeanlemansseries.com.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Jamin abbassa l’asticella nelle libere 2. United Autosports ed Iron Lynx best crono in LM P3 e GTE

Nico Jamin è deciso a lasciare un buon ricordo in questa stagione costellata da alti e bassi, e segna il miglior tempo nella seconda sessione di libere a Portimao. Il driver francese dei campioni uscenti di United Autosports, ancora a secco di vittorie, ha fissato i cronometri sull’1.31.403, limando 9 decimi dal miglior tempo di ieri a cura di Louis Deletraz.

Dietro Jamin un altro transalpino, Paul-Loup Chatin con la vettura di IDEC, 4 decimi. Completa il podio virtuale il neoacquisto Peugeot, Gustavo Menezes, con la capolista Pro/Am del G-Drive.

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United Autosports sugli scudi anche tra le LM P3 grazie a Wayne Boyd, alla caccia del terzo posto finale nella graduatoria di categoria, autore di 1.36.953. I due piloti fin qui dominatori delle libere, Laurents Hörr e Ugo de Wilde seguono racchiusi nello spazio di un decimo.

 

_PL55868Miguel Molina ha invece riscattato le prestazioni delle Ferrari issandosi al comando delle GTE per i capoclassifica di Iron Lynx. Dietro al driver spagnolo, autore di 1.40.177 nonostante la zavorra imposta dal Success Ballast, Gianmaria Bruni con la Porsche Proton #77 e Rahel Frey con la 488 GTE delle Iron Dames.

Nella serata di ieri si è svolto inoltre il turno riservato ai piloti ranked bronze. Migliore tempo per John Falb del G-Drive davanti a Salih Yoluc e Gianluca Giraudi.

Largo ora alle qualifiche, a partire dalle 14 locali (le 15 italiane) da seguire in streaming gratuito sul sito ELMS https://www.europeanlemansseries.com.

Piero Lonardo

I risultati del Bronze test

I risultati delle Libere 2

Foto: Piero Lonardo

Ogier

WEC – Ogier rookie Toyota in Bahrain. Il BoP del doubleheader. Confermata la data del Test Day di Le Mans

Sebastien Ogier rookie per un giorno in Bahrain alla guida della Toyota GR010-Hybrid. Il popolare campione dei rally è stato confermato oggi nella line-up dei test che si condurranno all’indomani del doubleheader WEC negli Emirati.

Ogier si unisce a Charles Milesi, già selezionato dai vertici WEC grazie alle recenti performance col WRT, inclusa la vittoria di Le Mans tra le LM P2, ed è ancora in gara per il titolo di categoria, dove il team belga è al momento secondo distaccato dall’equipe dell’Oreca Jota #28 di un solo punto.

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L’altro pilota sicuro di partecipare al Rookie Test WEC è Laurents Hörr. Lo specialista delle LM P3, due volte campione della Michelin Le Mans Cup ed ancora in lizza per il titolo di categoria nella ELMS nel weekend di Portimao, proverà invece la vettura vincitrice della GTE-Pro, Ferrari o Porsche quindi.

Ai due rookies scelti dal WEC sarà concesso un minimo di 30 giri nella giornata di domenica 7 novembre. La sessione sarà come sempre aperta a tutti i team che vorranno testare altri piloti in vista della prossima stagione.

Sempre con riferimento al 2022, confermato per la domenica antecedente la gara il Test Day di Le Mans. Questa calendarizzazione ravvicinata, inaugurata nell’edizione di quest’anno (fino al 2019 la Journèe Test si teneva due domeniche in anticipo rispetto alla gara), lascia aperto un interrogativo sul Pesage, che abitualmente era collocato tra la domenica ed il lunedí.

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Tornando infine al Bahrain, definito il BoP delle LMH. Il peso minimo di Toyota ed Alpine sarà diminuito rispettivamente di 26 e 22 kg, tornando ai valori in cui hanno iniziato la Season 9 a Spa-Francorchamps.

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Modificati anche i valori di energia massima per stint, abbassati a 909 MJ contro 962 per la Toyota, e a 816 MJ invece di 844 per l’ex-Rebellion. La potenza massima per contro è stata leggermente aumentata per entrambe le vetture: 520 kW per la GR010-Hybrid e 454 kW per l’Alpine (+5 e +4 kW rispettivamente).

Le tabelle del BoP non riportano la Glickenhaus, che ha scelto di saltare il back-to-back mediorientale. Le due SCG 007 LMH sono nel frattempo pervenute nella factory del costruttore statunitense.

Alcune modifiche al BoP anche per le GTE, con le Ferrari (sia Pro che Am) che dovranno correre con 4 litri in meno di carburante, che diventano 2 per le Aston Martin iscritte in GTE-Am; piccole riduzioni di potenza inoltre per entrambe le vetture rispetto alle Porsche, i cui valori rimangono invece immutati.

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Ricordiamo che in ottica campionato, il success ballast delle GTE-Am farà si che i capoclassifica di AF Corse corrano con 30 kg di peso extra sulla Ferrari #83 contro i 20 kg dell’Aston del TF Sport e della Ferrari Cetilar, che inseguono rispettivamente a -36,5 e -48 punti.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Toyota

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ELMS – Il WRT al top delle prime libere con Deletraz

Si è da poco conclusa la prima sessione di prove libere della 4 ore di Portimao, atto finale dell’European Le Mans Series 2021. Dopo gli exploit dei test di ieri è stata l’Oreca già campione ad imporsi con Louis Deletraz ed il tempo di 1.32.305, che abbassa di 74 millesimi il limite stabilito ieri nei test collettivi da Will Stevens.

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Il portacolori del Panis Racing stamane non è riuscito a ripetersi ed ha staccato la quinta prestazione, alle spalle anche di Nick de Vries, Paul-Loup Chatin e Charles Milesi, quest’ultimo migliore tra gli equipaggi Pro/Am, tutti racchiusi nell’arco di 2 decimi dal battistrada.

Si è invece ripetuto e migliorato Ugo de Wilde al volante della Ligier LM P3 #13 dell’Inter-Europol. Il pilota belga ha limato 3 decimi dalla prestazione dei test, lasciando Laurents Hörr e la Duqueine del DKR a quasi mezzo secondo.

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Sempre Porsche al vertice infine tra le GTE, con Richard Lietz autore di 1.40.315 davanti al compagno di squadra Gianmaria Bruni. Quarta e migliore delle Ferrari l’esemplare di Spirit of Race con David Perel, dietro anche all’Aston Martin del TF Sport con Ross Gunn.

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Da segnalare che nelle prove libere della Michelin Le Mans Cup che sono seguite all’ELMS, è tornata in pista la MissionH24. Con al volante il development driver Stèphane Richelmi, il prototipo ad idrogeno non è andato oltre l’1.49.779, ultima a quasi 12” dalla Ligier LM P3 di Connor de Philippi, che prosegue il suo apprendistato tra i prototipi in vista degli impegni con la BMW LMDh.

A seguire nel pomeriggio si prosegue con la mezz’ora di test riservata ai piloti bronze. Domani il programma della massima serie endurance europea prevede la seconda ed ultima sessione di prove libere e le qualifiche, rispettivamente alle 8.30 e alle 14.00 locali. Le qualifiche saranno trasmesse come di consueto in streaming gratuito sul sito della ELMS https://www.europeanlemansseries.com.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto: Piero Lonardo