Diffuso in giornata il regolamento del FIA WEC a valere dall’1/1/2026. A parte i classici ritocchi più di valore semantico che altro, vi sono alcune novità sostanziali, la prima di queste è l’introduzione del Success Ballast, ora denominato Success Handicap, anche per le Hypercar.
Ciò in realtà era già stato anticipato in un’intervista che il Presidente dell’ACO, Pierre Fillon, aveva rilasciato recentemente ad un collega d’oltralpe. Ad ogni modo, non si conoscono ancora le modalità precise di queste limitazioni, che investiranno pesi e/o potenze, che verranno riportato nelle tabelle del BoP, ma il criterio potrebbe essere similare a quanto già presente per le LM GT3.
Perlomeno opinabile comunque a nostro avviso il tempismo, quasi una risposta all’abbandono repentino di Porsche.
Un’altra modifica importante riguarda l’introduzione di vetture cosiddette “Remodeled”, cui comunque non viene data la possibilità di gareggiare senza omologazione nè tantomeno di condurre test con lo scopo di migliorare la vettura omologata. Attendiamo maggiori spiegazioni in merito, magari già in Bahrain.
Inoltre, joker addizionali potranno essere spesi in caso di evidente mancanza di prestazioni e tutte le Hypercar di nuova omologazione dovranno avere necessariamente un’unità ERS.
Vengono infine previste delle giornate di test collettivi, non obbligatori. La particolarità è che viene riportato il Prologo del Qatar, del 22-23 marzo prossimi, ma anche una fantomatica sessione del 26 marzo, sempre a Lusail, che ci lascia incuriositi anche perchè la 1.812 km si correrà due giorni dopo, sabato 28.
Ultimo ma non ultimo, esteso il numero di gomme a disposizione per ciascun weekend alle LM GT3.
Matteo Cairoli, dopo il miglior tempo di stamane nelle libere-2 si è ripetuto nelle qualifiche, precedendo, col tempo di 1.30.771, i tre major contender al titolo 2025, a partire da Mathys Jaubert, battuto per appena 43 millesimi, e Nick Yelloly. Esteban Masson si è qualificato in P5 con la vettura leader del VDS Panis, preceduto dalla seconda entry di IDEC Sport, ancora tra i migliori con Job Van Uitert.
Lo stint delle LM P2 è stato interrotto quasi subito per l’uscita di strada da parte di Theo Pourchaire con la vettura di Algarve Pro Racing, out in curva 10.
Tra le LM P2 Pro/Am, zampata finale di Giorgio Roda regala la doppietta in queste qualifiche a Proton Competition. Il pilota comasco ha beffato PJ Hyett, ormai sicuro della partenza al palo e del punto addizionale con “Spike the Dragon” all’ultimo giro utile per 44 millesimi. Seconda fila per il TDS e Nielsen Racing, mentre la capolista Algarve Pro Racing partirà dal fondo del gruppo delle otto vetture che compongono la categoria.
Gillian Henrion dal canto suo ha tolto la soddisfazione dell’ennesima pole di categoria al CLX Motorsport, lasciando il neocampione delle LM P3, Adrien Closmenil, a quasi 4 decimi col tempo di 1.37.923.
Nelle LM GT3 infine, pole a sorpresa per la Corvette di TF Sport e Hiroshi Koizumi, che per appena 6 millesimi è riuscito a guadagnare il punto addizionale sull’Aston Martin Vantage di Clement Mateu. L’effort finale da parte di Martin Birch vale la seconda fila per la McLaren di United Autosports, mentre Celia Martin con la Porsche delle Iron Dames sconta la red flag chiamata in causa nel finale per l’uscita di strada da parte di Charles-Henri Samani, out nella ghiaia di curva 7.
In generale una qualifica non da ricordare per le tante Ferrari presenti, con Takeshi Kimura di Kessel Racing appena P5 ed il leader Custodio Toledo autore del settimo tempo.
Domani appuntamento alle 11.00 locali, le 12.00 nostrane, per l’ultima gara stagionale della serie continentale. Diretta sul sito ELMS e sui relativi canali social.
Una splendida giornata di sole ha accolto i protagonisti dell’European le Mans Series per le seconde ed ultime libere della 4 Ore di Portimao. Come ieri mattina, la graduatoria finale si è decisa nei primi minuti, e quest’oggi è stata la volta di Matteo Cairoli di chiudere al comando per Iron Lynx-Proton col tempo di 1.31.445.
Con la speranza che la sfortuna si dimentichi una volta tanto della vettura del comasco in gara, ancora una volta è la #43 di Inter-Europol a vantare la seconda prestazione, questa volta con Kuba Smiechowski, ad appena 55 millesimi, e come nelle libere-1, il terzo posto va a Job Van Uitert con l‘Oreca #28 di IDEC Sport. P5 e P8 per gli altri due contender al titolo 2025, VDS Panis ed IDEC Sport #18.
Louis Deletraz ha dettato invece il passo tra le LM P2 Pro/AM con “Spike the Dragon”, pur non migliorando il best lap di ieri segnato da Mathias Beche, con 1.32.448.
Ancora Adrien Closmenil sul trono delle LM P3 per CLX Motorsport ed il tempo, di mezzo secondo superiore alla sua stessa prestazione delle libere-1, di 1.39.345, mentre infine tra le LM GT3 Wayne Boyd ha ritoccato di 3 decimi il miglior tempo segnato ieri da Fabien Schiller con la Mercedes di Iron Lynx con 1.42.672 sulla McLaren di United Autosports. A seguire l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman di Valentin Hasse-Clot e Riccardo Pera con la migliore delle Ferrari, con l’esemplare di GR Racing.
La sessione è stata interrotta brevemente intorno alla metà del suo svolgimento per detriti sul rettilineo principale. Ieri pomeriggio invece, nella mezz’ora riservata ai piloti Bronze, è stato PJ Hyett a svettare con Spike The Dragon ed il tempo di 1.33.082.
Annunciati intanto alcuni dei piloti che prenderanno parte al Rookie Test di domenica. AF Corse porterà in pista Matteo Quintarelli e Louis Stern sull’Oreca LM P2, mentre su una Ferrari 296 GT3 salirà Matias Zagazeta, al debutto sulle ruote coperte dopo una lunga esperienza in monoposto.
I nostri colori saranno rappresentati dal vice-campione della Porsch Carrera Cup Asia, Enzo Trulli, il quale salirà su una delle Oreca LM P2 di Algarve Pro Racing, che proverà anche Bryson Morris, fresco vicecampione dell’IMSA TCR. Il pilota del FIA F2 Sami Meguetounif invece si unirà ad IDEC Sport e la protagonista della F1 Academy, Chloe Chong, guiderà la Ligier LM P3 campione di CLX Motorsport.
Due equipaggi di famiglia infine vedono gli Al Qubaisi sulla Ligier LM P3 del Team Virage, ed i fratelli Ried, Jonas e Lenny, in azione per Proton Competition. La lista completa delle 37 macchine ed i 78 piloti coinvolti la trovate QUI
Tutto pronto per le qualifiche, a partire dalle 15.15.
Clima perfetto in quel di Portimao, e i tempi scendono ancora rispetto ai test. A primeggiare nei primi 90’ di libere è Mathias Beche con la vettura Pro/Am del TDS Racing, autore di 1.31.648, appena 77 millesimi meglio di Nick Yelloly, al top fra gli equipaggi Pro, ancora una volta secondo nella lista dei tempi dopo le due sessioni di ieri.
La sorpresa odierna è Job Van Uitert, P3 ad un decimo dal leader con la vettura #28 di IDEC Sport. Gli altri due major contender per il titolo 2025, il VDS Panis e l’altra entry di IDEC si piazzano in P6 e P19 complessiva.
Inutile dirlo ma ancora una volta è il CLX Motorsport a svettare nella graduatoria delle LM P3, con Adrien Closmenil a ritoccare il proprio stesso limite con 1.38.935. A 3 decimi insegue Griffin Peebles con la Duqueine del WTM by Rinaldi; ancora più lontani Gillian Henrion con la vettura campione uscente del RLR MSport e la Ginetta del DKR di Mikkel Pedersen.
A Fabien Schiller infine la palma del migliore delle LM GT3 sulla Mercedes di Iron Lynx, migliorando di oltre mezzo secondo il limite fissato ieri da Davide Rigon col tempo di 1.42.973. A seguire la Porsche delle Iron Dames di Michelle Gatting e la McLaren di United Autosports con Garnett Patterson, a precedere a propria volta cinque delle sette Ferrari iscritte, capitanate dai factory driver Daniel Serra e Miguel Molina per Kessel Racing.
L’unica red flag della giornata per l’uscita di strada da parte di Matteo Cressoni con la Porsche Proton in curva 5. La vettura non è tornata in pista.
Il programma odierno proseguirà con la consueta mezz’ora riservata ai driver Bronze ranked a partire dalle 14.40.
Il VDS Panis svetta in tutte e due le sessioni dei test collettivi propedeutici alla 4 Ore di Portimao, appuntamento finale dell’European Le Mans Series 2025. Al mattino è stato Charles Milesi a segnare la miglior prestazione con 1.31.794, mentre nel pomeriggio è stata la volta di Esteban Masson ritoccare il limite con 1.31.707.
In entrambi i turni si è assistito ad uno shootout finale che ha visto l’Oreca #48, attuale leader della serie, superare un altro dei due contender, la #43 di Inter-Europol di Nick Yelloly. I terzi pretendenti di IDEC Sport navigano a centro gruppo, con la migliore prestazione, a cura di Mathys Jaubert, a oltre 3 decimi dal leader.
Tra le LM P2 Pro/Am, il best lap è stato appannaggio di Mathias Beche del TDS, il più veloce al mattino con 1.32.282, con Laurents Hörr del DKR al top nel secondo turno a meno di 2 decimi.
Degna di menzione la splendida livrea celebrativa dell’entry di IDEC Sport per festeggiare i 10 anni dalla nascita del marchio.
I neocampioni di CLX Motorsport, anche loro i con una livrea particolare con motivi dorati per festeggiare il titolo appena vinto, hanno dominato tra le LM P3, segnando nel pomeriggio 1.38.996 con Adrien Closmenil, lasciando a quasi mezzo secondo Rik Koen del Team Virage.
Tre le LM GT3 infine, Davide Rigon ha portato in alto la Ferrari AF Corse #51 migliorando nel pomeriggio, col tempo di 1.43.515, l’effort della McLaren di Wayne Boyd, che lo ha preceduto nella lista dei tempi della sessione mattutina.
Solamente una interruzione, dopo circa 75’ del turno pomeridiano, per recuperare la Ligier LM P3 di Mathieu Lahaye, fermo in curva 4. La vettura è in seguito rientrata in pista
L’appuntamento è per domani con le prime libere, dalle 11.00; alle 14.40 invece partirà la consueta mezz’ora riservata ai driver Bronze ranked.
Finale da non perdere questo weekend a Monza con l’International GT Open. Per il secondo anno consecutivo sarà il tempio della velocità ad eleggere i campioni della serie gestita da GT Sport, evento che, come accaduto a Spa-Francorchamps, si terrà su gara unica di 500km, con punteggio doppio rispetto ai round sprint.
La lotta in PRO dopo l’avvincente sfida di Barcellona è tra quattro auto, racchiuse in soli 12 punti con 30 disponibili.
E’ Levente Révész (Team Motopark Mercedes #11), nuovamente accompagnato da Maxi Götz, a dettare il passo grazie alle quattro affermazioni ottenute sinora.
L’ungherese vanta 5 punti di margine nei confronti dei campioni in carica Christopher Haase e Simon Reicher (Eastalent Racing Audi #1), ma a contendersi il titolo 2025 ci sono anche due equipaggi Ferrari, con Carl Bennett e Tommaso Mosca (AF Corse #51), abili a recuperare sui rivali grazie agli acuti nel finale di stagione, a quota -11, e la coppia composta da Tom Emson e Tom Lebbon (Elite Motorsport with Entire Race Engineering #17) a -13.
Questi ultimi hanno pagato a caro prezzo la mancata partenza nella race-1 di Barcellona per un problema tecnico.
Due soli punti separano invece i protagonisti delle altre due classi alla vigilia del title decider italiano. Tra i PRO AM a contendersi il primato sono Aaron Walker/Steve Jans (GetSpeed Mercedes #6) e Valentin Pierburg / Dominik Baumann (SPS Automotive Performance Mercedes #20).
Situazione simile in AM con Gino Forgione /Michele Rugolo (AF Corse Ferrari #21) al comando a gestire due lunghezze su Mark Sansom (Garage 59 McLaren #188). Quest’ultimo scenderà in pista con Marco Pulcini come già accaduto in più occasioni nel corso dell’anno .
Da segnalare alcuni variazioni agli equipaggi alla vigilia della Monza 500. Fabian Schiller, impegnato a Indy per la 8h dell’Intercontinental GT Challenge, cederà il posto a Renger van der Zande al volante della Mercedes #9 GetSpeed.
Max Hesse, fresco vincitore della Motul Petit Le Mans in GTD PRO, tornerà invece in azione con la BMW M4 GT3 EVO #500 di Racing Trevor insieme a Antal Zsigo. La squadra torna in PRO AM dopo aver gareggiato e vinto in AM a Barcellona. Ritorno anche per Francesco Simonazzi, atteso con la Lamborghini Oregon #63 insieme ad Artem Petrov.
Extra entry per l’epilogo del campionato infine la Ferrari 296 GT3 #62 AF Corse di Ibrahim Badawi/Leonardo Colavita (PRO), la McLaren 720S GT3 EVO #68 Track Focused di Darren Kell /Darren Leung (PRO Am) e la Lamborghini Huracàn GT3 EVO2 #180 di Auto Sport Racing per Miloš Pavlovic /Michael Fischbaum (PRO Am).
Tsunami RT raddoppia aggiungendo uina seconda Porsche 911 per Bashar Mardini e Alex Fontana oltre a quella dei “regular” Johannes Zelger e Fabio Babini.
Da segnalare inoltre una variazione al calendario 2026 della serie, con la gara finale di Barcelona che si sposta in avanti di una settimana, dal 16-18 ottobre al 23-25 ottobre.
Sabato 18 ottobre a Monza in programma le qualifiche e domenica 19 alle 11.45, la gara che deciderà le sorti dell’International GT Open 2025.
Nel weekend a Portimao si svolgerà l’ultimo atto dell’European Le Mans Series 2025. In ballo ancora tre dei quattro titoli fra cui quello della categoria regina.
Dopo l’ultima gara di Silverstone la classifica si è accorciata e IDEC Sport, dopo i due nulla di fatto di Imola e Spa, è tornata alla vittoria, portandosi a 6 soli punti dai leader del VDS Panis. I quattro secondi posti consecutivi hanno infine permesso all’Oreca #43 di Inter-Europol di portarsi a ridosso dei due contender, a -7 lunghezze dalla vetta.
Frattanto Ollie Gray, emergente del VDS Panis, un traguardo lo ha già raggiunto, essendo stato selezionato per il Rookie Test WEC in Bahrain insieme a Tom Fleming, alfiere di GR Racing. I due giovani leoni saranno al volante delle vetture campioni in Hypercar ed LM GT3.
Nell’entry list non troverete la seconda entry di CLX, la #37 in partnership con Pure Rxcing. La squadra svizzera peraltro ha già annunciato una delle sue line-up per la prossima stagione con i due neocampioni delle LM P3 Adrien Closmenil e Théodor Jensen insieme a Ian Aguilera.
Lotta apertissima anche tra le LM P2 Pro/Am, dove la progressione nelle ultime gare da parte di Algarve Pro Racing ha permesso alla squadra battente bandiera portoghese di superare i favoriti della vigilia di AO by TF. Sono 9 i punti di svantaggio per i campioni assoluti 2024, mentre ad AF Corse rimane solo l’improbabile speranza matematica, a quota -25.
Nelle line-up, da segnalare il ritorno nella serie europea di Neel Jani nelle fila del DKR Engineering.
Tra le LM P3, a titolo già assegnato, la lotta è accesa per il secondo posto, con M Racing ed Inter-Europol appaiate a quota 58 e Virage ad inseguire a 51. Altre quattro squadre non sono comunque state eliminate dalla matematica.
Nelle LM GT3 infine, ben sette equipaggi sono racchiusi in 23 punti con 26 a disposizione. Con la vittoria di Silverstone il Richard Mille AF Corse ha messo 12 lunghezze tra sè ed il Racing Spirit of Leman ed un terzo posto in Algarve garantirebbe a Lilou Wadoux, Riccardo Agostini e Custodio Toledo il titolo e l’invito alla prossima 24 Ore di Le Mans.
Va detto però che la Ferrari #50 correrà con ben 30 kg di zavorra contro i 25 della Vantage #59, mentre i terzi incomodi di TF Sport, a 14 punti dai leader, potranno correre con soli 10 kg extra.
L’appuntamento con il season finale ELMS è per mercoledí 15 ottobre con i test collettivi. Prime libere giovedí 16 alle 11.00 locali, qualifiche venerdí 17 a partire dalle 15.15 locali e start della gara sabato 18 ottobre alle 14.30 fuso di Lisbona, vale a dire le 15.30 nostrane. Qualifiche e gara saranno fruibili come sempre sul sito ELMS e sui relativi canali social. Domenica 19 ottobre l’atto conclusivo della sragione con il Rookie Test e le premiazioni.
Sabato la gara sarà preceduta alle 9.30 locali dall’ultimo atto della Michelin Le Mans Cup. A titolo già assegnato a R-Ace GP, rimangono in ballo le classifiche di LM P3 Pro/Am, con le due entry di Rinaldi Racing al comando su Motorsports98, e delle GT3, dove Eliseo Donno ed Alessandro Cozzi di AF Corse vantano un robusto vantaggio sui due equipaggi di Kessel Racing.
McLaren chiude al meglio il 2025 imponendosi nella 3h di Barcelona, atto finale della GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup con la 720S GT3 EVO #58 del Garage 59 iscritta in Gold Cup per Louis Prette/Adam Smalley Dean MacDonald.
La gara incorona campioni Endurance Sven Muller/Patric Niederhauser/Alessio Picariello (Rutronik Racing Porsche #96), mentre il titolo overall va a Kelvin van der Linde e Charles Weerts (WRT BMW #32).
Il recap della gara
Le due McLaren 720S GT3 EVO di Garage 59 hanno tenuto nelle concitate fasi iniziali le prime due posizioni conquistate nelle qualifiche del mattino. Alle spalle di Dean Macdonald e Benjamin Goethe #59, si installano Jules Gounon (GetSpeed Mercedes #17) ed Alessio Picariello (Rutronik Porsche #96).
Quest’ultimo, decimo in griglia, si è portato in quarta posizione scavalcando tra gli altri anche la Mercedes AMG GT3 EVO #48 Team MANN-Filter di Maro Engel.
Avvio difficile invece per la BMW #42 di Century Motorsport, in contesa per il titolo SIlver Cup contro la Mercedes #10 del Boutsen VDS. William Moore è finito in testacoda insieme ad altri protagonisti, e la direzione gara ha preferito chiamare in causa immediatamente la Safety Car.
La ripartenza ha visto la McLaren #58 provare ad allungare davanti alla Mercedes di Gounon, protagonista di un deciso attacco all’interno di curva 6 ai danni della McLaren #59.
25mo posto virtuale invece per la BMW M4 GT3 EVO #32 del Team WRT. Charles Weerts ha dovuto scontare in griglia una significativa penalità di 10 posizioni, avendo ignorato le bandiere gialle nel terzo settore durante l’ultima parte delle qualifiche.
Dopo 30′ di gara un violento impatto all’uscita di curva 5 tra la Ferrari #8 Kesssel Racing di Nicolò Rosi (Bronze Cup) e la Mercedes #81 Winward Racing di Rinat Salikhov (Bronze Cup) ha fatto entrare in azione la vettura di servizio per la seconda volta. Fortunatamente non ci sono state conseguenze per i due piloti che sono stati evitati da tutti gli altri protagonisti in pista.
Il ritiro della Mercedes #81 ha consegnato anche il titolo Endurance tra i Bronze alla Ferrari #74 Kessel Racing di Dustin Blattner/ Conrad Laursen/ Dennis Marschall, che si unisce ai titoli Sprint ed Overall, già nel sacco del team svizzero.
La prima sosta è stata effettuata in regime di bandiere gialle, ed ha premiato l’Aston Martin #35 di Walkenhorst Motorsport di Oliver Söderström (Silver Cup) ritrovatosi al comando davanti alla McLaren #5 di Optimum Motorsport di James Allen (Gold Cup).
Dietro di loro la McLaren #58 del Garage 59 di Adam Smalley e la BMW #777 dell’Al Manar by WRT di Ben Tuck (Gold Cup); ritiro anticipato invece per l’altra 720S GT3 EVO di Garage 59 per un problema tecnico una volta completata la sosta.
Le soste hanno premiato anche la BMW #32 WRT di Ugo De Wilde, mentre gli altri contender, Sven Muller e Matteo Cairoli, navigavano rispettivamente in 16ma e 18ma posizione.
Determinante ai fini del risultato finale una sanzione di 10″ assegnata al Mamba e ad altre quattro vetture, fra cui la McLaren #5 di Optimum Motorsport, per aver tagliato la seconda curva nel corso dell’opening lap.
Dopo una breve Full Course Yellow, necessaria per intervenire sulla Porsche #92 di Herberth Motorsport ferma nella ghiaia di curva 3 abbiamo potuto assistere allo show personale di Antonio Fuoco. Il portacolori di AF Corse – Francorchamps Motor si è portato in ottava piazza overall.
A 1h18 dalla fine la McLaren #5 (Gold) e l’Aston Martin #35 (Silver) hanno dovuto tornare in pit lane, e Adam Smalley è legittimamente tornato leader assoluto della 3h Barcellona davanti a Tuck #777 (Gold) e a Leonardo Moncini (Tresor Attempto Audi #99 – Silver).
Poco dop, l’incidente che ha eliminato l’Audi #88 di Tresor Attempto Racing di Rocco Mazzola e la relativa neutralizzazione ha permesso a tutti gli equipaggi di completare l’ultima sosta obbligatoria. Fuoco frattanto si era portato addirittura in terza posizione assoluta prima di cedere la Ferrari #50 ad Arthur Leclerc.
L’ultimo pit del GTWC Europe 2025 ha lasciato al comando le due auto Gold di Louis Prette e Jens Kligmann, su Leclerc, Alex Aka #99 (leader in Silver Cup) e Raffaele Marciello (ROWE Racing BMW #98), con Kelvin van der Linde tranquillo in ottava piazza con la BMW #32.
La lotta per il terzo posto si è accesa tra Leclerc e Marciello, mentre Niederhauser con la Porsche Rutronik ha tentato in ogni modo di ottenere la 7ma posizione, sufficiente per vincere il titolo, ai danni di Harry King con l’Aston Martin del Verstappen.com.
Dopo un lungo inseguimento, Marciello ha passato Leclerc a 15 minuti dalla fine, imitato da Niederhauser, che dopo un lungo duello ha avuto la meglio a 9′ dalla bandiera a scacchi sulla Vantage #33 dei neocampioni della Gold Cup.
Il sorpasso ed il relativo settimo posto finale bastano a Rutronik per raggiungere il titolo Endurance, mentre davanti la McLaren #58 si aggiudicava la vittoria di tappa sulla BMW #777 dell’Al Manar by WRT di Al Faisal Al Zubair/Jens Kligmann/Ben Tuck, lasciata passare nel finale da Marciello.
Quarta piazza per la Ferrari #50 AF Corse Francorchamps Motor di Antonio Fuoco/Eliseo Donno/Arthur Leclerc davanti ai vincitori della Silver Cup Leonardo Moncini/ Sebastian Øgaard/Alex Aka.
Sesta piazza overall per la BMW M4 GT3 EVO #32 del WRT, con Kelvin van der Linde e Charles Weerts che si aggiudicano cosí anche il titolo assoluto del GT World Challenge Europe dopo quello della Sprint Cup, mentre la Mercedes #48, classificata al 13mo posto, gravata di una ulteriore penalità di 5″, rimane a bocca completamente asciutta.
In Bronze Cup infine svettano Morris Schuring/Loek Hartog/Antares Au (Rutronik Racing Porsche #97) davanti a Andrey Mukovoz/ Max Hofer/Aleksei Nesov (Tresor Attempto Racing Audi #66). Il podio si completa da Dustin Blattner/ Conrad Laursen/ Dennis Marschall (Kessel Racing Ferrari #74), dominatori assoluti della stagione come già detto in precedenza.
E’ tutto per il GT World Challenge 2025. L’appuntamento con la serie SRO è per metà aprile al Paul Ricard.
La Cadillac di Action Express/ Whelen Racing di Jack Aitken, Frederik Vesti ed Earl Bamber trionfa nella 28ma Petit Le Mans davanti all’Aston Martin Valkyrie ed ai neocampioni di Porsche Penske, Mathieu Jaminet e Matt Campbell.
Ancora una volta la V-Series.R #31 si è dimostrata la più concreta fra le tre LMDh statunitensi, chiudendo con due successi di fila un’annata iniziata non nel migliore dei modi. Dopo aver rilevato il testimone dall’Acura #60, poi sparita misteriosamente non appena calato il sole, Vesti ha ripreso la leadership alla fine della sesta ora, grazie alla sosta collettiva propiziata dalla sesta ed ultima Full Course Yellow di una gara perlopiù corsa liberamente dopo un inizio complicato.
La Porsche #6, una volta liberatasi della BMW #24, ha poi inseguito mantendosi a distanza utile dai battistrada. Il finale in regime di green flag e le diverse strategie hanno poi permesso all’Aston Martin Valkyrie di portarsi davanti dopo l’ultimo splash e chiudere al secondo posto, una volta che Romain Grosjean e la Lamborghini, altri eroi di giornata, sono stati costretti ad un rabbocco a 5’ dalla bandiera a scacchi.
Il gradino basso del podio significa comunque titolo per Jaminet e Campbell, i quali precedono sul traguardo la SC63, all’ultima apparizione.
Tra le LM P2, secondo successo consecutivo per il TDS Racing con largo margine su Inter-Europol ed ERA Motorsport. Nonostante le tante penalità rimediate nella fase centrale di gara, Tom Dillmann e soci non riescono a portare a casa il titolo della Endurance Cup, mentre la classifica overall va come previsto ad AO Racing, P6 al traguardo, complice un problema alla sospensione posteriore che nel corso dell’ottava ora ha eliminato dalla contesa per il titolo l’entry #22 di United Autosports, dominatrice sino a quel momento della categoria.
Seconda vittoria stagionale anche per la BMW #48 del Paul Miller Racing in GTD Pro. Dan Harper e Max Hesse, qui coadiuvati da Connor de Philippi hanno condotto praticamente per tutta la gara, salvo un interludio, favorito dalle strategie, della Porsche di AO Racing. Alle spalle della M4 GT3, che si aggiudica il trofeo per le gare lunghe, le due Corvette. Il terzo posto basta ad Antonio Garcia ed Alexander Sims per laurearsi campioni della categoria.
Peccato per DragonSpeed ed Albert Costa, i quali scontano qualche minuto di follia costato caro tra box e gomme fredde all’inizio dell’ottava ora.
Ferrari si rifà in GTD, con una splendida doppietta a cura della premiata ditta Alessandro Pier Guidi e James Calado, trascinatori rispettivamente delle 296 GT3 di AF Corse, insieme a Lilou Wadoux e Simon Mann, e di Triarsi Competizione, con Onofrio Triarsi e Kenton Koch.
Il pilota di Alessandria, che nelle interviste a caldo si è lasciato scappare un gustoso riferimento alla possibilità di correre su queste piste con una LMH, dopo un primo stint stratosferico, è riuscito a rimontare dopo il contatto fratricida con la #81, con il teammate a fargli da scudiero, e conquistare cosí il titolo di categoria della Michelin Endurance Cup.
Dietro alle due Ferrari si classifica la Lexus del Vasser Sullivan, mentre ai neocampioni del Winward basta e avanza chiudere in quinta posizione. Menzione speciale infine per i due vincitori dei trofei dedicati ai gentleman, PJ Hyett (Jim Truman Award) ed Orey Fidani (Bob Akin Award) e che valgono altrettanti inviti alla prossima Le Mans.
Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà a fine gennaio con la Rolex 24 at Daytona.
Piero Lonardo
Foto: Luc Warnotte-Car Racing Reporter, TDS Racing, BMW M Motorsport, IMSA
La Porsche #6, dopo essere passata al comando poco dopo lo scadere della terza ora grazie ad un pit dal timing perfetto rispetto alla Full Course Yellow numero 5, mantiene la leadership della Petit Le Mans alla metà gara con Mathieu Jaminet. Alle sue spalle sgomitano la Cadillac #31, trascinata da uno scatenato Earl Bamber, la BMW #24 e l’Acura #60.
Causa scatenante del cambio al vertice l’incidente che ha coinvolto la Ferrari di AJ Muss, giratasi tra curva 2 e 3 del Michelin Raceway, e l’Oreca LM P2 del Tower Motorsports di Sebastian Alvarez, impossibilitato ad evitarla.
Al successivo restart GTD Pro la BMW #48 riprendeva il comando su “Rexy”, che scivolava in classifica, non sostenuta adeguatamente dal factory driver Porsche Michael Christensen.
In LM P2 frattanto, il doppio contatto fra le vetture di Inter-Europol e TDS, in pista e ai box, lasciava momentaneamente questi ultimi al comando, poi superati dalla #22 di United Autosports, mentre in GTD avveniva il cambio della guardia con Kenton Koch a prendere le redini della categoria sull’altra Ferrari di Simon Mann.
Sempre in LM P2, un presunto contatto fra l’entry di AF Corse con Nicklas Nielsen al volante e “Spooky the Dragon” di AO Racing costringeva quest’ultima ad una sosta extra ed al cambio del cofano posteriore, mettendo a rischio il risultato finale a vantaggio proprio dell’attuale capolista odierna. Un paio di penalità poi lasciavano Inter-Europol al di fuori della top five.
Alessandro Pier Guidi frattanto si riportava al top delle GTD per AF Corse, e costruiva un robusto vantaggio lasciato in eredità a Simon Mann e Lilou Wadoux nei confronti della 296 GT3 residua di Triarsi Competizione. P3, ancor più distanziata, la Lexus #12.
In GTD Pro invece la Corvette #3 in rimonta riusciva per la prima volta dalla partenza a transitare davanti alla Ferrari di DragonSpeed, riportandosi quindi in vantaggio per il titolo piloti nei confronti di Albert Costa.
Degna di nota infine la sesta posizione assoluta della Lamborghini SC63, nonostante una penalità rimediata da Romain Grosjean per blocking nelle prime fasi di gara.