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WEC – Aston Martin inizia i test con la Valkyrie. Peugeot: Müller out, Jakobsen in. Anche Vosse si esprime sul BoP

Il mese e mezzo che separa i due round del WEC di San Paolo ed Austin avrebbe dovuto essere dedicato alle vacanze, invece Aston Martin e Heart of Racing hanno pensato di farci una sorpresa, iniziando il programma di test della nuova Valkyrie hypercar.

Con il veterano incaricato dello sviluppo Darren Turner, Mario Farnbacher ed Harry Tincknell al volante, la Valkyrie AMR-LMH si è mostrata sulle piste di Silverstone e Donington, ed è stata anche catturata in video.

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Il marchio inglese ha cosí deciso di dare qualche informazione in più sul programma, che una volta terminato il processo di omologazione in autunno, dovrebbe vedere la Valkyrie impegnata nel 2025 sia nel World Endurance Championship con due esemplari che nel WeatherTech SportsCar Championship con uno.

La Valkyrie AMR-LMH, l’unica della categoria derivata direttamente dalla produzione, usa una versione modificata per adattarsi al regolamento hypercar del motore V12 aspirato Cosworth 6,5 litri, capace di girare a 11.000 giri e sviluppare oltre 1.000 HP.

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Dal quartier generale Aston  Martin di Silverstone, la squadra si sposterà durante l’estate per proseguire lo sviluppo della Valkyrie AMR-LMH su altri circuiti europei con lo scopo primario di valutare le performance in pista. La base delle operazioni nella serie IMSA sarà invece nella sede dello Heart of Racing a Phoenix.

Jako_Peug

Peugeot frattanto ha dato l’addio a Nico Müller, pronto a dedicarsi anima e corpo al programma Porsche in Formula E. Al suo posto è stata promossa la stellina danese Malthe Jakobsen, già pilota di riserva della squadra del Leone.

Tornando infine al tema sempre caldo del BoP, che abbiamo affrontato con dovizia dopo San Paolo, anche Vincent Vosse ha voluto dire la sua, ed il boss di WRT lo ha fatto con una dichiarazione a mezzo social, in cui da un lato valorizza l’importanza del sistema di equivalenze, ma sotto sotto lascia trasparire la stessa inquietudine espressa da altri contender. Riportiamo qui di seguito la traduzione integrale del post.

Vosse

“Le tre lettere che suscitano cosí tante polemiche… B.O.P.

Per chi è nuovo del BOP, sta per “Balance of Performance”, ed è stato introdotto nel nostro sport per portare diversità e consentire a tutti i costruttori di competere in prima fila e allo stesso tempo ridurre i costi. Lo scopo è quello di pareggiare i tempi sul giro di tutte le vetture in griglia e quindi generare gare il più possibile ravvicinate, un aspetto positivo non solo per i concorrenti ma anche per i fans!

Ho iniziato a correre prima che fosse introdotto il balance of performance e non c’era diversità. Se non eri su una Viper o su una Porsche, non avevi la possibilità di competere sul tempo sul giro. La strategia e i pitstop erano l’unico modo per poter recuperare il tempo perso rispetto ai primi, ma ora, grazie ai regolamenti, soprattutto nelle gare di durata, è molto più difficile creare un divario. Tutte le vetture sono racchiuse in pochi decimi e la competizione è molto più intensa fino alla fine.

È grazie al BOP che attualmente abbiamo nove costruttori di Hypercar e 12 di GT3 che competono al massimo livello possibile nelle gare endurance. Ciò semplicemente non sarebbe stato possibile senza il BOP. È chiaro che è importante per il nostro sport, insieme al sistema di ranking dei piloti, ma è anche chiaro che queste “limitazioni artificiali” devono essere applicate correttamente.

Certo, è facile “gestire una squadra” e commentare il BOP dal divano di casa, in particolare quando non favorisce la squadra o il pilota prescelto, ma non possiamo negare quanto sia importante per il nostro sport, e quanto ha portato alle corse.

Naturalmente, al momento condivido le stesse frustrazioni di tutti i membri del nostro team. Su questo argomento, ci pare che siamo arrivati al “limite” del BOP, quindi o dobbiamo accettarlo oppure trovare un altro modo per equalizzare i concorrenti.

Abbiamo tutti la stessa passione e vogliamo solo il meglio per il futuro del nostro fantastico sport.”

Per tutti, ancora una volta l’appuntamento con il mondiale endurance è fra poco più di un mese al Circuit of The Americas.

Piero Lonardo

Foto: Aston Martin Racing, Peugeot Sport, Vincent Vosse FB Page

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