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ELMS – Cool Racing trionfa a Barcelona. Grande giornata per AF Corse, successi di classe in Pro/Am e GT3

Va a Cool Racing il primo successo stagionale nell’European Le Mans Series a Barcelona. Lorenzo Fluxa, Ritomo Miyata e Malthe Jakobsen si sono dimostrati l’equipaggio più completo sulla distanza, in una gara – finalmente – dallo svolgimento abbastanza fluido, prima ora a parte.

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Al via Filip Ugran sfruttava bene la pole position conquistata ieri da Ben Hanley, mentre al contrario Paul Lafargue, incaricato della partenza per IDEC Sport, cedeva subito posizioni e si infilavano addirittura in cinque, con Matthias Kaiser di APR presto passato da Fluxa, partito dalla terza fila.

Ottima partenza anche quella di Francois Perrodo, che si installava subito alle spalle del polesitter Giorgio Roda fra le LM P2 Pro/AM, mentre Miguel Cristovao offriva poca resistenza a Julien Gerbi tra le LM P3 con la Ligier del Team Virage. Anche Sarah Bovy prendeva subito il largo con la Porsche GT3 delle Iron Dames.

James Dayson e la Ligier #5 di RLR MSport subito protagonisti di un testacoda in partenza, si trovavano poi a contatto con l’Oreca di Manuel Maldonado, causando la prima Full Course Yellow della giornata dopo appena 12’.

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Al restart, forse anche ingannato dalle segnalazioni in pista, Ugran era meno reattivo di Fluxa, il quale si impossessava della leadership assoluta. Anche Matthew Richard Bell rompeva subito gli indugi su Gerbi e portava la Ligier #11 di Eurointernational al top delle LM P3.

Dopo meno di mezz’ora peró un contatto tra Ryan Cullen ed Alejandro Garcia, in lotta per la quinta posizione, generava una neutralizzazione della durata poco comprensibile, prima con Virtual Safety Car e poi con l’ingresso della vettura di servizio e relativo passaround.

Frattanto era quasi trascorsa l’intera prima ora di gara, e al riprendere delle ostilità Gerbi tornava al comando delle LM P3, Johnny Laursen dal canto suo portava la Ferrari di Formula Racing in P3 alle spalle della Porsche in rosa e della Lamborghini di Iron Lynx.

Dopo il secondo giro di soste davanti era Miyata ora a condurre sull’Oreca #37, col connazionale Marino Sato a pressare da vicino, mentre Reshad De Gerus tentava di rimediare al pessimo primo stint di Lafargue portandosi in terza posizione, insidiando anche l’Oreca #22.

In questa fase di gara era però Olli Caldwell ad impressionare, portando l’Oreca #25 di Algarve Pro Racing addirittura al comando con un passo impressionante davanti a Miyata, Sato e Arthur Leclerc, capace col proprio stint di portare finalmente in evidenza la vettura del Panis Racing.

Effettuata la quarta sosta però Malthe Jakobsen riesce a riportarsi davanti a tutti, inseguito da Alex Lynn, subentrato a Caldwell. Ben Hanley a sua volta precede Job Van Uitert, Charles Milesi e Luca Ghiotto. Migliore tra i Pro/Am, dopo il solito stint poderoso da parte di Alessio Rovera, Mathieu Vaxivière si è portato in settima posizione assoluta.

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Cool Racing si porta all’attacco anche tra le LM P3, con Cedric Oltramare ad avere la meglio su Adam Ali, subentrato a Bell, ma il distacco dalla Ligier #8 è tale che le posizioni rimarranno immutate sino al termine.

Dopo oltre due ore di corsa libera, l’ultima sosta risulterà fatale per le Iron Dames, tradite da un dado ruota infilatosi fra disco freno e cerchione. Largo quindi alla Ferrari di Formula Racing, che con Conrad Laursen aveva già infilato la Lamborghini per la seconda piazza, imitato da Riccardo Pera sull’altra 296 GT3 di GR Racing.

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Nonostante tre brevi Full Course Yellow per rimuovere prima la Porsche in rosa, ferma all’uscita della pitlane, la Ligier LM P3 di Wyatt Brichacek, e la vettura di Ultimate, la classifica non cambia e Jakobsen festeggia la prima vittoria nella categoria Pro sui campioni in carica di Algarve Pro Racing e United Autosports.

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Dietro l’Oreca Pro/AM di AF Corse si piazzano il Richard Mille by TDS ed il Nielsen Racing con l’enfant du pays Albert Costa. Out la vettura del Team Virage, vittima di un contatto con Laurents Hörr del DKR, cui verranno assegnati nel post-gara 30” di penalità.

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La massima serie endurance continentale tornerà il 5 maggio per il tradizionale appuntamento col Circuit Paul Ricard. Nel frattempo, settimana prossima, per chi ancora non lo sapesse, il mondiale tornerà ad Imola per la 6 Ore.

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Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Barcelona

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LMC – Ad High Class Racing ed AF Corse il primo round stagionale

High Class Racing azzecca la migliore strategia e si aggiudica il season opener della Michelin Le Mans Cup a Barcelona. Decisivo il sorpasso di Tommy Foster sul poleman Hadrien David con 25’ sul cronometro ed una Safety Car pronta ad uscire per l’ennesima disavventura in questa serie di Patrice Lafargue, patron di IDEC Sport, già protagonista di una red flag in qualifica.

Le prime fasi di gara hanno visto la Ligier #44 del Team Virage, condotta da Jamie Falvey, prendere il comando al via sulla Duqueine in pole di R-ace GP di Fabien Michal mentre nelle retrovie si giravano un paio di vetture. Matthew Kurzejewski al contrario manteneva il comando tra le GT3 con la Ferrari AF Corse #51 davanti alla vettura gemella di Custodio Toledo.

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La gara subirà un primo robusto colpo di scena dopo circa 25’, allorquando la seconda Ligier del Team Virage, guidata da Oscar Bittar, in lotta per mantenere la terza piazza, veniva spedita nella sabbia da Alexander Bukhantsov di Inter-Europol, provocando una eterna Safety Car, a causa di problemi nel recuperare la vettura in T14.

Nel frattempo il leader aveva già ceduto la prima piazza per un problema al cambio che comportava una sosta extra ai box, lasciando nuovamente spazio al comando alla Duqueine #85 sulla Ligier gialloverde e la vettura di High Class Racing, condotta nel primo stint da Jens Reno Møller.

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Il pitstop obbligatorio avveniva quindi in regime di corsa libera e, una volta completato il giro di pit, Tommy Foster, ora alla guida per il team danese, passava Rik Koen, il quale aveva rilevato Bukhantsov, per la seconda piazza.

Tra le GT3 era la volta di Alessandro Balzan prendere il testimone della leadership, mentre Fran Rueda Matos con la Ferrari Kessel #74 azzeccava la strategia per passare in P2 sull’Audi Steller di Alex Aka e l’altra Ferrari AF Corse, ora con Riccardo Agostini.

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L’ex campione italiano GT presto riprendeva la terza piazza che manterrà sino al traguardo per chiudere addirittura con un poker Ferrari grazie anche a David Fumanelli. Peccato solo per la 296 GT3 del Biogas, assente già in qualifica.

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Del sorpasso che vale la gara abbiamo già riportato sopra, e permette a High Class Racing di iniziare col passo giusto questa avventura fra i prototipi nella feeder series ELMS. Dietro R-Ace GP ed Inter-Europol completano la top five le due Ligier di Cool Racing.

Il prossimo appuntamento con la Michelin Le Mans Cup è per il 4 maggio a Le Castellet, prima di approdare nuovamente a Le Mans per la doppia manche sul Circuit de la Sarthe, la Road to Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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ELMS – Hanley riporta in pole United Autosports. Giorgio Roda, Espirito Santo e Sarah Bovy al top nelle altre classi

United Autosports torna davanti nella lista dei tempi nel momento che conta di più, le qualifiche. Ben Hanley con un ultimo effort coadiuvato da gomme fresche ha strappato la pole della 4 Ore di Barcelona a Reshad De Gerus e a IDEC Sport, ormai sicuri del risultato.

Il pilota britannico ha fissato i cronometri sull’1.28.071, lasciando l’Oreca coi gloriosi colori Matra a oltre un decimo. Seconda fila per il campione in carica dell’European Le Mans Series, Alex Lynn di APR, e per Frederik Vesti, che a sua volta precede il compagno di squadra al Cool Racing Ritomo Myata. A seguire ancora le due vetture di Inter-Europol di Tom Dillmann e Luca Ghiotto.

In generale le 14 LM P2 Pro, la cui lista si chiude con Felipe Drugovich, sono racchiuse in poco più di un secondo.

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Giorgio Roda prosegue il cammino iniziato lo scorso anno a Portimao e porta in alto Proton Competition fra i Pro/AM col tempo di 1.30.816. Non c’è stata storia per il primato, ma a seguire Anthony Wells, John Falb e Rodrigo Sales si sono contesi le posizioni di immediato rincalzo, a circa 6 decimi. Ben più lontani gli altri.

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Bella lotta in LM P3 tra Gillian Henrion e Manuel Espirito Santo del Cool Racing, chiusa a favore di quest’ultimo nel finale per oltre 2 decimi col tempo di 1.34.761.

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Nelle GT3 infine, con i piloti bronze al volante, Sarah Bovy al rientro nella serie europea non manca il traguardo e porta le Iron Dames davanti a tutti con 1.41.850. Niente da fare per la folta pattuglia Ferrari, preceduta anche dalla Lamborghini Iron Lynx di Hiroshi Hamaguchi. Migliore delle 296 GT3 Johnny Laursen, P3 a mezzo secondo dalla battistrada.

Appuntamento a domani per lo start della 4 Ore di Barcelona alle ore 11.30. Si attende un folto pubblico, già oggi discretamente presente, e temperature agostane. Per chi vedrà la gara da casa, live streaming sul sito ELMS e sul canale YouTube.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – Dillmann prenota la pole per Inter-Europol

Tom Dillmann era certo di aver trovato un’ottima collocazione, dopo avere abbandonato il programma Vanwall, in Inter-Europol Competition, ed i fatti, almeno dopo le seconde libere della 4 Ore di Barcelona, paiono dargli ragione.

Il pilota transalpino ha infatti segnato la migliore prestazione con 1.28.413, precedendo alcuni dei protagonisti più attesi alla vigilia. Alle sue spalle infatti terminano quasi tutti i giovani rampanti provenienti dalle monoposto, a partire da Frederik Vesti di Cool Racing, Arthur Leclerc di Panis Racing, e Felipe Drugovich di Vector Sport.

Davanti al brasiliano, pilota di riserva Aston Martin F1, Reshad de Gerus in P4 per IDEC Sport. L’enfant du pays Albert Costa chiude in P10, al top fra gli equipaggi Pro/Am per Nielsen Racing.

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Tra le LM P3, resiste il limite fissato ieri da Manuel Espirito Santo, anche perchè nella categoria c’è sempre da tenere presente il fattore gomme, cosí la migliore prestazione da parte di Gillian Henrion del Team Virage è ben lontana, solo 1.36.475, dai best lap.

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Riccardo Pera infine si avvicina ad appena 5 millesimi dal miglior tempo segnato ieri da Phil Keen e comanda l’ennesimo tris Ferrari in GT3, composto, oltre che da GR Racing, da Spirit of Race e Kessel Racing. L’Aston Martin del Racing Spirit of Leman di Valentin Hasse-Clot e l’altra 296 GT3 di AF Corse.

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Unica interruzione della sessione, della durata di circa 15’, per una carenza di energia alla direzione gara.

Ieri pomeriggio si è svolto infine il consueto turno riservato ai piloti Brnoze ranked. Rodrigo Sales è stato il più veloce con l’Oreca del Richard Mille by TDS col tempo di 1.31.270. Onori nelle altre categorie a Alexander Bukhantsov di Inter-Europol e a Hiroshi Hamaguchi con la Lamborghini di Iron Lynx.

A seguire le qualifiche, a partire dalle 14.40, e la prima tappa della Michelin Le Mans Cup, alle 17.40. Entrambi gli eventi sono fruibili gratuitamente sui siti ed i canali YouTube ELMS e MLMC.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Test

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WEC – “Anticipato” il BoP di Imola, ma rivisto anche il regolamento sportivo

I costruttori non potranno parlare pubblicamente del BoP, però evidentemente possono anticipare a testate amiche i relativi dati – gestiti in modo non confidenziale – prima ancora che vengano pubblicati sul sito FIA…

Bene, prendendo atto di questa piccola “discrepanza”, il Balance of Performance della 6 Ore di Imola è stato rivelato poco fa da un noto media francese (N.B.: stavolta non è un pesce d’aprile), ed eccone qui di seguito le caratteristiche.

Modificate le equivalenze (peso, potenza massima sotto i 210 kmh ed energia massima per stint) a tutte le Hypercar. Robusta dieta dimagrante un po’ per tutte: si va dai -34 kg di peso minimo delle Ferrari ai -2 kg delle Cadillac. Riduzioni di peso importanti anche per Toyota (-29 kg), Alpine (-28 kg), Isotta Fraschini (-27 kg) e BMW (-25 kg).

Per contro, ben 18 kW in più di potenza massima a velocità medio-basse per le Cadillac e 14 kW per la Lamborghini; per queste due vetture aumentata anche l’energia massima per stint di 18 e 13 MJ rispettivamente.

Peugeot, che come noto si presenta con un rinnovamento sostanziale della 9X8, correrà con 1.061 kg (la più pesante), 510 kW di potenza sotto i 210 kmh e 906 MJ di energia per stint. Elevato anche per il costruttore transalpino a 190 kmh, come per tutte le altre LMH, il limite di deploy della trazione sulle quattro ruote motrici.

Variate, anche se in modo meno drastico, anche le equivalenze di tutte le GT3. Regalati alle Lexus, in evidente difficoltà in Qatar in termini di potenza massima, 5 MJ per stint, mentre al contrario le Aston Martin in versione Evo “calano” di 12 kg ma perdono ben 9 MJ per stint, pur guadagnando un 2% di potenza agli alti regimi.

Appesantite per contro le Ferrari 296 di 8 kg nonostante un guadagno dell’1% di potenza massima e la perdita di 1 MJ di energia massima per stint. Le vetture delle altre marche subiscono invece tutte modifiche di dettaglio.

Nei giorni scorsi però è stata resa pubblica una versione rivista del regolamento sportivo della serie mondiale. I punti salienti vanno a chiarire, a fronte dei dubbi (e dei reclami) affiorati in Qatar, soprattutto la Hyperpole e l’utilizzo della Virtual Safety Car. Affrontati anche i temi delle comunicazioni via radio tra team e piloti e (via Discord) con la direzione gara, ma anche la gestione della lista del personale che è costata una salata multa ad AF Corse, con tanto di termini per la presentazione delle stesse liste gara per gara.

Inoltre, se una vettura – come a Lusail la Isotta Fraschini – dovesse perdere la posizione all’avvio del giro di formazione, potrà recuperarla prima della linea del secondo intertempo non più del primo, bensí del secondo giro di formazione; in caso contrario, partirà dal fondo.

Nell’ambito dei test, un eventuale concorrente potenziale della classe hypercar potrà iniziarli il precedente anno di calendario e tutti i competitor potranno utilizzare 3 set di pneumatici “di sviluppo” senza che gli stessi vengano conteggiati nel conteggio globale previsto per l’anno in corso. Non è più previsto infine in alcun caso l’utilizzo del ghiaccio secco durante la gara.

Detto ciò, l’Autodromo del Santerno attende la bellezza di 70.000 appassionati a partire da venerdì 19 aprile.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Deletraz il più veloce nelle libere 1 di Barcelona

Louis Deletraz subito al top nelle prime libere del season opener ELMS di Barcelona. Il due volte campione della serie ha presto fissato i cronometri sull’1.28.821, tempo che ha resisito sino al termine dei 90’ previsti.

Dietro al portacolori di AO by TF due dei campioni in carica, Alex Lynn, per Algarve Pro Racing, a 2 decimi, e James Allen, ora al Duqueine, a 3. Oliver Jarvis dal canto suo porta l’Oreca #21 di United Autosports al top tra i Pro/Am con l’11ma prestazione assoluta.

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Manuel Espirito Santo ritocca sensibilmente il limite del prologo tra le LM P3 per Cool Racing con 1.35.045, lasciando a mezzo secondo Gael Julien di RLR MSport e oltre 7 il campione della Le Mans Cup, Gillian Henrion, del Team Virage.

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E’ Phil Keen infine a condurre il pokerissimo Ferrari con la entry del JMW Motorsport col tempo di 1.40.826. A seguire le 296 di Kessel, Spirit of Race, AF Corse e GR Racing, tutte racchiuse in meno di un secondo. Manca all’appello dei primi solo la Rossa di Formula Racing, completata nella giornata di ieri.

Migliore degli “altri” Rahel Frey con la Porsche delle Iron Dames. Presente in pista anche una nuova Aston Martin per sostituire la Vantage #97 di Grid Motorsport by TF, ancora coi colori utilizzati lo scorso weekend nel GTWC Europe a Le Castellet.

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Alla sessione, che ha visto solamente due interruzioni causate nel finale da Rodrigo Sales e Tomas Kaiser sulle Oreca LM P2 del Richard Mille by TDS (Pro/Am) ed Algarve Pro Racing (Pro), non ha partecipato la Ligier LM P3 di Eurointernational.

Il programma odierno della ELMS prosegue con la mezz’ora riservata ai piloti ranked Bronze dalle 16.20.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Proton-Daytona

IMSA – Chi a Long Beach insieme a Bruni per Proton? Torna Flying Lizard, Legge out McAleer in per Gradient

Entry list con qualche sorpresa delle ultime ore quella della showcase del WeatherTech SportsCar Championship di Long Beach del 20 aprile. 27 le vetture iscritte tra GTP e GTD.

Tra le 10 LMDh full-season spicca il TBD al fianco del nome di Gianmaria Bruni sulla Porsche di Proton Competition. Tutti gli altri piloti che si sono alternati su questa hypercar, nella serie IMSA e nel WEC, sono infatti impegnati altrove, e anche all’interno del team al momento non è trapelato nulla.

Per il resto, equipaggi confermati con Mathieu Jaminet e Nick Tandy con la Penske #6 pronti a ripetere l’exploit dello scorso anno, primo successo in assoluto della 963.

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Ben 17 le GTD presenti, con l’highlight della conferma del ritorno one-shot di Flying Lizard Motorsports nella massima serie endurance americana.

Il team californiano, protagonista di successo in American Le Mans Series e presenza fissa a Le Mans dal 2005 al 2014, mancava all’appello da Sebring 2016 nell’effort condiviso con Krohn e si presenterà con una Aston Martin per Elias Sabo ed Andy Lee.

E proprio un veterano della squadra, Spencer Pumpelly, sarà della partita sull’altra Vantage di Heart of Racing insieme a Roman De Angelis, stante l’assenza di Zach Robichon, impegnato contestualmente ad Imola.

Oltre al raddoppio delle Lexus di cui abbiamo già parlato, è da segnalare infine la separazione tra il team Gradient e Katharine Legge. Al posto della pilotessa britannica, nel frattempo impegnata ad Indianapolis, sarà Stevan McAleer ad occupare il sedile dell’Acura NSX GT3 al fianco di Sheena Monk.

L’appuntamento con Long Beach è per venerdí prossimo, dalle 12.00 PM ET, le 18 italiane, con le prime libere

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsports, Flying Lizards

L’entry list di Long Beach IMSA

DTM, Testfahrt Hockenheimring 2024 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Dominio di Schubert Motorsport e BMW nei test di Hockenheim

Schubert Motorsport e BMW hanno dominato i test di Hockenheim del DTM 2024, serie che scatterà per la sua 40ma edizione a fine aprile ad Oschersleben.

Dopo che  nella prima giornata è stato Ayhancan Güven il più competitivo con la Porsche di Mantehy EMA ed il tempo di 1:37.414, nella seconda giornata le BMW gestite da Schubert Motorsport, già al top nella primissima sessione con Renè Rast, sono salite definitivamente in cattedra.

DTM, Testfahrt Hockenheimring 2024 - Foto: Gruppe C Photography

Proprio il tre volte campione della serie ha firmato la migliore prestazione nella quarta ed iper competitiva ultima sessione con 1.37.077, precedendo i compagni di squadra Sheldon van der Linde e Marco Wittmann, quest’ultimo in cima alla lista dei tempi al mattino.

Dietro lo squadrone BMW, in una top 13 racchiusa in un solo secondo, le Porsche di Manthey EMA, mentre le due Ferrari 296 dell’Emil Frey Racing di Thierry Vermeulen e Jack Aitken chiudono a centro classifica, lasciandosi alle spalle le cinque Lamborghini e le due McLaren.

Luca Pellegrini

Foto: Gruppe C Photography – ADAC Motorsport