La BMW #24 sembra al momento l’unica reale alternativa alle Porsche Penske entrando nell’ultimo sesto di gara a Daytona. Philipp Eng ringrazia l’undicesima Full Course Yellow, provocata dall’Oreca LM P2 del Crowdstrike by APR all’inizio della 19ma ora di gara, per ricongiungersi alle due 963 ufficiali.
Colton Herta, vincitore peraltro qui in GT proprio col marchio di Monaco, terminava rovinosamente nelle gomme a protezione di curva 5; al restart poi Alessandro Pier Guidi con la Ferrari AF Corse #21 e Scott Andrews con la Mercedes del Lone Star Racing si giravano ed il pilota ufficiale del Cavallino terminava la propria corsa sull’incolpevole Lamborghini di Misha Goikhberg chiamando nuovamente in causa la vettura di servizio.
Alla successiva ripartenza, errore di Filipe Albuquerque, che spingeva fuori l’altra M Hybrid V8 già gravata da diversi giri a causa delle penalità accumulate. Via libera quindi per Kevin Magnussen, con l’ex-F1 ad installarsi tra le due Porsche di testa con poco meno di cinque ore residue di gara con la #7 ora davanti alla #6.
In LM P2, una penalità per speeding in pitlane vanificava la rimonta della #22 di United Autosports, lasciando ancora una volta strada libera ad AO Racing. “Spike” però sarà costretta a propria volta ad attraversare la pitlane per problemi di pressione delle gomme appena terminata la ventesima ora di gara, a vantaggio della #88 di AF Corse.
In GTD Pro, Madison Snow e la BMW #1 del Paul Miller Racing riuscivano a chiudere sulla Porsche di AO Racing, che come altre GT approfittava della lunga neutralizzazione per cambiare i dischi freno, attività resasi indispensabile dopo un lungo alla Le Mans chicane di “Rexy”. Ad inseguire da presso la Corvette #4, spinta da un Nico Varrone super, mentre al contrario l’altra Z06.GT3.R subiva una battuta d’arresto per il drive-through comminato per il contatto con la Ferrari del DragonSpeed.
Il marchio del Kentucky si rifà in GTD, dove AWA sta perfezionando una gara spettacolare, grazie soprattutto a Marvin Kirchofer e Lars Kern. La Corvette #13 conduce ora di misura sulla Porsche del Wright Motorsports e sull’inesorabile Mercedes di Winward Racing.
Piero Lonardo
Foto: AWA