In occasione della tappa di Monza dell’Endurance Cup del GT World Challenge Europe abbiamo avuto l’occasione di incontrare nuovamente, dopo la presentazione della nuova sede di WRT del mese scorso, Vincent Vosse, deus-ex-machina del team belga.

Possiamo definire un inizio stagione perfetto, parlando di GT?
“Sicuramente possiamo dire che la stagione sia iniziata bene. Non siamo mai riusciti a scattare davanti in nessuna occasione, ogni evento lo abbiamo conquistato sul campo e questo regala un sapore speciale. A Zandvoort, ad esempio, eravamo lontani e siamo riusciti al box a risalire dalla 7ma alla prima posizione grazie ad un lavoro di squadra. Anche la doppietta di Bathurst è stata notevole senza commettere errori e con la strategia giusta siamo riusciti a battere la Ferrari che era molto competitiva”.

Avete vinto la prima gara dell’Intercontinental GT Challenge, ora sappiamo che salterete la 24h del Nürburgring: correrete nelle prove finali di Suzuka e Indy?
“Non partecipiamo al Nürburgring banalmente perché si colloca solo una settimana dopo Le Mans in cui avremo quattro auto ed un weekend prima della 24h di Spa in cui dovremo gestire cinque vetture. Credo che sia un po’ troppo fare tutto. Non ho ancora una conferma per il resto della stagione, vedremo dopo la 24h di Spa. Comunque si tratta di una decisione di BMW, non mia”
Come si è adattato il team alla versione Evo della BMW M4 GT3?
“Diciamo che c’è stato un aggiornamento, ci sono cose che sono migliorate notevolmente. Purtroppo non tutto è stato risolto, ma in ogni caso è un passo verso la giusta direzione”.

Anche nel FIA WEC per la LM GT3, perché sappiamo che non è la stessa macchina…
“Penso che il FIA WEC sia un pacchetto completo da prendere così com’è. Ci sono i costruttori di ogni tipo, ma al secondo anno di LMGT3 il livello è differente rispetto alle altre categorie. La settimana scorsa ho guardato il DTM e la gara è stata molto divertente e c’erano le stesse auto che vedi nel Mondiale. C’è ancora tanto da fare, ma in ogni caso è bello avere la GT3 in WEC”.

E cosa ne pensi dell’organizzazione del BoP, non nel FIA WEC, sia ben chiaro, dove sappiamo che l’argomento è tabù…
“La cosa meravigliosa del BoP è che c’è sempre un po’ di politica. Prima, quando non esisteva, questo aspetto era molto importante e le persone erano impegnate a costruire delle regole. La politica c’è anche ora e sicuramente sarà protagonista nei prossimi anni, e se vuoi vincere devi esser bravo anche a gestire questo aspetto. Spesso nel GTWC Europe abbiamo visto un cambiamento di BoP alla fine di ogni sessione, e penso che questa non sia una cosa positiva, per i costruttori e non solo…
“Abbiamo comunque dimenticato che è grazie a questo sistema che tutti lavoriamo qui. Il motorsport non è mai stato così seguito, e questa disciplina non ha mai avuto così tanti protagonisti nel FIA WEC cosí come nel GTWC Europe. Se pensi alla situazione generale è pazzesco, dopo tempi piuttosto difficili. Le persone tendono a dimenticare quanto il BoP sia utile per lo sport, in ogni categoria. Se ci pensate il BoP è presente anche in F1, sotto forma di budget cap. Sicuramente è un sistema diverso, ma è sempre un Balance of Performance.”
“Ad ogni modo, la squadra migliore farà sempre la differenza, il team con più denaro e con la struttura migliore avrà sempre un piccolo vantaggio. Tutti vogliono vincere, ma serve compiere sempre un ottimo lavoro con tutto il team. Lo scorso anno abbiamo vinto proprio qui a Monza, un successo che mancava da tantissimo tempo. Oggi ho una equipe di tantissime persone, e se ci troviamo in questa situazione è certamente anche grazie agli attuali regolamenti, alle GT3, ad SRO ed al BoP”.

Una domanda sul futuro di Valentino Rossi. Abbiamo parlato con lui a Imola e ci ha detto che questo è l’ultimo anno con la BMW prima di un nuovo contratto. Puoi dirci qualcosa in più in merito?
“Credo che abbiamo la chance di avere Valentino ancora con noi. Credo sia l’unica superstar presente nel FIA WEC o nel GT World Challenge. Io ho sempre avuto una grande passione per il mondo delle corse e per lo sport in generale ed ho sempre visto lui correre in MotoGP, ed ho sempre avuto come sfida per il futuro il fatto di averlo in squadra. Abbiamo un obiettivo e vogliamo raggiungerlo ed ho un piano per avere successo insieme a Vale nel futuro. Anche se abbiamo già fatto abbastanza, possiamo ancora fare meglio. Stiamo parlando di una persona molto competitiva che avrà questa caratteristica per sempre.”
“Ovviamente con Vale abbiamo affrontato il tema del BoP e dei problemi attuali della LMGT3: se non hai il passo non riesci a stare con gli altri e non ti diverti. Di conseguenza a volte è chiaro che Rossi gradirà di più il FIA WEC rispetto al GTWC o viceversa. Ricordo lo scorso anno al Fuji, un risultato ottenuto senza essere minimamente competitivi. Il suo sguardo sul podio era incredibile, come se avesse vinto tutte e tre le classi della MotoGP in un solo momento. Tutto questo perché ha lottato per costruire e raggiungere l’obiettivo.”

“Vale non vuole vincere le gare senza raggiungere qualcosa in solitario, non desidera correre con i due migliori, ma vuole essere protagonista di qualcosa di più grande. Capisci quindi perché questo ragazzo è così speciale, semplicemente di un altro livello. Devi sempre valutare che lui ha iniziato a guidare le auto a livello professionale a 42 anni, l’età che solitamente ha un bronze driver. Prendi André Lotterer e mettilo su una GT3 per questo evento, vediamo cosa è capace di combinare…”

“Vale quindi sta facendo qualcosa di incredibile, queste serie sono cambiate molto negli ultimi 10 anni, ed il motorsport è diventato uno sport per esperti: ci sono quelli di F1, quelli di GT3, quelli che guidano prettamente auto con gomme Pirelli e quelli che sono specializzati nel panorama delle competizioni turismo ad esempio. Il nostro sport è diventato molto complesso e Vale è diventato competitivo passo dopo passo”.

Ci sono stati diversi rumors in merito, ma è possibile che vedremo WRT anche in IMSA in GTP?
“Se mi chiedessero di farlo, non vedo perché no. L’IMSA è una grande realtà, oggi siamo nel WEC e ci stiamo concentrando molto sui nostri prossimi impegni. Soprattutto a vincere la nostra prima gara”.

Nuovo sogno per WRT?
“Siamo fortunatissimi ad avere un team in quest’era delle competizioni di durata. La mia speranza è quella di poter lottare per la parte alta della graduatoria per i prossimi 25 anni. Quando vinci la domenica, il lunedì riparti da zero ogni volta. La vittoria ti consente solo di acquisire dei punti, non ti permette di vincere la corsa seguente, il futuro contratto o una qualsiasi cosa positiva per questo sport. Quando gestisci un’azienda si parla sempre di valori e si fa il punto dopo un mese o addirittura ogni due settimane per controllarne l’andamento generale. Nel motorsport invece la situazione è differente, visto che hai un risultato ogni settimana, una prestazione che ottieni quando lavori nel migliore dei modi, se sei intelligente, se hai un BOP a favore o ancora per altre ragioni. Hai qualcosa di concreto, non solo dei punti che ti aiutano a raggiungere l’obiettivo di fine anno o qualsiasi altra cosa. Ci sono sempre molti problemi da risolvere, penso quindi che essere in grado di fare quello che stiamo facendo ora anche per i prossimi anni sia già eccezionale”.
Intervista raccolta da Luca Pellegrini
Foto: Piero Lonardo